lunedì 29 febbraio 2016

Una Vita senza Stress



Una Vita senza Stress

I meccanismi che lo determinano - I rimedi naturali per guarire - Lo stile di vita da adottare - Test per calcolare il tuo livello di stress

di Simone Grazioli Schagerl



Una Vita senza Stress - Libro

I malati di stress ed esaurimento sono in costante aumento e spesso abbandonati a loro stessi.

Nell’opinione pubblica lo stress è dovuto ad una componente psicologica. Esistono innumerevoli articoli e letture dedicate a migliorare il comportamento e a perfezionare le tecniche di rilassamento. Nonostante ciò ogni giorno uomini e donne continuano ad avere piccoli o grossi segni di sfinimento e la tensione nel quotidiano non diminuisce.

Che cos’è esattamente lo stress?
Da cosa nasce e come si può curare?

Mentre moltissime condizioni di salute alterate vengono direttamente e indirettamente attribuite all’affaticamento mentale e alla tensione, la sindrome dello stress non è vista nel suo insieme dalla medicina moderna.

Si parla spesso di stress, ma non se ne considerano le componenti che riguardano alimentazione, relazioni sociali, famiglia, lavoro, mancanza di movimento, inquinanti ambientali ecc. Ossia lo stress non è un qualcosa di emotivo o un concetto legato all’insoddisfazione, ma un fenomeno biologico preciso.

Questo libro si propone di considerare tutte queste sfaccettature, arrivando a spiegare i meccanismi con cui lo stress danneggia il nostro organismo e genera patologie varie. L’autrice, esperta di nutrizione e cure naturali, spiega i meccanismi con cui lo stress può danneggiare il nostro organismo e generare patologie varie fino ad arrivare all’esaurimento surrenale.

Fornisce suggerimenti su come ovviare ai disturbi e reinvertire il senso di marcia con integratori, fitoterapici, abitudini sane, movimento e un’alimentazione corretta.

“Possiamo imparare a riconoscere i vari fattori, che lo stress. Una volta identificati, possiamo affrontarli e gestirli – e in buona misura possiamo fare tutto da noi”!


Ottimisti con i paraocchi: una prefazione

Leggi un estratto dal libro di Simone Grazioli Schagerl "Una Vita senza Stress"

Ho scritto questo libro per condividere delle informazioni su un tema tanto familiare e allo stesso tempo poco conosciuto: lo stress in tutte le sue forme. È una triste verità, che un numero crescente di persone si senta sempre più stressato. Ma la buona notizia è che possiamo imparare a riconoscere i vari fattori che lo compongono. E una volta identificati questi sono facili da affrontare e da gestire, e in buona misura possiamo fare tutto da noi!

Da quando furono scoperti i meccanismi dello stress, molto si è scritto sulla sua biologia. In seguito l’interesse della ricerca si è spostato sull'aspetto mentale-emozionale. Oggi nell'opinione pubblica lo stress è percepito come di pertinenza psicologica.

Esistono innumerevoli libri dedicati a migliorare il comportamento e a perfezionare le tecniche di rilassamento. Ne abbiamo certamente bisogno. Nonostante ciò, la sensazione di sfinimento e tensione nel quotidiano non diminuisce e nella bocca di tutti risuona un mantra che afferma: “Lo stress della vita moderna”.

Cos'è questo stress “moderno”? Le parole dicono evidentemente tutto e niente. Infatti alla domanda su cosa esso sarebbe esattamente nessuna delle persone da me interrogate ha dato delle risposte precise. Eppure ho percepito in modo trasversale una certa rassegnazione, nonché solitudine e impotenza. È possibile che viviamo il progresso così?

Con questa domanda in mente mi sono messa a studiare “lo stress della vita moderna”. Non volevo aggiungere un altro testo di pertinenza psicologica. L’organismo umano è uno strumento vivo e meravigliosamente complesso, che si adatta continuamente all'ambiente e risponde a qualsiasi input, cambiando la sua biochimica, l’utilizzo dei geni e lo stato d’animo. La mia intenzione era quella di osservare il fenomeno stress da varie angolature, con spirito critico e aperto allo stesso tempo. Da biologa e ricercatrice, e soprattutto grazie alla natura del tema, mi sono appoggiata a dati sperimentali e testi scientifici, ma la chiave di lettura, i ragionamenti che ne ho dedotto, il tessuto che ho costruito, esprimono naturalmente le mie opinioni personali. Molti fattori li avevo già presenti. Giacevano da tempo in cassetti diversi. Osare chiamare l’intero armadietto “STRESS” era come avventurarsi in un terreno inedito. Ecco perché ho studiato e confrontato innumerevoli testi, di cui ho raccolto una parte nell'elenco bibliografico. Parecchie informazioni e ricerche hanno più che confermato i miei sospetti. Altre sono state una fonte di ispirazione che non ho potuto ignorare. Avanzando in un processo aperto, il libro si è riempito a modo suo e ha preso più volte delle direzioni inaspettate. A tratti si è quasi scritto da solo, come se fosse una creatura con una vita propria.

Nonostante il piacere di questa avventura, non è stata una nascita facile: il tema purtroppo è serio, più serio che mai. Lo stress, le sue cause e conseguenze sulla nostra vita non sono più fatti privati. Spiegare dei fenomeni spiacevoli e complessi, facendo in modo che si leggano volentieri, è come convincere qualcuno a prendere un cucchiaio di olio di fegato di merluzzo e aspettarsi che dica: «Ah, che piacere!». Comunque un piacere potrebbe esserci: quello di cogliere finalmente il significato di certi fenomeni dentro e fuori di noi, di cui abbiamo finora persino ignorato l’esistenza perché tendiamo a essere “ottimisti con i paraocchi”. Infine, e non è da poco, c’è il piacere di poter agire!

Ho cercato di rendere il testo più semplice, interessante e divertente possibile, cercando di evitare errori e di non diventare banale. Tuttavia siccome vorrei rivolgermi anche agli operatori della salute, qualche passaggio impegnativo ci sarà. Spero che il testo sia comprensibile anche per chi non ha avuto una formazione particolare. Il fisico premio Nobel, Richard Feynman, osservava che «Se hai veramente capito qualcosa, puoi spiegarlo in modo semplice». A Picasso invece si attribuisce la frase per cui: «Se leggo un libro sulla fisica di Einstein e non capisco niente, non ha importanza, perché mi fa sicuramente capire qualche altra cosa». Probabilmente nel bel mezzo della lettura, vi ritroverete a tratti in una delle due situazioni. Tuttavia, spero che tornerete volentieri a rileggere qualche passaggio complesso, ma utile.

Uno degli scopi di questo libro è quello di facilitare la comprensione di ciò che sta succedendo nel mondo della ricerca, per potersi orientare meglio nei temi attualmente controversi. Perché? Mentre moltissime condizioni di salute alterate vengono direttamente e indirettamente attribuite allo stress, la sindrome dello stress non è vista nel suo insieme dalla medicina moderna. Dal momento che, i suoi effetti, hanno un impatto così fondamentale sulla vita, l’individuo non può permettersi di aspettare che arrivi la teoria a convalidare la sindrome dello stress come tale. Né i medici né i pazienti possono delegare la responsabilità per la salute unicamente a statistiche estrapolate da punti di vista che a priori non includono certi fatti. Perciò serve informazione.

La ricerca scientifica ha uno sguardo rigoroso e sofisticato, ma più che mai dipende anche dal contesto in cui si evolve e dall'obiettivo che si pone. È chiamata oggettiva, perché si basa sulla statistica. Però la statistica, per legge, può solo dare delle probabilità. Nondimeno la scienza rimane uno strumento importantissimo. Come scrittrice provo naturalmente un immenso piacere a utilizzare i suoi risultati come mezzo analitico e punto di riferimento per una visione che possa smuovere i pensieri, accendere l’immaginazione e invitare a percepire collegamenti finora trascurati tra le diverse peculiarità del fenomeno vita.

Il mio intento è quello di designare un approccio rispettoso della salute, dell’individualità delle persone e dell’umanità nel suo insieme. Il mondo sta cambiando. Possiamo avvertire stress anche in modo collettivo. Io credo nel bisogno di elaborare nuovi valori e modi di fare per poter vivere e sopravvivere in un mondo sempre meno naturale mentre il nostro cervello rettile agisce con modalità identiche a centomila anni fa. Desidero esporre fatti, principi e visioni che suscitino nei lettori una maggiore consapevolezza sui legami tra ambiente e salute e li motivino a reagire al degrado per creare un mondo più vivibile. Non ho sempre risposte pronte, ma mi piacerebbe poter dare il mio contributo.

