venerdì 29 gennaio 2016

Il Rimedio dell'Aloe


Il Rimedio dell'Aloe

a cura di Padre Romano Zago O.F.M.

di Padre Romano Zago



Il Rimedio dell'Aloe - Libro

Padre Romano Zago, già autore dei due libri di grandissimo successo “Di cancro si può guarire” e “Aloe non è una medicina eppur guarisce”, dona ai lettori il suo terzo nuovo saggio che si può a tutti gli effetti definire un manuale pratico per conoscere questa pianta miracolosa e i suoi molteplici utilizzi, quale rimedio ai più svariati mali.

Potrete apprendere la sua storia dalle origini antichissime, inoltre ne troverete elencate le caratteristiche biologiche e fitoterapiche nonché naturalmente i suoi innumerevoli impieghi come prevenzione e rimedio a svariate patologie.

Immancabile è la presenza della famosa ricetta a base di Aloe Arborescens di Padre Romano Zago, tramandata dalle popolazioni povere del Brasile e arrivata grazie a lui a essere conosciuta a livello interenazionale.

Un manuale semplice, interamente a colori e dal prezzo fortemente competitivo che qualsiasi appassionato all’argomento o già conoscitore dell’aloe e di Padre Zago, sarà inevitabilmente interessato a leggere.


Estratti dal Libro

Aloe Arborescens Miller

L’Aloe Arborescens rispetto all’aloe Vera ha foglie più strette e filiformi, con cuticola esterna più spessa, che permette una maggiore resistenza a condizioni ambientali meno favorevoli per questa pianta (clima rigido).

Questa caratteristica morfologica determina, rispetto all’aloe vera, una maggiore presenza di elementi antrachinonici nella pianta, responsabili non solo di effetti lassativi, ma anche antivirale e antimicrobiche. Il contenuto di gel è proporzionalmente minore rispetto alla varietà Vera: questa situazione meno favorevole ai fini commerciali (minore resa prodotto/ costo) ha mantenuto finora l’Aloe Arborescens ad un impiego più ridotto, sebbene le sue proprietà fitoterapiche risultino essere anche superiori a quelle dell’aloe vera, come la più recente bibliografia internazionale sta dimostrando.

In Italia si sta sviluppando la coltivazione di questa varietà di aloe, permettendo la commercializzazione di preparati con materia prima fresca...

La Ricetta di Padre Romano Zago

Padre Romano Zago si imbatté molti anni addietro in questa ricetta a base di Aloe Arborescens, tramandata oralmente nei paesi poveri del Brasile; testimone della sua efficacia nella cura di diversi casi di tumore, egli decise di divulgarla a livello internazionale.

Senza nessuna volontà di fornire una prescrizione medica o un elisir anti-cancro, riportiamo qui di seguito la ricetta di Padre Romano Zago quale ottimo mezzo di prevenzione (e di sostegno durante i cicli di chemio- e radioterapia) assieme a uno stile di vita sano e un’alimentazione bilanciata...

... Concludendo questa rapida presentazione dell’utilizzo salutistico e fitoterapico della pianta officinale Aloe, in particolare della varietà arborescens, si deve ribadire l’estrema flessibilità dell’intervento sulle numerose affezioni e stati patologici, che possono interessare organi ed apparati del nostro organismo.

Questo può accadere ricordando che, mentre in una preparazione farmaceutica generalmente è presente un solo fattore farmacologico capace di agire su un’unica specifica patologia, nell’Aloe sono rappresentati numerosi fattori fitoterapici che singolarmente ed in modo sinergico possono agire positivamente su un ampio spettro di stati patologici.

Alcuni rimedi casalinghi a base di Aloe

L’aloe è un alleato davvero portentoso anche a livello cosmetico. Vediamo alcuni rimedi casalinghi per il corpo, tutti a base di gel di aloe.

Il gel di aloe può essere utilizzato come

Ingrediente di base per la preparazione di uno scrub per il corpo, aggiungendo olio d’oliva e zucchero o sale.
Dopo la doccia, al posto della crema corpo, si può utilizzare il gel d’aloe massaggiandolo sulla pelle finché non si sarà ben assorbito.
Il gel di aloe è il doposole ideale: nutre e rinfresca la pelle dopo una giornata trascorsa sotto il sole.
Grazie alle sue proprietà lenitive e cicatrizzanti, il gel di aloe è ottimo dopo la rasatura o la depilazione.
Il gel di aloe allevia gli arrossamenti delle pieghe cutanee da sfregamento o sudore.


Indice

L'Aloe è un alimento
Introduzione di Padre Romano Zago
Le 2 varietà di Aloe più note
Aloe: la storia affascinante di un rimedio naturale
La composizione chimica dell'Aloe Arborescens
I carboidrati
Le molecole di natura antrachinonica
I composti fenolici
L'acido salicilico
Altri componenti
I nutrienti presenti nell'Aloe
Sali minerali
Oligoelementi
Vitamine
Proteine
Enzimi
Le proprietà dell'Aloe Arborescens
Coltivare l'Aloe a casa
A tu per tu con Padre Romano Zago
Curarsi con l'Aloe
La ricetta di Padre Romano Zago
Effetti salutistici e fitoterapici dell'Aloe Arborescens
Alcuni rimedi casalinghi a base di Aloe
Bibliografia


Padre Romano Zago
Il Rimedio dell'Aloe - Libro >> http://goo.gl/KpPTNu
a cura di Padre Romano Zago O.F.M.


giovedì 28 gennaio 2016

L'Orologio degli Organi



L'Orologio degli Organi

Vivi al ritmo della medicina tradizionale cinese

di Li Wu



L'Orologio degli Organi - Libro

“I disturbi che si manifestano in particolari ore della giornata rimandano a determinati organi. Anche le terapie possono essere più efficaci in certi momenti,  e potremmo perfino adeguare i nostri orari di lavoro all’orologio degli organi, il pacemaker interno”

Nel corso del XXI secolo l’uomo si è allontanato sempre più dal suo naturale ritmo di vita. Spesso la nostra pianificazione quotidiana non viene più stabilita dalla naturale alternanza di giorno e notte, ma è strutturata da una serie di obblighi e di compiti impellenti ai quali lo svolgimento della giornata è costretto ad adeguarsi. Per questo molte persone si sentono sotto pressione, hanno i nervi a fior di pelle e sono esaurite, dopodiché sviluppano i tipici sintomi da stress. Prima o poi la maggior parte di noi finisce per soffrire di disturbi ricorrenti del sonno, di emicrania, di problemi gastrointestinali o di perdita di energia, fino a provare sbalzi di umore di tipo depressivo.

Secondo le conoscenze terapeutiche millenarie della medicina tradizionale cinese (MTC), perfino il cosmo infinito è soggetto a una costante trasformazione, a un’alternanza di fasi di attività e di quiete, di yin e di yang, all’interazione dinamica degli opposti. Anche l’essere umano è immerso nei processi ritmici della natura, nel succedersi delle stagioni, di sole e luna, di giorno e notte. Analogamente, anche ciascuno dei nostri organi è soggetto a fasi di attività e di riposo.

In questo manuale, Li Wu spiega a quali organi sono riconducibili i disturbi che compaiono in determinate ore del giorno, quali sono gli orari in cui le cure risultano più efficaci e quali sono i momenti migliori per le fasi di lavoro o di riposo. Solo riallineando la nostra vita quotidiana ai nostri naturali bisogni e vivendo in maniera consapevole e in armonia con il nostro orologio degli organi potremo recuperare il bioritmo naturale, uno dei principali presupposti per un’esistenza all’insegna del benessere, della salute e soprattutto della contentezza.

Li Wu presenta le terapie con cui possiamo armonizzare il nostro orologio degli organi e curare molte disfunzioni: dall'agopuntura alla fitoterapia cinese, dai consigli alimentari ai massaggi, dalla moxibustione agli esercizi fisici.

Principali argomenti trattati:

Introduzione alla medicina tradizionale cinese (MTC)
Gli orari di massima attività dei nostri dodici organi principali
Prevenzione e cura con rimedi e metodi naturali
Tabella riepilogativa con orari e funzioni dei rispettivi organi
L’uso dell’orologio degli organi permette di riconoscere, diagnosticare e valutare meglio le malattie psichiche e fisiche. Scopri come vivere secondo i ritmi della Medicina Tradizionale Cinese grazie a questo libro efficace e potente!


