mercoledì 28 settembre 2016

Sistema immunitario e tumori




Sistema immunitario e tumori

di Antonio Colasanti - 28/09/2016



Sistema immunitario e tumori

Il grande medico tedesco Rudolf Wirchow, all’inizio del ‘900, intuì che vi fosse connessione tra infiammazione cronica e cancro. La sua ipotesi negli ultimi anni è stata confermata dai più grandi scienziati.

Grazie alla conoscenza sempre più approfondita del sistema immunitario, questo nostro apparato difensivo può essere diviso in due categorie:

immunità non specifica o innata
immunità specifica o adattiva

Tumori: immunità non specifica o specifica

La prima, l'immunità non specifica, costituisce la prima linea di difesa, come la fanteria contro gli agenti microbici e virali! Si manifesta come infiammazione, un fenomeno noto dall’antichità con 4 caratteristiche:

arrossamento
dolore
calore
gonfiore

Concetto descritto da Galeno, medico di Roma imperiale, le cellule sono una categoria di globuli bianchi, i così detti fagociti, capaci di annientare molti agenti patogeni.

Tra questi, i macrofagi sono i primi che rispondono ai segnali d’allarme trasmessi dai sensori dell’immunità innata.

Nella maggior parte dei casi tale immunità risolve i nostri problemi senza che noi ce ne accorgiamo.

Se però, un agente infettivo riesce a superare tale difesa, si innesca l’immunità specifica. Tale seconda difesa detta adattativa o acquisita, è basata su cellule chiamate linfociti T o B e caratterizzata da una specificità che le permette di riconoscere un agente estraneo ed una memoria che le consente di ricordare i patogeni o i vaccini fatti precedentemente.

Sistema immunitario e tumori: qual è il nesso?

 Questi due tipi di immunità hanno un ruolo nella progressione e nella nascita di cellule tumorali.

Wirchow si era reso conto della presenza di componenti infiammatori all’interno dei tessuti neoplastici e tale metodologia è stata rivisitata negli ultimi decenni.

La presenza di macrofagi all’interno della massa tumorale dimostra come l’organismo tenti di difendersi contro l’aggressione di cellule tumorali ma la sua inefficacia dipende, secondo i miei studi, dall’eccesso di acidità provocata dal metabolismo della cellula tumorale che porta a forti concentrazioni di acido lattico. Quest’ultimo è capace di inibire e disattivare la presenza dei macrofagi.

Tale meccanismo spiegato dal nobel Warburg nel 1930 è ancora attuale, nel senso che se non si rende l’ambiente alcalino con opportune integrazioni, non si riuscirà ad avere la meglio sul tumore, né agendo esternamente con citotossici specifici nè ad attivare in modo risolutivo le nostre difese immunitarie.


Descrizione Il Sistema Immunitario: la Bilancia della Vita

L’immunologia è nel pieno di una rivoluzione scientifica. Da tradizionale scienza dei vaccini si è ormai collocata al centro della medicina interna: non c’è malattia, infatti, dove non entri, nel bene e nel male, il sistema immunitario. Al tempo stesso, sono sempre più chiari i complessi rapporti che il sistema immunitario intrattiene con il cervello e il sistema nervoso in genere.

Lo studio dell’immunologia è quindi una necessità pratica e teorica, in quanto rafforza la visione olistica del funzionamento dell’organismo umano, incoraggiando così i tentativi in corso di costruzione di una nuova medicina integrata.

Questo libro, scritto dal fondatore della Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia , descrive nel modo più accessibile e chiaro possibile, anche con l’aiuto di numerose immagini e tabelle, il funzionamento del sistema immunitario in salute e in malattia. Il testo quindi è  rivolto a medici, psicologi, farmacisti, naturopati e in generale a tutti coloro che vogliono acquisire un aggiornamento scientifico di qualità per comprendere la genesi delle malattie e delle terapie.

La nuova edizione, completamente rivista e aggiornata, contiene un nuovo capitolo sulle “Malattie autoimmuni” e un’intera nuova sezione, “La modulazione del sistema immunitario”, dove si prendono in esame le relazioni tra immunità e ritmi biologici, alimentazione, attività fisica, tecniche per la mente, farmaci e terapie naturali.


Il Sistema Immunitario: la Bilancia della Vita >> https://goo.gl/nFRQON 
Come è fatto e come funziona in salute e in malattia
Francesco Bottaccioli


martedì 27 settembre 2016

L'Ottavo Senso




L'Ottavo Senso

Attivare l’espansione della coscienza e l’autoguarigione

di Tanja Aeckersberg



Tanja Aeckersberg, guaritrice e guida spirituale di grande esperienza, ci dimostra quanto siano a portata di mano le chiavi per accedere alle nostre doti nascoste.

Gli efficaci e divertenti esercizi spirituali proposti dall’autrice ci insegnano ad attirare energia e innalzare le nostre vibrazioni cosmiche, maturando una nuova consapevolezza e una rinnovata comprensione dei livelli di energia più elevati.

Risveglieremo così i nostri poteri psichici, manifesteremo forte e chiaro il potere della luce dentro di noi e vivremo attivamente la nostra coscienza multi-dimensionale per ottenere salute e felicità!


La "guida spirituale"

Da bambina mi capitò "per caso" di vedere una trasmissione televisiva in cui un maestro yoga mostrava quello che sapeva fare.

"Casualità" che allora mi accadevano di continuo senza che fossi cosciente del loro significato di indizi riguardo alla mia "guida spirituale". Accendevo sempre la televisione in momenti in cui trasmettevano programmi che parlavano di guarigione spirituale, sciamani, medici esperti in medicina naturale o maestri spirituali e fachiri, e rimanevo affascinata soprattutto dalle situazioni in cui per esempio qualcuno cadeva in stato di trance e raccontava dei propri antenati. Trasmissioni di questo tipo erano ancora molto rare trentacinque anni fa, ma il mio subconscio aveva sempre colto il momento giusto per condurmi nel posto giusto e persuadermi a premere il tasto giusto del telecomando.

Tutti questi programmi hanno cambiato il mio modo di pensare e il mio futuro, ma al tempo ancora non lo sapevo e semplicemente trovavo gli argomenti interessanti. Oggi a volte penso che se da bambina fossi stata consapevole della loro importanza per il mio sviluppo, li avrei seguiti con maggiore attenzione, mi sarei presa degli appunti e soprattutto li avrei apprezzati di più.

In particolare della trasmissione con il maestro yoga mi rimane un ricordo indelebile. Lo yogi sedeva di fronte alla presentatrice. Quest'ultima apriva una busta chiusa ed estraeva un cartoncino su cui era scritta una domanda che solo lei poteva vedere. Il suo compito era leggerla mentalmente, senza pronunciarla ad alta voce. Lo yogi intanto la osservava con uno sguardo mite che in qualche modo sembrava attraversarla. Dopo pochi secondi l'uomo formulava la domanda e forniva anche subito una risposta. La presentatrice era sconcertata, e rimaneva interdetta. Nella sala si percepiva un silenzio elettrico dovuto all'attenzione del pubblico.

Sì, le domande sono queste, riusciva a dire a fatica la donna, evidentemente scossa, prima che un collega prendesse la parola dandole il tempo di riprendersi e quindi di spiegare che nessuno aveva potuto accedere a quelle buste chiuse, tanto più che erano sorvegliate dal notaio che si intravedeva sullo sfondo.

Leggere nel pensiero, è possibile! Incredibile, ma vero!

Quindi venivano aperte altre tre, quattro buste con ulteriori domande che lo yogi riusciva a leggere, apparentemente senza il minimo sforzo, dai pensieri della presentatrice. Il concetto di telepatia non era allora così noto e non se ne fece cenno nel corso della trasmissione.