La maggior parte delle informazioni qui riportate sulla salute si basa su ricerche di vari esperti e possiede soprattutto un valore informativo. Le idee e le referenze presentate non hanno perciò la valenza di una diagnosi o di una cura e non sostituiscono un buon rapporto con il proprio sentire o una visita medica. Spero però che, se ne avete bisogno, esse siano degli input utili nella definizione delle vostre scelte quotidiane e nella raccolta dei sintomi (che potrebbe servire al vostro medico di fiducia). Sarebbe infatti fantastico poter interessare la classe medica, perché la medicina accademica non prevede attualmente le conseguenze dello stress cronico come sindrome vera e propria e non insegna come curarla. Questo purtroppo crea tanta sofferenza inutile.


Indice

Ottimisti con i paraocchi: una prefazione

Lo stress: un fenomeno sorprendente
Qualcosa è andato storto?
Stress, stanchezza surrenale, esaurimento...
La danza ormonale
Disturbi funzionali
Tornare vitale
Sostenere un mondo vivibile
La supplementazione nutrizionale

Bibliografia


Simone Grazioli Schagerl
Una Vita senza Stress - Libro >> http://goo.gl/ZyXriK
I meccanismi che lo determinano - I rimedi naturali per guarire - Lo stile di vita da adottare - Test per calcolare il tuo livello di stress


venerdì 26 febbraio 2016

Kundalini Yoga e la Meditazione



Kundalini Yoga e la Meditazione

L'evoluzione a un mondo centrato sul cuore

di Guru Rattana



Kundalini Yoga e la Meditazione - Libro

Apri il tuo cuore a un nuovo mondo con lo Yoga Kundalini

Yoga Kundalini e Meditazioni è un manuale molto ricco, e differente da quelli di altre tradizioni yogiche, che si articola in un insieme di posizioni, pranayama e canti di mantra particolari che si fondono creando la magia e la potenza di questo percorso.

Si basa sulla tematica del passaggio dall’epoca dei Pesci a quella dell’Acquario e di cosa significhi per l’essere umano a vari livelli.

Nella parte introduttiva viene messa in risalto, in questo cambiamento, l’importanza di avere i primi tre chakra forti e bilanciati. In questa maniera essi possono sostenere una potente apertura del cuore, che è l’elemento prezioso da cercare e realizzare nella nostra vita.

L’opera fornisce gli strumenti per imparare a rafforzare il proprio centro dell’ombelico, il sistema immunitario, ottenere l’abbondanza, attrarre le opportunità e la prosperità e per raggiungere la pace interiore e la felicità. Un manuale completo che contiene, oltre ad una parte più teorica e di approfondimento, più di 25 sequenze Yoga e 60 meditazioni che tutti possono eseguire attraverso le semplici istruzioni e i pratici consigli che la famosa insegnante Guru Rattana ci presenta. 

Yoga Kundalini e Meditazioni ha sua identità yogica molto specifica ed è rivolto agli insegnanti e a tutti i praticanti di Yoga Kundalini di vario livello e non solo! Può essere usato da chi non conosce questa disciplina perché fornisce tante informazioni per iniziare in maniera autonoma a scoprire questa straordinaria pratica, e dai più esperti che, grazie a questo testo unico per le tante sequenze, meditazioni e informazioni teoriche che contiene, possono migliorare la loro conoscenza.


Introduzione alla seconda edizione - Kundalini Yoga e la Meditazione - Libro di Guru Rattana

Dopo oltre un quarto di secolo dalla prima pubblicazione di Kundalini Yoga e la Meditazione, sono molto lieta di poter offrire questa versione rivista e aggiornata. È stato il primo manuale di Kundalini Yoga che ho scritto e, negli anni, è rimasto il più conosciuto. Il tema del passare a una consapevolezza incentrata sul cuore non solo è ancora rilevante, ma è anche essenziale per poter transitare con successo attraverso l’Era dell’Acquario, per la sopravvivenza del pianeta e la pace nel mondo.

Il manuale originale fu scritto con una macchina da scrivere acquistata in un negozio di materiale da ufficio usato! È un sollievo poter correggere gli errori tipografici della vecchia versione e presentare il materiale in un formato aggiornato.

Ho apprezzato la possibilità di ripercorrere gli argomenti principali di questo libro alla luce di una più profonda comprensione e dell’esperienza di come siano serviti da fondamento per tutti i miei libri successivi sul Kundalini Yoga e i corsi che ho tenuto. Le idee sui cambiamenti globali scritte in questo manuale, hanno offerto delle linee guida profetiche per un risveglio a una consapevolezza incentrata sul cuore. I concetti originali e la tecnologia condivisi da Yogi Bhajan restano rivoluzionari, validi, e vitali anche al giorno d’oggi.

Kundalini yoga e meditazione

Le sacre tecnologie del Kundalini Yoga e della meditazione sono state praticate nei monasteri di India, Tibet, e Nepal per migliaia di anni. Per millenni gli insegnamenti sono stati impartiti solo a pochi eletti e tramandati oralmente dal guru allo studente. Questa conoscenza è rimasta segreta fino a che Yogi Bhajan, un maestro che è stato capace di ricevere e trasmettere questa informazione, l’ha portata in Occidente nel 1969.

Yogi Bhajan ha insegnato migliaia di kriya e meditazioni, un tesoro di pratiche spirituali che dà prova della sua instancabile dedizione nel rendere questa tecnologia di trasformazione accessibile al pubblico. Yogi Bhjan ha operato nella convinzione che questa conoscenza appartenga a tutti!

In questo manuale proponiamo molti kriya e molte meditazioni riprese dagli appunti degli studenti di Yogi Bhajan presenti alle sue prime lezioni. Al tempo non si disponeva di un sistema organizzato per registrare le lezioni. Alcuni allievi prendevano appunti, ma non c’erano registrazioni audio o video, e Yogi Bhajan, durante i primi anni, non permise la pubblicazione di nessuno dei kriya.

Il nostro contributo e la nostra missione

Quando, all'inizio del 1977, incontrai Yogi Bhajan e cominciai a praticare il Kundalini Yoga, i materiali pubblicati disponibili erano pochi e, per noi, erano molto preziosi. A quel tempo abitavo sulla costa orientale degli Stati Uniti e trascorsi quattro anni nell'ashram di Millis a Boston. Nel 1985 mi trasferii a San Diego dove cominciai a pubblicizzare le mie lezioni di yoga su un quotidiano locale. Una donna di nome Ann Marie Maxwell rispose con interesse, ma non si fece vedere a lezione. La richiamai diverse volte (non c’era Internet al tempo!) e alla fine venni a sapere che non poteva pagare le lezioni: aveva appena lasciato il suo lavoro di danzatrice professionale nei night club perché non tollerava il fumo delle sigarette.

Le proposi uno scambio e lei si offrì di insegnarmi la danza del ventre. Non ero interessata alla danza del ventre al tempo, ma la invitai a venire comunque a lezione. Un atto di fiducia e generosità creò le condizioni perché l’universo mi potesse mandare un dono inatteso: Ann Marie divenne una collaboratrice preziosa nella stesura dei miei primi manuali di Kundalini Yoga.

Dopo essere venuta a lezione per diversi mesi, Ann Marie arrivò con alcuni libretti piuttosto rudimentali, da lei creati, nei quali aveva raccolto i kriya praticati durante le mie lezioni, corredati da deliziosi disegni delle posture. Non ci volle molto a immaginare che ci stavamo dirigendo verso la creazione di manuali. Misi insieme i miei appunti, i pochi materiali pubblicati esistenti, e una vasta raccolta di appunti di studenti delle prime lezioni di Yogi Bhajan non ancora pubblicati. Ci mettemmo al lavoro selezionando, scrivendo, e illustrando (tutto il materiale artistico fu curato da Ann Marie) tutti i kriya e le meditazioni che potevamo decifrare dagli appunti e dai disegni stilizzati.

Mi aveva sempre affascinato il messaggio di Yogi Bhajan secondo il quale, per arrivare nel nostro cuore e restarci dovevamo prima coltivare una base potente e stabilirci saldamente nei nostri chakra bassi. Ci sentimmo guidati (indubbiamente da Yogi Bhajan) nel fare di questo il tema del nostro primo manuale. Così selezionammo tutti i kriya e le meditazioni legate al rafforzamento del centro energetico dell’ombelico e dei chakra inferiori e rilevanti per l’apertura del centro energetico del cuore. Quando Ann Marie mi chiese quale dovesse essere il titolo del nostro testo, dalla mia bocca uscirono subito le parole Transition to a heart-centered world (che è stato tradotto in lingua italiana con Kundalini Yoga e la Meditazione – Per aprire il cuore a nuovo mondo).

Ripensandoci, è ovvio per me che Yogi Bhajan lavorava (e lavora tuttora) al mio fianco per rendere questi insegnamenti disponibili a tutti. Quando gli presentai questo primo manuale lo guardò o, più precisamente, lo analizzò con la sua percezione da maestro. Poi mi fece il suo cenno di approvazione e disse: «Continua a produrre manuali come questo!». E così è stato. In due anni (1988 e 1989) abbiamo scritto altri tre libri: Relax and Renew, Sexuality and Spirituality e Introduction to Kundalini Yoga. Fu un onore poter raggruppare, per la prima volta, le informazioni secondo questi argomenti.

