Cos'è la Medicina Mitocondriale
Un nuovo tipo di medicina che studia il ruolo della
Bioenergetica mitocondriale per le principali funzioni vitali dell’organismo
umano
di Romina Alessandri - 13/06/2013
La Medicina Mitocondriale riguarda lo studio e
l’applicazione clinica del ruolo della Bioenergetica mitocondriale per le
principali funzioni vitali dell’organismo umano ed il peso che le disfunzioni
mitocondriali hanno con l’avanzare dell’età, ma anche nell’infanzia, nello
sviluppo di malattie degenerative neurologiche, motorie, cardiovascolari,
respiratorie e dismetaboliche.
Leonard Guarente noto biologo molecolare del prestigioso
MIT Massachusetts Institute of techology USA, ha scritto: “Those who have won
the lottery of getting old have to know that aging is an important risk factor
for degenerative diseases” (coloro che hanno avuto la fortuna di diventare
anziani devono sapere che l’invecchiamento rappresenta un importante fattore di
rischio per l’insorgenza delle malattie degenerative).
La medicina mitocondriale coniuga con rigore le regole
alimentari e di vita filtrate nei secoli, con le scoperte che di giorno in
giorno emergono dalle ricerche più avanzate di medicina molecolare.
L'Informazione Genetica e i mitocondri
Le due principali proprietà degli esseri viventi sono
rappresentate dalla fedeltà dell’informazione genetica e dalla capacità delle
cellule di estrarre energia dagli alimenti ed utilizzarla per sostenere le
funzioni vitali. L’informazione genetica è stampata nel nostro DNA racchiuso
nel nucleo delle cellula. Una piccola quantità di DNA è presente nei mitocondri
e viene trasmessa alla prole per via materna [1]. L’informazione genetica per
esprimersi ha bisogno di energia fornita dall’acido adenosintrifosforico (ATP)
prodotto dai mitocondri, una rete di organelli distribuiti in tutto il
citoplasma. L’ATP viene utilizzata per la trascrizione della informazione
genetica nell’RNA e per la traduzione nelle strutture proteiche. Le proteine,
che sono alla base di tutte le funzioni cellulari, hanno vita breve, e vengono
rinnovate in pochi giorni. Anche i mitocondri si rinnovano di continuo.
Un adulto con un fabbisogno giornaliero di 2500 Kcal,
produce in 24h ed utilizza per le sue funzioni circa 100 Kg di ATP, di cui 35
Kg sono consumati dal cervello, in continua attività anche nel sonno.
I mitocondri sono la macchina energetica cellulare a
combustione, paragonabile ad un’automobile; la loro funzione dipende dalla disponibilità
e qualità del combustibile, i nutrienti e del comburente l’ossigeno e la
eliminazione dei prodotti di combustione. La disponibilità di ossigeno è
assicurata dell’apparato respiratorio, la disponibilità di nutrienti dai cibi
che prendiamo e dalla funzionalità dell’apparato digerente. L’ossigeno e i
nutrienti sono trasportati nei vari organi dell’apparato cardio-vascolare (Fig.
2). Ma noi purtroppo non respiriamo e non mangiamo e digeriamo sempre bene come
dovremmo.
L’emoglobina prende ossigeno nei polmoni e lo trasporta
nei tessuti dove è reso disponibile agli enzimi mitocondriali che lo utilizzano
per la combustione dei substrati respiratori prodotti nella digestione e
fermentazione cellulare dei glicidi, lipidi e protidi. La combustione dei nutrienti
produce l’ATP che viene utilizzata per l’attività dei nostri organi. Nella
combustione si producono acqua, anidride carbonica, ammoniaca-urea che vengono
eliminati dal nostro organismo, ma anche scorie nocive come acidi e radicali
dell’ossigeno [2] che se non neutralizzati logorano le strutture cellulari e
determinano un declino della funzione bioenergetica mitocondriale,
rappresentando ciò la maggior causa di invecchiamento e morte cellulare.
Le scoperte che dopo il sequenziamento del genoma umano
si realizzano con ritmo impressionante portano a nuove strategie preventive e
terapeutiche per le malattie neurodegenerative, come Parkinson, Alzheimer,
disturbi cognitivi da aterosclerosi, disfunzioni cardio-respiratorie, diabete
la cui incidenza aumenta parallelamente all’età. In queste malattie è ora
chiaro il coinvolgimento di disfunzioni della bioenergetica mitocondriale
[3-6]. È possibile affermare oggi che una buona applicazione della medicina
mitocondriale può contribuire in modo determinante a prevenire, intervenendo in
tempo utile, o altrimenti a contrastare, il declino con l’età della funzione
bioenergetica ed il progressivo avanzamento delle malattie neurodegenerative
[7-9].
