tag:blogger.com,1999:blog-3119118773737469102024-03-18T04:04:16.774+01:00AmadeuX.net.blogInFormazione Olistica e Produzioni MultiMediali Evolutive, Sonorità ed Elementi Induttivi Subliminali Benefici e Curativi, Olofonia e Ologrammi, Musica Frattale, Effetto Sub Mozart e Silent Subliminal, AudioTerapia e PsicoAcustica, PNL e MusicoTerapia, Psicologia e PsicoSomatica, Medicina e Musica Olistica, NeuroScienze e NeuroAcustica, Misticismo e Mantra, Induzioni Infrasoniche e BrainWave Entrainment, ASMR e HRM, Ricerca Interiore e Armonia, Salute e Benessere...Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comBlogger1493125tag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-64474895844229997302024-03-06T09:14:00.009+01:002024-03-06T09:14:58.717+01:00Richard Feynman - Nobel per la fisica<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiHv3nCTd6WXDVuimcvF4JBF5CDe5DQ1NH_Hc6FeR-6_oSPjTJPNnTmOqiA4F0y19COazb78P73RPhAwdz9ZGTheDNG_dJM8_ELXzA50d1PLO1aVHaYsCx1Cmpn5b87qt0chr0NQ6hSApbdpHKuZa32fY-gpFsBG3Ug9eV24cb2WeLGyakOQbZjjEnJMTU" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="627" data-original-width="1200" height="209" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiHv3nCTd6WXDVuimcvF4JBF5CDe5DQ1NH_Hc6FeR-6_oSPjTJPNnTmOqiA4F0y19COazb78P73RPhAwdz9ZGTheDNG_dJM8_ELXzA50d1PLO1aVHaYsCx1Cmpn5b87qt0chr0NQ6hSApbdpHKuZa32fY-gpFsBG3Ug9eV24cb2WeLGyakOQbZjjEnJMTU=w400-h209" width="400" /></a></div><p></p><p class="MsoPlainText"><b>Richard Feynman - Il premio Nobel per la fisica - 1965</b></p>
<p class="MsoPlainText">Scienza e Fisica Quantistica</p>
<p class="MsoPlainText">>> <a href="https://bit.ly/2XvE8P2">https://bit.ly/2XvE8P2</a>
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></p>
<p class="MsoPlainText">Il fisico che ha riformulato la meccanica quantistica</p>
<p class="MsoPlainText">Redazione - Scienza e Conoscenza - 05/03/2024</p>
<p class="MsoPlainText">A cura di Elena Sanda Chira, responsabile della Collana
Scienza e conoscenza</p>
<p class="MsoPlainText">La fisica quantistica è un tema di grande attualità: è la
fisica che descrive il comportamento del mondo su scala infinitamente piccola,
ovvero a livello di molecole, atomi, elettroni. Le ultime ricerche di
applicazione della fisica quantistica nelle scienze connesse, come la
biofisica, biochimica, le neuroscienze, dimostrano che la mente umana,
attraverso le funzioni del cervello, è in grado di amplificare gli effetti
quantistici fino ad arrivare nella dimensione del quotidiano.</p>
<p class="MsoPlainText">John Gribbin, dottore in astrofisica e famoso divulgatore
scientifico britannico, nel suo libro Q come quantum - Dizionario enciclopedico
di fisica quantistica ci accompagna in un affascinante viaggio alla scoperta
dei principali concetti, leggi e teorie quantistiche che governano l’universo a
livello microscopico e delle biografie dei più grandi scienziati che hanno
cambiato radicalmente la nostra visione sul mondo.</p>
<p class="MsoPlainText">Chi è Richard Feynman?</p>
<p class="MsoPlainText">Richard Feynman (1918-1988) è il più grande fisico della
sua generazione, messo sullo stesso piano di Isaac Newton e Albert Einstein. Ha
riformulato la meccanica quantistica assicurandole un saldo fondamento logico
in cui la meccanica quantistica trova un'incorporazione naturale (in un modo
che ricorda l'inclusione della teoria gravitazionale di Newton nella teoria
della relatività generale). Feynman ha anche contribuito significativamente
alla teoria dei superfluidi nell'elio liquido e allo studio della forza forte e
della forza debole, oltre a fornire stimolanti intuizioni su come avvicinarsi a
una teoria quantistica della gravità. Feynman ha sviluppato l'approccio
dell’integrale sui cammini alla fisica quantistica (servendosi dei diagrammi
di Feynman), approccio da cui ha tratto la più chiara e più completa versione
dell'elettrodinamica quantistica (QED). La QED rappresenta, assieme alla
teoria della relatività generale, una delle teorie più solide e fortunate
della storia della fisica.</p>
<p class="MsoPlainText">Feynman è stato anche un validissimo insegnante e un
grande divulgatore scientifico, ed è conosciuto da molte persone, che pur
sanno ben poco del suo lavoro, come il volto umano della fisica della seconda
metà del XX secolo. In quanto icona della fisica, la sua reputazione è
straordinaria; per una volta almeno però, le realizzazioni concrete dell'icona
sono ancora più impressionanti della sua stessa fama.</p>
<p class="MsoPlainText">Il principio di minima azione</p>
<p class="MsoPlainText">Feynman nacque a New York il 11 maggio 1918. Suo padre
era un uomo d'affari di buon successo, produceva uniformi, e sebbene non ricca,
la sua famiglia superò gli anni della grande depressione senza troppi patemi.
Le straordinarie capacità matematiche furono subito notate a scuola, dove uno
dei suoi insegnanti, Abram Bader, gli spiegò il principio di minima azione che
avrebbe avuto un'influenza centrale su gran parte del suo futuro lavoro.
Feynman studiò al MIT, dove passò dalla matematica alla fisica, laureandosi nel
1939. Si trasferì quindi a Princeton, dov'era ormai prossimo al completamento
della tesi di dottorato (sotto la supervisione di John Wheeler) quando
l'America fu costretta a entrare in guerra in seguito all'attacco giapponese a
Pearl Harbor. Sebbene avesse già cominciato a lavorare al Manhattan Project
prima di finire il dottorato, trovò tempo di concludere la ricerca e ottenne
l'agognato titolo nel giugno 1942, prima di trasferirsi a Los Alamos (inizio
1943) dove avrebbe lavorato allo sviluppo della bomba atomica.</p>
<p class="MsoPlainText">Le sue capacità furono rapidamente apprezzate da Hans
Bethe, il capo della Divisione Teorica di Los Alamos, che ne fece il più
giovane (di gran lunga) capo squadra del progetto. Durante quel periodo
d'intenso lavoro, Feynman subì una tragedia personale: la moglie Arline (che era
stata la sua fidanzatina nell'infanzia) morì di tubercolosi. Feynman si sfogò
lasciandosi andare a beffe ingiuriose e a scherzetti d'ogni genere, tra cui lo
scassinare la cassaforte dei colleghi dov'erano custoditi i segreti della bomba
atomica.</p>
<p class="MsoPlainText">Il premio Nobel per la fisica- 1965</p>
<p class="MsoPlainText">Nel 1946, finita la guerra, Feynman si trasferì alla
Cornell University (la base di Bethe), dove divenne professore di fisica
teorica. Fu qui che completò la teoria della QED, lavoro per cui avrebbe
ricevuto il premio Nobel nel 1965.</p>
<p class="MsoPlainText">Nel 1950 si trasferì al Caltech, dove sarebbe rimasto per
il resto della sua carriera, a parte qualche viaggio per periodi sabbatici o
qualche visita ad altri centri di ricerca nel mondo. Negli anni '50 Feynman
sviluppò la teoria della superfluidità e scoprì una legge fondamentale. che
descriveva il comportamento della forza debole, due risultati per lo meno pari
ad altri che erano stati ricompensati con il Nobel. Dopo un breve e disastroso
secondo matrimonio, che si concluse con il divorzio, nel 1960 Feynman sposò
Gweneth Howarth, dello Yorkshire, e i due restarono felicemente insieme per il
resto della loro vita.</p>
<p class="MsoPlainText">All'inizio degli anni '60, Feynman tenne una serie di
conferenze che sarebbe poi stata raccolta nella famosa serie di volumi Feynman
Lectures on Physics, una raccolta che avrebbe influenzato la fisica in tutto il
mondo. Come tutti i suoi libri, si trattava fondamentalmente delle
trascrizioni delle sue parole: in essi c'era tutta la sua personalità, il suo
tipico stile, direttamente rivolto al lettore. In seguito sviluppò la sua
teoria dei partoni, per descrivere cosa accade quando un elettrone viene
colpito dai neutroni in una collisione fortemente inelastica. Si trattò di un
passo fondamentale per lo sviluppo della teoria dei quark, dei gluoni e delle
interazioni forti (anni '70). Oltre al suo lavoro, Feynman prese a investigare
(quasi per hobby}la teoria della gravità, e pose le basi per lo sviluppo di
una teoria quantistica della gravitazione. Nessun altro ha contribuito in modo
altrettanto significativo alla comprensione di ognuna delle quattro forze della
natura. Ciò è in parte dovuto al fatto che nessun altro scienziato ha prodotto
una ricerca scientifica di qualità talmente elevata e per un periodo così
lungo: circa 40 anni.</p>
<p class="MsoPlainText">Autore e personaggio televisivo</p>
<p class="MsoPlainText">Negli anni '70, quando aveva ormai quasi raggiunto i
sessant' anni, Feynman stava ancora lavorando con la consueta originalità e
qualità. Si era prodotto anche una serie di libri di gran fama, tra cui QED:
The Strange Theory of Light and Matter e Surely You're Joking, Mr.Feynman!, con
il quale aveva portato all'opinione pubblica la sua fisica e la sua persona.
Partecipò anche all'inchiesta sulla tragedia della navetta spaziale Challenger
del 1986, accrescendo ulteriormente la sua fama grazie alle apparizioni
televisive in qualità di membro della commissione.</p>
<p class="MsoPlainText">Ma in quel periodo Feynman era già gravemente ammalato di
cancro. Morì a Los Angeles il 15 febbraio 1988, assistito dalla moglie e
dalla sorella Joan (anch'essa uno scienziato di gran successo), e fu pianto da
migliaia di persone che pure non lo avevano mai incontrato personalmente.</p>
<p class="MsoPlainText">Scopri le biografie dei più grandi scienziati nel<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">DIZIONARIO ENCICLOPEDICO DI FISICA QUANTISTICA</p>
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<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Dall'Acceleratore di particelle al campo del punto Zero -
Q come Quanto<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><span lang="EN-US" style="mso-ansi-language: EN-US;">John
Gribbin<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoPlainText"><span lang="EN-US" style="mso-ansi-language: EN-US;"><a href="https://www.macrolibrarsi.it/libri/__dizionario-enciclopedico-di-fisica-quantistica-con-illustrazioni-libro.php?pn=1567">https://www.macrolibrarsi.it/libri/__dizionario-enciclopedico-di-fisica-quantistica-con-illustrazioni-libro.php?pn=1567</a>
<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoPlainText"><br /></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-11221016223882671022024-02-26T09:11:00.007+01:002024-02-26T09:11:50.905+01:00Stress: una porta verso la malattia<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjt032FtZoml9rXCNvxEAA8YNrkUKYz4kLKlaANs0FamXuitK4TA-R-ETWX6uWrYmxmUqEyUMisaCMnGddH6fAUq8C9FHdkgYOR2vwY8Vw9wuWXUA1Ck9gGTagt9vN6D0kdNlriSkil3atydaKQ1jvxcFEPkTqf3EdspO6kWRN0CVNdj7pvVYGZLnZDRPk" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="312" data-original-width="600" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjt032FtZoml9rXCNvxEAA8YNrkUKYz4kLKlaANs0FamXuitK4TA-R-ETWX6uWrYmxmUqEyUMisaCMnGddH6fAUq8C9FHdkgYOR2vwY8Vw9wuWXUA1Ck9gGTagt9vN6D0kdNlriSkil3atydaKQ1jvxcFEPkTqf3EdspO6kWRN0CVNdj7pvVYGZLnZDRPk=w400-h208" width="400" /></a></div><p></p><p class="MsoPlainText"><b>Stress: una porta verso la malattia</b></p>
<p class="MsoPlainText">Psicologia Quantistica</p>
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<p class="MsoPlainText">Come reagiamo ai cambiamenti nella nostra vita? Scopriamo
insieme la stretta relazione tra emozioni e salute</p>
<p class="MsoPlainText">Carmen Di Muro - 25/02/2024</p>
<p class="MsoPlainText">La vita è movimento perpetuo ed il suo accadere è
scandito attimo dopo attimo, dentro e fuori di noi, in un gioco che si compie
lungo un continuum e che ci chiama in determinati momenti ad affrontare
situazioni esistenziali dolorose o stressanti a cui non sempre siamo preparati
a rispondere adeguatamente. Eventi che non abbiamo previsto turbano il nostro
equilibrio interiore ed implicano che debba necessariamente essere compiuto un
salto affinché ci si possa ricollocare alla luce del nuovo accadimento. Nella
maggior parte dei casi, però, il primo movimento istintivo diviene quello di
ripiegarci su noi stessi, sulla propria interiorità che chiede spiegazioni e
cerca di adattarsi a ciò che è sopraggiunto inaspettatamente, in modo da
potersi riorientare al meglio.</p>
<p class="MsoPlainText">La perdita di lavoro, un lutto, un tracollo finanziario,
l’interruzione di un rapporto sentimentale, condizioni ed ambienti altamente
stressanti e altri tipi di situazioni spingono a chiudersi in se stessi,
sull’inquietudine che non trova senso, e a non comprendere quanto schemi di
pensiero negativi inizino a dominare il nostro paesaggio interno, divenendo
talmente familiari e radicati che è faticoso separarli dal proprio senso di
auto-identità. Ciò drena energia vitale dalle riserve energetico-emozionali e
crea un flusso disarmonico nella mente, che a sua volta si esprime nel corpo
producendo un effetto di uguale o maggiore intensità sul campo elettromagnetico
personale. Questo scompenso energetico non soltanto rende difficoltoso il
ricollocarsi su vibrazioni alte ed armoniche necessarie per risollevarci, ma al
contempo non permette al nostro organismo di svolgere la sua funzione
metabolica in maniera efficiente.</p>
<p class="MsoPlainText">Oggi sappiamo che un campo elettromagnetico sano
determina reazioni elettrochimiche altrettanto sane, viceversa quando ci sono
delle distorsioni nel suo flusso si generano problemi nella rete di segnali
elettromagnetici che interconnettono tutte le molecole del nostro organismo.</p>
<p class="MsoPlainText">La scienza stessa ci mostra che ad ogni forma emotiva
corrisponde un rimaneggiamento della conformazione corporea, ovvero alcune
arborizzazioni delle cellule nervose vengono a terminare sulla parete di certi
organi e, ad ogni emozione sperimentata in risposta a situazioni significative
o particolarmente stressanti, corrisponde anche una ridistribuzione
dell’energia nervosa sui diversi organi del corpo, stimolandoli di più o di
meno.</p>
<p class="MsoPlainText">Ciò significa che le complesse dinamiche vibrazionali del
mondo interiore, si ripercuotono non soltanto sul nostro corpo fisico, nella
regolazione neuronale, ormonale, sanguinea e cellulare, ma vanno a riverberarsi
su tutta la realtà esterna, poiché i nostri pensieri e di conseguenza i nostri
modi di fare parleranno il linguaggio del polo sul quale sono accordati,
attirando e dando vita ad una serie di situazioni non funzionali al nostro
benessere e non permettendoci di affrontare quelle esistenti con la giusta
abilità.</p>
<p class="MsoPlainText">Infatti in una condizione di forte instabilità
energetica, che coincide dal punto di vista tangibile, con una grande
instabilità emotiva, l’ipotalamo in risposta allo stress produce
corticotropina, inducendo l’ipofisi a produrre l’ormone di rispondenza e le
ghiandole surrenali, a loro volta, reagiscono producendo aldosterone e
cortisolo, affinché tutte le funzioni vitali rimangano bilanciate. L’effetto positivo
del cortisolo, però, può trasformarsi in negativo quando una volta spento il
campanello di allarme che ha dato il via alla sua attivazione, la sua
produzione non si placa apportando una serie di conseguenze dannose sul
cervello e sul sistema immunitario in grado di modificare il loro equilibrio e
quello dell’intero organismo, che diviene vulnerabile all’azione di agenti
patogeni. Nello stato di stress il consumo energetico diventa altissimo e
l’organismo finisce con l’andare ad attingere a tutte quelle riserve funzionali
del corpo che pian piano si sfibra.</p>
<p class="MsoPlainText">Il circolo del benessere e del malessere è qualcosa che
si plasma e si negozia in ogni attimo della vita, in quanto in noi c’è la
possibilità di scelta. Scelta intesa come consapevolezza nel capire i segnali
sottili che il nostro corpo o l’ambiente ci indicano a livello frequenziale. Lo
stato di salute e la vitalità dipendono, allora, essenzialmente
dall’atteggiamento interiore che ci fa entrare in contatto con la volontà
armonizzatrice della nostra anima capace di mettere ordine nel caos delle
nostre paure.</p>
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<p class="MsoPlainText">Nella Saggezza Cardiaca il Codice della Felicità<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Carmen Di Muro<o:p></o:p></p>
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<p class="MsoPlainText">Psicologia Quantistica</p>
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<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></p>
<p class="MsoPlainText">L’amore è una molecola meravigliosa, innamorarsi è
un’esperienza straordinaria, perché scatena una vera e propria tempesta nella
mente e nel corpo, legata alle complesse reazioni biochimiche che avvengono nel
Sistema Nervoso Centrale</p>
<p class="MsoPlainText">Carmen Di Muro - 11/02/2024</p>
<p class="MsoPlainText">Articolo tratto da Scienza e Conoscenza 69</p>
<p class="MsoPlainText">La prima fase che segna la nascita di un rapporto amoroso
è quella dell’attrazione. È l’esperienza umana più imprevedibile, più illogica
e meno soggetta alle regole che la natura abbia predisposto per la formazione
della coppia. Si può dire “mi piace quella donna o quell’uomo” perché ha
determinate caratteristiche, ma si tratta solo di razionalizzazioni: in
effetti, non sappiamo per quale motivo una persona ignota o anche che
conosciamo bene, improvvisamente diventi unica, oggetto della nostra costante
attenzione, insediando il cuore e catturando ogni nostro pensiero, al di là di
ogni possibile controllo volontario.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Attrazione e innamoramento si verificano quando siamo
predisposti. Può trattarsi di particolari periodi della vita nei quali la
necessità di cambiare rende l’individuo ricettivo all’incontro. Questi
particolari momenti dell’esistenza corrispondono a una configurazione
biochimica specifica, in cui alterazioni dei livelli normali di alcuni neurotrasmettitori,
come la serotonina, la noradrenalina o la dopamina fanno sì che alcune aree
cerebrali siano più “responsive” (Bartles & Zeki, 2000).</p>
<p class="MsoPlainText">Cosa fa scattare la “scintilla” dell’amore?</p>
<p class="MsoPlainText">Una volta che siamo predisposti e la “fascina di legna” è
ben approntata, è facile che prenda fuoco. Ma cos’è che accende la scintilla?
Il primo aspetto da sottolineare è che, sicuramente, alcune caratteristiche
dell’altro ci colpiscono. Queste non possono essere colte appieno, se non
partendo dai meccanismi sottili e dalle interazioni di campo che sottendono i
sistemi viventi. Questo livello di interconnessione-dipendenza della realtà
subatomica, caratterizzato dal principio di non-località, vede le particelle
dei nostri organismi interagire tra loro e con quelle dell’universo,
simultaneamente attraverso una rete di informazioni. Ciò dovrebbe darci il
senso circa l’esistenza di processi profondi, “quantici”, che guidano il
manifesto e che si realizzano a partire dalle sintonie vibratorie tra i nostri
sentimenti e quelli di un altro individuo che, in un dato momento esistenziale,
risuona sul nostro medesimo campo di informazione, in uno scambio costante di
cariche che si traduce nella ricezione di una particolare qualità che ci
colpisce inspiegabilmente: può trattarsi dell’intonazione della voce, di
aspetti caratteriali, di un dettaglio peculiare che cattura la nostra
attenzione, magnetizzandoci.</p>
<p class="MsoPlainText">Segnali che arrivano dritti al cervello</p>
<p class="MsoPlainText">Infatti, noi ci innamoriamo quando il segnale giusto ci
colpisce al momento giusto. Ed è proprio l’informazione che guida la materia
biologica. Nel caso dell’innamoramento, i segnali relativi a un’altra persona
stimolano per via diretta l’amigdala, quella particolare struttura del lobo
limbico, che “sequestra” gran parte del cervello e a breve distanza di tempo
informa la corteccia prefrontale, la cosiddetta parte pensante, che elabora le
informazioni, fornendo la consapevolezza che stiamo sentendo qualcosa e,
altresì, apportando risposte organizzate a quanto sta accadendo (LeDoux, 2000).
