lunedì 30 novembre 2015

La Serie di Fibonacci nei dipinti di Leonardo



La Serie di Fibonacci nei dipinti di Leonardo Da Vinci

Un'interessante “rilettura” della Successione del matematico Leonardo Fibonacci attraverso la musica e i dipinti di Leonardo Da Vinci

di Emanuele Cangini - 27/11/2015



Cosa collega Leonardo da Vinci, Leonardo Fibonacci e l’opera di Riccardo Magnani intitolata La missione segreta di Leonardo da Vinci? Come possono personaggi ed elaborati così lontani nella progressione storica essere al contempo così vicini? No, non lasciatevi ingannare; il comun denominatore non risiede nel nome del genio vinciano. La musica, questa la risposta.

Quella stessa musica espressione più sublime di armonia nelle partiture dei grandi compositori, rinascimentali e non, trova esatta adiacenza nelle opere figurative del genio fiorentino, abilmente presentate nel libro di Magnani, e perfetta concordanza con quanto stabilito dalla Successione di Leonardo Fibonacci. «La serie nella quale ciascun numero intero positivo equivale alla somma dei due che lo precedono»: questa la definizione della Successione di Fibonacci, abbastanza esplicita da non lasciare alcun dubbio anche in chi, con la matematica, da sempre ha avuto un rapporto tendenzialmente conflittuale. Facendo un piccolo inciso, è interessante notare quanto il rapporto sequenziale tra due numeri, consecutivi nella serie, assuma un valore che si approssima in maniera sempre più rapida, nella progressione, al numero 1,618, meglio conosciuto come Sezione aurea (Φ).

Dipinti come metafora del pentagramma musicale

Musica, quindi, regolata nelle proprie metriche dalla Successione di Fibonacci, a sua volta intimamente collegata al concetto di Sezione aurea: escalation perfetta, simmetrica per certi aspetti, che tende a raggiungere il proprio picco di singolarità nella comparazione con taluni dipinti leonardeschi, nei quali si celano, a detta del Magnani, importanti indizi di messaggi sapienziali. Nella Madonna di Dreyfus (1469, National Gallery of Art) la beata Vergine dispone le dita della mano sinistra secondo una particolare conformazione, mentre con il braccio destro cinge il figliolo redentore; stessa cosa dicasi nella Vergine delle Rocce (1483, Musée du Louvre) e nella Maddalena Penitente (Tiziano Vecellio, 1531, Galleria palatina Palazzo Pitti), tutte raffigurazioni pittoriche nelle quali sono ravvisabili, nei soggetti ritratti, posizioni delle dita che, se non certo anomale, senza dubbio non sfuggirebbero nella loro eccentricità a eventuali sguardi scrutatori.

Ebbene, questi posizionamenti peculiari delle dita, altro non sono se non la rappresentazione di precisi accordi musicali, accordi che rimandano ai concetti di Androgino, di sposalizio alchemico, Hybris, musica delle sfere, tutti richiami all’antica condizione di beatitudine primigenia della quale l’uomo disponeva, prima della simbolica “cacciata dal Paradiso”. Percorso pittorico che diventa percorso musicale che diventa, a sua volta, percorso matematico, in un susseguirsi di fasi solo in apparenza scollegate tra loro.
Come nelle arti del Trivio e del Quadrivio, anche in questo caso possiamo notare un ritorno alla fusione, una sorta di involuzione della sfera sapienziale, un filo conduttore che rimanda a una visione unitaria della conoscenza: non più paratie stagne tra settori, ma vasi comunicanti di una stessa sostanza. Lo scibile deve ritornare qual era, una summa intesa non solamente come addizione aritmetica di addendi o semplicemente come sommatoria di singoli fattori isolati, ma ben più nobilmente tornare ad assurgere al ruolo che da sempre gli compete, quale quello di collante di tutte le discipline di studio tra loro coordinate e interfacciate.

La cultura è un concetto non necessariamente comparabile alla conoscenza, spesso però maldestramente confuse: la cultura non sempre implica conoscenza, la conoscenza, dal canto suo, sempre implica cultura. In questa precisa ottica trasversale vanno collocati i princìpi espressi sia dalla matematica fibonacciana che dai dipinti leonardeschi: l’armonia, la proporzione, in natura seguono certe metriche, certe leggi ben delineate. Principio del bello che trova riscontro tanto nella dimensione poetica quanto in quella pittorico-architettonica. Il divenire della progressione di Fibonacci si tramuta, trasfigurandosi, nell’esperienza dell’avvicinamento sempre più prossimo, ma mai raggiunto, alla perfezione, richiamando a sé quei valori antichi, ma sempre molto attuali, di ricerca del simmetrico. Musica, quindi, come inchiesta sul bello, come tensione verso una perfezione che può solo essere pensata ma mai esperita.

Matematica, musica e arte: sentieri paralleli verso la vetta della conoscenza

“Tutto scorre”, sosteneva Eraclito nel suo filosofare ispirato dall’acqua e votato al divenire, senza dubbio contrapposto al tema della filosofia permanente dell’essere di Parmenide: correnti divergenti pur egualmente ispirate dalla ricerca della causa mundi. Come la Sezione aurea rappresenta geometricamente il particolare rapporto tra segmenti di una semiretta, allo stesso modo la Serie di Fibonacci indica una particolare progressione numerica nella quale i rapporti tra i numeri assumono un valore singolare; identicamente, la Musica delle sfere celesti rispetta questa stessa legge che altrettanto riscontriamo nelle corrispondenze strutturali della Grande piramide di Giza, per esempio. La pietra filosofale tanto cara agli alchimisti, può essere forse ravvisata proprio in tali ordini: ecco perciò il leonardiano Uomo vitruviano, nel quale le proporzioni delle parti corporee soggiacciono a ben precise leggi regolatrici. Come Penelope tesseva la tela per poi disfarne l’ordito la notte, stessa cosa pare accadere all’incedere della conoscenza: far progressi per poi, di tutto punto, dimenticarne le trame senza però abbandonarne il fuso. Chissà che proprio in questo risieda l’ironia del creatore, chissà che nei giorni da qui a venire non si possa, finalmente, mutare il nostro paradigma iniziale da un «lasciate ogni speranza voi ch’intrate» a un più lieto «…e uscimmo a riveder le stelle».