Le patologie
Le malattie mitocondriali rappresentano un gruppo
eterogeneo di sindromi cliniche accomunate da un deficit energetico del
metabolismo mitocondriale. Nonostante il mitocondrio sia sede di varie vie
metaboliche fondamentali, per malattie mitocondriali in senso stretto si
intendono le sindromi associate al deficit della fosforilazione ossidativa
(OXPHOS).
Poiché i mitocondri sono presenti in tutti i tessuti, le
malattie mitocondriali possono colpire qualsiasi organo. Più spesso, però,
interessano il muscolo ed il cervello data la maggiore richiesta di energia di
questi tessuti, specie durante lo sviluppo. Per questo motivo, le malattie
mitocondriali sono spesso definite come encefalo-mio-patie mitocondriali.
Le malattie mitocondriali sono molto variabili sul piano
clinico, sia per quanto riguarda l'età di esordio sia per il tipo di evoluzione
ed il tessuto coinvolto.
Ad esempio, nei neonati una malattia mitocondriale può
manifestarsi sotto forma di una grave anemia e disfunzione pancreatica
(sindrome di Pearson), di gravi cardiomiopatie ipertrofiche e neutropenia
(sindrome di Barth), di epatopatie, gravi miopatie che determinano la sindrome
del "bambino flaccido" (floppy infant) o coma cheto-acidotico con
disfunzione epatorenale.
Nell'infanzia, le manifestazioni cliniche possono
includere rallentamento o arresto della crescita, mioglobinuria ricorrente,
danni renali, bassa statura, disfunzioni endocrine come diabete mellito,
diabete insipido, atrofia ottica e sordità, od encefalopatia progressiva con o
senza convulsioni.
Nell'età adulta, i sintomi più ricorrenti sono
l'intolleranza allo sforzo, debolezza e dolori muscolari che compaiono dopo
l'esercizio, spesso sotto forma di crampi. Frequentemente sono presenti
disturbi della motilità oculare quali ptosi e/o oftalmoparesi.
In patologia mitocondriale sono state descritte le più
diverse sindromi, dalla sordità isolata o disturbi del nervo ottico, a forme
multisistemiche che coinvolgono diversi organi e apparati.
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Problemi associati a malattia mitocondriale secondo -
Fondazione I.R.C.C.S Istituto Neurologico "C.Besta - Milano"
Organo Coinvolto
Cervello
Ritardo dello sviluppo psicomotorio, demenza, epilessia,
disturbi psichiatrici, emicrania, episodi ischemici cerebrali.
Sistema nervoso periferico
Debolezza muscolare (può essere intermittente), dolore
localizzato, assenza dei riflessi osteotendinei, problemi gastrointestinali
(reflusso gastroesofageo, ritardato riempimento gastrico, pseudo-ostruzione
colica), episodi sincopali, anomalie della sudorazione.
Muscolo
Debolezza muscolare, ipotonia, crampi ed altri dolori
muscolari.
Rene
Nefropatia tubulare prossimale (perdita di proteine,
magnesio, fosforo, calcio ed elettroliti)
Cuore
Difetti di conduzione, cardiomiopatia.
Fegato
Ipoglicemia, insufficienza epatica.
Occhi
Calo della acuità visiva o difetto in una porzione del
campo visivo.
Sistema uditivo
Diminuzione dell'udito, sordità.
Pancreas
Diabete mellito, altri segni di deficit del sistema
esocrino pancreatico (incapacità a sintetizzare gli enzimi pancreatici)
Tutti
Scarso accrescimento somatico, bassa statura, facile
affaticamento, problemi respiratori incluse le apnee intermittenti.
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Possibile prevenzione e cura delle patologie
Esiste, oggi in commercio, un prodotto che migliora il
metabolismo respiratorio delle cellule endoteliali e inibisce la generazione di
ROS i condizioni di Ipossia. Il prodotto in questione si chiama CellFood, ed ha
avuto il riconoscimento di queste proprietà da diversi istituti fra cui: Unità
Mieloma, Istituto Scientifico San Raffaele, Milano, Italia; 2 Dipartimento di
Morfologia Umana e Scienze Biomediche - Città Studi, Università degli Studi di
Milano, Milano, Italia; 3 Laboratorio clinico di biologia cardiovascolare,
Istituto Scientifico San Raffaele, Milano, Italia.