Nella fase successiva lo yogi eseguiva alcuni esercizi corporei, per esempio mostrando come fosse in grado di sollevare e abbassare come un'onda i propri muscoli addominali, e ovviamente raccontava come fosse approdato allo yoga e alla meditazione.

Purtroppo non memorizzai i dettagli, ma al termine della trasmissione ricordo di aver preso coscienza di un'intenzione precisa: Anch'io vorrei saperlo fare! Anch'io voglio imparare a farlo!

A livello inconscio registrai che leggere i pensieri era possibile e si poteva apprendere, visto che il maestro yoga ci era riuscito. Questa esperienza e questa decisione "Anch'io vorrei saperlo fare!" si sono realizzate molti, molti anni più tardi. In effetti ho imparato quello che volevo, ancora vent'anni fa.

In quel periodo le circostanze della mia vita non mi sorridevano, o almeno così pensavo allora, e quindi non attribuivo alle mie nuove abilità l'importanza che rivestono oggi per me. Accade sempre così quando non si vive abbastanza nel momento presente e non si inquadrano le cose di cui si fa esperienza attimo per attimo come opportunità meravigliose, grandiose.

Quindi vorrei trasmettere a voi lettori due insegnamenti che possono accompagnarvi lungo il vostro itinerario:

Tutto è importante e tutto è interessante!

lo sono sempre nel posto giusto al momento giusto e faccio esattamente ciò che è giusto! ...

Tuttavia non è sufficiente prendere coscienza di questi insegnamenti, li si deve anche interiorizzare, sentire, accettare e vivere con gioia! Bisogna concedere loro del tempo! Prendetevi questo tempo, chiudete gli occhi e ripercorrete mentalmente la vostra giornata, tutte le esperienze che avete fatto.

Avete appena saputo che è possibile imparare a leggere nel pensiero, fantastico, allora rallegratevene e accogliete questa affermazione come un fatto naturale, ovvio, e presto ci riuscirete anche voi. Sì, è così!


 Indice

La "guida spirituale"

Stati di coscienza e attività cerebrale

Emisferi destro e sinistro del cervello

Fede, virtù e frequenza vibrazionale

Morale

Karma

Il settimo senso

Blocchi della coscienza

La ricerca sull'acqua

Esercizio: energizzare due foglie
Liberare lo spirito

Esercizio: riconoscere i retropensieri
Felicità nell'infelicità - Infelicità nella felicità

Neutralità

Esercizio: contemplare le cose con sguardo neutrale
Controllo del pensiero

Esercizio: non pensare
Esercizio: pensare a più corsie
Illusioni ottiche

Esercizio: riconoscere le illusioni ottiche
Esercizio: l'abitudine
Esercizio: la giusta attenzione
Esercizio: riconoscere i riflessi subconsci
Illusione e paura

Sterzo occhio

I sette Principali chakra

L'aura

Esercizio: vedere gli strati dell'aura!
Lo sguardo magico

Stereogrammi

Esercizio 1: la tecnica dello sguardo parallelo
Esercizio 2: la tecnica dello strabismo
Esercizio: visione tridimensionale - sovrapporre parzialmente due punti
Esercizio: mantenere uno stato elevato delia coscienza
Esercizio: focalizzare lentamente!
Esercizio: alternanza di visione divergente e convergente
Esercizio: guardare gli stereogrammi
Esercizio: allenare occhi e cervello con gli stereogrammi
Esercizio: rafforzamento della visione tridimensionale
Le particelle orgoniche

Esercizio: cominciamo! All'aperto!
Sviluppare i sensi più elevati

Esercizio: vedere l'aura degli alberi
Esercizio: vedere l'aura di un individuo
Esercizio: chiarolfatto, chiarosenzienza specifica per il tatto e chiarosenzienza specifica per il gusto
Il Sé superiore

Esercizio: allenare i primi cinque sensi più elevati
Il Ponte dell'Arcobaleno

Esercizio: meditazione cromatica - Il Ponte dell'Arcobaleno
Il sesto senso

Esercizio: affidarsi all'intuizione
Esercizio: usare il pendolo
Diagnosi dell'aura

Esercizio: chiarosenzienza delle deformazioni dell'aura
Guarigione dell'aura

Applicazione: guarigione dell'aura attraverso la pulizia dell'aura
Applicazione: riequilibrare l'energia dell'aura
Applicazione: bilanciamento dell'aura
Applicazione: armonizzare l'aura con la forza del pensiero
Telepatia

Esercizio: chiaroveggenza
Esercizio: telepatia
Esercizio: prevedere il futuro
Esercizio: leggere nel pensiero
Esercizio: vedere attraverso i muri
Le forze naturali

Esercizio: dissipare le nubi
Dipendenze

Codici di Guarigione per l’espansione della coscienza il codice dei chakra

Il Codice di Guarigione Reiki della scuola di guarigione di Anne e Tanja

Posizioni di autoguarigione

Posizioni per i casi di esaurimento psichico e di depressione

Sequenza elaborata dal dr. Alex Loyd

Codice di espansione della coscienza

Punti di attivazione dei meridiani

I benefici delle carte luminose

Applicazione: caricarsi di energia quantica
Apertura dell'ottavo senso

Amore

Coscienza

Esercizio: espansione della coscienza
L'ottavo senso

Esercizio: forza creativa
Viaggi astrali

Esercizio: modificare la posizione del sonno
Esercizio: viaggi astrali
Memoria e ricordo

Esercizio: pulire la memoria
Esercizio: incentivare la concentrazione e la disciplina
Esercizio: costruire energia positiva
Domanda e risposta

Coscienza e movimento

Nota sull'autrice


L'Ottavo Senso - Libro >> https://goo.gl/QbxucH
Attivare l’espansione della coscienza e l’autoguarigione
Tanja Aeckersberg


venerdì 23 settembre 2016

L'Insegnante di Yoga




L'Insegnante di Yoga

Le tecniche e le basi - La guida fondamentale per l'insegnamento dello Yoga

di Mark Stephens



L’insegnante di Yoga è un’opera essenziale per tutti gli insegnanti e i praticanti di yoga che vogliono affinare le loro abilità ed ampliare la conoscenza dello yoga.

Arricchita da oltre duecento foto e illustrazioni, quest’opera è il testo ideale per qualunque programma di formazione di insegnanti.

Comprende una grande quantità di informazioni pratiche e dettagliate sui metodi di insegnamento, su come costruire le sequenze, su 108 posizioni fondamentali, sulle tecniche di meditazione e di pranayama, sulla filosofia dello yoga e la sua storia, e sugli aspetti dell’anatomia tradizionale e moderna. L’autore, uno stimato insegnante e formatore, accompagna il lettore nel processo di formazione di un insegnante di yoga e nell’avvio della professione.

“Questo libro dovrebbe essere sullo scaffale di chiunque ama praticare lo yoga”.
Yoga Journal

“Completo, intelligente e pieno di consigli e tecniche per insegnare e praticare lo yoga, L’insegnante di Yoga di Mark Stephens è un testo fondamentale per tutti gli insegnanti, i formatori e i praticanti di yoga”.
Joel Kramer famoso autore ed esperto di yoga


Hatha Yoga Moderno

Voglio dispiegarmi e non starmene chino da qualche parte, perché chino non sono più me stesso
Rainer Maria Rilke

Negli ultimi venticinque anni lo yoga in Occidente ha subito una crescita vertiginosa. Esiste una grande varietà di stili e approcci differenti di yoga: Ananda, Anusara, Ashtanga, Bikram, Yoga Integrale, Iyengar, Kundalini. Power, Shivananda, Viniyoga, Vinyasa Flow eccetera. Alcuni di essi sono forme "pure" che si rifanno a un lignaggio diretto e ininterrotto legato ai maestri indiani, mentre altri hanno solo una vaga somiglianza con le forme tradizionali di Hatha Yoga.

