lunedì 30 aprile 2018

I poteri straordinari della mente




I poteri straordinari della mente: intervista a Dean Radin

Neuroscienze e Cervello

I poteri straordinari della mente: intervista a Dean Radin

Fenomeni come la chiaroveggenza, la preveggenza, la telepatia, la psicocinesi accompagnano l’uomo dall’alba della sua storia ai giorni nostri. Ne parliamo con Dean Radin, scienziato dell’Istituto di Scienze Noetiche (IONS) della California che ha dedicato gli ultimi vent’anni allo studio sperimentale dei fenomeni psichici...

Redazione Scienza e Conoscenza - 24/04/2018

Fenomeni come la chiaroveggenza, la preveggenza, la telepatia, la psicocinesi accompagnano l’uomo dall’alba della sua storia ai giorni nostri: ne troviamo traccia anche nelle grandi culture spirituali orientali, come i Siddhi della tradizione yogica.

I fenomeni PSI sono stati a lungo relegati nella sfera del parapsicologico da baraccone: rifiutati dalla scienza anche solo come oggetto di studio, sono stati classificati come le fantasie di menti deboli e facilmente autosuggestionabili che nulla ci possono dire di significativo sul cervello, sulla mente o sulla natura della coscienza. Ma le cose stanno veramente così?

Dean Radin – scienziato dell’Istituto di Scienze Noetiche (IONS) della California – ha dedicato gli ultimi vent’anni allo studio sperimentale dei fenomeni psichici, pubblicando studi e meta analisi su riviste peer review: ecco una parte dell'intervista esclusiva che ha rilasciato a Scienza e Conoscenza e che trovate in forma integrale su Scienza e Conoscenza 64.

Scienza e Conoscenza: La telepatia, le premonizioni, la sensazione di essere osservati non hanno ancora una spiegazione scientifica soddisfacente. Anche se la presenza di questi fenomeni – chiamati fenomeni PSI – è una costante in tutta la storia dell’umanità, la loro esistenza in quanto fenomeni reali è in dubbio. Perché lei si è avvicinato allo studio di questi fenomeni? Che cosa la affascina?

Dean Radin: Come molti bambini che oggi sono affascinati da Harry Potter e storie simili, da ragazzo leggevo parecchi libri di fiabe, fantascienza, mitologia e fantasy. Mi resi conto che i temi costanti alla base di queste storie riguardavano fenomeni psichici e magia. Alla fine la mia curiosità verso tali temi mi ha condotto alla letteratura scientifica e accademica, e da lì ho realizzato che tali abilità non erano indipendenti da studi seri, e ciò ha alimentato il mio continuo interesse.

C’è chi crede che i fenomeni PSI siano assolutamente reali, altri che siano assolutamente falsi. Entrambe queste categorie sono vittima di pregiudizi e convinzioni culturali? Esiste una terza via? Quale?

L’approccio che ho adottato è quello di studiare questi fenomeni in laboratorio, usando gli stessi precisi strumenti e tecniche applicati in molti altri campi scientifici. In questo modo, è possibile superare i preconcetti personali e culturali.

In che modo la scienza fino ad ora ha analizzato i fenomeni psi?

Ci sono diverse classi di fenomeni psi (paranormali) che sono ripetutamente studiati nei laboratori di tutto il mondo da oltre un secolo. Da questi studi e dalla meta-analisi dei risultati di molte esperienze simili, è chiaro – se ci basiamo sugli stessi parametri di prove usate dalla scienza – che alcuni fenomeni paranormali sono reali.

Quali sono i risultati delle ricerche e della meta analisi conosciute?

Sulla base delle analisi condotte sulle prove di laboratorio, è possibile affermare con grande certezza che la comunicazione da mente a mente (o telepatia) esiste, che la mente può percepire oltre i sensi comuni e andare oltre i limiti di spazio (chiaroveggenza) e di tempo (preveggenza), e che l’intenzione mentale può influenzare gli aspetti della realtà fisica (psicocinesi).

Scienza e Conoscenza n. 64 - Rivista Cartacea
Nuove Scienze, Medicina non Convenzionale, Coscienza
Autori Vari

venerdì 27 aprile 2018

Il linguaggio quantistico delle piante




Il linguaggio quantistico delle piante

Psicologia Quantistica

Il linguaggio quantistico delle piante
      
Le piante sono esseri viventi dotati di una coscienza propria in grado di captare e rispondere alle informazioni a cui quotidianamente sono esposte. Scopriamo il linguaggio quantistico delle piante e come scegliere quelle più adatte a ripulire energeticamente i nostri ambienti

Carmen Di Muro - 22/04/2018

L’energia della Natura è una per tutte le cose. Ogni entità materiale, attraverso l’energia di cui è dotata, è interrelata con tutte le altre ed è parte costitutiva del Tutto. Questo livello di interconnessione-dipendenza della realtà subatomica, caratterizzato dal principio di non località, vede le particelle dei nostri organismi interagire tra loro e con quelle dell’universo, simultaneamente attraverso una rete di informazioni vibrazionali. Allora perché continuare a credere che le piante non siano esseri viventi dotati di una coscienza propria in grado di captare e rispondere alle informazioni a cui quotidianamente sono esposte?

Già dai primi del ‘900 vari ricercatori come Backster, Sauvin e Volger guidati dalla convinzione che esse avessero un campo di energia simile a quello generato dall’uomo, condussero svariati esperimenti che misero in luce non solo l’esistenza di una notevole sensibilità che permette alla pianta e all'uomo di intercomunicare, ma anche di trasmettere ed immagazzinare informazioni elettromagnetiche per la salute dell’organismo vivente.

La sensibilità elelttromagnetica delle piante

Oggigiorno, sono stati fatti notevoli sforzi di ricerca per studiare i possibili effetti biologici dovuti all'esposizione a campi elettromagnetici ad alta frequenza o a frequenza ultrabassa e, la sensibilità elettromagnetica delle piante, è ormai comprovata. Pensiamo, per esempio, alla loro struttura cromofora, ossia a quegli atomi capaci di conferirle colorazione, utilizzata per il trasporto intercellulare di energia ed informazione: ciò avviene tramite la clorofilla che accumula energia direttamente dai fotoni del sole.