La corteccia riconosce qualitativamente il sentimento e ci rende coscienti del
fatto che tutte le sensazioni piacevoli che stiamo provando sono riferibili al
fatto di esserci innamorati.</p>
<p class="MsoPlainText">Ossitocina e vasopressina: le molecole della pace</p>
<p class="MsoPlainText">Poiché l’innamoramento rappresenta la fase di un
processo, diventa inevitabile che, alla tempesta iniziale, subentri quel senso
di tranquillità e regolarità indotto dalla presenza predominante delle
“molecole della pace” (ossitocina per la donna e vasopressina per l’uomo), che
inducono una forma diversa di sentire, un sentimento di certezza e stabilità
(Insel & Shapiro, 1992). L’attenuarsi dell’effetto dopante si verifica in
quanto l’organismo non può tollerare di essere sequestrato troppo a lungo e
focalizzato su una sola attività. È vero che innamorarsi è importante, ma è
anche vero che a un certo punto è necessario che si torni con i piedi per
terra. L’intera fisiologia, infatti, innesca gradualmente meccanismi per il
ripristino dell’equilibrio di partenza, anche se in un sistema biologico –
tanto più nel cervello, organo plastico per eccellenza – l’esperienza affettiva
lascia sempre una traccia permanente di ciò che è stato. Eppure, solo una
“follia fisiologica” transitoria, come quella dell’innamoramento, ma pur sempre
follia, con tutte le modificazioni elettromagnetiche-chimiche-fisiologiche che
la sottendono, ci può catapultare sulla strada dell’amore, che da pulsione
istintuale diventa uno dei sentimenti umani più elevati, energia per eccellenza
in grado di penetrare l’essere in ogni sua fibra ed estrinsecarsi in una
miriade di stati d’animo e comportamenti.</p>
<p class="MsoPlainText">Scienza e Conoscenza n. 69 - Luglio/Settembre 2019 -
Rivista >> <a href="http://bit.ly/2LzQgg5">http://bit.ly/2LzQgg5</a> <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Nuove scienze, Medicina Integrata<o:p></o:p></p>
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<p class="MsoPlainText">Nella Saggezza Cardiaca il Codice della Felicità<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Carmen Di Muro<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><a href="https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-scienza-del-cuore.php?pn=1567">https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-scienza-del-cuore.php?pn=1567</a>
<o:p></o:p></p>
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<p class="MsoPlainText">Consapevolezza</p>
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<p class="MsoPlainText">Cosa sono le dimensioni? Quante dimensioni ha il nostro
universo? Perché alcune dimensioni sono nascoste? Dove si va quando si muore?</p>
<p class="MsoPlainText">Redazione - Scienza e Conoscenza - 07/02/2024</p>
<p class="MsoPlainText">di Elena Sanda Chira, l’autrice del libro AMEN LA NUOVA
UMANITA’: Una Teoria del Tutto</p>
<p class="MsoPlainText">Le dimensioni misurano il grado di libertà</p>
<p class="MsoPlainText">Proveniente dal latino “dimensio”, “misura”, la parola
dimensione definisce essenzialmente “il numero di gradi di libertà disponibili
per il movimento di un punto materiale in uno spazio”. Nell’uso comune, le
dimensioni di un oggetto diventano le misure che ne definiscono la forma e la
grandezza.</p>
<p class="MsoPlainText">Lo spazio-tempo in cui viviamo viene considerato dalla
scienza come spazio di Hilbert quadridimensionale, costituito da tre dimensioni
spaziali e una dimensione temporale. Possiamo muoverci sull’asse alto-basso (o
su-giù), su quello nord-sud (o avanti-indietro) e su quello est-ovest (o
destra-sinistra). La quarta dimensione è considerata il tempo, che è il
movimento in sé su uno o l’altro di questi tre assi.</p>
<p class="MsoPlainText">A livello macroscopico i processi fisici non sono
simmetrici rispetto al tempo, ciò significando che le azioni generalmente non
sono reversibili. A livello subatomico, invece, dove le grandezze si misurano
con la scala di Planck, quasi tutti i processi fisici sono simmetrici rispetto
al tempo e ciò significa che le equazioni usate per descrivere questi processi
sono le stesse indipendentemente dalla direzione del tempo. Questo vuol dire
che a questa scala si può viaggiare sia verso il passato che verso il futuro,
oppure che l’unico tempo reale è il presente.</p>
<p class="MsoPlainText">La Teoria delle stringhe</p>
<p class="MsoPlainText">La scienza, con la Teoria delle stringhe e delle
superstringhe, propone modelli di universi con dieci, undici o ventisei
dimensioni. Paragonate alle tre riconosciute dalla fisica classica e
sperimentate abitualmente nella realtà quotidiana, le dimensioni supplementari
sembrano fantastiche costruzioni mentali impossibili da spiegare o minimamente
immaginare. Sembrano soltanto dei modelli matematici inventati per far combaciare
le formule.</p>
<p class="MsoPlainText">Anche dal mondo olistico ci arrivano proposte e
spiegazioni sulle dimensioni, insieme a indicazioni e ricette su come diventare
esseri multidimensionali. Realmente siamo già multidimensionali, in quanto
costruiti con una struttura spazio-temporale deca-dimensionale. Le dimensioni
extra sono dentro di noi, nelle strutture più profonde di natura
informazionale, energetica e materiale. Quello che ci conviene capire e
sperimentare è come diventare esseri unidimensionali, misurati con le grandezze
di Plank, piccolissime particelle elementari indivisibili capaci di viaggiare
nello spazio-tempo e accedere a qualsiasi delle 10 dimensioni che rappresentano
il proprio regno.</p>
<p class="MsoPlainText">La M-Teoria, una teoria annunciata dal fisico americano
Edward Witten nel 1995, che unifica tutte le teorie delle stringhe
anteriormente formulate, parte dalla considerazione che l’universo abbia un
numero di dimensioni superiore alle quattro abituali (tre spaziali e una
temporale). Il numero minimo di dimensioni necessario nella formulazione
matematica di questa teoria è dieci. Il supplemento di dimensioni, dalla terza
alla decima, è difficile anche immaginare, oltre a pensare di farne esperienza
diretta. La teoria delle stringhe presenta modelli teorici dell’universo con
10, 11 o 26 dimensioni.</p>
<p class="MsoPlainText">L’Uomo e le sue 10 dimensioni</p>
<p class="MsoPlainText">Nel modello di universo presentato nel libro Amen la
Nuova Umanità: Una Teoria del Tutto, ogni modulo esistenziale o essere vivente
naturalmente creato e manifestato in forma materiale è costituito da un preciso
numero di inviluppi, anelli di crescita o dimensioni spazio-temporali, in
corrispondenza alla sua complessità.</p>
<p class="MsoPlainText">L’essere umano ha libero accesso a 10 dimensioni
spazio-temporali, che è il numero di dimensioni di cui è costituito.</p>
<p class="MsoPlainText">Le dieci dimensioni sono collocate le une all’interno
delle altre come le bambole russe (o matrioske) e sono collegate tra di loro
attraverso un tunnel centrale unidimensionale con il diametro della lunghezza
di Plank. La forma risultante è quella di una toroide o mela con dentro anelli
di crescita, dove il movimento avviene sempre da dentro a fuori. In questa
rappresentazione mentale dell’universo, dentro-fuori è considerata la quarta
dimensione di natura spaziale, una dimensione aggiuntiva alle tre dimensioni
abitualmente usate. Considerando anche il tempo presente, che muove le quattro
dimensioni spaziali da dentro a fuori, risulta, a livello macroscopico, uno
spazio-tempo penta-dimensionale. Questo spazio-tempo penta-dimensionale,
chiamato in questo libro la quinta dimensione, costituisce per l’essere umano
lo spazio-tempo adatto alla vita, in quanto funziona in conformità con le leggi
dell’Amore, la forza fisica governante di questa dimensione. Le dimensioni sono
luoghi fisici, con diverse frequenze vibrazionali, percettibili dalla nostra
mente.</p>
<p class="MsoPlainText">Ogni dimensione ha la sua frequenza</p>
<p class="MsoPlainText">Per funzionare in queste zone la mente si sintonizza
sulle specifiche frequenze corrispondenti a ogni dimensione di passaggio.
Questo diverso funzionamento della mente in diverse dimensioni è più evidente
in un bambino nei primi anni di vita, ma è riconoscibile anche nell’età adulta.
Comunque, durante la sua vita l’uomo realizza un viaggio interdimensionale,
consapevolmente o no, sperimentando tutte le dieci sue dieci dimensioni
costituenti. Ognuna di esse ha la sua specifica frequenza che influisce sul
funzionamento del nostro cervello e ci fa vedere, sentire, comprendere,
ragionare e vivere in modi diversi.</p>
<p class="MsoPlainText">La qualità della nostra vita dipende dalla dimensione
spazio-temporale alla quale siamo sintonizzati, che influisce sul modo e la
qualità del funzionamento della nostra mente. Le dimensioni da 1 a 4 operano
secondo i principi della meccanica classica, le dimensioni da 6 a 9 funzionano
secondo i principi della meccanica quantistica e la quinta dimensione funziona
secondo entrambe le meccaniche (sempre secondo il modello di universo
presentato nel libro Amen la Nuova Umanità).</p>
<p class="MsoPlainText">La dimensione zero o l’energia del punto zero</p>
<p class="MsoPlainText">La dimensione zero è il Nulla originario, il luogo da
dove veniamo e dove torniamo, e corrisponde alla cosiddetta morte fisica, però,
con il passaggio di Cristo, questa dimensione è in sovrapposizione con la
decima dimensione, che contiene la Parola di Dio, il flusso creatore che ha
messo l’universo in essere, e la morte fisica non è più necessaria. Possiamo
usare la Parola di Dio per metterci e mantenerci in esistenza!</p>
<p class="MsoPlainText">Dunque, l’uomo è una creazione molto complessa
dell’universo. Dopo aver creato le sue radici, tronco, rami e foglie,
l’universo ha prodotto un frutto, l’Uomo, che al suo interno contiene un seme,
il Cristo, l’Umano Perfetto, attraverso il quale l’universo può moltiplicarsi.</p>
<p class="MsoPlainText">L’uomo è immortale e la morte non è necessaria. Bisogna
soltanto fare un giro nelle dieci dimensioni del proprio regno per conoscerlo
e, soprattutto, per Regnare su se stessi.</p>
<p class="MsoPlainText">Gesù disse nel Libro Segreto di Giacomo: “Ascoltate il
Verbo, comprendete la Conoscenza, amate la Vita e nessuno vi perseguiterà e
nessuno vi opprimerà all’infuori di voi stessi!"</p>
<p class="MsoPlainText">SCOPRI IL LIBRO AMEN LA NUOVA UMANITA'</p>
<p class="MsoPlainText">Amen - La Nuova Umanità — Libro >> <a href="https://bit.ly/3Zcu1zH">https://bit.ly/3Zcu1zH</a> <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Una teoria del Tutto<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Elena Sanda Chira<o:p></o:p></p>
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<p class="MsoPlainText">Scienza e Fisica Quantistica</p>
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<p class="MsoPlainText">Che cos’è la morte e perché moriamo? La morte ha una
spiegazione scientifica? È stata dimostrata la sua ineluttabilità? Esiste
realmente la morte? La Risurrezione e la Vita Eterna promesse da Gesù Cristo
hanno qualche corrispondenza nelle evidenze scientifiche ed esiste una minima
probabilità di essere raggiunte e sperimentate nei nostri tempi a larga scala?
Ecco alcune delle domande sul fenomeno chiamato “morte”, ancora in attesa di
ricevere delle risposte “scientifiche”.</p>
<p class="MsoPlainText">Redazione - Scienza e Conoscenza - 24/01/2024</p>
<p class="MsoPlainText">di Elena Sanda Chira, autrice del libro Amen La Nuova
Umanità: Una Teoria del Tutto.</p>
<p class="MsoPlainText">Il concetto di morte è collegato al concetto di
singolarità spazio-temporale e quest’ultimo viene messo in corrispondenza con
una grande varietà di fenomeni nei campi più diversi della conoscenza umana:
fisica, tecnologia, matematica, biologia, sociologia, psicologia ecc. I
fenomeni considerati “singolari” hanno in comune il fatto che piccole
variazioni di una grandezza che caratterizza il fenomeno possono causare
variazioni illimitatamente grandi o anche vere e proprie discontinuità in altre
grandezze.</p>
<p class="MsoPlainText">In termini matematici, la singolarità viene descritta più
o meno così: avvicinandosi al punto singolare il comportamento di un sistema
non può più essere descritto accuratamente con equazioni lineari e spesso nelle
soluzioni delle equazioni linearizzate compare a denominatore un termine che si
avvicina sempre più a zero, facendo perciò crescere illimitatamente il valore
di altre grandezze implicate.</p>
<p class="MsoPlainText">Nel 1873, il fisico James Clerk Maxwell osservò che tutti
i sistemi, fisici o sociali, hanno una enorme quantità di energia potenziale
che viene rilasciata soltanto quando un parametro raggiunge un valore critico.
Per meglio illustrare il concetto di singolarità, Maxwell da come esempio una
roccia spinta pian-piano sull’orlo di un burrone. Ad un certo punto lo stato di
quiete si trasforma in uno stato molto dinamico in seguito a un’ultima spinta
quasi impercettibile. Nei sistemi dinamici il verificarsi di una singolarità
coincide con la perdita della stabilità del sistema. Maxwell afferma che in
ogni tipo di sistema, fisico, economico, sociologico, quando esso si avvicina
alla singolarità diventa impossibile predire la sua evoluzione, in quanto il
principio deterministico di causa-effetto non rispetta più la regola che cause
simili producono effetti simili. Infatti, insignificanti variazioni delle
condizioni di partenza producono enormi cambiamenti, generalmente
irreversibili, lungo il percorso. A volte, nell’avvicinarsi alla singolarità si
osservano fenomeni di grande portata, governati da leggi non lineari, che sotto
l’influenza delle fluttuazioni quantistiche, risultano instabili.</p>
<p class="MsoPlainText">Queste leggi non lineari governano anche lo sviluppo
della vita in tutte le sue fasi, inclusa la comparsa dell’essere umano, che
sembra anche esso un processo discontinuo, avvenuto per salti attraverso
mutazioni che possono essere considerate vere e proprie singolarità.
Nell’ambito sociale le singolarità possono avvenire improvvisamente soltanto se
è stata raggiunta una soglia di non ritorno, quando una parola o un gesto o un
insignificante evento fa scoppiare una guerra, provocando una reazione a catena
difficile da prevedere e tanto meno da fermare.</p>
<p class="MsoPlainText">Il collasso delle civiltà antiche si presume che sia
stato causato dalla mancanza di soluzioni per un sistema diventato complesso
oltre la soglia di sostenimento. Il presentarsi di una situazione di
singolarità è tanto più probabile quanto più complesso è il sistema, che
diventa così pesante da non riuscire più a sostenere il proprio carico e
avviene l’implosione.</p>
<p class="MsoPlainText">Nel contesto del libro Amen la Nuova Umanità: Una Teoria
del Tutto, si espone l’idea che ogni salto quantico o passaggio da una
dimensione inferiore a un’altra superiore avviene attraverso una singolarità.
L’universo nella sua interezza (come ogni suo singolo modulo esistenziale,
stelle, galassie, esseri viventi, cellule o atomi) non ha una evoluzione
lineare, ma si sviluppa attraverso alternanze di crescite e decrescite, segnate
da periodiche singolarità. Il movimento naturale di crescita dell’universo
chiamato qui moto e riposo, fa sì che nell’estremità alta della toroide si
produca un fenomeno chiamato implosione (che visto da fuori potrebbe
assomigliare a un big crunch o buco nero che risucchia dentro la materia),
mentre dall’estremità bassa si osserverebbe una fuoriuscita di materia ed
energia (che potrebbe sembrare un big bang o esplosione).</p>
<p class="MsoPlainText">Però, siccome l’universo normalmente non si può osservare
da fuori, e l’osservatore essere umano lo guarda da dentro, vede tutto al
contrario: quello che osservato da fuori sarebbe un’implosione, osservato da
dentro risulta esplosione e viceversa. Comunque, la singolarità si verifica in
tutte due le estremità. Il tunnel centrale della toroide in tutta la sua
lunghezza si comporta come un cunicolo spazio-temporale che assicura il
collegamento tra diverse dimensioni, man mano che vengono create.</p>
<p class="MsoPlainText">Per quanto riguarda il singolo individuo, quello che
chiamiamo “morte” è soltanto un’implosione o collasso gravitazionale che segna
l’inizio di un passaggio evolutivo. Nel suo libro Implosione, il fisico Dan
Winter spiega come “morire con successo”.</p>
<p class="MsoPlainText">Nel libro Amen la Nuova Umanità si prova a fare un passo
in avanti: comprendere i sacri misteri della vita (che sono gli stessi principi
di funzionamento della realtà recentemente scoperti dalla fisica quantistica),
e sperimentare il passaggio attraverso la morte pur mantenendo il corpo fisico
in vita.</p>
<p class="MsoPlainText">L’immortalità fa parte della natura umana e l’evoluzione
ci porta in questa direzione. Gesù Cristo, con la sua discesa e ascesa, ha
creato un precedente e ci ha insegnato come trascendere la morte, entrare in
una nuova zona di coscienza e acquisire l’immortalità.</p>
<p class="MsoPlainText">Gesù disse: “Quanto a voi, quando cercate la morte, essa
vi insegnerà sull’esser scelti. In verità vi dico, non uno che tema la morte
sarà salvato…Fatevi migliori di me, siate come figli dello spirito santo”.
(Libro Segreto di Giacomo)</p>
<p class="MsoPlainText">Amen - La Nuova Umanità — Libro >> <a href="https://bit.ly/3Zcu1zH">https://bit.ly/3Zcu1zH</a> <o:p></o:p></p><p class="MsoPlainText">Una teoria del Tutto<o:p></o:p></p><p class="MsoPlainText">Elena Sanda Chira<o:p></o:p></p><p class="MsoPlainText">
</p><p class="MsoPlainText"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__amen-la-nuova-umanita-libro.php?pn=1567">http://www.macrolibrarsi.it/libri/__amen-la-nuova-umanita-libro.php?pn=1567</a><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><br /></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-21007321016948293762024-01-02T10:28:00.003+01:002024-01-02T10:28:18.502+01:00Breve storia dell’etere: dai Greci al XX sec.<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjFH02DWM9jZ2EkF_OqqDE6AmsVkp5Ys0KmUSC4qGrgR72BrooX8kDxNc7wH5EAN0SiY3L5JyaCNp8y23Hq2e_FAa2-pih4K65R4wm7JUdnv69nICrkXp--rMFHliST4MyEdU_DCR-dljUxd81GRvSizLGsLsh7ult32pdU4wlPD2YTZAaARx-XYa-LP24" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="312" data-original-width="600" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjFH02DWM9jZ2EkF_OqqDE6AmsVkp5Ys0KmUSC4qGrgR72BrooX8kDxNc7wH5EAN0SiY3L5JyaCNp8y23Hq2e_FAa2-pih4K65R4wm7JUdnv69nICrkXp--rMFHliST4MyEdU_DCR-dljUxd81GRvSizLGsLsh7ult32pdU4wlPD2YTZAaARx-XYa-LP24=w400-h208" width="400" /></a></div><p></p><p class="MsoPlainText"><b>Breve storia dell’etere: dagli antichi Greci fino al XX
secolo</b></p>
<p class="MsoPlainText">Scienza e Fisica Quantistica</p>
<p class="MsoPlainText">>> <a href="https://bit.ly/47jiVMY">https://bit.ly/47jiVMY</a>
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></p>
<p class="MsoPlainText">Fisica, atomi e storia. Cos’è l’etere e come è nato?
Un’analisi approfondita partendo dall’antica Grecia fino ai giorni nostri</p>
<p class="MsoPlainText">Gabriele Muratori - 31/12/2023</p>
<p class="MsoPlainText">Etere: fu una figura della mitologia greca,
personificazione divinizzata dell’atmosfera superiore, purificata perché
respirata soltanto dagli dèi dell’Olimpo.</p>
<p class="MsoPlainText">Il filosofo greco Democrito, primo nella storia
dell’Occidente a parlare di atomi, afferma che l’atomo si sviluppa proprio da
vortici, i quali si creano nel “vuoto”, in questo caso specifico non dissimile
dall’etere. Attraverso questo movimento di vortici ha luogo la formazione di
atomi e oggetti di materia in un ciclo di trasformazione senza fine, di
nascita, morte e rinascita.</p>
<p class="MsoPlainText">Nelle scienze antiche e medievali l’etere rappresentava
un concetto classico, definito quale quinto elemento dopo i quattro
fondamentali (Fuoco, Terra, Aria, Acqua) nelle premesse teoriche della materia
alchemica e nella filosofia della natura.</p>
<p class="MsoPlainText">È fondamentale richiamarsi a questo concetto perché è
sempre stato argomento, più o meno manifesto, di discussione lungo il corso
dello sviluppo della nostra cultura e filosofia. Cartesio (1596-1650), il
matematico della tridimensionalità, credette nell’esistenza dell’etere e spiegò
questa sua esistenza come il mezzo in cui, nel sistema solare, come in un
gigantesco vortice, i pianeti sono immersi e come la causa che produce la loro
rivoluzione intorno al Sole.</p>
<p class="MsoPlainText">Anche grandi fisici come Isaac Newton (1643-1727), in
certi tratti delle loro opere scientifiche, hanno parlato di etere. In un suo
recente libro dal titolo Invenzioni non autorizzate, lo studioso indipendente
Marco Pizzuti riprende con puntualità e competenza queste interessanti
informazioni.</p>
<p class="MsoPlainText">Si afferma in più di una pubblicazione che Isaac Newton
non fosse un assertore dell’esistenza dell’etere, ma sembra parlarne in più
occasioni, vediamo le citazioni testuali: «Io suppongo che vi sia diffusa
ovunque una sostanza eterea, capace di contrarsi e di dilatarsi, fortemente
elastica e del tutto simile all’aria da ogni punto di vista, pur essendo molto
più sottile di essa».</p>
<p class="MsoPlainText">In un’altra occasione nel 1704, nella prima edizione di
Opticks, sua opera sull’ottica, postulò l’esistenza di «un mezzo etereo capace
di trasmettere vibrazioni più velocemente della luce». «E questo mezzo non è
identico a quel mezzo mediante cui la luce è rifratta e riflessa e per effetto
delle cui vibrazioni la luce comunica il calore ai corpi ed è spinta verso
accessi di facile riflessione e di facile trasmissione? [...] E questo mezzo
non è estremamente più raro e sottile dell’aria, ed è più elastico e attivo? E
non penetra facilmente in tutti i corpi? E non è sparso (a causa della sua
forza elastica) in tutti i cieli?».</p>
<p class="MsoPlainText">Nello stesso testo Marco Pizzuti riferisce anche del
lavoro di James Clerk Maxwell (1831-1879), il celebre fisico che riuscì a
calcolare e spiegare tutti i fenomeni elettromagnetici con una sola teoria
unitaria. I suoi studi permisero per esempio di dedurre che campo elettrico e
campo magnetico sono manifestazioni di una sola realtà fisica e di attribuire
alla luce le proprietà di un’onda elettromagnetica. Ancora oggi tutte le sue
equazioni sono considerate valide, nonostante siano state elaborate sul
concetto di etere.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Delle venti equazioni originali elaborate fino al 1865,
oggi se ne conoscono solo quattro, poiché le restanti vennero escluse dallo
stesso Maxwell nelle successive edizioni dei suoi scritti, per fini di
semplificazione. Sta sorgendo un grande interesse, proprio ai giorni nostri,
sulla riscoperta di queste sedici importanti equazioni perdute, che
spiegherebbero invece numerosi fenomeni dell’universo, compresa la presenza
dell’etere.</p>
<p class="MsoPlainText">Augustin Jean Fresnel (1788-1827) a cui si deve la
formulazione dei cosiddetti integrali di Fresnel, strumenti matematici
attraverso i quali riuscì a elaborare una teoria che spiegasse tutti i fenomeni
ottici (riflessione, rifrazione, interferenza e diffrazione), spiegò la natura
ondulatoria della luce come un “vibrare in un mezzo fluido”.</p>
<p class="MsoPlainText">Più tardi Heinrich Rudolf Hertz (1857-1874) dimostrò che
anche l’elettromagnetismo confermava l’ipotesi che lo spazio fosse pieno di un
mezzo vibrante fluido (poiché si propagava per oscillazione).</p>
<p class="MsoPlainText">Guglielmo Marconi (1874-1937) successivamente si avvalse
di questo concetto inventando la telegrafia senza fili e la radio. Tuttora le
trasmissioni radio sono dette “Via etere” come se il concetto fosse rimasto
inalterato attraverso tutto questo tempo.</p>
<p class="MsoPlainText">In fisica, nel corso del XIX secolo, l’etere fu, quindi,
considerata una sostanza universale, secondo un modello teorico che la
considerava il mezzo attraverso cui si trasmettevano le onde elettromagnetiche,
come per esempio la luce e i raggi X, analogamente al modo in cui le onde
sonore vengono trasmesse attraverso mezzi elastici come l’aria e le onde marine
dall’acqua.</p>
<p class="MsoPlainText">Si supponeva che l’etere fosse privo di peso,
trasparente, privo di attrito, non individuabile chimicamente o fisicamente e
capace di permeare tutta la materia e lo spazio. Tale teoria incontrò crescenti
critiche, finché nel 1881, al fine di dimostrare definitivamente l’esistenza
dell’etere, Michelson e Morley misero in atto un esperimento, designato
specificamente a individuare il moto della terra attraverso l’etere. Questo
esperimento non dimostrò nulla, dimostrò l’assenza di qualsiasi suo effetto.
