lunedì 31 agosto 2015

Acqua: ma tu lo sapevi che...

Acqua: ma tu lo sapevi che...

L'acqua influisce sulla nostra mente e non solo: le nuove scoperte di "Blue Mind"

di Valentina Balestri - 28/08/2015



Acqua: ma tu lo sapevi che...

Oggi apriamo un capitolo fondamentale: l’acqua.

Amplieremo la nostra concezione di vita sulla Terra, alla ricerca di nuove risposte e parleremo dell’importanza dell’acqua e di come questo elemento, imprescindibile alla vita, condiziona tutto ciò che ci circonda.

Cos’è l’acqua?

Iniziamo chiarendo una cosa: nessuno può vivere senza acqua. Se non c’è acqua, non c’è vita.
L’acqua è formata da milioni di piccolissime molecole, ognuna delle quali è composta da due atomi di idrogeno e da uno di ossigeno (H2O).
Pensate a un 2 seguito da 21 zeri. E’ un numero infinitamente grande, difficile anche solo da immaginare, eppure quel numero corrisponde all’incirca alla somma delle molecole contenute in una sola goccia d’acqua. Vedere il mondo con la lente di ingrandimento è sempre così stupefacente!

Come la Terra, siamo fatti al 70% di acqua, madre comune di chi ha vita. La sua presenza e la sua influenza determinano chi siamo, e ti stupirai nel vedere quanto è intrinseca in ogni cosa.


Blue Mind - Libro

Uno studio che ci insegna a controllare l’ansia senza farmaci!

C’è qualcosa nell’acqua che da sempre ci attrae e ci affascina.

Istintivamente sappiamo che stare vicino all’acqua ci rende più sani e più felici, riduce lo stress e ci porta pace. Ma perché?

E la risposta a questa domanda che cosa potrebbe dirci su come dovremmo vivere la nostra vita?

Dopo esserci posti questi interrogativi per secoli, siamo finalmente in grado di dare delle risposte, e queste risposte possono cambiarci vita.

Come Wallace J. Nichols rivela in questo libro, oggi ci troviamo su fronte di una vera e propria ondata di neuroscienze, biologia evolutiva e ricerca medica che illuminano i processi fisiologici e cerebrali che si innescano quando entriamo in connessione con l’acqua.

Questa ricerca sta svelando notevoli verità sugli effetti, incredibilmente potenti e sorprendentemente profondi, che l’acqua produce sul nostro corpo e sulla nostra anima.

Attingendo a questa scienza d’avanguardia Nichols dimostra con precisione come la prossimità con l’acqua possa:

migliorare le prestazioni in una vasta gamma di ambiti
aumentare la calma e diminuire l’ansia molto più efficacemente dei farmaci
ampliare la creatività, artistica e di altro genere
aumentare la generosità e la compassione
accrescere il successo personale
migliorare la nostra salute e il nostro benessere complessivi
rafforzare la nostra connessione con il mondo della natura, e viceversa.


Estratto da “Blue Mind” di Wallace J. Nichols

Andiamo oltre.
“Visto da più di un milione e mezzo di chilometri di distanza il nostro pianeta assomiglia a una piccola biglia blu; se ci si allontana ancora un po’ è un minuscolo puntino azzurro. «Com’è inappropriato chiamare questo pianeta Terra, quand’è così evidentemente Mare».

I nostri antenati uscirono dall’acqua e nel corso dell’evoluzione passarono dal nuotare allo strisciare poi al camminare. I feti umani nei primi stadi di sviluppo presentano ancora delle strutture che assomigliano a fessure branchiali, e noi trascorriamo i primi nove mesi di vita immersi nell’ambiente “acqueo” del grembo materno. Il nostro cervello è fatto di acqua all’ottanta per cento.
Lo scrittore scientifico Loren Eiseley ha descritto gli esseri umani come «un modo che l’acqua utilizza per andarsene in giro al di fuori dei fiumi».

Noi traiamo ispirazione dall’acqua – ascoltandola, annusandola nell’aria, giocandoci dentro, camminando a fianco a lei, dipingendola, facendo surf, nuotando o pescando, scrivendone, fotografandola, e dando origine a ricordi duraturi sulle sue rive.
Sappiamo istintivamente che stare vicino all’acqua ci rende più sani, più felici e ci dà pace.

Esiste davvero un legame nascosto tra l’acqua e la nostra mente.”


Wallace J. Nichols
Blue Mind - Libro >> http://goo.gl/lUAd2l
Il legame nascosto tra l'acqua e la nostra mente
Editore: Macro Edizioni
Data pubblicazione: Agosto 2015
Formato: Libro - Pag 384 - 13,5 x 20,5 cm



sabato 29 agosto 2015

Ribes nigrum: il cortisone naturale

Ribes nigrum: il cortisone naturale

Scopri le proprietà antiallergiche e antinfiammatorie, senza effetti collaterali, del ribes nero

di Antonio Colasanti - 19/08/2015



Ribes nigrum: il cortisone naturale

Il ribes nero cresce nelle zone montane ed è un arbusto alto fino ai due metri con foglie simili alla vite, i frutti sono neri simili al mirtillo. Il nome deriva dal nome arabo ribas riferito al sapore acidulo simile al rabarbaro.
I principi attivi del ribes nero sono la rutina, la quercitina, la vitamina c, tannini e oli essenziali.


Effetti antiallergici e antinfiammatori

Il gemmoderivato di ribes nigrum è uno dei rimedi naturali più utilizzati per le manifestazioni allergiche sia a livello preventivo che sintomatico. Il ribes possiede proprietà antinfiammatorie in quanto stimola le ghiandole surrenali a produrre il cortisolo.
L'azione antinfiammatoria e considerevole soprattutto nei dolori articolari.


Come usare la soluzione idroalcolica

La soluzione idroalcolica possiede proprietà antireumatiche, antiallergiche, diuretiche e astringenti.
Indicazioni: reumatismo, gotta, riniti allergiche, riniti croniche, sintomi allergici a carico delle vie respiratorie.
Posologia: 40 gocce in acqua tre volte al dì lontano dai pasti.


Come usare il gemmoderivato

Il macerato glicerico risulta più attivo nel trattamento delle allergie sia a livello preventivo che sintomatico.
Indicazioni: asma bronchiale, riniti e congiuntiviti allergie da polline, orticaria, stati infiammatori in generale, cistiti, fibromi uterini, cefalea, ipotensione, astenia.
Posologia: 50 gocce in poca acqua da sorseggiare lentamente due volte al dì.
Il gemmoderivato di ribes esplica un azione cortisone simile non avendo, al contrario del farmaco, alcuna controindicazione.
Anche in questo caso la natura ci mette a disposizione un preparato che nulla ha d invidiare ai cortisonici ed antistaminici di sintesi, che spesso vengono prescritti con molta fretta, in special modo nell'età pediatrica, risultando spesso sia gastrolesivi che ipertensivi.


Ribes Nigrum - 50 ml >> http://goo.gl/69eiB1
Soluzione idrogliceralcolica -Integratore alimentare a base di piante derivanti


venerdì 28 agosto 2015

Che cos'è la PNEI?

Che cos'è la PNEI?

La psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) è la scienza che indaga i rapporti fra la psiche, il sistema nervoso, il sistema endocrino ed il sistema immunitario

di Liliana Atz - 27/08/2015



Che cos'è la PNEI?

“Cosa porta una persona a rispondere ad un dato evento con una modalità che, nel tempo, la porterà a soffrire di determinate problematiche sia psicologiche, che fisiche, mentre un altro soggetto recepirà gli stessi stimoli senza riportarne le stesse conseguenze” – mi sono chiesta?
Da tempo la psicologia spiega come reazioni diverse, siano il frutto di specifici tratti genotipici in interazione a tratti fenotipici.
Anche per la Medicina Cinese l’Uomo è il risultato della mescolanza di un “qualcosa” che, pur non essendo definito genetica, include l’energia dei genitori al momento del concepimento del nuovo essere, ma non solo, in quanto anche i movimenti energo-astrali, come pure la situazione in cui l’unione ha luogo: se in tempo di pace piuttosto che di guerra, tra persone innamorate, piuttosto che a seguito di un atto di violenza, ecc…, origina soggetti unici e irripetibili.
Questo substrato di partenza, in interazione con l’ambiente familiare e sociale dà vita a ciò che viene definito “personalità.”

