Ricordi del Paradiso
La vita prima di nascere nelle stupefacenti testimonianze
dei bambini
di Dee Garnes, Wayne W. Dyer
Ogni bambino che nasce ha già un passato da raccontare e
un patrimonio di conoscenze che si disperde col tempo. Ricordi del paradiso
incoraggia genitori e nonni a comunicare in modo più attivo con i bambini e a
capire che da loro si può imparare molto.
I bambini sono le creature più vicine a Dio. Certo di
questa verità, Wayne Dyer ha invitato i genitori di tutto il mondo a chiedere
ai propri figli che cosa si «ricordassero» del tempo in cui non erano ancora
nati. La risposta a questo invito è stata travolgente, al punto che Dyer ha
pensato di raccogliere in un libro le storie più belle e illuminanti in cui i
bambini raccontano i loro ricordi precedenti la nascita.
Sembra infatti che i piccoli portino con sé la memoria
del loro essere tutt’uno con il mondo dello spirito e riescano a testimoniarlo
ai loro genitori.
Parlano del loro dialogo con Dio, di come in qualche modo
“scelgano” i propri genitori, di come raccontino dei familiari morti che hanno
conosciuto nel mondo dello spirito, di come siano impregnati di quell’amor
divino che è oltre l’esistenza fisica delle cose, di come in qualche modo
possano decidere quando venire sulla Terra.
«La nostra vita va ben oltre la breve parentesi di tempo
che trascorriamo sulla Terra…»
Wayne W. Dyer
Questo è l’ultimo straordinario libro di Wayne W. Dyer:
padre del pensiero motivazionale, uscito pochi giorni dopo la morte
dell’autore, letto e amato in tutto il mondo.
Leggi un estratto dal libro di Wayne W. Dyer
"Ricordi del Paradiso"
Introduzione di "Ricordi del Paradiso" libro di
Wayne W. Dyer
Introduzione di Wayne W. Dyer
Adoro i bambini da sempre, in particolar modo quelli
molto piccoli e i neonati. Quando sono con un bambino è come se sentissi un
richiamo magnetico che concentra tutta la mia attenzione su di lui e mi spinge
a creare un contatto, una connessione. Come padre di otto figli ho passato
moltissimo tempo semplicemente a guardare negli occhi ogni nuovo arrivato nella
nostra famiglia. In questi momenti molto intimi spesso invio loro taciti
messaggi chiedendo di Dio e dell'aspetto che ha il mondo informe dello spirito.
Ho passato, quindi, ore e ore della mia vita sdraiato sul
tappeto nel tentativo di creare un contatto diretto con i nostri nuovi bimbi.
Da moltissimo tempo sono affascinato, ad esempio, dal fatto che i neonati
arrivino su questa Terra con una personalità già formata. Mi dà una gioia
immensa chiedere a bambini che a stento stanno iniziando a comunicare
attraverso il linguaggio di raccontarmi cosa ricordano della loro esperienza
precedente il loro arrivo tra noi nella loro forma fisica.
In realtà questo libro è stato scritto proprio perché
alla sua coautrice, Dee Garnes, è stato concesso il privilegio di sperimentare
questa conversazione con il suo piccolo Marcus, che stava iniziando a
pronunciare le prime parole (potrete leggere di questa conversazione
nell'introduzione di Dee).
Per scrivere questo libro, oltre a descrivere la mia
esperienza personale, ho chiesto a persone adulte con esperienze di vita anche
molto differenti tra loro di condividere con me la saggezza dei propri figli.
Rileggendo le risposte che io e Dee abbiamo ricevuto da
ogni parte del mondo, mi sono convinto che ci sia molto di più nella nostra
vita rispetto ai pochi anni che trascorriamo sulla Terra. E i nostri bambini
sono gli unici che possano offrirci uno sguardo, sebbene di sfuggita,
sull'imperscrutabile e infinito mondo invisibile che si offre a noi per essere
esplorato. Dopotutto loro non hanno avuto ancora il tempo di dimenticare quel
mondo.
Ho sempre amato l'ode Accenni all'Immortalità ricavati
dai ricordi della prima fanciullezza, in cui il poeta inglese William
Wordsworth, in un verso, dice: «La nostra nascita è come un sonno e un oblio».
Questa è la frase che ho sempre in mente quando guardo
negli occhi uno dei miei figli piccoli. La nostra esperienza di essere umani non
è che un sogno: dormiamo, sogniamo e alla fine ci risvegliamo e dimentichiamo
tutte le esperienze meravigliose vissute durante lo stato onirico. A volte
però, specialmente se ci siamo appena svegliati, ricordiamo qualcosa. Quando ho
un neonato tra le braccia, e mentre lo guardo, osservo un miracolo e percepisco
la verità nelle parole di Wordsworth.