Indice

L’essere umano affetto da malattie del benessere

La concezione olistica del mondo nella MTC

Le origini millenarie della MTC
Yin e yang: la delicata interazione delle energie
Wu Xing: le 5 fasi basilari di mutamento
Zang Fu: i circoli funzionali con i loro organi interni
Il Qi, l’energia vitale onnipervasiva
Le 5 sostanze fondamentali della vita
I meridiani: i canali energetici invisibili
La malattia nella medicina dell’Estremo Oriente
Vivere con l’orologio cinese degli organi

Il caro prezzo della civiltà: quando la vita diventa squilibrata
Il calendario cinese: storia dell’orologio degli organi
La giornata suddivisa in ritmi di 2 ore
L’orologio degli organi nella pratica
Il ritmo del corpo nelle 24 ore
Le coppie di meridiani nel ritmo biorario

La coppia di meridiani Polmone - Grosso Intestino
La coppia di meridiani Stomaco - Milza-Pancreas
La coppia di meridiani Cuore - Piccolo Intestino
La coppia di meridiani Vescica - Rene
La coppia di meridiani Mastro del Cuore - Triplice Riscaldatore
La coppia di meridiani Vescicola Biliare - Fegato
Diagnosi e terapia in MTC

Riconoscere disturbi e disarmonie: la diagnosi in MTC
Questionario per la rilevazione di disturbi energetici degli organi e disarmonie
Metodi terapeutici: i 5 pilastri su cui si basa la cura
La fitoterapia cinese
Agopuntura e moxibustione
Massaggio
Alimentazione
Terapie che fanno uso del movimento
Appendice

Tabelle riassuntive con orari e funzioni dei rispettivi organi

Bibliografia
Dove acquistare le erbe officinali cinesi

Ringraziamenti
Notizie sull’Autore
Indice Analitico


Li Wu è dottore in medicina tradizionale cinese (MTC). In Germania ha studiato psicologia e germanistica all’università di Passau. Inoltre è maestro di Qi Gong, professore di MTC all’università dello Yunnan e professore di medicina orientale-occidentale all’università di San Francisco. Gestisce con grande successo uno studio di naturopatia a Monaco di Baviera.

Li Wu
L'Orologio degli Organi - Libro >> http://goo.gl/SG0zja
Vivi al ritmo della medicina tradizionale cinese


mercoledì 27 gennaio 2016

Reiki: fai fluire l'energia vitale!



Reiki: fai fluire l'energia vitale!

Il reiki è un'antica tecnica per ritrovare l’originario stato di naturale benessere psicofisico: vediamo come si pratica e quali benefici apporta

di Daniela Milano - 26/01/2016



Reiki: fai fluire l'energia vitale!

Il sistema reiki è un'antica sapienza e tecnica, la cui semplice applicazione, che chiunque può apprendere e applicare, ci permette di ricondurre il Ki (l'energia vitale) al suo fluire armonico, ristabilendo uno stato di benessere psicofisico. Risvegliare e condurre chi riceve alla natura originaria libera da condizionamenti, divisioni e barriere è l’unico compito dell’operatore reiki.
La parola reiki (parola giapponese) è composta da due sillabe, Re e Ki, che significano rispettivamente “energia universale” e “forza vitale”. Tutto ciò che vive (esseri umani, piante, animali) ha bisogno di tale energia per vivere, crescere e stare bene. Quando per motivi esterni o interni l’energia non può fluire liberamente e correttamente in noi, si creano vuoti o blocchi di energia e quindi malessere.

Come si svolge una seduta reiki?

La seduta di reiki inizia con la "centratura", vale a dire l'acquisizione dello stato di quiete e di equilibrio da parte dell'operatore, una sorta di stato meditativo di “totale vigilanza, ma senza sforzo. Nel frattempo è utile che il paziente si metta in contatto con il proprio corpo attraverso una respirazione consapevole, eseguendo due o più respiri profondi.”
"Come un fiore di loto che si apre immacolato alla rugiada del mattino è la bellezza di ogni uomo”.
Daigu Riokan, monaco zen

Segue poi la parte di tocco “dolce” delle varie parti del corpo. Nel trattamento completo, le mani dell’operatore vengono delicatamente appoggiate, per una durata di 3-5 minuti, su varie zone del corpo del paziente, in corrispondenza dei “centri” energetici della medicina orientale, denominati chakra. La sequenza del trattamento avviene secondo un ordine e modalità standardizzate.

A paziente supino: occhi, tempie, nuca, petto (cuore e polmoni), regione epigastrica (fegato, stomaco, milza), regione periombelicale (intestino), inguini (organi genitali, anche). Quindi a paziente prono: spalle, scapole (cuore, polmoni), regioni sottoscapolari (fegato, milza), lombi (reni, surreni), regione sacrale (retto, organi genitali), cavi poplitei, piante dei piedi.

Nel caso vi sia una zona dolente ben determinata, si può intervenire con un trattamento localizzato alla sola area interessata. A trattamento terminato è importante che il paziente rimanga rilassato e in stato di quiete per alcuni minuti, al fine di prendere il tempo necessario per assimilare a fondo l’esperienza. La seduta dura in tutto dai 30 minuti (per un trattamento breve o localizzato), ai 45 minuti.

Benefici del reiki

I benefici del reiki sono oltre a quelli sopra indicati, specifici anche sul piano fisico:
sollecita il processo di eliminazione delle tossine accumulate nel corpo alleviando il dolore acuto e cronico;
modifica la struttura chimica delle cellule del corpo rigenerando gli organi e ricostruendo tessuti e ossa;
stimola attraverso il sistema linfatico ed endocrino a rafforzare il sistema immunitario con una migliore resistenza immunologica alle malattie;
favorisce il riequilibrio delle funzioni del ciclo sonno-veglia;
interviene sull’auto regolazione dell'appetito;
allevia lo stato di stress, generando una distensione muscolare.

Per questi effetti benefici il Reiki (praticato da operatori che si siano formati e abbiano ricevuto l’attestato dei III livelli necessari per operare a livello professionale) è oramai riconosciuto e praticato in molte strutture sanitarie anche in Italia.


L'Anima del Reiki - Libro

«Se hai avuto la possibilità di incontrare il Reiki nel tuo percorso
e ora desideri approfondire l'argomento,
questo è il libro che fa per te.»
Dario Canil

Ormai conosciutissima anche in Occidente, l’antica disciplina giapponese del Reiki porta gli allievi a entrare in connessione profonda con il creato.

Mikao Usui è l’uomo che ha scoperto il potere del Reiki, un vero maestro spirituale e amante della conoscenza.

Dario Canil, che tra i primi ha portato il Reiki in Italia, diffondendone la pratica e le tecniche, racconta in questo libro come è entrato in contatto con questa mitica figura di saggio maestro, conosciuto da pochissimi in Europa ma in Giappone considerato uno dei più grandi di sempre.

Da quando Frank Arjava Petter ha «scoperto» la tomba di Usui in Giappone e ne ha parlato a Canil, l’autore ha indagato in profondità tra storia e leggenda, per ricostruirne le vicende e riscoprirne gli insegnamenti.

Durante questo viaggio a ritroso nell’ evoluzione del reiki ha riordinato e dato una forma nuova a tutto quello che aveva appreso fino a quel momento.

Questo libro è il distillato della sua ricerca spirituale perché, come scrive, il Reiki è «un’esperienza diretta che coinvolge i più lucidi e raffinati processi intuitivi liberi da pregiudizi e si contrappone all’esperienza indiretta del dover credere».

Prefazione di Frank Arjava Petter, scopritore del manuale originale di Mikao Usui


Dario Canil
L'Anima del Reiki - Libro >> http://goo.gl/UN3kpq
Origini, fondamenti spirituali e guida pratica del metodo originale di Mikao Usui


martedì 26 gennaio 2016

L'Azienda Quantica



L'Azienda Quantica

Come creare e gestire olisticamente un’impresa di successo

di Giovanni Vota



L'Azienda Quantica - Libro

«Essere imprenditore è una grande missione, è un servizio a se stessi e agli altri, forse tra i più grandi possibili. Chi fa l’imprenditore sa cosa vuol dire avere la responsabilità di molte persone e delle loro famiglie ma sa anche che ognuno è responsabile di sé stesso, del suo destino e di realizzare ciò che è venuto a fare qui sul pianeta Terra: portare amore ed essere amore».

È in atto una grandissima trasformazione personale, sociale, planetaria. Paura, caos, incertezze! Come possiamo vivere questo momento storico per il nostro massimo bene e per quello della nostra azienda? L’autore di questo manuale aiuta a vedere da un punto di vista scientifico e spirituale cosa significhi essere un imprenditore olistico e quali siano le grandi possibilità che si aprono a chi sia in grado di unire il successo interiore con quello esteriore.

È possibile oggi avviare un'attività imprenditoriale di successo lavorando su se stessi?

La risposta è sì: in un viaggio tra business, fisica quantistica e antica spiritualità scoprirai come condurre un armonioso lavoro di squadra tra i tuoi emisferi cerebrali; potrai utilizzare la plasticità del tuo cervello per rispondere alle complessità degli eventi e creare ricchezza e felicità per te e per i tuoi collaboratori.


Leggi un estratto dal libro di Gianni Vota "L'Azienda Quantica"

Introduzione - L'Azienda Quantica - Libro di Gianni Vota

Namastè!

