venerdì 18 agosto 2023

La musica influenza la biochimica

Ecco come la musica influenza la biochimica del corpo

Medicina Integrata

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La musica è in grado di influire sullo stato di salute del nostro corpo, lavorando sullo stress e sul sistema immunitario: scopriamo come

Emiliano Toso - 18/08/2023

All’Università McGill di Montreal, studiano come la musica possa cambiare la biochimica del nostro corpo. È stato dimostrato che l’ascolto della musica influenza lo stato di salute del nostro corpo attraverso quattro vie: il piacere, lo stress, il sistema immunitario e l’aggregazione sociale.

Nei laboratori del Prof. Levitin (cit. The Neurochemistry of music, M.L.Chanda and D. J. Levitin Cell Press 2013) si stanno studiando come queste vie di azione della musica sul nostro corpo siano regolate dalle variazioni chimiche di ormoni quali la dopamina e gli oppioidi, il cortisolo, la serotonina e l’ossitocina.

Le dinamiche neurochimiche che stimolano la via del riconoscimento sono simili a quelle che proviamo con il cibo o il sesso. Esistono sistemi di tecnologia di neuroimaging (es. PET, fMRI) che riescono a rilevare in modo preciso in quali aree del cervello avvengono queste dinamiche e a compararle con situazioni che stimolano il piacere con dinamiche molto simili.

Ascoltando musica ci sentiamo più motivati, più attenti, più focalizzati a raggiungere un obiettivo, più creativi.

Ricevo spesso riscontri da coach, managers, psicologi che lavorano nel campo della motivazione o sportivi che utilizzano Translational Music per migliorare le loro prestazioni o quelle della loro squadra o team di lavoro.

In molti ospedali i chirurghi e lo staff medico richiedono l’ascolto di un certo tipo di musica in sala operatoria durante gli interventi ed è stato dimostrato come questa pratica migliori l’attenzione, la collaborazione tra lo staff e abbassi i livelli di stress degli operatori e del paziente.

Sono stati pubblicati anche studi in cui è stato dimostrato che l’ascolto della musica durante un’operazione chirurgica o durante il parto può agire sulla percezione del dolore e di conseguenza ai pazienti viene ridotta la dose di antidolorifici (Cepeda et al. 2006). Ciò è supportato dal fatto che l’ascolto musicale agisce sulla stessa parte del cervello (Nucleus Accumbens) su cui agisce la morfina (Jeffries, Neuroreport 2003). Due marcatori dello stress che sono stati rilevati durante l’ascolto della musica sono il cortisolo e la B-endorfina.

L’ascolto della musica favorisce inoltre la produzione di ACTH, prolattina, ormone della crescita e norepinefrina.


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Scienza e Conoscenza n. 65 - Luglio-Settembre 2018 >> https://goo.gl/oH72LH

Nuove Scienze, Medicina non Convenzionale, Coscienza

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eBook - La Biologia è Musica >> https://bit.ly/361p6Wf

Dal DNA alla vibrazione di ogni singola cellula: la vita è un intreccio di frequenze danzanti

Emiliano Toso (Musicista)

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mercoledì 16 agosto 2023

Guarire la nostra anima

Guarire la nostra anima: il primo passo per recuperare la nostra profonda essenza

Consapevolezza e Spiritualità

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Cosa significa guardarsi dentro? Seguendo i principi del Buddismo Bön tibetano scopriamo insieme perché è importante parlare alla nostra anima

Redazione - Scienza e Conoscenza - 15/08/2023

Tenzin Wangyal Rnpoche nel suo libro “Guarire l’anima”, seguendo la filosofia del buddismo Bön tibetano, racconta come imparare a guarire la nostra anima guardandoci da vicino. Al giorno d’oggi, con le vite piene e intense che abbiamo, è sempre più difficile per ognuno di noi “guardarsi dentro”. Ma cosa significa guardarsi dentro? Non c’è nulla di strano in questa pratica che consiste nel: cercare di capire sé stessi, prendersi del tempo per ascoltarsi, fermarsi un attimo per provare a capirsi. Per farlo possiamo partire da quattro ambiti molto importanti nelle nostre vite.