Calò quindi un pesante sipario sull’esistenza dell’etere, rinforzato dal fatto
che poco più tardi la teoria della relatività avrebbe postulato al contrario lo
spazio come vuoto, cioè il nulla al di fuori di quanto non ha massa.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Non completamente rassegnati al fallimento
dell’esperimento di Michelson e Morley, alcuni scienziati sentirono dopo pochi
anni l’esigenza di rivedere e valutare criticamente i loro esperimenti
eseguiti.</p>
<p class="MsoPlainText">Ad esempio Dayton Miller, basandosi sugli studi dei due
scienziati, effettuò una lunga serie di esperimenti, durati oltre vent’anni,
con oltre 200.000 misurazioni, trovando sempre risultati che, invece,
confermavano l’esistenza di un etere che influenzava la Terra nel suo
spostamento nel cosmo. Dai risultati degli esperimenti emerse, inoltre, che la
velocità della luce non era costante in tutte le direzioni, ma variava in
funzione di esse. In base a queste scoperte, oltre a dimostrare la presenza di
un etere nel cosmo, veniva automaticamente invalidata anche la teoria della
relatività di Einstein. Tuttavia la teoria del vuoto oramai aveva preso piede e
sembrava desse soddisfazione a buona parte degli scienziati mondiali, e nessuno
aveva in quel momento intenzione di rimetterla in discussione.</p>
<p class="MsoPlainText">eBook - Noi, Medici di Noi Stessi >> <a href="https://bit.ly/47jiVMY">https://bit.ly/47jiVMY</a> <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Medicina tradizionale ed energia orgonica per ritrovare
la salute<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Gabriele Muratori<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><a href="https://www.macrolibrarsi.it/ebooks/ebook-noi-medici-di-noi-stessi.php?pn=1567">https://www.macrolibrarsi.it/ebooks/ebook-noi-medici-di-noi-stessi.php?pn=1567</a></p><p class="MsoPlainText"><br /></p>
<p class="MsoPlainText"><o:p> </o:p></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-9553631514830794602023-12-29T14:42:00.007+01:002023-12-29T14:42:31.811+01:00L'impronta dell'entropia nella fisiologia umana<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjC0A-lu7BSG5xezJFaJ5qq0hVSYqx2bDI5vFspG7-WfNtBU7uUMg6UASBmVcoSilYOj7fiC99g7ec84-vSz_AoyJSi_LeKpVHzPc4QjBvjFYTnVARCPyF7fWbPiAlsllhJlA6KnFqEcgIU1MtZdeKM4NK4-6w3zBfro8aVJzEu20vFa_rdAi_lYP5LxBg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="312" data-original-width="600" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjC0A-lu7BSG5xezJFaJ5qq0hVSYqx2bDI5vFspG7-WfNtBU7uUMg6UASBmVcoSilYOj7fiC99g7ec84-vSz_AoyJSi_LeKpVHzPc4QjBvjFYTnVARCPyF7fWbPiAlsllhJlA6KnFqEcgIU1MtZdeKM4NK4-6w3zBfro8aVJzEu20vFa_rdAi_lYP5LxBg=w400-h208" width="400" /></a></div><p class="MsoPlainText"><b>L'impronta dell'entropia nella fisiologia umana</b></p>
<p class="MsoPlainText">Scienza e Fisica Quantistica</p>
<p class="MsoPlainText">>> <a href="https://bit.ly/3TKMwLf">https://bit.ly/3TKMwLf</a>
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></p>
<p class="MsoPlainText">La seconda legge della termodinamica conferma la sua
trasversalità in tutto l’Universo fisico. L’impronta dell’entropia è
riconoscibile anche nell’ambito della fisiologia umana quando nell’organismo, o
in sue parti, intervengono modificazioni a seguito di interazioni con
l’ambiente esterno.</p>
<p class="MsoPlainText">Fausto Bersani Greggio - 27/12/2023</p>
<p class="MsoPlainText">Il rapporto stimolo – risposta</p>
<p class="MsoPlainText">Gli organi di senso rappresentano la base biologica della
percezione. Nell’uomo completano la loro maturazione entro i primi 4-5 mesi di
vita e la loro funzione è quella di registrare i cambiamenti che avvengono
nell’ambiente e trasmetterli al cervello.</p>
<p class="MsoPlainText">Per esempio il sistema visivo è sensibile alla luce
emessa o riflessa da un oggetto (energia elettromagnetica) e i diversi sistemi
sensoriali la traducono in impulsi nervosi.</p>
<p class="MsoPlainText">Lo stesso dicasi per i suoni percepiti dal nostro
apparato uditivo.</p>
<p class="MsoPlainText">Ogni organo di senso comporta una trasduzione, ossia la
modificazione di un tipo di energia presente nell’ambiente (ad esempio onde
luminose o sonore) in segnali neuronali, ossia un altro tipo di energia.</p>
<p class="MsoPlainText">Inoltre i sensi non rispondono solo alla stimolazione di
una particolare forma di energia, ma devono anche fornire percezioni
differenziate a fronte di eventuali variazioni del segnale esterno.</p>
<p class="MsoPlainText">In sostanza ogni forma di energia può variare secondo due
modalità: quantitativa e qualitativa.</p>
<p class="MsoPlainText">Nella fase di registrazione i nostri organi di senso,
come tutti gli strumenti di misura, sono però vincolati da alcuni limiti.</p>
<p class="MsoPlainText">Il primo è legato al fatto che ogni sistema è sensibile
solo ad un particolare tipo di energia.</p>
<p class="MsoPlainText">Ciò comporta che molti altri stimoli possono essere
presenti nell’ambiente ma noi non possiamo avvertirli, perché il nostro sistema
sensoriale non è capace di rilevarli (1), almeno non in tempo reale. Di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>questo problema me ne occuperò nell’ultima
parte.</p>
<p class="MsoPlainText">Un altro limite è rappresentato dall’intensità dello
stimolo.</p>
<p class="MsoPlainText">Questo vuol dire che qualsiasi stimolo fisico deve
raggiungere un livello minimo per suscitare una sensazione. Tale livello,
chiamato soglia assoluta, segna il confine fra gli stimoli che vengono recepiti
dall’organismo (stimoli sovraliminari) e gli stimoli che, pur essendo presenti,
non sono avvertiti dall’organismo (stimoli infraliminari) [1].</p>
<p class="MsoPlainText">Un importante contributo in questo ambito venne dallo
studio della fisiologia dell’occhio. Infatti si può dimostrare che l’occhio
umano reagisce alla sensazione della luce in modo logaritmico. Per dare un
idea, proviamo a immaginarci dentro una stanza completamente buia, e supponiamo
di cominciare ad accendere una lampadina. La prima sensazione che proveremo
sarà quella di essere quasi abbagliati da questa luce. Supponiamo adesso di
accendere una seconda lampadina di uguale intensità. Adesso non percepiremo più
questo secondo evento con una sensazione di abbaglio, ma semplicemente vedremo
la stanza più luminosa. All’accensione di una terza lampadina la sensazione di abbaglio
sarà sempre meno intensa e così via.</p>
<p class="MsoPlainText">Altro esempio lo possiamo formulare pensando all’udito.
Quando siamo fermi ad un semaforo per aspettare il verde e ad un tratto
sentiamo il suono di un clacson lo avvertiamo in maniera molto netta
provocandoci una sensazione molto intensa. Se a questo primo si aggiunge un
secondo clacson non percepiremo una sensazione di intensità doppia rispetto
alla precedente.</p>
<p class="MsoPlainText">Un altro caso di relazione esistente tra stimolo e
percezione può essere realizzato con un esperimento consistente
nell'incrementare, di una certa quantità, il peso di un oggetto sostenuto da
una persona. La percezione di tale stimolo (l'incremento di peso) risulta
essere tanto meno accentuata, quanto più pesante è l'oggetto: ad esempio
aggiungere 1 kg ad un oggetto il cui peso è di 50 g risulta essere percepito in
maniera più gravosa rispetto ad aggiungere 1 kg ad un oggetto il cui peso
iniziale è di 20 kg. In altri termini aumenti graduali e costanti del peso
fisico si accompagnano ad aumenti via via sempre più deboli della sensazione di
pesantezza.</p>
<p class="MsoPlainText">La differenza appena percepibile pare sia una costante,
che ha un valore specifico per ogni modalità sensoriale e misura l'intensità di
uno stimolo dicendoci di quanto esso deve variare per essere percepito come
diverso da un altro (Legge di Weber-Fechner).</p>
<p class="MsoPlainText">Tornando all’esempio delle lampadine, nella
rappresentazione grafica che mette in relazione lo stimolo con la risposta (v.
fig.1), all’inizio ci sarà un plateau dovuto all’assenza di luce o comunque alla
presenza di stimoli talmente deboli da essere al di sotto della soglia
percettiva (stimoli infraliminari). Via via che il numero di lampadine aumenta
ci sarà un incremento della percezione della luce che poi si trasformerà ancora
in un plateau con una lenta crescita quando il numero delle sorgenti accese
sarà sufficientemente elevato per cui l’occhio non sarà più in grado di
apprezzarne la differenza. Quindi la curva sarà costituita da una soglia
iniziale, seguita da un andamento di crescita approssimativamente lineare e
quindi da una saturazione:</p>
<p class="MsoPlainText"><a href="https://www.scienzaeconoscenza.it/data/upload/Schermata%202017-07-24%20alle%2014.08.53.png">https://www.scienzaeconoscenza.it/data/upload/Schermata%202017-07-24%20alle%2014.08.53.png</a>
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">fig. 1</p>
<p class="MsoPlainText">Volendo semplificare, diremo che la risposta degli organi
di senso presenta una curva con un andamento logaritmico, per cui noi possiamo
descrivere la “sensazione” (risposta) come una costante (k) che moltiplica il
logaritmo della “Intensità del segnale” (stimolo), più una costante che è
dipendente dalla soglia:</p>
<p class="MsoPlainText">R = k ·ln I + costante<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>(1)</p>
<p class="MsoPlainText">Entropia e statistica</p>
<p class="MsoPlainText">In fisica esiste una grandezza che quando viene nominata
incute soggezione e allo stesso tempo suscita fascino: l’entropia. A livello
microscopico, tutte le leggi fisiche sono stranamente reversibili nel tempo,
tuttavia a livello macroscopico, quando viene coinvolto un numero elevato di
particelle, il tempo presenta una freccia ben definita: l’inchiostro versato in
un bicchiere contenente acqua si diffonderà e si mescolerà, non si separerà mai
dalla soluzione acquosa per tornare nel contagocce, quest’ultima sequenza è
contraria al nostro senso del tempo.</p>
<p class="MsoPlainText">L’uomo che diede un significato a tutto ciò fu Ludwig
Boltzmann il quale, non preso molto sul serio dai suoi contemporanei, oggi
viene considerato uno dei geni della fisica. Nella seconda metà del XIX secolo,
intuì per primo che l’entropia, una grandezza già nota in fisica, in
particolare nel secondo principio della termodinamica, era una misura del
disordine di un sistema.</p>
<p class="MsoPlainText">In particolare propose che fosse da mettere in relazione
con il numero dei diversi modi microscopici (microstati) attraverso i quali si
può ottenere una situazione osservabile sul piano macroscopico (macrostato)
(2).</p>
<p class="MsoPlainText">Un microstato di un sistema termodinamico rappresenta una
precisa configurazione dei suoi parametri microscopici (per esempio masse,
posizioni e velocità di tutte le molecole che costituiscono il sistema). Un
macrostato rappresenta invece una condizione con valori ben determinati di
pressione, volume e temperatura, tutte grandezze macroscopiche.</p>
<p class="MsoPlainText">Inoltre, mentre ad ogni microstato possiamo associare uno
ed un solo macrostato, ad ogni macrostato possono corrispondere più microstati
possibili.</p>
<p class="MsoPlainText">Pensiamo ad esempio alle molecole di un gas che,
occupando il medesimo volume, possono avere velocità e posizioni molto diverse
pur mantenendo la stessa energia cinetica media e quindi la stessa temperatura
misurabile a livello macroscopico con un termometro.</p>
<p class="MsoPlainText">Il risultato fondamentale a cui giunse Boltzmann fu che
l’entropia S può essere calcolata, a meno di una costante, con un’espressione
logaritmica del tipo:</p>
<p class="MsoPlainText"><span lang="EN-US" style="mso-ansi-language: EN-US;">S = k
·ln W + costante<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>(2)</span></p>
<p class="MsoPlainText">in cui W rappresenta il numero di possibili modi
equivalenti su scala microscopica (microstati) in cui le molecole possono
essere organizzate fra loro per dare lo stesso stato macroscopico (macrostato)
[2].</p>
<p class="MsoPlainText">Boltzmann riuscì a trovare il legame tra il concetto
termodinamico di entropia e quello di disordine passando attraverso una chiave
di lettura statistica: qualsiasi situazione definita in modo tale da poter
essere descritta in pochi modi diversi viene riconosciuta come ordinata e meno
probabile. Al contrario, una qualsiasi situazione che possa essere descritta in
molti modi, tutti equivalenti, viene detta disordinata e più probabile.</p>
<p class="MsoPlainText">Quando nel secondo principio della termodinamica si
afferma che l’entropia totale dell’Universo è in continuo aumento arriviamo a
uno dei concetti più importanti di tutta la scienza: in un qualsiasi processo
reale e spontaneo il disordine dell’Universo aumenta sempre. Anche se il moto
di ogni singola particella è reversibile nel tempo, non lo è la tendenza verso
l’aumento del “disordine” di una grande collezione di particelle. In questo
consiste la freccia del tempo, ossia nel divenire macroscopico dell’Universo da
uno stato di maggiore ordine, e meno probabile, ad uno di maggiore disordine, e
più probabile, proprio come nel caso dell’inchiostro nell’acqua.</p>
<p class="MsoPlainText">Tentiamo una sintesi</p>
<p class="MsoPlainText">Alla luce di quanto sopra esposto, viene spontaneo
tentare una sintesi accattivante. Nelle varie trasformazioni energetiche che
avvengono nell’Universo, l’energia totale rimane sempre costante (Primo
principio della termodinamica) anche se la sua qualità subisce una sorta di
degrado a causa dell’inevitabile tendenza al disordine. In altri termini, ad
ogni passaggio successivo, è come se l’energia perdesse di qualità e diventasse
sempre meno disponibile per produrre lavoro.</p>
<p class="MsoPlainText">In tutto ciò la somiglianza tra la legge sperimentale di
Weber – Fechner (1) e l’interpretazione statistica dell’entropia fornita da
Boltzmann (2) è sorprendente.</p>
<p class="MsoPlainText">Gli accostamenti, ad esempio, tra la risposta a uno
stimolo e l’entropia, così come tra il numero di microstati possibili e
l’intensità dello stimolo stesso non possono passare inosservati: uno stimolo
esterno sarà tanto più significativo quanto maggiore sarà il numero di
microstati che metterà a disposizione del sistema e, allo stesso tempo, la
risposta fisiologica sarà proporzionale al grado di disordine che viene
introdotto a livello biologico a fronte di tale interazione con l’ambiente. Di
fatto l’energia che viene fornita a livello cellulare genera un disordine in
grado di produrre sensazioni e percezioni con una risposta che in linguaggio
matematico diremo logaritmica.</p>
<p class="MsoPlainText">Il nostro sistema percettivo, nel momento della
trasduzione, trasforma energia ordinata ad esempio sotto forma di onde
elettromagnetiche o acustiche, le quali contengono informazioni sull’universo
circostante, in impulsi nervosi, l’unico linguaggio che il cervello è in grado
di comprendere, anche se più disordinati. Questo connotato degenerativo
comporta, dopo la trasduzione del nostro cervello, una perdita delle
informazioni originali dello stimolo e impedisce un’ulteriore possibilità di
produrre lavoro.</p>
<p class="MsoPlainText">Oltre gli organi di senso</p>
<p class="MsoPlainText">In sostanza ritengo che la legge di Weber – Fechner non
sia altro che una forma mascherata della seconda legge della termodinamica. Se
così fosse, dal momento che essa rappresenta una legge trasversale a tutto
l’Universo fisico, dovrebbe potersi manifestare, per quanto ci riguarda, anche
laddove il nostro apparato sensoriale, dotato di specifiche sensibilità
(acustica, visiva, gustativa, olfattiva, tattile), non riesce ad essere
allertato.</p>
<p class="MsoPlainText">Ad esempio non siamo in grado di inseguire visivamente il
movimento troppo veloce della luce, ma ciò non impedisce che la nostra vista ne
riceva stimoli e fornisca delle risposte percettive. Allo stesso modo non siamo
in grado di apprezzare il moto troppo lento della terra, ma ciò non toglie
comunque che alcuni nostri bioritmi, ad esempio, si siano adattati al ritmo
circadiano notte – giorno legato proprio alla rotazione terrestre, basti
pensare alla produzione di melatonina o di cortisolo.</p>
<p class="MsoPlainText">Pertanto ritengo che uno stimolo non sia solamente
energia in grado di suscitare una risposta rapida a livello dei recettori
legati agli organi di senso, quanto piuttosto ad ogni tipo di bioricettore.</p>
<p class="MsoPlainText">Potrebbero essere coinvolti complessi meccanismi, non
solo quelli preposti alla raccolta e all’elaborazione di informazioni in tempi
molto brevi. È noto che esistono effetti, anche patologici, a distanza di tempo
senza un preavviso sensoriale. Una sollecitazione silente che tuttavia potrebbe
comportare un aumentato rischio di evoluzioni patologiche a causa di una sorta
di effetto di accumulazione nel tempo.</p>
<p class="MsoPlainText">A questo punto ho provato ad applicare queste valutazioni
ad una serie di studi epidemiologici volti a verificare l’ipotesi di incidenza
di leucemia infantile per esposizioni a campi magnetici generati da linee
elettriche in bassa frequenza (50 Hz). A questo proposito è utile segnalare che
in virtù di alcuni di questi studi la IARC (International Agency for Research
on Cancer, Lione, Francia) classificò, nel 2002, tali campi fra i possibili
cancerogeni per l’uomo.</p>
<p class="MsoPlainText">Nel corso della mia ricerca bibliografica [2], [3], [4],
[5], che ha coinvolto 20 pubblicazioni apararse dal 1993 al 2010, è stato preso
in considerazione, come parametro statistico, il cosiddetto Rapporto di
disparità (Odds Ratio = OR) (3).</p>
<p class="MsoPlainText">Il suo significato si può facilmente chiarire con un
esempio: se in un’indagine risulta che il 12% dei fumatori e il 4% dei non
fumatori si ammalano di broncopolmonite in un periodo di osservazione di dieci
anni, il fattore OR si ottiene confrontando il rapporto tra individui colpiti
dall’evento e individui non colpiti, selezionati tra gli esposti, ed il
corrispondente rapporto tra i non esposti. Nell’esempio precedente, tra i
fumatori il rapporto è 12/(100-12), ossia 3/22, mentre tra i non fumatori
risulta 4/(100-4), ossia 1/24; pertanto si ha che OR = 3/22 : 1/24 = 72/22 =
3,27. Quando il fattore OR è pari a 1 l’esposizione non ha alcuna influenza sul
rischio, siamo cioè in condizioni di soglia, quando risulta maggiore di 1 il
rischio aumenta con l’esposizione, se invece è inferiore a 1 l’esposizione ha
un ruolo protettivo. I dettagli dell’analisi statistica che ho condotto sono
reperibili sul mio sito [6]. In questa sede mi limito a riportare solo il
risultato principale: mediando la variabile di rischio OR ottenuta nei vari
studi e mettendola in relazione con il campo magnetico, espresso in microTesla,
a cui erano esposti a livello residenziale campioni della popolazione in età
pediatrica, si ottiene nuovamente una curva logaritmica:</p>
<p class="MsoPlainText"><a href="https://www.scienzaeconoscenza.it/data/upload/Schermata%202017-07-24%20alle%2014.28.29.png">https://www.scienzaeconoscenza.it/data/upload/Schermata%202017-07-24%20alle%2014.28.29.png</a><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">fig.2</p>
<p class="MsoPlainText">La soglia si colloca intorno a 0,2 microTesla (uT),
esposizione che fornisce un OR = 1. Il coefficiente di correlazione R2, che
compare nel riquadro giallo, ci indica il livello di adattamento della curva ai
punti sperimentali. L’interpolazione è tanto più corretta quanto più R2 si
avvicina ad 1. Nel nostro caso si ottiene un valore pari a 0,9985. Un’analisi
statistica dettagliata dimostra che la probabilità che due variabili non
correlate diano un R2 maggiore o uguale a quanto ho trovato (cioè forniscano un
“falso positivo”) è solo del 2,5%. Secondo gli standard statistici questa
correlazione viene definita significativa.</p>
<p class="MsoPlainText">Una riflessione finale</p>
<p class="MsoPlainText">In conclusione credo che questo tipo di approccio possa
aprire un varco estremamente interessante nell’ambito della fisiologia umana.
