lunedì 15 febbraio 2016

Cosa mai c’è più bello del cielo…? - 1



Cosa mai c’è più bello del cielo…? - 1

Copernico prima di Galileo: l’affermazione del sistema eliocentrico

di Emanuele Cangini - 12/02/2016



“Cosa mai c’è più bello del cielo…?” 

(Prima parte)

Anche Giacomo Leopardi ne tesseva le lodi nella sua Storia dell’astronomia: «Altro astronomo greco fu Aristarco, vissuto, come credesi, verso il 264 avanti Gesù Cristo, benché considerevolmente più antico lo facciano il Fromondo e il Simmler presso il Vossio, ripresi però dal Fabricio. Di lui fecer menzione Vitruvio, Tolomeo e Varrone presso Gellio nel quale, in luogo di Aristide Samio, è da leggersi Aristarco. Egli determinò la distanza del Sole dalla Terra, che egli credé 19 volte maggiore di quella della Terra medesima dalla Luna e trovò la distanza della Terra dalla Luna, di 56 semidiametri del nostro globo. Credette che il diametro del sole fosse non più che 6 o 7 volte maggiore di quello della Terra e che quello della Luna fosse circa un terzo di quello della Terra medesima. Fu dogma di Aristarco il moto della Terra, ed egli, per tale opinione, reputossi da Cleante reo di empietà, quasi avesse turbato il riposo dei Lari e di Vesta. Sembra che Plutarco asserisca essere stato Cleante e non Aristarco il fautore del moto della Terra, così leggesi nel suo libro de facie in orbe Lunae». Questo scriveva di Aristarco di Samo, il poeta recanatese, indubbiamente affascinato tanto dalla sua precocità quanto dal suo indicibile acume. Fardello pesante quello del pensatore greco, una teoria eliocentrica che platealmente si opponeva alle convinzioni geocentriche di corrente aristotelica prese in prestito, queste ultime, nei secoli successivi come mattoni fondanti di un guercio dogmatismo che procurò notevoli grattacapi a diversi, esimi, pensatori. Ebbene, Niccolò Copernico (19 febbraio 1473 - 24 maggio 1543), quelle spalle robuste e compatte le aveva per davvero. Fu lui infatti a ereditare le idee di Aristarco; fu lui a perfezionarne le istanze; fu lui a rendere coniugabile alla sua epoca quell’antico e nobile sapere.

Una vita votata all’astronomia

Vediamo chi era più da vicino: nacque a Torùn città polacca in cui, poco più di sei anni prima, era stata firmata la Seconda Pace di Thorn, la quale aveva posto fine alla guerra dei tredici anni. In un documento legale dell’epoca, si legge che nel 1496, ospite nell’ampio palazzo dello zio, il ventitreenne Niccolò si dichiarò chierico, ma non canonico. Per essere nominato tale, chierico appunto, egli dovette prendere uno o più dei quattro ordini minori (accolito, lettore, esorcista, custode). Poiché aveva deciso di studiare diritto canonico, si diresse presso un celebre istituto di studi legali, l’Università di Bologna.

Fu proprio l’anno 1496 quello nel quale Copernico giunse per la prima volta in Italia: venuta la sua, concomitante alla pubblicazione a Venezia, di una Epitome sul lungo e difficile trattato sull’astronomia di Tolomeo. Se i suoi calcoli sulla Luna fossero stati validi, il satellite, in fase di plenilunio, avrebbe dovuto possedere delle dimensioni pari a un quarto di quelle della mezzaluna, se l’intero disco fosse stato visibile in quel momento. Ma la variazione effettiva nella misura apparente della Luna risultava essere molto più piccola di quella richiesta dalla teoria lunare tolemaica.