I quattro passi fondamentali per guarire se stessi

Per prima cosa osservate la vostra vita personale, prendetevi del tempo per riflettere su voi stessi. Parlate con la vostra anima e cercate di capire che tipo di persona siete e come vi sentite.

Poi osservate la vostra vita familiare, cercate di capire come la vostra famiglia vive in voi, il primo passo per recuperare la nostra anima è capire cosa ci manca. In questo caso si tratta di capire se la vostra famiglia vi nutre o vi distrugge.

Di seguito osservate la vostra vita lavorativa, cercate di capire se il vostro lavoro vi piace e vi da soddisfazione, se ogni mattina vi alzate scontenti a causa del vostro lavoro o se vi sentite gratificati dalla vostra vita lavorativa.

Osservate il vostro rapporto con la natura, cercate di capire se conoscete il suo grande potere sacro e rigenerante.  Vi è mai capitato di fermarvi ad ascoltare il rumore del mare? Che sensazione vi trasmette? Oppure vi siete mai fermati a guardare il cielo? Mi ricordo sin da bambina ciò che era per me il mare: la sua immensità mi trasmetteva calma e sicurezza e mi costringeva a guardarmi dentro, mettendomi in contatto con il mio spazio sacro interiore. Per me, un elemento in grado di riconnettermi con il mio sé profondo era ed è il mare, essendoci cresciuta, per molti di voi potrebbe essere un bosco in montagna o un ruscello, un luogo dove potrete avvicinarvi alla forza rigenerante della natura. Al giorno d’oggi è molto difficile entrare in contatto con la natura: siamo tutti abituati alla vita frenetica e tecnologica delle città, ai bar affollati, alle spiagge caotiche di agosto, ai social. Il primo passo per guarire la nostra anima deve partire proprio dal riconoscere la presenza o l’assenza della grande vitalità che la natura ci trasmette.

Recuperare la nostra profonda essenza

Dopo che avrete osservato questi quattro aspetti della vostra vita, noterete sicuramente che se riscontrate dei problemi, questi potrebbero non colpire solamente uno di questi aspetti, bensì più di uno. Provate a fermarvi e domandatevi se in qualche situazione della vostra vita avete sentito la mancanza di qualcosa di positivo. Dopo aver dato la risposta a questa domanda, ed entrando più in intimità con la sensazione di “mancanza” potrete iniziare a identificare in modo più preciso la qualità che vi manca e comprendere quale sia il passo da compiere per compensare questa mancanza.

Ecco una frase che mi ha particolarmente colpito tratta dal libro “Guarire l’anima” di Tenzin Wangyal Rnpoche:

“Secondo gli insegnamenti tradizionali tibetani, quando si ha l’anima danneggiata diminuisce anche la forza vitale, cioè la vitalità di cui si dispone. La perdita dell’anima può portare alla debolezza fisica e alla malattia”.

È importante cercare di recuperare la nostra profonda essenza proprio perché trascurarla potrebbe portarci grossi problemi emotivi e fisici. Quando vi sentite insoddisfatti o tristi anche se cercate di distrarvi con qualcosa, dovete scavare fino in fondo per poter guarire davvero. Quando vi sentite disconnessi, c’è un momento di rottura, provate un senso di solitudine, la sensazione cronica di volere qualcosa di più diventa la vostra identità. Tutto ciò può portare a un disturbo post-traumatico da stress: le persone che ne soffrono potrebbero avere spesso degli incubi, un’ansia perenne e quindi una grande difficoltà nell’affrontare la vita di tutti i giorni. È proprio per questo che ognuno di noi deve concedersi dei momenti per capire sé stesso. Ascoltarsi e capirsi è il primo passo verso la guarigione.