Dal 1900 al 1930 è avvenuta una rivoluzione nel pensiero scientifico che ha permesso la manifestazione di tutta la tecnologia elettronica e informatica del xx secolo, ma le cui conseguenze sono andate oltre lo stretto ambito della matematica e della fisica, e hanno messo in discussione tutta la nostra comprensione della realtà: in breve, è nata la Fisica Quantistica.

A lungo si è cercato di relegarla al solo mondo subatomico, ma il cambiamento è stato talmente radicale e profondo che oggi non è più possibile ignorarne le conseguenze nella nostra vita. In Spiritual Quantum Coaching, ho affrontato in dettaglio cosa sia la fisica quantistica e come questa crei un modo di pensare parallelo a quello che da sempre la spiritualità insegna.

Ho affrontato tutto questo dal mio punto di vista: quello di un ingegnere, cioè di una persona avvezza a "far funzionare le cose", a creare prodotti e soluzioni in grado di semplificare la vita e con un proprio valore economico sul mercato. In base a questi principi, e al fine di verificare la validità del modello, ho creato la tecnica di coaching SQC o Spiritual Quantum Coaching, che si basa proprio sulla fisica quantistica e su ciò che ci è stato tramandato dalle tradizioni sciamaniche, dalla medicina tradizionale cinese, dai Kahuna delle Hawaii, dal tantra. Tale tecnica si è dimostrata estremamente efficace nell'aiutare le persone a raggiungere rapidamente i propri obiettivi di vita, qualunque essi fossero, e può essere facilmente appresa da chiunque sia seriamente interessato per applicarla nella propria vita e per aiutare gli altri a stare meglio.

Ho iniziato a lavorare da giovanissimo in ambito accademico, nella ricerca scientifica, come direttore di aziende in Italia e negli USA, come imprenditore, e a queste esperienze ho associato i miei personali interessi storici, filosofici, culturali, artistici, spirituali e nell'ambito dell'ipnosi, che mi hanno permesso di vivere esperienze importanti e molto intense, e di comprendere come sia possibile avere successo nel business e nella gestione delle persone. Oggi sono riuscito ad arrivare alla definizione di un modello, quello di cui tratterò in questo libro.

Ecco la domanda centrale: «E' possibile oggi avviare un'attività imprenditoriale di successo? E cosa vuol dire successo oggi?»

Il ritorno economico è estremamente riduttivo, e anzi vedremo come il successo economico non sia l'origine ma l'effetto di altre azioni, e soprattutto di un modo di pensare. Sì, perché la fisica quantistica dimostra che la realtà è contemporaneamente materia, energia e informazione, laddove l'energia e l'informazione la fanno da padroni. Allora la differenza tra un'azienda classica e una quantistica parte proprio da questo: non mi occupo più della materia, ma di energia e informazione, e questo cambiamento di mentalità, il vero "salto quantico" che possiamo oggi fare nella nostra vita e nel nostro business, è rivoluzionario.

Il libro si svolge in tre passi: all'inizio scopriremo la storia di un'impresa di grande successo, la Sun Microsystems Italia che, forse inconsapevolmente, ha attuato questo cambiamento sulla base dei principi posti dai suoi stessi fondatori in California, in primis Sott McNealy, e portati avanti in Italia dal 1996 al 2006 dall'allora Amministratore Delegato Mauro Banchero; nella seconda parte vedremo i principi di base della fisica quantistica che sono funzionali alla comprensione dell'azienda quantica; per finire, analizzeremo i principi spirituali ed energetici che rappresentano la chiave di lettura e di gestione dell'azienda quantica.

Business, fisica quantistica e antica spiritualità: ecco il nuovo, e forse sorprendente, cammino che ci aspetta.

Grazie!

Giovanni Vota
Love and Gratitude :)


Indice

Introduzione

Capitolo 1 - La storia di successo di una grande azienda innotivativa: Sun Microsystem Italia

Capitolo 2 - Modelli organizzativi
Organizzazioni gerarchiche - Organizzazioni a rete: the Practices Model - Brandeburgo: il portale delle libertà - Organizzazioni a rete in sistemi gerarchici: le opportunità e i rischi - Organizzazione e persone

Capitolo 3 - Intelligenze ed emozioni
Intelligenza emotiva - Emozioni e business

Capitolo 4 - Fisica classica e fisica quantistica
Fisica classica - La fisica quantistica relativista - La relatività - Relazione tra massa ed energia - 1:1 miliardo - La fisica quantistica - Dualismo onda-particella - Principio di indeterminazione di Heisenberg - Interpretazione di Copenhagen - Funzione d'onda di Schrodinger - Informazione - Fisica classica e fisica quantistica - Il vuoto quantistico - Risonanza - Entanglement - Universo olografico

Capitolo 5 - Scienza e spiritualità
Le due realtà - Riflessologia olistica - 4BQC: 4 Bodies Quantum Coaching - Sincronicità: Carl Gustav Jung - Il potere - Pensieri ed emozioni - Essere calamite - Cosa attiriamo e come? - Risonanza e malattia - Frequenze di stato e frequenze emozionali - Le tre leggi spirituali - Il gioco - Energie e risonanza - Innamoratevi! - Aura! -Energia e intelligenza - Il potenziale umano

Capitolo 6 - Il cervello
Cervello e computer - Onde cerebrali - Stati di coscienza

Capitolo 7 - Come si trasforma la propria vita
Ben-essere e mal-essere - Il potere della meditazione - La preghiera - Ritorno all'Eden

Capitolo 8 - Dirigere per energia e non per materia
Le persone possono rendere infinito - Il nuovo ruolo del people manager: essere coach e gestire energie - Se non lavori su di te non funziona - Macchine di produzione: se le ami minimizzi i costi di manutenzione - La scrittura - I prodotti

Capitolo 9 - Nuove professionalità
Essere un commerciante nel XXI secolo - Essere un dipendente nel XXI secolo - Essere un free lance /professionista / lavoratore autonomo nel XXI secolo - Multilevel marketing

Capitolo 10 - Arrivare all'abbondanza economica permanente
La legge del Dharma -I tesori sepolti - La legge del dare e del ricevere - L'Open Source - La crisi - Gli aiutanti spirituali: gli Angeli

Capitolo 11 - Il Grande Cambiamento
Che cos'è la vita?

Conclusioni: All You Need is Love!


Giovanni Vota
L'Azienda Quantica - Libro >> http://goo.gl/fLtqy7
Come creare e gestire olisticamente un’impresa di successo


lunedì 25 gennaio 2016

Kundalini Energia Divina



Kundalini Energia Divina

di Cyndi Dale



Kundalini Energia Divina - Libro

Scopri come liberare l'energia divina (kundalini) che è in te!

La “kundalini” è considerata una forma di energia divina, addormentata in ognuno di noi e d’importanza fondamentale, di cui molti parlano, ma che è al tempo stesso misteriosa e poco conosciuta.

Tanti tra noi vorrebbero scoprire il segreto della longevità, della salute e dell’appagamento sessuale: attivare l’energia kundalini può farci ottenere questi e altri preziosi e rimarchevoli effetti.

Come si manifesta la kundalini?
Come possiamo risvegliarla e canalizzarla?
Cosa succede al suo risveglio?

Cyndi Dale, guaritrice esperta in energie sottili, spiega come risvegliarla e risponde in modo esaustivo alle più frequenti domande su questo tipo di energia.

La kundalini è conosciuta da secoli, in tante culture diverse e con nomi differenti, ma sempre in qualità di forza divina e di chiave per l’illuminazione. Spesso è raffigurata come un serpente che dorme, avvolto su se stesso, alla base della colonna vertebrale, dove ha sede il primo chakra.

Saper riconoscere, risvegliare e integrare questa energia sacra può trasformare la tua vita: scopri come usarla per ottenere una salute vibrante, coltivare relazioni migliori e trovare il tuo vero scopo.

Attivare la kundalini ci permette di:

migliorare la nostra salute
fare piena esperienza della nostra energia sessuale
sviluppare l’autocontrollo
sanare le questioni irrisolte
accrescere la fiducia in noi stessi
vivere con più consapevolezza e amore il nostro corpo e le nostre emozioni
scoprire le nostre doti intuitive
riavvicinarci al Divino.


Kundalini: la porta segreta

Leggi in anteprima l'introduzione del libro "Kundalini Energia Divina" scritto da Cyndi Dale

Immaginate che si apra una porta, una porta di cui non conoscevate nemmeno l’esistenza. Dall’altra parte splende una luce, e voi restate senza fiato. Che cos’è questa luce? Da dove proviene? E voi che cosa dovreste farne?

Non lo sapete bene, ma percepite trasformazioni immediate nel vostro corpo. Questa luce è forse il segreto di una dieta istantanea, di un po’ di soldi in tasca in più, di cuori che pulsano insieme ritmicamente? E quello che percepite è forse un indizio di una migliore vita sessuale? Arrossite. Oltre al desiderio di festeggiare, di partecipare al galà della vita, percepite un altro bisogno incalzante, che potreste definire soltanto spirituale. L’unico modo per esprimerlo è questo: percepite un richiamo. Vi sentite convocati da una potenza sacra che vi sorveglia, che conosce la vostra vera anima. Vi è qualcosa di importante da fare e a tale scopo voi siete qui su questo pianeta, e questa luce vi aiuterà a scoprirlo e a realizzarlo.