Infatti, pur senza alcun organo assimilabile ad un cervello centrale esse riescono a percepire le vibrazioni ambientali con un livello di sensibilità notevolmente superiore rispetto ad altri organismi viventi, trasducendoli in risposte molecolari o alterazioni morfogenetiche nel loro schema di sviluppo. Ma non solo, esse sono ricettive soprattutto all’esposizione di campi disarmonici essendo la rappresentazione vivente della solidità e della malleabilità, adattandosi e rimodulandosi in virtù dei cambiamenti a cui sono sottoposte. E noi stessi possiamo averne la prova nel momento in cui posizioniamo una pianta nel nostro ambiente quotidiano. Non soltanto essa è in grado di adeguare la sua crescita alle caratteristiche del luogo (esposizione alla luce, clima, posizione), ma di risentire anche delle frequenze del biocampo umano di chi lo popola usualmente.

Quante volte dopo periodi intensi di stress o di malessere psico-fisico abbiamo notato nei nostri amici vegetali la comparsa di parassiti, l’alterazione delle foglie o del colore? O, addirittura, quante volte ci è capitato di vederle morire improvvisamente giustificandoci con la frase “Non ho il police verde”? Ma quante volte capita anche il contrario: esse crescono rigogliosamente e senza sforzo seppure le innaffiamo o le curiamo poco?

Le piante misurano le nostre frequenze vibrazionali

Se solo ponessimo attenzione al periodo e al contesto in cui la pianta manifesta determinati sintomi nella sua struttura, avremo sicuramente la percezione della frequenza vibrazionale che stiamo irradiando in un determinato momento della nostra vita. Questo ci darebbe il senso anche sul tipo di informazione che inevitabilmente riverseremo all’esterno, nell’ambiente, nelle relazioni e soprattutto nel nostro corpo. Basta solo osservare per notare l’interazione costante che esiste tra il flusso dei nostri pensieri e delle nostre emozioni con le strutture vegetali, notando il linguaggio quantistico di interconnessione e scambio che avviene perpetuamente e che si manifesta nel cambiamento spontaneo della loro conformazione nel bene e nel male.

Le piante giuste per "ripulire" i nostri ambienti

Eppure, le piante possono essere nostre grandi alleate, nel momento in cui le selezioniamo minuziosamente in base alle loro caratteristiche salutari riempiendo i nostri ambienti di più varietà. Per ogni luogo la sua pianta o meglio, le sue piante. Ci sono infatti esemplari che amano stare in cucina, piuttosto che in altre stanze in quanto la loro struttura energetica è più resistente nel tollerare i campi elettromagnetici che si diffondono in questi spazi di uso giornaliero. Tra queste abbiamo il phothos, la pachira acquatica, l’orchidea, la menta peperita, il timo come pure tutti i tipi di piante semigrasse. Abbiamo poi la spatifillo, l’aloe, la felce, la sanseveria e l’edera per la purificazione di quei luoghi popolati da numerose informazioni difformi, come uffici, studi professionali o case appena acquistate in cui non ci è noto il tipo di vibrazione a cui erano sottoposte. Queste varietà hanno il beneficio di ripulire e bilanciare i campi del luogo. Ma attenzione! Sortiscono effetto se ne posizioniamo più insieme così da creare un piccolo microclima vegetale tale da esercitare un’influenza di campo di una certa intensità nella stanza. Esse devono essere posizionate nei diversi angoli, o in prossimità, così che l’informazione possa fluire armonicamente senza interruzioni.

Al contrario di quanto si crede, anche in camera da letto possono sortire effetti benefici. La lavanda per esempio, come pure l’areca palmata o il ficus benjamin sono perfette per ripulire il biocampo umano durante la notte generando pace e serenità durante il sonno e una sensazione di equilibrio al risveglio.

Ma anche i cactus godono di una buona reputazione. La NASA dopo aver completato il suo massiccio studio sulle piante da casa ha scoperto che il cactus era abbastanza efficiente nell'assorbire le radiazioni elettromagnetiche generate dagli attuali dispositivi elettronici (wi-fi, pc, Tv, ripetitori). Poiché la radiazione EMF viaggia in linea retta, l’ideale sarebbe posizionare le piante tra noi e il computer, o qualsiasi dispositivo nelle vicinanze emetta frequenze di questo tipo.

Quelle citate sono solo alcune varianti da interni più comuni, ma esistono tantissime tipologie adatte alle nostre esigenze e alla nostra personalità. Ogni pianta è capace di ricondurci al contatto più profondo con l’essenza prima, con la Natura e la sua potente energia, nel momento in cui delicatamente con la nostra interiorità la sfioriamo, la sentiamo e comprendiamo il suo linguaggio sottile che non è fatto di parole, ma di pure vibrazioni emozionali.

Anima Quantica - Libro
Nuovi orizzonti della psiche e della guarigione
Carmen Di Muro

lunedì 23 aprile 2018

Scienza e Conoscenza n. 64 - Rivista



Scienza e Conoscenza n. 64 - Rivista

Nuove Scienze, Medicina non Convenzionale, Coscienza

Autori Vari


Chiaroveggenza, psicocinesi, telepatia: ognuno di noi ha una o più storie da raccontare relative alla percezione di accadimenti avvenuti in altri tempi e in altri luoghi, alla capacità di influenzare con la mente eventi fisici e alla comunicazione diretta da mente a mente.

Pensiamo intensamente a una persona, squilla il telefono ed è lei. Ci focalizziamo su un’intenzione di guarigione per un caro parente malato e il sofferente percepisce un sollievo. Sogniamo un accadimento in maniera dettagliata e alcuni giorni dopo si verifica. Coincidenze? Semplice caso? Illusioni di una mente e una coscienza che credono che il cervello sia molto più di un semplice computer di carne, come alcuni neuroscienziati meccanicisti amano definirlo?

Fenomeni come la chiaroveggenza, la preveggenza, la telepatia, la psicocinesi, la guarigione a distanza accompagnano l’uomo dall’alba della sua storia ai giorni nostri: ne troviamo traccia anche nelle grandi culture spirituali orientali, come i Siddhi della tradizione yogica.

I fenomeni PSI sono stati a lungo relegati nella sfera del parapsicologico da baraccone: rifiutati dalla scienza anche solo come oggetto di studio, sono stati classificati come le fantasie di menti deboli e facilmente autosuggestionabili. Ma le cose stanno veramente così? Secondo alcuni scienziati, medici e ricercatori no.

In questo numero di «Scienza e Conoscenza» andiamo alla scoperta dei poteri straordinari della mente e cerchiamo di capire cosa la scienza può dirci su questi fenomeni bizzarri: il loro attento e rigoroso studio può gettare una nuova luce sulla natura del cervello, della mente e della coscienza?


