martedì 23 febbraio 2016

Scienza e Conoscenza - n. 55


Scienza e Conoscenza - n. 55

Nuove scienze, Medicina non Convenzionale, Consapevolezza



Scienza e Conoscenza - n. 55 - Rivista Cartacea

In questo numero di S&C la parola chiave è PINEALE la ghiandola della Vita: un viaggio emozionante che parte dalla Ghiandola Pineale e arriva ai fondamenti della Vita Stessa.

Vuoi carpire il segreto dell'ELISIR DI LUNGA VITA?
Vuoi FERMARE IL TEMPO e rallentare l'invecchiamento?
Vuoi vivere in salute e vitalità fino a 120 ANNI?

Vieni a scoprire i segreti della GHIANDOLA PINEALE e della MELATONINA in questo straordinario numero 55 di Scienza e Conoscenza!

Per vivere fino a 120 anni dobbiamo avere la fortuna di possedere una buona base genetica, dobbiamo rallentare l'invecchiamento della ghiandola pineale e non da ultimo dobbiamo trovare una nostra forma di saggezza che ci permetta di vivere delle buone relazioni, in famiglia prima di tutto.

Oggi anche le nuove frontiere della medicina riconoscono l'importanza principale delle emozioni, e di una vita in armonia con l'ambiente in cui siamo immersi, come le basi fondamentali della nostra salute.

La PNEI ad esempio, ovvero la Psiconeuro Endocrino Immunologia, studia le interazioni reciproche tra attività mentale, comportamento, sistema nervoso ed endocrino e reattività immunitaria.

Anche la meditazione viene da più parti riconosciuta come capace di influire positivamente sui sistemi fisiologici che regolano la salute e la malattia, e in molto ospedali, viene insegnata ai pazienti oncologici in quanto riconosciuta come valido supporto alle terapie tradizionali.

Melatonina e Ghiandola Pineale, intervista a Walter Pierpaoli il maggiore esperto italiano.
Dalla Ghiandola Pineale al Terzo Occhio, potenzialità straordinarie che non tutti sanno di avere.
Che cos’è la PNEI? La Psico Neuro Endocrino Immunologia alla base delle terapie mediche del futuro

Con le rubriche speciali

Marco Pizzuti ci parla di spettacolari esperimenti scientifici non autorizzati
Gianni Lannes approfondisce uno scottante argomento: Le Scie Chimiche


Indice

Pineale, la ghiandola della vita.
Intervista al dottor Pierpaoli
a cura di Marianna Gualazzi

Universo PNEI
La PsicoNeuroEndocrinoImmunologia ci spiega perché l’intestino è il nostro secondo cervello
Valerio Pignatta

La danza della guarigione
Fisica quantistica e medicina, tra spirito e materia
Erica Francesca Poli

Usare il telefonino fa male? Ecco uno strumento che ci protegge
La Redazione

I campi elettromagnetici danneggiano la ghiandola pineale?
Luigi Maxmilian Caligiuri

Pineale: la regina del palazzo di cristallo
Barbara Goia, Giovanni Vota

La Pineale, il Sole e il Perdono.
Intervista a Daniel Lumera
A cura di Lorenzo Olivieri

La meditazione aiuta a guarire
L’umanizzazione delle cure oncologiche e il metodo ArmoniosaMente
Gioacchino Pagliaro

Succhi di lunga vita
La redazione

L’orologio che è dentro di te
Dalla Medicina Tradizionale Cinese l’eccezionale metodo per vivere in armonia con i ritmi naturali del corpo
Francesca Rifici

Volo antigravitazionale: fantascienza o realtà?
Marco Pizzuti

Quelle strisce bianche nel cielo
Le scie chimiche e la guerra per il controllo del clima: intervista a Gianni Lannes
a cura di Emanuele Cangini


Fisica quantistica e medicina, tra spirito e materia - Articolo tratto da Scienza e Conoscenza - N. 55

La danza della guarigione

Oggi le scienze di frontiera, le neuroscienze e la fisica quantistica, ci conducono a riaffermare il principio antico per il quale noi siamo un campo energetico emotivo, che si manifesta per mezzo di un corpo.

Stiamo prendendo sempre più coscienza che questo stato energetico ed emotivo è oggettivo e interagisce a un livello profondo con la rete in cui siamo immersi, un ecosistema che arriva sino all'Universo e oltre.

Lo stato energetico emotivo sempre più necessita di essere considerato per comprendere realmente chi siamo e come funzioniamo, come ci ammaliamo e come guariamo.

Noi medici abbiamo dedicato finora il nostro impegno a studiare sistematicamente la materia di cui siamo fatti; ora giunge il tempo di studiare sistematicamente l'energia di cui siamo fatti e le vie di integrazione della nostra parte materiale con la nostra parte energetica.

Una materia che si muove, vibra e danza

I fisici moderni hanno rappresentato la materia non come passiva e inerte, ma come in una danza e in uno stato di vibrazione continui, le cui figure ritmiche sono determinate dalle strutture atomiche, molecolari e nucleari. Ed è così che anche i mistici orientali e gli uomini che hanno tramandato i Veda parlano del mondo materiale, un universo che deve essere afferrato nella sua dinamicità, mentre si muove, vibra e danza.