Orientarsi tra scuole e stili differenti può essere una sfida, specialmente se avete appena incominciato a insegnare e siete incerti su quale sia l'approccio giusto per voi.

Benché sia antico di più di cinquemila anni, lo yoga è cambiato di più negli ultimi trent'anni che in tutta la sua storia. La tradizione dell'Hatha Yoga, la forma di pratica predominante in Occidente, è stata codificata in testi scritti come la Hathayoga pradipika soltanto intorno al Quattordicesimo secolo. Da quell'epoca fino alla metà del Ventesimo secolo, l'Hatha Yoga e gli altri filoni dello yoga procedevano in modo indipendente e, quando si incontravano, raramente si influenzavano a vicenda.

Oggi questi insegnamenti antichi spesso si mescolano tra loro o con tradizioni affini, come il Buddhismo, il Taoismo le arti marziali, la danza, la filosofia New Age e la scienza moderna. A volte serve un grosso sforzo di immaginazione per riconoscere gli insegnamenti antichi sotto questa nuova veste.

Il risultato di questo fenomeno è che, nello yoga praticato in Occidente, la pratica delle asana tende a essere predominante, mentre le tecniche del pranayama e quelle meditative sono quasi del tutto assenti.

Gli insegnanti a questo proposito hanno pareri discordanti: da un lato c'è chi teme che si perda l'essenza della yoga e, dall'altro, chi è felice di essere finalmente libero da quelli che appaiono come dogmi esoterici e autoritari, che rischiano di compromettere la salute e la libertà dell'individuo, piuttosto che portarlo ad un maggiore benessere e all'autentico risveglio spirituale. Guardando alla storia recente dell'Hatha Yoga, troviamo molti elementi di verità in entrambe queste posizioni e molte forme di integrazione che rispecchiano il continuo sviluppo creativo dello yoga.

Come insegnanti forse vi ponete domande come: "Quale tipo di yoga sto insegnando? Cosa rispondere a un allievo che mi chiede quali siano le radici profonde del mio insegnamento? Quale tradizione di saggezza ispira in modo particolare le mie lezioni e quali sono le altre fonti di ispirazione? Dove posso indirizzare un allievo i cui interessi nel campo dello yoga sono differenti dai miei?".

Avere un'idea su come rispondere a queste domande aiuta ad aver chiare le basi fondamentali del proprio insegnamento e ad ispirare un ulteriore sviluppo creativo dello yoga come pratica che guarisce e dona potere.

Analizzando gli sviluppi dell'Hatha Yoga, vedremo quali sono e come si sono sviluppate fino a oggi le correnti più importanti di questa tradizione. Vedremo cosa distingue le forme di yoga più conosciute e praticate oggi in Occidente, cercando di evidenziare quell'essenza di saggezza e comprensione che ciascuna tradizione possiede e che è necessario conoscere per poter insegnare con sicurezza ed efficacia in contesti e ad allievi differenti.

Grazie a queste nozioni un insegnante di yoga può ampliare il bagaglio di competenze pedagogiche a cui attingere, per esprimere e condividere in modo creativo la pratica.


Indice

Prefazione di Mariel Hemingway

Introduzione

Capitolo 1 - Le radici antiche dello yoga moderno

I Veda
Le Upanishad
La Bhagavad gita
Gli Yoga sutra di Patanjali
Il Tantra
L’Hatha Yoga: Hatha pradipika, Gheranda samhita e Shiva samhita
Verso l’Hatha yoga moderno
Capitolo 2 - L’Hatha yoga moderno

Il viaggio dello yoga verso Occidente
Gli stili contemporanei di Hatha yoga
Gli stili a disposizione di un insegnante
Capitolo 3 - L’energia sottile

Le cinque guaine
Il prana
I nadi
I bandha
I chakra
I guna
I dosha
Come porre l’accento sull’energia sottile durante le lezioni
Capitolo 4 - La struttura del corpo e il movimento

I piedi
Le ginocchia
Il bacino
L’area addominale
La colonna vertebrale
Le spalle, le braccia e le mani
L’anatomia nell’insegnamento
Capitolo 5 - Creare lo spazio per la trasformazione di sé

L’ambiente fisico
Arredamento e disposizione della sala
Livelli e requisiti degli allievi
La condotta durante le lezioni
Risvegliare un clima spirituale
Gli archetipi e i temi mitologici
Creare uno spazio felice
Uno spazio per guarire e risvegliarsi
Gestire uno spazio integrato
Capitolo 6 - Tecniche e strumenti per insegnare yoga

Impartire un insegnamento a chi abbiamo di fronte
La voce e il linguaggio
Gli elementi di base della pratica delle asana
Le istruzioni sulle asana
I principi generali delle istruzioni fisiche e degli aggiustamenti
Le modificazioni, le varianti e l’uso dei sostegni
Conclusioni
Capitolo 7 Insegnare le asana

Il surya namaskara
Le posizioni in piedi
Il lavoro addominale
Le posizioni di equilibrio sulle braccia
Le posizioni di piegamento all’indietro
Le torsioni da seduti e da sdraiati
Posizioni di piegamento in avanti e di apertura delle anche
Le posizioni di inversione
Shavasana
Capitolo 8 - Insegnare il pranayama

La scoperta e lo sviluppo del pranayama
La scienza moderna della respirazione
La pratica di base della consapevolezza del respiro
Raffinare il flusso del respiro
L’ujjayi pranayama, la respirazione yogica fondamentale
Approfondire la pratica del pranayama
Lo sviluppo consapevole dell’energia
Capitolo 9 - Insegnare la meditazione

Il cammino della meditazione secondo Patanjali
Il pratyahara, la dharana e il dhyana
Assumere la posizione seduta
Sei differenti tecniche di meditazione guidata
Quando meditare
Meditare nel flusso dei movimenti corporei e del respiro
Capitolo 10 - Creare le sequenze e programmare le lezioni

I principi della creazione delle sequenze
La struttura fondamentale ad arco della lezione
Costruire le sequenze basandosi su una o più famiglie di asana
Ideare lezioni specifiche
Sequenza per il ciclo mestruale
Ideare le sequenze basandosi sul modello dei chakra
Alcune famose sequenze di Hatha yoga
Ideare le proprie lezioni
Capitolo 11 - L’insegnamento rivolto a casi specifici

Gli allievi principianti
I traumi e gli infortuni
La depressione
Lo yoga per gestanti
Insegnare yoga in contesti particolari
Capitolo 12 - Il mestiere dello yoga

I corsi di formazione e la certificazione degli insegnanti
L’apprendistato
Le opportunità di insegnamento e il compenso
Ricercare la prosperità – Farsi conoscere con la pubblicità
Mantenere la prosperità – Assicurarsi contro gli infortuni
La regolamentazione della professione
Il cammino dell’insegnante
Appendici

A Riferimenti per l’insegnamento dello yoga
B Glossario
C Lista delle asana
D Elementi costitutivi delle asana

Note

Bibliografia

Ringraziamenti

Indice analitico


L'Insegnante di Yoga - Libro >> https://goo.gl/qoLVRr
Le tecniche e le basi - La guida fondamentale per l'insegnamento dello Yoga
Mark Stephens


martedì 20 settembre 2016

La Fisica degli Angeli




La Fisica degli Angeli

Un dialogo eretico tra scienza e spirito

di Matthew Fox, Rupert Sheldrake



Da qualche anno a questa parte il discorso sugli angeli è tornato al centro dell’ attenzione.