Per capire se i fenomeni paranormali sono realtà o illusione, e per comprendere cosa ancora non sappiamo del rapporto tra mente e materia, abbiamo incontrato i maggiori esperti nazionali e internazionali in materia. Vi invitiamo alla lettura di questo straordinario numero di Scienza e Conoscenza, certe che a fine rivista i vostri dubbi saranno ancora più profondi e con essi il vostro desiderio di conoscenza.


Indice

POTERI STRAORDINARI DELLA MENTE

Supernormale - Intervista a Dean Radin a cura della Redazione
Guarigione a distanza e Fisica Quantistica, Gioacchino Pagliaro
La Telepatia: fenomeno reale o suggestione?, Luigi Maxmilian Caligiuri
Mente Sanscrita, Antonio Morandi
Il potere della preghiera e dei luoghi sacri, Carmen Di Muro

CERVELLO IN SALUTE

Pineale, l'orologio del corpo, Paolo Giordo
Il Cervello Anarchico - Intervista a Enzo Soresi a cura di Marianna Gualazzi

MEDICINA NON CONVENZIONALE

La medicina che sussurra alle cellule - Intervista a Max Corradi a cura della Redazione
Il simile cura il simile, Diego Tomassone
La salute ritrovata - Intervista a Maria Cristina Minniti, a cura di Romina Alessandri

ALIMENTAZIONE E SALUTE

Bambini: la prevenzione comincia a tavola, Sabina Bietolini

SCIENZA

Curati da un robot, Maurizio Di Paolo Emilio
La Fisica che rende bella la vita - Intervista a Ignazio Licata a cura della Redazione
Dalla "Maestà" di Simone Martini alla Fisica Quantistica, Davide Fiscaletti


Scienza e Conoscenza n. 64 - Rivista Cartacea
Nuove Scienze, Medicina non Convenzionale, Coscienza
Autori Vari

giovedì 19 aprile 2018

Microrganismi effettivi (EM): cosa sono




Microrganismi effettivi (EM): cosa sono e perche' sono cosi' importanti?

Nuova Biologia

Microrganismi effettivi (EM): cosa sono e perché sono così importanti?

I microrganismi effettivi sono una coltura microbica mista composta da circa 13 ceppi diversi. Perché ne sentiamo così spesso parlare? Scopriamo i loro effetti benefici sul terreno, sulle piante, sugli animali e sull'uomo.

Redazione Scienza e Conoscenza - 19/04/2018

Tratto da La rivoluzione dei microrganismi effettivi (Macro Edizioni).


I microrganismi effettivi sono una coltura microbica mista composta da circa 13 ceppi diversi, in prevalenza lattobacilli, lieviti e batteri fotosintetici stabilizzati in un ambiente assolutamente privo di ossigeno, immersi in una soluzione liquida e acidula, con un pH di circa 3,5. Per comodità il loro nome viene abbreviato in EM. Gli EM sono in grado di ovviare a uno squilibrio causato da microrganismi, riportando il tutto in un circolo vitale armonioso. Da putrefazione, cattivo odore, muffa, ruggine, deterioramento o malattia si avranno una crescita sana, purezza, armonia e fertilità. Poiché i microrganismi colonizzano in maniera naturale tutto ciò che esiste sulla terra, si presentano anche in ogni disturbo. Di conseguenza gli EM possono essere di aiuto in maniera incredibilmente varia e in tutti i settori della vita.

Gli EM migliorano il terreno e fanno crescere le piante in maniera più sana. Queste fioriscono con maggior vigore, le piante commestibili incrementano la loro produzione e i parassiti si mantengono alla larga. I frutti sono di qualità superiore, il loro raccolto aumenta quantitativamente, il loro sapore migliora ed è possibile prolungarne la conservazione. Gli animali a cui vengono somministrati gli EM si mantengono in salute. I problemi di pelle, pelo e piumaggio spariscono, il mangime viene digerito e assimilato meglio, la soddisfazione e la fertilità aumentano, favorendo così un comportamento più sociale. Gli EM aiutano sia nell’igiene sia nella pulizia, rendono ovunque il lavoro più facile e agiscono garantendo un ambiente sano. Vengono utilizzati nella gestione energetica e nell’edilizia, sono in grado di purificare acqua e aria, e risolvono problemi apparentemente insolubili.

Negli esseri umani gli EM stimolano la capacità di autoguarigione, migliorano la cicatrizzazione della cute e delle ferite, in caso di diete contribuiscono alla salute del metabolismo aiutando la digestione e il sistema immunitario. L’elenco delle esperienze fatte nei quasi trent’anni trascorsi dalla scoperta degli EM potrebbe continuare per pagine e pagine, ma forse già quanto fin qui letto vi toglie il respiro e, considerando il numero delle possibili applicazioni, vi state dicendo: «Non può essere vero, sarebbe un vero e proprio rimedio miracoloso!». Effettivamente gli EM ci offrono uno sguardo su un mondo meraviglioso: il miracolo del microcosmo. Il miracolo non è rappresentato dai microrganismi effettivi in sé, quanto piuttosto dalla nostra natura inesauribile, dagli innumerevoli microrganismi e dalla loro azione infaticabile: solo ora stiamo iniziando a comprenderlo. Sono i miracoli di un mondo che non è determinato da qualcosa di visibile, ma che è essenzialmente animato, percorso, guidato e mantenuto dall’invisibile.

I ricercatori continuano davvero incessantemente a scoprire nuove proprietà dei microrganismi, che prima avevamo attribuito ad altre circostanze. Così, ad esempio, da poco tempo si sa che i batteri intestinali rilasciano nel sangue dei neurotrasmettitori che, in qualità di semiochimici o messaggeri chimici, regolano le funzioni cerebrali e il sistema nervoso, e che i microrganismi nel cielo sono responsabili per la formazione delle nuvole e della pioggia. Sappiamo inoltre che stimolano la fertilità del terreno e da tempo è ormai noto che tramite le catene di zuccheri da essi rilasciate ne mantengono insieme i granelli. Gli organismi unicellulari dunque smuovono mari e monti nell’universo, ma anche in ognuno di noi, e mantengono insieme il tutto. Sono ovunque e non c’è quasi nulla che non siano in grado di fare. Atmosfera e terreno, ma anche gli esseri umani, si sono formati durante lo sviluppo della Terra grazie agli organismi unicellulari.