Keith Devlin
I Numeri Magici di Fibonacci - Libro >> http://goo.gl/IiUSNR
L'Avventurosa scoperta che cambiò la storia della matematica


sabato 28 novembre 2015

10 regole per stare in forma



10 regole per stare in forma

Scopri 10 regole, semplici ed efficaci, per perdere peso e guadagnare salute ed energia fisica

di Simone Soldani - 25/11/2015



10 regole per stare in forma

Per rimanere in salute è necessario adottare un’alimentazione adeguata unita ad uno stile di vita equilibrato.
Una trattazione esaustiva sull’alimentazione e sugli stili di vita non è possibile farla ora, tenete a mente però quanto sto per dirvi.

Alimentazione e stile di vita

1) Fate piccoli pasti quotidiani (4-5), piuttosto che riunire tutti gli alimenti in uno o due pasti abbondanti, perché il pericolo è quello di assumere più kcal del vostro fabbisogno, con il rischio di andare incontro a una condizione di sovrappeso o di obesità.
È bene ricordare che l’obesità è uno dei fattori di rischio per lo sviluppo di numerose patologie croniche tra le quali: malattie cardiache e respiratorie, diabete mellito di tipo 2, ipertensione arteriosa e alcune forme di cancro.
L’aumento di peso è inoltre un fattore di rischio per i dolori vertebrali, in quanto aumenta i carichi e le pressioni a livello delle strutture del rachide, portandole ad un’usura precoce.
Quanto detto si ripercuote negativamente sia sulla qualità che sulla durata di vita.

2) Sostituite i carboidrati raffinati con carboidrati e cereali integrali, perché più ricchi di fibre, di vitamine del gruppo B e sali minerali, determinando a parità di carboidrati raffinati un senso di sazietà maggiore, valido aiuto per chi necessita di tenere sotto controllo il proprio peso corporeo.

3) Riducete il consumo di carne ed incrementate il consumo di pesce come il salmone, il branzino, l’orata, le sardine, etc.
Dovete sapere che i grassi che si trovano nei pesci (a differenza di quelli della carne) sono costituiti solamente per un 20-25% di grassi saturi dannosi per la vostra salute, ma la rimanente percentuale da grassi insaturi tra cui i preziosi omega-3.
Gli acidi grassi omega-3 riducono l’infiammazione, controllano la coagulazione sanguigna e il livello di trigliceridi, sono quindi un valido aiuto per la vostra salute.

4) Consumate sempre un’adeguata quantità di frutta e verdura, che sia possibilmente di stagione e cruda, ricca di vitamine, sali minerali e oligoelementi.
Il numero di porzioni di vegetali che bisogna assumere in una giornata tipo varia dalle 4 alle 6 (es. 3 di verdura e 2 di frutta).

5) Bevete tanta acqua, specialmente se vi trovate nelle stagioni calde, al termine di un allenamento o in qualsiasi altra situazione sia necessario.
Bisogna bere piccole quantità di acqua durante tutto il corso della giornata e non attendere lo stimolo della sete. Infatti dopo diverse ore che non bevete e avvertite un forte senso di sete, il vostro organismo si trova già in una condizione di disidratazione. Abituatevi a bere piccole quantità di liquidi anche quando non ne avvertite il bisogno.

6) Evitate il consumo quotidiano di caffè, ammettendolo solo in occasioni sporadiche e motivate.
Il caffè è una bevanda nervina per la presenza di caffeina al suo interno. La caffeina è uno stimolante del sistema nervoso; se assunta in quantità eccessiva può causare agitazione, nervosismo e insonnia.
Un valido sostituto al caffè tradizionale è il caffe d’orzo, bevanda preparata come un normale caffè con la differenza che è privo di caffeina.

7) Limitate il consumo di dolci, soprattutto quando essi sono preparati con farine raffinate, con zucchero bianco, con crema, cioccolato e marmellate industriali, perché oltre ad ostacolare la funzione digestiva, contribuiscono ad alterare il tasso lipidico e glucidico nel sangue. Come se ciò non bastasse, sono alimenti molto calorici, che rendono difficile il mantenimento del peso forma, laddove il consumo è quotidiano ed eccessivo.

8) Acquistate alimenti biologici, relativamente poveri di residui tossici provenienti da concimi chimici, diserbanti e altre sostanze dannose per la vostra salute.
Al supermercato o nel negozio sotto casa non spaventatevi dell’aspetto di un frutto o di un ortaggio biologico, spesso di dimensioni ridotte e diciamocelo anche più “bruttino” dei prodotti non biologici, sono prodotti così come gli troviamo in natura.

9) Evitate il fumo sempre e comunque, perché oltre ad essere un fattore di rischio per il cancro al polmone, le sue oltre 4000 sostanze presenti nel tabacco, aumentano la probabilità di contrarre la bronchite cronica ostruttiva e le cardiopatie ischemiche.
L’aspettativa di vita di un fumatore tende ad essere mediamente di 10 anni inferiore rispetto a colui che non fuma, per non parlare poi della riduzione della qualità di vita.

10) Praticare una moderata e regolare attività fisica fin dall’età dello sviluppo, permette di mantenervi in salute, più di qualsiasi farmaco o cura miracolosa.
A tavola come nella vita lasciatevi guidare dall’equilibrio e dal buon senso!

Bernard Jensen
Disintossicati e Recupera la Salute in 11 Giorni - Libro >> http://goo.gl/tAu4I2


venerdì 27 novembre 2015

Fumare fa venire l’asma



Fumare fa venire l’asma anche a figli e nipoti?

È possibile che le abitudini al fumo di padri (e nonni) aumentino il rischio di asma nei figli e nipoti che nasceranno?

di Fiamma Ferraro - 26/11/2015



Fumare fa venire l’asma anche a figli e nipoti?

Per la salute, le conseguenze dannose dell’abitudine al fumo sono a quanto pare ancora peggiori di quanto si ritenesse.

Fumare nuoce non solo la salute dei fumatori stessi
Per via del fumo passivo, danneggia anche la salute delle persone che si trovano in ambienti chiusi in cui vi sono dei fumatori ma, da quello che sembra emergere in alcuni recenti studi, anche la salute dei discendenti (figli e nipoti) da persone che, pur in passato, prima ancora della nascita di figli e nipoti, hanno fumato per anni.

Mentre è ben noto che una madre, durante la gravidanza (e preferibilmente anche nel periodo precedente una gravidanza pianificata) deve sforzarsi di non fumare (e per fortuna l’istinto materno fa sì che anche le fumatrici più accanite in genere ci riescano), i padri, invece, pur evitando di fumare in presenza di un neonato-bambino o di una moglie/figlia/nuora incinta, in genere non si preoccupano di non fumare nel periodo precedente il concepimento.

Hanno pertanto sollevato un certo stupore i risultati di uno studio, presentato all’ultimo congresso della European Respiratory Society a Monaco di Baviera, che ha, per la prima volta, messo in luce come l’abitudine al fumo dei padri possa, anche nei casi in cui abbiano smesso di fumare ben prima del concepimento, influire negativamente sulla salute respiratoria dei futuri figli, aumentando il loro rischio di diventare asmatici.

