mercoledì 23 ottobre 2019

Il placebo non e' un inganno



Il placebo non e' un inganno

Medicina Non Convenzionale


Pensieri di guarigione, mindfulness e intenzionalità creatrice: la nostra mente può avere un effetto diretto sulla nostra biologia, aiutandoci a guarire

Gioacchino Pagliaro - 22/10/2019

Il seguente articolo è tratto da Scienza e Conoscenza 70.

Il placebo – in passato connotato in maniera negativa, per lo più usato per descrivere un effetto incerto e transitorio o per rilevare l’efficacia di un farmaco – oggi per merito dell’epigenetica, della PNEI (psiconeuroendocrinoimmunologia) e delle recenti acquisizioni sulla plasticità neurale, si dimostra in molti casi come un’utile integrazione nelle cure.

L’Enciclopedia Treccani definisce il placebo come una reazione psicologica e fisiologica alla somministrazione di una preparazione a base di sostanza inerte. Questa reazione dipenderebbe da svariati elementi: la personalità del paziente, il tipo di relazione che il paziente ha con il curante/curanti, e non ultime le condizioni contestuali (ospedale, abitazione, trattamento psicoterapico ecc). Nella definizione si precisa che gli effetti di un farmaco dipendono non solo dal principio attivo, ma anche da una componente psicologica suggestiva. Inoltre i vantaggi dell’effetto placebo non sarebbero soltanto psicologici, ma anche organici e oggettivamente quantificabili.

La definizione di placebo è un’utile base di partenza per abbozzare la poliedricità di questo complesso processo, perché non restringe il campo definitorio esclusivamente all’uso di una sostanza o di un farmaco, ma riconosce anche la particolare rilevanza della dimensione psicologica. Dimensione che non riguarda solo un generico intra-psichismo individuale, ma che rimanda al tipo di informazione che viene fornita con il placebo, all’elaborazione cognitiva che la persona struttura e al tipo di aspettative e speranze che la persona è in grado di mettere in atto.

In questo modo si amplia la definizione stessa di placebo, che non resta circoscritta all’introduzione nell’organismo di una sostanza inerte, ma comprende anche un'azione mentale che può influire sull’organismo introducendo un cambiamento.

Ancora una volta il sistema di credenze, le convinzioni, la modalità, il tipo e la qualità dell’informazione offerta, unitamente all’aspettativa e all’intenzionalità, emergono come determinanti per produrre un effetto placebo, anche nelle sue forme più inaspettate e incredibili.

Speranza e fiducia: il placebo non è solo una sostanza inerte

Ma procediamo con ordine e, a proposito di effetto placebo nelle sue forme più e inaspettate e incredibili, non possiamo non ricordare un caso che negli anni Cinquanta scosse il mondo scientifico.

Il caso clinico pubblicato da B. Klopfer, psicologo dell’UCLA, sul «Journal of Protective Techniques» nel 1957 (1), riguardava un paziente affetto da un tumore delle ghiandole linfatiche in stadio molto avanzato, con masse tumorali molto grandi al collo, all’inguine e alle ascelle.

Questo paziente, entrato in fase terminale, non rispondeva più ad alcuna terapia, ma nonostante ciò non si rassegnava all’idea di non poter far nulla e continuava la ricerca di qualche trattamento sperimentale. Venuto a conoscenza del fatto che nell’ospedale dove era ricoverato avrebbero sperimentato un nuovo farmaco, su cui si riponeva molta speranza, chiese con insistenza di essere inserito nel gruppo di ricerca. In tale gruppo però potevano essere ammessi solo pazienti con un’aspettativa di vita di almeno tre mesi; purtroppo, per questo paziente la previsione era molto più breve. Tuttavia le sue insistenze furono talmente forti che, a seguito di queste pressioni, gli fu somministrata un’iniezione di questo nuovo farmaco. L’effetto fu incredibile. Dopo soli tre giorni il paziente passeggiava per il reparto, chiacchierava e scherzava. L’oncologo riferì che nel giro di poco tempo le formazioni tumorali erano scomparse e a seguito di questo inspiegabile fatto il paziente fu dimesso e considerato guarito. Stava talmente bene che, essendo un appassionato di volo riprese pure a volare.

Due mesi dopo il paziente venne a conoscenza che, in base a dieci trial condotti sul farmaco, questa cura si era rivelata un fallimento. La notizia che il farmaco assunto non aveva le proprietà terapeutiche inizialmente pubblicizzate, lo fece cadere in uno stato di profonda delusione e prostrazione tale per cui nel giro di poco tempo i tumori riapparvero.

Per la gravità della situazione il paziente venne ricoverato con la stessa diagnosi della volta precedente.

L’oncologo curante, colpito da quanto era accaduto, aveva trovato una spiegazione possibile nell’effetto placebo e, pur di aiutare il suo paziente, che comunque non poteva più fare nessuna terapia, cercò di utilizzare questo meccanismo a suo favore. Decise così di dirgli che la ricaduta non era dovuta all’inefficacia del farmaco, ma al fatto che il prodotto somministrato faceva parte di un lotto difettoso, aggiungendo che presto l’ospedale avrebbe avuto una versione sostitutiva del medicinale, doppiamente efficace.