Ogni individuo è, infatti, il risultato di un lavoro sottile, nervoso, endocrino, ormonale, come conferma anche la psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI), la scienza che indaga i rapporti fra la psiche, il sistema nervoso, il sistema endocrino ed il sistema immunitario .
L'apparato endocrino o sistema ormonale è costituito da un insieme di ghiandole e cellule, le quali secernono delle sostanze chiamate ormoni.
Questo sistema è volto ad assecondare precisamente le esigenze dell'organismo, amministrandone il funzionamento, in concorso con il sistema nervoso.
Tutte le ghiandole sono collegate all’ipofisi, tramite la quale avviene, attraverso il rilascio degli ormoni nel flusso sanguigno, la modulazione del loro funzionamento.

L'ipofisi stessa viene poi cadenzata dall'ipotalamo che, con un articolato meccanismo, regola molteplici funzioni dell’organismo quali: i ritmi circadiani, l’attività riproduttiva, la pressione arteriosa e la temperatura corporea, oltre che quella del sistema nervoso autonomo.
L’equilibrato funzionamento dell’ipofisi e dell’ipotalamo è fondamentale per la gestione di tutto il sistema corpo/mente.
Una visione ottimistica e positiva induce, infatti, un buon funzionamento di quest’asse e quindi una corretta calibrazione dei principali ormoni. Viceversa, una visione pessimistica produce squilibri che si ripercuotono a diversi livelli; il che suggerisce quanto la propria visione del mondo sia connessa al proprio stato di salute e quanto lo influenzi.

Tutto prende avvio nell’infanzia e ancora prima, nel periodo di gestazione, ove il bambino assorbe le vibrazioni emotive della madre.
Se lo sviluppo dell’infante è supportato da un ambiente amorevole e protettivo, egli è facilitato ad affrontare la vita con più ottimismo e fiducia, stimolando la produzione di ormoni del benessere.
Le emozioni, infatti, sono fatti biochimici, che si traducono in cascate di messaggi molecolari che raggiungono il corpo, compreso il sistema immunitario, determinando salute o malattia.
Studi recenti dimostrano come le emozioni non espresse si espandano nel corpo, portando sintomi a carico dei vari apparati.

Liliana Atz
eBook - EnneaMediCina - Le 5 Vie dell'Anima - Livello 1, Parte Prima >> http://goo.gl/DYJSmk
Tra Occidente e Oriente in un percorso di salute, crescita ed evoluzione per l'uomo moderno
Editore: Fontana Editore eBook
Data pubblicazione: Gennaio 2015
Formato: Download - eBook in formato elettronico - NO CARTA
File: MOBI, EPUB

Liliana Atz
eBook - EnneaMediCina - Le 5 Vie dell'Anima - Primo Livello, Parte Seconda >> http://goo.gl/sPTXKi
Tra Occidente e Oriente in un percorso di salute, crescita ed evoluzione per l'uomo moderno
Editore: Fontana Editore eBook
Data pubblicazione: Gennaio 2015
Formato: Download - eBook in formato elettronico - NO CARTA
File: EPUB, MOBI



giovedì 27 agosto 2015

Cos'è il legame quantico e a cosa serve?

Cos'è il legame quantico e a cosa serve?

Capire il vero significato di legame quantico significa poter ampliare la propria visione verso una nuova consapevolezza

di Valentina Balestri - 25/08/2015



Cos'è il legame quantico e a cosa serve?

Siamo sicuri che la vita che conduciamo sia coerente con chi siamo veramente?
Siamo certi che la concezione che abbiamo del mondo sia quella giusta?

Anche solo basarci sulla scienza non è più così sicuro: la conoscenza è un inesorabile processo di scoperta e nessuno scienziato, anche se geniale, scrive la storia definitiva per l’eternità. Vengono alla luce nuove rivelazioni, nuovi capitoli vengono scritti, sostituendo a volte quelle precedenti. La revisione radicale che sta subendo il nostro essere e il nostro mondo non deve spaventarci, anzi, la spinta può essere solo che costruttiva, soprattutto se in direzione di nuovi stimoli.

L’ultimo libro di Lynne Mc Taggart, giornalista e scrittrice, è uno di questi: un impulso e un incentivo ad analizzarsi, ricredendosi a volte sulla natura umana e sulla sua evoluzione, fino a svelarci un nuovo modo di vedere il mondo.


Estratto dal libro The Bond - Il legame quantico

Un'idea sbagliata: l'eroe contro tutti
"Il leitmotiv della nostra attuale storia è l’eroe contro tutti. Diamo per scontato che il viaggio della nostra vita sia destinato a essere una lotta. Di conseguenza rimaniamo costantemente all’erta e la stragrande maggioranza di noi si ostina ad agire contra mundi, alterando ogni incontro in una sorta di battaglia da combattere: contro i colleghi di lavoro che cercano di usurpare il nostro lavoro o le nostre promozioni, contro le persone che ci prendono il posto sulla metropolitana, i negozi che alzano troppo i prezzi, i vicini che hanno una Mercedes quando noi guidiamo una Volvo, e addirittura contro il marito o la moglie che ha l’audacia d’insistere a mantenere una opinione diversa dalla nostra.
Tuttavia non è necessario che sia così, non più."

Connessione con il mondo: un legame imprescindibile per ogni essere umano
"Se riflettiamo comprenderemo che è̀ la profonda connessione, piuttosto che la competizione, a essere la qualità più essenziale della natura umana: non siamo mai stati destinati a vivere una vita d’isolamento e sopravvivenza egoistica.
La nostra biologia è il prodotto della fusione con il mondo che ci circonda e questo legame, automatico e innato in noi, controlla il nostro comportamento sociale.
Ogni volta che interagiamo con qualcun altro o con un gruppo di persone, esibiamo un profondo e automatico impulso a connetterci con loro, e ne diamo continua dimostrazione nelle nostre azioni, emozioni, comportamenti e opinioni. Per soddisfare il nostro bisogno più profondo, che è quello di fonderci con gli altri, cerchiamo continuamente la sincronia.
La necessità di non stare per conto proprio ma di essere inseriti, in particolare in mezzo alle persone del nostro immediato circondario, può davvero essere così indispensabile alla nostra esistenza che il non soddisfarlo potrebbe rivelarsi questione di vita o di morte."


“Il risultato migliore
si ha quando ciascuno nel gruppo
fa ciò che è meglio per se stesso...
e per il gruppo”

John Nash e la sua teoria dei giochi


Lynne McTaggart
The Bond - Il Legame Quantico - Libro >> http://goo.gl/kHUfqg
La Mappa per cambiare la tua Vita e vivere in Armonia con gli altri e la natura
Editore: Macro Edizioni
Data pubblicazione: Luglio 2014
Formato: Libro - Pag 384 - 13,5x20,5
Prima edizione: Dicembre 2011


mercoledì 26 agosto 2015

Prigogine, Aïvanhov e “il pianista sull’Oceano”

Prigogine, Aïvanhov e “il pianista sull’Oceano”

Il Nobel per la Chimica, Ilya Prigogine, dà il via a un innovativo dibattito accademico sull’entropia dei sistemi complessi

di Emanuele Cangini - 25/08/2015



Prigogine, Aïvanhov e “il pianista sull’Oceano”

Omraam Mikhaël Aïvanhov, celebre maestro spirituale di origine macedone e fondatore della Fratellanza Bianca, sosteneva quanto l’uomo potesse essere schematizzato alla stregua di un semplice triangolo: equilatero, nel migliore dei casi, ma più spesso isoscele. Disarmonia tra lati che rappresentavano mente, anima e spirito (funzioni intellettive, spirituali ed emozionali) e che racchiudevano in sole quattro opzioni tutte le tipologie umane descrivibili (il triangolo equilatero, rarissima combinazione appartenente solo ai saggi illuminati, vedeva il perfetto equilibrio dinamico tra le suddette funzioni).