Dunque perché questi organismi non dovrebbero essere anche visti come dei rigeneranti universali? Le possibilità di applicazione degli EM ci stupiscono per la loro varietà, perché a causa del nostro pensiero analitico siamo abituati a suddividere il mondo in cui viviamo in tanti singoli settori separati. Terreno, piante, animali, esseri umani, fermentazione dei formaggi, tempo di asciugatura del cemento, odore delle stalle, attenuazione del prurito, eliminazione delle macchie: tutte queste attività e questi ambiti non sembrano avere molto in comune tra loro. E invece sì: in realtà tutti questi aspetti sono collegati tra loro in maniera invisibile nel flusso vitale che, nel cerchio della vita, si propaga su tutta la Terra, sostenuto proprio da questi minuscoli esseri essenzialmente nascosti all’occhio nudo.


Descrizione La Rivoluzione dei Microrganismi Effettivi - Libro

I microrganismi effettivi (o efficaci) risolvono velocemente e con risultati sorprendenti i più grandi problemi della nostra vita quotidiana.

Gli EM, come spesso vengono anche definiti, disintossicano la terra e le acque, combattono l’impoverimento del terreno fornendoci alimenti ricchi di nutrienti, contrastano le infezioni dei batteri resistenti agli antibiotici e possono essere utilizzati al posto dei prodotti chimici inquinanti che usiamo in casa (detergenti, detersivi, ecc.) con ottimi risultati.

Ma non solo! Sono molto efficaci per la nostra salute e per la cura dei nostri amici animali.

La dott.ssa Anne Katharina Zschocke, pioniera e rinomata esperta nel campo dei microorganismi effettivi, ci offre preziosi suggerimenti, consigli pratici e ricette per impiegarli in maniera semplice in ogni ambito della nostra vita.

Dalla cura del giardino all’aumento della qualità e quantità dei raccolti dell’orto; dal miglioramento del gusto, dell’energia e della digeribilità dell’acqua potabile alla pulizia di acquari, piscine, fontane e vasche; dal favorire una migliore guarigione di ferite e malattie negli animali domestici alla cura dell’ambiente in cui vivono; dal ripristino del nostro microbioma intestinale alla cura delle irritazioni cutanee; dalla pulizia dei tubi di scarico alla riduzione degli acari nel letto: sono molteplici le applicazioni dei microrganismi effettivi e in questo libro scoprirai come utilizzarli con successo!

La Rivoluzione dei Microrganismi Effettivi - Libro
Come utilizzare i microrganismi efficaci con risultati eccezionali
Anne Katharina Zschocke

martedì 17 aprile 2018

Yoga: rinforza schiena con posizione diamante




Yoga: rinforza la schiena con la posizione del diamante

Terapie e trattamenti olistici      

Il libro Curarsi e Guarire con lo Yoga (Macro Edizioni, 2018) insegna gli esercizi e le posizioni che prevengono, alleviano e curano oltre 40 tra i maggiori disturbi che ci affliggono: oggi scopriamo VAJRASANA, la posizione del diamante

Redazione Scienza e Conoscenza - 17/04/2018


Cosa facciamo quando abbiamo mal di testa? Possiamo affidarci alla medicina allopatica e prendere un'aspirina, oppure possiamo fare ricorso alla naturopatia e alla medicina non convenzionale, e magari verremo indirizzati verso un olio essenziale o un Fiore di Bach...

E se potessimo far passare il nostro mal di testa non assumendo nulla, ma semplicemente praticando una particolare posizione yoga (asana)?
Chi pratica da tempo sa che determinate posizioni agiscono su determinati sistemi, organi e apparati con immediata e provata efficacia. Ai neofiti non resta che iniziare a praticare e vedere subito i risultati, non solo in termini di benessere generale, ma di miglioramento di tanti disturbi e patologie. Il libro Curarsi e Guarire con lo Yoga (Macro Edizioni, 2018) insegna gli esercizi e le posizioni che prevengono, alleviano e curano oltre 40 tra i maggiori disturbi che ci affliggono.

Per cominciare ecco una posizione facile facile e adatta a tutti che fortifica la schiena, rinforza le ginocchia e previene le varici alle gambe.

Ecco i passaggi per prendere correttamente VAJRASANA, ovvero la posizione del diamante - tratto da Curarsi e Guarire con lo Yoga

Tecnica

Sedersi sui talloni leggermente divaricati (oppure uniti, se si soffre di emorroidi), con gli alluci che si toccano. Mantenere la schiena perfettamente dritta per evitare di inarcare le reni (eventualità molto comune in questa posizione), controllare che la testa sia in asse, con il mento leggermente abbassato per stirare la colonna vertebrale. Le braccia sono distese in avanti, con i palmi a riposo sopra le cosce.

Benefici

Questa posizione facile è particolarmente apprezzata da chi ha l’articolazione coxofemorale rigida. Grazie a essa, diventa possibile raddrizzare la parte inferiore della schiena e tenersi eretti senza difficoltà. Lo stiramento della schiena distende i nervi e facilita la circolazione dell’energia vitale. Una volta rafforzati, i muscoli della schiena sostengono meglio la colonna vertebrale. In caso di emorroidi, la pressione dei talloni sull’ano genera sollievo. Le gambe ripiegate comprimono i sistemi vascolare e nervoso, rallentando momentaneamente la circolazione del sangue. Uscendo dalla posizione, l’afflusso di sangue alle vene delle gambe ne stimola le pareti e previene la formazione di varici.

Controindicazioni

Lesioni traumatiche del menisco. Artrosi al menisco. Strappo del ginocchio con stiramento dei legamenti. Strappo delle caviglie con stiramento dei legamenti. Questa posizione è controindicata in caso di complicazioni varicose, come flebiti e ulcere varicose.


Descrizione Curarsi e Guarire con lo Yoga - Libro

Un metodo sperimentato presso un ospedale indiano
Presentato in un libro estremamente chiaro, suddiviso per disturbi e completo di immagini
Asma, bronchite, disturbi gastrointestinali, ipertensione, artrosi, ansia, insonnia… Molti di noi ne soffrono, ma pochi sanno che possono essere alleviati o trattati con successo grazie allo yoga.

Il manuale di Christine Montagnac-Morette, unico nel suo genere, ci introduce ai principi e alla pratica dello yoga terapeutico presentandoci tecniche ed esercizi dettagliati, tutti illustrati, basati sugli insegnamenti dell’Ayurveda e dell’Hatha Yoga e sulle ricerche condotte nel Centro di Ricerca e Trattamento Yogico di Jaïpur, in India.