È con profonda gratitudine verso Yogi Bhajan e tutti quelli che ci hanno aiutato a realizzare questo progetto che proponiamo la seconda edizione, la quale comprende tutti i kriya e le meditazioni presenti nella prima versione. In aggiunta, i capitoli iniziali sulla transizione dall'Era dei Pesci a quella dell’Acquario, sui chakra e le basi del Kundalini Yoga, sono stati completamente revisionati e aggiornati con materiale nuovo e nuovi spunti.


Indice

Introduzione alla seconda Edizione

Capitolo 1. Transizione dall'Era dei Pesci all'Era dell'Acquario

Capitolo 2. Amore, sistema immunitario e kundalini yoga

Capitolo 3. Il cambiamento di paradigma dei chakra e la prosperità

Capitolo 4. Praticare il kundalini yoga

Serie di esercizi yoga

Meditazioni

Appendice 1. Ere astrologiche precedenti

Appendice 2. Lezione di Yogi Bhajan sulla transizione da un'era all'altra

Appendice 3. Suggerimenti per una vita sana e per la disintossicazione

Appendice 4. Guida ai mantra

Ringraziamenti

L'autrice Guru Rattana Ph.D.


Guru Rattana
Kundalini Yoga e la Meditazione - Libro >> http://goo.gl/NLpzfs
L'evoluzione a un mondo centrato sul cuore


giovedì 25 febbraio 2016

La Dieta vegana dei 22 Giorni



La Dieta vegana dei 22 Giorni

Il rivoluzionario programma vegano per trasformare il tuo corpo e potenziare la tua energia

di Marco Borges



La Dieta dei 22 Giorni - Libro

Più veloce, più sana: meno 11 chili in 22 giorni

Il coach più seguito dalle celebrities americane svela per la prima volta in questo libro la sua dieta esclusiva, una strategia semplice, che passo dopo passo, riprogramma il corpo e fa perdere fino a 11 chili in 22 giorni. Con menu e ricette facili da preparare (adattate al gusto italiano) e con un'incredibile varietà di alimenti.

Da anni Marco Borges segue celebrities del calibro di Shakira e Pharrell Williams, oltre ad aver rimes­so in splendida forma Beyoncé dopo la gravidanza. Per la prima volta in questo libro condivide i suoi segreti sull'alimentazione che fanno miracoli sia dal punto di vista del dimagrimento sia da quello della salute.

Il suo è un programma in 22 giorni che con una facilità che non ti aspetti trasforma il corpo con una dieta vegana dai risultati eccezionali. Giorno dopo giorno, Marco ti prende per mano e, appianando ogni dubbio, perplessità e incombenza pratica, rivoluziona il tuo stile di vita per sempre.

Impossibile tornare indietro una volta provati i benefici sulla linea, l'aspetto favoloso di pelle e capelli, l'energia e il benessere totale.

Ci vogliono 21 giorni per modificare un'abitudine.
Il 22esimo è quello decisivo per il cambiamento.


Il programma della Rivoluzione - La Dieta dei 22 Giorni - libro di Marco Borges

La Rivoluzione in 22 giorni è un programma rigoroso, concepito per eliminare abitudini scorrette e danni all'organismo tramite una dieta a base di alimenti vegetali e un regime di attività fisica.

Seguendo il piano, fornirete al vostro corpo tutte le vitamine e i nutrienti essenziali che potrebbero mancarvi con uno stile alimentare fondato su carne e prodotti altamente elaborati, innescando al tempo stesso una perdita di peso attraverso l'esercizio fisico e il controllo delle porzioni.

Le cinque linee guida della Rivoluzione

Il piano dei pasti della Rivoluzione comprende menù per colazione, pranzo e cena. Il programma copre ciascuno dei 22 giorni, con opzioni gustose e semplici da preparare che piaceranno a voi e a tutta la famiglia. Ecco dunque le cinque linee guida da seguire per i prossimi 22 giorni al fine di riprogrammare l'organismo e creare nuove abitudini sane e sostenibili.

1. Scegliere il vegetale rispetto all'elaborato

Più un alimento si presenta com'era in natura, meglio è. Il consumo di frutta e verdura vicine alla propria condizione naturale, permetterà all'organismo di concentrarsi sull'attività di disintossicazione, anziché investire energie nella digestione dei cosiddetti cibi spazzatura, alimenti le cui materie prime hanno subito un'alterazione del patrimonio genetico in laboratorio e che ritroviamo nella dieta occidentale.

Il nostro corpo, infatti, fa gli straordinari per scinderli e riuscire a digerirli. Gli alimenti elaborati minano il benessere generale, danneggiando il palato e la capacità di gustare sapori autentici, inducendo spesso anche disturbi gastrici a causa della presenza di aromi e conservanti artificiali. Con l'avvento della tecnologia applicata al settore alimentare, con l'uso sempre più massiccio di coloranti e aromi artificiali, con la produzione in massa di alimenti su vasta scala, la nostra fornitura di cibo si può ormai definire totalmente industrializzata.

Le patatine fritte saranno anche vegane, ma non fanno bene alla salute. Pensiamo a ciò di cui si nutrivano i nostri nonni: cibi non raffinati, coltivati localmente. Il trucco è: se i nostri antenati non riconoscerebbero quel che c'è nel piatto, non mangiamolo!

2. Consumare tre pasti consapevoli al giorno

Le persone ingrassano perché mangiano finché non si sentono sazie. Ascoltate i vostri segnali interni, mangiando consapevolmente, ovvero riducendo al minimo le distrazioni esterne e sedendo con calma a tavola, concentrati sulle sensazioni del vostro corpo. Il programma si pone l'obiettivo di essere sostenibile e di funzionare davvero, per voi e per la vostra vita. Voglio che riusciate, perciò l'ho concepito articolandolo in tre pasti al giorno (colazione, pranzo e cena): perché così si nutre la vostra famiglia, così mangiano i vostri colleghi... e anche perché funziona!

Consumate la cena almeno due ore prima di andare a dormire. Immettiamo calorie affinché ci forniscano l'energia necessaria durante la giornata. All'organismo gioverà avere il tempo di digerire prima del sonno. E bando agli spuntini di mezzanotte!

Il segreto del mangiare sano senza aumentare di peso è la moderazione. Il modo in assoluto più sano di consumare i pasti è raggiungere la sazietà all'80%: poco meno della sazietà completa, insomma. Durante l'applicazione del programma, adottate le porzioni indicate. Se per anni avete esagerato con il cibo o siete sovrappeso di oltre venti chili vi sembreranno limitate e ciò, all'inizio, potrà essere fonte di disagio, ma via via che corpo (e mente) si adegueranno, comincerete a sentirvi più energici dopo i pasti. Il piano prevede qualche spuntino sano di emergenza, per consentire tale adattamento; ricordate, però, che si tratta di un programma intensivo, volto a resettare corpo e mente: sarà impegnativo, ma, non appena l'organismo si sarà abituato alle porzioni, coglierete il senso di benessere che accompagna la sazietà all'80%.
E capirete che mangiare fino a sentirsi strapieni dà una sensazione di gonfiore e pesantezza, anziché di leggerezza ed energia.

3. Mirare all'80-10-10 (80% di carboidrati, 10% di grassi, 10% di proteine)

Sembrerà una follia, in quest'epoca di diete low carb, ma, se i carboidrati nella vostra dieta sono freschi e non raffinati, se provengono direttamente dalla terra, siete liberi di consumarli in abbondanza.

Un'alimentazione a base di cibi vegetali comprende carboidrati complessi e nutrienti che si trovano in frutta e verdura, nonché in gran parte delle fonti proteiche, come i legumi. Quando si mangia vegetale, le calorie non sono più un'ossessione. Per una dieta sana, consiglio una composizione pari all'80% di carboidrati, al 10% di grassi e al 10% di proteine: è facile ottenerla, in un regime a base vegetale, perché frutta e verdura sono ricche di carboidrati complessi e povere di grassi.

Qualora siate in cerca di un dimagrimento più rapido, ricordate che, se ortaggi e cereali sono buone fonti di carboidrati complessi, alcuni sono opzioni migliori per il pranzo piuttosto che per la cena. La quinoa, per esempio, ha un contenuto più equilibrato di carboidrati complessi rispetto alle carote, e i legumi ne contengono più di broccoli o cavolfiori. Se perciò il vostro obiettivo è perdere peso, durante la Rivoluzione in 22 giorni vi consiglio di assumere i carboidrati più «pesanti», come la quinoa, durante il giorno, anziché la sera. Se volete dimagrire in tempi brevi, lasciate cereali e legumi per la colazione e il pranzo, assicurandovi che l'organismo abbia ampie possibilità di sfruttare quell'energia nell'arco della giornata. Saltandoli a cena, darete al vostro corpo l'occasione di consumare le riserve di grasso per trarne l'energia che occorre di notte.