In sostanza ritengo si possa affermare che l’impronta dell’entropia sia
riconoscibile a tutti i livelli: sia negli effetti immediati e acuti legati
agli organi di senso, sia nelle dinamiche più complesse dei cosiddetti effetti
cronici caratterizzati da lunghi periodi di latenza. Il filo conduttore comune
è la natura statistica dell’entropia, un connotato fondamentale dei sistemi
macroscopici per i quali Boltzmann dimostrò l’esistenza di una freccia
temporale, una vera e propria rottura di simmetria nell’Universo fisico. È
forse veramente il caso di dire che la seconda legge della termodinamica non
perdona!</p>
<p class="MsoPlainText">Note</p>
<p class="MsoPlainText">(1) k rappresenta la costante di Boltzmann = 1,38·10-23
J/°K.</p>
<p class="MsoPlainText">(2) Per esempio noi sappiamo che le microonde consentono
il funzionamento dei nostri telefoni cellulari, ma queste non sono visibili ai
nostri occhi.</p>
<p class="MsoPlainText">(3) L’epidemiologia consiste nell’osservazione delle
frequenze e della distribuzione delle patologie nelle popolazioni umane
ricercando eventuali rapporti di causalità con agenti esterni.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></p>
<p class="MsoPlainText">Bibliografia</p>
<p class="MsoPlainText">[1] Sensazione e Percezione, Eleonora<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Bilotta,<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>https://it.pinterest.com/pin/561613016010986164.</p>
<p class="MsoPlainText">[2] AGENZIA INTERNAZIONALE PER LE RICERCHE SUL CANCRO
(O.M.S.), DI LIONE (FRANCIA): IARC Monographs, Vol. 80 (2002).</p>
<p class="MsoPlainText">[3] Esposizione a campi elettromagnetici a bassa ed alta
frequenza e rischi per la salute, Paola Michelozzi - Dipartimento di
epidemiologia del Lazio, Università degli studi di Brescia, Seminari di Sanità
Pubblica, V Edizione, 2012.</p>
<p class="MsoPlainText">[4] CAMPI ELETTROMAGNETICI NON IONIZZANTI (CEM): QUALI
RISCHI PER LA SALUTE?, ANGELO GINO LEVIS, Prof. Ordinario di Mutagenesi
Ambientale, Univ. PD Padova/ISDE, 16.05.2013.</p>
<p class="MsoPlainText">[5] Inquinamento da campi elettrici, magnetici ed
elettromagnetici, Paolo Bevitori – Maggioli Editore (2007).</p>
<p class="MsoPlainText">[6] Bersani G. Fausto, https://sites.google.com/site/unasvoltainfisica/attualita,
Leucemia infantile e campi magnetici ELF<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>(2017).</p>
<p class="MsoPlainText">SCOPRI LA RIVISTA SCIENZA E CONOSCENZA:</p>
<p class="MsoPlainText">>> <a href="https://bit.ly/3TKMwLf">https://bit.ly/3TKMwLf</a>
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></p><p class="MsoPlainText"><span style="mso-spacerun: yes;"><br /></span></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-79396744587799293532023-12-27T10:39:00.004+01:002023-12-27T10:39:30.762+01:00L'esperimento di Young: prova natura ondulatoria della luce<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgYfTBTbr8dRUmv03SSAknKYXwu4Fmd6__7xrvEyE0EUoPvc-o2HofrMk2G-ffZO0BUvRKQ1nvMg5Od7m5rP1q8KlBijoIr_7_EaAYgfXwibZaQDCZTP1cYSHAWJvDZL2sYPNzDsOEDRC4QHtFiklU3ZE3QTfKmI0-LFm2O_nQAvgh5KFwF9RTGp4nxDBM" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="312" data-original-width="600" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgYfTBTbr8dRUmv03SSAknKYXwu4Fmd6__7xrvEyE0EUoPvc-o2HofrMk2G-ffZO0BUvRKQ1nvMg5Od7m5rP1q8KlBijoIr_7_EaAYgfXwibZaQDCZTP1cYSHAWJvDZL2sYPNzDsOEDRC4QHtFiklU3ZE3QTfKmI0-LFm2O_nQAvgh5KFwF9RTGp4nxDBM=w400-h208" width="400" /></a></div><br /><b style="color: #333333; font-family: Verdana;">L'esperimento di Young: prova concreta della natura ondulatoria della luce</b><p></p><p class="MsoPlainText"><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;">Scienza e Fisica Quantistica</span><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;">>> </span><a href="https://goo.gl/QZeXCT" style="background-color: #fafafa; color: darkblue; font-family: Verdana; text-decoration-line: none;" target="_blank">https://goo.gl/QZeXCT</a><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;"></span><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;">Se fino alla fine del Settecento era predominante la concezione newtoniana secondo cui la luce sarebbe composta da particelle, nel 1802 il medico inglese Thomas Young realizzò un esperimento sensazionale che sembrò sbaragliare il modello corpuscolare. L’esperimento di Young è molto semplice.</span><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;">Davide Fiscaletti - 25/12/2023</span><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;">La luce entra in una piastra con due fenditure. Si osserva quindi, su un apposito schermo, posizionato a una certa distanza dietro la fenditura, il comportamento della luce dopo che ha attraversato le fenditure. La cosa interessante, e a quei tempi rivoluzionaria, è che Young vide sullo schermo bande chiare e scure che si alternavano.</span><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;">Se però copriva una delle due fenditure in modo che la luce passasse solo dall’altra, le bande scomparivano. Supponendo che la luce sia composta da particelle, la luminosità dovrebbe dipendere direttamente dal numero di particelle: più particelle arrivano in un punto, più esso ci apparirà luminoso.</span><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;">Con questa ipotesi non è però possibile spiegare le bande effettivamente osservate da Young. In particolare, non si riesce assolutamente a spiegare perché in certi punti avvenga un fenomeno bizzarro: la diminuzione della luminosità se sono aperte entrambe le fenditure e l’aumento della luminosità quando solo una fenditura è aperta. Insomma, l’ipotesi secondo la quale la luce è composta da particelle sembra essere smentita dall’osservazione sperimentale di bande chiare e scure.</span><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;">I risultati ottenuti da Young possono essere invece compresi facilmente ipotizzando che la luce si comporti come un’onda sul lago, che la luce sia un’onda che si diffonde nello spazio. L’esperimento di Young evidenzia il cosiddetto fenomeno di interferenza di due onde luminose, cioè della sovrapposizione di due onde luminose provenienti da due sorgenti coerenti (che emettono onde di eguale frequenza e mantengono inalterata la differenza di fase): dietro le due fenditure compaiono due onde che nelle zone in cui oscillano nella stessa direzione si rafforzano generando bande chiare (interferenza costruttiva), mentre nelle zone in cui oscillano in direzioni opposte si annullano a vicenda generando bande scure (interferenza distruttiva).</span><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;">Ecco cosa potrai approfondire nella versione completa</span><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;">dell'articolo sulla rivista</span><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;">Maxwell e l'elettromagnetismo</span><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;">Einstein: i fotoni</span><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;">Dualismo oggettivo onda-corpuscolo versus principio di complementarità</span><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;">Esperimenti sulla luce nella seconda metà del Novecento</span><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;">La luce nella teoria quantistica dei campi</span><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;">Continua la lettura su Scienza e Conoscenza n. 60</span><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;">Scienza e Conoscenza - n. 60 >> </span><a href="https://goo.gl/QZeXCT" style="background-color: #fafafa; color: darkblue; font-family: Verdana; text-decoration-line: none;" target="_blank">https://goo.gl/QZeXCT</a><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;"></span><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;">Nuove scienze, Medicina non Convenzionale, Consapevolezza</span><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;">Autori Vari</span><br style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana;">>> </span><a href="https://www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-60.php?pn=1567" style="background-color: #fafafa; color: darkblue; font-family: Verdana; text-decoration-line: none;" target="_blank">https://www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-60.php?pn=1567</a></p><p class="MsoPlainText"><br /></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-50894872038748835222023-12-16T10:29:00.005+01:002023-12-16T10:30:13.000+01:00DNA e “dogma” della biologia molecolare<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg9BbvCBoZJnG-o9Pt8LFRghoHfaALUfWmCwOC0vkTqs8rR2swWNdTHdjF6dIffxNCWvdLqGz8POFkP-PUH5NsMdgvHMZLms93IGzTCPT6J28_o9ICAsAxvAK9SBgu_P-5ola0hU6gImtWuuobTMJz4j-HDPN20mGikbr1hR9c0n5_tzI6vCtADeuqa5q4" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="312" data-original-width="600" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg9BbvCBoZJnG-o9Pt8LFRghoHfaALUfWmCwOC0vkTqs8rR2swWNdTHdjF6dIffxNCWvdLqGz8POFkP-PUH5NsMdgvHMZLms93IGzTCPT6J28_o9ICAsAxvAK9SBgu_P-5ola0hU6gImtWuuobTMJz4j-HDPN20mGikbr1hR9c0n5_tzI6vCtADeuqa5q4=w400-h208" width="400" /></a></div><br /><b>Il DNA e il “dogma” della biologia molecolare</b><p></p>
<p class="MsoPlainText">Nuova Biologia</p>
<p class="MsoPlainText">>> <a href="https://goo.gl/oH72LH">https://goo.gl/oH72LH</a></p>
<p class="MsoPlainText">Dalla genetica all’epigenetica: la dottoressa Debora
Rasio ci spiega come le scelte dei genitori – dall’alimentazione, alle
emozioni, alla gestione dello stress – influiscono sul destino dei figli</p>
<p class="MsoPlainText">Debora Rasio - 15/12/2023</p>
<p class="MsoPlainText">Il colore dei capelli, degli occhi, della pelle,
l’altezza, la struttura fisica e altri caratteri somatici sono chiaramente
codificati da precise sequenze genetiche presenti nel nostro DNA. Ci si è
spinti fino a ritenere che la predisposizione alle malattie, l’intelligenza, la
capacità di procreare, persino il carattere dipendessero da quel filamento
lungo circa 2 metri che risiede nel nucleo delle nostre cellule,
“impacchettato” e superavvolto in particolari strutture proteiche chiamate
istoni. Non a caso, oggi si ricorre diffusamente all’analisi del DNA per
misurare la predisposizione alle malattie. È la naturale conseguenza del
determinismo biologico che vede l’uomo come il prodotto dell’espressione dei
suoi geni, il suo presente e il suo futuro deducibili dalla lettura del suo
DNA.</p>
<p class="MsoPlainText">Una visione così semplicistica del mondo è andata
sgretolandosi allorché gli stessi scienziati, progredendo nella conoscenza dei
meccanismi che regolano le funzioni cellulari, hanno scoperto che il cosiddetto
“dogma centrale della biologia molecolare” secondo il quale il flusso di
informazioni viaggia solo in una direzione – dal DNA verso le proteine, senza
possibilità di un percorso inverso – fosse, semplicemente, falso. Il flusso di
informazioni, infatti, viaggia in entrambe le direzioni e, se è vero che nasciamo
con un determinato corredo di geni, è pur vero che sarà l’ambiente a decidere
quali esprimere e quali no, in una continua relazione adattativa con il mondo
circostante.</p>
<p class="MsoPlainText">Il DNA spazzatura non è affatto da buttare</p>
<p class="MsoPlainText">Fino alle fine del secolo scorso si pensava che noi
esseri umani, le creature più intelligenti del pianeta, avessimo un numero di
geni di gran lunga superiore a quello di qualunque altra specie.</p>
<p class="MsoPlainText">Abbiamo dovuto attendere il completamento del Progetto
Genoma Umano, nei primi anni 2000, per apprendere la verità: nel nostro DNA si
trovano solo circa 20.000 geni che codificano informazioni per la sintesi di
proteine, più o meno lo stesso numero di quelli che possiede un topo,
corrispondenti all’1,5 percento di tutto il nostro DNA.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></p>
<p class="MsoPlainText">Oggi sappiamo che la differenza sostanziale fra noi e le
altre specie non risiede in queste regioni codificanti, ma nella restante parte
del DNA, cioè in quel 98,5 percento considerato per lungo tempo privo di
funzioni e per questo denominato “DNA spazzatura”. Tutt'altro, proprio questa
parte “non codificante” decide quali, e in quanta parte, geni esprimere e quali
no. E ci rende “unici” e diversi da tutti gli altri e dalle altre specie. Ma le
sorprese, in quanto a scoperte, non finiscono qui.</p>
<p class="MsoPlainText">Continua la lettura di questo straordinario articolo
inedito su:</p>
<p class="MsoPlainText">Scienza e Conoscenza n. 65 - Luglio-Settembre 2018
>> <a href="https://goo.gl/oH72LH">https://goo.gl/oH72LH</a> <o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Nuove Scienze, Medicina non Convenzionale, Coscienza<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-65-luglio-settembre-2018.php?pn=1567">www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-65-luglio-settembre-2018.php?pn=1567</a><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><br /></p>
<p class="MsoPlainText">EDITORIALE - Tu sei la memoria del mondo</p>
<p class="MsoPlainText">Qualche tempo fa mi sono imbattuta in un
videodocumentario realizzato dagli studenti del terzo anno della Civica Scuola
di Cinema di Milano sull'Epigene-tica e ne sono rimasta affascinata. Mi ha
stupito profondamente come questo video, così dettagliato e approfondito
sull'argomento, spiegasse però in maniera semplice e immediata l'EPI-GENETICA.</p>
<p class="MsoPlainText">Vorrei quindi ispirarmi alla semplicità narrativa della
Prof.ssa Altucci in questo video per introdurvi l'argomento.</p>
<p class="MsoPlainText">Il nostro genoma, fin dalla nascita, risponde e
interagisce con il tempo e con lo spazio in cui viviamo, quindi dialoga
continuamente con l'esterno. Minuto dopo minuto, giorno dopo giorno si modifica
e si plasma secondo le memorie e le esperienze acquisite e da qui nasce la
parola EPI-GENETICA -che deriva dal greco EPI "al di sopra" - che
significa andare OLTRE LA GENETICA.</p>
<p class="MsoPlainText">Immaginiamo il nostro genoma come un libro da cui le
cellule prendono le informazioni per agire e lavorare nel nostro corpo. Ora
immaginiamo che su quel libro man mano vengano presi appunti, messi dei
post-it, e sottolineati interi capitoli: bene, tutte queste informazioni
aggiuntive sono l'EPIGENOMA. Il genoma è fisso, ma l'epigenoma si modifica in
base all'ambiente e all'esperienza, quindi ognuno di noi è, semplicemente, la
memoria del mondo.</p>
<p class="MsoPlainText">Cosa significa tutto questo? Beh significa che molte
delle nozioni che fino ad oggi abbiamo imparato sulla dipendenza della nostra
vita e salute dal nostro DNA possono essere messe in discussione.</p>
<p class="MsoPlainText">È quello che facciamo in questo meraviglioso e
illuminante numero di «Scienza e Conoscenza»: mettiamo in discussione e
cerchiamo di aprire nuovi orizzonti su diversi argomenti, dalla genetica ai
bio-fotoni, dall'intelligenza artificiale ai misteri delle piramidi in Bosnia.</p>
<p class="MsoPlainText">Romina Alessandri<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Direttore Editoriale di Scienza e Conoscenza</p>
<p class="MsoPlainText">Indice</p>
<p class="MsoPlainText">EPIGENETICA<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Epigenetica: oltre il DNA, Valerio Pignatta<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">I campi elettromagnetici modificano i nostri geni? Andrea
Cormano<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Relazioni: più forti della genetica? - Intervista a
Giovanni Abbate Daga a cura di Marianna Gualazzi<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Epigenetica e alimentazione, Debora Rasio<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Musica per le cellule, Emiliano Toso<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">MEDICINA NON CONVENZIONALE<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">La Narrazione che Cura, Carmen Di Muro<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Capire la sofferenza - Intervista a Guido Giarelli a cura
della Redazione<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Omeopatia: non è effetto placebo, Diego Tomassone<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Cibo per la tiroide - Intervista a Simone Grazioli
Schagerl a cura della Redazione<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Ayurveda Italiana - Intervista ad Anna Camatti a cura di
Marianna Gualazzi<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">La Guarigione Quantica - Intervista a Flavio Burgarella a
cura di Emanuele Cangini<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">SCIENZA<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Biofotoni: un mistero da risolvere, Luigi Maxmilian
Caligiuri<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Incontri ravvicinati del terzo tipo, Maurizio Di Paolo
Emiliano<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">ARCHEOLOGIA</p>
<p class="MsoPlainText">Scienza e Conoscenza n. 65 - Luglio-Settembre 2018
>> <a href="https://goo.gl/oH72LH">https://goo.gl/oH72LH</a><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><br /></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-11986885205110138382023-12-13T09:49:00.004+01:002023-12-13T09:49:50.817+01:00Che cosa intendiamo per Universo?<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhF3ac1SYNxZFiLduuDw9KMzluEoHqy3dXOZ4-aVSeB8gZlECGp-rDZeOgG9QDdeiUzxh3VH_AKXcaZQRl_88K4dGhIRExq-y4tCf1LPgkg4vM1j3MpWcA_PAoh0FdzHlVtwlgz77d9VWgd_hn7dejmf7aw1Qc4V9vgty1vr9C5aLij9GXTCnCbmrCrfQs" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="312" data-original-width="600" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhF3ac1SYNxZFiLduuDw9KMzluEoHqy3dXOZ4-aVSeB8gZlECGp-rDZeOgG9QDdeiUzxh3VH_AKXcaZQRl_88K4dGhIRExq-y4tCf1LPgkg4vM1j3MpWcA_PAoh0FdzHlVtwlgz77d9VWgd_hn7dejmf7aw1Qc4V9vgty1vr9C5aLij9GXTCnCbmrCrfQs=w400-h208" width="400" /></a></div><br /><b>Che cosa intendiamo per Universo?</b><p></p>
<p class="MsoPlainText">Scienza e Fisica Quantistica</p>
<p class="MsoPlainText">>> <a href="https://bit.ly/3RGe8Qf">https://bit.ly/3RGe8Qf</a>
<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Scopriamo in anteprima l' E-book di Antonella Ravizza che
ci racconta i misteri dell'Universo in 13 grandi domande: da come è nato a come
e quando finirà...</p>
<p class="MsoPlainText">Antonella Ravizza - 12/12/2023</p>
<p class="MsoPlainText">L’Universo è per definizione tutto lo spazio che ci
circonda e tutto ciò che contiene: materia, energia, pianeti, stelle, galassie
e tutto il contenuto dello spazio intergalattico. La parte osservabile
dell’Universo ha un diametro di 92 miliardi di anni-luce, dove per anno-luce si
intende un’unità di misura di lunghezza, corrispondente alla distanza percorsa
dalla luce, o da un’altra radiazione elettromagnetica nel vuoto, in un anno e
cioè a 9460,5 miliardi di chilometri. Dalla sua osservazione si deduce che esso
sia stato governato dalle stesse leggi e dalle stesse costanti fisiche per la
maggior parte della sua storia.</p>
<p class="MsoPlainText">La più grande distanza che è possibile osservare è
contenuta nell’Universo osservabile e da studi attenti si è potuto verificare
che l’Universo tende ad espandersi con un ritmo sempre maggiore. Sono nate tante
teorie sulla nascita e sulla fine dell’Universo; per la nascita sappiamo che la
più accreditata è la teoria del Big Bang, ma in ogni caso i fisici non sono in
grado di stabilire cosa abbia preceduto il Big Bang. Alcuni parlano di modelli
di Universo ciclico, altri parlano di multiverso, cioè suppongono che il nostro
Universo sia solo uno tra i molteplici che possono esistere.</p>
<p class="MsoPlainText">Il termine Universo deriva dal latino universus, che
significa tutto, intero, infatti è definito come tutto ciò che esiste fisicamente.
È possibile concepire lo spazio-tempo separati, incapaci di interagire uno con
l’atro, come se ci fossero un gruppo di bolle di sapone separate. Immaginiamo
degli osservatori all’interno delle singole bolle, essi non potrebbero in alcun
modo interagire con gli altri. Ecco, ciascuna bolla è un Universo, mentre il
nostro spazio-tempo è l’Universo. L’insieme di tutte le bolle è chiamato
multiverso, mentre gli altri universi separati dal nostro (le altre bolle) sono
chiamate differenti dimensionalità o topologie spazio-temporali, che potrebbero
avere forme diverse di materia ed energia, con diverse leggi fisiche e diverse
costanti fisiche. Secondo un’altra descrizione l’Universo è definito come tutto
ciò che nello spazio-tempo connesso può interagire con noi. Secondo la teoria
della relatività, però, alcune regioni dello spazio-tempo non potranno mai
interagire tra loro, perché l’espansione dello spazio le fa allontanare ad una
velocità maggiore della velocità della luce. La parte dell’Universo che invece possiamo
vedere si chiama Universo osservabile, e dipende dalla posizione in cui si
trova l’osservatore. Quando l’osservatore viaggia, il suo Universo osservabile
cambia, si allarga; ma nessun osservatore, nemmeno viaggiando più velocemente
possibile, può interagire con tutto lo spazio.</p>
<p class="MsoPlainText">Per noi l’Universo osservabile è rappresentato dalla Via
Lattea. Il nostro Sistema Solare, infatti, è incorporato in una galassia
composta da miliardi di stelle (la Via Lattea), ma esistono miliardi di
galassie più o meno simili. Il sistema solare è il sistema planetario formato
da una varietà di corpi celesti mantenuti in orbita dalla forza di gravità del
sole; ad esso appartiene anche la terra. È formato dal sole e da otto pianeti,
quattro rocciosi interni (Mercurio, Venere, Terra e Marte) e quattro giganti
gassosi esterni (Giove, Saturno, Urano e Nettuno) e dai rispettivi satelliti
naturali, da cinque pianeti nani (Cerere, Plutone, Haumea, Makemake ed Eris) e
da miliardi di corpi minori (asteroidi, comete, meteroidi e polvere
interplanetaria).</p>
<p class="MsoPlainText">Alcuni studi sulla loro distribuzione e sulla riga
spettrale hanno portato alla cosmologia moderna.</p><p class="MsoPlainText"><br /></p>
<p class="MsoPlainText">eBook - I Misteri del Nostro Grande Universo <o:p></o:p>>> <a href="https://bit.ly/3RGe8Qf">https://bit.ly/3RGe8Qf</a></p><p class="MsoPlainText">
<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">13 grandi domande sull'Universo: da come è nato a come e
quando finirà<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Antonella Ravizza<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><a href="https://www.macrolibrarsi.it/ebooks/ebook-i-misteri-del-nostro-grande-universo-epub.php?pn=1567">https://www.macrolibrarsi.it/ebooks/ebook-i-misteri-del-nostro-grande-universo-epub.php?pn=1567</a><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Com’è nato l’Universo? Esiste solo la teoria del Big
Bang? L’Universo ha un centro? E quanto è grande? Esistono altri pianeti come
il nostro in cui pullula la vita?</p>
<p class="MsoPlainText">Questo e-book risponde a tante domande e curiosità sul
nostro Universo, e lo fa utilizzando un linguaggio divulgativo e semplice, non
appesantito dalle dimostrazioni difficili e specifiche del linguaggio
scientifico specialistico.</p>
<p class="MsoPlainText">Il libro è una lettura piacevole e approfondita per
capire i passi avanti compiuti dalla scienza nella comprensione del nostro
Universo e quanto ancora c’è di inesplorato e di ignoto.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><br /></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-68484124346625923252023-12-12T10:09:00.004+01:002023-12-12T10:09:41.749+01:00Cunicoli spazio-temporali attraversabili dall'uomo!<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEggdAWKjnwCQ6fwrcvPpKdU3OZUt80UepJluYlxgfTuKbEIDR-K5b0qzeSMp0K2U_7pULM8RBKUBA9MoMrZWjr02sIG2FLkHto6YxKOISa8b0b12_eJkyNzDvZq0TgN0JV5ieA-9rgvDUBkXiMfopY9orv0rABIeiTD874m1Uh4tlrogbVV2rsr_Y1FwDQ" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="312" data-original-width="600" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEggdAWKjnwCQ6fwrcvPpKdU3OZUt80UepJluYlxgfTuKbEIDR-K5b0qzeSMp0K2U_7pULM8RBKUBA9MoMrZWjr02sIG2FLkHto6YxKOISa8b0b12_eJkyNzDvZq0TgN0JV5ieA-9rgvDUBkXiMfopY9orv0rABIeiTD874m1Uh4tlrogbVV2rsr_Y1FwDQ=w400-h208" width="400" /></a></div><br /><b>Cunicoli spazio-temporali attraversabili dall'uomo!</b><p></p>
<p class="MsoPlainText">Scienza e Fisica Quantistica</p>
<p class="MsoPlainText">>> <a href="https://bit.ly/3Zcu1zH">https://bit.ly/3Zcu1zH</a>
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></p>
<p class="MsoPlainText">In fisica, il cunicolo spazio-temporale, chiamato anche
wormhole, è una costruzione teorica la cui struttura può essere descritta come
quella di un tunnel che collega due punti dello spazio-tempo.</p>
<p class="MsoPlainText">Redazione - Scienza e Conoscenza - 11/12/2023</p>
<p class="MsoPlainText">È composto da una copia di due buchi, uno nero e uno
bianco, situati su due diversi fogli spazio-temporali e collegati tra loro da
un tunnel. In conformità con gli scenari proposti da alcuni fisici teorici, dal
buco nero, appena superato l’orizzonte degli eventi, la materia entra nel
cunicolo e dopo aver realizzato un viaggio inter-dimensionale in un tempo
finito, il buco bianco la fa fuoriuscire da un’altra parte dell’universo. Juan
Maldacena, professore di fisica teorica dell’Institute of Advanced Study e
Alexey Milekhin, studente laureato in astrofisica alla Princeton University,
hanno immaginato un modello di cunicolo spazio-temporale a cinque dimensioni,
teoricamente attraversabile dall’essere umano. Lo studio intitolato Humanly
Traversable Wormholes è stato pubblicato nel sito della Cornell University nel
2020 (https://arxiv.org/abs/2008.06618).</p>
<p class="MsoPlainText">Secondo i due fisici, l’esistenza dei cunicoli
spazio-temporali attraversabili è collegata all’esistenza dell’energia
negativa, che per la fisica classica è una cosa inesistente, ma che viene usata
come concetto teorico nel contesto della fisica quantistica. Le teorie di
Einstein prevedono che qualunque oggetto entrato in un buco nero non potrà mai
più uscire, insieme all’intera informazione che lo riguarda. Stephen Hawking
contestò in parte questa idea ancora negli anni 70 e rimase fermo sul fatto che
nel nostro universo l’informazione non può essere del tutto cancellata e persa
per sempre. Ciò significa che l’informazione quantistica, in qualche modo, si
deve conservare. Negli anni ‘90 il fisico canadese Don Page, studente di
dottorato di Stephen Hawking, specializzato in cosmologia quantistica, suggerì
che, quando un oggetto cade nel buco nero, l’informazione che lo riguarda non
viene del tutto persa perché aumenta il livello dell’entropia.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Ultimamente molti fisici credono che la sua teoria sia
corretta.</p>
<p class="MsoPlainText">La rappresentazione mentale dell’universo esposta nel
libro Amen la Nuova Umanità: Una Teoria del Tutto suggerisce che nella crescita
dell’universo ogni passaggio di stato da una dimensione inferiore a una
superiore avviene attraverso una singolarità, iniziata con un’implosione e
seguita da una discesa della materia, dell’energia e dell’informazione
attraverso il proprio cunicolo spazio-temporale, che è una struttura o scheletro
interno di ogni costruzione materiale o modulo esistenziale naturalmente
creato. Soltanto attraverso i moduli esistenziali stabili (chiamati qui ordini
di generazione), che hanno il circuito spazio-temporale completo (è stato
unificato l’inizio con la fine) si può arrivare nel punto di partenza (il buco
bianco di uscita si sovrappone al buco nero di entrata), aggiungendosi così una
nuova dimensione.</p>
<p class="MsoPlainText">Gesù disse: “Io sono la porta: se uno entra attraverso di
me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo”. (Vangelo secondo
Giovanni (Gv 10,1-10))</p>
<p class="MsoPlainText"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Il Campo Cristo è
un cunicolo spazio-temporale con una porta di entrata e una di uscita,
attraverso il quale l’essere umano può attraversare la morte e realizzare il
personale trasferimento in una nuova zona di coscienza, che caratterizza il
prossimo anello di crescita dell’universo, l’Essere Amen. Questo è il salto
quantico che l’essere umano è capace di realizzare e attraverso il quale si può
trasferire nella Quinta Dimensione (vedi il Glossario sul sito
www.sandachira.com).</p>
<p class="MsoPlainText">Amen - La Nuova Umanità — Libro >> <a href="https://bit.ly/3Zcu1zH">https://bit.ly/3Zcu1zH</a><br />Una teoria del Tutto<br />Elena Sanda Chira<br /><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__amen-la-nuova-umanita-libro.php?pn=1567">http://www.macrolibrarsi.it/libri/__amen-la-nuova-umanita-libro.php?pn=1567</a></p><p class="MsoPlainText"><o:p></o:p></p><p class="MsoPlainText"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhzDWeGDZHZ0pTWRjXmnuOxVcIhKuBu7a9foNFkRKXjhMAw51i7YB2LApmT93ZX4eKMnyZe7aldePl13X4uUJHABtws4BpUkCaLF5VvRDxd-3HZFUH17t5sTXJJq7YISe31Kj7rLbrGHN9Bo0XGkGpVHIJizxJB_W2ao69wD6_-723F7ESFwhhoFrz_K_I" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="312" data-original-width="600" height="166" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhzDWeGDZHZ0pTWRjXmnuOxVcIhKuBu7a9foNFkRKXjhMAw51i7YB2LApmT93ZX4eKMnyZe7aldePl13X4uUJHABtws4BpUkCaLF5VvRDxd-3HZFUH17t5sTXJJq7YISe31Kj7rLbrGHN9Bo0XGkGpVHIJizxJB_W2ao69wD6_-723F7ESFwhhoFrz_K_I" width="320" /></a></div><br /><br /><p></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-5556885675026792242023-11-29T10:03:00.000+01:002023-11-29T10:03:00.153+01:00Dilemma su coscienza e cervello olografico<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUI2m8vja41_skHt8oynBzTEzVZVYa_bl7evQ6rytgD9hcoQUyt-7grSKr_h2dbh8kuSFdHC0SC0DXXxq949MophZVrKQqLwzGBfftKXOpBDtadLpSxBm93b5INfi-BU1Lp8jWg9qHVytGUYvTgsd5p33wEh0RGvLiFuCfgN0xvvTp2pRwpmwE7Eupnyg/s600/coscienza-amit-goswami.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="312" data-original-width="600" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUI2m8vja41_skHt8oynBzTEzVZVYa_bl7evQ6rytgD9hcoQUyt-7grSKr_h2dbh8kuSFdHC0SC0DXXxq949MophZVrKQqLwzGBfftKXOpBDtadLpSxBm93b5INfi-BU1Lp8jWg9qHVytGUYvTgsd5p33wEh0RGvLiFuCfgN0xvvTp2pRwpmwE7Eupnyg/w400-h208/coscienza-amit-goswami.jpg" width="400" /></a></div><p class="MsoPlainText"><b>Il dilemma sulla coscienza e il cervello olografico</b></p>
<p class="MsoPlainText">Neuroscienze e Cervello</p>
<p class="MsoPlainText">>> <a href="https://bit.ly/3NYnk09">https://bit.ly/3NYnk09</a></p>
<p class="MsoPlainText">Che cos'è la coscienza? Che rapporto c'è tra mente e
cervello? È possibile parlare di processi quantistici e olografici della mente?