In questo libro gli autori, un teologo e uno scienziato, dialogano intorno alla reale natura di queste entità, attraverso l’analisi approfondita dei testi e delle tesi di Pseudo-Dionigi l’Areopagita, San Tommaso d’Aquino e Ildegarda di Bingen. Un testo colto e affascinante che indaga l’incontro tra spiritualità e scienza.

"È importante ritornare alla nostra tradizione spirituale per esaminare ciò che ci dice sugli angeli, e per connettere questa saggezza alla cosmologia evolutiva contemporanea”.

Dalla quarta di copertina

Cosa sono davvero gli angeli? Che messaggi possono dare all'uomo contemporaneo? Può la scienza dialogare con la tradizione teologica e mistica per fare luce su questo antico mistero? Sono solo alcune delle domande da cui prende spunto il dialogo tra il teologo ribelle Matthew Fox e il biologo Rupert Sheldrake.

Attraverso un confronto appassionato e intenso, ragionano insieme sulla natura di quegli esseri invisibili che chiamiamo angeli, attingendo ai testi di Dionigi Areopagita, San Tommaso d'Aquino, Ildegarda di Bingen, e alle più recenti scoperte scientifiche.

I due autori auspicano una nuova consapevolezza cosmica che ricollochi l'uomo all'interno di un universo vivo e non meccanicistico. Per questo gli angeli, messaggeri per eccellenza, e gli uomini, creatori per natura, devono ricominciare a collaborare ridefinendo e scuotendo i confini del mondo.


Leggi un estratto dal libro "La Fisica degli Angeli" di Matthew Fox e Rupert Sheldrake

Prefazione - La Fisica degli Angeli - Libro di Matthew Fox e Rupert Sheldrake

Può sembrare insolito che uno scienziato e un teologo discutano di angeli nel ventunesimo secolo. Alla fine dell'era moderna, entrambe le discipline appaiono ugualmente imbarazzate da questo argomento.

Tuttavia, sebbene gli angeli siano stati ignorati sia dall'establishment scientifico che da quello teologico, recenti indagini hanno mostrato che ancora molte persone credono in loro. Negli Stati Uniti, per esempio, più di due terzi della popolazione crede nella loro esistenza, e un terzo afferma di aver percepito direttamente una presenza angelica nella propria vita. La metà crede nell'esistenza dei demoni. Gli angeli sono ancora attuali.

Stiamo entrando in una nuova fase della scienza e della teologia, e il tema degli angeli torna a essere sorprendentemente rilevante. Sia la nuova cosmologia che l'antica angelologia sollevano domande significative sull'esistenza e il ruolo di forme di coscienza oltre l'umano. Quando noi due abbiamo parlato per la prima volta di questo argomento, siamo rimasti affascinati dai parallelismi tra il discorso sugli angeli fatto da Tommaso d'Aquino nel Medioevo e quello di Albert Einstein sui fotoni. Da qui il titolo di questo libro. La fisica degli angeli.

Il rinnovato interesse della gente comune per gli angeli capita al momento opportuno. Gran parte di questa attenzione si concentra sulle esperienze di aiuto e conforto in situazioni di bisogno. E' un interesse intensamente personale e ha uno spirito individualistico.

Di recente abbiamo avuto entrambi il privilegio di incontrare Lorna Byrne, un'umile donna della campagna irlandese, quasi analfabeta, che ha pubblicato tre libri sugli angeli con i quali è in contatto da quando era bambina. Le è stato impartito di non raccontare i suoi incontri fino all'arrivo di un segno, e questo segno le arrivò poco dopo la morte del marito. I suoi libri sono diventati rapidamente dei bestseller internazionali, tradotti in ventisei lingue al momento di questa prefazione.

Parlando con Lorna, fu chiaro a entrambi che è genuina proprio così come appare, una sincera "zolla di terra" della verde Irlanda, diretta e concreta, piena di gioia, laboriosa e generosa.

Lorna insiste nel dire che gli angeli hanno degli importanti messaggi per noi e per il nostro tempo, messaggi carichi di disapprovazione per i miserevoli passi avanti che abbiamo fatto come specie e, con sorpresa, messaggi sul ruolo che l'America può e deve avere nel risveglio spirituale del mondo - un ruolo basato sul fatto che in America si sono raccolte innumerevoli tradizioni religiose e la pratica interconfessionale è molto sviluppata. Nel suo libro più recente La speranza degli angeli Lorna sottolinea che «tutti abbiamo un ruolo da assumere nell'evoluzione spirituale dell'umanità».

Lorna preferisce intervenire nel corso di "eventi interconfessionali" anziché tenere conferenze pubbliche da sola. Uno di questi eventi ebbe luogo a New York presso la Chiesa Episcopale di San Bartolomeo, in cui battisti afroamericani, ebrei, buddisti, induisti, cristiani e musulmani si riunirono per un suo intervento pubblico. Noi eravamo presenti, e Lorna ci disse che la chiesa era «gremita di angeli»; ci rivelò inoltre che «questo fantastico incontro tra fedi diverse aveva creato tra loro grande gioia ed entusiasmo». Gli angeli, come lei, erano lieti perché le persone erano venute non per fare proselitismo ma con i cuori aperti «per ascoltare, pregare e celebrare, e non giustificare la loro stessa religione o proclamarne la sua superiorità».

Lorna descrive gli angeli come "palle di fuoco", in maniera simile ad alcune delle visioni di Ildegarda di Bingen, che illustreremo in questo libro nella parte dedicata ai suoi scritti sugli angeli. Inoltre, la stessa Ildegarda ci racconta che gli angeli elogiano il lavoro dell'uomo; anche Lorna fa diversi riferimenti al loro apprezzamento per ciò che gli uomini fanno - e dovrebbero fare per essere ancora più consapevoli.

L'obiettivo è contribuire alla nostra evoluzione, per portarci al di là della dinamica "vinco/perdo" della mente rettiliana, verso un'autentica pratica di profonda interdipendenza con gli altri e con tutto il creato.

Io, Matthew, conosco molto bene gli insegnamenti di Tommaso d'Aquino, secondo il quale gli angeli «trasmettono i pensieri da profeta a profeta», «annunciano il silenzio divino» e «non possono aiutare, ma solo amare»; gli angeli imparano esclusivamente con l'intuizione, così più noi la sviluppiamo e la onoriamo, più facilmente incontreremo gli angeli sulla nostra strada. Essi ci assistono in molti modi, compreso lo svelamento del processo evolutivo. Quando ho incontrato Lorna ho condiviso alcuni degli insegnamenti dell'Aquinate, e lei li ha supportati basandosi sulla sua esperienza, e li ha inoltre evidenziati nei suoi libri sugli angeli. Possono accadere grandi cose con l'aiuto degli angeli.

E tu? Percepisci gli angeli tra di noi? Ti capita di imbatterti nel "granello di luce" (Eckhart lo chiamava "la scintilla dell'anima") che è dentro di noi? Se è così, qual è il messaggio? Cosa dobbiamo imparare?

Spero che questa nuova versione del libro prosegua il tentativo di fondare l'angelologia in un reale dibattito, religioso e scientifico, su ciò che gli angeli stanno facendo insieme a noi umani per venire a capo di questi tempi così importanti e impegnativi.

L'interpretazione tradizionale degli angeli in occidente

L'interpretazione tradizionale occidentale degli angeli è molto più profonda e ricca di quanto suggerisca la moderna letteratura individualistica sull'argomento; inoltre, tiene in maggiore considerazione la comunità e lo sviluppo collettivo e i rapporti con gli altri, con Dio e con l'Universo. Questi valori sono adeguati a una visione più olistica oppure organica della natura e della società.