Non dovete necessariamente mangiare prodotti animali per ottenere tutte le vitamine e i minerali, e soprattutto le proteine, di cui il vostro corpo ha bisogno. L'idea che una dieta vegetariana o vegana non fornisca le proteine necessarie è un errore diffuso. Se ci pensate, è dalle piante che proviene tutto il nutrimento presente negli animali. I vegetali sono la fonte originaria dei minerali contenuti nella carne che mangiate.

4. Svolgere trenta minuti al giorno di esercizio fisico

Il movimento conta. È essenziale creare il sano equilibrio che ci occorre per sentirci al meglio. È una componente fondamentale della Rivoluzione in 22 giorni, specie se si desidera perdere peso. Certo, la dieta è importante, ma anche il «materiale di supporto» ha la sua utilità. Se volete risultati autentici, una volta equilibrata l'alimentazione, vi serviranno tutti gli aiuti possibili per riuscire. Mangiare vegetale riprogrammerà l'organismo; l'esercizio fisico garantirà che il reset duri nel tempo.

Ricordate che l'uno non esenta dall'altro. Una dieta sana non fa sconti all'attività fisica e quest'ultima non ci dà carta bianca a tavola. Un calo ponderale efficace è dato al 75% dalla dieta e al 25% dall'esercizio. Non si potranno mai «bruciare» con lo sport i danni di una dieta sbagliata, perciò fate movimento per mantenervi sani, non per avere la scusa di abbuffarvi. Quando poi avvertirete gli effetti positivi delle endorfine naturali prodotte dall'attività fisica, sarete probabilmente più propensi a scegliere alimenti sani e a resistere alle tentazioni.

A complemento della dieta e per accrescere i benefici di un'alimentazione a base di vegetali - energia, dimagrimento, vitalità - fate ogni giorno almeno trenta minuti di esercizio fisico.

5. Bere acqua, ovvero: bando alle calorie liquide

L'acqua è la cosa migliore. I tè non dolcificati sono ottimi, come pure acqua e limone. Lasciate perdere le bibite gasate, evitate tè e limonata zuccherati e ricordate che le bevande con zuccheri aggiunti e l'alcol contengono «calorie vuote» in grado di sabotare i vostri più strenui sforzi nell'applicazione del programma.

La regola degli «otto bicchieri d'acqua al giorno» è forse un po' semplicistica. L'Institute of Medicine raccomanda agli uomini di bere quotidianamente tredici bicchieri e alle donne nove da 240 millilitri.

Cominciate la giornata con un bicchiere d'acqua e limone: un aiuto per reidratazione, digestione e alcalinità dell'organismo.

Ecco alcuni consigli per l'assunzione dei liquidi durante il giorno:

bere un bicchiere d'acqua/liquido a ogni pasto;
bere un bicchiere d'acqua/liquido tra un pasto e l'altro;
bere un bicchiere d'acqua/liquido prima, durante e subito dopo l'esercizio fisico;
bere più acqua/liquidi quando fa caldo;
non aspettare di avere sete per bere acqua: quando si ha sete si è già probabilmente disidratati.
Se svolgete attività fisica, dovrete assumere più liquidi per compensare quelli persi con il sudore. Maggiore è il peso corporeo, maggiore il fabbisogno d'acqua. Il modo migliore di scoprire se bevete abbastanza è osservare il vostro corpo. In primo luogo, dovete urinare con regolarità e l'urina deve apparire incolore o di un giallo tenue. Un giallo scuro è segno di disidratazione. Non sarà un'osservazione particolarmente piacevole da compiere, ma è l'indicatore ottimale. Altri segni di disidratazione generale sono cerchi scuri o borse sotto gli occhi, pelle squamosa o acne, naso arrossato o asciutto, cefalee e secchezza del cavo orale.

Quando l'organismo è adeguatamente idratato ci si sente di norma più energici, cute e capelli appaiono più splendenti. Una corretta idratazione aiuta a ridurre le rughe (rimpinguando le cellule cutanee), rafforzare chioma e unghie, persino mitigare gli effetti di ustioni solari e postumi da alcol. Bere un bicchiere o due d'acqua prima del pranzo o della cena può ridurre la tendenza agli eccessi e contribuire al senso di sazietà tra un pasto e l'altro.

Ecco che cosa imparerete nel corso del programma.

Seguendo le semplici regole sopra elencate, cambierete radicalmente in meglio il vostro rapporto con il cibo. Sarete in grado di considerare il «quadro completo»: come desiderate sentirvi a lungo termine, non solo nel momento presente. Imparerete a individuare l'autentico senso di sazietà, per riuscire a smettere di mangiare quando l'organismo ha ricevuto nutrimento sufficiente. Constaterete di poter assumere cibi sani senza bisogno di conteggiare le calorie, semplicemente consumando alimenti vegetali, mangiando in modo consapevole e smettendo quando siete sazi. E comprenderete di poter perdere peso senza riacquistarlo, passando da uno stile yo-yo a un approccio alimentare semplice, sostenibile e tuttavia nutriente.

Quando dico semplice, intendo proprio nel vero senso del termine. Mangiare bene e perdere chili non deve per forza essere difficoltoso. Quando ci si abitua a consumare i cibi della terra, la dieta diviene qualcosa di cui non ci si preoccupa più. L'aspetto impegnativo del programma è la modifica delle abitudini, il passaggio da un'alimentazione distratta a base di prodotti elaborati nei momenti più diversi della giornata a un consumo consapevole e regolare di pasti a base di vegetali. Non appena frutta e verdura divengono l'abitudine, il viaggio diventa improvvisamente facile, perché la natura la sa lunga e gli alimenti vegetali sono già di per sé concepiti per sostentarci al meglio. Seguendo i menù giornalieri della Rivoluzione, non si dovranno contare calorie o macronutrienti, perché il giusto equilibrio è già insito nei piatti e ciò allenerà l'organismo, che si abituerà alle sensazioni prodotte dagli alimenti giusti. Concluso il programma, sarete pronti per passare al livello successivo, sempre senza bisogno di conteggiare calorie o macronutrienti. Una volta trasformate le abitudini, mangiare un'ampia varietà di vegetali vi darà naturalmente l'equilibrio più sano (80-10-10) e l'ascolto dei segnali del vostro corpo vi impedirà di eccedere durante i pasti. A quel punto, un calo di peso sostenibile sarà inevitabile!

Che cosa significa realmente «a base di vegetali»?

La Rivoluzione in 22 giorni è del tutto sostenibile per i vegani, in quanto lo è essa stessa! Non parliamo, però, di dieta vegan, bensì «a base di vegetali», perché, nel nostro caso, è il «vegetale», più che il «non animale», su cui va messo l'accento.

Insomma: una dieta a base di vegetali è sempre vegana, ma una vegana spesso non è necessariamente a base di vegetali.

In teoria un vegano potrebbe campare di patatine, pretzel e hot dog vegan serviti in panini senza glutine. Tuttavia, questi cibi elaborati possono nuocere alla salute non meno di una dieta carnivora e non costituiscono un'alimentazione di natura vegetale.

Dieta vegetariana. Ammette il consumo di latte, uova, cereali, verdure, frutta; non ammette carne, pollame, pesce.
Dieta vegana. Ammette cereali, verdure, frutta o alimenti vegan industrialmente elaborati; non ammette carne, pollame, pesce, latte, uova, miele.
Dieta a base di vegetali. Ammette alimenti vegetali al 100% (cereali, verdure, frutta); non ammette carne, pollame, pesce, latte, uova e alimenti vegan industrialmente elaborati.
Ricordate: solo perché un alimento non contiene carne non significa che sia di origine vegetale. Un hot dog vegan con panino a base di farine raffinate - del tutto accettabile per i vegani - non figurerà mai nel programma della Rivoluzione. Quando parliamo di cibi vegetali ci riferiamo ai gustosi prodotti della terra.. vegetali, insomma, al 100%. Sono quegli alimenti che ci faranno sentire meglio oggi, doomani e per sempre!


Indice

Prefazione di Beyoncé

Introduzione di Dean Ornish

Parte prima - Cambiare abitudini, cambiare vita
Perché la Rivoluzione in 22 giorni è così efficace

Benvenuti alla Rivoluzione
Le abitudini positive creano un’esistenza positiva
Il potere dei vegetali
Cibo = salute
Parte seconda - Pronti... Partenza...
Predisporsi al successo

Strategie quotidiane per raggiungere il successo
Principi di nutrizione della Rivoluzione
La Rivoluzione in cucina
Le liste della spesa settimana per settimana
Parte terza - ...Via!
Le ricette della Rivoluzione

Settimana 1. Mangiare per costruire abitudini vincenti
Settimana 2. Costruire la costanza
Settimana 3. Sviluppare la consapevolezza
Giorno 22. L’inizio del meglio della vostra vita
Parte quarta - Mettete in moto la vostra Rivoluzione
Fate in modo che il programma lavori per voi

Gestire con grazia il cambiamento
In forma con la Rivoluzione
Per un dimagrimento più rapido
Parte quinta - La Rivoluzione per la vita
Ricette e motivazioni dal Giorno 23 in poi

Dopo 22 giorni
Smoothie sublimi
Altre ricette per piatti rivoluzionari
Conclusione. Cominciate la Rivoluzione oggi!