La nascita potrebbe essere davvero un sonno, ma è
sbagliato dare per scontato che i neonati dimentichino tutto ciò che hanno
vissuto da svegli, prima di venire al mondo. Ed è in forza di questa idea che
nasce questo libro: ogni rimembranza qui riportata proviene da bambini che
riescono a ricordare, esattamente come fa un adulto quando, al mattino, cerca
di ricordare un sogno avuto durante la notte, in quella fase di sonno che, in
fondo, occupa un terzo della nostra vita.
Io e Dee abbiamo analizzato migliaia e migliaia di
testimonianze e aneddoti sui ricordi del Paradiso dei bambini che le persone di
tutto il mondo ci hanno mandato su nostra richiesta. Moltissimi di questi
racconti coincidono con la mia personale esperienza con i miei figli - che in
famiglia reputavamo unica -e sono risultati, in verità, quasi identici e con un
forte carattere di universalità: neonati che riferiscono di aver scelto i
genitori con i quali percorrere il loro viaggio nel mondo; racconti di amici
immaginari che solo i bambini erano in grado di vedere; ricordi di vite
precedenti trascorse con le medesime famiglie; apparizioni di Dio e così via.
Oggi la letteratura sui temi della pre-vita e della
presenza degli angeli tra noi è corroborata anche da prove scientifiche
rigorose. Da parte mia, ho compiuto un viaggio molto intenso in una mia vita
precedente. Per questo - e grazie alla mia vicinanza a molti studiosi
autorevoli che mi hanno fornito testimonianze credibili sull'esistenza di un
regno spirituale infinito - la mia mente ha potuto espandersi.
Ma è soprattutto attraverso i primi vagiti dei bambini
giunti tra noi da poco, e dunque ancora pieni di schegge mnemoniche di cui
parlano inequivocabilmente, che ho potuto raccogliere gli indizi più preziosi
dell'esistenza di un mondo oltre il nostro. A quelle voci voglio dedicare
questo libro.
Nell'ode citata prima, Wordsworth ci fornisce un altro
elemento su cui riflettere quando dice: «L'anima che sorge con noi, stella
della nostra vita, / Ebbe altrove la sua dimora, / E viene da lungi [...] Da
Dio che è il nostro focolare».
Mentre leggerete queste voci coinvolgenti che parlano di
un mondo ultrasensibile, non dimenticate mai che queste piccole creature sono
immerse nel Paradiso che è il nostro focolare domestico. E hanno tanto da insegnare
a tutti noi.
Introduzione di Dee Garnes
Io e il dottor Wayne Dyer siamo amici da molti anni. Ci
siamo conosciuti come vicini di casa, e Wayne era mio cliente quando facevo la
massaggiatrice, poi sono diventata la sua assistente. Quando è nato mio figlio
Marcus, Wayne mi ha stimolato a fargli domande e chiedergli se si ricordasse di
Dio e come sia il Paradiso. Da quello stimolo è nato questo libro.
Marcus aveva diciotto mesi e io ero incinta del mio
secondo figlio Shiloh. Eravamo seduti a tavola a cena e stavamo iniziando a
recitare la mia preghiera preferita da bambina: «Grazie per questo mondo
meraviglioso. Grazie per il cibo che abbiamo. Grazie per il canto degli
uccelli. Grazie, Signore, per tutto». Mentre cenavo continuavo a guardare la
mia creatura con immenso orgoglio. Giocava con la forchetta, pieno di gioia, e
mostrava soddisfazione ogni volta che riusciva a portarsi il cibo alla bocca da
solo. Era radioso con i suoi boccoli biondi, gli occhi di un verde intenso e la
pelle perfetta. Ricordo di aver appoggiato la mano sulla mia pancia e di
essermi sentita beata. Mi sgorgavano dalla mente mille domande sulle due vite
che io e mio marito Trey avevamo creato (e sono tuttora incredula che queste
due creature siano i miei bambini).
Ricordo anche la confusione che provammo io e Trey quando
mesi prima Marcus, appoggiando una manina sul mio ventre, esclamò: «Bimbo!
Bimbo! » Io non sapevo ancora di aspettare Shiloh. Di fatto non potevo essere
incinta da più di un paio di giorni al massimo! Eppure Marcus, nella sua
infinita saggezza, percepì il miracolo che stava nascendo dentro di me e lo
annunciò con assoluta certezza.
Mentre guardavo Marcus, dunque, a cena, pensavo tra me e
me: in qualche modo ho creato questo bambino, le sue parti, il suo corpo... ma
da dove è venuto? Come ha sviluppato questa consapevolezza? Chiunque abbia
avuto a che fare con dei bambini concorderà sul fatto che la loro esistenza è
un vero mistero.
