Coscienza Globale e Campo Unificato: le forze alla base
dell'universo
Recenti studi dal Global Consciousness Project dimostrano
che l'umanità possiede una mente collettiva
di Alessandro Silva - 30/05/2013
Carl Gustav Jung diceva:
«Come oltre l’individuo esiste una società, così oltre la
nostra psiche personale esiste una psiche collettiva, l’inconscio collettivo,
che cela parimenti in sé grandi attrattive».
Ebbene, la scienza ufficiale, quella dei numeri, lo ha
ammesso: esiste una “coscienza globale”, come precedentemente dimostrato da
millenni dalle dottrine spirituali che, da sempre, hanno parlato di una Griglia
Energetica che circonda la Terra e funge da matrice della realtà e
dell’esperienza raggiungibile dall’umanità. Vediamo di cosa si tratta.
La coscienza globale collettiva
È stata ipotizzata già da qualche decennio l’esistenza di
una coscienza globale collettiva, ossia una rete invisibile che collega
l’intera umanità ed è in grado di reagire agli eventi importanti che accadono
nel mondo. Secondo gli studi condotti da Gregg Braden, scienziato innovativo e
studioso poliedrico, alla base di tale coscienza globale vi sarebbe un campo di
energia (la Matrix Divina) che crea relazioni tra le due grandi sfere nelle
quali si manifesta l’Universo, quella materiale e la spirituale. La “Matrix
Divina” funzionerebbe come un grande computer cosmico cosciente, utilizzando le
emozioni e le scelte di ogni uomo per creare la realtà.
Il concetto di coscienza globale si integra a quanto
viene definito come noosfera, ossia la “sfera del pensiero umano”, termine
costruito a partire dalla parola greca
νους (“nous”), che significa
mente, e dalla parola sfera (intesa come “contenitore”).
Nella teoria originale di Vladimir Vernadsky, la noosfera
è la terza fase di sviluppo della Terra, successiva alla geosfera (materia
inanimata), evolutasi in maniera significativa dalla nascita della vita verso
la biosfera (vita biologica). La biosfera avrebbe subito radicali cambiamenti
con la comparsa della conoscenza, favorendo così lo sviluppo della noosfera.
Attraverso un’elaborazione del concetto, il gesuita
filosofo Pierre Teilhard de Chardin, arrivò a definire la noosfera come una
“coscienza collettiva” che scaturisce dall'interazione fra il pensiero delle
menti umane. La noosfera si è sviluppata con l'organizzazione e l'interazione
degli esseri umani durante il popolamento del pianeta terra. Con la comparsa di
reti sociali sempre più complesse, anche la noosfera avrebbe acquisito maggior
consapevolezza. Più l'umanità si organizzava in forma di reti sociali complesse,
più la noosfera acquisiva consapevolezza. Questo processo culminerà con il
raggiungimento di una soglia critica, il “Punto Omega”, ossia il punto più alto
di complessità (socializzazione), e quindi di coscienza, che l'umanità potrà
raggiungere.
Le prime evidenze dell’esistenza di una coscienza globale
Il primo a indagare con rigore scientifico sulla
coscienza globale fu, negli anni 80’ il professor Robert Jahn, fisico,
ingegnere e studioso di fenomeni psichici e parapsicologici. Con Brenda Dunne,
Robert Jahn fondò il Princeton Engineering Anomalies Research Lab dedicandosi
allo studio di effetti psicocinetici su generatori elettronici di eventi
casuali da lui stesso costruiti.
Nei primi tempi della ricerca, il professor Jhan si
recava in mezzo alla strada, chiedendo ai passanti di concentrarsi sul suo
generatore di eventi. In seguito si rivolse a gruppi di meditazione, ottenendo
sempre gli stessi risultati: l'apparecchio alterava la corretta sequenza di
generazione casuale dei numeri e la linea del grafico che ne risultava si
discostava da quella totalmente piatta che ci si aspettava di vedere, come se
vi fosse stata una qualche interferenza esterna. Nel corso di 25 anni di
ricerca, Jahn e Dunne ottennero risultati statisticamente significativi che
implicavano l’esistenza di una relazione diretta tra le intenzioni dei soggetti
interpellati e la variazione delle sequenze numeriche altrimenti casuali.