Prendendo spunto dal principio secondo cui “prevenire è meglio che curare”, Christine ci propone esercizi di pulizia, posture, respirazioni e concentrazioni per migliorare, guarire o semplicemente prevenire gran parte dei nostri disturbi quotidiani e molte malattie. Secondo l’autrice ognuno di noi può assumersi la responsabilità del proprio benessere psicofisico e divenire artefice della propria salute e con essa, del proprio destino e sono questi gli effetti delle sequenze qui proposte e studiate con il maestro Swami Anandanand.

Questo dettagliatissimo manuale può essere utile ai principianti, agli insegnanti che desiderino sperimentare, approfondire o proporre lo yoga nella sua applicazione terapeutica, e perché no, anche a medici curiosi di indagare l’efficacia di questa disciplina millenaria, che si sta rivelando sempre più utile nel ridurre o guarire totalmente alcuni dei disagi fisici che in qualche modo rendono difficile la nostra vita quotidiana.

Curarsi e Guarire con lo Yoga - Libro
Scopri gli esercizi e le posizioni che prevengono, alleviano e curano oltre 40 tra i maggiori disturbi che ci affliggono - 1.000 disegni di posizioni yogiche
Christine Campagnac-Morette

lunedì 16 aprile 2018

Guarire dalle malattie croniche: e' possibile?




Guarire dalle malattie croniche: e' possibile?

Intervista al dottor Paolo Giordo

Medicina Non Convenzionale

Guarire dalle malattie croniche: è possibile? Intervista al dottor Paolo Giordo

Oggi assistiamo al dilagare di malattie croniche che colpiscono fette sempre più ampie di popolazione e in età sempre precoce: diabete, ipertensione, problemi legati al colesterolo, malattie degenerative del cervello e sistema nervoso. È possibile prevenire e guarire da queste condizioni? Alimentazione, stile di vita e medicine non convenzionali sono una strada efficace

Redazione Scienza e Conoscenza - 14/04/2018

Ciao Paolo, sei laureato in medicina e chirurgia, in filosofia, specializzato in neurologia e hai diplomi in Medicina Psicosomatica, in Bioenergetica Medica, in Omeopatia e Omotossicologia, hai studiato Ayurveda e Floriterapia di Bach. Ci racconti come è nato il tuo interesse per le Medicine Non Convenzionali?

Il mio interesse per le medicine non convenzionali è nato dopo l’osservazione, nei primi anni della mia carriera di medico, che la medicina convenzionale di fatto difficilmente curava ma era tesa a sopprimere o tacitare i sintomi senza quasi mai intervenire sulle cause. Questo portava ad un ripensamento della medicina e di cosa si intende per curare e così ho fatto.

Oggi assistiamo al dilagare di malattie croniche che colpiscono fette sempre più ampie di popolazione e in età sempre precoce: penso al diabete, ipertensione, problemi legati al colesterolo, malattie degenerative del cervello e sistema nervoso, e tanto altro: ci puoi dare qualche dato rispetto a queste “epidemie”?

Partiamo dal presupposto che spesso sono le cure convenzionali a cronicizzare le malattie nel tentativo incongruo di curarle. Oltre a ciò tutte le malattie degenerative autoimmuni e neurodegenerative sono aumentate esponenzialmente talvolta presentandosi “croniche” sin dal loro esordio e manifestando un’incapacità dell’organismo di fronteggiarle.

Secondo te quali sono i fattori che portano all’aumento di queste patologie?

L’argomento è complesso. Sicuramente le profonde modificazioni ambientali, l’inquinamento fisico ed elettromagnetico, lo stravolgimento di ogni canone alimentare e nutrizionale, lo stress cronico e la sua cattiva gestione hanno portato ad un grave aumento di queste patologie.

È luogo comune che le Medicine Non Convenzionali siamo di aiuto per piccolo problemi e disagi e che possano far poco per patologie più gravi e spesso ritenute “incurabili” come il diabete ad esempio: è un mito da sfatare?

Spesso le medicine non convenzionali sono considerate “leggere” e utilizzabili per patologie lievi o funzionali. Questo è una mitologia creata da chi considera quella convenzionale la vera medicina ma purtroppo non ne considera il fallimento su moltissimi fronti. Le MNC devono essere considerate con una nuova visione antropologica dell’individuo per cui è la stessa terapia che si basa su principi diversi olistici, e non frammentati e inconcludenti.

Oggi si parla sempre più spesso di malattia e sempre meno di salute: quante e quali malattie potremmo prevenire con la prevenzione primaria?

Con la prevenzione primaria si possono prevenire la gran parte delle patologie, ma forse questo non è lo scopo principale dei nostri sistemi sanitari basati su screening di massa o ipotetiche diagnosi precoci le quali statisticamente non hanno mai portato ad una modificazione del decorso delle malattie.

Ci sono strategie di prevenzione primaria valide per la maggior parte delle patologie che ti senti caldamente di consigliare?

Le strategie di prevenzione primaria sono principalmente basate su un cambiamento delle principali convinzioni alimentari, nella lotta vera (e non fittizia) all’inquinamento ambientale, alle polveri sottili, killer invisibili ma letali, all’inquinamento elettromagnetico (mentre si va nella direzione opposta) alla diminuzione dello stress sociale, lavorativo, ma qui si entra nel campo socio politico.

Parliamo di salute e alimentazione: quello che vorrei capire è in che  modo la malattia può dipendere dalla cattiva qualità del cibo che mangiamo... Non parlo solo di cibo spazzatura – ormai lo sanno tutti che quello fa male – ma del fatto che il nostro cibo non ha più le qualità nutritive di quello ingerito solo dai nostri nonni. È così? Da cosa dipende questo svilimento nutrizionale? Ci sono cibi che mantengono intatte le loro proprietà nutritive, quali sono?

L’alimentazione è quella che ha subito i maggiori cambiamenti nell’ultimo secolo. La Dott.ssa Kousmine diceva che la nostra salute era legata al modo di mangiare dei nostri nonni che era stato profondamente stravolto dai fast food e dai cibi preconfezionati. Gli alimenti stessi non sono più quelli di una volta, il loro contenuto vitaminico, minerale o enzimatico è drasticamente diminuito, senza contare la presenza di una miriade di sostanze chimiche aggiunte come additivi che popolano e inquinano i nostri alimenti mettendo a dura prova il nostro sistema immunitario.