Per questo studio, condotto dalla Dr. Cecile Svanes presso l'Università di Bergen in Norvegia, i ricercatori hanno esaminato il numero di anni durante i quali i padri avevano fumato prima del concepimento, ed hanno riscontrato una proporzione più elevata di casi di asma nei figli nati anche anni dopo che i padri avevano smesso di fumare.

Da cosa dipende l'incidenza dell'asma

L'incidenza dell’asma è risultata correlata al numero di anni durante i quali il genitore aveva fumato, ed ancora più elevata nei figli di padri che avevano iniziato a fumare prima ancora di aver compiuto 15 anni. 
Quanto alle nonne: uno studio condotto in Svezia su 44.863 paratecipanti ha esaminato la frequenza dell’asma nei nipoti (non nei figli) di nonne che avevano fumato nei periodi in cui erano incinte, e ha riscontrato che nei nipoti di queste nonne la presenza di casi di asma era aumentata in misura pari al 10-22%, anche se solo le nonne, e non le madri, avevano fumato durante la gravidanza.

I ricercatori hanno ipotizzato varie possibili cause, tra cui delle possibili alterazioni genetiche, alle quali potrebbero essere attribuiti i risultati in questione, senza peraltro arrivare a conclusioni abbastanza  sicure.
Sono ora in programma altri studi, tra cui un nuovo studio, sempre in Svezia, per ricercare l’effetto prodotto sul rischio d’asma dei nipotini di nonne che fumavano mentre portavano in grembo non le madri ma i padri di questi nipotini.

Pertanto, nonostante il numero ridotto di studi sull’argomento, siamo in presenza di uno stimolo in più per indurci a smettere di fumare: sembrerebbe infatti che mettiamo rischio, fumando, non solo la buona salute nostra e (con il fumo passivo) dei conviventi, ma anche quella dei figli, pur se non ancora concepiti, e dei nipoti!
 
Nota sull'autrice
La dott.ssa Fiamma Ferraro per diffondere in Italia la conoscenza dell’importanza di una respirazione funzionale, per l’ASMA ed altre malattie, in base agli studi del medico prof. K. Buteyko e di altri scienziati, propone una serie di appuntamenti e corsi.

Francesco Varricchio
Smettere di Fumare - Libro >> http://goo.gl/NlGl26
Con il metodo "Respiro solo aria pura"

Smettere di Fumare


giovedì 26 novembre 2015

L'Amore Non Fa Soffrire



L'Amore Non Fa Soffrire

7 strategie per non ammalarsi d'amore

di Ettore Amato



L'Amore Non Fa Soffrire - Libro

“Libera la tua mente dai pensieri errati che hai sull’amore
e vedrai che anche tu potrai finalmente dire che l’amore NON fa soffrire”
Ettore Amato

Perché è così difficile vivere una lunga storia d’amore felice, romantica e appagante? Quali meccanismi ti spingono a scegliere il partner sbagliato? E quali fattori ti possono guidare verso il compagno più in sintonia con te?

Ti hanno sempre detto che l’amore è sofferenza.
Se non piangi non è amore.
Se non soffri non sei veramente innamorato!

Quello che davvero ti impedisce di vivere oggi il vero amore sono i pensieri e le convinzioni che hai e che spesso non sono nemmeno tuoi (infatti sono stati istallati nel tuo cervello durante l’infanzia). Il problema è che tutto quello che hai letto, visto e sentito sull’amore ha condizionato pesantemente il tuo modo di viverlo.

Ma ora stai per scoprire:

I fattori che ti spingono a fare le scelte giuste e sbagliate in amore
Le convinzioni che ti impediscono di trovare il partner più in sintonia con i tuoi valori
Perché la favola dell’anima gemella ti ha solo allontanato dalla vera felicità
Come utilizzare il giusto linguaggio dell’amore
La differenza tra bisogno e amore
La differenza tra l’innamoramento e l’amore
Perché le aspettative possono distruggere la tua relazione
Come i sensi di colpa avvelenano l’armonia della coppia
Le 7 strategie per vivere una relazione felice
Inoltre comprenderai anche perché in amore ti comporti sempre nello stesso modo e sulla base di quali meccanismi hai scelto o scegli il tuo partner.


Un modo diverso di vedere l'amore - Estratto da "L'Amore Non Fa Soffrire" libro di Ettore Amato

Quante volte hai detto che "così non può continuare"? Che "ormai si litiga solo"? Che "non è più come prima"?

Quando queste frasi iniziano a diventare troppo ricorrenti, è arrivato il momento di comprendere che la tua relazione potrebbe essere arrivata a un punto critico e che devi assolutamente fare qualcosa, se vuoi davvero provare a farla continuare.

Se invece le tue precedenti storie d'amore sono terminate quasi sempre facendoti soffrire e pensi che tutti gli uomini e tutte le donne che incontri siano a questo mondo solo per farti piangere e impedirti di essere felice in amore, adesso hai l'opportunità di comprendere gli errori che potresti aver commesso. In questo modo potrai evitarli o almeno prevenirli nella tua prossima relazione.

Voglio essere chiaro con te. Dopo aver letto questo libro, potresti anche accorgerti che quello che stai vivendo in questo momento è solo un surrogato dell'amore, legato ai tuoi bisogni o ai comportamenti che scoprirai andando avanti nella lettura. Potresti anche renderti conto che la tua relazione è arrivata al capolinea o, forse, che non sarebbe mai neppure dovuta iniziare.

Queste pagine vogliono essere (e mi auguro che lo siano) il primo passo per liberarti dalle catene delle convinzioni sull'amore alle quali ti hanno abilmente legato e che non ti permettono di vedere e vivere finalmente l'amore in una maniera nuova, lontana dall'idea di sofferenza e privazione a cui siamo abituati.

Naturalmente, molto dipenderà da te e dal modo in cui leggerai questo libro. Se lo farai con apertura mentale e senza restare ancorato alle tue convinzioni e pregiudizi, ne riceverai grandi benefici. Nel libro ci saranno alcuni concetti chiave ripetuti e ai quali farò riferimento diverse volte. È molto importante che tu comprenda bene questi meccanismi di pensiero che mettiamo in atto in maniera inconscia e che possono condizionare i tuoi comportamenti, impedendoti di vivere l'amore in maniera sana e potenziante.