Ce ne parla Alberto Lori, giornalista e divulgatori scientifico, nel suo ebook
Coscienza Quantica.</p>
<p class="MsoPlainText">Alberto Lori - 28/11/2023</p>
<p class="MsoPlainText">Tratto dal libro Coscienza Quantica di Alberto Lori</p>
<p class="MsoPlainText">Che la coscienza sia un fenomeno complesso di difficile
soluzione sul piano strettamente scientifico non lo scopro certo io. È materia
di studio che richiede l’interdisciplinarietà di diversi settori di ricerca,
dalla filosofia alla psicologia, dalla medicina alla psichiatria, ma anche di
una scienza esatta come la fisica.</p>
<p class="MsoPlainText">Senza dubbio è un fenomeno soggettivo che ognuno può
interpretare come vuole, ma che non può in alcun modo essere negato, poiché è
davvero una riserva inesauribile di sensazioni, emozioni, intuizioni,
ispirazioni, attraverso cui, ciascuno è in grado di discernere il bene dal
male, il vero dal falso, ma soprattutto ciascuno, grazie ad essa, trova in sé
la potenzialità per costruirsi una realtà scevra dai condizionamenti, dalle
credenze limitanti, dai pregiudizi, dalle manipolazioni vere e presunte di chi
controlla i nostri modelli mentali.</p>
<p class="MsoPlainText">In ogni caso, sono troppe le evidenze grazie alle quali
la coscienza non può essere considerata come una “semplice” manifestazione
della neocorteccia cerebrale. Anzi, quelle stesse evidenze dimostrano come
essa, lo afferma il fisico Luigi Maxmilian Caligiuri, «sia caratterizzata da
un’esistenza propria, con tutta probabilità attinente a un livello più profondo
di realtà, e sia in grado di interagire con la materia. Ciò è indicativo di
come la coscienza potrebbe avere essa stessa una connotazione materiale, ma di
quale tipo di materia possa trattarsi e a quale dinamica essa risponda sono
interrogativi tutt’altro che semplici cui rispondere».</p>
<p class="MsoPlainText">Sulla natura della coscienza: Eccles e Dobbs</p>
<p class="MsoPlainText">Nonostante ciò sono molti i ricercatori che hanno tentato
di dare una risposta alla natura della coscienza. Per essi, a cominciare dal
neurofisiologo John Eccles (1903-1997), coscienza e mente sono la stessa cosa,
in ogni caso differenziata dal cervello. In altre parole, abbiamo la mente, una
struttura fisica ancora sconosciuta, e il cervello che ha il compito di
garantire ed eseguire le attività fisiologiche necessarie alla vita
dell’organismo cosciente.</p>
<p class="MsoPlainText">Nel 1967 il matematico inglese A. Dobbs ha proposto un
modello fisico della mente secondo cui la materia pensante sarebbe costituita
da un sistema complesso composto di unità quantistiche elementari denominate
“psitroni”, ovvero particelle, simili ai tachioni, aventi massa propria
immaginaria e, di conseguenza, caratterizzati da una velocità superiore a
quella della luce nel vuoto.</p>
<p class="MsoPlainText">La coscienza secondo Roberto Assagioli</p>
<p class="MsoPlainText">Lo psicologo transpersonale italiano, Roberto Assagioli
[fondatore della Psicosintesi: 1888-1974; N.d.A.], fa ricorso all’archetipo
uovo per rappresentare l’essere umano come un microcosmo.</p>
<p class="MsoPlainText">Nella sua Psicosintesi, Assagioli vede la psiche umana
come una figura ovoidale galleggiante nel grande mare dell’inconscio
collettivo. Il cerchio tratteggiato al centro della figura rappresenta il campo
di consapevolezza. Tutto ciò che non appartiene al campo, secondo Assagioli, è
il subconscio e ancor più in basso l’inconscio profondo. È l’oceano tumultuoso
nel quale sono immersi gli impulsi primari, le nostre abitudini, gli
automatismi, i programmi autobloccanti, i problemi irrisolti. È la sede da cui originano
spesso i nostri pensieri e stati d’animo negativi. C’è poi tutta una zona
superiore al campo dell’Ego, che è dominio del super conscio, il livello dal
quale provengono creatività, genialità, intuizioni, illuminazioni. «È qui che
risiedono allo stato potenziale», dice Assagioli, «le energie superiori dello
Spirito».</p>
<p class="MsoPlainText">Se osserviamo bene la figura ovoidale, ci sono altri due
punti degni di considerazione. Il puntino al centro del campo di consapevolezza
rappresenta l’Io cosciente, autoconsapevole della propria individualità. L’Io
cosciente, tuttavia, è soltanto un pallido riflesso dell’Io universale, la
Coscienza primaria, l’Osservatore del Tutto, la vera essenza del nostro essere.
Assagioli la descrive come una stella sulla punta dell’uovo, a metà sommersa
nell’ovoide psichico individuale e metà partecipe del “Campo di coscienza
universale” o “Inconscio collettivo”, dove esiste tutto ciò è stato, è e sarà.</p>
<p class="MsoPlainText">La coscienza per Antonio Damasio</p>
<p class="MsoPlainText">Per Antonio Damasio (1944), brillante neuroscienziato
portoghese, la coscienza è un particolare stato della mente in cui vi è
consapevolezza dell’esistenza propria e dell’ambiente circostante. La
conoscenza del proprio esistere è determinata dal lavoro di concerto di aspetti
diversi del Sé che Damasio definisce Proto-Sè (alla cui base sono le emozioni,
sulle quali a loro volta si sviluppano i sentimenti), il Sé nucleare (è ciò che
fornisce all’organismo il senso del qui e ora), il Sé autobiografico (livello
di coscienza che richiede l’uso del linguaggio giacché solo grazie ad esso è
possibile formulare la propria storia personale, fatta di ricordi, rimpianti,
speranze). Il Sé, pur nelle sue diverse estensioni, è in ogni caso una
manifestazione del corpo e in questo caso va riconosciuto a Damasio il merito
di avere introdotto il corpo nella discussione scientifica sulla coscienza.</p>
<p class="MsoPlainText">L'ipotesi olografica di Karl Pribram</p>
<p class="MsoPlainText">Di grande fascino è poi stata la teoria olografica di
Karl Pribram (1919-2015): secondo lo psichiatra austriaco, il cervello funziona
in maniera olografica grazie alla presenza di cellule specializzate. Pribram
ipotizzò nel 1960 che le informazioni non risiedessero nei neuroni o in reti
neurali, ma nell’intreccio degli impulsi elettrici cerebrali lungo la
superficie del cervello. L’esempio che fa è quello dell’ologramma creato allo
stesso modo dall’intreccio dei raggi laser.</p>
<p class="MsoPlainText">Una spiegazione agevole se si considera sia la mole
d’informazioni che un cervello umano è in grado di immagazzinare, sino a dieci
miliardi; sia che gli ologrammi in un centimetro cubo riescono a riporre
miliardi di informazioni grazie a delle minime variazioni degli angoli di
intersezione dei laser. Abbastanza agevole anche perché il modo in cui la mente
è capace di richiamare istantaneamente sensazioni e ricordi per associazioni la
fa sembrare molto simile a un sistema di correlazione incrociato. Agevole anche
perché la mente è un grande elaboratore, decodificatore e codificatore di
frequenze in immagini.</p>
<p class="MsoPlainText">L'ordine implicato di Bohm</p>
<p class="MsoPlainText">L’idea dell’ologramma, in ogni caso, non era nuova. Secondo
il fisico americano David Bohm (1917-1992), la realtà stessa della nostra vita
quotidiana è una sorta d’illusione. Sotto di essa vi è un altro livello di
realtà, più vasto e profondo, che dà origine a tutti gli oggetti e alle
apparenze del nostro mondo fisico, in modo molto simile a quello con il quale
una porzione di pellicola olografica dà origine a un ologramma.</p>
<p class="MsoPlainText">Bohm definisce il livello di realtà più profondo ordine
implicato, nel senso di celato, mentre chiama ordine esplicato, nel senso di
svelato, il nostro livello di esistenza. L’universo e la coscienza sono
considerati da Bohm come un unicum indiviso, un ologramma, nel quale la
registrazione fotografica degli oggetti reali contiene in ogni sua parte
l’informazione relativa all’intero oggetto.</p>
<p class="MsoPlainText">La forma e la struttura dell’oggetto sono inviluppate in
ogni porzione della lastra fotografica e quando queste sono sviluppate
forniscono un’immagine tridimensionale dell’intero oggetto. Queste due realtà
si fondono l’una nell’altra, interagendo. Il cervello umano le rappresenta
entrambe. L’ordine esplicato è costituito dai neuroni. L’ordine implicato è
costituito dalla coscienza.</p>
<p class="MsoPlainText">Scopri il libro di Alberto Lori</p>
<p class="MsoPlainText">eBook - Coscienza Quantica >> <a href="https://bit.ly/3NYnk09">https://bit.ly/3NYnk09</a> <o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Un percorso quantistico di sviluppo evolutivo<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Alberto Lori<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/ebooks/ebook-coscienza-quantica-pdf.php?pn=1567">www.macrolibrarsi.it/ebooks/ebook-coscienza-quantica-pdf.php?pn=1567</a>
<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><br /></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-16962307941668864962023-11-24T10:05:00.006+01:002023-11-24T10:05:37.449+01:00Il suono come radice dell'Universo<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEggLzJFNyQ-syb94lDEBpvfL63M5k9TjNHzOifIlKz9PHyG7tbJ0ejvwDuGtB7hZQfur_PRWht9QS7_p0GsFyvfHf8olONt1qfCaOqwRHbBO-_xkDDjSoqtaHCIrp39YN51uK6vUR9Aw9JdkAPQfsiza-8TS8NHwJAxt8I1dumq19CvBKO4u47Jip0cHi4" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="630" data-original-width="945" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEggLzJFNyQ-syb94lDEBpvfL63M5k9TjNHzOifIlKz9PHyG7tbJ0ejvwDuGtB7hZQfur_PRWht9QS7_p0GsFyvfHf8olONt1qfCaOqwRHbBO-_xkDDjSoqtaHCIrp39YN51uK6vUR9Aw9JdkAPQfsiza-8TS8NHwJAxt8I1dumq19CvBKO4u47Jip0cHi4=w400-h266" width="400" /></a></div><br /><b>Il suono come radice dell'Universo: dalle stringhe alla
sapienza vedica</b><p></p>
<p class="MsoPlainText">Scienza e Fisica Quantistica</p>
<p class="MsoPlainText">>> http://bit.ly/2PLGBoi</p>
<p class="MsoPlainText">Le antiche tradizioni orientali e la scienza moderna
mostrano come la vibrazione e il suono siano strutture primordiali alla base
dell’Universo</p>
<p class="MsoPlainText">Antonio Morandi - 23/11/2023</p>
<p class="MsoPlainText">È intuitivo comprendere come la realtà sia permeata di
vibrazioni e di suoni, e la moderna fisica non solo ci conferma
scientificamente questa intuizione, ma dice anche che la realtà è
intrinsecamente formata da vibrazioni. Secondo la Teoria delle Stringhe ad
esempio, è lo stato vibrazionale di una stringa che determina le proprietà della
materia. La Teoria delle Stringhe assume che le forze fondamentali della natura
possano essere considerate come delle corde, stringhe appunto, monodimensionali
vibranti. Esse hanno una dimensione infinitamente piccola, a livello della
Costante di Planck (10-35 metri), si propagano nello spazio e interagiscono fra
loro costituendo la rete della realtà. Infatti a un livello dimensionale
maggiore della Costante di Planck esse appaiono come normali particelle, con
massa, carica ed altre proprietà che però sono determinate allo stato
vibrazionale della Stringa. Secondo la Teoria delle Stringhe la materia è
vibrazione.</p>
<p class="MsoPlainText">Questa visione era già presente ed incredibilmente chiara
nell’antichità. In ogni sistema di conoscenza tradizionale infatti, il suono,
la parola, la vibrazione vengono considerati la radice della creazione e il
sostentamento dell’Universo.</p>
<p class="MsoPlainText">Secondo la concezione vedica l’Universo è formato da
cinque elementi o stati della materia che derivano dallo squilibrio primordiale
nella forma del suono OM. Il suono è l’energia primordiale che si organizza
nelle forme della realtà concreta.</p>
<p class="MsoPlainText">Dalla tensione uniforme degli opposti, una simmetria
assoluta, si genera una “rottura” che da luogo a un meccanismo oscillatorio
caratterizzato da 3 distinti momenti: propulsione, resistenza e punto di
equilibrio, rispettivamente chiamati in sanscrito Rajas, Tamas e Sattva.
Questi, attraverso una cascata di eventi, generano i cosiddetti cinque elementi
o Panca Mahabhuta che costituiscono tutta la realtà. Sono Akasa (etere), Vayu
(aria), Tejas (Fuoco), Jala (Acqua) e Prthvi (Terra) in ordine crescente di
densità. In realtà i Panca Mahabhuta sono differenti stati di movimento, di
onde che esprimono la loro diversità attraverso “proprietà” caratterizzanti
associate alle possibilità percettive umane. In poche parole sono stati
vibrazionali della materia in risonanza con i nostri sensi, per cui sono
percepibili.</p>
<p class="MsoPlainText">La sequenza a densità incrementale dei Panca Mahabhuta
racchiude in sé un elemento di primaria importanza: ogni elemento più denso,
poichè derivante dal precedente meno denso, ne contiene le proprietà. È
evidente quindi come Akasa (etere) sia presente e determinante in tutti i Panca
Mahabhuta.</p>
<p class="MsoPlainText">È importante considerare che il termine Akasa (etere) non
corrisponde al vuoto ma al substrato onnipresente che consente agli altri
elementi di esistere. È il contenitore che permette alla vibrazione primordiale
di esistere e generare l’universo. Quindi così come Akasa (etere), il suono,
inteso come vibrazione, definisce e attraversa tutti gli stati della materia
determinandone le caratteristiche. È interessante considerare che il sistema
uditivo è il primo dei cinque organi di senso a svilupparsi durante la vita
fetale e ad iniziare a mediare il contatto con l’esterno. È ragionevole pensare
che anche gli altri sensi si sviluppino sulla base delle informazioni uditive.
Il suono non è quindi connesso con l’aria come intuitivamente viene da pensare,
ma con la struttura stessa della materia.</p>
<p class="MsoPlainText">Continua la lettura su Scienza e Conoscenza 66:<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Scienza e Conoscenza n. 66 >> http://bit.ly/2PLGBoi
<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Rivista - Settembre 2018<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Nuove scienze, Medicina Integrata, Coscienza<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-66-settembre-2018.php?pn=1567<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><br /></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-48449709525448213352023-11-13T09:51:00.003+01:002023-11-13T09:51:38.186+01:00La sonoluminescenza<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgOioCf3Wv4OPhwW3yLgTSNgN47gLWgyd6xuOa--V2_yrn4mOIsLjLaxgfXxNEaSifQXUeAPhGtYvCjKb-A2gi9QIS15fuof4lEASnRyRhqIWXZwMfSLuO0Rfe2_xtl-texwfnB9S7pgbY6AoojMAS90_U0KuueYbzyksipnBTsYy49qAZ6e1t49J8Lofo" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="312" data-original-width="600" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgOioCf3Wv4OPhwW3yLgTSNgN47gLWgyd6xuOa--V2_yrn4mOIsLjLaxgfXxNEaSifQXUeAPhGtYvCjKb-A2gi9QIS15fuof4lEASnRyRhqIWXZwMfSLuO0Rfe2_xtl-texwfnB9S7pgbY6AoojMAS90_U0KuueYbzyksipnBTsYy49qAZ6e1t49J8Lofo=w400-h208" width="400" /></a></div><br /><b>La sonoluminescenza: un fenomeno fisico affascinante</b><p></p>
<p class="MsoPlainText">Scienza e Fisica Quantistica</p>
<p class="MsoPlainText">>> <a href="https://bit.ly/385xUAh">https://bit.ly/385xUAh</a></p>
<p class="MsoPlainText">È possibile che una luce rimanga accesa senza corrente?
Fantascienza o fisica? Scopriamo insieme il fenomeno fisico della
sonoluminescenza</p>
<p class="MsoPlainText">Antonella Ravizza - 25/10/2023</p>
<p class="MsoPlainText">Non vi è mai capitato di vedere deboli flash di luce che
durano anche per qualche ora, senza alcuna alimentazione di corrente? A me è
capitato recentemente con delle lucine per gli addobbi natalizi, con una
particolare forma di stella, e ciò mi ha spinto a cercare di capire quale
misterioso fenomeno fisico ci fosse alla base: lucine accese senza corrente!?!
Non mi sembrava possibile, ma due lucine di una fila di circa 20, restavano
accese per qualche ora dopo aver tolto la corrente. Segue una possibile
spiegazione.</p>
<p class="MsoPlainText">Che cos'è la sonoluminescenza</p>
<p class="MsoPlainText">Già dai primi anni trenta del XX secolo si osservò un
fenomeno molto particolare e interessante che fu battezzato sonoluminescenza,
ma solo dal 1988 si incominciò a studiarlo con ricerche mirate. Il termine
deriva dalla fusione di due parole latine: sonus e lumen, che appunto
significano suono e luce.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Il fenomeno può verificarsi con una piccola bolla di gas
immersa in un liquido che, collassando velocemente, emette luce (detta
sonoluminescenza a bolla singola SLBS) oppure con più bolle (sonoluminescenza a
bolle multiple SLBM). Più precisamente, quando una bolla di gas viene eccitata
dalla propagazione di ultrasuoni, può trasformare una frazione di energia
sonora in luce. Gli ultrasuoni, quando passano in un liquido, provocano la
formazione, la crescita e il collasso di microscopiche bolle. Le loro oscillazioni
possono provocare notevoli temperature e pressioni, simili a quelle che si
osservano nelle esplosioni. Per una certa gamma di valori di alcuni parametri
fisici, come la temperatura del bagno o l’ampiezza di oscillazione della
pressione, o la quantità di gas sciolto nel liquido o il raggio della bolla, si
verifica una emissione di radiazione elettromagnetica che cade nella banda del
visibile e dell’ultravioletto.</p>
<p class="MsoPlainText">Quello che noi osserviamo è l'emissione di un flash di
luce; e tutto questo si ripete regolarmente alla frequenza acustica di
eccitazione (anche 25 mila volte al secondo) e anche per tempi molto lunghi, di
diverse ore. Ciò che appare ad occhio nudo, nel laboratorio oscurato, è un
puntino luminoso di colore bluastro al centro del piccolo risonatore di vetro
(è stato definito "stella in un bicchiere"). È bene precisare che gli
ultrasuoni sono onde meccaniche sonore con frequenza di vibrazione superiori a
quelle mediamente udibili dall’orecchio umano. La frequenza di riferimento è 20kHz.