Vi guardate attorno, non sapendo bene se desiderare che qualcuno noti tali effetti della vostra trasformazione, specialmente quel desiderio di “fare salti di gioia”. Come potrete spiegare queste alterazioni ai vostri amici e parenti, e tanto più a voi stessi? Alla ricerca di una risposta, finalmente guardate la porta vera e propria. Sì, reca un’insegna: “Kundalini”.

Qualunque cosa sia, ne volete ancora.

Tutti fanno così, da sempre, fin dalla notte dei tempi.

Chi non vorrebbe essere partecipe del segreto della longevità, della salute, della saggezza e anche, ebbene sì, dell’appagamento sessuale? Che abbiate già spalancato la porta della kundalini o vi troviate semplicemente sulla soglia, state facendo entrare una luce, un’energia, una potenza antica di ispirazione divina che da sempre è stata protagonista nelle comunità spirituali di tutto il mondo.

La kundalini è nota da tempo quale forza divina e chiave d’accesso all’illuminazione, nonché quale potenza segreta delle gioie e dei piaceri fisici. L’aspetto più bello è che per trovarne l’ingresso non è necessario salire una scalinata fino in cielo. Per abbracciarne la potenza non serve seguire certe scritture sacre o attendere che la morte vi separi dal mondo. Vi basta cercarla dentro voi stessi, e la sua intensa luce divina si farà più nitida. Vi basta invitare questa “energia degli dèi” a esaltare la vostra forza vitale.

Se foste in grado di attingere pienamente alla vostra kundalini, alla forza vitale che risiede dentro di voi, che cosa potreste fare? Be’, potreste prendere al laccio le stelle e trascinarle sulla terra, piantare i vostri sogni nel terreno e far crescere l’amore, ridere nel vento e guarire il mondo. Potreste scrivere il vostro nome sull’acqua, essere autori della vostra vita e cantare insieme al Divino.

A qualche livello la kundalini ha già realizzato per voi tutto questo e altro ancora. Ne avete già messo in pratica l’incanto per diventare le persone eccezionali che siete. Per quanto misterioso sia il suo nome e per quanto magica la sua origine, la kundalini pulsa nel vostro corpo da quando siete stati concepiti, svolgendo compiti fondamentali: dall’attivare l’energia nelle vostre cellule, al generare forze più elusive come l’attrazione. La kundalini è energia divina e in quanto tale nutre la vostra unicità e appoggia la vostra vocazione sacra. Poiché trae origine dalla Sorgente Divina, vi interconnette con tutti gli esseri viventi, nonché con lo stesso Divino. Per via di tali connessioni, attingere alla vostra kundalini significa aprire il canale dell’intuizione, cominciare a udire i messaggi nel vento, ricevere rivelazioni permeate di ispirazione e conoscere l’inconoscibile. Insomma, la kundalini vi consente di essere voi stessi e incoraggia gli altri a essere se stessi.

Vogliamo vedere perché fin dagli albori del tempo gli antichi impartivano insegnamenti riguardo a questa potenza? Perché l’abbiano utilizzata maestri, guru e santi di tutti i tempi e di tutti i Paesi? Perché perfino la scienza ora ne stia convalidando l’esistenza? Allora apriamo la porta e varchiamo la soglia. Abbracciamo questa energia divina e godiamoci una vita veramente divina.

Splendore del corpo

Che cos’è questa energia magistrale e splendente chiamata “kundalini”?

In sanscrito kundalini significa «energia vitale». Conosciuta come l’energia del serpente nell’induismo, la prima cultura conosciuta ad avere definito questa forza misteriosa, la kundalini è l’energia divina naturale dentro di noi. La kundalini è la forza vitale dell’organismo che, se pienamente attivata, consente di vivere come un saggio illuminato.

Etimologicamente, il termine kundalini può essere scisso nelle seguenti radici sanscrite, ciascuna delle quali chiarisce ulteriormente che cosa sia di preciso questa energia divina:

kundalin = attorcigliato, a spirale (dal termine kunda-lam, che significa “anello” o “spira”)
kun = terra
di = può voler dire “vasetto di terra” o “singola cellula” o in alternativa la radice
da = dare o “Colui che conferisce”
lini = coscienza perpetua espressa in alfa e omega, ossia principio e fine.
L’insieme di queste espressioni conferisce maggiore ricchezza alla nostra comprensione della kundalini. Sulla base di queste etimologie, ora potremmo definire la kundalini come «l’energia attorcigliata della terra che ha inizio in un’unica cellula e, benedetta da Colui che conferisce, ci dona la coscienza».

In sanscrito, lingua in cui ad ogni nome viene assegnato un genere, il termine è femminile. Questa connessione conduce facilmente all’idea di kundalini quale principio femminile di creazione, alle proprietà che nel nostro corpo danno la vita e conducono a una coscienza più elevata.

La nostra kundalini è lo yin, ossia il femminile divino, opposto allo yang, ossia il maschile divino. È l’aspetto del ricevere in opposizione al dare, l’intuizione dietro la logica, l’appagamento nell’ambito dello sforzo, il sensuale all’interno del sessuale. È ciò che ci dà la vita e poi la mantiene, collegandoci con le fonti fertili, emotive e prospere di energia divina. La kundalini ci impone di percepire e danzare, unirci e creare, attrarre e fonderci. Poi, quando la kundalini (questa potenza pulsante, creatrice, femminile che è dentro ciascuno di noi) si unisce alla nostra qualità spirituale maschile, innesca l’unità al nostro interno e l’unità con il Divino.

Questa energia femminile è conosciuta in tutto il mondo con nomi diversi, fra cui qi in Cina e ki in Giappone. Le persone inclini alla spiritualità possono chiamarla “dea interiore”. Le scritture cristiane ed ebraiche la chiamano Spirito Santo; il dottor Carl Jung chiama questa energia Anima. È la fonte del fuoco nel roveto ardente di Mosè, il caduceo simbolo della medicina, la forza vitale del buddhismo e la fonte di intimità nel sesso tantrico. È il serpente chiamato Quetzalcóatl dai maya. Nell’induismo è il potere del serpente, personificato dalla Shakti, la dea. Molto probabilmente avete già sentito alcuni dei suoi numerosi altri nomi: al-Lat, Grande Madre, Ruach, Pachamama, Sophia, energia vitale, fiamma luminosa, energia cosmica, forza divina, fuoco dello spirito, fiamma vivente, intelligenza madre, mana, potenza suprema, coscienza di Cristo.

Pur essendo nota con nomi diversi nelle differenti culture, la kundalini è sempre la stessa forza. È il catalizzatore organico necessario per unificare il nostro corpo, la nostra mente e la nostra anima. È la luce divina che invita la poesia a entrare nella nostra vita. È il segreto per vivere questa vita umana come esseri divini.

Per decenni cercai di capire questa potenza, non sapendo nemmeno come definirla. Nel corso delle mie ricerche una volta finii in una riserva che ospita gli indiani bribri, indigeni del Costa Rica. Lì lo sciamano locale operava in una capanna. Io avevo chiesto una guarigione generica, ma lo pregai di spiegarmi come intendeva procedere (un amico faceva da interprete). Dopo avere seguìto per un po’ le operazioni, mi decisi a porgli la domanda che più mi stava a cuore: «Qual è il segreto della guarigione?». Poi soggiunsi: «So che esiste una potenza divina che potrebbe trasformare tutta la nostra vita. Che cos’è?».

Lo sciamano sorrise e disse: «Tu sei la tua potenza segreta. Ma esiste un’energia al di là di tutte le energie che noi tutti condividiamo. È qui». Fece un gesto per indicare il mio bacino. «E qui e qui e qui». Spostò il dito verso l’alto passando dal bacino al cuore e poi alla sommità della testa, puntandolo alla fine verso il cielo. «Tutti questi punti devono riunirsi assieme, e allora...».

«Allora che cosa?» domandai.
«Allora sei una cosa sola».

Ebbi un’intuizione. «È la stessa cosa della kundalini?» domandai.
«Sì», annuì lo sciamano. «Ed è Dios (Dio). Ed è e basta».

Gli scienziati potranno descrivere la kundalini in termini di elettricità o di qualche aspetto del sistema nervoso o endocrino, oltre ad altri concetti esaminati nel Capitolo 5 riguardo a scienza e kundalini. Certi praticanti la spiegheranno come nient’altro che un mezzo in vista di un fine, un propellente per lanciare l’anima fuori dal corpo, mentre altri suggeriranno che il modo migliore per farne esperienza è attraverso una sessualità fondata sull’amore, un controllo dell’alimentazione, una disciplina fisica oppure un servizio devoto. Ognuno cerca di assaporarne il gusto, la sensualità portata alle stelle e la beatitudine spirituale che apporta, ma quando si tratta di definirla o spiegarla... Quanto più ho studiato e compiuto ricerche sulla kundalini e più persone ho interpellato al riguardo, tanto più ampia e impegnativa si è fatta la sua definizione. Posso dire questo, però: voi probabilmente avete già sperimentato l’energia della kundalini.

