mercoledì 18 marzo 2015

Psico-bio-genealogia: le origini della malattia

Psico-bio-genealogia: le origini della malattia

Come e perché la famiglia e l'albero genealogico sono alla base dei sintomi e delle malattie

di Antonio Bertoli - 17/03/2015



Psico-bio-genealogia: le origini della malattia

Pur sapendo che ci sono intrecci e relazioni innegabili che collegano un individuo alla sua famiglia, alla società, alla cultura di cui fa parte e alla specie biologica a cui appartiene, si continua generalmente a considerare qualsiasi problema solo in relazione alla persona che ne soffre, come se questi problemi fossero delle entità autonome e se una persona fosse isolata da tutto il resto.

L’insoddisfazione, l’impossibilità di stabilire dei buoni rapporti, i problemi di lavoro, di coppia, la depressione, le malattie fisiche, tutto viene preso a sé stante, come singolo e specifico problema di una persona, della sua singola vita e biografia, anche se questo individuo proviene da una famiglia, appartiene a una cultura, a una società, a una specie biologica. C’è una relazione stretta e inequivocabile tra tutte queste entità, una relazione sistemica che determina ciascuna di esse e quindi anche la vita del singolo individuo, e di conseguenza tutti i problemi che possono investirlo, sono necessariamente l’esito di questa relazione sistemica tra biografia, specie e famiglia.

Questa relazione – proprio come accade per la psiche individuale – è più inconscia che conscia, ma portarla a livello di coscienza è indispensabile per uscire dal circolo vizioso del malessere e della stessa malattia fisica: come diceva Jung, infatti, tutto ciò che non sale a livello di coscienza diventa un destino.
La comprensione e la risoluzione di qualsiasi problema comporta sempre questo lavoro di natura sistemica, il quale coinvolge la persona che ne è portatrice e la sua famiglia di origine, il contesto socio-culturale che vive e in cui hanno vissuto i suoi progenitori, la specie biologica di cui fa parte.

La manifestazione individuale o “sintomo” – dove si colloca anche la malattia – si configura infatti come una risultante biologica e antropologica al contempo, e le difficoltà che si incontrano nel corso della propria avventura biografica  sono di fatto indotte dal percorso evolutivo – familiare e biologico, oltre che personale – che ci ha prodotto.

Tutti nasciamo con un bagaglio molto consistente di attitudini, capacità, organizzazione, specializzazioni, propensioni, e questo è vero sia sul piano biologico che su quello psicologico.

Questa mole consistente di informazioni è fornita dalla specie biologica cui apparteniamo e dalla famiglia da cui proveniamo: l’evoluzione della specie ci dota delle migliori risposte che essa ha dato rispetto al suo adattamento all’ambiente, dotandoci così di diverse tipologie di cellule, di un complesso sistema nervoso, di un apparato riproduttivo e digestivo, di una rete immunitaria, di un sistema endocrino altamente specializzato ecc.
La famiglia – a sua volta – ci dota delle migliori risposte che è riuscita a produrre di fronte alle problematiche che hanno incontrato le generazioni che ci hanno preceduto.

Si tratta di un bagaglio complesso e per certi versi meraviglioso, di un’eredità che ci portiamo sempre appresso, una specie di impronta psichica e biologica che ci costituisce a livello essenziale.
Da questo punto di vista, quindi, ogni manifestazione individuale si configura come la migliore risposta che riusciamo a fornire alle sollecitazioni dell’ambiente in cui viviamo, una risposta che è il frutto di un’interazione tra il nostro apporto individuale e la miglior risposta che la specie e la nostra famiglia hanno fornito a problematiche uguali o simili.

Riconnetterci con la vita su tutti i piani – biologico, familiare, individuale e relazionale – reinserirci nella grande ruota della vita, è necessario sia a livello di psiche che di corpo: se il senso della vita è metaforicamente e concretamente rappresentato dal sangue, infatti, i legami di sangue ne determinano in larga parte la salute, la salute del sangue.

Tratto da:

Antonio Bertoli
Psico-Bio-Genealogia - Le Vere Origini della Malattia - Libro >> http://goo.gl/90Ccgv
Editore: Macro Edizioni
Data pubblicazione: Agosto 2010
Formato: Libro - Pag 416 - 13,5x20,5 cm
Nuova Ristampa: Marzo 2015

Antonio Bertoli, poeta e scrittore, uomo di teatro e performer, si occupa da sempre di poesia e di arte e della loro interazione con la società, la conoscenza, la psicologia del profondo e la guarigione.

Dopo Gurdjieff e la scuola di autoconoscenza di Silo, incrocia la psicanalisi, si laurea sulle avanguardie storiche del Novecento, dirige teatri, fonda City Lights in Italia, pubblica libri, dirige collane editoriali, festival, lavora per circa 18 anni con Alejandro Jodorowsky (teatro, poesia, letteratura, esposizioni, stages di psicomagia e tarocco), collabora con F.Arrabal, L.Ferlinghetti, Ed Sanders, J.Baudrillard, D.Dumas e vari esponenti della cultura, della psicogenealogia e dell’arte contemporanea.

Esperto anche di Nuova Medicina, che ha fuso con la psicanalisi transgenerazionale all’insegna di quella che ha chiamato “Teoria degli archetipi primari”, conduce stages intensivi al riguardo sia in Italia che all’estero (Spagna, Francia, Belgio).