mercoledì 18 novembre 2015

I neuroni specchio secondo la Semeiotica Biofisica



I neuroni specchio secondo la Semeiotica Biofisica Quantistica

I neuroni specchio sono considerati una serie di neuroni visuo-spaziali che spiegano le basi dell'interazione sociale umana

di Simone Caramel - 15/11/2015



I neuroni specchio secondo la Semeiotica Biofisica Quantistica

I neuroni specchio, ritenuti una delle scoperte più importanti delle neuroscienze negli ultimi venti anni, sono considerati una serie di neuroni visuo-spaziali (1) che spiegano le basi dell'interazione sociale umana. In sostanza, i neuroni specchio rispondono alle azioni che osserviamo negli altri individui oppure alle parole che udiamo, pronunciate dagli altri. L'aspetto interessante è che i neuroni specchio si attivano in noi stessi nello stesso modo in cui effettivamente insorgono per dare vita all'azione creata. A parte l'imitazione, sono responsabili di una miriade di altri processi sofisticati di comportamento e del pensiero umano. Difatti il sistema dei neuroni specchio, essenziali per la nostra civiltà, sono stato collegati a disturbi come l'autismo (2).
La natura di questi neuroni, le cui attivazioni nell’uomo si possono osservare strumentalmente solo attraverso variazioni nel flusso sanguigno dovute ad esse, è stata recentemente esplorata dal dottor Sergio Stagnaro.

Dottor Stagnaro, ci può spiegare in modo semplice che cosa sono i neuroni specchio, dove si trovano e qual è la loro natura?
Essi sono presenti nelle aree motorie, pre e post rolandiche del cervello; si attivano sia quando si compie un’azione che quando si vede compiere un'azione, svolgendo un ruolo decisivo sia nell’apprendimento per imitazione — pensiamo ad esempio, ai bambini tra i due ed i tre anni che ripetono tutto ciò che diciamo — così come nel fenomeno dell’empatia.
Nella vita quotidiana siamo comunemente esposti alle azioni eseguite da altri individui. Ad esempio, se stiamo camminando su una strada, generalmente osserviamo le altre persone muoversi a piedi in direzioni diverse. Ogni volta che interagiamo con altre persone a noi vicine, osserviamo espressioni del volto e gesti che significano per noi altrettanti messaggi.

In un suo recente articolo Lei sostiene però che l’attivazione dei neuroni specchio può esserci anche in casi in cui non è coinvolta la vista o l’udito: che significa?
A prima vista si potrebbe supporre che l'analisi visiva di osservare movimenti effettuati dal nostro sistema nervoso dovrebbe essere sufficiente per originare alla fine il processo visivo corticale, attribuendo un valore semantico a quelli stessi movimenti. Altri Autori spiegano questi fatti in termini relazionali, secondo Merleau Ponty (3).

La memorizzazione mnemonica di molti diversi tipi di movimenti consentirà di riconoscere il loro significato ogni volta che li osserviamo successivamente. Questa ipotesi, però, non spiega il motivo per cui siamo in grado di capire che i movimenti osservati sono in realtà movimenti correlati ad un fine.
Un possibile modo per risolvere questo problema è quello di prendere in considerazione il rapporto tra agire e percepire l'azione. Nonostante una certa variabilità di esecuzione dell'azione tra diversi individui, quali quelli relativi ad accelerazione, velocità, movimento scorrevolezza, ecc., certamente
condividiamo con gli altri i circuiti neuronali responsabili della programmazione, il controllo e l'esecuzione di simile azioni. Inoltre, una parte di questi circuiti neuronali comuni potrebbe essere attivati anche quando l'azione non viene eseguita realmente, ma semplicemente immaginata, come dimostra la Semeiotica Biofisica Quantistica (SBQ).

I circuiti neuronali comuni possono contenere la rappresentazione delle azioni appena menzionate. Se le "rappresentazioni" fossero presenti nel sistema motorio, potrebbero essere recuperate automaticamente non solo quando eseguiamo o proviamo mentalmente una determinata azione, ma anche quando osserviamo la stessa azione eseguita da altri individui. Questo meccanismo potrebbe costituire la base per comprendere l'azione. Un meccanismo neuronale per la comprensione delle azioni fatte da altri è una condizione necessaria, un prerequisito anche per i primati non umani, come le scimmie ed in particolar modo per coloro che vivono in grandi gruppi sociali, in cui gli individui hanno bisogno di riconoscere gesti legati alla gerarchia, il recupero di cibo, difesa dai predatori, ecc. La comprensione delle azioni fatte da altri avrebbero permettono all'osservatore di essere più veloce in gara per acquisire abilità o, forse, per dare vita ad una comunicazione inter-individuale gestuale.