Questa notizia riaccese nuove speranze e pochi giorni dopo venne fatta l’iniezione.

Naturalmente l’iniezione non conteneva alcun farmaco, né sperimentale né di altro tipo, tuttavia anche in questo caso le masse tumorali sparirono nuovamente e il paziente stette in buona salute per altri due mesi, senza recidive. Poco dopo l’American Medical Association annunciò pubblicamente che quel farmaco era del tutto inefficace e con grande clamore mediatico i produttori furono processati. Questa notizia creò nel paziente una ricaduta definitiva e pochi giorni dopo morì...

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Scienza e Conoscenza n.70 - Ottobre/Dicembre 2019 — Rivista >> http://bit.ly/2BASRPZ
Nuove scienze, Medicina Integrata
AA. VV.

Descrizione rivista

EDITORIALE - La scelta è tua

Ogni giorno possiamo fare tante scelte: nutrirci in modo sano ed equilibrato oppure divorare prodotti industriali; muoverci il più possibile sulle nostre gambe oppure stare in macchina o in autobus lamentandoci delle code; curarci o fare prevenzione con metodi naturali oppure abusare di farmaci chimici; svegliarci al mattino nervosi e arrabbiati o decidere dì essere grati alla vita.

Ogni giorno ognuno di noi può decidere se vivere una vita appagante oppure una vita mediocre e deprimente. Da queste scelte, e da molli altri fattori, dipende anche la nostra salute, mentale e Fisica.

Brutte e belle notizie

La brutta notizia è che gli ammalati di cancro sono cresciuti nel mondo del 33% negli ultimi 10 anni e sembra che questo dato sia in crescita, soprattutto nei paesi industrializzati.

La bella notizia, invece, è che questa crescita percentuale nefasta dipende in primis dal nostro stile di vita e dall'alimentazione, due fattori assolutamente modificabili e facilmente migliorabili, che dipendono esclusivamente dalle nostre scelte quotidiane.

Cosa sceglierai?

Per questo motivo abbiamo deciso di titolare questo numero della rivista LA SCELTA ANTITUMORE, ispirate sia dal nuovo libro del dott. Giuseppe Di Bella, sia dagli articoli di illustri esperti che troverete all'interno.

Questa rivista vi mostrerà sotto diversi punti di vista che la salute e la malattia dipendono da molti fattori, ma soprattutto dipendono da noi: dall'atteggiamento mentale con cui affrontiamo la salute e anche la malattia. Per questo parliamo in modo approfondito anche di Effetto Placebo e di quanto la speranza, l'empatia e l'utilizzo delle parole, dei pensieri o dell'intenzione sia importante nella nostra vita quotidiana.

Questo numero vi farà anche riflettere su quanto la ricerca scientifica sia spesso asservita ai poteri economici e politici (il caso Di Bella ne è un chiaro esempio), ma vi mostrerà anche il coraggio di medici e ricercatori che proseguono nella loro missione, senza paura.

Un nuovo manifesto per la scienza indipendente sta nascendo, vorrete farne parte?

Buona lettura,

Romina Alessandri, direzione editoriale

 Indice

EFFETTO PLACEBO

Il placebo non è un inganno - Gioacchino Pagliaio
La speranza è come un farmaco - Intervista a Fabrizio Benedetti a cura di Marianna Gualazzi
Il campo interattivo - Carmen Di Muro
6 passi per guarire - Lissa Rankin

LA SCELTA ANTIRUMORE

La scelta antitumore - Intervista a Giuseppe Di Bella a cura di Valerio Pignatta
Un nuovo strumento per la diagnosi precoce - A cura di ORAC
Perché una terapia antiacida nei tumori? - Stefano Fais
MANIFESTO PER LA SCIENZA

Scienza di Stato - Intervista a Il Pedante a cura di Valerio Pignatta

EPIGENETICA E PNEI

La malattia vien respirando - Intervista ad Antonio Maria Pasciuto a cura della Redazione
Epigenetica e nascita - Paola Battocchio e Jerry Diamanti
Ildegarda, scienziata del nostro tempo - Sabrina Melino
Emozioni sulla pelle - Antonio Del Sorbo

SCIENZA

Scienza come arte - Davide Fiscaletti
Majorana: ancora tanto da dire - La Redazione
La pietra, il bastone, la parola - Intervista ad Angelo Tartabini a cura della Redazione
RUBRICHE

La medicina è una sola - Valerio Pignatta
Question di cuore - Davide Terranova
Casi clinici - Stefano Fais
Psicologia quantistica - Carmen Di Muro
Funghi di lunga vita - Stefania Cazzavillan

Scienza e Conoscenza n.70 - Ottobre/Dicembre 2019 — Rivista >> http://bit.ly/2BASRPZ
Nuove scienze, Medicina Integrata
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