Oltretutto, è importante riconoscere le esperienze comuni che emergono in tutte le culture e le religioni del mondo, giacché viviamo in un villaggio globale sempre più piccolo. Tutte le culture, inclusa la nostra, riconoscono l'esistenza di spiriti a dei livelli al di là dell'umano. Noi li chiamiamo angeli, ma hanno nomi differenti nelle altre tradizioni (i nativi americani li chiamano "spiriti").

Gli angeli costituiscono uno dei temi fondamentali dell'esperienza spirituale e religiosa dell'uomo. E' difficile immaginare lo sviluppo di un ecumenismo profondo o dell'interconfessionalità tra le culture e le religioni del mondo senza riconoscere gli angeli tra di noi e nelle nostre tradizioni.

Tra le esperienze che gli esseri umani sono chiamati a fronteggiare c'è la crisi ecologica, per la quale è necessaria tutta la saggezza che possiamo mettere insieme. Gli angeli possono essere in grado di assisterci in questo lavoro, e si possono rivelare degli alleati indispensabili, veri angeli custodi che ci istruiscono su come salvaguardare l'eredità di un pianeta che un tempo era in buona salute, ma che oggi è a rischio.

Per questi motivi è importante ritornare alla nostra tradizione spirituale, per esaminare ciò che ci dice sugli angeli, e connettere questa saggezza alla cosmologia evolutiva contemporanea. Questo è necessario affinché si prepari il terreno per ricerche più profonde per il futuro - un futuro che crediamo sarà caratterizzato da un sempre più appassionato sforzo nell'esaminare la coscienza in questo pianeta e oltre.

Per aiutarci nel lavoro di esplorazione della nostra tradizione spirituale, abbiamo scelto di concentrarci su tre giganti della cultura occidentale, il cui modo di affrontare il tema degli angeli è particolarmente ampio, profondo e influente. Si tratta di Dionigi Areopagita, monaco siriaco la cui opera De coelesti hierarchia è stata scritta nel VI secolo; Ildegarda di Bingen, badessa tedesca del XII secolo; e San Tommaso d'Aquino, teologo e filosofo del XIII secolo.

Dionigi Areopagita ha compiuto una straordinaria sintesi delle correnti filosofiche neoplatoniche del Medio Oriente alla luce della sua esperienza e della teologia cristiana. Ildegarda di Bingen, sebbene si rivolgesse al retaggio angelologico tramandato dalla tradizione monastica della chiesa occidentale, ha elaborato in special modo le sue esperienze visionarie dei regni angelici. Tommaso d'Aquino ha creato una sintesi dello studio sugli angeli, includendo le idee del filosofo islamico Averroè, gli scritti di Dionigi Areopagita, la scienza e la filosofia di Aristotele, e la tradizione biblica. Ha inoltre sollevato delle questioni speculative profonde che, ancora oggi, rimangono audaci, e rivestono uno speciale interesse soprattutto alla luce della cosmologia che sta emergendo dalla scienza contemporanea.

E' probabile che questi tre pensatori abbiano dedicato il proprio sforzo intellettuale all'angelologia più di qualsiasi altro grande filosofo occidentale.

Inizieremo questo lavoro con un dialogo introduttivo nel quale esploreremo la storia dell'interpretazione occidentale degli angeli, e la loro centralità nella tradizione della Chiesa delle origini e nella teologia medievale. Esamineremo come la rivoluzione meccanicistica nella scienza del XVII secolo non abbia lasciato spazio per gli angeli all'interno di un cosmo meccanico, e abbia condotto a una perdita di interesse per l'argomento sia nella scienza che nella teologia. Discuteremo anche il recente rinnovato interesse popolare per gli angeli (di cui fa sicuramente parte il lavoro di Lorna Byrne) e l'importanza attuale di una visione ecumenica e interreligiosa, o interculturale, dei regni spirituali.

Ci rivolgeremo poi ai nostri tre autori principali. Abbiamo selezionato i loro passi più importanti e rilevanti sul tema degli angeli, e a ognuno di questi abbiamo fatto seguire una discussione in cui proviamo a estrapolare il loro significato sia da una prospettiva teologica che scientifica.

In questi dialoghi il nostro principale interesse è rivolto alle possibilità della scienza e della teologia di domani, e non al passato. Abbiamo trovato entrambi illuminante questo modo di ragionare. Ha portato ognuno di noi al di là di ogni interpretazione che avremmo potuto formulare individualmente, con le nostre limitate prospettive. Speriamo che quello che per noi è stato un processo creativo possa aiutare gli altri a ragionare e riflettere.

Concluderemo prendendo in considerazione come la ricerca degli angeli nel cosmo vivente possa illuminare e arricchire sia la religione che la scienza alla soglia del nuovo millennio. Termineremo il nostro lavoro con una serie di domande.

Chi è interessato a studiare i passaggi delle Sacre Scritture più a fondo e nel dettaglio troverà un'appendice con i riferimenti biblici.


 Indice

Nota del traduttore
Guida bibliografica

Prefazione

Introduzione

Dionigi Areopagita
San Tommaso d'Aquino
Ildegarda di Bingen
Conclusione

Appendice


Matthew Fox, Frate domenicano come Savonarola e Giordano Bruno, entrò nell'ordine nel 1960 e venne ordinato sacerdote sette anni dopo.
È stato espulso dall'ordine domenicano nel 1993, definito dall'allora cardinale Ratzinger "pericoloso e fuorviante". Oggi è un semplice prete "post-denominazioni".
Studioso dei grandi mistici cristiani come Ildegarda di Bingen e Meister Eckhart, è autore di decine di libri di successo, professore universitario e uno dei più famosi e controversi teologi americani.
Definito dall'arcivescovo di Canterbury "il profeta verde", promuove una spiritualità ecologica e in dialogo con la scienza.


Rupert Shedrake vive a Londra, e' biologo e autore di numerosi saggi scientifici e alcuni libri. Ha studiato scienze naturali a Cambridge, dove ha conseguito un dottorato in biochimica ed e' stato membro del Claire College e ricercatore presso la Royal Society. Inoltre, ha studiato filosofia ad Harvard e ha collaborato con numerosi quotidiani e riviste inglesi.


La Fisica degli Angeli - Libro >> https://goo.gl/oC36rH
Un dialogo eretico tra scienza e spirito
Matthew Fox, Rupert Sheldrake


mercoledì 14 settembre 2016

La Fabbrica dei Malati




La Fabbrica dei Malati

Come l’industria farmaceutica crea milioni di malati

di Marcello Pamio



"La scienza medica è un'impresa industriale gestita e controllata da produttori
(medici, ospedali, laboratori farmaceutici) che incoraggiano la diffusione di procedimenti
d'avanguardia costosi e complicati, e riducono così il malato e i suoi familiari
allo stato di docili clienti".
Ivan Illich

"Il modello di business dell'industria farmaceutica è basato proprio sull'allargamento della sfera
delle malattie: il marketing creativo serve ad ampliare il bacino di clienti,
convincendo chi è probabilmente sano a ritenersi almeno moderatamente malato".
Allen Frances, medico psichiatra.

La commercializzazione della malattia è l’arte raffinata di vendere malanni, un modo efficace per spacciare farmaci ed esami che portano a profitti enormi.

Tale commercializzazione richiede una regia ben precisa, degli attori principali, secondari e molte comparse. Le aziende farmaceutiche (registi e produttori) devono per forza di cose coinvolgere i medici (attori protagonisti) per prescrivere le ricette, devono coinvolgere i ricercatori (attori non protagonisti) che inventano veri e propri nuovi disturbi, i gruppi di pazienti e/o famigliari di malati (comparse) che richiedono a gran voce un supplemento di terapia, e infine i pazienti veri e propri che richiedono tali farmaci perché convinti di essere malati (spettatori incoscienti).