Guarire l'anima: un libro per trovare ispirazione

Guarire l'Anima — Libro >> https://bit.ly/3QEGXw2   

Tenzin Wangyal Rinpoche

http://www.macrolibrarsi.it/libri/__guarire-l-anima-libro.php?pn=1567


domenica 13 agosto 2023

Suono Quantico: perché il suono ha un potere nascosto


Suono Quantico: scopri perché il suono ha un potere nascosto

 Scienza e Fisica Quantistica

 >> http://bit.ly/2PLGBoi

Questo numero di «Scienza e Conoscenza» è un viaggio straordinario nella natura più intima e profonda della realtà, nella fitta trama sonora, vibratoria, risonante che la permea, la determina e ne è il filo rosso che tutto lega e collega

Carmen Di Muro - 12/08/2023

Vibrano i filamenti del nostro DNA e vibrano le nostre cellule: ognuna in modo diverso, a seconda che sia sana o malata, che sia una cellula del fegato oppure del cuore. Vibrano e comunicano incessantemente tra loro tramite un linguaggio di suoni che da pochi anni la scienza ha iniziato a codificare, intuendone nuove potenzialità per la guarigione.

È come dire che ogni parte del nostro corpo ha una propria frequenza di risonanza che corrisponde allo stato di salute: quando la frequenza si desintonizza abbiamo la malattia. Il suono è in noi, ci costituisce, ci costruisce e ci attraversa costantemente, trasportando informazioni dentro e fuori di noi, attraverso quel meraviglioso elemento che è l’acqua, la quale ci compone per oltre il 70% e nel quale il suono viaggia più velocemente che nell’aria.

Nelle millenarie culture orientali il suono è parte fondamentale in un sistema di conoscenza complesso che, oggi più che mai, ci appare profetico rispetto alle numerose scoperte portate alla luce dalla fisica quantistica. La natura vibratoria e frequenziale della realtà è alla base della creazione dell’Universo. Così come nella tradizione vedica è il suono OM a dare origine all’Universo e a tutto ciò che è manifesto, nella Teoria delle Stringhe è la vibrazione di infinitesime corde – a livello della costante di Planck – a dare origine alla rete della realtà.

Nell’Universo risuona ancora il rombo del suo primo vagito: le onde sonore generate dal Big Bang hanno risuonato attraverso il plasma e l’idrogeno, modellando la radiazione cosmica di fondo.

Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande tutto vibra: la vita è vibrazione, l’uomo è vibrazione, l’Universo è vibrazione, le leggi della fisica sono vibrazione, la biologia è vibrazione, la salute e la malattia sono vibrazione, così come lo sono le emozioni che plasmano le nostre cellule.

Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande tutto vibra e tutto è uno.

Leggere questo numero di «Scienza e Conoscenza» è compiere un viaggio straordinario nella natura più intima e profonda della realtà, nella fitta trama sonora, vibratoria, risonante che la permea, la determina e ne è il filo rosso che tutto lega e collega.

estratto da:

Scienza e Conoscenza n. 66 >> http://bit.ly/2PLGBoi

Rivista - Settembre 2018

Nuove scienze, Medicina Integrata, Coscienza

www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-66-settembre-2018.php?pn=1567


sabato 12 agosto 2023

L'energia che cura: scopriamo la pranoterapia


L'energia che cura: scopriamo la pranoterapia

Medicina Integrata

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Parliamo di energie sottili e discipline energetiche che possono integrarsi alla medicina tradizionale per migliorare il benessere e la qualità della vita di molte persone

Carmen Di Muro - 11/08/2023

Da quando le discipline psicologiche, sociologiche e fisiche hanno cominciato ad interessarsi al tema della malattia come fatto non esclusivamente fisiologico, da quando gli studi di F. A. Popp ci hanno permesso di capire come ogni essere vivente emetta costantemente una radiazione ultra debole chiamata biofotone, e da quando la medicina quantistica ha documentato che l’essere umano è governato da una fittissima rete di segnali elettromagnetici che fanno dialogare tutte le cellule, il complesso fenomeno della salute è divenuto sempre più condivisibile interdisciplinarmente aprendo gli scenari verso un nuovo approccio integrato di fare medicina, in cui nessuna branca esclude l’atra, ma al contrario l’arricchisce potenziandone i benefici.