Se avete mai praticato lo yoga, meditato, respirato profondamente per rilassarvi (o per tenere sotto controllo la collera), cantilenato o cantato per motivi spirituali, utilizzato l’esercizio fisico per sentirvi meglio o provato un formicolio durante la preghiera, avete avuto esperienza della kundalini.

Se avete praticato Pilâtes, Tai Chi, esercizi tantrici, Qi Gong, esercizi respiratori, buddhismo zen, concentrazione, Karaté o altre arti marziali, massaggi, agopuntura o altre pratiche di medicina alternativa, avete avuto esperienza della forza della kundalini.

Se siete mai stati colti dall’ispirazione, siete sopravvissuti a un’esperienza di premorte, avete sofferto una “notte buia dell’anima”, vi siete spaventati per un calore che vi infiammava la colonna vertebrale, avete viaggiato fuori dal corpo, avete sognato un serpente, avete avuto un incontro sessuale estatico o avete realizzato una prodezza sovrumana, avete avuto esperienza della kundalini.

Se avete percepito il pulsare di un’energia curativa, vi siete sentiti una cosa sola grazie all’amore o baciati dall’Infinito, o se siete stati colpiti da un’improvvisa ondata di empatia, capacità psichica, conoscenza, prosperità, forza, creatività, fortuna, calma, saggezza, carisma, fascino sessuale o coscienza, siete stati benedetti dalla kundalini.

Se la colonna vertebrale vi formicolava per un’ondata elettrica, o se lo Spirito Santo, il Buddha, il Grande Spirito o una luce dall’alto hanno acceso la beatitudine dentro di voi, siete stati abbracciati dalla kundalini.

L’energia della kundalini è tutte queste manifestazioni e molto altro.

Il serpente divino interiore

In tutto il mondo, la descrizione più tipica della kundalini è quella di un serpente: un serpente di luce rossa e pulsante che si innalza nel nostro corpo fisico. La prima descrizione della kundalini in quanto tale compare in antichi testi vedici e tantrici, che saranno esaminati più in dettaglio nel Capitolo 1. In tali scritture, le più antiche del mondo, si ritiene che il serpente kundalini sia attorcigliato e assopito alla base della colonna vertebrale, nella zona del coccige, finché non viene attivato, ossia risvegliato. Quando la kundalini si sveglia, si sposta principalmente verso l’alto attraverso i nostri vari corpi e canali energetici, componenti dell’anatomia energetica che creano e sostengono il nostro corpo fisico. L’energia è informazione che vibra, e indovinate che cosa fa la kundalini? Scuote dal sonno l’energia del nostro corpo, della nostra mente e della nostra anima.

La kundalini si innalza prima di tutto attraverso canali energetici situati lungo la colonna vertebrale. Tali canali energetici vengono chiamati nadi, e la kundalini, salendo attraverso di essi, attiva i sette chakra, centri energetici anch’essi ubicati lungo la colonna vertebrale, il nostro asse centrale, che collegano il nostro sé spirituale a quello fisico.

Nel suo percorso verso l’alto, la kundalini deve attraversare tre sbarramenti speciali, o granthi, come vengono chiamati in sanscrito. I granthi sono analoghi alle chiuse di un canale o di un fiume navigabile. In ciascuno di essi sono racchiuse lezioni di vita (maledizione a queste lezioni di vita! Le conosciamo bene). La nostra kundalini non può proseguire verso l’alto finché noi non apriamo questi granthi con il giusto “codice segreto”, rivelando di avere appreso le lezioni. Queste lezioni di vita spesso corrispondono a vecchie questioni che sono trattenute all’interno dei chakra e compaiono sotto forma di blocchi. A volte, l’ascesa della nostra luce divina può essere difficoltosa. Quando vengono stimolati i blocchi nei chakra, noi dobbiamo provare sentimenti, affrontare convinzioni e perfino trattare disturbi fisici che stavamo trascurando.

In questo sforzo, però, la kundalini è nostra alleata. Fare luce nel buio significa scacciare l’oscurità. Come possiamo non emergerne più luminosi, più felici e purificati?

Aprendo le nadi bloccate, facendo proprie le lezioni dei granthi e sbloccando e nutrendo i chakra, il processo di attivazione della kundalini svela e guarisce tutte le nostre questioni nascoste: fisiche, mentali, emotive, spirituali e psicologiche. Inoltre dischiude le nostre doti intuitive e ci incoraggia a esprimere meglio ciò che siamo realmente nella vita quotidiana.

Così quando la kundalini finalmente raggiunge il vertice della colonna vertebrale e la sommità della testa, entrando nel chakra più elevato del corpo, il chakra della sommità del capo, noi siamo pronti per l’illuminazione. L’illuminazione è chiamata samadhi in sanscrito. Nel settimo chakra, sulla sommità del capo, la kundalini femminile si unisce al suo equivalente maschile, che dimora in questo punto sacro per tutta la nostra vita. I nostri sé fisico e spirituale cominciano a fondersi. Con il samadhi, tutti gli aspetti del nostro vero essere, ora pienamente attivati dalla kundalini, possono conseguire uno stato di unione con il Divino e conferirci la potenza per realizzare il nostro vero sé.

Nella maggior parte delle tradizioni il connubio di energia maschile e femminile, ossia l’unione dei nostri sé fisico e divino, ora si trasferisce più in basso per risiedere nel sesto chakra, chiamato anche terzo occhio. Adesso vediamo la realtà attraverso occhi di luce, e mediante azioni pratiche trasformiamo la realtà in luce. Adesso diventiamo partecipi di un matrimonio divino, della fusione non solo dei nostri sé maschile e femminile ma anche della nostra essenza fisica e spirituale. Come potremmo non volere ricercare questa stessa connettività al di fuori di noi stessi?

Quasi ogni maestro di kundalini offre consigli riguardo ai rapporti affettivi e alla beatitudine sessuale. Non c’è da meravigliarsene. La brama che nutriamo per il nostro sé si rispecchia nel desiderio di altro, nell’esigenza di venire soddisfatti ma anche, cosa ancora più importante, di soddisfare. In questo libro affronteremo tale attrazione per l’unità sessuale e sensuale e i vari modi per abbracciarla.

L’ascesa della kundalini può produrre effetti fisici come caldo, freddo, formicolio, brividi o perfino lievi ondate di sensazioni. Può anche innescare ogni genere di reazioni non fisiche, fra cui beatitudine spirituale, tendenze altruistiche, un desiderio di cambiare la propria vita, oppure capacità o comportamenti inattesi, dal saper cantare alle facoltà paranormali. La kundalini può anche rispecchiare sintomi tradizionalmente associati a disturbi psicologici o fisici. Quando le nostre reazioni all’ascesa della kundalini si fanno troppo stressanti, sgradevoli o perfino dolorose, allora dobbiamo chiedere aiuto e rallentare o moderare il nostro processo di ascesa della kundalini. Il Capitolo 3 descrive i vari sintomi o effetti dell’ascesa della kundalini e offre suggerimenti per come gestirli (o affrontarli).

La kundalini si può attivare in maniera naturale o spontanea, cogliendoci di sorpresa. Possiamo coltivare il risveglio della kundalini con una pratica intenzionale, utilizzando tecniche orientali o perfino occidentali, guidandola verso l’alto un passo per volta. Possiamo partecipare a cerimonie, ricevendo il dono di questa luce divina attraverso la trasmissione da parte di un guru. La kundalini può prorompere verso l’alto, per ricadere poi giù, lasciandoci senza fiato, oppure raggiungere la sommità e poi stabilizzarsi, prendendosi un lungo periodo di vacanza. Possiamo trascorrere tutta la vita a guardare l’orologio, attendendo la comparsa della kundalini, oppure possiamo nascere avendo già un accesso parziale o totale a questa energia femminile. Non tutti hanno sperimentato l’ascesa della kundalini, e non tutti ne hanno bisogno.

Alcuni sono già diventati i saggi che devono essere. Per certe persone il risveglio della kundalini rappresenterebbe un deterioramento anziché un incremento della vita. I Capitoli 4, 6 e 7 esaminano alcuni metodi per risvegliare delicatamente la kundalini e prepararsi alla sua ascesa, se così dev’essere, affinché possiate coltivare il vostro “giardino” per questo serpente divino nei modi più semplici e gioiosi possibili.

Ma sappiate una cosa: con la kundalini non potete sbagliare. Il Divino ha modo di sapere che cosa ci serve e sa come offrircelo.