Lo scopo del presente lavoro è di svelare la trama e la sceneggiatura di questo documentario, visto e vissuto ogni anno da centinaia di milioni di persone… Soltanto se si conosce esattamente come lavora il Sistema si è in grado di difendersi.

Le persone prive di una corretta e completa informazione finiranno tutte, chi prima chi dopo, stritolate dalla macchina infernale del marketing farmaceutico. è solo questione di tempo.


Leggi in anteprima un estratto dal libro di Marcello Pamio e scopri come il mercato della malattia stia rovinando la salute di milioni di persone sane

Il mercato della malattia - Estratto dal libro "La Fabbrica dei Malati"

Nel 1976 il presidente della casa farmaceutica statunitense Merck, Henry Gadsden (1911-1980), aveva un sogno molto inquietante. Un sogno forse impossibile per l’epoca. Un sogno divenuto oggi realtà! Disse: «Il mio sogno è fare farmaci per persone sane…».

Sempre più persone oggettivamente sane, oggi, prendono farmaci perché credono di essere malate: sono state convinte di esserlo. Come questo sia potuto accadere verrà trattato nel presente lavoro, prima però di iniziare è necessario fornire alcuni tasselli importanti che aiuteranno alla comprensione generale del quadro.

Le case farmaceutiche non soddisfatte di imbottire di droghe sempre più adulti, da alcuni anni hanno iniziato a prendere di mira i più piccoli e indifesi: i bambini. E per essere sicuri iniziano prima della gravidanza, a partire dal concepimento…

Un bambino che entra nelle loro diaboliche maglie sarà un ottimo cliente per tutta la vita. Inducendo possibilmente una lunga ma tanto malaticcia vita, che dal punto di vista economico comporta un mercato illimitato.

Le previsioni ufficiali dicono che entro il 2016 le case farmaceutiche perderanno circa 140 miliardi di dollari a causa della scadenza di numerosi brevetti.

Quando un brevetto scade, il principio attivo può essere rimesso in commercio da altre aziende come farmaco generico, a un prezzo molto inferiore (minimo il 20% del prezzo del prodotto di marca). Come faranno le lobbies del farmaco a colmare questo buco? Per prima cosa effettuano il “cambio di vestito”.

In pratica, prendono il farmaco che sta per scadere, lo rinominano, gli cambiano la confezione, la forma e il colore e anche l’indicazione terapeutica. Il gioco è fatto.

Questo è quanto avvenuto per Prozac.

Quando il brevetto stava per scadere, la Eli Lilly cambiò il nome del principio attivo, modificò perfino il colore, da verde divenne rosa e nacque così il Sarafem.

La nuova pasticca (col medesimo principio attivo del Prozac) viene prescritta per una nuovissima malattia inventata, il Disturbo disforico premestruale. Quindi oggi molte donne stanno prendendo per tale disturbo il principio attivo del Prozac, anche se ha un altro vestito…

Moltissime persone stanno assumendo inconsapevolmente un farmaco psichiatrico rietichettato, riconfezionato e prescritto per una malattia completamente diversa. Ecco qualche esempio: Zyban della GSK prescritto per smettere di fumare è in realtà l’antidepressivo Wellbutrin; lo Yentreve della Eli Lilly per l’incontinenza urinaria altro non è che il Cymbalta, uno psicofarmaco per depressione e ansietà…

Oltre al cambio di vestito le lobbies creano nuovi mercati fabbricando nuove malattie che richiederanno sempre più esami e sempre più farmaci.

Qualcuno pensa che le case farmaceutiche stiano lavorando per la salute delle persone? Niente di più lontano dalla verità e la tabella poco più avanti farà un po’ di chiarezza!

Nel mondo la malattia rappresenta un mercato che vale migliaia di miliardi di euro ogni anno, più delle guerre, e viene gestito da società per azioni totalmente prive di scrupoli a cui interessano solamente i profitti e non la salute delle persone.

Nel 1980 succede qualcosa di molto importante per la comprensione del quadro generale.

Il Congresso statunitense vara quell’anno la Bayh-Dole Act, una legge che permette alle università di brevettare i risultati delle proprie ricerche scientifiche finanziate con denaro pubblico per poi cedere il brevetto alle case farmaceutiche in cambio di royalties.

Con questa legge le industrie di tutto il mondo non devono più investire nella ricerca per mettere a punto nuovi farmaci e si possono occupare solo della parte tecnica, ovvero la produzione del farmaco. È stato proprio grazie a questa legge che le case farmaceutiche hanno potuto spostare agilmente il loro investimento dalla ricerca al marketing.

E lo hanno fatto senza pensarci troppo.

Se la missione di un’azienda farmaceutica fosse veramente la salute umana, se i loro intenti fossero quelli di trovare una cura funzionante per le malattie, tali aziende dovrebbero investire soldi nella r&d (Research & Development, “Ricerca e sviluppo”).

[...] Le prime dieci industrie farmaceutiche al mondo spendono mediamente oltre 90 miliardi di dollari all’anno in marketing: più del doppio rispetto a quanto spendono per il settore Ricerca e Sviluppo!

Per marketing si intende pubblicità diretta nei media (carta stampata, televisione e radio), strategie commerciali per corrompere e/o convincere i medici (regali, premi, viaggi, convention, congressi, cellulari, penne, ecc.) a prescrivere i loro prodotti e/o esami.

Investire soldi in ricerca e sviluppo è importantissimo perché equivale a innovazioni tecnologiche, ricerca e sviluppo di nuovi strumenti, migliori e sempre più efficaci prodotti, ecc.

Il marketing è pubblicità spudorata e in alcuni casi spietata. La logica conseguenza è sotto gli occhi di tutti: le case farmaceutiche non hanno intenzione di curare nessuna malattia, ma semmai di vendere, attraverso la paura e l’ignoranza, sempre più farmaci. E per fare questo fabbricano malattie e quindi malati…

Se un’azienda trovasse la cura definitiva per il diabete non potrebbe più vendere farmaci (insulina, glucometri, lancette, esami, ecc.) per quei 366 milioni di persone malate nel mondo.

Malati in costante crescita: solo per il diabete il giro di affari supera i 500 miliardi di dollari ogni anno. Idem per il cancro. Se venisse sconfitto, le industrie non potrebbero più incassare svariate centinaia di miliardi di dollari tra chemio, radio, apparecchiature, screening, visite, operazioni. Le aziende del farmaco non vogliono debellare nessuna malattia, anzi…

Alle lobbies non interessa guarire le persone: la loro mission è aumentare il mercato quindi devono far crescere il numero di malati, rendendo le malattie sempre più endemiche e croniche. Una malattia cronica è una malattia che si cura con i farmaci per tutta la vita: un mercato incommensurabile.