L’ultrasuono è ciò che è al di là del suono udibile.</p>
<p class="MsoPlainText">Osservazioni e prove sperimentali</p>
<p class="MsoPlainText">Le prime osservazioni del fenomeno della sonoluminescenza
risalgono al 1933 con l’osservazione di una lastra fotografica annebbiata
dall’immersione in un liquido che era stato agitato dagli ultrasuoni. Un anno
dopo all’università di Colonia riuscirono a riprodurre una luce nell’acqua,
molto debole ma visibile, usando appunto gli ultrasuoni. I due studiosi
cercarono di dare una spiegazione al fenomeno osservato, immaginando che fosse
un fenomeno di tipo elettrico, causato dal moto delle bolle, ma non
approfondirono l’argomento a causa dello scarso interesse generale. Le SLBM
sono difficili da studiare, perché emettono luce per pochi nanosecondi (un
tempo brevissimo) e sono in continuo movimento.</p>
<p class="MsoPlainText">Nel 1988 si iniziò ad applicare la teoria allo studio del
moto acustico in una singola bolla. Una SLBS è più facile da studiare perché è
stazionaria, può essere stabile e incandescente per diversi minuti, quindi è
possibile studiare non solo la bolla, ma anche la luce emessa. Il fenomeno,
comunque, non è ancora molto noto e intorno ad esso si sono formate molte
teorie che non riescono però a spiegare in modo completo le proprietà della
sonoluminescenza. Ad esempio la teoria dell’onda d’urto è basata sul fatto che
la bolla resti sferica. In questo caso la luce potrebbe essere prodotta da due
diversi meccanismi: le alte temperature causate dal riscaldamento adiabatico
della bolla provocano la formazione del plasma e la ricombinazione delle
molecole provoca l’emissione luminosa oppure le alte temperature provocano una
produzione di un plasma relativamente freddo che emette luce per un processo
chiamato Bremsstrahlung (a causa delle collisioni tra elettroni produce uno
spettro molto vasto).</p>
<p class="MsoPlainText">La teoria della formazione di jet è in opposizione alla
precedente: la bolla, mentre collassa, non resta sferica e deformandosi produce
al suo interno un cilindro di acqua detto jet che può viaggiare anche a 2500 km/h
producendo, al momento della sua uscita dalla bolla, emissione di radiazione
elettromagnetica anche nello spettro visibile (luminescenza). La teoria della
solidificazione ad alte pressioni è simile alla teoria delle onde d’urto,
mentre la teoria dell’emissione indotta da collisione è totalmente nuova:
quando due molecole del gas contenuto nella bolla collidono o si avvicinano,
inducono un cambiamento nei dipoli di entrambi; sono la formazione e il
rilassamento di questi dipoli a causare l’emissione della luce. C’è chi suppone
invece che la luminescenza possa essere un fenomeno di vuoto quantistico e c’è
chi parla anche di fenomeni di fusione nucleare. In effetti, così come la
temperatura superficiale del Sole (meno di 6000° C) nasconderebbe temperature molto
superiori presenti nel suo nucleo, si potrebbe pensare che le temperature
previste per le bolle della sonoluminescenza ne caratterizzassero solo un
guscio periferico: nel loro nucleo si sarebbero potute registrare temperature
sufficienti a promuovere, in presenza delle giuste specie chimiche, processi di
fusione nucleare. A questo punto mi chiedo: ma le mie lucine di Natale, si
saranno veramente accese per il fenomeno della sonoluminescenza?</p>
<p class="MsoPlainText">L'ABC della Fisica >> <a href="https://bit.ly/385xUAh">https://bit.ly/385xUAh</a> <o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Dai quanti all'Universo a 26 dimensioni<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Antonella Ravizza<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/ebooks/ebook-l-abc-della-fisica-pdf.php?pn=1567">www.macrolibrarsi.it/ebooks/ebook-l-abc-della-fisica-pdf.php?pn=1567</a><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><br /></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-39452661100384819422023-11-10T09:59:00.000+01:002023-11-10T09:59:14.340+01:00Esperienze di pre-morte e coscienza<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhQpsHPBdY-QwgsAr1Fz7SwFODJUK9mD-AkNVHA2vZEuQ680mzIrIqmHXERi6c1esEklULb86D_AAX2ULgdU4TomRMulmSeFvjhyzCgXBlBfmCF08ogVZnp1JYdYk-L8C_peLyNAhORh2UQXQwZyT06Yk0WLjHdZuW1rWCu-mizpTSWoJIp_WLh7HGoRX4" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="312" data-original-width="600" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhQpsHPBdY-QwgsAr1Fz7SwFODJUK9mD-AkNVHA2vZEuQ680mzIrIqmHXERi6c1esEklULb86D_AAX2ULgdU4TomRMulmSeFvjhyzCgXBlBfmCF08ogVZnp1JYdYk-L8C_peLyNAhORh2UQXQwZyT06Yk0WLjHdZuW1rWCu-mizpTSWoJIp_WLh7HGoRX4=w400-h208" width="400" /></a></div><br /><b>Esperienze di pre-morte e coscienza: parla il cardiologo
Pin Van Lommel</b><p></p>
<p class="MsoPlainText">Medicina Integrata</p>
<p class="MsoPlainText">>> <a href="https://bit.ly/47vElWN">https://bit.ly/47vElWN</a></p>
<p class="MsoPlainText">Pin Van Lommel è un cardiologo olandese di fama
internazionale che da decenni studia le esperienze di pre morte (NDE). Insieme
alla sua equipe ha pubblicato numerose ricerche su riviste scientifiche
analizzando la fenomenologia di queste esperienze alla ricerca di una
spiegazione scientifica delle stesse.</p>
<p class="MsoPlainText">Redazione - Scienza e Conoscenza - 09/11/2023</p>
<p class="MsoPlainText">I suoi studi lo hanno portano a interrogarsi sulla natura
della coscienza umana e sul suo rapporto con il cervello, campi di indagine
scientifica ancora aperti e bisognosi, per essere compresi e studiati, di una
scienza capace di andare oltre le proprie basi prettamente materialistiche.</p>
<p class="MsoPlainText">Intervista a cura della redazione:</p>
<p class="MsoPlainText">Redazione: Dottor Van Lommel, come mai ha deciso di
indagare senza pregiudizio un tema di confine come quello delle NDE, spesso
relegato nei territori della para psicologia? Quali eventi della vita l’hanno
avvicinata a questo tema così spinoso e controverso?</p>
<p class="MsoPlainText">Pin Van Lommel: Dal mio punto di vista, le NDE
(esperienze di pre-morte) non sono affatto un tema spinoso e controverso; ci
sono semmai un grosso tabù e una quantità di pregiudizi all’interno del
paradigma materialista a cui la scienza occidentale in maggioranza si attiene
ancora, per il semplice fatto che le cause e i contenuti delle NDE non possono
essere spiegati dalle teorie materialistiche dominanti.</p>
<p class="MsoPlainText">Com’è cominciato il mio interesse per le NDE? Nel 1969,
mentre ero di turno come interno all’ospedale nell’unità coronarica riuscirono
a rianimare un paziente con la defibrillazione elettrica. All’epoca era una
cosa nuova, entusiasmante, per tutti noi; perlopiù non ci rendiamo conto, oggi,
che fino al 1967, 50 anni fa, tutti i pazienti con un arresto cardiaco morivano
perché non c’erano ancora le moderne tecniche di rianimazione, come la
defibrillazione e la compressione del torace dall’esterno. Quel paziente in
particolare riprese conoscenza dopo circa 4 minuti di incoscienza, e noi, il
team dei rianimatori, ne fummo estremamente felici, ovviamente. Il paziente,
invece era alquanto seccato: mi raccontò di aver attraversato un tunnel, di
aver visto una luce e dei colori meravigliosi, e di aver ascoltato della
musica... Un evento che non ho mai dimenticato, anche se all’epoca non sapevo
cosa farne e non ne feci nulla.</p>
<p class="MsoPlainText">All’epoca non sapevo neppure che di quelle esperienze si
fosse parlato in molte culture e religioni, e in tutte le epoche storiche.</p>
<p class="MsoPlainText">Solo diversi anni dopo, nel 1975, Raymond Moody descrisse
per primo le cosiddette “esperienze di premorte” o di “quasi morte”, e solo nel
1986 lessi qualcosa sull’argomento, nel libro di George Ritchie Ritorno
dall’aldilà, in cui egli raccontava ciò che gli era accaduto nei 9 minuti della
sua morte clinica nel 1943, quando ancora studiava medicina. Fu dopo aver letto
questo suo libro che cominciai a intervistare i miei pazienti sopravvissuti ad
arresto cardiaco: con mia grande sorpresa, 12 sui 50 intervistati nel giro di 2
anni mi raccontarono una NDE.</p>
<p class="MsoPlainText">Tutto è cominciato, per me, dalla curiosità scientifica,
perché in base ai concetti attuali della medicina non è possibile avere
percezioni coscienti durante un arresto cardiaco, in assenza di circolazione
sanguigna e respiro. L’ambiente universitario in cui ero cresciuto mi aveva
insegnato che la coscienza era ovviamente il prodotto di un cervello
funzionante, e fino a quel momento avevo sempre preso per incontrovertibile
questa verità, ma il confronto con il fenomeno delle NDE mi fece sorgere
parecchi interrogativi fondamentali: come e perché si produce un’esperienza di
NDE? Come si manifesta il contenuto di una NDE? E perché, in seguito, la vita
del paziente cambia così radicalmente? La maggior parte delle risposte
disponibili mi parevano incomplete, errate o infondate.</p>
<p class="MsoPlainText">Gli studi scientifici longitudinali che mirano a spiegare
la causa e i contenuti delle NDE sono cosa recente, e all’epoca c’erano solo
studi in retrospettiva, e anche molto selettivi nei confronti dei pazienti.</p>
<p class="MsoPlainText">Alcuni studiosi, basandosi su di essi, ritenevano che le
esperienze di premorte fossero imputabili a mutamenti fisiologici nel cervello,
risultanti dall’anossia cerebrale (la mancanza di ossigeno); altre teorie
parlavano di reazioni psicologiche all’approssimarsi della morte,
allucinazioni, sogni, effetti collaterali dei farmaci, o, più semplicemente, di
falsi ricordi. Così nel 1988 demmo inizio, in Olanda, a uno studio
longitudinale. Nessuno studio longitudinale di vasta scala sulle NDE era ancora
stato condotto nel mondo, e il nostro si rivolse a 10 ospedali olandesi, con
l’intento di includere tutti i pazienti consecutivi con un infarto acuto del
miocardio che fossero sopravvissuti ad arresto cardiaco, e fossero stati
dichiarati “clinicamente morti”.</p>
<p class="MsoPlainText">Coscienza oltre la Vita — Libro >> <a href="https://bit.ly/47vElWN">https://bit.ly/47vElWN</a> <o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">La scienza delle esperienze di premorte<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Dr. Pim Van Lommel<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__coscienza-oltre-la-vita-libro.php?pn=1567">www.macrolibrarsi.it/libri/__coscienza-oltre-la-vita-libro.php?pn=1567</a><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><br /></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-77559197944545915062023-11-09T09:50:00.001+01:002023-11-09T09:50:09.023+01:00Emozioni e pensieri possono modificare il cibo?<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgd3qRqYJZ1RSZ9wJsO-TvdjsQ-2ImbK3AiK62VvLC7lpFi6Up5ILEUjiUCULhFaGuwx7bDgaFKCZTw1ts6lHdPZkdegMO5bbXu-bXr4f-2c77IPYuV3pAko5E8AuvsRIDcfNO9a2tVEPIHMB4XTAvVer51ND5fijxqGH6Wy26jvxY_829HkvvRwbm69ig" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="312" data-original-width="600" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgd3qRqYJZ1RSZ9wJsO-TvdjsQ-2ImbK3AiK62VvLC7lpFi6Up5ILEUjiUCULhFaGuwx7bDgaFKCZTw1ts6lHdPZkdegMO5bbXu-bXr4f-2c77IPYuV3pAko5E8AuvsRIDcfNO9a2tVEPIHMB4XTAvVer51ND5fijxqGH6Wy26jvxY_829HkvvRwbm69ig=w400-h208" width="400" /></a></div><br /><b>Emozioni e pensieri negativi: possono modificare il cibo
e l'acqua che ingeriamo?</b><p></p>
<p class="MsoPlainText">Psicologia Quantistica</p>
<p class="MsoPlainText">>> <a href="https://bit.ly/3DUjoIS">https://bit.ly/3DUjoIS</a></p>
<p class="MsoPlainText">La realtà vibra all’unisono con noi e si adatta
rispondendo con frequenze ordinate. Il cibo, come ogni essere vivente, oltre ad
avere un potere calorico (chimico-energetico) ha anche un potere
elettromagnetico e vibrazionale</p>
<p class="MsoPlainText">Carmen Di Muro - 26/10/2023</p>
<p class="MsoPlainText">Il grande filosofo L. Feuerbach sosteneva che
"l'uomo è ciò che mangia", ma è pur vero che “l’uomo è dove, quando e
come mangia”.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></p>
<p class="MsoPlainText">Il cibo è una forma altamente concentrata di energia, che
apporta non solo sostanze nutritive, ma anche campi d’informazione specifici
che influiscono sul nostro stato di salute globale. Ogni cosa presente in
natura è composta da una frequenza ben precisa e strutturata. Cose, persone,
cibi e ambienti ancor prima di poter essere colti nella loro componente
tangibile sono caratterizzati da un’energia specifica che li contraddistingue
in virtù della carica dominante di cui sono portatori.</p>
<p class="MsoPlainText">La realtà vibra all’unisono con noi e si adatta
rispondendo con frequenze ordinate. Ad ogni azione energetica sussegue sempre
una reazione di pari o maggiore intensità vibrazionale.</p>
<p class="MsoPlainText">André Simoneton, ingegnere elettronico francese, spese
gran parte dei suoi anni a studiare l’effetto delle vibrazioni degli alimenti
sull’organismo umano. Egli notò che ogni cibo, come ogni essere vivente, oltre
ad avere un potere calorico (chimico-energetico) aveva anche un potere
elettromagnetico (vibrazionale).</p>
<p class="MsoPlainText">Queste frequenze derivano da svariati fattori quali la
forma, la tipologia, la composizione, il luogo di crescita, ma soprattutto la
conservazione e il trattamento subito dagli alimenti, influendo
specificatamente sulle qualità del loro campo elettromagnetico e, di
conseguenza, sulle informazioni e sull’energia vitale che essi apportano.</p>
<p class="MsoPlainText">Oggi conosciamo la macrobiotica, una pratica alimentare
che si occupa di equilibrare l’utilizzo degli alimenti in funzione
dell'organismo che li assume e dell'ambiente in cui vive, partendo dal
bilanciamento delle forze complementari che governano l’universo. Questa è di
estrema importanza, ma nel cammino che conduce al pieno benessere di psiche,
anima e corpo è necessaria un’ulteriore consapevolezza integrata capace di
allargare il nostro sguardo per renderci maggiormente coscienti del grande
potere insito in noi nel modellare l’ambiente a partire dai suoi più semplici
costituenti fondamentali come ad esempio, l’acqua.</p>
<p class="MsoPlainText">Struttura vibrazionale dell'acqua</p>
<p class="MsoPlainText">La ricerca ha ormai largamente dimostrato che l'acqua è
un cristallo liquido con una matrice reticolare flessibile, che è in grado di
assumere molte forme strutturali con capacità infinita di immagazzinare
informazioni all'interno della sua matrice. Il crescente corpo di recenti dati
scientifici ha, inoltre, comprovato il suo ruolo fondamentale di mediatore tra
il mondo energetico e materiale e la sua funzione di accumulatore,
trasmettitore e trasduttore di schemi e informazioni elettromagnetiche con le
quali entra in contatto, come pure la sua capacità di conservarne la memoria
per lunghi periodi di tempo. Ciò è quanto evidenziato da ricerche svolte anche
dall'Università di Milano dove è stato visto che una piccola quantità di acqua
sottoposta a frequenze altamente positive e coerenti, non solo presentava una
configurazione armonica diversa, ma una volta aggiunta alla classica acqua di
rubinetto era in grado di modificarne il pH, la conducibilità e il potenziale
redox (parametro elettro-chimico della qualità dell’acqua), consentendo agli
agenti patogeni di perdere la loro aggressività.</p>
<p class="MsoPlainText">Dal momento che una parte importante dei liquidi che
ingeriamo è contenuta nei cibi diventa necessario porsi una domanda: è
possibile che i nostri pensieri, le nostre emozioni modifichino la struttura
elettromagnetica degli alimenti rendendoli benefici o dannosi per il nostro
organismo?</p>
<p class="MsoPlainText">A seconda del trattamento subito, l'acqua dei cibi forma
strutture specifiche di cluster (gocce), in quanto l’elettromagnetismo del
luogo e di chi ne viene a contatto, ha un effetto modellante sulla sua
struttura, la quale cambia e assume conformazioni diverse in virtù della carica
energetica presente.</p>
<p class="MsoPlainText">Cibo ed energia</p>
<p class="MsoPlainText">Amore, gioia e gratitudine sono vibrazioni potentissime a
cui l’acqua risponde in modo molto particolare che lasciano al suo interno
tracce permanenti in grado di risuonare con le frequenze dei sistemi biologici
- delle cellule e dell’acqua che li compongono - andando a riequilibrare
l’organismo.</p>
<p class="MsoPlainText">Nella maggior parte dei casi assumiamo cibi di cui non
conosciamo il tipo di esperienza energetica che hanno vissuto. Dove e con quali
frequenze sono venuti a contatto (ripetitori, stazioni radio, inquinamento). Ma
non solo. Spesso capita che noi per primi diventiamo i maggiori responsabili
della loro contaminazione vibrazionale preparandoli, assumendoli o anche
riponendoli per lungo tempo in ambienti in cui c’è una presenza marcata di
campi elettromagnetici nocivi.</p>
<p class="MsoPlainText">Quante volte cuciniamo o mangiamo risuonando con
sentimenti e pensieri disturbanti che parlano delle nostre preoccupazioni
quotidiane?</p>
<p class="MsoPlainText">In quei momenti non solo il nostro organismo vibrerà su
frequenze disarmoniche producendo agenti biochimici non funzionali alla vita,
ma al contempo questo campo modellerà la matrice molecolare del cibo che
amplificherà tali frequenze divenendo veleno per il nostro corpo. A chi di noi
non è capitato di assumere alimenti salutari e qualche volta accusare gonfiore,
dolore addominale o nausea?</p>
<p class="MsoPlainText">Ed ecco che alimenti con proprietà benefiche per la vita
verranno avvelenati da basse vibrazioni perdendo i loro agenti vitali e di
conseguenza abbassando il nostro indice energetico. Frutta, ortaggi, legumi
freschi e cereali cotti a basse temperature sono cibi ad altissima radianza, ma
anche quelli che contengono in sé una maggiore percentuale di acqua.</p>
<p class="MsoPlainText">Tutti oggi sappiamo che un'alimentazione sana promuove il
benessere, migliora la qualità della vita e può persino allungarla, ma pochi di
noi si concentra sul come, il dove e quando mangiamo, sui campi di vibrazione
presenti in noi e nell’ambiente capaci di informare e plasmare le proprietà
dell’acqua contenuta nei cibi che diventerà memoria di quella frequenza. Le
conseguenze saranno disastrose sull’organismo e sulla nostra energia, e la
capacità di eliminarne le tossine seriamente compromessa. L’attenzione e la
cura degli aspetti che riguardano la nostra dimensione interiore associata ad
una retta scelta alimentare farà la differenza.</p>
<p class="MsoPlainText">Per approfondire l’argomento leggi</p>
<p class="MsoPlainText">Anima Quantica — Libro >> <a href="https://bit.ly/3DUjoIS">https://bit.ly/3DUjoIS</a> <o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Nuovi orizzonti della psiche e della guarigione<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Carmen Di Muro<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__anima-quantica-libro.php?pn=1567">www.macrolibrarsi.it/libri/__anima-quantica-libro.php?pn=1567</a></p><p class="MsoPlainText"><br /></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-60261285480673316712023-11-08T09:35:00.002+01:002023-11-08T09:35:09.990+01:00Talento e frequenze DNA<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh4XvVRehtwrV0fBPP2pDc-CfBm3jp8SEVx0P2wh2VDbLXXuwcUmxSGF9SHzGbtzSkFKQ0cqdBLrfhI0-kU-usQ63dxc_cQb6CVI0fYdEU0NRLaX015ukkoBntzEx9ikdAHDTkujtT17kcEZExG0P5iJ_9Ic7w79gE8OFDLNy026NjVpb-SpHYuKoyae84" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="312" data-original-width="600" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh4XvVRehtwrV0fBPP2pDc-CfBm3jp8SEVx0P2wh2VDbLXXuwcUmxSGF9SHzGbtzSkFKQ0cqdBLrfhI0-kU-usQ63dxc_cQb6CVI0fYdEU0NRLaX015ukkoBntzEx9ikdAHDTkujtT17kcEZExG0P5iJ_9Ic7w79gE8OFDLNy026NjVpb-SpHYuKoyae84=w400-h208" width="400" /></a></div><br /><b>Cos'è il Talento e perché ha a che fare con le
frequenze e il DNA</b><p></p>
<p class="MsoPlainText">Psicologia Quantistica</p>
<p class="MsoPlainText">>> <a href="http://goo.gl/HRC3XW">http://goo.gl/HRC3XW</a>
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></p>
<p class="MsoPlainText">La scienza oggi ha scoperto come le sole indagini
molecolari del DNA non siano in grado di svelare la moltitudine di fenomeni
biologici che avvengono nel nostro corpo.</p>
<p class="MsoPlainText">Carmen Di Muro - 07/11/2023</p>
<p class="MsoPlainText">Esiste un’informazione sovraordinata, molto più sottile, che
controlla l’accensione e lo spegnimento dei geni. Il nostro DNA non solo è
depositario dell’informazione necessaria per il funzionamento cellulare
dell’organismo, ma in realtà è una struttura di risonanza elettromagnetica
dinamica in grado di immagazzinare, trasmettere e modificare informazioni
essenziali che riguardano ogni dimensione della nostra esistenza.</p>
<p class="MsoPlainText">Esso, infatti, funge da internet biologico e può essere
attivato dalle frequenze a cui, quotidianamente, siamo sottoposti. Campi
elettromagnetici di intensità e frequenza ultrabassa possono modulare
l’attività proliferativa cellulare, nonché l’azione di anticorpi e
neurotrasmettitori. Le cellule del corpo umano hanno codice genetico identico
che fa di ciascuno di noi un individuo unico e diverso da tutti gli altri, ma
pur contenendo identico DNA, sono differenti tra loro proprio grazie all’azione
del codice epigenetico, ossia l’insieme di quei segnali mediati dall’ambiente
e, più significativamente, dalle nostre percezioni di quell’ambiente che veicolano
e modificano l’informazione all’interno dei nostri geni. Questi segnali non
sono soltanto di natura chimica, ma soprattutto elettromagnetica.</p>
<p class="MsoPlainText">Che cos'è il talento?</p>
<p class="MsoPlainText">Ciò è di fondamentale importanza nella comprensione che
nella profondità della materia vivente, dove alberga la sequenza prima che
determina la nostra unicità genomica, non c’è trascritta soltanto
l’informazione che permette al nostro organismo di funzionare in modo perfetto.
In essa sono contenute delle tracce vibrazionali di individualissime capacità
che ogni individuo di per sé possiede.</p>
<p class="MsoPlainText">Esse altro non sono che singolari e sconosciuti talenti,
potenzialità racchiuse nel nostro essere, che possono restare sommerse per
tutta la vita senza manifestarsi se non vengono opportunamente stimolate nel
corso del tempo. Il talento è un’energia creativa che vive dentro ognuno di noi
che, lasciata libera, porta ogni persona alla sua piena e spontanea
realizzazione. È l’attitudine a seguire il proprio destino, al quale si può
accedere in qualsiasi momento. Ognuno è portatore di questa straordinarietà che
ci rende individui unici e irripetibili.</p>
<p class="MsoPlainText">Il saper fare una cosa in modo migliore rispetto ad altre
persone, implica che tali sequenze si siano attivate nel corso della nostra
vita, perché sono state stimolate dalla giusta frequenza informatizzata che ha
permesso loro di esprimersi spontaneamente.</p>
<p class="MsoPlainText">Siamo network biologici in grado di captare,
immagazzinare e modificarci in virtù dell’incessante flusso di informazioni a
cui siamo esposti nel corso della nostra esperienza di vita.</p>
<p class="MsoPlainText">Siamo come antenne che captano segnali</p>
<p class="MsoPlainText">Nel momento in cui frequentiamo determinati contesti in
modo continuativo, la nostra sfera profonda si adatterà inscindibilmente alle
frequenze maggiormente presenti intorno a noi. Il problema sorge quando
l’ambiente è carico di frequenze basse e disarmoniche. Per esempio, ambienti
poco stimolanti, trapuntati da sentimenti di bassa intensità causeranno sin
dall’infanzia un addensamento energetico, facendo sì che le vibrazioni
personali si adattino radicalmente alla vibrazione dominante del contesto di
appartenenza.</p>
<p class="MsoPlainText">La familiarità con vibrazioni di polo negativo, a lungo
andare causerà inevitabilmente una sofferenza dell’anima che non sarà più in
grado di esprimere pienamente le sue potenzialità, e questa disarmonia si
riverserà sul corpo, alterando pian piano la struttura e le catene di
congiunzione del DNA.</p>
<p class="MsoPlainText">Si attivano, così, sequenze genomiche disfunzionali,
piuttosto che geni funzionali a mobilitare e far emergere i nostri talenti
sconosciuti. L’ambiente in cui cresciamo influenza il nostro destino
risvegliando geni “addormentati” o lasciandoli per sempre “silenti”. Ai geni
serve solo tempo per sincronizzarsi l’uno con l’altro e con l’ambiente, e un
talento può modificarsi in un altro, nel momento in cui l’ambiente esterno
fornisce le frequenze armoniche adatte al risveglio di geni fino a quel momento
addormentati.</p>
<p class="MsoPlainText">Nulla impedisce quindi che un artista diventi uno
scienziato, o viceversa, o che si possano scoprire delle capacità anche in
tarda età.</p>
<p class="MsoPlainText">Scopri questo articolo completo su Scienza e Conoscenza
n. 56</p>
<p class="MsoPlainText">Scienza e Conoscenza - n. 56 >> <a href="http://goo.gl/HRC3XW">http://goo.gl/HRC3XW</a> <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Nuove scienze, Medicina non Convenzionale, Consapevolezza<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-56.php?pn=1567">http://www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-56.php?pn=1567</a>
<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><br /></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-36334348129968531512023-11-07T09:34:00.001+01:002023-11-07T09:35:59.516+01:00Le emozioni ci fanno ammalare?<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi2ERJV52M0ePN0eSNX6ndHwMNZT0J1AM7r2Om5TQt4c0CfnpYgbpUzzuqlzSTc85f5GUPGafLNEPVczKeaQ0xvG0fKH06aHXAvuYVPWopb6-gkQWFltfIwl-DM3_H2F_eA8FUhQwpz0WwJ2EYDxi9A1rQ_S92vyQ8bREsi_MhJjmkcz8fI-iK9BF0Dl2M" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="312" data-original-width="600" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi2ERJV52M0ePN0eSNX6ndHwMNZT0J1AM7r2Om5TQt4c0CfnpYgbpUzzuqlzSTc85f5GUPGafLNEPVczKeaQ0xvG0fKH06aHXAvuYVPWopb6-gkQWFltfIwl-DM3_H2F_eA8FUhQwpz0WwJ2EYDxi9A1rQ_S92vyQ8bREsi_MhJjmkcz8fI-iK9BF0Dl2M=w400-h208" width="400" /></a></div><br /><b>Le emozioni ci fanno davvero ammalare?</b><p></p><p class="MsoPlainText"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Medicina Integrata</p>
<p class="MsoPlainText">>> <a href="https://bit.ly/3SvqR8V">https://bit.ly/3SvqR8V</a></p>
<p class="MsoPlainText">Quando parliamo di salute, uno degli aspetti più
importanti dei cinque elementi riguarda le nostre emozioni. Ciò che proviamo e
sentiamo può davvero farci ammalare.</p>
<p class="MsoPlainText">Redazione - Scienza e Conoscenza - 03/11/2023</p>
<p class="MsoPlainText">Tratto da Il Libro della Medicina Orientale</p>
<p class="MsoPlainText">Ciascun elemento e organi associati possono essere
fortemente colpiti da un’emozione specifica.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Di solito, in una persona sana questo avviene per un
breve lasso di tempo; ma se le emozioni rimangono inespresse per lunghi
periodi, ciò può portare a un’intera gamma di disturbi e malattie.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Di frequente le persone lamentano un disturbo che ha
avuto inizio a seguito di una forte problematica emozionale, ad esempio un
problema alla pelle subito dopo la morte di un proprio caro.</p>
<p class="MsoPlainText">Oppure disturbi intestinali dopo che la propria unica
figlia è andata via di casa per frequentare l’università. E ancora,
indolenzimento a collo e spalle dopo una settimana lavorativa particolarmente
stressante e frustrante. Il collegamento tra questi eventi e i disturbi che ne
derivano non sempre viene compreso e riconosciuto o, nel caso lo fosse, spesso
non viene preso in considerazione e lo si accantona come “coincidenza” perché
non può essere facilmente spiegato in termini convenzionali.</p>
<p class="MsoPlainText">Per molte persone sembra essere molto più semplice
trattare un eczema con una pomata a base di steroidi piuttosto che
interpretarlo come la manifestazione fisica di un dolore, un lutto o un
dispiacere. È difficile riconoscere che quel dolore, lutto o dispiacere ha
distrutto l’equilibrio nell’elemento Metallo e nei suoi due organi correlati,
Polmoni e Intestino Crasso; che lo squilibrio a livello dei Polmoni è
“tracimato” trasformandosi in un problema dermatologico poiché, per la medicina
orientale, i Polmoni hanno il compito di controllare la pelle; e che un aspetto
fondamentale per curare quell’eczema consiste nel rafforzare l’elemento
Metallo, in modo da elaborare il dolore (lutto o dispiacere) e permettere alla
pelle di guarire.</p>
<p class="MsoPlainText">Analogamente, qualche pastiglia può servire ad alleviare
per un po’ l’ansia e la preoccupazione di una madre, ma alla radice dei suoi
disturbi ansiosi c’è una debolezza dell’elemento Acqua; quindi, rafforzare
Stomaco e Milza con l’alimentazione e le cure appropriate è di gran lunga
preferibile rispetto al danno che i farmaci potrebbero causare alla mucosa
gastrica.</p>
<p class="MsoPlainText">Anche indolenzimenti e rigidità al collo e alle spalle
possono essere trattati con medicine e iniezioni per ottenere un sollievo
temporaneo. Tuttavia, finché non si comprende che la frustrazione subita sul
luogo di lavoro sta rallentando e (a causa di uno squilibrio nel Fegato)
bloccando il flusso del qi nei meridiani che interessano proprio collo e spalle
– e finché non si procederà con la giusta cura indicata dalla medicina
orientale – il problema potrebbe non risolversi mai del tutto.</p>
<p class="MsoPlainText">In genere, le emozioni vanno e vengono, e nella maggior
parte dei casi non si verificano problematiche dovute a uno stato emotivo
persistente; per alcune persone, invece, specialmente quando uno degli elementi
è più debole rispetto agli altri, un’emozione può essere difficile da lasciar
andare.</p>
<p class="MsoPlainText">Più a lungo un’emozione rimane irrisolta dentro di noi,
maggiori possibilità ci sono che internamente si verifichino disagi e malattie.
