lunedì 11 settembre 2023

Intestino: secondo cervello


Intestino: secondo cervello

Medicina Integrata

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Ogni organo e ogni cellula del nostro corpo comunica con tutte le restanti parti del corpo e cellule. Per rimanere in salute occorre che questa comunicazione rimanga entro linee determinate.

Valerio Pignatta - 10/09/2023

Tra cervello, sistema immunitario, ghiandole e ormoni si svolge una conversazione molto intensa. Le tre diverse categorie di messaggeri chimici, ovvero neurotrasmettitori, ormoni, citochine, sono armonizzate insieme in una sorta di vibrazione unica che è il “suono” delle varie migliaia di attività cellulari, di ogni cellula ogni secondo. La PNEI è tutto questo sistema integrato.

In questa visione, anche le caratteristiche normalmente riconosciute ad alcuni organi cambiano improvvisamente. Ad esempio l’intestino viene definito il nostro secondo cervello perché ha un elevato numero di neurotrasmettitori, che permettono a esso e al sistema immunitario di comunicare col cervello stesso (si pensi che la rete nervosa attorno all’intestino pesa quanto la massa cerebrale). È da questa comunicazione, ad esempio, che scaturiscono le reazioni a cascata determinate dal cibo che possono interessare parti del corpo completamente differenti e lontane (ad esempio nel caso di certi tipi di reazioni allergiche). Questo “secondo cervello” reagisce quindi a ciò che mangiamo con conseguenze dirette sulle funzioni cerebrali e le emozioni.

Ma anche nel cuore si è scoperto un sistema nervoso intrinseco, tutto suo, formato da circa quarantamila neuroni in grado di influenzare il cervello. Quest'ultimo è sempre più visto non come una realtà a sé, separata e dominante, ma come un'entità facente parte di una rete di comunicazione dinamica, estesa a tutte le cellule e ai tessuti del corpo, che rappresenta le basi biochimiche delle emozioni. Se il cervello può influire sul sistema immunitario, lo stesso avviene in senso opposto. Idem per gli altri sistemi coinvolti.

Secondo questa decodificazione, lo stress cronico recepito da qualunque tipo di causa (ambientale, emozionale, psicologica, alimentare ecc.) non è più solo un disturbo di tipo psicologico o fisico, ma un insieme complesso di anomalie immunologiche, neurologiche e ormonali. È chiaro che allora anche malattie gravi come il cancro, alcune malattie cardiovascolari, malattie infiammatorie, depressione, invecchiamento possono e devono essere affrontate in maniera del tutto diversa.

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Il ruolo del microbiota intestinale nelle nostre relazioni fisiche, mentali e psicoemozionali

Stefano Manera

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sabato 9 settembre 2023

L'universo informazionale


L'universo informazionale

Consapevolezza

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Che cosa esisteva prima, il verbo o il nome?

Redazione - Scienza e Conoscenza - 08/09/2023

Tutta la conoscenza di cui dispone attualmente l’umanità è costituita da emanazioni della mente umana.  Tutte le conoscenze che abbiamo sono state immaginate, elaborate ed espresse da alcuni degli esseri umani vissuti in diversi momenti della storia dell’uomo.

Tutta la conoscenza di cui dispone attualmente l’umanità è espressa in parole. Le parole sono dei contenitori nei quali la conoscenza viene conservata sotto forma di significati.

Il verbo e il nome sono due elementi imprescindibili di qualsiasi frase o enunciato. Non esiste informazione o conoscenza che si possa esprimere e trasmettere in mancanza di queste due parti del discorso. Anche se sono strettamente collegati, la domanda è: quale dei due è nato per prima? Per prima fu un’azione o un nome? Quale di essi è preesistente all’altro?

Il Nome precede l’Azione o l’Azione precede il Nome?

 “Il nome precede l’azione” e “l’azione precede il nome” sono due filosofie totalmente diverse per rapportarci alla realtà in cui viviamo. Sono due dottrine che influenzano l’intera esperienza pratica di vita dell’essere umano.