Ilya Prigogine e l’irreversibilità dell’Universo

Efficace descrizione geometrica quella del triangolo, riscontrabile anche nell’indagine del famoso chimico e fisico russo Ilya Prigogine (1917-2003), Nobel per la Chimica nel 1977, la cui ricerca si dipanò oscillando tra tre cardini: sistemi complessi, strutture dissipative e irreversibilità. Concetto, l’ultimo, che possiede forti e congrui legami con la materia della Termodinamica e la coordinata dell’entropia (sempre a sua volta strettamente connessa alla Termodinamica). Nella sua profonda riflessione si determina subito un contrasto insanabile con la fisica classica che vede, da una parte, la reversibilità e il determinismo come sterili costrutti di sabbia ormai futili appigli di una fisica in affanno e, dall’altra, l’irreversibilità e l’indeterminazione come princìpi regolatori del divenire fenomenologico. Secondo Prigogine la Natura tutta è sottoposta a una continua prassi entropica, intesa questa come costante aumento del disordine dei sistemi osservati con conseguente impossibilità di ripristino delle condizioni parametriche di partenza (non dimentichiamo che persino in Termodinamica le trasformazioni termodinamiche e le conseguenti formule matematiche descriventi, fanno riferimento a ipotetiche condizioni di reversibilità, nelle quali, appunto, il processo può essere anche inteso come percorso “al contrario” potendo ripristinare in toto le condizioni vigenti all’esordio del processo trasformativo, senza impatto, quindi modifiche tangibili, sull’universo esterno); divergenza di vedute perfettamente sintetizzata nella sua opera La nuova alleanza: uomo e natura in una scienza unificata (1979). Anche il tempo stesso era sottoposto alla medesima legge dell’irreversibilità: nel saggio scritto nel 1989 assieme a Isabelle Stengers, Tra il tempo e l’eternità, Prigogine mette a nudo proprio tale aspetto: la trasformazione del paradigma concettuale del tempo reversibile a quello di tempo irreversibile. Da sempre la fisica è stata lacerata nel profondo dall’opposizione tra una impegnativa idea di eternità e un più comune e tangibile senso del tempo. L’intento dei due Autori è proprio quello di ristabilire una “conciliazione” tra le parti, non tanto in virtù di prometeiche promesse di miraggi scientifici mai raggiungibili, ma sulla più solida base di una visione forse meno poetica ma certo più pragmatica, di una possibile coesistenza tra intelligibilità del non compreso e il divenire dell’osservato e dell’osservabile.

Prigogine e il terzo periodo della fisica contemporanea

Va da sé che la titanica impresa non risulterà certo priva di ostacoli. Quello che gli Autori definiscono il “terzo periodo della fisica contemporanea” succede alle prime due fasi, nelle quali si susseguono l’iniziale tappa dei grandi modelli descrittivi e la seguente fase della descrizione dell’instabilità e della complessità delle particelle sub-atomiche. Altra opera dal forte impatto esplicativo del pensiero di Prigogine è La fine delle certezze. Il tempo, il caos e le leggi della natura, in cui l’Autore mette in luce, con lucida autorità, la precarietà delle certezze della fisica newtoniana e la loro illusorietà; le stesse altro non sono che volgari semplificazioni perniciose di una realtà tutt’altro che perfetta ed equilibrata. Anzi, quella stessa realtà viene ora vista e percepita come caotica, fluttuante e molto più leopardianamente “matrigna” di quanto non fosse fino a quel momento. Prigogine auspica nella sua coraggiosa esposizione un augurabile conciliabolo tra le già vetuste branche della fisica classica e quantistica; conciliabolo che non solo deve fonderle, ma produrre un ulteriore salto evolutivo, un nuovo approccio investigativo che faccia cardine sui concetti di strutture dissipative, instabilità dei sistemi complessi, inderogabilità delle condizioni parametriche iniziali e modello distributivo probabilistico.

Yulia Vikhman, questo era il nome della madre di Prigogine: forse non tutti sanno quanto questa mamma fosse un abile pianista. Mi piace pensare che abbia saputo trasmettere al figlio l’importanza e la preziosità di quegli 88 tasti a colori, alternati bianchi e neri: proprio come nel film Il pianista sull’oceano, nel quale uno smarrito Novecento (questo il nome del protagonista) dichiara il suo timore di non poter suonare tutte le troppe “combinazioni di tasti” che il buon Dio aveva distribuito in un mondo che aveva potuto vedere solo dall’oblò di una nave.
Sono certo che Prigogine, come Novecento, abbia intuito questa grandiosità ma che, forse, a differenza di lui, da quella barca abbia saputo scendere.

Ilya Prigogine
Il Futuro è già Determinato? >> http://goo.gl/QvKYtC
Editore: Di Renzo Editore
Data pubblicazione: Gennaio 2003
Formato: Libro - Pag 83 - 14x21
Ultima ristampa: Dicembre 2007



martedì 25 agosto 2015

Vegan Snack: pranzi e spuntini vegani

Vegan Snack: pranzi e spuntini vegani

Deliziose ricette per una pausa pranzo sana e nutriente in ufficio, a scuola o in viaggio



Preparare uno spuntino vegano non è mai stato così facile!

Mangiare vegan nella pausa pranzo si può?

E poter scegliere tra decine di piatti invitanti e succulenti, ma sempre vegan?

Vegan snack illustra quanto sia facile preparare in poco tempo pranzi e spuntini da portare con sé in ufficio, a scuola o come snack da consumare in viaggio.

Ricchi panini, saporiti tramezzini, fantasiose piadine, ma anche deliziose creme da spalmare, zuppe calde, mini-sformati vegan, variopinte insalate di pasta, piccoli strudel salati e molto altro: tutti piatti squisiti e incredibilmente rapidi da preparare.

Seguire un approccio vegan non deve per forza di cose implicare una scarsa scelta nel menù. Con Vegan snack potete dare briglia sciolta alla fantasia e sbizzarrirvi a preparare per voi o i vostri cari spuntini che non mancheranno di fare gola a molti!

Vegan è buono, divertente e sano, e con le ricette dello chef Roland Rauter non ci si annoia mai!


Indice

Premesse

Ricette

Creme Spalmabili
Insalate e verdure
Panini, piadine e tramezzini
Pizze, crepes e strudel
Polpette
Zuppe e pietanze al cucchiaio


Roland Rauter
Noto chef e vegano da anni, Roland Rauter ha lavorato nelle cucine dei migliori ristoranti di diversi paesi. Autore di diversi libri di cucina vegan, vuole dimostrare che il veganismo è una deliziosa alternativa al consumo di prodotti di origine animale e scrive regolarmente nel suo blog, sempre aggiornato con nuove ricette.


Roland Rauter
Vegan Snack - Libro >> http://goo.gl/lTyfZM
Deliziose ricette per una pausa pranzo sana e nutriente in ufficio, a scuola o in viaggio
Editore: Punto d'Incontro
Data pubblicazione: Luglio 2015
Formato: Libro - Pag 128 - 12 x 17 cm



lunedì 24 agosto 2015

Il settimo chakra come non lo avevi mai pensato

Il settimo chakra come non lo avevi mai pensato

Il settimo chakra e il suo significato

di Valentina Balestri - 22/08/2015



Il settimo chakra come non lo avevi mai pensato

Settimo chakra: ultimo, ma non meno importante, è chiamato chakra della corona e rappresenta l’intero nostro essere in questo mondo (e in tutti i “mondi possibili”).
Mi spiego meglio: l’energia parte dal chakra della radice, sale verso quello sacrale, passa dal chakra del plesso solare, attraversa quello del cuore e della gola, arriva al chakra del terzo occhio e si fonde con il settimo chakra. Qui, nel chakra della corona, questa energia può espandersi esponenzialmente e raggiungere tutte le innumerevoli dimensioni.
Immaginate una scarica elettrica che parte dalla terra, risale verso la sommità del vostro capo e accende un’immensa luce che illumina il buio tutt’intorno. Ovunque!
Non a caso, il suo simbolo è un fiore con mille petali, che simboleggia la completezza e l'illuminazione, conseguenza del risveglio delle potenzialità umane.