Nei decenni successivi, grazie allo sviluppo di
tecnologie più sofisticate e alla crescita dell’interesse verso il concetto di
coscienza globale, più Istituti di ricerca si sono collegati fra loro avviando
uno studio su scala mondiale denominato Global Consciousness Project (cioè
“Progetto Coscienza Globale”, GCP) con lo scopo di scoprire se esistesse o meno
un collegamento inconscio dell'umanità ad una "mente collettiva"
(noosfera).
Il Global Consciousness Project e i risultati raggiunti
I ricercatori del GCP piazzarono in tutto il mondo (per
la precisione fra Europa, Stati Uniti, Canada, India, Isole Fiji, Nuova
Zelanda, Giappone, Cina, Russia, Brasile, Africa, Thailandia, Sud America ed
Australia) 134 generatori di numeri casuali ribattezzati “eggs”, cioè “uova”.
La funzione di queste uova è sia quella di generare costantemente e a caso i
numeri 0 e 1 che di formulare previsioni (veri e propri pronostici) sui numeri
casuali che stanno per generare. In pratica, se il pronostico è azzeccato si
indovina, altrimenti la risposta è considerata sbagliata. Le uova compiono la
triplice operazione di pronostico-estrazione-verifica 100 volte al secondo.
Dopo un numero sufficientemente alto di tentativi, i risultati si stabilizzano
intorno alla probabilità del 50/50, cosa assolutamente naturale e contemplata
dalla statistica poiché 0 e 1 hanno la stessa probabilità di uscire.
Tuttavia, questo non è accaduto quando i risultati erano
monitorati contemporaneamente al verificarsi di un qualche evento significativo
per la coscienza globale. In concomitanza di disastri aerei, eruzioni
vulcaniche, tsunami ed eventi come il crollo delle torri gemelle o la cerimonia
di apertura delle Olimpiadi le risposte dei dispositivi si allontanavano molto
dal range di attendibilità statistica, evidenziandosi come picchi nei grafici
di distribuzione dei dati.
Una volta appurato che il modello rispondeva a eventi
importanti, si iniziò a monitorare le uova con maggiore attenzione in periodi
vicini ad eventi di portata mondiale, quali festeggiamenti o tragedie,
rilevando come una variazione del segnale di base fosse percepito più intensamente
dalle uova prossime alla zona geografica in cui aveva luogo quel determinato
evento.
La scienza incredula lo conferma...
Il Dottor Roger Nelson, a capo del GCP da circa 15 anni,
continua ancora oggi a raccogliere dati. Tali dati sono trasmessi a un server
collocato all’Università di Princeton dove sono archiviati per l'analisi. Ben
75 scienziati di diverse discipline e provenienti da tutto il mondo (41
Nazioni), si sono recati a Princeton per partecipare allo studio più lungo e
complesso mai condotto su parapsicologia e attività paranormali.
Proprio il febbraio di quest’anno è stata la stessa
università di Princeton a rompere il riserbo dichiarando ufficialmente che non
solo è stata prodotta una dimostrazione scientifica sull’esistenza della
coscienza globale ma anche come la Noosfera – cioè la mente umana collettiva –
sia capace di influenzare gli elaboratori informatici.
I ricercatori sono consapevoli che lo studio al quale
stanno prendendo parte ha implicazioni che entrano nel campo della metafisica e
della religione, ambiti che esulano dalla loro stretta competenza. Per questo
una corretta interpretazione del fenomeno richiederà tempo, collaborazioni e
confronti professionali trasversali. Così, per ora, nonostante la dichiarazione
pubblica fatta dalla struttura universitaria, gli scienziati non intendono
sbilanciarsi: i dati sono inoppugnabili, ma l’interpretazione accademica è
ancora tutta da costruire.
Lo stesso dottor Nelson nell’ultimo supplemento del
“Journal of Parapsychology” del dicembre 2012 – pag. 36, n.d.t.) ha dichiarato:
“[…] Abbiamo creato un protocollo per definire quali siano gli eventi chiave in
cui aspettarsi che molte persone possano condividere uno stato di coscienza e
delle emozioni. Abbiamo previsto cambiamenti significativi nei dati casuali
durante grandi tragedie e grandi celebrazioni e da qui abbiamo iniziato a
raccogliere una enorme quantità di dati. L’ipotesi generale è che avremmo
trovato nella nostra struttura di dati, altrimenti casuali, correlazioni con
eventi di grande importanza per l’uomo.