Appendice. Glossario delle vitamine essenziali

Note

Ringraziamenti


Dicono della Dieta

All'estero

La dieta bestseller del New York Times che sta facendo dimagrire Shakira, Jennifer Lopez, Pharrell Williams.
Beyoncé e Jay-Z la stanno promuovendo sui loro social (100 milioni di fan), perché gli ha cambiato la vita.
Sempre di più i vip vegani: da Ariana Grande a Natalie Portman, da Brad Pitt a Mark Tyson.
In Italia

I vip vegani: da Umberto Veronesi a Jovanotti, da Paola Maugeri a Red Ronnie.
Il green alimentare è una filosofia nutrizionale che garantisce salute, peso perfetto e rispetta gli animali. Con Marco Borges e le sue strategie è anche facile da seguire!


Marco Borges
La Dieta dei 22 Giorni - Libro >> http://goo.gl/jKqY03
Il rivoluzionario programma vegano per trasformare il tuo corpo e potenziare la tua energia


mercoledì 24 febbraio 2016

Felici in 5 Passi



Felici in 5 Passi

Sconfiggi la delusione, la tristezza, l'ansia, la solitudine

di Neale Donald Walsch



Felici in 5 Passi - Libro

Vuoi sapere come vincere ansia, solitudine, insoddisfazione?
La risposta di Neale Donald Walsh è un percorso illuminante e molto pratico.

Il 98% delle persone passa il 98% del tempo facendo cose che in realtà non contribuiscono al loro benessere. Un modo di vivere che conduce solo alla tristezza, alla depressione, alla solitudine.

Ma esiste un modo per cambiare le cose: dobbiamo rimettere in discussione la nostra esistenza e il senso che vogliamo darle, dobbiamo imparare a reagire e a capire che non siamo obbligati a vivere una vita non soddisfacente, ma possiamo cambiarla in meglio. Siamo anime che percorrono un viaggio sacro, ognuno di noi ha un itinerario preciso da compiere, e solo seguendo la strada giusta verso la nostra meta troveremo la felicità.

Ma la maggior parte di noi si è smarrita, perdendo di vista il proprio scopo. Neale Donald Walsch ci aiuta a ritrovarlo.

Basta trovare la risposta alla domanda, tanto semplice all'apparenza quanto articolata nella sostanza: qual è l’unica cosa che conta per te?

In un percorso pratico diviso in 5 tappe, Walsch si offre come guida spirituale per la nostra anima e ci aiuta a ritrovare la felicità.

Un vero self-help spirituale per ritrovare la serenità interiore.

"Faremo un viaggio verso la felicità per scoprire la spiegazione dei misteri più grandi della vita e del motivo per cui esiste una sola cosa che conta sul serio. E sapremo anche di cosa si tratta."


Tornare alle basi - Estratto da "Felici in 5 Passi" libro di Neale Donald Walsch

Cara creatura, dolce e gentile... addentrandoci in questa esplorazione facciamo un passo indietro e consideriamo i concetti fondamentali, tra cui il seguente: stai intraprendendo un viaggio. E non si tratta del viaggio dalla nascita alla morte, ma di un percorso che parte da molto prima della nascita e arriva ben oltre la morte.

L'importanza e le implicazioni di tale Viaggio sono appena comprensibili alla Mente. Si possono capire, ma a fatica.

Forse perché la Mente è incapace e inefficiente? No, è perché ha avuto pochissime informazioni sul Viaggio stesso.

Ne sappiamo qualcosa in modo molto indiretto. Non perché i più anziani o i maestri si siano messi a raccontarci tutto ciò che dovremmo sapere in proposito (dopotutto, nemmeno loro ne sanno più di noi), ma perché la nostra arte personale ha fatto il possibile per colmare il vuoto.

È la cultura dell'umanità a dirci qualcosa dell'esperienza in cui ci troviamo. (Ed ecco perché la tendenza a togliere le «materie artistiche» - come musica, teatro, disegno e altre espressioni creative - dalle scuole, lasciando classi intere a studiare solo storia, è in grado di arrecare così tanti danni alla percezione di chi siamo e del perché siamo qui.)

Abbiamo bisogno che la cultura e la ricerca spirituale (in forma di storie e canzoni, film e tragedie, romanzi e poesia, e persino buona televisione) ci raccontino di noi stessi in modo più completo.

La poetessa americana Em Claire l'ha fatto, catturando l'essenza del nostro viaggio, e scrivendo...

Ho lasciato la Casa da così tanto tempo che non riconoscerei nemmeno la mia faccia. Ho costruito la Barca della Mia Vita e sono uscito in mare aperto salutando con la mano tutti coloro che sapevano che le onde mi avrebbero dato tutto ciò che potevo e tutto ciò che non potevo affrontare e tuttavia mi salutavano, e io sono partito in mare aperto sulla Barca della Mia Vita: costruita dall'Anima, creata dal Cuore, e con grande innocenza mi sono spinto in mare aperto e sono stato lontano dalla mia Casa così a lungo che non riconoscerei nemmeno la mia faccia ma so che la Casa, la Casa, si ricorda di me.
A lungo in mare, © 2007 Em Claire

La sensazione di essere «lontani da casa» è comune a molti di coloro che desiderano conoscere e sperimentare l'unione con il Divino.

Ma davvero siamo «lontani da casa» nel senso vero e proprio dell'espressione?

No. Non siamo né lontani da casa né lontani da Dio, ma sembra che sia così. La minuscola quantità di informazioni che ci sono state date da chi si limita a scrivere di storia e scienze manca di fondamentali dettagli metafisici e spirituali. O, ancora peggio, contiene diversi errori.

Tutto questo deve finire.

Hai condotto la Mente in questa auto-esplorazione per ricordare tre cose:

a) l'obiettivo del tuo percorso di vita,
b) le strade che in tale viaggio si possono intraprendere e
c) la destinazione.

Il tuo ricordo comincerà dalle basi. Ma, prima di tutto, ascolta una richiesta dall'Anima alla Mente...

Trattandosi di «basi», molto di ciò che leggerai nei passaggi seguenti potrà sembrarti «già sentito». Abbi pazienza.

Richiesta lecita e gentile, no?

Non è una brutta cosa che ci venga ricordato ciò che già sappiamo, anche perché molti non mettono in pratica comunque ciò che sanno, ed è questo il problema: magari un aiutino alla memoria potrebbe essere utile.

E forse ci saranno una o due informazioni di cui non ti ricordavi, ma che potrebbero cambiare tutto. Quindi ti prego di avere pazienza.

E adesso... via con le basi.

Tu non sei il tuo corpo. Il corpo è una cosa che possiedi.
Tu non sei la tua mente. La mente è una cosa che possiedi.
Tu non sei la tua anima. L'anima è una cosa che possiedi.

Allora chi sei?

Tu sei la somma di tutto ciò, un essere affettuoso, premuroso, sensibile, compassionevole che possiede queste cose, ognuna delle quali ha un obiettivo legato al funzionamento di tutte e tre.

Durante questa esplorazione dell'io ci riferiremo al trio Corpo-Mente-Anima come alla Totalità del Tuo Essere.

La funzione della Mente è di garantire la sopravvivenza dell'attuale fisicità della Totalità del Tuo Essere, almeno finché non toccherà all'Anima farsi avanti con il proprio Programma.

La funzione del Corpo è di raccogliere dati dal mondo fisico per assistere la Mente nel garantire la sopravvivenza e di porre all'interno di tale contesto - in forma fisica - le idee, i concetti e le decisioni non fisiche della Mente.

La funzione dell'Anima è di sperimentare quanti più aspetti possibili del Chi e del Cosa È Realmente, usando il Corpo, la Mente e il mondo fisico in cui si è posta come strumenti con cui adempiere al proprio compito.

Visto che la Mente ha ricevuto poche informazioni -o, ancora peggio, poche e imprecise - sul Programma dell'Anima (che è poi il programma della Vita), né la Mente né il Corpo sono in grado di gestirlo, a meno che non lavorino in collaborazione con l'Anima.

Anche in questo preciso momento, se la Mente non sa ciò che l'Anima sa, potrebbe sembrarti che la vita vada in molteplici direzioni, tanto che l'obiettivo della tua esistenza sulla Terra potrebbe risultare compromesso, se non annientato.

Sono proprio queste le circostanze in cui si trova oggi gran parte dell'umanità.