In queste pagine troverai spiegata una parte del metodo Amore Maleducato™ e comprenderai che se vuoi cambiare in meglio i tuoi rapporti e vuoi vivere una relazione più felice, non puoi aspettare che arrivi l'anima gemella, il principe azzurro o la principessa rosa. Capirai che l'amore è fatto di ranocchi che puoi baciare, quanto e dove vuoi, ma raramente si trasformano in bellissimi uomini o in fantastiche donne.

Ti renderai conto che non si può cercare la felicità fuori di noi o aspettare che qualcuno arrivi e magicamente ci renda felice. Tutti vogliamo essere felici, vogliamo essere capiti e vogliamo che qualcuno faccia tutto questo per noi, ma se tutti desideriamo le stesse cose, chi potrà accontentarci? Ci vorrebbe qualcuno che preferisca la nostra felicità alla sua, qualcuno che non abbia desideri o aspettative e che non desideri essere capito e vedere i suoi bisogni soddisfatti.

Credi davvero che possa esistere una persona così? Credi davvero che qualcuno possa vivere la propria vita in secondo piano, assecondando sempre i tuoi desideri? Accanto a te vuoi uno schiavo fedele e insoddisfatto, oppure cerchi un compagno con cui condividere la tua vita?

Amore Maleducato™ nasce proprio dalla certezza che tutta la sofferenza che oggi le persone vivono nel rapporto di coppia sia dovuta alle convinzioni sbagliate che hanno sia sull'amore sia sulle relazioni.

C'è bisogno di nutrire la nostra mente con nuovi pensieri, liberandola da tutte queste false credenze nelle quali il tempo, la società, i media, la religione e tutti quelli che nel corso dei secoli hanno parlato di amore, ci hanno imprigionato, impedendoci di essere felici. Pensare all'amore come a un'emozione da cercare fuori di noi, qualcosa che ci spetta di diritto e che il partner deve darci, quasi fosse un suo obbligo morale soddisfare ogni nostro bisogno, non fa che alimentare una visione distorta della vera essenza di questo sentimento.

Durante i miei seminari e le sessioni private ascolto sempre più persone dire che l'amore fa soffrire; ma siamo proprio sicuri che sia l'amore a fare soffrire?

Se ti fermi a riflettere, ti accorgerai che finché l'amore è presente nella tua vita la sofferenza non esiste. Solo quando inizia ad allontanarsi, quando lo pretendiamo o lo confondiamo con un bisogno che il partner deve assolutamente soddisfare, quando lo riduciamo a una serie di richieste, solo allora inizia la sofferenza. È la mancanza d'amore a fare soffrire e non la sua presenza. Fino a quando i nostri pensieri saranno questi, non vorremo vivere l'amore per paura di soffrire, ma soffriremo a causa della sua mancanza.

Il libro è diviso in tre parti, ognuna delle quali serve a farti comprendere cosa fare per smettere di "ammalarti d'amore".

Nella prima parte, ti parlerò delle convinzioni che abbiamo sull'amore. I pensieri che hai condizionano infatti la tua vita e il tuo modo di vivere l'amore.
Nella seconda, invece, conoscerai le sette strategie che devi assolutamente mettere in pratica se vuoi finalmente vivere una relazione felice ed equilibrata.
Nella terza parte, troverai degli esercizi per approfondire e comprendere meglio tutto quello che hai letto. Ti aiuteranno a riflettere immediatamente sulla tua visione dell'amore.
E ora, non mi resta che augurarti una buona lettura.


Indice

Prefazione - Qualche domanda sull’Amore

Introduzione - Un modo diverso di vedere l’amore

Prima parte
Pensieri e convinzioni sull’Amore

La domanda più difficile
L’Amore fa soffrire
Il come e il perché dell’amore
I pensieri sull’amore
Liberati dalle convinzioni
Cercare la soddisfazione di un bisogno nell’amore
Tutta la verità sull’amore
Innamoramento e Amore

Seconda parte
Le sette regole dell’amore

Prima regola
Evita di creare aspettative che non potrai mantenere

Seconda regola
Non idealizzare l’altra persona

Terza regola
Ricorda le promesse che hai fatto

Quarta regola
Non vedere solo le cose negative

Quinta regola
Smetti di essere egoista

Sesta regola
Non confondere i cani con i gatti

Settima Regola
Smetti di supporre e impara a dire quello che pensi

Abbandona i sensi di colpa

Terza parte
Allenati all’Amore

Esercizi per l’Amore

E ora, finito il libro... che si fa?

Non resta che essere grati

L'autore


Ettore Amato
L'Amore Non Fa Soffrire - Libro >> http://goo.gl/qHh86P
7 strategie per non ammalarsi d'amore


mercoledì 25 novembre 2015

Mal di schiena: sai che dipende dalle tue emozioni?



Mal di schiena: sai che dipende dalle tue emozioni?

Scopri qual è il significato emotivo del tuo mal di schiena e come risolverlo lavorando sulle emozioni

di Francesca Rifici - 24/11/2015



Mal di schiena: sai che dipende dalle tue emozioni?

Il mal di schiena colpisce diverse persone e una buona parte ha imparato a convivere con questa problematica che diventa così compagna nella quotidianità.
Il mal di schiena è un classico esempio di dolore riflesso di cui diverse volte abbiamo parlato.

Mal di schiena: cos’è un dolore riflesso?

Un dolore riflesso è un dolore che viene avvertito in una zona del corpo ma che vede la sua reale origine in un’altra zona, spesso annessa o vicina, altre volte invece più lontana.
Un dolore si considera riflesso quando colpisce una zona del corpo di per sé non considerata vitale, come invece lo sono gli organi interni (cuore, polmoni, reni ecc.).
La schiena determina il nostro sostegno ma non è un organo vitale. Quando fa male, nella maggioranza dei casi, si tratta del riflesso di un disequilibrio presente a carico di un organo o apparato. Questo non vale ovviamente nei casi di ernia (anche se spesso l’ernia è la conseguenza anch’essa di un disequilibrio a carico di un organo).

Mal di schiena e i significati emotivi

Possiamo suddividere per maggiore comprensione la nostra schiena in tre zone: cervicale, dorsale e lombare. Il mal di schiena colpisce solitamente una di queste zone o più di una.
Ogni zona colpita ha una spiegazione fisica e una emotiva. Oggi vogliamo soffermarci sui significati emotivi che corrispondono ad ognuna di queste zone.
Zona cervicale: il dolore in zona cervicale che si estende alle spalle indica paura di non farcela, mostra la sensazione di sentire troppo peso rispetto a quello che si è in grado di sostenere e rispetto alle situazioni circostanti. È necessario in questi casi saper focalizzare bene l’attenzione in un’unica soluzione senza disperdere le energie in troppi pensieri o attività.