Se il settimo chakra è in equilibrio

Il concetto di unità è fondamentale.
Se il settimo chakra è in equilibrio e in connessione con tutti gli altri chakra, vi sentirete indissolubilmente uniti, nel bene e nel male, con tutti gli esseri viventi e non.
Il fine è provare, quindi, un senso di empatia profonda, fino a percepire le emozioni altrui, degli altri uomini, degli animali, ma anche delle montagne e dei fiumi, e farne tesoro.
Non è semplice immaginare ciò. Provare questo sentimento però è possibile.

Al posto della lezione di yoga, un ricordo...

L’anno scorso, per la prima volta, ho visto l’oceano.
La cosa che più ricordo è il suo respiro.
Un giorno, mentre stavo osservando i movimenti delle onde, quasi ipnotizzata, iniziai a sincronizzare il mio respiro con quello che credevo fosse dell’oceano: respiravamo lentamente, profondamente, respiravamo come se fosse naturale farlo assieme.
Ricordo di aver provato una sensazione strana ma bellissima: sentivo che in quel respiro c’ero io, c’era l’oceano, c’era il respiro dei pesci e di tutte le creature che abitavano quell’enorme casa senza gravità, ma c’era anche il respiro di tutti coloro che l’oceano lo stavano guardando, magari dall’altra parte del mondo.
 
Quel respiro ci legava:
era uno,
ma era anche ognuno di noi
e allo stesso modo era tutti noi.

Quel senso di appartenenza e unità mi fece sentire "intera" e, per quanto raro sia, anche intimamente felice.
Ancora oggi pensarci, mi fa tornare il sorriso.

Marilia Albanese, Gabriella Cella Al-Chamali, Fiorenza Zanchi
I chakra >> http://goo.gl/tvo1Sa
L'universo in noi
Editore: Xenia Edizioni
Data pubblicazione: Gennaio 1996
Formato: Libro - Pag 126 - 13x19
Nuova Ristampa: Aprile 2015



venerdì 21 agosto 2015

Universo: e se comprenderlo fosse semplice?

Universo: e se comprenderlo fosse semplice?

Cos’è l’Universo? Come è fatto? Capire l’universo non è cosa facile. E se invece lo fosse?

di Valentina Balestri - 19/08/2015



Universo: e se comprenderlo fosse semplice?

Sapete quanti anni ha l’universo?

Sapete che una galassia e un alveare hanno molto in comune tra loro oppure che la luce della stella polare, per raggiungerci, sta navigando nello spazio dalla fine del 1500?

Sapete che siete fatti degli stessi atomi di cui sono fatte le stelle? E che senza questi atomi non esisterebbero né un universo né un cervello per formulare tutte queste domande?!

L'Universo spiegato ai miei nipoti

Questo articolo è dedicato a “L’Universo spiegato ai miei nipoti”, un libro con un titolo che esprime chiaramente il suo obiettivo: spiegare l’universo, ovvero la seconda cosa più complessa che ci sia, preceduta solo dalla mente umana, in modo tale che anche un ragazzino possa comprenderla.

Parlandoci dell’universo, la scienza ci parla di noi.

In poco più di cento pagine, il discorso tra un astrofisico di fama mondiale e sua nipote, una ragazzina curiosa di quasi quattordici anni, rivela alcuni dei più articolati enigmi posti dalla fisica, in questi ultimi anni.
Insieme riflettono, guardano lontano e così tornano a osservare le origini, e le origini portano a noi: chiederci chi siamo e da dove veniamo è naturale, domandarci se siamo soli nell’universo lo è altrettanto. Ricercare tutte queste risposte può davvero influenzare il nostro futuro.

“La contemplazione della volta celeste e la percezione della nostra presenza in mezzo agli astri suscitano un desiderio condiviso di saperne di più su questo misterioso cosmo in cui viviamo. Parleremo di scienza, ma senza dimenticare la poesia.”


Hubert Reeves (13 luglio a Montreal) è un astrofisico canadese e divulgatore scientifico.
E' stato direttore di ricerca al centro nazionale della ricerca scientifica dal 1965 e attualmente vive in Francia dove spesso è in televisione per promuovere la scienza.


Hubert Reeves
L'universo Spiegato ai miei Nipoti - Libro >> http://goo.gl/4jRPgH
Editore: Baldini & Castoldi
Data pubblicazione: Dicembre 2011
Formato: Libro - Pag 106 - 13x21 cm
Ultima ristampa: Febbraio 2014


giovedì 20 agosto 2015

Giuliano Preparata: una vita per la fisica

Giuliano Preparata: una vita per la fisica

Il fisico Giuliano Preparata ha dedicato la propria vita alla ricerca senza frontiere

di Emanuele Cangini - 18/08/2015



Giuliano Preparata: una vita per la fisica

“Il cerchio si chiude”: una frase che spesso ho sentito pronunciare a conclusione di congetture, ragionamenti, inchieste e divagazioni sofistiche. Massima che non posso far aderire perfettamente a questo caso, ma che devo modificare, correggendola, nella forma più opportuna secondo lo schema “il quadrato si completa”.

Sì, proprio il quadrilatero che racchiude come tema portante l’acqua, che vede collocati ai propri vertici gli scienziati Benveniste, Emoto, Del Giudice e Preparata: tutti decisivi, tutti preziosi e insostituibili nell’apportare determinanti sviluppi concettuali che rivoluzioneranno irreversibilmente il percorso interpretativo dell’acqua, le sue virtù clinico-terapeutiche e il nuovo contesto operativo. Davvero singolare questo intreccio di geometrie, soprattutto considerando il simbolo dell’acqua presso la tradizione alchemica: in questo contesto l’icona rappresentativa assume la forma di un triangolo equilatero con un vertice rivolto verso il basso. I Greci solevano definirla come uno degli arché, intendendo con tale definizione una delle possibili soluzioni “riduttive” a un singolo elemento sulla mutevolezza della natura. Diversi anche i colori che le vennero attribuiti nelle varie epoche storiche: Antioco di Atene, astrologo del primo secolo a.C., le attribuiva il colore bianco mentre, nel 1436, Leon Battista Alberti le conferiva il colore verde. Non dimentichiamo quanto pronunciato in tal senso da Leonardo da Vinci, il quale asseriva la sua totale atipicità e neutralità nel saper assumere ogni fragranza pur non possedendone alcuna. Tema del colore che risultava particolarmente caro anche a Giuliano Preparata (Padova, 1942-2000), fisico italiano famoso per i suoi contributi fondamentali nel campo della fisica delle alte energie: determinante la soluzione proposta alla questione di confinamento del colore (carica di colore, proprietà delle particelle accostabile alla carica elettrica seppur con diverse differenze tecniche) nella Cromodinamica quantistica (teoria che descrive l’interazione forte, QCD). Al suo attivo risultano più di 400 pubblicazioni spalmate nei settori più disparati: dalla fisica del laser alla fisica nucleare, dalla superfluidità alla superconduttività, dalla fisica del sub-nucleare alla fisica delle stelle di neutroni ecc. Passando per la fusione fredda, Preparata si è interessato anche delle proprietà dei campi elettromagnetici dell’acqua, gettando le basi sperimentali per gli esperimenti poi proseguiti dal Nobel Luc Montagnier.


Preparata e Del Giudice: una collaborazione “fluida”

Il fisico padovano condusse ricerche al fianco di Emilio Del Giudice, in qualità di primo interlocutore sulla questione legata alla memoria dell’acqua nell’ambito della Coerenza elettrodinamica quantistica (CQED). Secondo tale impianto intellettuale, esistono in natura domìni di coerenza aventi la capacità di “allineare” i campi elettromagnetici, presunta condizione che legittimerebbe scientificamente i presupposti concettuali alla base del costrutto omeopatico (in virtù del quale le particelle di acqua memorizzerebbero una geometria molecolare associata agli elementi chimici con in quali l’acqua stessa entra in contatto). Tali domìni di coerenza avrebbero dimensioni esprimibili nell’ordine delle decine di micron (1x10-6 m).