Che cosa può fare per noi la kundalini

Per quanto la kundalini possa essere misteriosa, magica, fisica, sacra, illuminante e istruttiva, esiste per un’unica ragione: per essere usata. Esiste per essere impiegata nella vita quotidiana e favorire la salute, i rapporti affettivi e il lavoro. È una luce divina che è qui per risplendere su ciò che siamo e in tutto ciò che facciamo. In tal modo unifica tutti i nostri aspetti, ci collega ovunque con la vita. Si potrebbe dire che partecipare della kundalini sia come bere dal calice della comunione con il Divino.

Fin da quando sussurrai un titubante sì alla prima visita di cortesia della kundalini, ho visto questa energia trasformarmi la vita. Una volta concentrai la potenza della mia kundalini per scrivere un libro di cinquecento pagine in tre mesi. La impiegai per respingere un aggressore, e la uso ancora quotidianamente per cavarmela (o quasi) con due figli maschi, cinque animali e una casa che non si pulisce da sola. Nella mia attività di guaritrice energetica e consulente intuitiva, ho osservato sgomenta come la kundalini attinga alla promessa latente nell’intimo dei miei clienti. Sono rimasta sopraffatta dalla gioia nell’osservare un uomo che stava morendo lentamente di diabete guarire quasi da un giorno all’altro, e un altro cliente, disoccupato da sei mesi, procurarsi una sana fonte di reddito.

Fra le ricompense più profonde dell’attivazione della kundalini vi sono:

un desiderio dinamico di migliorare la propria salute;
l’abbraccio dell’energia sessuale e della sua potenza sacra;
l’educazione all’autocontrollo;
la trasformazione delle tentazioni in azioni gioiose;
il risanamento di vecchie questioni;
un invito all’integrità;
l’appello a una finalità spirituale;
una travolgente fiducia in se stessi;
più consapevolezza e amore delle necessità fisiche, da quelle relazionali a quelle sessuali a quelle alimentari;
un’intensificazione delle doti paranormali;
l’unità con il Divino.

Tuttavia io so che grazie alla kundalini noi possiamo fare molto di più. Questa è la potenza che Gesù utilizzò per risuscitare i morti, moltiplicare pochi pani e pesci in razioni per centinaia di persone e placare una tempesta che infuriava. Questa è l’energia che i guru usano per guarire gli infermi, ridurre la propria temperatura corporea e far comparire monete dal nulla. Questa è la forza che gli aborigeni australiani evocano per riparare all’istante le ossa rotte o tracciare un sentiero nel deserto spazzato dal vento.

Sorprendentemente, questa è un’energia che abbiamo tutti. La conoscenza antica permane nel sangue di ciascuno di noi, al pari della saggezza che sa come abbracciare e rispondere a questa forza primordiale. Dobbiamo soltanto capire la kundalini per invitarla ad attraversare la porta fra cielo e terra, e basta invitarla per raccoglierne le ricompense.

Lo scopo di questo libro è aiutarvi a capire queste cose. Offre dei collegamenti fra gli insegnamenti classici o tradizionali sulla kundalini e le esigenze di oggi, e rivela anche dei metodi per alleviare le difficoltà della sua intensa magia. Inoltre, illustra delle modalità per trarre beneficio dalla propria trasformazione con la kundalini. Le mie fonti includono non soltanto i testi più antichi, i più noti maestri di kundalini e le fonti scientifiche contemporanee, ma anche le esperienze di vita mie e dei miei clienti. E poi, se posso essere così audace, a volte mi piace pensare di essere istruita dalla kundalini stessa, poiché, per quanto la kundalini sia un’energia fisica e concreta, è anche un aspetto della fiamma vivente che chiamiamo Divino.

Questa luce divina pulsa in tutti noi, parlando a noi e tramite noi, accendendo una torcia nei tempi più bui, fornendoci gioia e amore nei momenti più toccanti. Mentre la kundalini vi illumina la via, sappiate che potrà condividere con voi molte altre cose, essendo la fonte di ispirazione che fa la differenza tra una vita “normale” e una vita divina.


Indice

Introduzione - Kundalini: la porta segreta

Prima parte - Risveglio nella luce

Capitolo 1 - Srotolare la luce: i primi maestri, i primi insegnamenti
Capitolo 2 - Dalla polvere di stelle alle stelle: qualcuno ha una scala?
Capitolo 3 - È pazzia o è la kundalini?
Capitolo 4 - Come coltivare consciamente l’ascesa della kundalini
Capitolo 5 - Idea antica, sapienza moderna: la scienza dell’energia della kundalini

Seconda parte - Vivere con il serpente: la kundalini nella vita divina

Capitolo 6 - Pratiche della kundalini
Capitolo 7 - Risveglio per trasmissione: come potenziare la kundalini radiosa
Capitolo 8 - Illuminazione tutti i giorni: principi per una vita quotidiana divina
Capitolo 9 - Per sole donne (e il nostro sé femminile)
Capitolo 10 - Per soli uomini (e il nostro sé maschile)
Capitolo 11 - La kundalini nella vita di coppia

Kundalini e spiritualità

Conclusione - I latori della kundalini

Glossario
Note
Bibliografia
Indice analitico


Cyndi Dale
Kundalini Energia Divina - Libro >> http://goo.gl/AAzEll

KUNDALINI KA01 - Armonizzazione Kundalini 432/ASMR
Album dedicato all’Armonizzazione della Kundalini shakti e dei Chakras con oltre 55 minuti di musica e sonorità intonate a 432 Hz con ASMR. I brani sono progettati per risvegliare progressivamente la Kundalini con le relative frequenze di risonanza.

approfondimento:


sabato 23 gennaio 2016

Curcuma: la spezia della salute



Curcuma: la spezia della salute

Con le sue proprietà antinfiammatorie e digestive, la curcuma non dovrebbe mai mancare sulla nostra tavola

di Silvia Strozzi - 22/01/2016



Curcuma: la spezia della salute

La curcuma è una pianta erbacea perenne dal caratteristico rizoma di colore giallo, originaria dell’Asia meridionale, dell’India e dell’Indonesia, coltivata anche in Africa, Antille e Brasile, Haiti e Giamaica. I fiori sono bianchi o gialli. Il nome deriva dal sanscrito Kum-kuma, è l’ingrediente principale del curry indiano e si usa anche nella mostarda.

Si impiega nella medicina ayurvedica come depurativo generale, rimedio digestivo, in presenza di febbre, infezioni, dissenteria, artrite e disturbi epatici. La polvere della radice di curcuma di colore giallo-arancio diventa rosso-marrone in presenza di costituenti chimici alcalini. La curcuma è anche nota col nome di “zafferano delle Indie”. I suoi rizomi, che sono la parte della pianta che contiene i principi attivi, vengono fatti bollire per parecchie ore e fatti seccare in grandi forni, dopodiché vengono schiacciati fino a ottenere la classica polvere che viene comunemente utilizzata come spezia nella cucina asiatica.

L’olio essenziale contiene la curcumina (sostanza colorata e colorante che stimola la bile), proteine, glucosio, fruttosio, vitamina C. Altri componenti della curcuma sono rappresentati da potassio (26%) e amido. Molto importante anche la presenza di oli eterici che sono in grado di stimolare l’appetito e quelli amari che favoriscono la formazione di enzimi digestivi.

La curcumina ha una azione antinfiammatoria, se si è in presenza di artrite, digestiva perché stimola la secrezione biliare favorendo la digestione dei grassi, epatoprotettiva in caso di esposizione a farmaci o ad abuso di alcol. La curcuma risulta anche utile nella prevenzione delle cardiopatie (essa come lo zenzero aiuta a ridurre il colesterolo nel sangue) e sembra che inibisca e prevenga la crescita delle cellule tumorali (ci sono parecchi studi in merito).

La cosa che ha catturato l’attenzione degli studiosi è appunto il fatto che nei Paesi asiatici e in particolare in India, dove il consumo di curcuma è altissimo, l’incidenza dei tumori è molto bassa.
Risultano quindi molto interessanti le proprietà antiossidanti della curcumina che sono in grado di trasformare i radicali liberi in sostanze inoffensive per il nostro organismo oltre a rallentare l’invecchiamento del nostro patrimonio cellulare.

Molto valida anche la sua azione cicatrizzante, in India infatti viene applicato il rizoma di curcuma per curare ferite, scottature, punture d’insetti e malattie della pelle con risultati veramente soddisfacenti.
Si è inoltre constatato che l’effetto della curcumina è ancora più evidente quando associato a un isotiocianato presente in verdure come il cavolo, i broccoli o il cavolo rapa.

Nella medicina ayurvedica viene utilizzata anche in caso di parassitosi intestinali. In cucina si usa per aromatizzare il tè e in tantissime ricette etniche. Se il gusto della curcuma inizialmente vi risulta un po’ troppo particolare, provate a mettere un cucchiaino di polvere nell’acqua di cottura della pasta o nel brodo di cottura dei cereali. Risulterà più delicato al palato.