Per vivere perseguendo il vero scopo della vita, la Mente deve inglobare nel proprio database ciò di cui l'Anima è già consapevole, in modo da produrne l'esperienza. L'Anima detiene la Conoscenza, mentre la Mente crea l'Esperienza di ciò che chiamiamo Realtà.

Ecco il motivo per cui la Totalità del Tuo Essere è giunta nel regno fisico: per fare Esperienza di ciò di cui ha piena Conoscenza. Eppure, se i dati della Mente non includono la Consapevolezza dell'Anima, le continue esperienze create dalla Mente non saranno espressione di ciò che sa l'Anima e alla Totalità del Tuo Essere non serviranno.

È importante capire che il «database» su cui costruire una qualunque realtà presente (vale a dire le informazioni immagazzinate dentro di te) si trova in due luoghi diversi ed è accessibile con due modalità diverse.

Il problema nella vita umana è che molti non Io sanno, o magari lo sanno ma non hanno ancora capito come spostare volontariamente il punto focale da un pozzo di informazioni all'altro... per non parlare di metterli insieme.

Ciò che intendiamo dire è che i dati della Vita si trovano nella «memoria» all'interno della Totalità del Tuo Essere e che esistono due tipi di memoria: Fisica e Metafisica. Il primo tipo è stato chiamato Esperienza, il secondo Conoscenza. Il primo produce Desiderio (di fare più esperienze), il secondo svela l'Intenzione (cioè il desiderio di un particolare tipo di esperienza basato sulla Conoscenza e non sull'Esperienza pregressa).

Come avrai capito, il primo tipo di «memoria» risiede nella Mente, il secondo nell'Anima.

La Mente cattura, cataloga, archivia e porta a galla ricordi di ogni esperienza avuta da Corpo e Mente.

L'Anima è il magazzino della Conoscenza su questioni come Chi Sei, Dove Sei, Perché Sei Dove Sei e tutti gli altri aspetti della Vita Eterna. Tale Conoscenza è ciò che si dice anche Consapevolezza, quindi i due termini risultano sinonimi.

Come già detto, la somma di queste due «banche dati» è ciò che gli umani chiamano Coscienza. Avrai senz'altro già sentito l'espressione «presa di coscienza», che indica l'aumento o l'espansione del database della Mente - con il suo limitato magazzino di Esperienza - fino a comprendere buona parte della Conoscenza illimitata dell'Anima o della Consapevolezza della Vita.

Esperienza + Consapevolezza = Coscienza.

Il livello di Coscienza dipende da quanta Esperienza hai fatto non solo nella vita fisica, ma anche metafisica, la cui conoscenza risiede nella Consapevolezza dell'Anima. diventano un Tutt'Uno.

Quando in un determinato momento la tua Esperienza Presente (vale a dire l'esperienza che hai adesso e non i ricordi di esperienze passate) e la tua Consapevolezza Presente (vale a dire la consapevolezza a cui hai avuto accesso) si uniscono, il Desiderio della Mente e l'Intenzione dell'Anima diventano un Tutt'Uno.

È un matrimonio paradisiaco: la fusione di Mente e Anima.
L'uomo non osi separare ciò che Dio ha unito.


Indice

Parte Prima

L’anima sa ciò che fa
Riesci a crederci?
È importante sapere di «sapere» cosa si sa
Stai per diventare autore di un libro
Parte Seconda

Tornare alle basi
Ricordare
Andare oltre il rifiuto
Notizie sorprendenti su Corpo e Mente
Fiocchi di neve e alberi
La parabola del fiocco di neve
La verità degli alberi
C’è anche altro da ricordare
La metafora del Sentiero della Vita - Parte I
La domanda più importante della tua vita
La metafora del Sentiero della Vita - Parte II
Una spiegazione completa del «Compimento»
L’evoluzione non si ferma mai
Il Processo, il Sentiero e lo Scopo
Come funziona tutto quanto
Eliminare la complessità della Vita
Mettere tutto insieme
La mappa
Parte Terza

Davvero si dovrebbe passare la vita a inseguire
solo Ciò Che Si Desidera?
Ciò che il Sentiero dell’Anima... non è
Ciò Che Si Desidera e Ciò Che Avviene lungo il Sentiero
Chi sei Tu e chi sono Io?
Una sfida, da Autore ad Autore
Raccogliere la sfida
Una dimostrazione di Libero Arbitrio
È ora di mettere fine alle fatiche
Un enorme potere tra le mani
Alzare l’asticella... «volontariamente»
Si possono scegliere le emozioni?
Conoscere uno strumento e utilizzarlo sono due cose diverse
La Preghiera del Mattino
La Preghiera Risolutiva
La Preghiera della Perfezione
La scelta più importante in assoluto
Possibilità n. 1
Possibilità n. 2
Il prossimo strumento
Fissare i giusti obiettivi
Un ulteriore strumento
Vuoto mentale
Il legame tra Mente e Anima
Il primo dono
L’Istinto Primario
Un’ultima domanda, un’ultima risposta
Lascia parlare l’Anima
Postfazione

Appendice

Contatti

Nota per i lettori italiani


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Sconfiggi la delusione, la tristezza, l'ansia, la solitudine


martedì 23 febbraio 2016

Scienza e Conoscenza - n. 55


Scienza e Conoscenza - n. 55

Nuove scienze, Medicina non Convenzionale, Consapevolezza



Scienza e Conoscenza - n. 55 - Rivista Cartacea

In questo numero di S&C la parola chiave è PINEALE la ghiandola della Vita: un viaggio emozionante che parte dalla Ghiandola Pineale e arriva ai fondamenti della Vita Stessa.

Vuoi carpire il segreto dell'ELISIR DI LUNGA VITA?
Vuoi FERMARE IL TEMPO e rallentare l'invecchiamento?
Vuoi vivere in salute e vitalità fino a 120 ANNI?

Vieni a scoprire i segreti della GHIANDOLA PINEALE e della MELATONINA in questo straordinario numero 55 di Scienza e Conoscenza!

Per vivere fino a 120 anni dobbiamo avere la fortuna di possedere una buona base genetica, dobbiamo rallentare l'invecchiamento della ghiandola pineale e non da ultimo dobbiamo trovare una nostra forma di saggezza che ci permetta di vivere delle buone relazioni, in famiglia prima di tutto.

Oggi anche le nuove frontiere della medicina riconoscono l'importanza principale delle emozioni, e di una vita in armonia con l'ambiente in cui siamo immersi, come le basi fondamentali della nostra salute.

La PNEI ad esempio, ovvero la Psiconeuro Endocrino Immunologia, studia le interazioni reciproche tra attività mentale, comportamento, sistema nervoso ed endocrino e reattività immunitaria.

Anche la meditazione viene da più parti riconosciuta come capace di influire positivamente sui sistemi fisiologici che regolano la salute e la malattia, e in molto ospedali, viene insegnata ai pazienti oncologici in quanto riconosciuta come valido supporto alle terapie tradizionali.

Melatonina e Ghiandola Pineale, intervista a Walter Pierpaoli il maggiore esperto italiano.
Dalla Ghiandola Pineale al Terzo Occhio, potenzialità straordinarie che non tutti sanno di avere.
Che cos’è la PNEI? La Psico Neuro Endocrino Immunologia alla base delle terapie mediche del futuro

Con le rubriche speciali

Marco Pizzuti ci parla di spettacolari esperimenti scientifici non autorizzati
Gianni Lannes approfondisce uno scottante argomento: Le Scie Chimiche


Indice

Pineale, la ghiandola della vita.
Intervista al dottor Pierpaoli
a cura di Marianna Gualazzi

Universo PNEI
La PsicoNeuroEndocrinoImmunologia ci spiega perché l’intestino è il nostro secondo cervello
Valerio Pignatta

La danza della guarigione
Fisica quantistica e medicina, tra spirito e materia
Erica Francesca Poli

Usare il telefonino fa male? Ecco uno strumento che ci protegge
La Redazione

I campi elettromagnetici danneggiano la ghiandola pineale?
Luigi Maxmilian Caligiuri

Pineale: la regina del palazzo di cristallo
Barbara Goia, Giovanni Vota

La Pineale, il Sole e il Perdono.
Intervista a Daniel Lumera
A cura di Lorenzo Olivieri

La meditazione aiuta a guarire
L’umanizzazione delle cure oncologiche e il metodo ArmoniosaMente
Gioacchino Pagliaro

Succhi di lunga vita
La redazione

L’orologio che è dentro di te
Dalla Medicina Tradizionale Cinese l’eccezionale metodo per vivere in armonia con i ritmi naturali del corpo
Francesca Rifici

Volo antigravitazionale: fantascienza o realtà?
Marco Pizzuti

Quelle strisce bianche nel cielo
Le scie chimiche e la guerra per il controllo del clima: intervista a Gianni Lannes
a cura di Emanuele Cangini


Fisica quantistica e medicina, tra spirito e materia - Articolo tratto da Scienza e Conoscenza - N. 55

La danza della guarigione

Oggi le scienze di frontiera, le neuroscienze e la fisica quantistica, ci conducono a riaffermare il principio antico per il quale noi siamo un campo energetico emotivo, che si manifesta per mezzo di un corpo.