In questa prospettiva maggiormente estesa in cui la ricerca di frontiera ha fatto passi da gigante sull’impalpabile mondo della coscienza, le “discipline energetiche” o “pratiche del benessere”, così come le cosiddette medicine altre, acquistano un nuovo statuto culturale che vede al centro l’uomo nella sua multidimensionalità di anima, mente, spirito e ambiente. Tra corpi ed universo non esiste dualità, ma un unico infinito campo di risonanza che li unisce. È questo a gestire le funzioni più alte della mente, nonché la fonte delle informazioni che governano la crescita degli organismi. È il nostro cervello, il nostro cuore, la nostra memoria e, al contempo, l’impronta genetica del mondo in tutta la sua storia.

Tutto ciò sta pian piano conducendo sull’orlo di una rivoluzione, profonda e coraggiosa, e le più recenti acquisizioni scientifiche relative alla psiconeuroimmunologia, all’epigenetica, come pure ai fenomeni quantistici non-locali nei sistemi viventi offrono le premesse per una possibile chiave esplicativa dei processi che regolano la cura e il miglioramento, in termini di benessere, attraverso chi opera utilizzando l’energia. Ne è esempio Nelli Giorgio, consulente energetico e pranoterapeuta che con grande amore ha messo le sue doti al servizio delle persone. E seppure la strada verso la scoperta delle leggi sottili che animano l’esistenza è ancora lunga, la sua esperienza e le sue osservazioni, non possono far altro che aprire nuovi orizzonti e dialoghi maggiormente integrati tra scienza, coscienza ed etica della salute.

Nelli lei è un consulente energetico. Potrebbe spiegarci meglio di cosa si occupa e cosa si intende con questo termine?

Il consulente energetico è un esperto di discipline energetiche e dei tipi di tecniche che possono essere usate per aumentare il benessere personale che includono una serie di pratiche che vanno dal reiki, al karuna reiki, al theta healing, al pranic healing, alla pranoterapia, al trattamento dei corpi astrali, all’aura, ai chakra, agli ambienti e al come informatizzarli e caricarli. Io mi occupo di questo, infatti tutto ciò che energia è il mio settore, svolgendo questa particolare professione presso il mio studio privato di Milano e di Treviso, nonché collaborando con l’EFP group, il Centro di Terapie Integrate della dott.ssa Poli e con vari primari dell’Istituito Clinico Zucchi e del Policlinico di Milano, come pure con professionisti sanitari tra cui psicoterapeuti, osteopati, ortopedici e ginecologi.

Come ha scoperto di avere queste doti e come si è indirizzato verso la conoscenza e l’utilizzo di queste pratiche?

Ho studiato molto, nonostante nascessi come perito metalmeccanico e avessi lavorato a lungo nel settore tecnologico occupandomi di programmazione analogica basata sulla trigonometria. All’età di 33 anni emerse improvvisamente questa mia sensibilità per cui sentivo profondamente il dolore negli altri. Infatti, tutte le volte che avevo davanti una persona capivo cosa gli faceva male e lo sentivo su di me. Da lì, dopo una lunga ricerca interiore, ho deciso di indagare sottoponendomi alla misurazione del mio stato energetico attraverso una strumentazione basata sulla digitoscopia superando il valore massimo di 24 con un valore supernormale di 30 e la fotografia Kirlian. Decisi così di accrescere questa mia naturale predisposizione, frequentando la A.MI. University, la scuola di pranoterapia a cui sono iscritto nel relativo albo da 15 anni, ulteriori corsi di specializzazione e approfondendo, altresì, lo studio di discipline come anatomia, medicina, ortopedia e tutto ciò che potesse arricchire la mia conoscenza, collaborando attivamente con la dott.ssa Rosi Coerezza, medico esperto in Terapie Naturali, che da allora mi orienta per la parte prettamente medica. Non faccio diagnosi né prescrivo farmaci, ma mi limito a supportare la persona, integrando queste “pratiche di benessere” ai processi di cura medica in atto.  