La natura è sempre in equilibrio dinamico, non statico e per i fisici moderni la danza di Shiva è la danza della materia subatomica, un processo infinito di creazione e distruzione.

La metafora della danza cosmica unifica antica mitologia, religione e fisica.

La guarigione è letteralmente il riallineamento con questa danza: allora l'ordine implicito, che tutto informa, torna a essere percepito e, quando siamo allineati con il campo, immagini, informazioni e consapevolezza giungono e si palesano come concrete possibilità di coscienza lucida immediata.

Questo è il salto quantico istantaneo che avviene per irradiazione o autoirradiazione e trasporta su altri piani di energia e di coscienza.

Le conferme sperimentali supportano sempre di più la nozione fisico-quantistica di "Campo Unificato di Informazione", elegante e novella modalità di definizione dell'Inconscio Collettivo di Jung e oggi comincia a svilupparsi la Neuro-Quantistica, ricerca interdisciplinare integrata sul ruolo che la nostra mente ha nel relazionarsi al Campo Unificato di Informazione.

Essere coscienti a livello del campo equivarrebbe a essere in comunicazione istantanea con tutto e con tutti, di fatto con tutta l'informazione contenuta nell'Universo a tutti i livelli. È così che empatia, neuroscienze e neurocardiologia prendono anche una connotazione quantistica. Allora studiare il fenomeno della "risonanza" come punto di partenza per "accordare" il nostro vivere al campo olografico diviene possibile e persino necessario.

I delicati fenomeni quantistici dell’entanglement, del salto quantico e della coerenza si esplicano nella natura vibrazionale delle proteine e del DNA, e costituiscono il “corridoio” biochimico per il trasferimento di energia con un’altissima efficienza. Questa scoperta mette in discussione l’idea secondo cui alcune proprietà quantistiche siano troppo “delicate” per partecipare attivamente ai processi biochimici, e un’ipotesi molto diffusa tra i ricercatori cioè che i sistemi viventi si basino su meccanismi biochimici insensibili a proprietà quantistiche come la coerenza o l’entanglement (la correlazione che può legare a distanza diversi stati quantistici di particelle).

Oggi si è dimostrato che molti fenomeni biologici possono essere spiegati solo con le leggi della fisica quantistica, in particolare, per fare qualche esempio, l'effetto tunnel per attività enzimatiche, l'entanglement per fenomeni che devono avvenire contemporaneamente a distanza (il taglio del DNA o l'oscillazione dei microtubuli nell'encefalo).

L'organismo mette in atto dei sistemi per mantenere uno stato di coerenza per permettere l'espressione del fenomeno quantistico.

È così che le proprietà quantistiche giocano un ruolo nei processi della vita a più livelli.

Suono, biofrequenze e parole che curano

Appurata dunque l’interazione quantistica con il genoma umano nel processo di generazione delle proteine, la questione aperta riguarda come, considerando diversi potenziali quantici, possiamo sintonizzarci su quelli che catalizzano uno stato vibrazionale elevato, caratterizzato da una perfetta salute, ad esempio.

La ricerca è giunta a ipotizzare che il nostro DNA rechi in sé la codifica, nella sua parte esonica, dei nostri caratteri biologici, mentre la parte intronica sia la depositaria di una vera e propria programmazione di potenziali quantici.

In altri termini negli introni del DNA risiederebbe il potenziale di cocreazione della realtà, tradizionalmente attribuito all'Anima.

E tale programmazione è cablata con un linguaggio caratterizzato da una semantica simile alla lingua umana, tant’è che l’equipe russa di Garjev si è avvalsa del contributo di linguisti per studiarlo.

Così se da un lato rileviamo il ruolo fondamentale del suono, della biorisonanza, e della medicina delle biofrequenze, per la strutturazione degli schemi neurali e delle geometrie frattali cellulari, dall’altro abbiamo il ruolo della parola per codificare potenziali quantici inerenti a ciò che andremo a esperire.

Per questa ragione acquisisce sempre più senso una medicina che integri la strumentazione di biorisonanza, che sfrutta il potenziale terapeutico delle stesse radiofrequenze che esprimono le cellule del nostro organismo, come ad esempio l'applicazione della terapia con AKTom, con tecniche di lavoro psichico e coscienziale atte a dialogare con la matrice semantica del DNA.

Quando iniziamo a integrare questi piani che procedono tra biofisica e anima, incontriamo la meravigliosa melodia di un’informazione sintropica che tende a strutturare e coordinare tutte le forme di vita, per massimizzare il loro stato di salute e la naturale biodiversità.

Questa è quella che la scienza colloca in un campo di coscienza intelligente, la noosfera, che contiene il ventaglio dei potenziali quantici: guarire significa in ultima analisi poterci allineare con la noosfera, abbandonando l’idea di essere una personalità separata, collocandosi in questa rete di informazioni e imparando a selezionare il nuovo potenziale attraverso l’uso potente delle radiofrequenze, del suono e della parola.


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Nuove scienze, Medicina non Convenzionale, Consapevolezza
Editore: Scienza e Conoscenza
Data pubblicazione: Febbraio 2016
Formato: Rivista - Pag 80 - 19,5 x 26,5 cm