Preparata: un destino segnato

Giuliano Preparata, nato il 10 marzo sotto il segno dei Pesci, secondo decano, forse aveva già scritto nei suoi “destini” questo legame con l’acqua. Elemento appartenente al dodicesimo segno, che vede in Giove e Nettuno i propri pianeti governatori: proprio quel Poseidone che, prodigo di amori come il fratello Zeus, vedeva popolare le acque di mari e oceani dei frutti di queste erotiche licenze.
Leggenda vuole che le Nereidi, ninfe marine figlie di Nereo e Oceanina Doride, bellissime creature immortali, facessero parte dell’harem del dio marino Poseidone e avessero i capelli verdi.
Verdi come il colore dell’acqua secondo Leon Battista Alberti, verdi come il colore di uno dei 3 quark ai quali, Preparata, era tanto romanticamente affezionato.


Ermanno Paolelli
Neuro Quantistica - Libro >> http://goo.gl/2tAIiA
La nuova frontiera delle neuroscienze



mercoledì 19 agosto 2015

Il Potere di Adesso

Il Potere di Adesso

Una Guida all'Illuminazione Spirituale

di Eckhart Tolle



Il Potere di Adesso - Una Guida all'Illuminazione Spirituale - Libro

Scopri la via d'uscita dal labirinto del dolore

Abbandonati tra le braccia del presente
Senza più preoccupazioni verso il futuro, nè catene che ti legano al passato

ADESSO

Per intraprendere il viaggio nel potere di Adesso abbiamo bisogno di lasciare da parte la nostra mente ed il falso sé che questa ha creato: l'ego.

Sebbene il viaggio sia pieno di sfide, Eckhart Tolle ci guida con un linguaggio semplice. Per molti di noi, lungo la via, vi sono nuove scoperte da fare: noi non siamo la nostra mente. Possiamo trovare l'uscita dal dolore psicologico. L'autentico potere umano si trova arrendendosi all'Adesso. Scopriamo anche che il corpo è in effetti una delle chiavi per entrare in uno stato di pace interiore, così come lo sono il silenzio e lo spazio intorno a noi.

Infatti l'accesso è disponibile ovunque. I punti di accesso, o portali, possono tutti essere usati per portarci nell'Adesso dove i problemi non esistono.

Un capolavoro ..
da leggere e rileggere, inevitabile ed indimenticabile, essenziale per ciascuno
Giovanni - Lettore


ECKHART TOLLE nasce in Germania nel 1948, dove trascorre i primi tredici anni della sua vita. Dopo essersi laureato all'Università di Londra, ha svolto un lavoro di ricerca e di supervisione presso l'Università di Cambridge. All'età di ventinove anni una profonda trasformazione spirituale ha dissolto la sua vecchia identità ed ha radicalmente mutato la sua vita.
Gli anni seguenti sono stati dedicati alla comprensione, all’integrazione ed approfondimento di quella trasformazione, che aveva segnalato l’inizio di un intenso viaggio interiore.
Negli ultimi 10 anni Eckhart Tolle è stato un counselor e un insegnante spirituale, incontrando persone individualmente o in piccoli gruppi, in Europa e in Nord America. Vive a Vancuver dal 1996.

L'insegnamento di Eckhart Tolle, maestro spirituale occidentale contemporaneo, non fa parte di alcuna tradizione o religione ma ugualmente non esclude alcun sentiero. Insegna a vivere il "qui e ora" e a sentirsi in unione con tutto ciò che esiste.

Il “New York Times” nel 2008 ha definito Eckhart Tolle “l’autore di spiritualità più famoso d’America”. Ma erano già stati milioni di lettori in tutto il mondo a eleggerlo come il maggior maestro spirituale vivente.
Le sue opere occupano un posto d’onore in un immaginaria “libreria dello spirito” accanto a quelle di Osho e Krishnamurti. E tutto questo perché Eckhart Tolle rappresenta la sintesi perfetta fra millenni di saggezza e il sentire contemporaneo.
Con una chiarezza e un efficacia straordinarie, Tolle condensa nelle sue pagine gli insegnamenti dei grandi della storia del pensiero, da Buddha a Gesù, ma anche Shakespeare e, perché no, i Rolling Stone.


Eckhart Tolle
Il Potere di Adesso - Libro >> http://goo.gl/HcvHeA
Una Guida all'Illuminazione Spirituale


martedì 18 agosto 2015

Come Cambiare il Proprio Passato

Come Cambiare il Proprio Passato

Con il trapianto di memoria

di Giulio Cesare Giacobbe



Come Cambiare il Proprio Passato - Libro

Come possiamo cambiare il nostro passato e vivere una vita felice, rompendo le catene che ci legano al dolore?

Che sia il nostro passato, a causare la nostra sofferenza psichica, lo ha dimostrato scientificamente Sigmund Freud. Ma era noto da oltre duemila anni. La legge del Karma, uno dei cardini della cultura orientale, sancisce proprio questo fatto.

Noi siamo schiavi del nostro passato.
Ma è proprio così?

Una formidabile scoperta clinica effettuata da Giulio Cesare Giacobbe ha dimostrato che non è necessariamente vero. Il nostro passato fisicamente non esiste più. È soltanto nella nostra memoria. Nei nostri ricordi. Sottoposti a un trapianto di memoria, alcuni pazienti hanno cambiato i propri ricordi. Hanno sostituito nella propria memoria genitori anaffettivi, violentatori, nevrotici con genitori affettuosi e compagni gratificanti che li hanno guariti e gli hanno cambiato la vita.

Come è possibile? La memoria consiste praticamente in una serie di immagini. Ma noi possiamo costruire immagini volontariamente. Qualsiasi immagine si presenti alla nostra coscienza viene memorizzata. E la nostra memoria non fa distinzione fra immagini immaginarie e immagini reali. Così noi possiamo costruire la nostra memoria indipendentemente dalla realtà.

Il trapianto di memoria può essere inserito nella psicoterapia evolutiva già esposta dall'autore nel precedente saggio dal titolo La paura è una sega mentale, in quanto si avvale della stessa metodica del rêve éveillé (sogno da svegli).


Indice

Introduzione

Elena
I ricordi di Elena
Il trapianto di memoria
L'autoimmagine
Assunta
I ricordi di Assunta
Il trapianto di memoria
Vittorio
Alessandra
Il passato
La memoria
La suggestione
La realtà
La nevrosi
Il tempo
La felicità
L'armonia
Ulisse


Giulio Cesare Giacobbe si è laureato in Filosofia all'Università di Genova e in Psicologia negli Stati Uniti (California). Ha praticato analisi personale e formazione in psicoterapia presso l'Istituto di Psicosintesi di Firenze.
E' titolare dell'insegnamento di Fondamenti delle Discipline Psicologiche Orientali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Genova, dove vive e lavora.
Giulio Cesare Giacobbe è iscritto all'albo degli psicologi Italiani ed è abilitato all'esercizio della psicoterapia in Italia e negli Usa.


Giulio Cesare Giacobbe
Come Cambiare il Proprio Passato - Libro >> http://goo.gl/kJx8oY
Con il trapianto di memoria


lunedì 17 agosto 2015

Alla scoperta delle stelle cadenti: bellezza, leggenda ma anche tanta scienza

Alla scoperta delle stelle cadenti: bellezza, leggenda ma anche tanta scienza

Ecco cosa c’è da sapere per vivere questa esperienza straordinariamente

di Valentina Balestri - 14/08/2015



Alla scoperta delle stelle cadenti: bellezza, leggenda ma anche tanta scienza

In questi particolari giorni d’estate, chi di noi non volge il naso all’insù?
Chi non guarda l’immenso e oscuro manto celeste, alla ricerca di una stella cadente, scusa per esprimere quel desiderio tanto bramato?
L’interesse verso il firmamento è dovuto allo spettacolo famoso in tutto il mondo, la cascata delle stelle cadenti, che da metà luglio a fine agosto, fa brillare le nostre notti.