Tra le varie tecniche del benessere lei utilizza una specifica metodologia?

Opero utilizzando diverse tecniche che possano favorire e migliorare il benessere, in base a ciò che reputo in linea con l’unicità del cliente e con la diagnosi o il problema con cui mi arriva. Posso utilizzare, per esempio, la pranoterapia, ossia passando le mani sulla persona dove si avverte la variazione di energia lavoro in scarico e in carico, ma non solo. Di solito, quando ho davanti qualcuno che ha un disturbo, punto a riportarlo in equilibrio reinformando la sua coscienza in modo tale che si riorienti in un contesto che gli appartiene. Quando la coscienza viene reinformata viene portata al suo equilibrio naturale e automaticamente ciò si riflette nell’ambiente in cui vive facilitando il benessere psico-fisico su più livelli.

Quali sono gli effetti principali di queste pratiche sull’organismo? Ci sono disturbi in cui sortiscono maggiori risultati?

È molto soggettivo e dipende dalla persona. Cistiti, e infiammazioni a livello intestinale come colon irritabile, gastrite, ernia iatale, ossia tutto ciò che è gastroenterico ha un ottimo risultato in termini di benessere personale. Anche sulle ossa, sulle ernie, sulle protrusioni, sulla rottura dei legamenti è stata accertata un miglioramento nella velocità di cicatrizzazione, evidenziabile attraverso successivi esami clinici di riscontro rispetto alla situazione di partenza.

Nel corso della sua lunga esperienza ha notato che migliorano più quelli che credono o quelli che non credono?

Quelli che credono hanno i maggiori risultati in termini di incremento del benessere psico-fisico e in questo l’amore è fondamento. Di tecniche ce ne son tante ed io ne ho studiate altrettante, ma se non si è allineati all’amore e alla verità non si può niente. Questa è la base. Perché è proprio l’autenticità che permette di manifestare l’energia migliore necessaria per la salute.


Pranoterapia — Libro >> https://bit.ly/47vZctw

L’intelligenza dell’energia

Sergio Mari

www.macrolibrarsi.it/libri/__pranoterapia-libro.php?pn=1567


giovedì 3 agosto 2023

L'etere nel XX secolo


L'etere nel XX secolo: da Todeschini a Reich

Scienza e Fisica Quantistica

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Due scienziati screditati e misconosciuti del Novecento, Todeschini e Reich, hanno dedicato la loro vita allo studio dell'etere e dell'energia che lo pervade e hanno elaborato interessanti teorie sulla bioenergia

Gabriele Muratori - 02/08/2023

Tratto da Noi Medici di Noi Stessi

Il XX secolo è stato un periodo molto difficile per chi credeva nell’esistenza dell’etere. Per queste persone l’emarginazione da ogni discussione e dibattito era quasi la regola, presso un mondo scientifico e accademico saldamente attaccato, dominato e infatuato dalla teoria della relatività, che ne esclude la presenza e che considera lo spazio come vuoto.

Destino volle che proprio un ingegnere italiano, Marco Todeschini, si opponesse con tutte le sue forze a questo conformismo e, con una serie di intuizioni, scoperte e invenzioni elaborasse una interessantissima e ancora attuale teoria sulla presenza dell’etere e sui suoi effetti in tutti i campi dell’esistente.

Todeschini per oltre trent’anni ricercò e individuò il principio unifenomenico, quel principio cioè unificatore della formazione di tutti i fenomeni, ponte di passaggio tra il mondo materiale e quello spirituale.