 Indice

Introduzione

Il mercato della malattia
Farmaci e sperimentazione animale
Big Pharma
Medici nel mirino
Principali cause di morte
Allarme medicalizzazione
1 - Piano conoscitivo

Manipolazione delle informazioni
Alcune tecniche del controllo
2 - Piano quantitativo

Abbassamento dei valori di normalità
Alcuni esempi di abbassamento dei valori di normalità
Osteoporosi
Neonati e percentili
Vaccinazioni pediatriche
3 - Piano temporale

Anticipazione nel tempo delle diagnosi
Il calendario delle malattie
Importanza delle parole
Importanza dell'informazione
Screening per il tumore alla mammella
Screening per il cancro al polmone
Screening per il cancro alla prostata
Biopsia prostatica
Ricerca del sangue occulto fecale
Che cosa rivelano le autopsie?
Screening del cancro alla cervice uterina
Screening del cancro alla tiroide
Mappatura dei nei: screening del cancro alla pelle
Screening vascolare
Sovradiagnosi
Incidentalomi
Markers tumorali
4 - Piano qualitativo

Creazione di vere e proprie malattie
Gravidanza e parto
Menopausa
Screening mentali
DSM e le diagnosi inventate
Disturbo disforico premestruale
Disturbo da ansia sociale
ADHD: Disturbo da deficit di attenzione e iperattività
DDAI: Disturbo da deficit di attenzione degli adulti
Disturbo bipolare pediatrico
Sindrome delle gambe irrequiete
Risultato del Disease mongering
Conclusione

Che cosa possiamo fare
Il senso della malattia
Bibliografia


La Fabbrica dei Malati - Libro >> http://goo.gl/KhCOzB 
Come l’industria farmaceutica crea milioni di malati
Marcello Pamio

martedì 13 settembre 2016

Programma la tua realta' quantica




Programma la tua realta' quantica

Come cambiare la mappa del cervello per creare una vita eccellente

di Riccardo Tristano Tuis



Rendi cosciente l’inconscio
altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita
e tu lo chiamerai destino.
Carl Gustav Jung

In questo secondo volume del metodo Zenix viene presentato un nuovo potente mezzo per creare la nostra personale realtà. Il MetaMind Modelling è lo strumento più avanzato che possiamo applicare nel cambiare la nostra vita attraverso la mente. In ogni capitolo viene dato un nuovo illuminante modello con cui osservare alcuni peculiari aspetti del nostro modo di pensare e di vedere la realtà di modo da permetterci di cambiare facilmente la mappa del nostro cervello.

Per cambiare la propria vita bisogna cambiare la propria mente e non esistono scorciatoie di nessun tipo, una volta che abbiamo compreso questo possiamo scegliere il percorso a noi più funzionale per farlo al meglio e in queste pagine hai la possibilità di realizzare tutto ciò con una vera e propria Scienza del cambiamento che può portarti ove non credevi fosse possibile.

Attraverso questo libro avrai accesso a uno dei metodi più completi, funzionali e scientifici in cui sono presenti alcune delle millenarie conoscenze e tecniche che andranno a integrare questo incredibile percorso di conoscenza frutto di oltre venti anni di ricerca acquisita in diverse scuole e parti del mondo.

In questo metodo che unisce scienza applicata alla mente e antica saggezza ti saranno date conoscenze come quali alimenti potenziano la tua ghiandola pineale, come utilizzare al meglio la luce del sole nel tuo funzionamento cerebrale ed emotivo, quali momenti nell'arco della giornata è più facile andare a lavorare nella realizzazione dei tuoi obiettivi, come proteggersi dalle numerose interferenze presenti nella vita di tutti i giorni che disturbano il tuo processo decisionale e la tua determinazione a far avverare i tuoi sogni. Ti saranno inoltre donate delle tecniche semplici e potenti per aiutarti a scrivere il tuo destino per come vuoi che diventi.

Scoprirai

come modificare la tua mappa mentale della realtà
come proteggersi dalle interferenze presenti nella vita che disturbano il tuo processo decisionale
l'alimentazione che potenzia la tua ghiandola pineale e il tuo cervello
come utilizzare al meglio la luce e il buio nel funzionamento cerebrale ed emotivo
e molto altro...
Per accedere al proprio potere personale è necessario capire come funziona la nostra mente e attivare le funzioni della tecnologia più sofisticata del mondo: il nostro cervello.

Il cervello umano è un processore quantistico in grado di influenzare cose, persone ed eventi della realtà ma quello che non sai è che esso non viene programmato e gestito dai tuoi pensieri e questo porta a farti fare l’esperienza dell’infelicità, del fallimento e delle limitazioni.

Attraverso questo metodo puoi accedere al potere in te tornando a prendere il controllo della tua vita e della tua mente. A seguito della lettura di questo libro non sarai più lo stesso, il modo con cui pensi e vivi sarà su un nuovo livello di gioco, e ne sarai felice perché avrai i mezzi per prendere in mano la tua vita e farne ciò che tu vuoi e niente e nessuno potrà impedirtelo. Ogni nostra scelta ci proietta nel futuro, alcune sono più importanti di altre, e questo libro è un point break, un punto di rottura, in cui nella tua vita può fare un balzo quantico nella perfetta onda dei tuoi straordinari e sconosciuti potenziali. Cogli l’attimo, sorridi e sali sull'onda perfetta liberandoti di tutto ciò che non ti serve di modo da arrivare prima a destinazione, qualunque essa sia.

Ciò che vedete dipende dalle teorie che usate per interpretare le vostre osservazioni.
Albert Einstein


Leggi un estratto dal libro di Riccardo Tristano Tuis "Programma la tua realtà quantica"

MetaMind Modelling

«Ciò che vedete dipende dalle teorie che usate per interpretare le vostre osservazioni».
Albert Einstein

In questo secondo volume del metodo Zenix presentiamo il MetaMind Modelling, “Modellamento MetaMentale”, strumento essenziale volto al modellamento della realtà attraverso la mente.

La parola “meta” è una proposizione greca che significa “oltre”, “al di là” e sta a indicare un cangiamento, una trasformazione, un innalzamento dello spettro di consapevolezza. La programmazione della realtà va di pari passo con il modellamento della mente nella direzione di un suo nuovo stato ove la coscienza inizia un processo d’integrazione con tutte le sue parti.

Chi realizza dentro di sé l’essenza della mente comprende che essa non è in realtà identificabile con i fenomeni che percepisce ed elabora poiché questi ultimi sono meri programmi virtuali contenuti in essa che funge da semplice contenitore con cui li elabora sotto forma di progressione di fotogrammi neurali, il nostro cinema 3d di realtà.

La mente è uno stato del vuoto riempito di pensieri ma questi non sono la mente. La mente umana è un generatore di pensieri predefiniti che tende a riproporne costantemente alcuni come se fosse un sistema a circuito chiuso. Proprio come la nuvola contiene la pioggia, la mente contiene pensieri, ma come le gocce di pioggia non sono la nuvola così i pensieri non sono la mente.

Spesso si sostiene che la mente menta ma in realtà sono i pensieri predefiniti che mentono, ovvero non sono altro che elaborazioni erronee della realtà che crediamo siano attendibili. La mente non è qualcosa che dobbiamo abbandonare per illuminarci, semmai il contrario, ciò da cui dobbiamo andare oltre sono i pensieri limitanti che strutturano il pensiero predefinito (v.) e la nostra prigione mentale è rappresentata da ciò che possiamo chiamare personalità o ego.

Solo andando oltre il nostro pensiero predefinito possiamo realmente comprendere i codici della mente, craccarli e impiegarli efficacemente nel modellamento della realtà.

Il segreto per riuscire a modellare la realtà sta nel conoscere la propria mente e disattivare qualsiasi comando conscio o inconscio e sistema di credenza che limiti il nostro uso di questa. Per fare ciò in Zenix ci si serve del MetaMind Modelling che può essere ben rappresentato da questo profondo dialogo presente nel film Matrix:

«Non cercare di piegare il cucchiaio, è impossibile. Cerca invece di fare l’unica cosa saggia: giungere alla verità. Quale verità? Che il cucchiaio non esiste. Il cucchiaio non esiste? Allora ti accorgerai che non è il cucchiaio a piegarsi, ma sei tu stesso».

In quest’asserzione è contenuto l’implicito segreto di come la realtà sia flessibile quanto il bambù e si modelli ai nostri pensieri che, simili al vento, la piegano a specifiche funzioni d’onda che collassano in specifici avvenimenti legati a persone, luoghi, cose e situazioni su cui la nostra mente si è focalizzata.

Non ci stancheremo mai di ripetere l’importanza di conoscere noi stessi e comprendere come il nostro cervello può essere associato a un computer e la nostra mente al software ove sono contenuti i programmi della nostra personalità con cui ci identifichiamo e operiamo.

