Il Programma Mindfulness
Un metodo pratico e clinicamente testato per superare:
stress, ansia, panico, depressione, dolore cronico... e altri problemi di
salute
di Bob Stahl, Elisha Goldstein
Stress e dolore sono quasi inevitabili al giorno d’oggi,
poiché fanno ormai parte della condizione umana.
Spesso possono renderci irritabili, tesi, sopraffatti e
demotivati. La chiave per mantenere l’equilibrio consiste nel rispondere allo stress
non tanto con la frustrazione e l’autocritica, quanto piuttosto con la
consapevolezza della piena presenza mentale senza giudizio, riferita al corpo e
alla mente.
Impossibile?
In realtà, è più facile di quanto sembri.
In poche settimane, potrete ridurre lo stress con Il
Programma Mindfulness, un metodo clinicamente testato per alleviare lo stress,
l'ansia, il panico, la depressione, il dolore cronico e una vasta gamma di
problemi di salute.
Questo potente approccio viene insegnato nelle aule e cliniche
di tutto il mondo e mostra come potete concentrarvi sul momento presente allo
scopo di cambiare permanentemente la vostra modalità di gestione dello stress.
Con questo manuale, imparerete a sostituire le abitudini
che generano il vostro stress con altre abitudini, basate sulla piena
consapevolezza: un’abilità che porterete con voi per il resto della vostra
vita.
Il Programma
Mindfulness
Un Metodo straordinario per alleviare lo stress
Prefazione di Jon Kabat Zinn
Postfazione di Saki Santorelli
Meditazione per l’ansia e lo stress
Autoindagine secondo la mindfulness
Si tratta di un’analisi sulla natura della propria mente
e del proprio essere.
Nel contesto di questo libro, tale analisi si incentra
sulle sensazioni fisiche , le emozioni e i pensieri che potrebbero contribuire
allo stress e all’ansia.
Nella vostra vita quotidiana potreste essere così
indaffarati da avere poco tempo per l’autoriflessione, o non averne affatto.
Tuttavia, quest’esplorazione è estremamente valida,
poiché le paure spesso si nascondono sotto la superficie della consapevolezza.
Quando praticate l’autoindagine secondo la mindfulness
portate consapevolezza e riconoscimento amorevoli in qualunque sensazione di
stress o di ansietà fisica o mentale, lasciando semplicemente che seguano il
loro corso.
Ciò significa restare in presenza di tali sensazioni
senza analizzarle, sopprimerle o incoraggiarle.
Sebbene ciò possa far paura di per sé, rendetevi conto
che quando vi permettete di percepire e riconoscere in voi preoccupazioni,
irritazioni, ricordi dolorosi e altri pensieri ed emozioni difficili, questo
spesso li aiuta a dissiparsi.
Seguendo il flusso di ciò che accade, anziché spendere
energie combattendolo o voltandogli le spalle, potete creare l’opportunità di
acquisire una visione di ciò che sta alimentando le vostre preoccupazioni.
Quando cominciate a comprendere le cause soggiacenti alla
vostra apprensione, compare un senso di libertà e di spaziosità.
In sintesi, questo è un processo mediante il quale si
apprende ad avere fiducia e a restare alla presenza di sentimenti scomodi,
anziché cercare di allontanarsene o di analizzarli.
Questo spesso porta a un notevole cambiamento; i vostri
sentimenti vi mostreranno ripetutamente tutto ciò che dovete sapere su di essi,
oltre a qualcosa che dovete sapere per il vostro benessere personale.
Pratica informale: RAIN
Fra poco, nel corso di questo capitolo, vi guideremo in
una meditazione per l’autoindagine nell’ambito dello stress e dell’ansia. Nel
frattempo potete usare l’acronimo RAIN per riferirvi a una pratica informale
per effettuare l’autoindagine in stato di piena consapevolezza:
R = Ravvisa la presenza di una forte emozione
A = Acconsenti a tale presenza o riconoscila
I = Indaga il corpo, le emozioni e i pensieri
N = Non identificarti con qualunque cosa sia presente
RAIN è una pratica rivelatrice di autoindagine, che
potete portare nella vostra vita quotidiana per aiutarvi a scoprire le radici
più profonde di ciò che innesca in voi delle forti reazioni emotive.