Senza pensarci chiesi: «Da dove sei venuto?» Ovviamente
non mi aspettavo una risposta, anche perché Marcus conosceva appena qualche
parola. Con mio immenso stupore lui appoggiò la forchetta, mi guardò e alzò
entrambe le braccia al cielo. Accidenti!
Subito passai alla domanda successiva, quella che mi
aveva consigliato di fare Wayne: «Com'è Dio?» Marcus mi guardò dritto negli
occhi e con una semplicità e una spontaneità incredibili mi rispose, con la sua
voce angelica: «Luce».
Capii in quell'istante che il bambino seduto di fianco a
me e quello che avevo dentro di me erano molto, molto più che dei semplici
corpicini. Possedevano un'anima dotata di una saggezza che va oltre questo
mondo terreno e che andava oltre la mia comprensione. Capii che se solo li
ascoltassimo avrebbero così tanto da insegnarci.
Il giorno dopo raccontai a Wayne l'episodio e lui mi
suggerì di metterlo per iscritto. Lo feci mentre aspettavo il mio turno dal
dottore e successivamente, con il mio permesso, Wayne lo postò sulla sua pagina
Facebook, incoraggiando i suoi ammiratori a condividere le proprie esperienze
simili. Ci fu una valanga di condivisioni, feedback e commenti e da lì partì il
progetto che è sfociato in questo libro.
Il mio compito nella stesura del libro è consistito nel
raccogliere tutte le testimonianze e suddividerle in capitoli. All'inizio ero
un po' impaurita da questo lavoro perché avevamo migliaia di contributi e non
avevo idea di come organizzarli. Poi, man mano che leggevo i racconti, la
suddivisione ha iniziato a venire da sé e i capitoli a delinearsi quasi da
soli. Incontravo Wayne una volta ogni due settimane per lavorare su un
capitolo. Leggevamo ad alta voce ogni storia, poi lui portava a casa il capitolo
e vi meditava per le due settimane successive. Infine scriveva per ogni sezione
il testo introduttivo e le sue riflessioni in merito.
Così ho letto un'infinità di storie e parlato con i
tantissimi genitori che hanno voluto condividere la saggezza e i ricordi dei
loro figli. E' stato un viaggio lungo e faticoso, dato che nel frattempo io
stessa dovevo occuparmi di mio figlio mentre ne aspettavo un altro. Ma questa
esperienza mi ha insegnato, come sostiene Wayne, ad « avere una mente aperta a
tutto e legata a nulla». Così ho scoperto che gli angeli esistono davvero e che
sarebbe meglio definire gli amici immaginari come amici invisibili.
Questa saggezza che sembra avere radici profonde forse
trae origine da un'esperienza passata, e non dall'esperienza vissuta in questa
vita. Alcuni di noi hanno davvero scelto i propri genitori. Le possibilità sono
infinite.
Mentre scrivo, Marcus, che ha ormai due anni, è alla mia
destra. Alla mia sinistra c'è, invece, Shiloh che dorme. E mi vengono in mente
le parole di Charles Dickens: «Io voglio bene ai piccini; e non è poco se
questi teneri germogli, usciti così freschi dalle mani di Dio, ci vogliono
bene». Mi sento fortunata e benedetta ad avere questo doppio carico di amore, e
il fatto che abbiano scelto me come madre mi onora.
Una donna molto saggia che ho incontrato di recente mi ha
detto: «Quando arriviamo in questo mondo piangiamo mentre tutti ridono. Quando
lasciamo questo mondo ridiamo mentre tutti piangono ». Forse il motivo per cui
i bambini piangono è perché in realtà rimpiangono il luogo da cui provengono.
Ma, se lìiascoltassimo con la mente e il cuore aperti, potremmo imparare tante
cose.
Così un giorno le generazioni future non dimenticheranno
più da dove vengono, né ciò che li attende dopo questo breve viaggio nel mondo
fisico.
Indice
Introduzione di Wayne W. Dyer
Introduzione di Dee Games
Capitolo 1. Ricordi del Paradiso
Capitolo 2. Ricordi di una vita precedente
Capitolo 3. Ricordi della scelta dei genitori
Capitolo 4. Ricordi di reincarnazione in famiglia e
inversione dei ruoli
Capitolo 5. Ricordi di un legame spirituale con la
Sorgente
Capitolo 6. Saggezza spirituale e precognitiva
Capitolo 7. Amici invisibili e apparizioni
Capitolo 8. Racconti di angeli
Postfazione
Ricordi del Paradiso - Libro >>> http://goo.gl/QIvFsh
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dei bambini
Dee Garnes, Wayne W. Dyer