Zona dorsale: quando il dolore colpisce qui, ci indica che c’è una rabbia inespressa o una situazione che proprio fa arrabbiare ma non riusciamo a cambiare. La rabbia si alterna ad un sentimento di tristezza e preoccupazione che al tempo stesso ci rende difficoltoso vivere la sensazione di distacco e separazione dal vecchio per aprirci al nuovo.

Zona lombare: il dolore indica instabilità, insicurezza, mancanza di radici e di certezze. Quando il dolore compare in zona lombare, significa che è necessario chiarire chi siamo, dove vogliamo stare e cosa vogliamo fare di noi stessi. Non è semplice farlo, certamente, ma diventa indispensabile.


Jenny Sutcliffe
Mal di Schiena - Conoscerlo per Evitarlo - Libro >> http://goo.gl/XRVB80
Per chi ha problemi di schiena e per chi vuole prevenirli


Riccardo Rodriguez y Baena, Paolo Gaetani, Lorenzo Panella
Il Grande Libro del Mal di Schiena >> http://goo.gl/iScroR
Prevenire e curare il dolore, per continuare a condurre una vita normale


martedì 24 novembre 2015

Mente: lo sapevi che in realtà ne abbiamo 3?



Mente: lo sapevi che in realtà ne abbiamo 3?

Sono 3 le menti con cui esprimiamo il nostro essere. Il libro "La Mente Quantica" ci spiega come possiamo controllarle per manifestare la realtà che desideriamo

La redazione S&C - 23/11/2015



Mente: lo sapevi che in realtà ne abbiamo 3?
 
Estratto dal libro di "La mente Quantica" di Vincenzo Fanelli e William Bishop

Le 3 menti: parte razionale, inconscio, sè superiore

"Ormai è abbastanza risaputo che la nostra mente è divisa in due parti: razionale e inconscia.
La prima si occupa di tutte le funzioni logiche, della matematica, dell’articolazione della parola, dell’analisi, della percezione spaziale/temporale e di tutto quello che ha a che fare con la razionalità.
L’inconscio si occupa delle emozioni, della creatività, dei sogni, del linguaggio non verbale ed è irrazionale.
Si tende a collocare la parte razionale nell’emisfero sinistro del nostro cervello, mentre l’inconscio nella parte destra.
In parte condivido quest’affermazione, ma è più probabile (anche grazie alle ricerche più recenti in relazione ai neuro-peptidi) che la parte emotiva si trovi anche in altre parti del corpo. Ma questa non è la sede per affrontare quest’interessante e intricato argomento.

Spesso pensiamo che la vita si affronti grazie all’esclusivo ausilio della ragione e che l’inconscio sia qualcosa di sommerso e di poco importante. Pensiamo che gli obiettivi della nostra esistenza possano essere progettati e amministrati senza tener conto di questa parte invisibile ma presente.

Se così fosse, tutte le nostre mete dovrebbero essere raggiunte, invece questo non accade: resistenze interiori, demotivazione, paure e ansie spesso ci allontanano dal percorso che razionalmente abbiamo stabilito. Nessuno ti ha mai detto che il primo passo da fare è analizzare la tua parte sommersa, il suo “programma occulto” e le convinzioni incise dentro di essa.

La metafora più calzante che può permetterti di comprendere quanto il nostro inconscio sia importante è quella dell’iceberg: quest’ultimo si muove nel mare grazie alle correnti che fanno presa sulla parte sommersa che è molto più grande di quella emergente. Non si muove grazie al vento che soffia sulla parte fuori dall’acqua.

Allo stesso modo, noi ci muoviamo nella nostra esistenza in base alle correnti pulsionali che fanno presa sull’inconscio, alle convinzioni (limitanti e potenzianti) e alla programmazione interiore.

Correnti Pulsionali

Buona parte del nostro programma mentale si forma nei nostri primi anni di vita, soprattutto dai 0 ai 3 anni: tendiamo ad assorbire come “spugne” tutte le informazioni che riceviamo dai nostri genitori e altri adulti significativi.
La programmazione prosegue fino ai 18/20 anni circa grazie a scuola, gruppo sociale e mass media. Si tratta di un programma occulto che sfugge al controllo della parte razionale: le aspettative che abbiamo riguardo al nostro futuro e al nostro presente non sono influenzabili con il semplice pensiero se quest’ultimo va contro la programmazione inconscia.
Il semplice pensare positivo serve a poco se hai delle credenze interiori che lottano contro. Ecco perché diviene importante lavorare sulla nostra programmazione interiore, altrimenti è come cercare di abbattere una diga con un debolissimo filo di acqua.

Un argomento che va tanto di moda negli ultimi anni è la Legge dell’Attrazione. Questa legge è il frutto di un grosso errore concettuale in quanto afferma che quello che facciamo, pensiamo e proviamo torna indietro.

In realtà, per la meccanica quantistica (che vedremo meglio in seguito) non si attira nulla ma ci si sposta su altre linee di realtà.
La maggior parte dei sostenitori di questa legge tende a sorvolare sulla questione della programmazione mentale inconscia esortando la gente a un atteggiamento positivo e a visualizzare quello che si desidera manifestare. In questo modo si realizzeranno solo gli obiettivi in linea con la programmazione interiore; tutto quello che va contro è destinato a fallire. Come puoi notare, questa legge (spiegata in questo modo) è superficiale e ha diverse lacune.

Quindi, quando desideri manifestare qualcosa, il messaggio parte grazie alla tua parte logica e si dirige verso l’inconscio.
Poi cosa accade?

È l’inconscio l’artefice del Manifesting?
In realtà esiste una terza mente, quella Universale, che raccoglie il messaggio.
Quindi, vi dev’essere un allineamento tra le “3 menti” affinché tu possa manifestare la realtà desiderata, sintonizzarti sulla linea di vita desiderata.

L’Energia Universale è un immenso oceano in cui siamo immersi e di cui facciamo parte. Non si tratta di un’energia inerte, ma possiede un’intelligenza divina.

Noi ne facciamo parte come un’onda nel mare: da un lato vi è un’onda separata, dall’altro si tratta di pura illusione in quanto tutto è mare.
La capacità di Manifestare si concretizza grazie alla connessione con l’Energia Universale.
In realtà noi siamo sempre collegati ad essa, ma in maniera troppo esile per potere Manifestare quello che desideriamo tutto le volte che lo desideriamo.
Diventa importante, quindi, comprendere le sue leggi e come sia possibile aumentare la connessione con l’Universo.