Tratto da Ricette vegetariane per tutti i giorni di Silvia Strozzi (Macro Edizioni, 2014).

Silvia Strozzi
Ricette Vegetariane per Tutti i Giorni - Libro >> http://goo.gl/mfa5fF
Con Curiosità e Approfondimenti

venerdì 22 gennaio 2016

Sai chi ha inventato il motore a scoppio?



Sai chi ha inventato il motore a scoppio?

È l'italiano Eugenio Barsanti colui che ha inventato il motore a scoppio oltre 160 anni fa: scopriamo insieme la sua storia

di Emanuele Cangini - 20/01/2016


Sai chi ha inventato il motore a scoppio?

La Toscana, regione nobile, è da sempre terra madre di menti illustri, a tal punto gravida da farne risultare futile qualsivoglia elenco dimostrativo: basti pensare a Dante, Margherita Hack, Leonardo, Michelangelo, Masaccio, Caterina da Siena, per citarne alcuni. Ebbene sì, anche Eugenio Barsanti (1821-1864) possiede natali toscani, del lucchese per la precisione: fisico e matematico, forse un pelo meno noto ai più, ma non per questo in minor misura annoverabile tra i più importanti pensatori scientifici italiani.
A buon diritto è ritenuto l’inventore del motore a scoppio: vediamo il perché. Nato a Pietrasanta, stesso comune nel quale compì i primi studi, frequentò l’istituto dei Padri Scolopi presso il quale, abbracciando quell’austero rigore tipico dell’epoca, formò la sua prima erudizione, non certo indifferente ai venti del clima religioso ai quali era esposto. Le sue spiccate qualità intellettuali emersero subito, a tal punto celeri che, non appena ventenne, venne nominato professore di filosofia, fisica e matematica, presso l’istituto Collegio San Michele di Volterra. Sull’onda logico-emotiva dell’esperienza di Volta, la cui pistola tanto sconvolse l’opinione scientifica vigente, già dal 1843 gli venne l’idea di applicare come forza motrice l’espansione del miscuglio tonante idrogeno-aria fatto esplodere a mezzo di scintilla elettrica.

Il “sacerdote-inventore”

Era chiaro nella mente di Eugenio, fin dalle prime intuizioni di carattere prettamente deduttivo, l’equivalenza tra energia termica ed energia meccanica: trasposizione in acuto del principio di Mayer (principio di conservazione dell’energia), uno dei cardini fondamentali della termodinamica. Padre Barsanti, perché l’abito talare aveva voluto indossare, aveva cercato di realizzare un apparecchio finalizzato alla regolazione della violenza esplosiva: non solo, in questo contesto, cercare di valutare quali effetti avrebbe avuto sul processo una eventuale sottrazione controllata di calore. Il problema non era solamente di carattere fisico-chimico, ma anche e soprattutto di natura meccanica, poiché riguardava il concepire un meccanismo capace di rinnovare l’introduzione e l’accensione del miscuglio tonante, oltre che di svincolare lo stantuffo nella corsa di andata in modo da lasciarlo libero di spingersi verso l’alto sotto l’effetto dell’esplosione, e di ricollegarlo cinematicamente con prontezza e stabilità all’asse motore nella corsa di ritorno.

Nasce il primo brevetto di “motore a scoppio”

Si ha notizia dalla cronaca che, nel 1856, un motore Barsanti funzionava presso le Officine della Ferrovia Maria Antonia di Firenze, efficace nell’azionare una cesoia e un trapano, esempio primo di applicazione concreta del motore a scoppio a gestione di macchine utensili. Eugenio, incoraggiato dai risultati raggiunti, e mosso da precisa volontà di perfezionamento, si associò a un esperto e capace meccanico del tempo: G.B. Babacci. Costui suggerì alcune interessanti modifiche, le quali sortirono un secondo brevetto: veniva contemplato l’utilizzo di due stantuffi contrapposti con camera di scoppio intermedia. L’idea dei due cilindri contrapposti venne poi ripresa in seconda battuta da H. Junkers, soluzione che vedrà innumerevoli applicazioni, anche odierne.
Una delle maggiori preoccupazioni di Bersanti rimaneva però quella di prevedere conseguenze di esplosioni troppo violente, timore del tutto allineato con le paure che percuotevano gli animi scientifici del dopoguerra, alle prese con i primi maldestri tentativi di sperimentazione atomica. La costruzione del nuovo brevetto venne affidata alle Officine Bauer-Elvetica di Milano, le stesse che in seguito prenderanno il nome di Officine Breda.

Sul più bello, ma proprio sul più bello, Eugenio venne informato che in Francia stava facendosi largo l’utilizzo del motore Lenoir, il cui principio di funzionamento presentava caratteristiche assai affini a quelle dei motori provati in Italia. Decise allora di far “scongelare” il memoriale depositato presso l’Accademia dei Georgofili, e farlo pubblicare (rapporto nel quale si suggellavano le 4 metodologie di trasformazione del moto istantaneo detonante, in moto controllato uniforme). Effettuò inoltre una relazione di collaudo sopra un esemplare di motore erogante una potenza di 4 CV, visionata e convalidata da una commissione di tecnici dell’Istituto lombardo. Vennero perciò resi noti i primi dati empirici riferiti a consumo e rendimento. La stessa commissione di valutazione si occupò di un confronto diretto con il motore Lenoir, tramite raffronto a banco, pronunciandosi a totale favore del brevetto di padre Barsanti, sottoscrivendone a tal conferma i considerevolmente ridotti consumi di gas rispetto al modello d’oltralpe.

Il successo stava davvero per arridere quando, la notte tra il 18 e il 19 aprile 1864, Eugenio colto da febbre improvvisa e virulenta disse addio alla vita terrena, assistito dal fratello. Nel 1867 al salone dell’esposizione di Parigi, N. Otto ed E. Langen otterranno il primo premio per un motore che interpretava fedelmente i princìpi di funzionamento e riproduceva molti degli accorgimenti tecnici già avvalorati da padre Eugenio. Nel 1882 Otto veniva insignito della laurea ad honorem per “aver inventato un motore che porta il suo nome”. Eugenio, seppur spirato a miglior vita, avrà certamente reclamato il proprio giusto tributo, dall’alto di quella meritocrazia bersagliera che da sempre lo aveva visto in prima linea.

Sotto il “segno della Bilancia”

Era nato il 12 di ottobre Barsanti, a Pietrasanta di Lucca, come già visto: sotto il segno della Bilancia, secondo decano, nel cuore del mese ottobrino di poco distante da quel 19 aprile che lo vide spirare. L’astrologia ci dice che il segno della Bilancia è segno di aria governato dal pianeta Venere, unito e “accomunato” nei propri “destini” astrologici dai compagni d’elemento, Gemelli e Acquario, e di governatore, Toro. Non nego quanto m’abbia strappato un sorriso il notare come, ironico intreccio di destini, sia facile collegare l’elemento di appartenenza del segno, a uno dei componenti del miscuglio detonante: idrogeno e aria, appunto.
Sì, l’aria, nella sua inafferrabile impalpabilità, così concretamente collante nella vita di un uomo geniale nato in Toscana. Chissà cosa avrà pensato quando, preda di uno dei tanti insuccessi di laboratorio, avrà desiderato di mandare tutto… all’aria.

Usi Intelligenti dei Motori di Recupero - Libro >> http://goo.gl/AKMJya


giovedì 21 gennaio 2016

Fortuna: si può attirare?



Fortuna: si può attirare?

Si può attirare la fortuna o solo alcune persone possono essere considerate fortunate?

di Vincenzo Fanelli, William Bishop - 21/01/2016

>> http://goo.gl/3uvkK0

Fortuna: si può attirare?

Estratto dal libro “La mente quantica” di Vincenzo Fanelli e William Bishop

La calamita della fortuna

È possibile attirare momenti propizi nella nostra esistenza o solo alcune persone possono essere considerate fortunate?
Tu fai parte di chi non la merita o pensi che essa possa un giorno bussare alla tua porta?
Certo che la fortuna esiste e, come ho detto prima, tu ne sei l’artefice. Spetta a te manifestarla nella tua esistenza. Com’è possibile?

Questo fenomeno è possibile creando un’onda emozionale di risonanza sintonizzata sulla fortuna.