Fondamento per tutta questa conoscenza è, in contrapposizione alle tesi della relatività einsteiniana, la rivalutazione del concetto di “etere”, ovvero di quel fluido sottilissimo responsabile di ogni moto e fenomeno dell’universo, dal mondo atomico a quello cosmologico, con una influenza reciproca tra le realtà biologiche e psichiche.

L'etere secondo Todeschini

Nell’ambito della teoria della presenza dell’etere introdusse con assoluta novità una componente psichica e spirituale fino ad allora emarginata da tutti gli scienziati. Secondo Todeschini esiste una “intelligenza Universale” di natura puramente spirituale che, grazie alla presenza delle forze che mette in atto, trasforma lo spazio vuoto in uno spazio pieno a densità costante, proprio come un’altra sostanza materiale.

In poche parole, lo spazio privo di qualsiasi particella atomica o subatomica, sinonimo perciò di vuoto assoluto, per il fatto stesso di essere sede in ogni suo punto di “forze”, diventa inerte, assume una massa, una certa densità, al pari della materia; oppone per questo resistenza a corpi in movimento o induce riduzione di velocità in corpi già in movimento. In questo modo si comporta come spazio pieno.

Todeschini quindi ammette l’esistenza di uno spazio tridimensionale, fluido, denso e incompressibile, con una densità propria pari a 1/9x10 elevato alla ventesima potenza, inferiore a quella dell’acqua che è circa uguale a 1 kg/dm3.

Cercando, poi, il fondamento a un principio unificante, afferma che la meccanica con cui si verificano i fenomeni naturali nel microcosmo (corpo umano) è la stessa del macrocosmo (universo).

Nella sua opera principale dal titolo Spazio-biofisica e Psicodinamica, sostiene che l’esistenza dell’etere è la condizione indispensabile e per la formazione della materia, e per il sistema di percezione corporea attraverso l’attivazione degli organi di senso. Riassume egli stesso in modo molto sintetico il suo pensiero in questo brano: «Il mondo fisico è costituito solamente di spazio fluido inerziale, i cui movimenti rotanti costituiscono i sistemi atomici e astronomici che formano la materia».

Questo testo richiama il fatto che come si formano i sistemi stellari e galattici, cioè quelli di dimensione infinitamente grande, così si formano in sistemi atomici, infinitamente piccoli.

Reich e l'energia orgonica

Durante il XX secolo svolse la sua attività un altro scienziato molto interessante e controverso, che se vogliamo parlare di etere o forme di energie simili non possiamo trascurare. Si tratta di W. Reich, il quale attraverso i suoi studi giunse a scoperte molto interessanti anche se “non autorizzate”, come riporta Marco Pizzuti nel suo testo già citato.

Wilhelm Reich fu medico, psicoanalista, proveniente dalla grande e famosa scuola di Vienna fondata da Sigmund Freud. A differenza  di molti suoi colleghi si impegnò anche in attività politiche e sociali.

Non si fermò qui: si interessò pure di fenomeni fisici e biologici e la scoperta dell’energia orgonica, che presenta caratteristiche molto simili all’etere tanto che si può identificare con esso, fa parte di questo suo interesse.

Lasciò in eredità una serie di invenzioni e sistemi terapeutici di grande valore e attualità, che ancora oggi vengono apprezzati e utilizzati soprattutto nei campi della psicoanalisi, della medicina e della meteorologia.

Grazie al fatto che non è assolutamente costoso procurarsi, fabbricarsi e adattare alle proprie esigenze gli strumenti che egli stesso ha inventato, numerosi estimatori della sua opera e liberi ricercatori hanno potuto riprodurre con una certa facilità i suoi esperimenti e metodi di cura. Questa materia è completamente libera da brevetti o diritti d’autore.

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eBook - Noi, Medici di Noi Stessi >> https://bit.ly/47jiVMY

Medicina tradizionale ed energia orgonica per ritrovare la salute

Gabriele Muratori

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