Il GCP ha compiuto 14 anni nel 2012 ed ha portato a
termine più di 400 esperimenti indipendenti che avvalorano l’ipotesi
generale[…]. La spiegazione più plausibile è che noi umani influenziamo in
parte la Noosfera di Theilhard, in corrispondenza di grandi emergenze e celebrazioni
[…]. Da qui possiamo partire con una nuova ricerca sulla coscienza […]”.
La coscienza globale ci salverà?
Il risveglio della coscienza globale è proposta come una
delle chiavi per la risoluzione dell’attuale crisi mondiale e per garantire un
futuro sostenibile.
Studiosi, scienziati e mistici come Capra, Bohm,
Krishnamurti, Prigogine e Pribram ritengono che una delle caratteristiche
essenziali della nostra cultura, e di quella scientifica in particolare, sia la
sua radicata tendenza alla frammentazione. Per comprendere e spiegare un
fenomeno, la scienza lo analizza scomponendolo nei suoi elementi costitutivi e
cercando di comprendere le leggi che lo governano e lo muovono.?Purtroppo, tale
metodo di analisi è stato trasferito anche a livello umano, dove si è tradotto
in una profonda divisione tra anima e corpo, cuore e testa, istinti e
coscienza.
L’enorme sviluppo della scienza e i suoi risultati
industriali ed economici testimoniano la forza di questo pensiero
logico-analitico orientato al possesso e alla conquista di quanto di umano,
animale e vegetale ci sia da dominare.
Nell’ambito di un discorso generale sull’evoluzione
umana, da una concezione frammentata e locale a una civiltà globale, etica e
sostenibile, il primo passo è la necessità di trasformare la consapevolezza di
sè stessi da una modalità frammentata ad una unitaria.
Negli ultimi decenni sono emerse numerose tecniche
terapeutiche, innovative ed efficaci, tutte ispirate al paradigma olistico che
considera l’essere umano come unità indivisibile e complessa di corpo, mente e
spirito e che si articolano nei seguenti punti:
ripulirsi dai veleni e dalle tossine del corpo fisico,
riaprire la sensibilità del corpo energetico,
rivitalizzare ogni cellula del corpo e sviluppare una percezione sensoriale più
profonda e sottile,
sciogliere le emozioni negative: paure, rabbie, tensioni,
gelosie, rancori, tristezze che ci legano al passato e che ci chiudono il
cuore,
liberarci dai vecchi e pesanti condizionamenti mentali,
ideologici, politici o religiosi che opprimono la mente,
riaprire la spiritualità naturale dell’essere attraverso
le tecniche di meditazione e di crescita interiore,
sviluppare una coscienza planetaria, attraverso
un’adeguata informazione ecologica, umana, culturale, scientifica e sociale,
che ci permetta di sentirci connessi con la Terra intera.
Chi si apre all’ecologia, alle medicine olistiche, alla
ricerca interiore, alla pace, alla tutela dei diritti umani, all’etica della
globalizzazione sta uscendo da una vita automatica e ritrovando una diversa
coscienza planetaria. Ma il vero punto di svolta avviene quando si risveglia la
coscienza globale e si diventa consapevoli del proprio sé. Ogni cosa diventa
magica, unica e irripetibile.
E come disse il fisico quantistico John Hagelin, un
pionere della cosidetta “Teoria del Campo Unificato”:
«Ciò che abbiamo scoperto è che alla base dell’universo
c’è un campo universale, dove tutte le forze e particelle della natura sono
unite. Esse sono onde di un singolo oceano di esistenza».
È giunto il momento di imparare a nuotare!
Bibliografia e Sitografia
http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.1371.9
http://infoliberaevera.blogspot.it/2010/09/la-coscienza-globale-durante-l11.html
http://www.coscienza.org/AchepuntoèlaRicerca1.htm
http://www.reteolistica.it/site03/index.php?option=com_content&view=article&id=10:il-risveglio-della-coscienza-globale&catid=4:articoli&Itemid=2
http://quantoequantaltro.blogspot.it/2013/02/coscienza-globale-un-esperimento-ne.html
La Matrix Divina, Gregg Braden. – Macro Edizioni
Gregg Braden
La Matrix Divina - libro >> http://goo.gl/3tCQO
Versione nuova
Editore: Macro Edizioni
Data pubblicazione: Maggio 2007
Formato: Libro - Pag 304 - 13.5x20.5