CellFood è in grado di preservare l’attività dei
mitocondri e una respirazione ottimale, può essere candidato nel supporto di
trattamenti di malattie caratterizzate da complicazioni cardiovascolari. Incide
inoltre sulla generazione di specie reattive all’ossigeno ed inibisce
l’attivazione di HIF-1 alfa provocata da ipossia attraverso l’espressione
regolata di MnSOD.
Cellfood migliora il metabolismo respiratorio delle
cellule endoteliali preservando l’attività ottimale dei mitocondri. Altre
ricerche scientifiche sul CellFood e sui risultati di utilizzo possono essere
letti su: http://www.eurodream.net/ricerca-scientifica-italiano.asp?id_lingue=1
Bibliografia:
1) Papa, S. et
al. (2012) The oxidative phosphorylation system in mammalian mitochondria. Adv.
Exp. Med. Biol. 942, 3–37
2) Lenaz, G.
(2012) Mitochondria and reactive oxygen species. Which role in physiology and
pathology? Adv. Exp. Med. Biol. 942, 93–136.
3) Distelmaier,
F. et al. (2009) Mitochondrial complex I deficiency: from organelle dysfunction
to clinical disease. Brain 132, 833–842
4) Papa, S.
(1996) Mitochondrial oxidative phosphorylation changes in the life span.
Molecular aspects and physiopathological implications. Biochim. Biophys. Acta
1276, 87–105
5) Papa, S. et
al. (2009) Mitochondrial respiratory dysfunction and mutations in mitochondrial
DNA in PINK1 familial parkinsonism. J. Bioenerg. Biomembr. 41, 509–516
6) Papa, S. and
De Rasmo, D. (2012) Complex I deficiencies in neurological disorders. Trends
Mol Med. 19, 61-9.
7) Panelli D,
Lorusso FP, Trentadue R, Stella A, Sardanelli AM, Papa S. (2012) The hUPF1-NMD
factor controls the cellular transcript levels of different genes of complex I
of the respiratory chain. Biochimie. 94:2600-7.
8) Schapira,
A.H. and Tolosa, E. (2010) Molecular and clinical prodrome of Parkinson
disease: implications for treatment. Nat. Rev. Neurol. 6, 309–317
9) Guarente, L.
(2011) Franklin H. Epstein Lecture: Sirtuins, aging, and medicine. N. Engl. J.
Med. 364, 2235–2244.
Una testimonianza
Egr. Dottore, Le inoltro questa importante testimonianza
di un utilizzatore CELLFOOD.
Caro dott. G. Vorrei offrirti la mia umile testimonianza
circa la mia nuova vita con Cellfood.
Ho incontrato la sofferenza nel 1998 quando mi è stato
riscontrato un carcinoma alla tiroide. Sembrava un attimo, qualcosa che un
intervento e dei giorni di terapia, chiuso in una stanza senza poter vedere le
persone che amavo, e tutto sarebbe ritornato alla mia normalità di ventenne,
figlio dell'Amore per il Teatro.
Sono passati 15 anni e la mia vita è totalmente cambiata
e viziata dal dolore fisico, da ennesime terapie che hanno bombardato il mio
corpo e lo Scarafaggio (il cancro), che ha scelto di essere il compagno fedele
di una vita. La scoperta di Cellfood ha dell'incredibile nella mia vita, dove
le varie infiammazioni intestinali, pancreatiche miste alla stanchezza fisica e
endocrinologica e la costante carenza vitaminica e spossatezza muscolare, ha
virato verso un nuovo sentiero, carico di speranza viva che ha iniziato a
intimidire lo Scarafaggio e i suoi artigli.
Cellfood è la vera svolta della mia vita. Volevo darti
una notizia meravigliosa. Tutti i miei valori tiroidei sono
rientrati. Con tanta buona volontà ci sono riuscito.
Tengo tanto a far conoscere questo tocco di Dio!
Spero che le persone capiscano il supporto che cellfood
può dare loro e che possa essergli utile come lo è stato e lo è per me. Con
gratitudine
F. Salvatore
Adolfo Panfili
Medicina Ortomolecolare
Una terapia a misura d’uomo
Editore: Tecniche Nuove Edizioni
Data pubblicazione: Gennaio 2000
Formato: Libro - Pag 375 - 17x24
>> http://goo.gl/P5CFD
Cellfood
Formula Everett Storey. Ossigeno per la vita
Produttore: Eurodream - Cellfood
Tipo: Prodotto
Confezione: 30 ml