Stiamo prendendo sempre più coscienza che questo stato energetico ed emotivo è oggettivo e interagisce a un livello profondo con la rete in cui siamo immersi, un ecosistema che arriva sino all'Universo e oltre.

Lo stato energetico emotivo sempre più necessita di essere considerato per comprendere realmente chi siamo e come funzioniamo, come ci ammaliamo e come guariamo.

Noi medici abbiamo dedicato finora il nostro impegno a studiare sistematicamente la materia di cui siamo fatti; ora giunge il tempo di studiare sistematicamente l'energia di cui siamo fatti e le vie di integrazione della nostra parte materiale con la nostra parte energetica.

Una materia che si muove, vibra e danza

I fisici moderni hanno rappresentato la materia non come passiva e inerte, ma come in una danza e in uno stato di vibrazione continui, le cui figure ritmiche sono determinate dalle strutture atomiche, molecolari e nucleari. Ed è così che anche i mistici orientali e gli uomini che hanno tramandato i Veda parlano del mondo materiale, un universo che deve essere afferrato nella sua dinamicità, mentre si muove, vibra e danza.

La natura è sempre in equilibrio dinamico, non statico e per i fisici moderni la danza di Shiva è la danza della materia subatomica, un processo infinito di creazione e distruzione.

La metafora della danza cosmica unifica antica mitologia, religione e fisica.

La guarigione è letteralmente il riallineamento con questa danza: allora l'ordine implicito, che tutto informa, torna a essere percepito e, quando siamo allineati con il campo, immagini, informazioni e consapevolezza giungono e si palesano come concrete possibilità di coscienza lucida immediata.

Questo è il salto quantico istantaneo che avviene per irradiazione o autoirradiazione e trasporta su altri piani di energia e di coscienza.

Le conferme sperimentali supportano sempre di più la nozione fisico-quantistica di "Campo Unificato di Informazione", elegante e novella modalità di definizione dell'Inconscio Collettivo di Jung e oggi comincia a svilupparsi la Neuro-Quantistica, ricerca interdisciplinare integrata sul ruolo che la nostra mente ha nel relazionarsi al Campo Unificato di Informazione.

Essere coscienti a livello del campo equivarrebbe a essere in comunicazione istantanea con tutto e con tutti, di fatto con tutta l'informazione contenuta nell'Universo a tutti i livelli. È così che empatia, neuroscienze e neurocardiologia prendono anche una connotazione quantistica. Allora studiare il fenomeno della "risonanza" come punto di partenza per "accordare" il nostro vivere al campo olografico diviene possibile e persino necessario.

I delicati fenomeni quantistici dell’entanglement, del salto quantico e della coerenza si esplicano nella natura vibrazionale delle proteine e del DNA, e costituiscono il “corridoio” biochimico per il trasferimento di energia con un’altissima efficienza. Questa scoperta mette in discussione l’idea secondo cui alcune proprietà quantistiche siano troppo “delicate” per partecipare attivamente ai processi biochimici, e un’ipotesi molto diffusa tra i ricercatori cioè che i sistemi viventi si basino su meccanismi biochimici insensibili a proprietà quantistiche come la coerenza o l’entanglement (la correlazione che può legare a distanza diversi stati quantistici di particelle).

Oggi si è dimostrato che molti fenomeni biologici possono essere spiegati solo con le leggi della fisica quantistica, in particolare, per fare qualche esempio, l'effetto tunnel per attività enzimatiche, l'entanglement per fenomeni che devono avvenire contemporaneamente a distanza (il taglio del DNA o l'oscillazione dei microtubuli nell'encefalo).

L'organismo mette in atto dei sistemi per mantenere uno stato di coerenza per permettere l'espressione del fenomeno quantistico.

È così che le proprietà quantistiche giocano un ruolo nei processi della vita a più livelli.

Suono, biofrequenze e parole che curano

Appurata dunque l’interazione quantistica con il genoma umano nel processo di generazione delle proteine, la questione aperta riguarda come, considerando diversi potenziali quantici, possiamo sintonizzarci su quelli che catalizzano uno stato vibrazionale elevato, caratterizzato da una perfetta salute, ad esempio.

La ricerca è giunta a ipotizzare che il nostro DNA rechi in sé la codifica, nella sua parte esonica, dei nostri caratteri biologici, mentre la parte intronica sia la depositaria di una vera e propria programmazione di potenziali quantici.

In altri termini negli introni del DNA risiederebbe il potenziale di cocreazione della realtà, tradizionalmente attribuito all'Anima.

E tale programmazione è cablata con un linguaggio caratterizzato da una semantica simile alla lingua umana, tant’è che l’equipe russa di Garjev si è avvalsa del contributo di linguisti per studiarlo.

Così se da un lato rileviamo il ruolo fondamentale del suono, della biorisonanza, e della medicina delle biofrequenze, per la strutturazione degli schemi neurali e delle geometrie frattali cellulari, dall’altro abbiamo il ruolo della parola per codificare potenziali quantici inerenti a ciò che andremo a esperire.

Per questa ragione acquisisce sempre più senso una medicina che integri la strumentazione di biorisonanza, che sfrutta il potenziale terapeutico delle stesse radiofrequenze che esprimono le cellule del nostro organismo, come ad esempio l'applicazione della terapia con AKTom, con tecniche di lavoro psichico e coscienziale atte a dialogare con la matrice semantica del DNA.

Quando iniziamo a integrare questi piani che procedono tra biofisica e anima, incontriamo la meravigliosa melodia di un’informazione sintropica che tende a strutturare e coordinare tutte le forme di vita, per massimizzare il loro stato di salute e la naturale biodiversità.

Questa è quella che la scienza colloca in un campo di coscienza intelligente, la noosfera, che contiene il ventaglio dei potenziali quantici: guarire significa in ultima analisi poterci allineare con la noosfera, abbandonando l’idea di essere una personalità separata, collocandosi in questa rete di informazioni e imparando a selezionare il nuovo potenziale attraverso l’uso potente delle radiofrequenze, del suono e della parola.


Scienza e Conoscenza - n. 55 - Rivista Cartacea >> http://goo.gl/1ao2L2
Nuove scienze, Medicina non Convenzionale, Consapevolezza
Editore: Scienza e Conoscenza
Data pubblicazione: Febbraio 2016
Formato: Rivista - Pag 80 - 19,5 x 26,5 cm


lunedì 22 febbraio 2016

Pandemia virus Zika, che fare?



Pandemia virus Zika, che fare?

L’allarme di pandemia dal virus Zika, trasmesso da zanzare, è un allarme fondato? Cosa si può fare?

di Fiamma Ferraro - 19/02/2016



Pandemia virus Zika, che fare?

Come ormai tutti quanti abbiamo appreso il virus Zika, trasmesso con le punture della zanzara Aedes aegypti (la stessa che trasmette il dengue e la febbre emorragica) e, con minore efficienza, da quella della zanzara tigre, si è diffuso in modo esplosivo nell’America latina (in particolare in Brasile) ma si sono verificati casi anche in altri paesi ed anche da noi sono state diffuse raccomandazioni quanto alle precauzioni da prendere per evitare contagi.

Fortunatamente sembrerebbe che il virus Zika provochi di solito disturbi non gravi (febbre, eruzioni cutanee, dolori a muscoli e ossa ed altro – che compaiono dai 3 ai 20 giorni dopo la puntura e spariscono nell’arco di una settimana ). L’allerta deriva però dal fatto che, a quanto pare, questo virus potrebbe, nelle donne incinte, danneggiare gravemente il cervello del feto; ed infatti in Brasile si è moltiplicato di ben 25 volte il numero dei neonati con microcefalia (condizione dovuta a uno sviluppo ridotto del cervello) e potrebbe anche provocare in rari casi negli adulti la sindrome di Guillain-Barré, (una seria malattia neurologica).

Quali rimedi per contrastare la diffusione del Virus Zika?
Vi sono varie discussioni e tesi contrastanti sull’argomento, sia per quanto riguarda le cause (modificazioni genetiche, pesticidi ed altro?) sia per quanto riguarda i possibili rimedi. Sono stati messi allo studio dei vaccini e si discute quanto alle misure più idonee per contrastare la diffusione delle zanzare che trasmettono il virus. Nel frattempo, oltre alle raccomandazioni già diffuse (evitare –in particolare per le donne incinte- viaggi nei Paesi colpiti; proteggersi con zanzariere alle finestre, repellenti sulla pelle ecc.) che si può fare?
Mi viene a questo proposito in mente una piccola notizia che avevo scritto nel Notiziario del luglio 2011 e che riporto per i lettori nuovi che fa entrare in gioco il famoso metodo Buteyko:
“Esistono da vari anni delle trappole cattura-zanzare, a quanto pare di buona efficacia, sia per ambienti interni che per ambienti esterni, basati sull’emissione di piccole quantità di CO2 . E’ stato infatti da tempo accertato che le zanzare e la maggior parte degli insetti volanti sono attratti verso uomini ed animali in particolare da due fattori: anidride carbonica e calore e, sulla base di questo principio, sono stati da tempo messi sul mercato degli aggeggi che attirano le zanzare emettendo CO2, e poi le uccidono (non con la CO2 ma con altri meccanismi).