Il tuo ultimo libro uscito con Terra Nuova Edizioni è dedicato alla Vitamina D: ci spieghi perché questa “falsa vitamina” è così importante per il buon funzionamento del nostro organismo?

La vitamina D è la grande assente dal panorama terapeutico moderno: purtroppo la sempre maggiore mancanza di esposizione solare ce ne ha privato e con essa la sua fondamentale capacità di immunoregolazione. Inoltre la sua capacità di regolare l’espressione di una molteplicità di geni fa di questo ormone (infatti è un ormone) uno dei più potenti mezzi di prevenzione primaria “dimenticata” della nostra epoca.

Parliamo di megadosi di vitamina D: per quali patologie sono efficaci?

Le alte dosi di vitamina D sono indicate principalmente per le patologie autoimmunitarie. Infatti queste ultime soffrono di un problema di disreattività legata al meccanismo autoimmune che solo la vitamina D, potente immunoregolatore , può riequilibrare ma per far questo sono necessarie alti dosaggi per superare la “resistenza” genetica delle persone affette da tali malattie. Questo metodo è stato inaugurato circa 16 anni fa dal Dott. C.G. Coimbra, neurologo brasiliano per cui spesso queste cure prendono il suo nome.

Per evitare il fai da te, sempre pericoloso, a chi ci possiamo per questo tipo di terapia preventiva o curativa?

Per la prevenzione delle persone sane è sufficiente una corretta informazione ma per l’uso di alte dosi di vitamina D è strettamente indispensabile essere seguiti da un medico esperto e competente onde evitare possibili effetti collaterali anche seri.

Oggi si parla tantissimo di PNEI ed epigenetica: penso che queste due chiavi siano quelle giuste per interpretare la malattia e trovare nuove strategie di cura?

La PNEI ci riporta al fatto che il nostro organismo è interamente collegato e interattivo ai massimi livelli; non esistono più i vari sistemi (digerente, nervoso, immunitario, ecc.) se non per comodità didattica ma il nostro corpo è una mirabile comunicazione interattiva tra tutti e ognuno contiene l’altro. L’epigenetica ci ha dimostrato che il nostro non è un destino inscritto nei nostri geni ma che questi possono subire attivazioni e interventi dall’ambiente esterno cioè noi siamo in comunicazione con il tutto. Questo pensiero di sfondo deve orientare anche il pensiero medico contemporaneo e cambiare l’attuale paradigma scientifico statico.

Che tipo di medicina sogni per le generazioni presenti e future?

Sogno un ripensamento del concetto di salute come armonia fisica, psichica e spirituale in un mondo altrettanto armonico. La medicina non deve abdicare al suo ruolo educativo, esplicativo, orientativo verso modelli interattivi e non frazionati. Questo per il sogno ma nella realtà basterebbe che le medicine non convenzionali facessero parte integrante del sistema medico e terapeutico e si aprissero maggiori spazi di riflessione e di confronto non belligerante perché la medicina è una sola e l’unico interesse è portare sollievo e giovamento a chi soffre e mantenere sano chi ancora lo è.

Chi è Paolo Giordo

Nel 1979 si laurea in medicina e chirurgia presso l’Università Cattolica di Milano con sede a Roma, Pol. A. Gemelli.
Nel 1983 consegue la specializzazione in Neurologia presso la stessa Università.
Nel 1984 consegue il diploma del corso quadriennale di Medicina Psicosomatica istituito dalla SIMP (Soc. Italiana di Medicina Psicosomatica), presso l’Università di Roma.
Nel 1988 si perfeziona in Storia della Medicina presso l’Università di Roma “La Sapienza”.
Nel 1992 consegue il diploma del corso quadriennale di Bioenergetica Medica (Omeopatia e Agopuntura) presso il Centro Internazionale della Medicina Integrata di Bologna.
Nel 1994 ottiene il diploma del Corso Triennale di Omeopatia e Omotossicologia organizzato dall’AIOT (Ass. Medica Italiana di Omotossicologia).
Studia Ayurveda tradizionale presso il centro Cilus e massaggio Ayurvedico con il Maestro Govindan ottenendo i conseguenti attestati finali.
Nel 1996 frequenta il corso di II livello in Floriterapia di Bach presso la sede di Roma del Bach Centre di Londra.
Nel 1996 cosegue la Laurea in Filosofia presso l’Università degli Studi di Siena discutendo una tesi di Filosofia della Medicina.
Nell’anno accademico 1999/2000 consegue il diploma quadriennale di specializzazione in Biotipologia e Medicina Omeopatica presso la Scuola Superiore di Medicina Olistica dell’Università degli Studi di Urbino.
Nel 2003 si perfeziona in Terapia Gerson presso il Gerson Institute di San Diego (USA). Nel 2004 si perfeziona in Psico-Oncologia presso l’Università Cattolica di Roma.
Nel 2006 completa il corso triennale di Fitoterapia Clinica presso l’Università della Tuscia di Viterbo. È membro della Sitec (Soc. Italiana di Terapia Chelante) Esercita la libera professione nell’ambito delle MnC (Medicine non Convenzionali).
Ha al suo attivo numerose pubblicazioni su riviste su argomenti riguardanti l’alimentazione naturale, la medicina olistica e la filosofia della medicina.
Fa parte del comitato scientifico della rivista Scienza e Conoscenza.

Attacco alle Malattie del Cervello - Libro
Prevenire e curare con metodi naturali Sclerosi Multipla, Parkinson, Alzheimer, Miastenia Gravis, Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), Fibromialgia, Sindrome da fatica cronica
Paolo Giordo

mercoledì 11 aprile 2018

Fibromialgia, asma, emicrania: alla base le emozioni




Fibromialgia, asma, emicrania: alla base ci sono le emozioni
      
Oggi un numero sempre crescente di malesseri fisici non trova spiegazione medica: ipertensione, asma, emicrania, dolore al petto, fibromialgia, parestesia sono solo alcuni di questi. La ricerca scientifica ha però individuato in alcuni pattern emozionali la genesi profonda di queste patologie.

di Carmen Di Muro

Qualsiasi manifestazione di malessere, fisico o psichico, non può prescindere dall’analisi della dimensione di vita contestuale dell’individuo. Diceva A. Damasio, noto neuroscienziato portoghese, che “l’anima respira attraverso il corpo, e la sofferenza, che muova dalla pelle o da un’immagine mentale, avviene sempre nella carne.”