Spesso facciamo il contrario: ci sintonizziamo sull’onda delle disgrazie! Un evento nefasto inaugura la nostra giornata e, grazie allo stato emotivo negativo, ne attiriamo altri a cascata.
Se iniziamo male la giornata, continua ad andare male per qualche altra ora.
Invece, cosa succede se sperimentiamo lo stesso stato emozionale che si prova quando si è fortunati?
Puoi innescare un’onda sintonizzata sulla fortuna in modo da attirare eventi propizi a cascata. Se mi chiedi di darti una prova concreta di questo fenomeno, non posso. Quello che posso fare con te è farti riflettere: un fenomeno del genere ti è mai capitato, sia nel bene che nel male? Penso proprio di sì. Si tratta di fare affidamento sulla propria esperienza per credere al funzionamento di certi meccanismi. […]

Il primo passo per generare questa risonanza consiste nell’elencare le situazioni più fortunate e significative che ti sono capitate. Non venirmi a dire che non ne hai mai avute, ti prego! Fermati un attimo a pensare e sono sicuro che te ne verranno in mente diverse, scrivile se è necessario. Quando focalizzi la tua mente su di esse, prova a riviverle sentendo le emozioni che hai provato quando ti “è andata bene”.
Esplora i vari eventi e “vivi la fortuna”. In questo modo stai sperimentando lo stato adatto per generare la risonanza necessaria: più è forte l’emozione, più la risonanza funziona.[…]
Quando sperimenti quello stato emozionale fortunato, sei pronto per vivere la giornata. Per migliorare quest’approccio puoi usare una tecnica chiamata ancoraggio, in modo da attivare la risonanza a comando. Procedi in questo modo.

Ancorare la fortuna

Ecco un esercizio:

1. Chiudi gli occhi e rilassati.
2. Rivivi uno degli eventi fortunati più forti.
3. Quando l’emozione è ben presente dentro di te, fai un gesto non ordinario (ad esempio, incrociare le dita o battere le mani in un modo particolare) pronunciando contemporaneamente una frase breve ma per te significativa (ad esempio: “Per sempre vincerò”).
4. Compi quest’operazione per una decina di volte: accedi allo stato e compi il gesto pronunciando la frase.
5. Verifica: apri gli occhi e pensa ad altro. Poi fai il gesto pronunciando la frase: cosa succede? Se ti torna lo stato “fortunato”, la tecnica ha funzionato. Altrimenti ripetila: ricorda che per ancorare bene, gesto e frase vanno pronunciati proprio quando provi il massimo picco emozionale.
6. In seguito dovrai potenziare quest’àncora: nei giorni successivi ripeti la tecnica quotidianamente, almeno per ventuno giorni. Più ripeti la tecnica, più la tua àncora sarà potente.

Da questo momento in poi potrai usarla per generare la giusta risonanza ogni volta che avrai bisogno di un pizzico di fortuna in più.

William Bishop, Vincenzo Fanelli
La Mente Quantica - Libro >> http://goo.gl/3uvkK0
Cambia la tua realtà: 3 leggi quantiche, ingegneria neurolinguistica e Focus Universale


mercoledì 20 gennaio 2016

Il potere dell'intenzione quantica



Il potere dell'intenzione quantica

Sta a noi scegliere tra la via della felicità e quella dell'infelicità. Come? Attraverso l'intenzione!

di Carmen Di Muro - 19/01/2016



Il potere dell'intenzione quantica

“Ricorda, dove va la tua attenzione, li scorre la tua energia”
Jack Canfield

Esistono due modi di percorrere il sentiero della propria esistenza: la via della felicità e quella dell’infelicità. A volte le due strade si incontrano, formano biforcazioni in modo tale da percorrerle necessariamente insieme, altre volte queste seguono percorsi paralleli e distinti che conducono verso mete completamente diverse. Soltanto a noi spetta l’arduo compito di decidere la rotta, il bivio verso il quale direzionarsi, solo e soltanto noi siamo gli unici artefici del viaggio che inizia nell’invisibile mondo quantistico per poi concludersi nel mondo visibile della materia. Soltanto noi possiamo impedire ai nostri occhi di vedere la luce del sole risplendere e alla nostra energia di accordarsi con il grande flusso presente nel campo quantico universale, solo e soltanto noi scegliamo che il miracolo non accada perché non riusciamo a credere che questo sia possibile.

Esiste una strada maestra per tutti ed è quella dell’anima, di quell’energia di carica straordinaria che alberga in fondo ad ognuno di noi e che ci permette di dare manifestazione alla realtà a nostra immagine e somiglianza profonda. Strada che è riflesso della nostra parte intima, che urla a gran voce il più delle volte che c’è bisogno di mutamento di direzione verso la via giusta, quella che ha un cuore e che ci permette di raggiungere la vera meta, quella della gioia dell’essere qui, nell’attimo presente, malgrado tutti i problemi che ci sommergono.

Il grande potere dell'intenzione

La vita è magnetismo, dobbiamo iniziarci a pensare come un campo energetico integrato, perché è questo ciò che siamo. Un campo energetico che ci rende parte e tutto con il mondo esterno, muovendolo vibrazionalmente e facendo sì che le nostre frequenze personali si accordino con le infinite possibilità quantistiche presenti nell’universo. Possibilità che a livello vibratorio esistono e trovano espressione nella nostra vita giornaliera a seconda dell’intensità dell’intenzione della nostra volontà. In ognuno di noi è racchiusa una scintilla di creazione, perché siamo parte infinitesimale di quel campo organizzato di coscienza che ci rende co-creatori attivi in ogni attimo del nostro procedere. Il nostro più grande potere è racchiuso in un’unica parola: Intenzione. Nel volere, nel fare, nel creare qualcosa di straordinario.

Tutto è energia/informazione

Ogni forma materiale è costituita da modelli organizzati di informazione/energia in connessione tra loro attraverso un reticolo quantico che appartiene al Campo quantistico Universale, grazie al quale c’è uno scambio repentino di messaggi energetici. Per esempio, nell’uomo, questi schemi energetici veicolano l’informazione personale tramite le vibrazioni prodotte dalle emozioni e dai pensieri, mettendoli in relazione continua con il campo quantistico.

Questa congiunzione vibrazionale di onde/particelle, annoverata in fisica quantistica sotto il nome di entanglment, spiegherebbe perché le frequenze dei pensieri, dei sentimenti e delle credenze sono in grado di influenzare la vita e la realizzazione degli eventi indipendentemente dallo spazio e dal tempo. Il tempo per esempio, è solo un parametro matematico che ci permette di osservare linearmente i cambiamenti tra passato-presente e futuro. Al contrario, l’universo è in sviluppo continuo nell’attimo presente, nel qui ed ora, che è l’unico tempo esistente nonché un mezzo di informazione quantistica immediata.
Possiamo dar manifestazione al mondo intorno a noi soltanto nel qui e ora, attraverso il potere dell’intenzione delle nostre scelte.

Nel qui ed ora noi decidiamo di noi, nel qui ed ora viene prodotta quell’informazione vibratoria che a distanza di tempo darà espressione ad ampio spettro alla realtà percepibile concretamente. Solo ed esclusivamente nel qui ed ora abbiamo la possibilità di scegliere tra quei due percorsi che possono condurci verso la luce o l’oscurità, perché attraverso i sentimenti e pensieri che si esperiscono e la loro carica elettro-magnetica si genera un segnale di campo che oscilla all’unisono con ogni particella dell’universo attirando eventi potenziali che con il tempo si manifestano in eventi reali. La realtà che vediamo diventa, quindi, uno specchio che rende visibile il tipo di messaggio che fino a quel momento abbiamo prodotto a livello sottile.

Il campo di frequenze del cuore

Sono le nostre emozioni a stabilire le oscillazioni energetiche dei nostri pensieri. L’organo predisposto alla capacità di modulazione di queste frequenze è il cuore, perché è questo il motore primo che da vita agli stati d’animo, espressione profonda della nostra natura vibratoria ed energetica, nonché indici importanti per comprendere ciò che ne sarà di noi.

Nel momento in cui il nostro cuore sarà centrato in stati d’animo disturbanti questi impatteranno a livello vibrazionale non soltanto sul nostro corpo provocando una disregolazione elettro-chimico-cellulare e alla successiva malattia, ma anche sull’ambiente esterno, poiché l’intenzione delle nostre scelte sarà guidata da quel tipo di vibrazione che rimanderà all’universo la stessa carica elettro-magnetica, facendo sì che frequenze della medesima intensità si accordino pienamente all’onda prodotta, manifestandosi sotto forma di eventi inattesi e spiacevoli.

La carica dell’intenzione umana produce onde tra quelle più organizzate in natura. E tanto più la nostra intenzione contiene in sé coerenza tra pensieri e sentimenti, tanto più l’onda prodotta si polarizzerà su una determinata frequenza universale entrando in risonanza immediata, senza che altre onde di disturbo di polarità opposta rallentino il suo percorso.
Questo avviene sempre, avviene nell’attimo in cui noi scegliamo e vogliamo fortemente qualcosa, nel qui ed ora dove spazio e tempo si annullano e le nostre componenti profonde, ovvero mente e cuore, vibrano sulla stessa frequenza di realizzazione. E le cose accadono, anche quelle più impossibili.
La strada della felicità si palesa dinanzi ai nostri occhi nel suo splendore, non sapendo che siamo stati noi a sceglierla con il cuore e a batterla consapevolmente consentendo all’impossibile di diventare possibile.

Carmen Di Muro
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