Il Vangelo di Giovanni inizia così:

“Nel principio era il Verbo, e il Verbo era con Dio, e il Verbo era Dio”.

Se accettiamo che per primo ci sia stato il verbo, quale è stata la prima azione in assoluto? È stata compiuta o subita? Chi l’ha compiuta o chi l’ha subita? Forse per prima esisteva un verbo, specificatamente impersonale, che ha compiuto un’azione e da questa specifica computazione fu generato un nome. Ma quale è quel primo verbo e quale è quel primo nome da esso generato?

 Immaginiamo che il primo verbo è Moto e Riposo: qualcosa che ha a che fare con “riposarsi”, “rilassarsi”, “abbandonarsi”, “allungarsi”, “allontanarsi”, ecc. Un verbo che esprime un movimento generato dal riposo, un tipo di caduta libera generata dal concentrarsi o restringersi verso l’interno. Un po’ come quando sei molto stanco e ti cade la testa o un braccio. La sensazione è di prolungamento, come se una parte del corpo si è improvvisamente sciolta al punto di essere più elastica, di andarsene.

Stiamo parlando del primo verbo o azione, avvenuto in un momento in cui non esistevano ancora nomi. Chi è allora che si muoveva per compiere e subire questo genere di azione? Il Nulla. Il Nulla iniziò a muoversi. Il Nulla è l’unico nome che precede il verbo, o meglio, è la mancanza del nome che precede il verbo e così il Verbo diventa il Primo Nome.

L’universo in cui viviamo, nella sua fase zero di esistenza coincide con il Nulla. Nella sua prima fase di esistenza, nel primo eone, dal nulla si è prodotta l’informazione quantistica e nella seconda età o eone, dalla combinazione del nulla ed informazione quantistica viene prodotta l’energia. Poi è avvenuto quello che si chiama creazione o big bang, che ha dato inizio alla terza età o fase di esistenza: la fase materiale. La particella elementare del nostro universo informazionale è il qubit. Ogni oggetto naturalmente creato possiede un qubit di informazione quantistica che contiene l’informazione riferita a se stesso, che raduna, unifica e riorganizza l’informazione di tutto ciò che è stato creato in precedenza. Quando l’essere umano accede al qubit di informazione quantistica riferita all’Essere Cristo, l’umano perfetto, riceve il suo Nome dentro il corpo fisico e lui stesso diventa portatore del Verbo, che è la Parola di Dio manifesta, e insieme ad esso riceve la capacità di creare nell’Ordine Divino.

Ora i creatori siamo noi!

Nel sesto giorno o eone Dio creò l’uomo “nella sua immagine e somiglianza”, dopodiché “Dio riposò”. Dio ha smesso di creare. L’Uomo è la sua ultima e più potente creazione. La capacità di Creatore fu trasferita all’Uomo, insieme alla Parola di Dio che edifica.

Ora i Creatori siamo noi!

Che cosa possiamo creare? Possiamo creare ogni cosa.

Importante è ricreare noi stessi come umani perfetti e poi, usando noi stessi come mattoni, creare il prossimo eone nell’esistenza dell’universo. L’Umanità non è stata ancora creata ed è il nostro compito metterla in esistenza.

Con la sua discesa e ascesa, la morte e la risurrezione, Gesù Cristo ha aggiunto un nuovo anello nella crescita dell’universo e ha generato così la dimensione energetico-informazionale riferita a questo nuovo Essere Vivente, da lui stesso chiamato Amen. Tutti coloro che tornano alle loro radici e accedono alla conoscenza di sé possono partecipare alla manifestazione a livello materiale di Amen, con il proprio corpo fisico trasfigurato dall’amore e dalla consapevolezza.


Amen - La Nuova Umanità — Libro >> https://bit.ly/3Zcu1zH

Una teoria del Tutto

Elena Sanda Chira

https://www.macrolibrarsi.it/libri/__amen-la-nuova-umanita-libro.php?pn=1567