Sono davvero stelle cadenti?

No. Le scie nel cielo che vediamo in queste giornate, non sono stelle cadenti.
Sono Perseidi, uno sciame meteorico costituito da detriti, abbandonati da una cometa di grandezza poco superiore ai 26 km di diametro, scoperta nel 1862 da due astronomi, Swift e Tuttle, i quali le hanno dato i loro rispettivi nomi.

Un incontro straordinario

Durante il suo moto di rivoluzione, la Terra, incrocia l’orbita della cometa 109P/Swift-Tuttle, anch’essa intenta a compiere il suo giro intorno al Sole. Durante questo incontro, osservato e analizzato per la prima volta dall’italiano Giovanni Schiaparelli, la Terra si immerge in un nembo di polveri e ghiaccio: questi detriti, la maggior parte non più grande della capocchia di uno spillo, entrano nell’atmosfera terrestre e acquistano una velocità superiore ai 200.000 km/h. La conseguenza è la loro immediata combustione che si conclude con una scia infuocata nel cielo.

Da sapere

in questa settimana di ferragosto la luna sarà calante e non illuminerà eccessivamente il cielo, riusciremo così a godere di uno spettacolo davvero bellissimo
può verificarsi la caduta di 100-120 meteore all’ora
i frammenti possono essere visti quando si avvicinano a meno di cento chilometri dal suolo
questi detriti arrivano a coprire distanze di 20 km e si distinguono nel buio anche per alcuni secondi
la cometa appartiene alla stessa famiglia cometaria della cometa di Halley e il suo ultimo avvistamento risale all’11 dicembre del 1992 (il prossimo avverrà il 12 luglio 2126)
il loro nome, Perseidi, deriva dal punto dal quale sembrano avere origine: la costellazione di Perseo

La leggenda narra che…
Nel 258 d.C, il 10 agosto, San Lorenzo veniva arso vivo a Roma, su una graticola rovente. Le lacrime, versate durante quell’agonia, sarebbero rimaste erranti nei cieli e, a ogni agosto, pioverebbero sulla Terra in onore del suo ricordo.

Se esprimi un desiderio è perché vedi cadere una stella,
se vedi cadere una stella è perché guardi il cielo,
e se guardi il cielo,
è perché credi ancora in qualcosa.

Bob Marley


Ian Ridpath, Wil Tirion
Stelle e Pianeti >> http://goo.gl/GRKlTB
La guida più completa a stelle, pianeti, galassie e al sistema solare



venerdì 14 agosto 2015

Riflessologia plantare: la parola ai nostri piedi

Riflessologia plantare: la parola ai nostri piedi

La riflessologia plantare è un’antica tecnica che è sia strumento di indagine che di reale cura

di Francesca Rifici - 11/08/2015



Riflessologia plantare: la parola ai nostri piedi

Tanto si sente parlare di riflessologia plantare, ma di cosa si tratta veramente? A cosa serve? Quando farne uso? E come viene praticata?
La riflessologia plantare è una tecnica davvero millenaria, utilizzata già 5000 anni fa in Cina e in India, quando i primi curatori dell’epoca sapevano che sulla pianta del piede sono riflessi gli organi e gli apparati del nostro corpo.
La riflessologia plantare è una tecnica manuale che si applica attraverso la digitopressione di punti sotto la zona del piede e ogni punto corrisponde ad un organo o un apparato.

A cosa serve la riflessologia plantare?

Ha due potenzialità importanti: quella di indagine e quella di cura. È strumento di indagine perché attraverso la pressione dei punti riusciamo a capire se l’organo interessato è in deficit energetico o non lavora correttamente; è strumento di cura perché attraverso il massaggio continuo e localizzato, possiamo tonificare e riattivare l’energia dell’organo coinvolto, aiutandolo a lavorare meglio.
È importante specificare che la riflessologia plantare non fa diagnosi di malattia né afferma che un punto riflesso dolente corrisponda ad una malattia su quell’organo: il riflesso dolente nel piede compare molto ma molto prima che un organo si ammali in maniera manifesta, come la medicina occidentale intende.
La riflessologia è quindi una tecnica di prevenzione davvero potente, perché ci fa conoscere la condizione presente dei nostri organi e apparati.

Quando ricorrere alla riflessologia plantare?

Immaginiamo di poter massaggiare il nostro fegato o la nostra milza o i nostri reni, di poter dare loro energia per aiutarli a funzionare meglio! Realisticamente ciò non è possibile, perché fortunatamente i nostri organi sono ben protetti nella cavità addominale o toracica ma la Natura è perfetta e ogni cosa è creata per un motivo specifico: se ci conoscessimo più a fondo e avessimo consapevolezza delle potenzialità del nostro corpo, sapremmo che abbiamo a disposizione molti strumenti per auto-guarirci.
La riflessologia plantare è praticata da operatori e naturopati professionisti che conoscono la mappa del piede e sanno come indagarlo per scoprire quali sono le zone più deboli.
Una volta appurato, l’ideale sarebbe concedersi un massaggio alla settimana, prendersi un’ora di relax e di raccoglimento e farsi praticare questa antica tecnica che racchiude in sé prevenzione, diagnosi e trattamento.

Claudio Santoro
Riflessologia Plantare - Libro >> http://goo.gl/1rk5ct
Teoria e Tecnica - all’interno 58 Tavole Anatomiche
Editore: BIS Edizioni
Data pubblicazione: Ottobre 2012
Formato: Libro - Pag 189 - 15x21



giovedì 13 agosto 2015

Fare Pace con Se Stessi

Fare Pace con Se Stessi

Il prezzo del risveglio

di Osho



Fare Pace con Se Stessi - Libro

Un nuovo libro di Osho sul risveglio spirituale, e sulle sue conseguenze.

«Non puoi avere amore se non sei disposto a rinunciare al tuo ego, questo è il suo prezzo.
Non puoi essere felice finché non lasci andare ciò che impedisce alla tua felicità di manifestarsi.
Non c’è niente di gratuito, materiale o immateriale che sia».
Osho

Il bisogno di ritrovarsi, di sentirsi in pace con se stessi: questi i fili conduttori delle risposte di Osho alle domande di persone che si sono ritrovate a fare i conti con le proprie scelte, ma soprattutto con la necessità di uscire da una crisi esistenziale, un conflitto ormai ingestibile, un vicolo cieco, una perdita o una sottile mancanza “indefinibile” diventata tuttavia innegabile.

In questo libro due sono le realtà che si trovano a confronto: da un lato singoli individui che hanno compreso, sulla propria pelle, che nessuno ti può salvare... e che sentirsi davvero realizzati è l’elemento vitale che dà un senso all’essere venuti al mondo. Dall'altro un Maestro di Realtà, un essere che è uscito alla luce, permettendo alla propria consapevolezza di brillare in totale libertà e pienezza.

In cuor loro, tutti aspirano a vivere la vita con totalità, ma la società non te lo permette, la cultura te lo impedisce, la religione ti controlla, la famiglia ti tarpa le ali. Siete tutti circondati da persone interessate a non farvi vivere totalmente. È sorprendente il motivo di tanto interesse: l’intero sfruttamento dell’umanità dipende totalmente da questo impedimento a vivere con totalità.

L’uomo totale è il pericolo maggiore per gli interessi istituzionali. Non potrai mai ridurre in schiavitù un uomo che gioisce della vita nella sua totalità, nella sua pienezza. Non lo puoi forzare a fare il militare, a uccidere qualcuno, o a farsi uccidere… grazie all’uomo totale, l’intera struttura della vostra società crollerà!

Osho


Alla Ricerca del proprio Essere - Estratto da "Fare Pace con Se Stessi" di Osho

Il viaggio della vita non è altro che un lento e perenne processo di conoscenza di se stessi. A ogni passo, con ogni decisione da prendere, con ogni azione o scelta fatta, aggiungiamo qualcosa che a volte dobbiamo poi lasciar andare o ampliare, via via che l’avventura del nostro esistere porta a un cambiamento, a una svolta, a prendere altre decisioni – spesso passi inevitabili perché diventa impossibile non vedere che la vita reale è altro da ciò che si sta vivendo.