Il lavoro che ti propongo è il seguente:
Apprendere le leggi dell’Energia Universale.
Imparare a rimuovere i limiti del tuo programma mentale.
Apprendere l’antico segreto del Focus Universale.
Conoscere le chiavi del Manifesting.

Questo è un passo decisivo per comprendere il codice segreto della Matrice, perché in questo modo è possibile aumentare le proprie capacità per manifestare la realtà desiderata."

William Bishop, Vincenzo Fanelli
La Mente Quantica - Libro >> http://goo.gl/y3Oln7
Cambia la tua realtà: 3 leggi quantiche, ingegneria neurolinguistica e Focus Universale


lunedì 23 novembre 2015

Che cos'è il dolore cronico?



Che cos'è il dolore cronico?

Parliamo di dolore cronico quando il dolore dura a lungo, con difficoltà di attribuzione di una diagnosi e di una terapia

di Eleonora Poletti - 19/11/2015



Che cos'è il dolore cronico?

Il dolore è un segnale di allarme che si manifesta quando il cervello, attraverso i nocicettori, percepisce l’esistenza di un danno all’interno del corpo. La sua manifestazione può avvenire secondo differenti modalità. Possiamo assistere a manifestazioni di dolore passeggero e localizzato, dove, individuata la causa, può seguire una cura; oppure a manifestazioni ben più invasive e durature con difficoltà di attribuzione di una diagnosi e di una terapia. In questo secondo caso, il dolore può divenire una fonte di disagio talmente forte da cronicizzarsi, rendendo la vita di chi ne è affetto, logorante ed estenuante.
I casi di cronicizzazione del dolore sono causati, a livello nervoso, da un fenomeno che si definisce sensibilizzazione, che avviene quando i recettori corporei del dolore si attivano più frequentemente a ogni minima stimolazione. Così facendo la soglia del dolore corporeo si abbassa sempre più.

L'origine del dolore cronico

Per comprendere il dolore cronico è importante sapere che la sua origine è in realtà multifattoriale e che la sua manifestazione dipende da svariati fattori quali:

•    sistema sensoriale;
•    segnali di pericolo;
•    input muscolare;
•    contesto;
•    cultura;
•    esperienza passata del dolore,
•    paura e ansia,
•    risposta allo stress,
•    qualità del sonno,
•    bilanciamento tra lavoro e vita.

Il dolore inoltre coinvolge molteplici sistemi all’interno del corpo, quali:

•    il sistema immunitario,
•    il sistema endocrino,
•    Il sistema nervoso.

Quando il dolore persiste a causa della sensibilizzazione, possono verificarsi strane manifestazioni, come la sua diffusione in tutto il corpo, oppure in distretti senza alcuna attinenza con il trauma.

La sensibilizzazione

Il fenomeno della sensibilizzazione spiega perché talvolta il dolore permanga nonostante, in realtà, il corpo stia guarendo.
In assenza di un danno organico manifesto è quindi necessario considerare il dolore diversamente. Per interrompere tale fenomeno e ridurre o estinguere il dolore è necessario fermarsi e iniziare a cambiare abitudini di vita.
In tal senso, vi sono alcuni accorgimenti che possono aiutare:

•    smettere di avere paura di rivivere il dolore,
•    deconcentrare la mente dall’ascolto costante del dolore,
•    ascoltare il corpo solo quando realmente necessario,
•    smettere di temere che quel dato dolore possa essere sinonimo di un danno corporeo,
•    ricordare che il dolore può esistere anche senza un trauma e viceversa,
•    ricominciare a fare quei movimenti di cui si teme si possa manifestare dolore,
•    ricominciare a muovere il corpo in modo sciolto,
•    comprendere le ragioni psicologiche sottostanti il dolore,
•    comprendere il messaggio che il dolore porta con sé e poi lasciarlo andare,
•    fare in modo che il dolore, non diventi una scusa per non attuare cambiamenti nella propria vita.

Il dolore è un segnale d’allarme che non deve essere ignorato ma compreso, curato e abbandonato, per permettere a chi soffre di ricominciare a vivere sereno e senza blocchi.

Blake H. Tearnan
Dolore Cronico >> http://goo.gl/x3DDjh
Come impedire che controlli la tua vita - Dieci semplici soluzioni


venerdì 20 novembre 2015

Perché il cielo è azzurro?



Perché il cielo è azzurro?

Il cielo è azzurro a causa della luce. Il dizionario enciclopedico di Fisica quantistica ci spiega perché!

La redazione S&C - 19/11/2015



Perché il cielo è azzurro?

Nel dizionario enciclopedico di Fisica Quantistica è tutto spiegato nei dettagli: ogni esperimento, ogni fenomeno, ogni personaggio rilevante nella storia della Fisica viene raccontato con parole semplici e chiare.

Ecco perché vi proponiamo un altro estratto.

Estratto dal “Dizionario enciclopedico di fisica quantistica” di John Gribbin

Perché il cielo è azzurro?
Il cielo è azzurro perché la luce proveniente dal Sole è diffusa dall’impatto con le molecole d’aria.
 
La luce

Con il termine “luce” ci si riferisce normalmente alla gamma di radiazione elettromagnetica, percepibile dall’occhio umano, con una lunghezza d’onda variabile dai 380 ai 750 nanometri.

Si tratta, in realtà, di una parte dello spettro elettromagnetico, delimitata dalla radiazione ultravioletta e da quella infrarossa.

Corrisponde, in termini di colori, alla gamma dell’arcobaleno, dal rosso (onde più lunghe) al violetto (onde più corte), passando progressivamente attraverso l’arancio, il giallo, il verde, il blu e l’indaco.

L’occhio umano si è evoluto e adattato in modo da essere sensibile alla luce perché la luce è presente: la radiazione di questa parte dello spettro è prodotta in abbondanza dal Sole e non è assorbita dall’atmosfera terrestre, cosicché raggiunge il suolo.
 
Perché albe e tramonti sono rossi?

La luce, a lunghezze d’onda superiori (ovvero nella posizione rossa dello spettro), interagisce molto meno con l’atmosfera terrestre rispetto a quanto accade con le lunghezze d’onda inferiori (porzione blu dello spettro).
Ecco perché albe e tramonti sono rossi, sulla base del residuo di luce proveniente più o meno direttamente dal Sole, mentre il cielo nel complesso è di colore azzurro-blu, sulla base della luce che interagisce con l’atmosfera.

Ci sono particelle disperse nell’aria?

Sebbene John Tyndall, fisico irlandese noto per le sue doti di divulgatore scientifico, avesse compreso già nel 1860 che il colore del cielo era dovuto alla diffusione della luce, egli aveva ipotizzato che tale fenomeno fosse dovuto a piccole particelle di polvere o a goccioline disperse nell’aria (mentre in realtà ciò provoca la colorazione intensamente rossa del cielo all’alba e al tramonto).