Non è un mistero che noi riceviamo, processiamo e trasmettiamo onde sonore e visive, che vengono tradotte dal nostro cervello in suoni ed immagini. Qual è il confine tra realtà ed immaginazione?
È risaputo ormai che noi viviamo in un grande ologramma cosmico, nel quale tutto è interconnesso, qui ed ora, sincronicamente e simultaneamente, e dove la realtà non-locale ed il cosiddetto entanglement giocano un ruolo fondamentale. Le porto un esempio pratico.
In un articolo del 2014 (4), avevo dimostrato, clinicamente ed in modo implicito, che la funzione di neuroni specchio, caratteristica delle cellule nervose parietali delle circonvoluzioni pre - e post -rolandiche, poteva essere spiegata soddisfacentemente mediante l'entanglement quantistico, particolarmente in determinate situazioni, dove vista e udito erano impotenti.

L’esperimento, creato per simulare il volo di uno stormo di uccelli, il movimento di un banco di pesci od il volo di uno sciamo d’api, fu il seguente. Un gruppo in movimento di 5 uomini, 5 donne, 1 cane ed 1 gatto, era preceduto da una persona leader che, ad un preciso segnale convenuto, pensò di iniziare un movimento particolare degli arti, concordato con l’esaminatore, ma ignoto a tutti gli altri.
Utilizzando gli strumenti offerti dalla Microangiologia Clinica e dalla Diagnostica Psicocinetica (5-16), fu possibile valutare il flusso microcircolatorio cerebrale di ciascun partecipante alla prova, ed in particolare il valore di base della microcircolazione cerebrale a livello delle circonvoluzioni parietali, pre– e post-rolandiche di tutti gli arruolati, incluso il cane ed il gatto.

Successivamente, un’analoga valutazione fu fatta separatamente per ciascun partecipante nel momento in cui (al segnale dell’esaminatore) il leader pensò di muovere gli arti superiore ed inferiore omolaterali, prima quelli di un lato e poi quelli dell’altro.
In quel preciso momento, ciascuno dei partecipanti all’esperimento, compresi i due animali, mostrava i segni SBQ dell’intensa attivazione microcircolatoria di tipo I, associato, nelle circonvoluzioni parietali, pre- e post-rolandiche controlaterali relative agli arti che il leader pensò di muovere (ma fisicamente non mosse) (17). Subito dopo, anche le aree cerebrali del lato opposto, mostrarono i segni dell’attivazione microcircolatoria, significativa, ma meno intensa.
I dati sopra riferiti, interpretati alla luce dei campi morfogenetici di Sheldrake e dei Campi Elettro-Magnetici deboli che veicolano i Campi di Informazione Biologica (18), indicano che l'attività dei neuroni specchio, come il movimento sincrono dello stormo di uccelli, dello sciame di api e del banco di pesci, si spiega biologicamente considerando il carattere della simultaneità tipico della realtà non-locale e dell’entanglement bio-quantistico.

Queste scoperte sui neuroni specchio hanno qualche utilità ed impatto sulla salute delle persone, in particolare di coloro che soffrono di disturbi neurologici?
Mi è capitato recentemente il caso di una paziente che aveva dei disturbi riconducibili ad una disfunzione nei neuroni specchio: mal di testa, depressione, specifiche difficoltà relazionali e comportamentali, ecc.

In primo luogo occorre comprendere la fisiopatologia dei “mirror neurons dysfunctions”. Per quanto ho finora osservato e valutato clinicamente, queste alterazioni neuronali sono di natura mitocondriale. Vi è alla base un’alterazione del DNA mitocondriale, che dà luogo a quella citopatia mitocondriale funzionale, scoperta 35 anni or sono, che ho chiamato Istangiopatia Congenita Acidosica Enzimo-Metabolica, ICAEM, che sta all’origine di numerose patologie degenerative, incluse quelle neurodegenerative quali il Parkinson, la SLA, l’Alzheimer, l’Atassia di Friedreich, ecc.

Diagnosticata alla paziente, colpita da disfunzione dei neuroni specchio, la tipica alterazione del DNA mitocondriale, ICAEM, ho prescritto la Terapia Quantistica SBQ Mitocondriale Ristrutturante (19-20), che dopo poco tempo ha dato risultati straordinari, confermati dalla paziente e dai familiari stessi: diminuzione progressiva di mal di testa e depressione, e sensibile miglioramento del comportamento relazionale, in conseguenza di un’evidente e favorevole processo di ristrutturazione cerebrale nelle aree geneticamente alterate, specialmente intenso nelle circonvoluzioni frontali e parietali, pre e post rolandiche.