Al di là dei giri tortuosi ai quali ci si costringe, tralasciando i vicoli ciechi e le fosse che da soli scaviamo nel nostro procedere a tentoni, potrebbe essere utile una messa a fuoco sull’incredibile avventura “trascendente” alla quale il nostro semplice essere al mondo ci chiama costantemente.

Osho ha narrato spesso un’antica storia Sufi che illustra perfettamente il perenne “andare avanti” cui siamo spinti e chiamati…

Il mondo continua a prometterti una felicità che non raggiungerai mai; speri di trovarla, ma incontri solo sofferenza: sulla porta c’è scritto “felicità” ma, una volta entrato, trovi soltanto dolore. Esiste, dunque, la felicità del mondo, che è falsa, ma esiste anche la beatitudine del divino, che è reale. In mezzo a queste due realtà c’è il Maestro, che è la soglia, il varco attraverso il quale passi dalla dimensione del mondo a quella del divino.

Tuttavia, se il Maestro è un vero Maestro, ti rivelerà che è possibile raggiungere una felicità ancora più grande e ti consiglierà di non essere così ansioso di rimanere aggrappato a lui. «Abbandonando il mondo, hai trovato me» ti dirà «ma se ti lascerai alle spalle anche me, raggiungerai la realtà assoluta. Ascoltando i miei consigli, hai lasciato andare il mondo e hai trovato una felicità immensa; continua ad ascoltarmi: se lasci andare anche me, troverai la felicità eterna!»

Prima di quel momento, ti succederà più volte di aver voglia di fermarti e sistemarti; raggiungendo un luogo meraviglioso, ti domanderai come possa esistere un posto più bello di quello, ma non fermarti: continua a camminare!

Ascolta questa antica storia Sufi.

Un mistico andava tutti i giorni a meditare nella foresta e incontrava sempre un boscaiolo che tagliava legna. Il saggio era dispiaciuto per quell’uomo: pur essendo molto vecchio – doveva avere almeno settant’anni – continuava a tagliare legna e a portarsela a casa. Era pelle e ossa; il suo corpo era emaciato e camminava ormai con la schiena curva. Un giorno il mistico gli disse: «Ascoltami, vecchio pazzo! Hai tagliato legna per tutta la vita, perché adesso non provi a spingerti un po’ oltre?». «Cosa ci sarà mai un po’ più avanti?» rispose il boscaiolo. «Nient’altro che alberi! Ormai sono vecchio e non posso camminare molto; ho già difficoltà a venire fin qui: cosa otterrei se mi addentrassi oltre nella foresta?»

«Dammi retta» insisté il mistico «vai un po’ più avanti e troverai una miniera che, in un giorno, ti farà guadagnare più di quanto guadagni tagliando legna per un’intera settimana.»

Il boscaiolo si addentrò nella vegetazione e trovò una miniera di rame: prese tutto il rame che riuscì a portare e, una volta venduto, gli fruttò denaro a sufficienza per tutta la settimana. Il vecchio era davvero estasiato: per sette giorni non ebbe più bisogno di tornare nella foresta, così prese ad andarci una sola volta alla settimana.

A quel punto, il mistico gli disse: «Non fermarti qui, spingiti ancora oltre: nella foresta c’è un’altra miniera!».

«E cosa dovrei farmene?» chiese il boscaiolo.

«Se ti addentri ancora di più nella foresta» spiegò il mistico «in un solo giorno guadagnerai denaro a sufficienza per tutto il mese, perché troverai una miniera d’argento.»

Il boscaiolo si sentiva quasi costretto a dare ascolto al mistico, tuttavia replicò: «E perché dovrebbe importarmi? Per quale ragione dovrei fare questa fatica? Sono a posto così: ciò che guadagno è sufficiente e voglio solo essere lasciato in pace. Un tempo tagliavo legna nella foresta ogni giorno per guadagnarmi il pane, ma ora le cose vanno molto meglio; posso permettermi di venire nella foresta una volta alla settimana e godermi il tempo restante. Posso riposarmi e vivere agiatamente, perciò, per favore, non cercare di confondermi!».

«Come preferisci» rispose il mistico «però dovresti provarci almeno una volta.»

Il boscaiolo si incuriosì, si addentrò più a fondo nella vegetazione e scoprì una miniera d’argento: così cominciò a recarsi nella foresta solo una volta al mese.

«Devo rivelarti ancora una cosa» disse quindi il mistico. «Se ti spingi ancora oltre nella foresta, troverai una miniera d’oro che ti procurerà guadagno a sufficienza per un anno intero!»

Il vecchio non aveva voglia di fare altra fatica; era troppo anziano per affrontare ulteriori difficoltà, ma ormai aveva cominciato a fidarsi delle parole del mistico: dal momento che aveva dato prova di averci azzeccato per ben due volte, doveva per forza aver ragione anche questa volta. «Una volta all’anno!» pensò il taglialegna. «Se è così, ho sprecato tutta la mia vita: mi sarei dovuto addentrare nella vegetazione molto prima! Questa foresta è sempre stata a mia disposizione, ci venivo ogni giorno, tagliavo un po’ di legna e me ne andavo; restavo ai margini e tornavo a casa: non mi è mai neppure venuto in mente che all’interno si nascondessero altre ricchezze!»

Si addentrò dunque più a fondo fra gli alberi e trovò una miniera d’oro, così da quel momento prese ad andare nella foresta solo una o due volte l’anno.

«Stai diventando sempre più vecchio» gli disse allora il mistico «spingiti ancora un po’ oltre! Sei proprio uno sciocco: perché non ci arrivi da solo?»

«Cos’altro potrei trovare?» chiese il boscaiolo. «Non esiste nulla di più prezioso dell’oro!»

«Ti sbagli,» rispose il mistico «spingiti più in profondità!»

Addentrandosi ancora di più nella foresta, il boscaiolo trovò una miniera di diamanti e le gemme che raccolse in un giorno sarebbero state sufficienti per una vita intera!

A quel punto non tornò più nella foresta, così un giorno il mistico andò a casa sua e gli disse: «Sei forse pazzo? Perché non sei più tornato nella foresta?».

«Perché mai avrei dovuto farlo?» chiese il boscaiolo. «Ho ricchezza a sufficienza non solo per me, ma anche per i miei figli: è stato sufficiente andare nella foresta una volta sola!»

«Vai oltre!» insisté il mistico.

«Cosa potrà mai esserci oltre i diamanti?» indagò il boscaiolo.

«Io esisto al di là dei diamanti!» rispose il mistico. «Vieni!»

Il boscaiolo si addentrò ancora una volta nella foresta e vide che il mistico stava seduto al di là dei diamanti, immerso in una quiete assoluta: la pace che emanava era incredibile. Il boscaiolo si scordò di ogni cosa e quando si inchinò ai piedi del mistico, non riuscì più ad alzarsi. Passarono le ore… non aveva mai conosciuto una pace e una beatitudine simili: era un flusso inesauribile di linfa vitale.

«Razza di pazzo!» strillò il mistico. «Ti sei fermato di nuovo? Vai avanti!»

«Ma cos’altro potrei trovare?» obiettò il boscaiolo. «Non ho mai sperimentato una beatitudine più grande di questa!»

«Vai avanti!» insisté il mistico. «Il divino ti aspetta!»

… vai avanti, vai oltre! Rimanendo ai piedi del Maestro si prova una felicità che, paragonata al mondo, è superiore a qualsiasi cosa tu abbia mai conosciuto, ma in confronto al divino è irrilevante. Prima di aver raggiunto l’essenza divina, dunque, non dovresti fermarti!

Ebbene, è questa la ricerca del Vero a cui Osho ha invitato, un invito raccolto da centinaia di migliaia di persone negli ultimi decenni e che ancora oggi nel mondo ha un’eco che supera i limiti angusti del tempo e dello spazio, all’interno dei quali noi tutti releghiamo le nostre potenzialità.