La quantità di CO2 emessa (rapportata all’ampiezza dell’ambiente da difendere) è minima, paragonabile a quanto pare a quella emessa da una persona che sta iperventilando notevolmente. Ed ecco quindi un nuovo motivo (se ne se scoprono sempre di nuovi!) per cercare di smettere di iperventilare: si smette in questo modo emettere troppa CO2 nell’aria che ci circonda, e si evita così di attirare zanzare ed insetti vari ”.

Il beneficio principale apportato da un costante, ”giusto” modo di respirare non è peraltro quello di attirare in misura minore le zanzare ma soprattutto quello di rinforzare il nostro sistema immunitario il che ci consente, anche se si viene punti, di essere più resistenti ad eventuali contagi.

La pianta dell'artemisia, già nota per la malaria, valida anche per il Virus Zika?
Tornando ora al virus Zika mi sembra utile menzionare il fatto che, sarebbe utile approfondire il possibile effetto benefico che potrebbe venire da una pianta, da secoli impiegata nella medicina cinese (l’efficacia della fitoterapia cinese, anche se l’ho studiata e la applico da 15 anni non cessa mai di stupirmi!), e cioè l’artemisia annua (qing-hao in cinese).
Da questa pianta si ricava una sostanza, l’artemisinina/artesunato, di cui è stata (finalmente!) riconosciuta e considerata come scientificamente provata l’ottima efficacia per la malaria, ed è stato proprio per questo motivo attribuito il premio Nobel 2015 per la medicina alla scienziata cinese Tu Youyou (la notizia ha fatto sensazione l’anno scorso).
Questa sostanza continua a restare sulla cresta dell’onda, anche per altri possibili effetti benefici: è infatti recente (30 gennaio) la notizia, riportata sul quotidiano inglese Daily Mail, con il titolo “Il rimedio fitoterapico cinese che ha rivoluzionato la lotta alla malaria potrebbe essere l’arma più recente contro i tumori intestinali”, in cui sono riportati i risultati di un recente studio clinico in cui si è visto che nei pazienti che avevano preso questo rimedio per due settimane prima di essere operati vi era stata (nel periodo di osservazione) una ricorrenza del tumore in una misura di ben sei volte inferiore a quanto avvenuto nel gruppo placebo.

Saranno ora avviati studi su più larga scala ed il Prof. Sanjeev Krishna, della St George’s London University, che ha condotto questo studio, ha osservato, quanto al rimedio in questione: “Sappiamo già, a seguito del suo impiego per la malaria, che è un rimedio sicuro, e non costoso –meno di 1 sterlina a compressa… Ha un potenziale di entità tale che io lo chiamo la nuova aspirina”.

Sorge a questo punto spontaneo l’interrogativo (ed in effetti da alcuni è già stato posto): data l’efficacia dell’artemisia/artesunato contro la malaria e, a quanto pare, anche per vari altri problemi, non sarebbe il caso di iniziare subito a sperimentarne una eventuale efficacia per l’epidemia di Zika?  Poiché peraltro queste sperimentazioni richiederebbero comunque del tempo, non sarebbe il caso di prospettare già ora, perlomeno a chi deve recarsi in paesi colpiti dall’epidemia o in chi teme, al rientro da questi paesi, di essere rimasto contagiato, la possibilità (in assenza per ora di altri farmaci sperimentati9 di assumere questo rimedio che, come già provato, non provoca (come accertato nel suo impiego contro la malaria ) effetti negativi e quindi nel peggiore dei casi non sarebbe efficace ma non farebbe comunque male? (Ovviamente questo  non vale per le donne incinte, in cui l’innocuità dell’artemisia non è stata ancora sperimentata ed accertata)

Articolo a cura della Dott.ssa Fiamma Ferraro - Per maggiori informazioni sul Metodo Buteyko è possibile consultare l'elenco dei corsi aggiornati su buteyko.it

Fiamma Ferraro
Attacco all'Asma...e Non Solo - Libro >> http://goo.gl/2gIAdC
Il manuale più completo per respirare e vivere meglio - Con le rivoluzionarie scoperte del Prof. Buteyko e di altri illustri scienziati russi - Nuova edizione aggiornata


venerdì 19 febbraio 2016

Copernico e l'astronomia moderna - 2



Copernico e l'astronomia moderna - 2

Niccolò Copernico pone le basi della moderna astronomia

di Emanuele Cangini - 19/02/2016



Copernico e l'astronomia moderna

(Seconda parte)

Il primo maggio del 1514 un professore dell’Università di Cracovia, nel catalogare la propria biblioteca, elencò un «manoscritto di sei pagine che espone la teoria di un autore il quale afferma che la Terra si muove mentre il Sole è immobile». Questo manoscritto anonimo è senza dubbio il Commentariolus, la prima breve stesura dell’astronomia geodinamica ed eliostatica di Copernico, da cui egli deliberatamente soppresse il proprio nome come autore a causa del danno potenziale che ne sarebbe derivato dalla divulgazione di una cosmologia rivoluzionaria.

Niccolò continuava, imperterrito, a osservare il cielo: poiché però nelle sue Rivoluzioni cita solo un numero relativamente ristretto di osservazioni, se ne trae l’errata convinzione che si dedicasse ben poco a tale pratica contemplativa. Egli viveva in un periodo in cui gli astronomi non pubblicavano tutte le loro osservazioni, ma selezionavano invece quelle decisive al determinare i punti critici di un’orbita. Degli appunti di Copernico rimane solo una frazione trascurabile, per lo più nei margini dei libri della sua piccola biblioteca. Nonostante ciò, con un così limitato materiale e tre semplici strumenti di osservazione che si era costruito con le proprie mani, Niccolò pose le basi della moderna astronomia.

Allo stesso modo in cui pose in circolazione il suo Commentariolus, solo sotto forma di manoscritto tra i pochi e veramente fidati amici, così ora egli desiderava pubblicare le tabelle astronomiche risultanti dai calcoli e dalle osservazioni che aveva eseguite, ma non le deduzioni che le stesse racchiudevano. Questo limitato modo di vedere, che anteponeva la sicurezza personale al progresso dell’umana conoscenza dell’universo fisico, fu bruscamente ridimensionato dalla comparsa sul palcoscenico scientifico del tempo, di un giovane ed entusiasta professore di matematica: Rheticus. Avendo inteso gli echi delle nuove idee dottrinali di Copernico, Rheticus decise di apprenderle dal vecchio maestro in persona. Dove tutti i precedenti sforzi per persuadere Copernico alla pubblicazione di un libro erano falliti, Rheticus riuscì.

Una prima relazione, Narratio prima, sull’astronomia copernicana, rapidamente completata il 23 settembre del 1539, venne da lui pubblicata a Danzica nei primi del 1540. Quando Copernico vide che nessuna reazione violenta fece seguito alla pubblicazione del discepolo, permise allo stesso di fare una copia del suo caro manoscritto per poi pubblicarlo, anticipandone però la prima parte sulla trigonometria, nel 1542 a Wittenberg; l’intera De revolutionibus orbium coelestium fu pubblicata ufficialmente nel 1543 a Norimberga. Strano a dirsi, nel frattempo, il giovine discepolo di Frombork, Rheticus, si ammalò gravemente, a tal punto da poter avere solo il tempo di tenere tra le mani una prima copia del suddetto capolavoro.

Sotto il “segno dell’Acquario”
Come Galileo, come Volta, come Leon Battista Alberti, come Mozart: anche Niccolò apparteneva al segno dell’Acquario, ad esso fedele nel rappresentarne tanto nei contorni che nei contenuti quella avanguardia di frontiera capace di distruggere i costrutti vigenti a favore della introduzione delle nuove istanze. Una precettistica nuova che, nel più totale fermento, premeva per prendersi quello spazio che era nei suoi destini.

Il paradigma del nuovo mutava la direzione dei venti: le vetuste concezioni tolemaiche erano giunte a conclusione. Serviva solo una spinta propulsiva, degna virtù esclusiva di quelle anime eccelse che sapevano riconoscerla. In questo Copernico era un vero e autentico Acquario, portatore di quel rinnovamento che sapeva attuarsi solo dopo aver pensionato una filosofia che aveva dimostrato tutti i suoi limiti.

Come Caronte, sul fiume Acheronte, Copernico traghettava la sua epoca verso un nuovo orizzonte. Che Galileo, qualche decennio appresso, avrebbe ufficialmente consacrato.

Scharf Caleb
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