Questa nostra identificazione a software mentali obsoleti è il nostro problema di programmatori di realtà ignari di esserlo e di ciò che potremmo fare nella nostra vita. Per comprendere e craccare la nostra personalità che ingenuamente crediamo sia il nostro reale sé è necessario smettere di identificarsi in essa imparando a osservarla in terza persona, capire da dove si origina e codificarla in ogni sua parte. Per fare tutto ciò è necessario impiegare i metadati provenienti dall’osservazione e dallo studio di noi stessi.

La Metamodellazione applicata allo studio della mente investiga sulla struttura del pensiero all’interno del dominio che la società definisce genericamente con il termine di realtà fisica (ciò che nel nostro metodo definiamo Matrix 1). Zenix si serve di modelli, mappe riferenti i programmi mentali consci e inconsci che sono astrazioni di fenomeni nella Matrix umana e dei metamodelli che sono un’ulteriore astrazione per studiare i modelli stessi per non essere influenzati dai loro effetti oppure per aggiornarli con modelli più evoluti in grado di migliorare la nostra vita e darci un maggior grado di libertà e controllo nella nostra vita.

Se ci chiediamo perché diamo così tanta enfasi alla non identificazione alla nostra personalità e al non essere influenzati dai relativi programmi mentali è necessario sapere che lo studio della mente può potenzialmente essere difficile e pericoloso per i professionisti e, per certi versi, anche per le persone che approcciano lo studio di se stesse quando sono ancora completamente schiave dei propri programmi mentali.

Questo perché tali programmi tendono a essere di difficile osservazione e in questo modo hanno la possibilità di lavorare occultamente ingannando le persone anche nel momento in cui, dopo aver iniziato a lavorare su di sé, pensano di essere giunte a qualche trascendente od oggettiva verità ove credono di essersi finalmente liberate da questi occulti programmi installati nel loro inconscio. Per chi è all’interno di un percorso di crescita tale credenza mina il buon proseguimento del proprio lavoro interiore, almeno finché non inizia a dubitare delle proprie credenze in merito all’aver raggiunto un qualche livello di verità oggettiva o comprensione della realtà.

Tornando ai temi propri del MetaMindModelling, un modello mentale è conforme al suo metamodello allo stesso modo in cui un programma per computer è conforme alla grammatica del linguaggio di programmazione in cui è scritto.

Nel primo volume di Zenix abbiamo parlato di come nella nostra mente sono depositati modelli comportamentali che vanno contro la nostra sopravvivenza, la nostra felicità, la nostra capacità di modellare la realtà a nostro comando. Questi modelli sono perlopiù programmi inconsci e subconsci che ci limitano e ci fanno osservare la realtà con i “loro” occhi e il nostro conscio troppo spesso si piega al comando di questi, la cui forza è dovuta solo al loro occultamento o al non sapere che si può fare qualcosa al riguardo.

Nelle prossime pagine il MetaMind Modelling sarà presentato per aiutarci a espandere la nostra mente attraverso nuove strategie con cui interagire e modelli con cui interpretare Matrix 1, accantonando così quelli vecchi che ci vincolavano a modellare la realtà dentro ciò che in Zenix definiamo factory preset (preimpostazioni di fabbrica) che limitavano i nostri potenziali di espressione.

Sia chiaro che l’informazione e la conoscenza che stiamo ricevendo da quest’opera non proviene dalle lettere che compongono le parole che in questo momento stiamo leggendo. Le lettere non contengono informazione bensì trasmettono informazione – o più esattamente risvegliano la conoscenza depositata dentro di noi – una volta messe in una sequenza che abbia un significato per noi.

Le parole sono solo frammenti della mappa proprio come gli oggetti presenti nella nostra realtà… ma non sono la realtà. Le parole sono mezzi di espressione che creiamo proprio come gli oggetti fisici che esistono solo nel momento in cui abbiamo formato una mappa dandogli un significato. Le parole sono dei mezzi con cui parlare di un’esperienza o di come poterla vivere in un modo a cui non avevamo ancora pensato possibile, ma non sono mai l’esperienza in sé.

Non rimaniamo mai attaccati al dito puntato sulla luna, per usare una metafora buddhista che insegna a non porre l’attenzione sullo strumento che ci ha permesso di poter osservare qualcosa, bensì guardare direttamente l’essenza, la luna anziché il dito che la indica: nessuna parola, filosofia, pratica o religione, infatti, potrà portarci la verità “in un vassoio d’argento”, giacché quest’ultima è semplicemente uno stato di esperienza viva senza alcun filtro datoci dai nostri condizionamenti.

Non ci saranno mai sufficienti parole per far capire l’importanza dell’esperienza diretta delle cose. Una volta Einstein ebbe modo di affermare che: «Una teoria può essere verificata dall’esperienza, ma questa non può essere verificata in alcun modo da una teoria».

L’esperienza diretta senza filtri percettivi è il muro del fuoco ove dividere la filosofia, la religione e i condizionamenti sociali dalla verità personale esperita sulla propria pelle.

Il problema di ciò che la società intende per esperienza è che essa a volte non ha necessariamente un valore oggettivo poiché due persone possono esperire un’identica cosa ma ognuno la interpreta in base ai filtri mentali della propria personalità. Questo è il grande limite della vita umana se vissuta con la maschera della personalità.

Vivere con essa significa vivere a metà poiché la nostra essenza è a noi celata, la nostra comprensione degli insegnamenti sul banco di scuola della realtà è limitata e la vita diviene una trappola anziché un gioco ove esprimerci liberamente. Dunque l’esperienza è necessaria così come la giusta interpretazione di essa, altrimenti non acquisiremo saggezza nell’atto stesso dell’esperire qualcosa.

Il MetaMind Modelling è uno strumento per aiutarci a predisporci alla pura esperienza e quando saremo pronti a farla dovremo liberarci anche di questo strumento per sublimare l’esperienza umana al punto da non sentirne più la necessità e andare oltre a questa.


 Indice

Prima parte

1. MetaMind Modelling
2. Cambiare la mappa per modellare il territorio
3. Il codice del karma
4. Il codice del tempo
5. Il codice della materia
6. Videogioco olografico interattivo
7. Il codice dello spazio

Seconda parte

8. Neocortex sleep mode
9. Balancing brain: spegnere il cervello dominante
10. Dormiveglia: surfare tra le onde alfa
11. DNA: l’interfaccia dell’anima nella realtà
12. Le molecole dell’illuminazione
13. Dal triptofano all’illuminazione
14. Apertura del terzo occhio
15. Risveglio della kundalini
16. Il codice Gaia ed Enki
17. Reti neurali
18. Possessori di biologia ad alta tecnologia
19. Entanglement quantistico

Terza parte

20. Asse di integrazione emotiva
21. Campi mentali condivisi
22. L’Arte del non attaccamento
23. Programmazione neurolinguistica o programmazione neurobuddhista?
24. Il sorriso del Buddha
25. La sindrome di Second life
26. Social network: l’eggregora del Terzo millennio
27. Reality hacker nella neurosimulazione
28. Craccare il sistema dall’interno
29. Tecnica della Valutazione
30. Ancoraggio nella realtà
31. Tecnica della Sovrascrittura
32. La tecnica della candela
33. Zenix Cards
34. Il futuro è scritto e letto in anticipo dal nostro inconscio
35. La suggestione terapeutica
36. Contatto con la natura
37. Nutrirsi di aria e luce
38. Tu sei ciò che mangi

Indice tecniche

Glossario

L’autore


Programma la tua realtà quantica - Libro >> http://goo.gl/fZLXoA
Come cambiare la mappa del cervello per creare una vita eccellente
Riccardo Tristano Tuis