Bibliografia
1) Sourya Acharya and Samarth Shukla. Mirror neurons: Enigma of the metaphysical modular brain. J Nat Sci Biol Med. 2012 Jul-Dec; 3(2): 118–124. doi: 10.4103/0976-9668.101878
2) Kai Vogeley and Albert Newen. Mirror Neurons and the Evolution of Brain and Language Edited by Maxim I. Stamenov and Vittorio Gallese. Advances in Consciousness Research 42, 2002 pp. 135–150
3) Leonardo Fogassi and Vittorio Gallese. The neural correlates of action understanding in nonhuman primates. Mirror Neurons and the Evolution of Brain and Language Edited by Maxim I. Stamenov and Vittorio Gallese. Advances in Consciousness Research 42, 2002 pp. 135–150
4) Sergio Stagnaro (2014). Semeiotica Biofisica Quantistica: la natura del moto simultaneo dei componenti di uno stormo, di un banco e di uno sciame. La Voce di SS, https://sergiostagnaro.wordpress.com/2014/06/03/semeiotica-biofisica-quantistica-la-naturadel- moto- simultaneo-dei-componenti-di-uno-stormo-di-un-branco-e-di-uno-sciame/
5) Stagnaro S., Auscultatory percussion of the cerebral tumour: Diagnostic importance of the evoked potentials, Biol. Med., 7, 171-175, 1985
6) Stagnaro S., Auscultatory Percussion Therapeutic Monitoring and Cerebral Dominance in Rheumatology. 2nd World Congress of Inflammation, Antirheumatics, analgesics, immunomodulators. Abstracts, A. Book 1, pg. 116, March 19-22, 1986, Montecarlo
7) Stagnaro S., Percussione Ascoltata degli Attacchi Ischemici Transitori. Ruolo dei Potenziali Cerebrali Evocati. Min. Med. 76, 1211 [Medline]
8) Stagnaro Sergio. Inherited Real Risk of Brain Disorders. http://www.plos.org, 24 July 2009.http://www.plosone.org/article/comments/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.000635; sessionid=9AC82C42FA9F57C913844806BF96DDC1
9) Sergio Stagnaro. Functional Decline in Aging , Brain Inherited Real Risk, and Co Q10 Deficiency Syndrome. 15 May, 2011. http://wwwshiphusemeioticscom- stagnaro.blogspot.com/2011/05/functional-decline-in-aging-brain.html
10) Simone Caramel and Sergio Stagnaro. Clinical QBS Diagnosis and Primary Prevention of Brain Disorder ‘Inherited Real Risk’ and Alzheimer Disease. Journal of Quantum Biophysical Semeiotics.
11) Sergio Stagnaro and Simone Caramel (2012) New ways in physical Diagnostics: Brain Sensor Bedside Evaluation. The Gandolfo’s Sign. January, 2012. Journal of Quantum Biophysical Semeiotics. http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/bsbe.pdf
12) Sergio Stagnaro (2012). Brain Sensor Bedside Evaluation with Quantum Biophysical Semeiotics. http://blogs.plos.org, http://blogs.plos.org/neuroanthropology/2012/01/10/brainytrees-metaphorical-forests-on-neuroscience-embodiment-and-architecture/
13) Sergio Stagnaro. A fundamental bias of the research: Overlooking Congenital Acidosic Enzyme-Metabolic Histangiopaty-Dependent Brain Inherited Real Risk. Journal of Neurology, Neurosurgery & Psychiatry with practical Neurology, 5 May, 2009. http://jnnp.bmj.com/content/80/11/1206/reply
14) Marco Marchionni, Simone Caramel, Sergio Stagnaro. “Quantum Biophysical Semeiotics Bedside Diagnosing Inherited Real Risk of Brain Disorders: Boezio’s Sign”. Neurodegenerative Disease Primary Prevention. http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/boeziosign_2013.pdf
15) Sergio Stagnaro and Simone Caramel. Bedside Diagnosis of Common Flu and ‘Flu-Dependent Brain X Syndrome. Journal of Infection and Molecular Biology 1 (2): 27 – 31. Nexus Academic Publishers, http://www.nexusacademicpublishers.com/table_contents_detail/2/44
16) Sergio Stagnaro. Semeiotica Biofisica Quantistica. Diagnostica Psicocinetica. E-book in rete nel sito http://www.sisbq.org; http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/dp_libro.pdf
17) Sergio Stagnaro and Simone Caramel (2012). Allegra’s* Syndrome plays a central Role in bedside clinical Diagnostics. http://www.sisbq.org, Journal of Quantum Biophysical Semeiotics, http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/allegrassyndrome.pdf
18) Sergio Stagnaro, Simone Caramel (2014). Biological Information Fields: Quantum Biophysical Semeiotics clinical and experimental evidences, Journal of Quantum Biophysical Semeitics. http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/wefbif_2014.pdf
19) Stagnaro-Neri M., Stagnaro S. Introduzione alla Semeiotica Biofisica. Il Terreno Oncologico. Travel Factory, Roma, 2004. http://www.travelfactory.it/semeiotica_biofisica.htm
20) Stagnaro S. La terapia quantistica mitocondriale ristrutturante. SISBQ, http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/terapiaquantistica_agg2015.pdf
21) Stagnaro S. Il manifesto della Medicina SBQ mitocondriale ristrutturante. SISBQ, http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/manifesto_sbq_mit_ristrutturante_2015.pdf

Laila Craighero
Neuroni Specchio >> http://goo.gl/vji7mz
Editore: Il Mulino
Data pubblicazione: Novembre 2011
Formato: Libro - Pag 130 - 12,5x19,5