Il problema è che, a quel punto, qualunque collegamento tra il disturbo e
l’emozione che l’ha causato difficilmente verrà individuato come tale.</p>
<p class="MsoPlainText">Approfondisci su:</p>
<p class="MsoPlainText"><b>Il Libro della Medicina Orientale</b> — Libro >> <a href="https://bit.ly/3SvqR8V">https://bit.ly/3SvqR8V</a> <o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Guida completa all'autoguarigione<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Clive Witham<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__il-libro-della-medicina-orientale.php?pn=1567">www.macrolibrarsi.it/libri/__il-libro-della-medicina-orientale.php?pn=1567</a><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><br /></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-51008805445953595692023-11-06T09:33:00.002+01:002023-11-06T09:33:14.390+01:00Musica ed effetti quantistici sul sistema immunitario<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiHiIZYzZjiBnUfateLvYCj85xy6Cl3u89eWbqu4mxFTBltC7GLYjDavZdQaZvkPb6Y9xX66NBBvIl4-CDmYtHv_z5RMdwo7KUjmx3Yxc3dmvvEMeLJPmFJOEaB2wRJQBg5HKTtWhD-eHuOliXQMmTc5-mQ8vI_UUOfVLNmUT4GQ1E65bB2mx-fMa5hq6Q" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="312" data-original-width="600" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiHiIZYzZjiBnUfateLvYCj85xy6Cl3u89eWbqu4mxFTBltC7GLYjDavZdQaZvkPb6Y9xX66NBBvIl4-CDmYtHv_z5RMdwo7KUjmx3Yxc3dmvvEMeLJPmFJOEaB2wRJQBg5HKTtWhD-eHuOliXQMmTc5-mQ8vI_UUOfVLNmUT4GQ1E65bB2mx-fMa5hq6Q=w400-h208" width="400" /></a></div><br /><b>Musica ed effetti quantistici sul sistema immunitario</b><p></p><p class="MsoPlainText"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Psicologia Quantistica</p>
<p class="MsoPlainText">>> <a href="https://bit.ly/3DUjoIS">https://bit.ly/3DUjoIS</a></p>
<p class="MsoPlainText">Come per ogni musicista c’è il suo personale spartito,
così per ogni uomo c’è il suo personale pentagramma. Che cos’è il pentagramma?
Il rigo musicale che scandisce il tempo e la frequenza del ritmo dell’anima,
del corpo e della mente che congiuntamente danno origine alla nostra esperienza
esistenziale.</p>
<p class="MsoPlainText">Carmen Di Muro - 05/11/2023</p>
<p class="MsoPlainText">Senza di questo nessuna musica sarebbe leggibile e, di
conseguenza riproducibile. Nostro compito è tenere la propria nota in armonia
nell’universo di suoni in cui siamo immersi. E come in ogni partitura, a dare
colore e intensità alla musica ci sono i diesis che fanno salire di mezzo tono
la nota e i bemolle che la fanno scendere, così in noi ci sono quelle frequenze
essenziali date dai nostri sentimenti e dai nostri pensieri che danno alle note
una caratteristica che permette di variare all’infinito le armonie.</p>
<p class="MsoPlainText">La scienza oggi ci dice che nell’Universo tutto è energia
in vibrazione, quindi per leggere, cantare o suonare una partitura musicale, la
prima cosa da fare è interpretare su che tipo di informazione la nostra
coscienza sta vibrando. Comprendere questo ci permette di aver accesso a quella
visione che renderà più limpido non soltanto la percezione del suono della
realtà, ma anche del nostro sistema biologico, che darà segnali nel bene e nel
male sulla musica affine che risuona sulla sua medesima informazione.</p>
<p class="MsoPlainText">Quante volte siamo attratti da un brano musicale
piuttosto che da un altro in virtù dei vari momenti della vita? Ma non solo.
Quante volte l’ascolto di un particolare genere di musica funge da
catalizzatore di informazioni capace di distogliere la mente dai circoli di
pensiero stereotipati e sfibranti? Questa è in sé una magica pozione
trasformativa in grado di fungere da cassa armonica che aumenta l'intensità
vibrazionale del nostro animo e di conseguenza produce notevoli effetti sul
nostro sistema fisiologico.</p>
<p class="MsoPlainText">Oggi la capacità della musica di modificare i nostri
stati mentali ed affettivi è largamente argomentato. Vi è infatti una
considerevole documentazione scientifica a sostegno dell'uso della musica per
migliorare il sistema immunitario attraverso la sua potente influenza sul
biocampo, in particolare sulle frequenze emozionali. In virtù dell’ascolto di
una determinata informazione sonora muta l'attività del sistema nervoso
autonomo (SNA) e il suo equilibrio, che a sua volta rimodula ogni aspetto della
funzione immunitaria, attraverso l'innervazione diretta dei tessuti linfoidi,
essenziali per la difesa dell'organismo contro le infezioni e la diffusione dei
tumori, e tramite la regolazione di ormoni immunoregolatori.</p>
<p class="MsoPlainText">L'interazione tra stati emozionali, sistema immunitario e
la funzionalità del SNA è stata evidenziata da una serie di studi che
dimostrano che emozioni negative come la rabbia e l'ostilità stimolano
l'attività simpatica, aumentano il rapporto cortisolo / DHEA (un pro-ormone
fondamentale per lo svolgimento delle corrette funzioni metaboliche) e
sopprimono il sistema immunitario, mentre gli stati emotivi positivi come gioia
e gratitudine aumentano l’attività parasimpatica, la coerenza fisiologica,
diminuiscono il rapporto cortisolo/ DHEA, aumentando la risposta immunitaria.</p>
<p class="MsoPlainText">Tra le varie ricerche ricordiamo quelle presentate
nell’ambito del Congresso internazionale di Montreux sullo stress, che hanno
evidenziato gli effetti fisiologici e psicologici della musica con particolari
trame di accordi e armoniche appositamente progettate per aiutare a ridurre lo
stress, facilitare sentimenti positivi, soprattutto se usata congiuntamente ad
un programma di autogestione emotiva. Questa musica non solo aumenta il DHEA,
riducendo il cortisolo, ma si è visto che migliora l'equilibrio e la coerenza
nel SNA, con conseguente trascinamento benefico degli altri comparti biologici.</p>
<p class="MsoPlainText">I dati inoltre suggeriscono notevoli effetti positivi in
soggetti che presentano condizioni cliniche di ansia, depressione, panico,
aritmie, diabete e stanchezza cronica.</p>
<p class="MsoPlainText">Tra le varie frequenze, utilizzate oggi a scopo
terapeutico, ricordiamo la musica a 432 Hz. Da essa origina in maniera naturale
la frequenza di 8hz, ossia la vibrazione fondamentale del pianeta, nota come
“risonanza fondamentale della cavità Schumann”, nonché la frequenza di
replicazione della doppia elica DNA. Inoltre 8hz è la frequenza che attiva la
ghiandola pineale, favorendo la guarigione, il rallentamento
dell’invecchiamento, la produzione di sostanze anti-tumorali, migliorando il
sonno e accelerando l’evoluzione di coscienza, nonché sugli 8 Hz sono anche
intonati i ritmi delle onde Alfa del cervello che consentono agli emisferi
cerebrali di sincronizzarsi per lavorare insieme entrando nello stato flusso.</p>
<p class="MsoPlainText">Essere nel flusso permette di condividere con l’altro la
parte più intima di noi, senza resistenze né barriere, generando un campo di
connessione armonica che intesse le trame per legami solidi e duraturi.</p>
<p class="MsoPlainText">Per approfondire l’argomento leggi Anima Quantica, Nuovi
orizzonti della psiche e della Guarigione</p>
<p class="MsoPlainText">Anima Quantica — Libro >> <a href="https://bit.ly/3DUjoIS">https://bit.ly/3DUjoIS</a> <o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Nuovi orizzonti della psiche e della guarigione<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Carmen Di Muro<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__anima-quantica-libro.php?pn=1567">www.macrolibrarsi.it/libri/__anima-quantica-libro.php?pn=1567</a></p><p class="MsoPlainText"><br /></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-46006298713681954502023-09-11T10:09:00.000+02:002023-09-11T10:09:26.046+02:00Intestino: secondo cervello<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjQhZKv8l3d2ct0NgkMBUIcjglnb9fG7XmKE2uQX0cNnCdUiMYeJ7asp7lsiczz4JIvkyGdbOhSeWMzhEx391AFI5vbQCQi9LmoGYcsFqdcV8C12nEY6lviK1E1ojw5GWfh_DgTkzM9soevjgMfmzWZt2Cx-f6X2RDuoEGwYbroINdorY42IgItZhdy3QA" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="300" data-original-width="600" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjQhZKv8l3d2ct0NgkMBUIcjglnb9fG7XmKE2uQX0cNnCdUiMYeJ7asp7lsiczz4JIvkyGdbOhSeWMzhEx391AFI5vbQCQi9LmoGYcsFqdcV8C12nEY6lviK1E1ojw5GWfh_DgTkzM9soevjgMfmzWZt2Cx-f6X2RDuoEGwYbroINdorY42IgItZhdy3QA=w400-h200" width="400" /></a></div><br /><b>Intestino: secondo cervello</b><p></p>
<p class="MsoPlainText">Medicina Integrata</p>
<p class="MsoPlainText">>> <a href="https://bit.ly/3sHI83U">https://bit.ly/3sHI83U</a>
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></p>
<p class="MsoPlainText">Ogni organo e ogni cellula del nostro corpo comunica con
tutte le restanti parti del corpo e cellule. Per rimanere in salute occorre che
questa comunicazione rimanga entro linee determinate.</p>
<p class="MsoPlainText">Valerio Pignatta - 10/09/2023</p>
<p class="MsoPlainText">Tra cervello, sistema immunitario, ghiandole e ormoni si
svolge una conversazione molto intensa. Le tre diverse categorie di messaggeri
chimici, ovvero neurotrasmettitori, ormoni, citochine, sono armonizzate insieme
in una sorta di vibrazione unica che è il “suono” delle varie migliaia di
attività cellulari, di ogni cellula ogni secondo. La PNEI è tutto questo
sistema integrato.</p>
<p class="MsoPlainText">In questa visione, anche le caratteristiche normalmente
riconosciute ad alcuni organi cambiano improvvisamente. Ad esempio l’intestino
viene definito il nostro secondo cervello perché ha un elevato numero di
neurotrasmettitori, che permettono a esso e al sistema immunitario di
comunicare col cervello stesso (si pensi che la rete nervosa attorno
all’intestino pesa quanto la massa cerebrale). È da questa comunicazione, ad
esempio, che scaturiscono le reazioni a cascata determinate dal cibo che
possono interessare parti del corpo completamente differenti e lontane (ad
esempio nel caso di certi tipi di reazioni allergiche). Questo “secondo
cervello” reagisce quindi a ciò che mangiamo con conseguenze dirette sulle
funzioni cerebrali e le emozioni.</p>
<p class="MsoPlainText">Ma anche nel cuore si è scoperto un sistema nervoso
intrinseco, tutto suo, formato da circa quarantamila neuroni in grado di
influenzare il cervello. Quest'ultimo è sempre più visto non come una realtà a
sé, separata e dominante, ma come un'entità facente parte di una rete di
comunicazione dinamica, estesa a tutte le cellule e ai tessuti del corpo, che
rappresenta le basi biochimiche delle emozioni. Se il cervello può influire sul
sistema immunitario, lo stesso avviene in senso opposto. Idem per gli altri
sistemi coinvolti.</p>
<p class="MsoPlainText">Secondo questa decodificazione, lo stress cronico
recepito da qualunque tipo di causa (ambientale, emozionale, psicologica,
alimentare ecc.) non è più solo un disturbo di tipo psicologico o fisico, ma un
insieme complesso di anomalie immunologiche, neurologiche e ormonali. È chiaro
che allora anche malattie gravi come il cancro, alcune malattie
cardiovascolari, malattie infiammatorie, depressione, invecchiamento possono e
devono essere affrontate in maniera del tutto diversa.</p>
<p class="MsoPlainText">SCOPRI IL LIBRO CHE SPIEGA NEL DETTAGLIO I RAPPORTI FRA
CERVELLO E INTESTINO</p>
<p class="MsoPlainText">Cervello Intestino - Un Legame Indissolubile — Libro
>> <a href="https://bit.ly/3sHI83U">https://bit.ly/3sHI83U</a> <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Il ruolo del microbiota intestinale nelle nostre
relazioni fisiche, mentali e psicoemozionali<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Stefano Manera<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><a href="https://www.macrolibrarsi.it/libri/__cervello-intestino-un-legame-indissolubile-libro.php?pn=1567">https://www.macrolibrarsi.it/libri/__cervello-intestino-un-legame-indissolubile-libro.php?pn=1567</a>
<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><br /></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-50262715283896466522023-09-09T10:44:00.004+02:002023-09-09T10:44:46.963+02:00L'universo informazionale<p><b></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgQIpY3VNgTJsVCsALokuPWQdYAo9S-e0gP0zr1AShi1qfPjtoFiH6naOeEDHtMtoR8VYpdkBtWYUwv38wf4qm1d3UA9ZvtELdKneAqp_UpCT1CLHsHBahMcLraTgQjvMz770JupsVe0N14IXKGCG0xVbaBG4KaYiMI7ZuAvtXs6F5NaEvF71WoEa1-HHc" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="625" data-original-width="1000" height="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgQIpY3VNgTJsVCsALokuPWQdYAo9S-e0gP0zr1AShi1qfPjtoFiH6naOeEDHtMtoR8VYpdkBtWYUwv38wf4qm1d3UA9ZvtELdKneAqp_UpCT1CLHsHBahMcLraTgQjvMz770JupsVe0N14IXKGCG0xVbaBG4KaYiMI7ZuAvtXs6F5NaEvF71WoEa1-HHc=w400-h250" width="400" /></a></b></div><b><br /></b><b>L'universo informazionale</b><p></p>
<p class="MsoPlainText">Consapevolezza</p>
<p class="MsoPlainText">>> <a href="https://bit.ly/3Zcu1zH">https://bit.ly/3Zcu1zH</a></p>
<p class="MsoPlainText">Che cosa esisteva prima, il verbo o il nome?</p>
<p class="MsoPlainText">Redazione - Scienza e Conoscenza - 08/09/2023</p>
<p class="MsoPlainText">Tutta la conoscenza di cui dispone attualmente l’umanità
è costituita da emanazioni della mente umana.<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Tutte le conoscenze che abbiamo sono state immaginate, elaborate ed
espresse da alcuni degli esseri umani vissuti in diversi momenti della storia
dell’uomo.</p>
<p class="MsoPlainText">Tutta la conoscenza di cui dispone attualmente l’umanità
è espressa in parole. Le parole sono dei contenitori nei quali la conoscenza
viene conservata sotto forma di significati.</p>
<p class="MsoPlainText">Il verbo e il nome sono due elementi imprescindibili di
qualsiasi frase o enunciato. Non esiste informazione o conoscenza che si possa
esprimere e trasmettere in mancanza di queste due parti del discorso. Anche se
sono strettamente collegati, la domanda è: quale dei due è nato per prima? Per
prima fu un’azione o un nome? Quale di essi è preesistente all’altro?</p>
<p class="MsoPlainText">Il Nome precede l’Azione o l’Azione precede il Nome?</p>
<p class="MsoPlainText"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“Il nome precede
l’azione” e “l’azione precede il nome” sono due filosofie totalmente diverse
per rapportarci alla realtà in cui viviamo. Sono due dottrine che influenzano
l’intera esperienza pratica di vita dell’essere umano.</p>
<p class="MsoPlainText">Il Vangelo di Giovanni inizia così:</p>
<p class="MsoPlainText">“Nel principio era il Verbo, e il Verbo era con Dio, e il
Verbo era Dio”.</p>
<p class="MsoPlainText">Se accettiamo che per primo ci sia stato il verbo, quale
è stata la prima azione in assoluto? È stata compiuta o subita? Chi l’ha
compiuta o chi l’ha subita? Forse per prima esisteva un verbo, specificatamente
impersonale, che ha compiuto un’azione e da questa specifica computazione fu
generato un nome. Ma quale è quel primo verbo e quale è quel primo nome da esso
generato?</p>
<p class="MsoPlainText"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Immaginiamo che il
primo verbo è Moto e Riposo: qualcosa che ha a che fare con “riposarsi”,
“rilassarsi”, “abbandonarsi”, “allungarsi”, “allontanarsi”, ecc. Un verbo che
esprime un movimento generato dal riposo, un tipo di caduta libera generata dal
concentrarsi o restringersi verso l’interno. Un po’ come quando sei molto
stanco e ti cade la testa o un braccio. La sensazione è di prolungamento, come
se una parte del corpo si è improvvisamente sciolta al punto di essere più
elastica, di andarsene.</p>
<p class="MsoPlainText">Stiamo parlando del primo verbo o azione, avvenuto in un
momento in cui non esistevano ancora nomi. Chi è allora che si muoveva per
compiere e subire questo genere di azione? Il Nulla. Il Nulla iniziò a
muoversi. Il Nulla è l’unico nome che precede il verbo, o meglio, è la mancanza
del nome che precede il verbo e così il Verbo diventa il Primo Nome.</p>
<p class="MsoPlainText">L’universo in cui viviamo, nella sua fase zero di
esistenza coincide con il Nulla. Nella sua prima fase di esistenza, nel primo
eone, dal nulla si è prodotta l’informazione quantistica e nella seconda età o
eone, dalla combinazione del nulla ed informazione quantistica viene prodotta
l’energia. Poi è avvenuto quello che si chiama creazione o big bang, che ha
dato inizio alla terza età o fase di esistenza: la fase materiale. La
particella elementare del nostro universo informazionale è il qubit. Ogni oggetto
naturalmente creato possiede un qubit di informazione quantistica che contiene
l’informazione riferita a se stesso, che raduna, unifica e riorganizza
l’informazione di tutto ciò che è stato creato in precedenza. Quando l’essere
umano accede al qubit di informazione quantistica riferita all’Essere Cristo,
l’umano perfetto, riceve il suo Nome dentro il corpo fisico e lui stesso
diventa portatore del Verbo, che è la Parola di Dio manifesta, e insieme ad
esso riceve la capacità di creare nell’Ordine Divino.</p>
<p class="MsoPlainText">Ora i creatori siamo noi!</p>
<p class="MsoPlainText">Nel sesto giorno o eone Dio creò l’uomo “nella sua
immagine e somiglianza”, dopodiché “Dio riposò”. Dio ha smesso di creare.
L’Uomo è la sua ultima e più potente creazione. La capacità di Creatore fu
trasferita all’Uomo, insieme alla Parola di Dio che edifica.</p>
<p class="MsoPlainText">Ora i Creatori siamo noi!</p>
<p class="MsoPlainText">Che cosa possiamo creare? Possiamo creare ogni cosa.</p>
<p class="MsoPlainText">Importante è ricreare noi stessi come umani perfetti e
poi, usando noi stessi come mattoni, creare il prossimo eone nell’esistenza
dell’universo. L’Umanità non è stata ancora creata ed è il nostro compito
metterla in esistenza.</p>
<p class="MsoPlainText">Con la sua discesa e ascesa, la morte e la risurrezione,
Gesù Cristo ha aggiunto un nuovo anello nella crescita dell’universo e ha
generato così la dimensione energetico-informazionale riferita a questo nuovo
Essere Vivente, da lui stesso chiamato Amen. Tutti coloro che tornano alle loro
radici e accedono alla conoscenza di sé possono partecipare alla manifestazione
a livello materiale di Amen, con il proprio corpo fisico trasfigurato
dall’amore e dalla consapevolezza.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><br /></p>
<p class="MsoPlainText">Amen - La Nuova Umanità — Libro >> <a href="https://bit.ly/3Zcu1zH">https://bit.ly/3Zcu1zH</a> <o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Una teoria del Tutto<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Elena Sanda Chira<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><a href="https://www.macrolibrarsi.it/libri/__amen-la-nuova-umanita-libro.php?pn=1567">https://www.macrolibrarsi.it/libri/__amen-la-nuova-umanita-libro.php?pn=1567</a><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><br /></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-87935918760482186592023-08-18T11:24:00.000+02:002023-08-18T11:24:01.385+02:00La musica influenza la biochimica<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS2bcfdgtf_O4GEGqVt9TgVl9tG_86lS4cHC3u7CDF8ExekWN9PXFG7VRh_0aMMZpAzNdxrB2o6IX0WSQDRAcOaK7YUwWz5Uv9Abn484U_VMemxxco0T2InKYiovhNQDmCOUu8EbUv2rUpCY3veRiJTRIFqYxR_jv3hq9jxaIIP8KAbBu6FcF8bDu83u0/s600/coscienza-amit-goswami.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="312" data-original-width="600" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS2bcfdgtf_O4GEGqVt9TgVl9tG_86lS4cHC3u7CDF8ExekWN9PXFG7VRh_0aMMZpAzNdxrB2o6IX0WSQDRAcOaK7YUwWz5Uv9Abn484U_VMemxxco0T2InKYiovhNQDmCOUu8EbUv2rUpCY3veRiJTRIFqYxR_jv3hq9jxaIIP8KAbBu6FcF8bDu83u0/w400-h208/coscienza-amit-goswami.jpg" width="400" /></a></div><p><b>Ecco come la musica influenza la biochimica del corpo</b></p>
<p class="MsoPlainText">Medicina Integrata</p>
<p class="MsoPlainText">>> <a href="https://goo.gl/oH72LH">https://goo.gl/oH72LH</a></p>
<p class="MsoPlainText">La musica è in grado di influire sullo stato di salute
del nostro corpo, lavorando sullo stress e sul sistema immunitario: scopriamo
come</p>
<p class="MsoPlainText">Emiliano Toso - 18/08/2023</p>
<p class="MsoPlainText">All’Università McGill di Montreal, studiano come la
musica possa cambiare la biochimica del nostro corpo. È stato dimostrato che
l’ascolto della musica influenza lo stato di salute del nostro corpo attraverso
quattro vie: il piacere, lo stress, il sistema immunitario e l’aggregazione
sociale.</p>
<p class="MsoPlainText">Nei laboratori del Prof. Levitin (cit. The Neurochemistry
of music, M.L.Chanda and D. J. Levitin Cell Press 2013) si stanno studiando
come queste vie di azione della musica sul nostro corpo siano regolate dalle
variazioni chimiche di ormoni quali la dopamina e gli oppioidi, il cortisolo,
la serotonina e l’ossitocina.</p>
<p class="MsoPlainText">Le dinamiche neurochimiche che stimolano la via del
riconoscimento sono simili a quelle che proviamo con il cibo o il sesso.