Nella serie di domande e risposte qui presentate, il ricercatore che è in noi viene portato alla luce, sollecitato, stimolato, alimentato e messo a nudo… la sensazione è davvero quella di trovarsi di fronte a uno specchio che permette di riflettere su ciò che si è e dove si è, senza vie di fuga possibili o credibili. A meno che non si scelga di distruggere quello specchio, nel tentativo di sistemare le cose una volta per tutte!

Isaac Asimov, diversi anni fa, scrisse un racconto nel quale ipotizzava che dio aveva creato l’uomo raccontando una barzelletta a un gruppo di scimmie.

Nell’ultimo capitolo di questo libro Osho sembra completare quel racconto dando una nuova prospettiva di comprensione, quando dice:

Vi ho ripetuto in continuazione che sono soltanto uno specchio. Quindi se un asino – a donkey – guarda in me, troverà un asino; se una scimmia – a monkey – guarda in me, troverà una scimmia e se un americano – a Yankee – guarda in me… troverà un americano!

La gente si arrabbia, si irrita, senza comprendere che ciò che la infastidisce è il suo stesso volto. E persino quel volto non è autentico, è una maschera: non è il volto originale.

Ho sentito di una donna bruttissima che distruggeva qualsiasi specchio le capitasse davanti. E la sua logica era molto chiara: «È lo specchio che mi rende brutta, altrimenti io sarei perfetta».

Le persone che si sentono infastidite da me, in realtà sono infastidite da uno specchio: se fossero solo un po’ consapevoli si accorgerebbero di essere infastidite dalla loro stessa vita. Non ne erano consapevoli: guardando nello specchio lo sono diventate. Anziché cambiare la propria vita e il loro modo di viverla, cercano di distruggere lo specchio; se così non fosse, non ci sarebbe stato alcun bisogno di crocifiggere Gesù. Crocifissero uno specchio, perché quell’uomo stava diventando un fastidio.

Oggi i modi per “crocifiggere” sono più sofisticati, considerando peraltro l’assenza fisica della persona in questione e i nuovi modi di socializzare, condividendo troppo spesso le proprie bassezze. Ma sarebbe bene comprendere che per quanti sforzi si possano fare, con simili intenti si può soltanto fare del male a se stessi, sminuendo, infangando, oscurando o negando il proprio destino reale.

Ed è una possibilità che porta solo a ritardare qualcosa di inevitabile, perché arrivare a conoscere se stessi ed essere se stessi resta sempre e comunque l’intento intimo che caratterizza il nostro essere umani, quasi fosse inscritto nel DNA: un giorno, tuo malgrado, ti svegli e ti rendi conto che nessuno verrà a salvarti… in quel momento, potresti provare una profonda gratitudine nell’avere di fronte a te uno specchio limpido, quale Osho riesce a essere.

In questo senso, le sue parole toccano qualcosa dentro di noi che attende soltanto la giusta sollecitazione per iniziare a vibrare di quella luce che anima l’intera esistenza. Il primo passo della rinascita di noi stessi in quanto individui.

Voi tutti siete nati come una pura opportunità di crescita. Per me, il sannyas – la ricerca del Vero alla quale vi invito – significa ricondurti a te stesso, qualunque siano le conseguenze, qualunque sia il rischio. Il sannyas è una rivolta contro tutte le società, tutte le culture, tutte le civiltà, perché esse sono contro l’individuo. Io sono assolutamente a favore dell’individuo. Posso sacrificare ogni società, ogni religione, ogni civiltà, l’intera storia del genere umano, solo per un individuo.

L’individuo è il fenomeno più importante.

Il sannyas è l’arte di essere soli. Se non impari a essere solo, non sarai mai un individuo come è tuo diritto, non sarai mai in grado di entrare dentro di te. La folla non può entrarvi, perfino il tuo amico più intimo, la tua amata, non possono venire con te, dentro di te. Devi andare solo. È un sentiero assolutamente privato, è il tuo privilegio. Nessuno può interferirvi. Lì è la sorgente della tua vita. Puoi chiamarla esistenza, puoi chiamarla Dio, puoi chiamarla verità. I nomi non hanno importanza.


Indice

Premessa: Alla ricerca del proprio essere

Prologo: Sete di verità
tratto da: Beyond Psychology Capitolo 31, domanda 1

La vita è un mistero
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 29, domanda 2

L’arte di vivere
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 23, domanda 1

Il maestro ti aiuta a svegliarti
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 20, domanda 1

Ogni cosa ha il suo prezzo
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 20, domanda 2

Metti a fuoco ciò che sta crescendo
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 20, domanda 3

L’incontro con l’essere
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 21, domanda 2

Creatività e meditazione
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 22, domanda 1

Un’esperienza del trascendente
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 22, domanda 2

Conosci te stesso
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 22, domanda 3

Che cosa ci faccio qui?
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 21, domanda 1

Una nuova nascita, una nuova vita
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 23, domanda 2

Oltre l’ultima barriera
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 23, domanda 3

Una chirurgia spirituale
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 24, domanda 1

Dio è amore?
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 24, domanda 2

La mente e il mondo
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 25, domanda 1

Un individuo unico al mondo
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 25, domanda 2

Vivi e muori senza paura
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 26, domanda 2

Vero o falso?
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 27, domanda 1

Sul filo del rasoio
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 27, domanda 2

Segui la via facile
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 27, domanda 3

La paura ha due facce
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 28, domanda 1

In nome della verità
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 28, domanda 2

Milioni di domande...
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 29, domanda 1

Un incontro cuore a cuore
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 29, domanda 3

A occhi aperti
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 30, domanda 1

La strada è giusta
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 30, domanda 2

Scivola nel cuore
tratto da: The Razor's Edge Capitolo 30, domanda 3

Io confido in voi!
tratto da: From the False to the Truth Capitolo 16

Profilo dell’autore

Per approfondire


Osho è stato un filosofo e leader carismatico e maestro spirituale indiano fra i più influenti e conosciuti del ventesimo secolo.

Mai nato - Mai morto - Ha solo visitato il pianeta Terra tra l'11 dicembre 1931 e il 19 gennaio 1990.
Con queste parole immortali, Osho detta il suo epitaffio e allo stesso tempo elimina la necessità di una biografia.

Dopo aver cancellato il suo nome, accetta alla fine il termine "Osho" spiegando che esso deriva da "oceanico". "Non è il mio nome" afferma" è un suono di guarigione".

Le migliaia di ore di discorsi estemporanei, presentati a persone di tutto il mondo per un periodo di vent'anni, sono tutti registrati, spesso anche in video, e possono essere ascoltati da chiunque in qualsiasi posto, creando, come dice Osho, "ovunque lo stesso silenzio".
Le trascrizioni di questi discorsi sono ora pubblicati in centinaia di libri in dozzine di lingue diverse.
In questi discorsi, la mente umana viene messa al microscopio come mai prima, analizzata nelle sue pieghe più sottili. La mente come psicologia, la mente come emozione, la mente come corpo/mente, la mente come moralista, la mente come storia, la mente come credo, la mente come religione, la mente come evoluzione sociale e politica - il tutto esaminato, studiato e integrato. E poi lasciato alle spalle con grazia nel viaggio fondamentale verso la trascendenza.

Nel corso di questo processo Osho mette allo scoperto l'ipocrisia e le falsità dovunque le incontri. Come dice in modo eloquente lo scrittore Tom Robbins: "Riconosco la brezza smeraldina quando scuote le mie finestre. Osho è come un vento teso e dolce che percorre il pianeta, facendo volare via le teste di rabbini e papi, sparpagliando le bugie sulle scrivanie dei burocrati, mettendo in fuga precipitosa gli asini nelle stalle dei potenti, sollevando le gonne dei moralisti e facendo il solletico a chi è spiritualmente morto per farlo tornare in vita."


Osho
Fare Pace con Se Stessi - Libro >> http://goo.gl/1eip9n
Il prezzo del risveglio
Editore: Uno Editori
Data pubblicazione: Luglio 2015
Formato: Libro - Pag 200 - 15x21