La critica tratteggiata sull’Epitome a questa inadeguatezza di Tolomeo, riecheggiò sensibilmente negli scritti astronomici copernicani, a tal punto da assumere, negli anni successivi, un vero e autentico “attacco” distruttivo al sistema geocentrico tolemaico, che aveva dominato il pensiero cosmologico per più di un millennio. Sulla cresta di questo processo di messa in discussione, Copernico cominciò a nutrire seri dubbi sulla validità dell’astronomia a estrazione tolemaica, a tal punto da porsi serie domande sulla possibile esistenza di interpretazioni alternative.

Dovendo imparare il greco, poiché il latino non era sufficiente per accedere agli antichi testi classici, ebbe per le mani nel 1499, una raccolta di epistole greche, ad opera di Manunzio, famoso editore di Venezia: fu in quella precisa circostanza che venne a conoscenza dello scrittore Teofilatto Simocatta, storico bizantino del Settimo secolo d.C., ispiratore di un umanesimo che lo aveva piacevolmente travolto durante l’italico soggiorno.


Il Complesso di Copernico - Libro

Tutto ebbe inizio da una goccia d'acqua...

Quando propose la teoria eliocentrica, copernico diede il via a una delle più profonde rivoluzioni scientifiche della storia, un radicale cambio di prospettiva che ridefiniva il posto dell'uomo nell'universo.

Secondo alcune recenti scoperte, però, questa visione potrebbe non essere corretta: a quanto pare abitiamo davvero un luogo speciale in un'epoca speciale, e siamo il risultato di una catena di eventi molto improbabile.

Eppure il nostro è un piccolo pianeta in orbita attorno a una piccola stella, in una microscopica porzione dell'universo.

Come risolvere questa apparente contraddizione? Secondo Caleb Scharf la risposta è nell'astrobiologia, giovane scienza che studia le potenziali forme di vita extraterrestri.

In questo libro il lettore troverà idee alternative capaci di conciliare la rivoluzione copernicana e la nostra natura speciale, oltre a originali riflessioni sui temi fondamentali della vita.


Dalla Polvere alla Vita - Libro

Il planetologo John Chambers e la scrittrice Jacqueline Mitton raccontano la nascita del nostro Sistema Solare, facendo una sintetica e al tempo stesso completa carrellata di tutte le più recenti scoperte di astrofisica e planetologia.

La soluzione del mistero che avvolge le origini del nostro piccolo angolo di Universo un giorno – forse – potrà rispondere alle domande che ci poniamo sulle origini dell'umanità.

Il libro racconta l'avvincente storia di come i corpi celesti che formano il sistema solare siano nati milioni di anni fa e descrive come scienziati e filosofi da secoli provino a svelarne i misteri, mettendo insieme pezzo a pezzo tutti gli indizi che hanno permesso di dedurre l'aspetto dell'universo, la sua età e il modo in cui probabilmente si è formato.

I due autori esaminano lo scenario in cui il Sole è comparso, la nuvola di gas e polveri che lo accompagnavano, poi trasformatasi in pianeti, comete, lune, asteroidi come oggi li vediamo.

Esplorano i modi nei quali ciascun pianeta ha acquisito le caratteristiche uniche che conosciamo, perché alcuni sono divenuti mondi gassosi e altri regni di roccia, e in particolare perché uno tra essi, la nostra Terra, sia così perfetto per l'origine della vita.

Dalla polvere alla vita è una lettura obbligata per chi si interessa alla lunga strada percorsa dal sistema solare. Ci porta alla frontiera della ricerca, si cimenta con le dispute più recenti e rivela come le scoperte di pianeti extra-solari stiano cambiando la comprensione del nostro stesso sistema, della sua straordinaria storia e forse del suo destino.


Scharf Caleb
Il Complesso di Copernico - Libro >> http://goo.gl/al2AaT
Il nostro posto nell'universo

John Chambers (planetologo), Jacqueline Mitton
Dalla Polvere alla Vita - Libro >> http://goo.gl/DivGrB
L'origine e l'evoluzione del nostro sistema solare