Durante la prossima settimana date un riconoscimento a
qualsiasi emozione forte e permettetene la presenza in voi. Indagate su ciò che
sentite fisicamente, mentalmente ed emotivamente, per vedere dove vi porta.
L’ultimo elemento, quello della non identificazione, è
molto utile perché aiuta a sgonfiare le storie prodotte dalla mente e a farvi
comprendere che le emozioni forti sono soltanto un altro stato mentale
passeggero fra i tanti, e non una definizione di chi voi siete.
È come andare al cinema, quando vi sedete a osservare gli
attori mentre recitano un dramma.
Considerando la vostra storia come un fenomeno
impermanente e non identificandovi con essa, comincerete ad allentare la presa
sulle vostre trappole mentali personali.
Questo vi aiuterà a creare lo spazio di cui avete bisogno
per convivere con le cose così come sono e per comprendere più a fondo cosa
alimenta o scatena le vostre paure, la vostra rabbia e la vostra tristezza, e
cosa si nasconde dietro di esse.
Inoltre, vi darà la libertà di inquadrare la situazione
in modo diverso e di scegliere una risposta differente rispetto a quella che
potrebbe esservi dettata dalla vostra storia.
Sintonizzarsi sulle emozioni
Sintonizzarsi sulle emozioni difficili può sembrare un
gesto piuttosto alieno, visto che la nostra cultura spesso incoraggia la
soppressione, la negazione o lo sradicamento del dolore.
Non è forse giunto il momento di cominciare a riconoscere
queste parti di noi stessi anziché continuare a evitarle o a ignorarle?
Se impariamo a concepire queste sfide in termini di riti
di passaggio, anziché scappare quando le incontriamo, ne ricaveremo
l’opportunità di imparare e di crescere, e forse cambieremo perfino le
circostanze che ci conducono allo stato di disagio.
Vi siete mai chiesti perché è stato dato il nome di
“assicurazione sulla vita” a quella che in realtà è un’assicurazione sulla
morte? Vi siete domandati perché l’“assicurazione sanitaria” si chiama così,
visto che in realtà è un’assicurazione sulla malattia?
Sono domande che potrebbero sembrare stupide, ma servono
a ricordarci l’enorme frequenza con cui i media e la nostra cultura deviano la
nostra attenzione dagli argomenti difficili.
Siamo invasi da messaggi che indicano che dovremmo
restare giovani, avere un corpo splendido e prendere medicine ogni volta che ci
sentiamo ammalati, tristi o impauriti.
Sebbene assumere farmaci a volte possa essere
indispensabile per la salute e il benessere, è importante anche coltivare la
resilienza interiore nell’affrontare lo stress, il dolore e perfino la
malattia.
Rivolgersi alle emozioni difficili e affrontare lo
stress, l’ansia o il dolore non rappresenta un percorso facile.
Può apparire pericoloso, e potreste dover superare un
senso di indisponibilità a farlo; ma che altro si può fare?
Come dice un vecchio detto: «Corri pure, tanto non ti
puoi nascondere».
Probabilmente scoprirete che, quando non lo affrontate,
il vostro dolore aumenta e finisce per diventare un fardello troppo pesante da
portare.
In una sua raccolta di aforismi, Franz Kafka ne scrisse
uno che recita: «Ci si può sottrarre all’atto di soffrire per il mondo, si ha
il permesso di farlo e tutto questo corrisponde alla natura umana, ma forse
quel diniego è proprio quella forma di sofferenza che si sarebbe potuto
evitare». (1946, 158).
Bob Stahl, Elisha Goldstein
Il Programma Mindfulness - Libro >>>
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Un metodo pratico e clinicamente testato per superare:
stress, ansia, panico, depressione, dolore cronico... e altri problemi di
salute
Editore: Essere Felici Edizioni
Data pubblicazione: Novembre 2013
Formato: Libro - Pag 290 - 17x24