Questo ci dà il senso di come il corpo non può più essere considerato un semplice meccanismo governato da rapporti di tipo esclusivamente deterministico, ma sia un fenomeno assai complesso che va compreso a partire dal “sentire” della persona. Queste tematiche sono affrontate anche da nuove branche della medicina come la PNEI (ovvero la psico-neuro-endocrino-immunologia) e l’epigenetica. Sentire vuol dire fare esperienza, di un vissuto che si esprime attraverso il percepito somatico e dell’emozione che emerge in virtù della relazione con il mondo. Esso si radica non nelle parole, ma nella memoria emozionale del corpo stesso, che ne conserva le tracce. Pertanto, un’emozione, seppur inconscia o impercettibile, può anche non essere avvertita nei termini di variazione di stati fisiologici, ma è comunque sottesa da un cambiamento del processo neurale. L’esperienza e l’espressione delle emozioni provocano un’attività diffusa che va dalla corteccia cerebrale al sistema nervoso autonomo, modificandone l’assetto.

Ognuno di noi è emotivamente situato in ogni attimo della nostra esistenza, e ontologicamente non è possibile che il nostro cuore non provi emozioni, poiché significherebbe vivere senza il principio dinamico che sottende la vita stessa. Diverso è il caso invece in cui le emozioni non vengano percepite a livello razionale poiché troppo intense o conflittuali. Ed è allora che essendo avvertite come inaccettabili dal punto di vista psichico, poiché generano paura, vengono evitate attraverso la somatizzazione ed altre difese. Ed è proprio l’evitamento che dà luogo al sintomo somatico, che diviene voce narrante di una storia di dolore che solca le tracce dell’anima dove troviamo quasi sempre energie di emozioni negative, che ritenute intollerabili dalla coscienza pian piano si annidano nel corpo (BLOCCHI BIO-PSICO-QUANTICI, come sono solita definirli nel mio modus operandi psicoterapeutico), unico spazio che riesce ad accoglierle. Quando le sensazioni vengono vissute a livello conscio, di norma esse non vengono in quel momento somatizzate.

Oggi la ricerca scientifica ha permesso di individuare i principali pattern di scarico emozionale (H. Davanloo, A. Abbass) che sono alla base di molti malesseri fisici che non trovano spiegazione medica come ipertensione, asma, emicrania, dolore al petto, fibromialgia, parestesia ecc, e di cui la ISTDP( Intensive Short Term Dynamic Psychotherapy ) una delle più valide terapie di guarigione, diviene baluardo che permette all’energia di emozioni negative, spesso intrappolate in nuclei patogeni, di essere mobilizzate, generando una riduzione di numerosi sintomi psico-organici così da liberare il corpo permettendo alle nostre emozioni di fluire liberamente. Ed è proprio l’ascolto consapevole del dialogo tra cuore e cervello a determinare la nostra salute, la risposta dell’organismo, la condizione del sistema immunitario, la longevità.

Il corpo parla sempre di noi, di tutto ciò che abbiamo avuto modo di sperimentare nel nostro cuore seppur impercettibilmente, divenendo emanazione della gioia o dell’insoddisfazione di una vita, il luogo in cui si esprimono i vissuti della mente e dell’anima. Non cogliere il nesso che esiste tra mondo interiore ed universo corporeo diventa un fattore altissimo di rischio per l’insorgenza di patologie a tutti i livelli, perché dallo scompenso energetico il passaggio verso la lesione organica diventa conseguenza rapida ed inevitabile. Quando la nostra sfera profonda viene fiaccata da basse vibrazioni prodotte a partire dalle dinamiche insite nel contesto e nell’esperienza di vita, essa subisce un calo nella vibrazione dominante. Questo abbassamento frequenziale, non soltanto sarà nocivo per le nostre cellule, che risuoneranno all’unisono sullo stesso tipo di frequenza alterando l’equilibrio omeostatico del corpo, ma attireranno a sé, in modo maggiorato, le frequenze della medesima carica presenti all’esterno. Questo è il punto di inizio per guardare con nuovi occhi molti disturbi, fino all’insorgenza di una malattia che spesso piomba nella nostra vita come un fulmine a ciel sereno.

Carmen Di Muro

Psicologa clinica, psicoterapeuta ad orientamento Cognitivo Post-Razionalista e ISTDP, quantum trainer e scrittrice, vive ed opera in Puglia.

Aperta alla più ampia visione integrata dell’essere umano nella sua inscindibile unità di psiche-soma, unisce la formazione accademica con i suoi interessi nel campo della biologia, delle neuroscienze, della medicina, della meccanica e fisica quantistica che le hanno consentito di sviluppare un personale metodo di lavoro interdisciplinare quantico-emozionale©.

Da sempre attratta dal mondo spirituale dell’uomo e dall’essenza profonda dell’esistenza, orienta i suoi studi e le sue indagini scientifiche verso un tema speciale: “La guarigione dell’anima”. È referente per la regione Puglia dell’EFP- Group di Milano e oltre a svolgere l’attività clinica, divulga il suo pensiero tenendo convegni e seminari in tutta Italia. Autrice del libro “Essere è Amore. Dal Pensiero alla Materia. Viaggio Scientifico nella Pura Essenza”, Gagliano Edizioni e “Anima Quantica. Nuovi orizzonti della psiche e della guarigione” Anima Edizioni, è membro del comitato scientifico e autore per la Rivista Nazionale “Scienza e Conoscenza” di Macro Edizioni e autore di articoli e video per AnimaTV.

Per informazioni visita il sito: www.carmendimuro.com

Per contatti: info@carmendimuro.com

Libri:

venerdì 6 aprile 2018

Microtubuli e coscienza




Microtubuli e coscienza

Scienza e Fisica Quantistica
      
di Gabriele Muratori - 06/04/2018

Recentemente il matematico Roger Penrose e l’anestesiologo Stuart Hamerof hanno proposto un modello di acquisizione di stati di coscienza basato su un tipo di attività cerebrale chiamata “neurodinamica quantistica”.

Il modello fondato su di uno studio attento del cervello, dimostra che i microtubuli, piccole formazione intracellulari che costituiscono l’ossatura dei neuroni cerebrali, funzionino su tutta la massa cerebrale in uno stato di “entanglement orchestrato” tra loro, e proprio questo stato genera un atto di coscienza.

I microtubuli rappresentano una specie di ossatura di tutte le cellule. Nell’ambito del citoplasma cellulare ne organizzano la forma e la funzione.