In seguito, gli fu suggerito che probabilmente erano proprio le molecole d’aria a operare buona parte della diffusione responsabile della colorazione del cielo, ma fu solo nel 1910 che Albert Einstein lo dimostrò inequivocabilmente, servendosi del modo in cui la luce è diffusa dall’atmosfera, per giungere a una stima delle dimensioni delle molecole e del valore del numero di Avogadro.

John Gribbin
Dizionario Enciclopedico di Fisica Quantistica con illustrazioni - Libro >> http://goo.gl/6hvAOc
Dall'Acceleratore di particelle al campo del punto Zero - Q come Quanto


Il Linguaggio Segreto della Famiglia



Il Linguaggio Segreto della Famiglia

Genitori, figli, fratelli: vivere e comunicare serenamente in casa

di Tracy Hogg, Melinda Blau



Il Linguaggio Segreto della Famiglia - Libro

Nei suoi libri dedicati ai neonati e ai bambini, Tracy Hogg ha insegnato una verità preziosa: una comunicazione efficace è il segreto di un buon rapporto.

Per una madre questo significa saper interpretare le sfumature del pianto o i capricci del proprio figlio.
E in tutti gli altri casi?

Anche la famiglia ha il suo "linguaggio segreto" non verbale, che poi tanto segreto non è.
Basta saper decifrare gesti e atteggiamenti per costruire relazioni appaganti e un'atmosfera serena.

Un saggio importante che spiega come i rapporti famigliari siano molto più complessi della relazione tra genitore e figlio e che aiuta, attraverso una prospettiva più ampia, ad affrontare con occhi nuovi sfide quotidiane come la rivalità tra fratelli, la comunicazione e la gestione del tempo.

Sono moltissimi i genitori che hanno cercato nei libri di Tracy Hogg consigli e indicazioni per crescere al meglio i propri figli: in questo libro impareranno a ridisegnare la famiglia con una nuova consapevolezza, rendendola più felice ed equilibrata.

Non siete un nucleo isolato e non combattete da soli, ma fate parte di un universo globale con il quale potete confrontarvi per trarre sostegno e ispirazione.  Il nucleo familiare diventa così una «cooperativa», in cui le necessità di ciascun «socio» vengono prese in considerazione con la giusta attenzione, ricordando però che l'elemento più importante è la somma delle individualità. Il segreto per una famiglia felice è andare oltre la relazione esclusiva tra genitore e figlio, imparare dai propri errori e vivere nel presente agendo con responsabilità, empatia e autenticità. I genitori dovrebbero trasformarsi in leader amorevoli, capaci di coltivare i talenti dei figli facendoli allo stesso tempo sentire parte di un gruppo e lasciandoli liberi di esplorare il mondo in sicurezza, coinvolgendoli nell'ambiente che li circonda.

Nessuna famiglia è perfetta, ciascuna è un «lavoro in corso», ma non è mai troppo tardi per imparare a conoscersi e migliorare: vi sarà sufficiente individuare il vostro progetto familiare per riuscire a realizzarlo con consapevolezza e serenità.


Leggi un'anteprima del libro "Il Linguaggio Segreto della Famiglia"

Estratto - Il Linguaggio Segreto della Famiglia - Libro di Tracy Hogg e Melinda Blau
La famiglia è il luogo dove tutto inizia e tutto finisce.

È il luogo dove si impara cos'è l'intimità, dove tutti noi impariamo a «leggere» il prossimo, a rispettare gli altri e a relazionarci con loro. È dove gli adulti affinano l'intelligenza emotiva e l'autocontrollo, e dove i bambini imparano come gestire (e non a reprimere) i sentimenti e come tenere sotto controllo il comportamento. È il luogo dove tutti imparano a sacrificarsi per il bene comune. La famiglia è un riparo dalla tempesta.

Questo libro è stato concepito per aiutarvi a considerare il vostro NOI, ad accertarvi che tutti siano azionisti della famiglia; a mettere le relazioni al primo posto; a essere consapevoli del benessere di ciascun IO, specie quando nuove increspature turbano l'ecosistema della famiglia.

Vi presenteremo storie, promemoria e strategie, informazioni che, secondo noi, aiuteranno la vostra famiglia a generare adulti e bambini felici, generosi e disponibili, dei buoni cittadini.

Sono tantissimi concetti da digerire! Prendete quelli che funzionano per voi e consideratelo il vostro progetto per capire il «linguaggio segreto della famiglia», un'idea simile al «progetto felicità» di Gretchen Rubin, che lei definisce un «sistema per cambiare la vostra vita». Il suo bestseller, che si intitola appunto Progetto felicità, è, come lei stessa sottolinea, la storia del suo progetto di felicità. Si basa sulle sue esperienze, su quello che ha provato e imparato, i suoi valori e i suoi interessi. «Il vostro progetto potrebbe essere diverso dal mio.»

Lo stesso si può dire di un progetto per capire il linguaggio segreto della famiglia, un approccio per cambiare in meglio la vita familiare. Ma ogni famiglia è unica, diversa dalle altre come un fiocco di neve è diverso da qualsiasi altro. Non è detto che le famiglie ben gestite di cui si parlerà in queste pagine abbiano per forza di cose capito tutto, né che stiano facendo tutto in modo corretto. Si tratta piuttosto di tenere duro e di dare il massimo.

Tutte le famiglie sono piene di confusione, gioia, dolore, delusione, amore, risentimento e a volte tragedia. Nessuna famiglia ne è immune, e nessuna è perfetta o ideale: ciascuna è un lavoro in corso.

Per concepire il vostro personale progetto volto a capire il linguaggio segreto della famiglia, passate in rassegna le informazioni e le idee riportate in queste pagine, e stabilite quali potete applicare. Fate il test La famiglia è un gruppo (pp. 333-335) per valutare quanto siete focalizzati sulla famiglia. Stabilite quanto tempo e quanta energia volete investire nel progetto: potrebbe consistere nel leggere questo libro e cambiare così la vostra prospettiva, da centrata sul ruolo di genitore al family-think. Basterà questo a migliorare la vita familiare.

Il progetto potrebbe iniziare e terminare con la revisione della routine. Potrebbe essere ispirato da un particolare cambiamento in famiglia che richiede che tutti voi vi adattiate alla novità. Potrebbe essere una risposta a un problema che sta venendo fuori, e che finora non avete affrontato perché avete avuto troppe cose per la testa. Oppure potrebbe essere un ultimo, disperato tentativo di risolvere un problema in corso con un approccio più orientato verso il family-think.