Esistono sistemi di tecnologia di neuroimaging (es. PET, fMRI) che riescono a
rilevare in modo preciso in quali aree del cervello avvengono queste dinamiche
e a compararle con situazioni che stimolano il piacere con dinamiche molto
simili.</p>
<p class="MsoPlainText">Ascoltando musica ci sentiamo più motivati, più attenti,
più focalizzati a raggiungere un obiettivo, più creativi.</p>
<p class="MsoPlainText">Ricevo spesso riscontri da coach, managers, psicologi che
lavorano nel campo della motivazione o sportivi che utilizzano Translational
Music per migliorare le loro prestazioni o quelle della loro squadra o team di
lavoro.</p>
<p class="MsoPlainText">In molti ospedali i chirurghi e lo staff medico
richiedono l’ascolto di un certo tipo di musica in sala operatoria durante gli
interventi ed è stato dimostrato come questa pratica migliori l’attenzione, la
collaborazione tra lo staff e abbassi i livelli di stress degli operatori e del
paziente.</p>
<p class="MsoPlainText">Sono stati pubblicati anche studi in cui è stato
dimostrato che l’ascolto della musica durante un’operazione chirurgica o
durante il parto può agire sulla percezione del dolore e di conseguenza ai
pazienti viene ridotta la dose di antidolorifici (Cepeda et al. 2006). Ciò è
supportato dal fatto che l’ascolto musicale agisce sulla stessa parte del
cervello (Nucleus Accumbens) su cui agisce la morfina (Jeffries, Neuroreport
2003). Due marcatori dello stress che sono stati rilevati durante l’ascolto
della musica sono il cortisolo e la B-endorfina.</p>
<p class="MsoPlainText">L’ascolto della musica favorisce inoltre la produzione di
ACTH, prolattina, ormone della crescita e norepinefrina.</p><p class="MsoPlainText"><br /></p>
<p class="MsoPlainText">Continua la lettura di questo articolo su:<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Scienza e Conoscenza n. 65 - Luglio-Settembre 2018
>> <a href="https://goo.gl/oH72LH">https://goo.gl/oH72LH</a> <o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Nuove Scienze, Medicina non Convenzionale, Coscienza<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-65-luglio-settembre-2018.php?pn=1567">www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-65-luglio-settembre-2018.php?pn=1567</a><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoPlainText">eBook - La Biologia è Musica >> <a href="https://bit.ly/361p6Wf">https://bit.ly/361p6Wf</a> <o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Dal DNA alla vibrazione di ogni singola cellula: la vita
è un intreccio di frequenze danzanti<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Emiliano Toso (Musicista)<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/ebooks/ebook-la-biologia-e-musica.php?pn=1567">www.macrolibrarsi.it/ebooks/ebook-la-biologia-e-musica.php?pn=1567</a><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><br /></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-85696215052619307832023-08-16T10:18:00.006+02:002023-08-16T10:20:05.657+02:00Guarire la nostra anima<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj714fyV8l1x7ZE27UvdHUvIrlEfb10CWLF02RYdf4l4pTkqb36WACLAE35MyvRObRnc1IhuJdItN90fQhO2h2LSnlE8Zt1_eGUTXV9Bv9hdyZkZmEE2vQWgYuDvg-OC5-MXbIKBq4FHz_XU_W3cF-0uJq2I-p3twX4i5O0LYS6Df76qwkma9R304O_D8I" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img alt="" data-original-height="630" data-original-width="946" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj714fyV8l1x7ZE27UvdHUvIrlEfb10CWLF02RYdf4l4pTkqb36WACLAE35MyvRObRnc1IhuJdItN90fQhO2h2LSnlE8Zt1_eGUTXV9Bv9hdyZkZmEE2vQWgYuDvg-OC5-MXbIKBq4FHz_XU_W3cF-0uJq2I-p3twX4i5O0LYS6Df76qwkma9R304O_D8I=w400-h266" width="400" /></a></div><p><b>Guarire la nostra anima: il primo passo per recuperare la
nostra profonda essenza</b></p><p class="MsoPlainText"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Consapevolezza e Spiritualità</p><p class="MsoPlainText"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">>> <a href="https://bit.ly/3QEGXw2">https://bit.ly/3QEGXw2</a></p><p class="MsoPlainText"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Cosa significa guardarsi dentro? Seguendo i principi del
Buddismo Bön tibetano scopriamo insieme perché è importante parlare alla nostra
anima</p><p class="MsoPlainText"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Redazione - Scienza e Conoscenza - 15/08/2023</p>
<p class="MsoPlainText">Tenzin Wangyal Rnpoche nel suo libro “Guarire l’anima”,
seguendo la filosofia del buddismo Bön tibetano, racconta come imparare a
guarire la nostra anima guardandoci da vicino. Al giorno d’oggi, con le vite
piene e intense che abbiamo, è sempre più difficile per ognuno di noi
“guardarsi dentro”. Ma cosa significa guardarsi dentro? Non c’è nulla di strano
in questa pratica che consiste nel: cercare di capire sé stessi, prendersi del
tempo per ascoltarsi, fermarsi un attimo per provare a capirsi. Per farlo
possiamo partire da quattro ambiti molto importanti nelle nostre vite.</p>
<p class="MsoPlainText">I quattro passi fondamentali per guarire se stessi</p>
<p class="MsoPlainText">Per prima cosa osservate la vostra vita personale,
prendetevi del tempo per riflettere su voi stessi. Parlate con la vostra anima
e cercate di capire che tipo di persona siete e come vi sentite.</p>
<p class="MsoPlainText">Poi osservate la vostra vita familiare, cercate di capire
come la vostra famiglia vive in voi, il primo passo per recuperare la nostra
anima è capire cosa ci manca. In questo caso si tratta di capire se la vostra
famiglia vi nutre o vi distrugge.</p>
<p class="MsoPlainText">Di seguito osservate la vostra vita lavorativa, cercate
di capire se il vostro lavoro vi piace e vi da soddisfazione, se ogni mattina
vi alzate scontenti a causa del vostro lavoro o se vi sentite gratificati dalla
vostra vita lavorativa.</p>
<p class="MsoPlainText">Osservate il vostro rapporto con la natura, cercate di
capire se conoscete il suo grande potere sacro e rigenerante.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Vi è mai capitato di fermarvi ad ascoltare il
rumore del mare? Che sensazione vi trasmette? Oppure vi siete mai fermati a
guardare il cielo? Mi ricordo sin da bambina ciò che era per me il mare: la sua
immensità mi trasmetteva calma e sicurezza e mi costringeva a guardarmi dentro,
mettendomi in contatto con il mio spazio sacro interiore. Per me, un elemento
in grado di riconnettermi con il mio sé profondo era ed è il mare, essendoci
cresciuta, per molti di voi potrebbe essere un bosco in montagna o un ruscello,
un luogo dove potrete avvicinarvi alla forza rigenerante della natura. Al
giorno d’oggi è molto difficile entrare in contatto con la natura: siamo tutti
abituati alla vita frenetica e tecnologica delle città, ai bar affollati, alle
spiagge caotiche di agosto, ai social. Il primo passo per guarire la nostra
anima deve partire proprio dal riconoscere la presenza o l’assenza della grande
vitalità che la natura ci trasmette.</p>
<p class="MsoPlainText">Recuperare la nostra profonda essenza</p>
<p class="MsoPlainText">Dopo che avrete osservato questi quattro aspetti della
vostra vita, noterete sicuramente che se riscontrate dei problemi, questi
potrebbero non colpire solamente uno di questi aspetti, bensì più di uno. Provate
a fermarvi e domandatevi se in qualche situazione della vostra vita avete
sentito la mancanza di qualcosa di positivo. Dopo aver dato la risposta a
questa domanda, ed entrando più in intimità con la sensazione di “mancanza”
potrete iniziare a identificare in modo più preciso la qualità che vi manca e
comprendere quale sia il passo da compiere per compensare questa mancanza.</p>
<p class="MsoPlainText">Ecco una frase che mi ha particolarmente colpito tratta
dal libro “Guarire l’anima” di Tenzin Wangyal Rnpoche:</p>
<p class="MsoPlainText">“Secondo gli insegnamenti tradizionali tibetani, quando
si ha l’anima danneggiata diminuisce anche la forza vitale, cioè la vitalità di
cui si dispone. La perdita dell’anima può portare alla debolezza fisica e alla
malattia”.</p>
<p class="MsoPlainText">È importante cercare di recuperare la nostra profonda
essenza proprio perché trascurarla potrebbe portarci grossi problemi emotivi e
fisici. Quando vi sentite insoddisfatti o tristi anche se cercate di distrarvi
con qualcosa, dovete scavare fino in fondo per poter guarire davvero. Quando vi
sentite disconnessi, c’è un momento di rottura, provate un senso di solitudine,
la sensazione cronica di volere qualcosa di più diventa la vostra identità.
Tutto ciò può portare a un disturbo post-traumatico da stress: le persone che
ne soffrono potrebbero avere spesso degli incubi, un’ansia perenne e quindi una
grande difficoltà nell’affrontare la vita di tutti i giorni. È proprio per
questo che ognuno di noi deve concedersi dei momenti per capire sé stesso.
Ascoltarsi e capirsi è il primo passo verso la guarigione.</p>
<p class="MsoPlainText">Guarire l'anima: un libro per trovare ispirazione</p>
<p class="MsoPlainText">Guarire l'Anima — Libro >> <a href="https://bit.ly/3QEGXw2">https://bit.ly/3QEGXw2</a> <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><span lang="EN-US" style="mso-ansi-language: EN-US;">Tenzin
Wangyal Rinpoche<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoPlainText"><span lang="EN-US" style="mso-ansi-language: EN-US;"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__guarire-l-anima-libro.php?pn=1567">http://www.macrolibrarsi.it/libri/__guarire-l-anima-libro.php?pn=1567</a>
<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoPlainText"><br /></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-44478022191691064262023-08-13T09:45:00.006+02:002023-08-13T09:45:43.601+02:00Suono Quantico: perché il suono ha un potere nascosto<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh0XWGOpffUUGdmgxGeGDBx2vto1wDMI9A8qcRHHawxDAA-nK4fZxQEraaZp30oke28bxQHMAIaUigPjVxXVdud-tBA9OqRRGgNQceZ7OIAYAtO4ymPkvR9MpCLfvV9M4klfNKnlSgrpCP1QTrwnLWrScmvQX_f75HetNKM_54nvPLqTiCoan5itQKuHdE" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="312" data-original-width="600" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh0XWGOpffUUGdmgxGeGDBx2vto1wDMI9A8qcRHHawxDAA-nK4fZxQEraaZp30oke28bxQHMAIaUigPjVxXVdud-tBA9OqRRGgNQceZ7OIAYAtO4ymPkvR9MpCLfvV9M4klfNKnlSgrpCP1QTrwnLWrScmvQX_f75HetNKM_54nvPLqTiCoan5itQKuHdE=w400-h208" width="400" /></a></div><br /><b>Suono Quantico: scopri perché il suono ha un potere
nascosto</b><p></p>
<p class="MsoPlainText"><o:p> </o:p>Scienza e Fisica Quantistica</p><p class="MsoPlainText"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><o:p> </o:p>>> <a href="http://bit.ly/2PLGBoi">http://bit.ly/2PLGBoi</a></p><p class="MsoPlainText"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Questo numero di «Scienza e Conoscenza» è un viaggio
straordinario nella natura più intima e profonda della realtà, nella fitta
trama sonora, vibratoria, risonante che la permea, la determina e ne è il filo
rosso che tutto lega e collega</p><p class="MsoPlainText"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Carmen Di Muro - 12/08/2023</p><p class="MsoPlainText"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Vibrano i filamenti del nostro DNA e vibrano le nostre
cellule: ognuna in modo diverso, a seconda che sia sana o malata, che sia una
cellula del fegato oppure del cuore. Vibrano e comunicano incessantemente tra
loro tramite un linguaggio di suoni che da pochi anni la scienza ha iniziato a
codificare, intuendone nuove potenzialità per la guarigione.</p><p class="MsoPlainText"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">È come dire che ogni parte del nostro corpo ha una
propria frequenza di risonanza che corrisponde allo stato di salute: quando la
frequenza si desintonizza abbiamo la malattia. Il suono è in noi, ci
costituisce, ci costruisce e ci attraversa costantemente, trasportando
informazioni dentro e fuori di noi, attraverso quel meraviglioso elemento che è
l’acqua, la quale ci compone per oltre il 70% e nel quale il suono viaggia più
velocemente che nell’aria.</p><p class="MsoPlainText"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Nelle millenarie culture orientali il suono è parte
fondamentale in un sistema di conoscenza complesso che, oggi più che mai, ci
appare profetico rispetto alle numerose scoperte portate alla luce dalla fisica
quantistica. La natura vibratoria e frequenziale della realtà è alla base della
creazione dell’Universo. Così come nella tradizione vedica è il suono OM a dare
origine all’Universo e a tutto ciò che è manifesto, nella Teoria delle Stringhe
è la vibrazione di infinitesime corde – a livello della costante di Planck – a
dare origine alla rete della realtà.</p><p class="MsoPlainText"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Nell’Universo risuona ancora il rombo del suo primo
vagito: le onde sonore generate dal Big Bang hanno risuonato attraverso il
plasma e l’idrogeno, modellando la radiazione cosmica di fondo.</p><p class="MsoPlainText"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande tutto
vibra: la vita è vibrazione, l’uomo è vibrazione, l’Universo è vibrazione, le
leggi della fisica sono vibrazione, la biologia è vibrazione, la salute e la malattia
sono vibrazione, così come lo sono le emozioni che plasmano le nostre cellule.</p>
<p class="MsoPlainText">Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande tutto
vibra e tutto è uno.</p>
<p class="MsoPlainText">Leggere questo numero di «Scienza e Conoscenza» è
compiere un viaggio straordinario nella natura più intima e profonda della
realtà, nella fitta trama sonora, vibratoria, risonante che la permea, la
determina e ne è il filo rosso che tutto lega e collega.</p>
<p class="MsoPlainText">estratto da:</p>
<p class="MsoPlainText">Scienza e Conoscenza n. 66 >> <a href="http://bit.ly/2PLGBoi">http://bit.ly/2PLGBoi</a> <o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Rivista - Settembre 2018<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Nuove scienze, Medicina Integrata, Coscienza<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-66-settembre-2018.php?pn=1567">www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-66-settembre-2018.php?pn=1567</a><o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><br /></p><div class="blogger-post-footer">by www.amadeux.net</div>Amadeux networkhttp://www.blogger.com/profile/03234022030327335845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-311911877373746910.post-27575873558642658172023-08-12T11:29:00.001+02:002023-08-12T11:29:09.954+02:00L'energia che cura: scopriamo la pranoterapia<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg-cYs4EddGSE9F9C0GvPWfe5FYEHmXS-ebzMxWd66CNezYq8p88ln2G2EsBuJJZx6h3j7dTbe_Lo-4vvbvkxiAq4ThoVLAlAkm74O3zfXh5kz_XF48P_34plhUZKYkmdasYIKv2ElHXtN47Y8BfpjUDR9t8V41nQXQK_jeuxx759Ej-LP_m1l9Vx10XlQ" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="312" data-original-width="600" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg-cYs4EddGSE9F9C0GvPWfe5FYEHmXS-ebzMxWd66CNezYq8p88ln2G2EsBuJJZx6h3j7dTbe_Lo-4vvbvkxiAq4ThoVLAlAkm74O3zfXh5kz_XF48P_34plhUZKYkmdasYIKv2ElHXtN47Y8BfpjUDR9t8V41nQXQK_jeuxx759Ej-LP_m1l9Vx10XlQ=w400-h208" width="400" /></a></div><br /><b>L'energia che cura: scopriamo la pranoterapia</b><p></p>
<p class="MsoPlainText">Medicina Integrata</p>
<p class="MsoPlainText">>> <a href="https://bit.ly/47vZctw">https://bit.ly/47vZctw</a></p>
<p class="MsoPlainText">Parliamo di energie sottili e discipline energetiche che
possono integrarsi alla medicina tradizionale per migliorare il benessere e la
qualità della vita di molte persone</p>
<p class="MsoPlainText">Carmen Di Muro - 11/08/2023</p>
<p class="MsoPlainText">Da quando le discipline psicologiche, sociologiche e fisiche
hanno cominciato ad interessarsi al tema della malattia come fatto non
esclusivamente fisiologico, da quando gli studi di F. A. Popp ci hanno permesso
di capire come ogni essere vivente emetta costantemente una radiazione ultra
debole chiamata biofotone, e da quando la medicina quantistica ha documentato
che l’essere umano è governato da una fittissima rete di segnali
elettromagnetici che fanno dialogare tutte le cellule, il complesso fenomeno
della salute è divenuto sempre più condivisibile interdisciplinarmente aprendo
gli scenari verso un nuovo approccio integrato di fare medicina, in cui nessuna
branca esclude l’atra, ma al contrario l’arricchisce potenziandone i benefici.</p>
<p class="MsoPlainText">In questa prospettiva maggiormente estesa in cui la
ricerca di frontiera ha fatto passi da gigante sull’impalpabile mondo della
coscienza, le “discipline energetiche” o “pratiche del benessere”, così come le
cosiddette medicine altre, acquistano un nuovo statuto culturale che vede al
centro l’uomo nella sua multidimensionalità di anima, mente, spirito e
ambiente. Tra corpi ed universo non esiste dualità, ma un unico infinito campo
di risonanza che li unisce. È questo a gestire le funzioni più alte della
mente, nonché la fonte delle informazioni che governano la crescita degli organismi.
È il nostro cervello, il nostro cuore, la nostra memoria e, al contempo,
l’impronta genetica del mondo in tutta la sua storia.</p>
<p class="MsoPlainText">Tutto ciò sta pian piano conducendo sull’orlo di una
rivoluzione, profonda e coraggiosa, e le più recenti acquisizioni scientifiche
relative alla psiconeuroimmunologia, all’epigenetica, come pure ai fenomeni
quantistici non-locali nei sistemi viventi offrono le premesse per una
possibile chiave esplicativa dei processi che regolano la cura e il
miglioramento, in termini di benessere, attraverso chi opera utilizzando
l’energia. Ne è esempio Nelli Giorgio, consulente energetico e pranoterapeuta
che con grande amore ha messo le sue doti al servizio delle persone. E seppure
la strada verso la scoperta delle leggi sottili che animano l’esistenza è
ancora lunga, la sua esperienza e le sue osservazioni, non possono far altro
che aprire nuovi orizzonti e dialoghi maggiormente integrati tra scienza,
coscienza ed etica della salute.</p>
<p class="MsoPlainText">Nelli lei è un consulente energetico. Potrebbe spiegarci
meglio di cosa si occupa e cosa si intende con questo termine?</p>
<p class="MsoPlainText">Il consulente energetico è un esperto di discipline
energetiche e dei tipi di tecniche che possono essere usate per aumentare il
benessere personale che includono una serie di pratiche che vanno dal reiki, al
karuna reiki, al theta healing, al pranic healing, alla pranoterapia, al
trattamento dei corpi astrali, all’aura, ai chakra, agli ambienti e al come
informatizzarli e caricarli. Io mi occupo di questo, infatti tutto ciò che
energia è il mio settore, svolgendo questa particolare professione presso il
mio studio privato di Milano e di Treviso, nonché collaborando con l’EFP group,
il Centro di Terapie Integrate della dott.ssa Poli e con vari primari
dell’Istituito Clinico Zucchi e del Policlinico di Milano, come pure con
professionisti sanitari tra cui psicoterapeuti, osteopati, ortopedici e
ginecologi.</p>
<p class="MsoPlainText">Come ha scoperto di avere queste doti e come si è
indirizzato verso la conoscenza e l’utilizzo di queste pratiche?</p>
<p class="MsoPlainText">Ho studiato molto, nonostante nascessi come perito
metalmeccanico e avessi lavorato a lungo nel settore tecnologico occupandomi di
programmazione analogica basata sulla trigonometria. All’età di 33 anni emerse
improvvisamente questa mia sensibilità per cui sentivo profondamente il dolore
negli altri. Infatti, tutte le volte che avevo davanti una persona capivo cosa
gli faceva male e lo sentivo su di me. Da lì, dopo una lunga ricerca interiore,
ho deciso di indagare sottoponendomi alla misurazione del mio stato energetico
attraverso una strumentazione basata sulla digitoscopia superando il valore
massimo di 24 con un valore supernormale di 30 e la fotografia Kirlian. Decisi
così di accrescere questa mia naturale predisposizione, frequentando la A.MI.
University, la scuola di pranoterapia a cui sono iscritto nel relativo albo da
15 anni, ulteriori corsi di specializzazione e approfondendo, altresì, lo
studio di discipline come anatomia, medicina, ortopedia e tutto ciò che potesse
arricchire la mia conoscenza, collaborando attivamente con la dott.ssa Rosi
Coerezza, medico esperto in Terapie Naturali, che da allora mi orienta per la
parte prettamente medica. Non faccio diagnosi né prescrivo farmaci, ma mi
limito a supportare la persona, integrando queste “pratiche di benessere” ai processi
di cura medica in atto.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></p>
<p class="MsoPlainText">Tra le varie tecniche del benessere lei utilizza una
specifica metodologia?</p>
<p class="MsoPlainText">Opero utilizzando diverse tecniche che possano favorire e
migliorare il benessere, in base a ciò che reputo in linea con l’unicità del
cliente e con la diagnosi o il problema con cui mi arriva. Posso utilizzare,
per esempio, la pranoterapia, ossia passando le mani sulla persona dove si
avverte la variazione di energia lavoro in scarico e in carico, ma non solo. Di
solito, quando ho davanti qualcuno che ha un disturbo, punto a riportarlo in
equilibrio reinformando la sua coscienza in modo tale che si riorienti in un
contesto che gli appartiene. Quando la coscienza viene reinformata viene
portata al suo equilibrio naturale e automaticamente ciò si riflette
nell’ambiente in cui vive facilitando il benessere psico-fisico su più livelli.</p>
<p class="MsoPlainText">Quali sono gli effetti principali di queste pratiche
sull’organismo? Ci sono disturbi in cui sortiscono maggiori risultati?</p>
<p class="MsoPlainText">È molto soggettivo e dipende dalla persona. Cistiti, e
infiammazioni a livello intestinale come colon irritabile, gastrite, ernia
iatale, ossia tutto ciò che è gastroenterico ha un ottimo risultato in termini
di benessere personale. Anche sulle ossa, sulle ernie, sulle protrusioni, sulla
rottura dei legamenti è stata accertata un miglioramento nella velocità di
cicatrizzazione, evidenziabile attraverso successivi esami clinici di riscontro
rispetto alla situazione di partenza.</p>
<p class="MsoPlainText">Nel corso della sua lunga esperienza ha notato che
migliorano più quelli che credono o quelli che non credono?</p>
<p class="MsoPlainText">Quelli che credono hanno i maggiori risultati in termini
di incremento del benessere psico-fisico e in questo l’amore è fondamento. Di
tecniche ce ne son tante ed io ne ho studiate altrettante, ma se non si è
allineati all’amore e alla verità non si può niente. Questa è la base. Perché è
proprio l’autenticità che permette di manifestare l’energia migliore necessaria
per la salute.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><br /></p>
<p class="MsoPlainText">Pranoterapia — Libro >> <a href="https://bit.ly/47vZctw">https://bit.ly/47vZctw</a> <o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">L’intelligenza dell’energia<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText">Sergio Mari<o:p></o:p></p>
<p class="MsoPlainText"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__pranoterapia-libro.php?pn=1567">www.macrolibrarsi.it/libri/__pranoterapia-libro.php?pn=1567</a><o:p></o:p></p>
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