I microtubuli sono vere e proprie unità dotate di intelligenza propria, e questa forma elementare di intelligenza dei microtubuli fu verificata direttamente dagli esperimenti di Hameroff sulla divisione cellulare nelle cellule normali e cancerose: egli si accorse infatti della straordinaria capacità dei cromosomi di separarsi in maniera estremamente precisa grazie all’azione regolatrice dei microtubuli.

Introduciamo a questo punto il ruolo della stimolazione vagale, che ha come effetto il recupero funzionale degli organi vitali nella cavità addominale e toracica. In questa condizione, gli organi e i visceri ben funzionanti e nutriti da una buona ossigenazione del sangue, producono tutti quei substrati e metaboliti di cui il cervello si nutre per un buon funzionamento, e in questo modo si attiva un proficuo ciclo virtuoso.

Gli organuli subcellulari dei neuroni, e in primo luogo i microtubuli neuronali, si modificano e attivano una serie coerente di reazioni cellulari, concretizzando nel tessuto vivente i concetti astratti.

Questa serie di reazioni porta tutti gli atomi delle molecole del corpo in uno stato di maggiore funzionalità.

Questo fenomeno prende il nome di “coerenza quantistica” che, applicata alla funzione neuronale, comporta la formazione del momento conscio, cioè di uno stato proprio di coscienza.

Il segreto, o meglio, la condizione atomica e molecolare di questo fenomeno, è che gli elettroni che trasportano la corrente elettrica si muovono tutti insieme in modo coerente, come se fossero un’unica gigantesca particella.

La conseguenza di questa generale armonia è che la corrente elettrica scorre praticamente senza ostacoli.

Questa situazione secondo Roger Penrose si verifica a livello cerebrale, ed è mediata dall’attività dei tubuli presenti a migliaia nei miliardi di neuroni, che sono le cellule fondamentali del sistema nervoso.

Gabriele Muratori

Medico di medicina generale, specialista in Medicina dello sport e igiene e Medicina preventiva. Accreditato presso l’Ordine dei medici di Forlì - Cesena come medico praticante in Agopuntura, Medicina tradizionale cinese, Neuralterapia.

Esperto nella Floriterapia di Bach. Esperto in Radioestesia e Orgonomia in campo medico. Ideatore dell’Eliosinergia (marchio registrato) sistema di salute, cura e guarigione. Accademico corrispondente presso l’Accademia dei Filopatridi di Savignano sul Rubicone.

eBook - Noi, Medici di Noi Stessi
Medicina tradizionale ed energia orgonica per ritrovare la salute
Gabriele Muratori

martedì 3 aprile 2018

Che cos'e' l'Epigenetica?




Che cos'e' l'Epigenetica?

Medicina Non Convenzionale

David Perlmutter - 03/04/2018

Ci è stato dato un dono quasi perfetto che è in gestazione da oltre 2 milioni di anni: il nostro DNA, il codice della vita, che viene raffinato e perfezionato da innumerevoli generazioni per fornirci la salute ottimale, la funzionalità e la longevità.

Eppure, nell’ultima metà dell’1% della storia umana, noi come specie stiamo sperimentando una drammatica sfida alla nostra capacità di evitare la malattia.

L’esplosivo aumento di diabete, obesità, ipertensione, malattia di Alzheimer e altre patologie degenerative non è una manifestazione di qualche cambiamento improvviso nella nostra genetica. In effetti, i genetisti farebbero davvero fatica a identificare una qualsiasi mutazione significativa nel genoma umano rispetto a quello di 20.000 anni fa.

Allora, che cosa è cambiato? Se il progetto genetico che codifica salute e longevità è sempre lo stesso, quali fattori hanno corrotto il messaggio di questo codice apparentemente immutabile?

A quanto sembra, il concetto che il nostro DNA rappresenti un codice fisso e immutabile viene ora considerato scientificamente antiquato. Quello che siamo arrivati a comprendere è che il nostro codice genetico è in realtà molto dinamico. Gli stessi geni che si ritenevano serrati in una teca di vetro sono ora visti in continuo mutare in risposta a innumerevoli influenze ambientali.

È questa la scienza dell’epigenetica, che rivela non solo un nuovo modo di concettualizzare il comportamento dei nostri geni ma, cosa più importante, fornisce anche una nuova prospettiva sulla comprensione delle dilaganti problematiche di salute che caratterizzano il moderno mondo occidentale. La ricerca epigenetica svela che le nostre scelte relative al modo di vivere (il cibo che mangiamo, gli integratori che prendiamo, l’esercizio fisico che facciamo e perfino il contenuto emotivo delle nostre esperienze quotidiane) sono elementi coinvolti nell’orchestrazione delle reazioni chimiche che attivano o disattivano parti del nostro genoma, che codificheranno esiti pericolosi per la salute spianando la strada a una patologia, o creeranno un ambiente interno favorevole alla longevità e alla resistenza alle malattie.

Ecco quindi il dono di questa nuova comprensione dei geni e della loro espressione. Il profondo vantaggio di questo nuovo paradigma sta nella rivelazione che ognuno di noi ha l’opportunità di modificare la propria espressione genica e di cambiare il destino riguardante la propria salute.

Nelle pagine di questo libro, il dottor Mercola ci darà la possibilità di riscrivere la nostra storia per quanto concerne la salute futura.

Stando ben attenti alle informazioni presentate, potremo comprendere come influenzare positivamente l’espressione del nostro DNA per migliorare e conservare la salute e per allungare la vita.

E che si tratti di modificare la dieta, riaccogliendo i grassi alla nostra tavola, o di prendere più sole, o di dedicare più tempo al sonno, o perfino di impegnarsi ad andare a piedi nudi di tanto in tanto, ogni raccomandazione proposta in Io non mi ammalo! ai fini della responsabilizzazione è studiata per ristabilire la comunicazione con il nostro dono più prezioso, il codice genetico, con l’obiettivo del miglioramento della vita.

David Perlmutter

David Perlmutter, medico neurologo, è una personalità di spicco nell’ambito della medicina complementare negli Stati Uniti.
Ha pubblicato i propri articoli su autorevoli riviste scientifiche, quali il Journal of Neurosurgery e il Journal of the American Medical Association.
Ha fondato e dirige il Perlmutter Health Center.

Io Non mi Ammalo! - Libro
9 facili regole che allungano la vita
Dr. Joseph Mercola