Potreste anche scegliere di unirvi ad altri (individui e/o coppie) per studiare un progetto per capire insieme il linguaggio segreto della famiglia. Stabilite di leggere un capitolo al mese: un obiettivo fattibile, anche considerando le giornate fitte di impegni che tutti viviamo. Nel corso dell'anno, incontratevi in un bar, a casa di uno o dell'altro. L'unione fa la forza, ed è confortante sapere di non essere soli nell'affrontare le difficoltà. Stare insieme vi renderà anche più facile vedere le cose attraverso le lenti 3-F e a mantenere l'attenzione sul vostro progetto. Quando imparerete a conoscervi e ad assimilare alcune delle idee di base di questo libro, potrete allargare la cerchia. Il quinto mese, per esempio, leggendo il capitolo sui legami tra persone adulte, invitate i genitori o i fratelli e le sorelle a unirsi alla conversazione. A seconda dell'età dei figli, potete coinvolgere anche la generazione più giovane, specie quando si parla dei check-in familiari. E all'ultimo incontro dell'anno potrete festeggiare e premiare voi stessi per aver dedicato tanta riflessione e tanta energia a rafforzare la famiglia.

Quale che sia la vostra idea in proposito, il progetto familiare non dovrebbe portarvi a rimuginare sul passato. Nessuno di noi può sapere che cosa sarebbe accaduto se avessimo fatto le cose in modo diverso, se fossimo stati più accorti, comprensivi, attivi o coerenti, o se ci fossimo presi più cura di noi stessi o dei nostri figli: altre persone, altri eventi al di là del nostro controllo possono cambiare il percorso della famiglia. Inoltre, il passato non si può cambiare, quindi perché sprecare il tempo a biasimarci?

«Non sappiamo quanto tempo ci resta per stare insieme» scrisse una volta Tracy sul suo diario. «Conta solo quello che mi sta accadendo oggi.»

Speriamo che ogni tipo di progetto familiare vi aiuti adesso a prendere decisioni consapevoli sulla vostra famiglia, ispirandovi a parlare con altri genitori di quello che desiderano per la loro famiglia. È un atto di bilanciamento continuo tra coltivare i talenti dei figli e aiutarli a considerarsi come parte di un gruppo; tra proteggere i ragazzi e lasciare che esplorino il mondo da soli; tra soddisfare le necessità quotidiane dei vostri cari e aiutare altre famiglie.

Non è affatto facile, tuttavia è più probabile raggiungere un equilibrio se vediamo noi stessi come parte di una famiglia globale.

Come sostiene un vecchio adagio africano: «Se vuoi andare veloce, vai da solo. Se vuoi andare lontano, vai in compagnia».
Siamo convinti che, se tutti noi profondessimo pensieri ed energie nei nostri progetti familiari, il mondo intero ne beneficerebbe.

Immaginate come sarebbe la vita in generale se tutti gli adulti, non soltanto genitori e nonni, si sentissero azionisti della famiglia globale. Immaginate se insegnanti, terapeuti, legislatori, imprenditori, capi d'azienda, medici, avvocati divorzisti, guide spirituali, politici, leader e chiunque altro il cui lavoro abbia un impatto sulle famiglie e i bambini diventassero R.E.A.L. Immaginate che cosa accadrebbe se basassero le loro decisioni e le interazioni quotidiane su un senso di Responsabilità per tutte le famiglie e proponessero modi realistici e rispettosi per educarle e sostenerle. Immaginate se riuscissero a trovare in loro stessi l'Empatia per capire che cosa madri, padri e figli devono affrontare ogni giorno. Immaginate se fossero Autentici e ammettessero l'immane difficoltà di aiutare le famiglie bisognose. E immaginate che luogo migliore sarebbe il mondo se loro (e tutti noi) fossimo Leader amorevoli e coerenti.

Con la consapevolezza arriva il cambiamento.

Più di un decennio fa, Tracy Hogg presentò il concetto di «baby whispering» (ovvero capire il linguaggio segreto dei neonati e poi dei bambini) a una nuova generazione di genitori, ed esortò madri e padri a rallentare e a calmarsi. Tracy vi consigliava di fare un bel respiro e immaginare di che cosa poteva aver bisogno il bambino, e allo stesso modo si inizia a capire il linguaggio segreto della famiglia quando si applica lo stesso genere di saggezza e consapevolezza all'intero nucleo.

State accanto alla vostra famiglia, scoprite di che cosa ha bisogno. Siate consapevoli di quello che fate e attenti a come le vostre parole, i vostri comportamenti e il vostro ritmo influiscono sulle persone che vi stanno accanto.

Cominciate così come volete continuare. Rendetevi conto che non riguarda soltanto voi e vostro figlio. Fate sì che tutte le vostre relazioni siano una priorità.

E ricordate che la vostra famiglia non combatte da sola.


Indice

Prologo - La famiglia è importante

Cambiate prospettiva
Cos'è la vostra famiglia
Crescere e migliorare come individui
Niente è più importante delle relazioni
Legami familiari tra adulti
Il contesto: la vostra routine familiare
Gli azionisti della cooperativa familiare
Se le faccende domestiche sono una guerra
Affrontare il cambiamento
Litigi fra fratelli e sorelle
I conflitti tra genitori e figli
Coraggio familiare
Epilogo - Un riparo dalla tempesta

Postfazione - Il linguaggio segreto dei bambini: che cosa ci ha lasciato

Ringraziamenti

Appendice 1 - La famiglia è un gruppo - Il test
Appendice 2 - Dodici domande fondamentali per risolvere i problemi della famiglia come gruppo

Bibliografia


Tracy Hogg, Melinda Blau
Il Linguaggio Segreto della Famiglia - Libro >> http://goo.gl/MjjONR
Genitori, figli, fratelli: vivere e comunicare serenamente in casa


giovedì 19 novembre 2015

Therapeutic Relax Spa Music 432 Hz - Vol. 2



Therapeutic Relax Spa Music 432 Hz - Vol. 2

Natural Music 432 Hz

di SPA Music Institute



Scopri la musica a 432Hz

l'accordatura aurea si riferisce a una speciale intonazione, storicamente impiegata in alcuni teatri e corti europee, che fissa il LA centrale a 432 Hz (hertz).
Questa accordatura è stata poi sostituita nel tempo da quella con il LA corista 440 Hz, adottato come standard nel secolo scorso.

Però la musica e i suoni della natura sono accordati su 432 Hz e non su 440 Hz.

La musica a 432 Hz agisce su tutto il corpo, stimola positivamente le onde alfa, favorendo un equilibrio tra i due emisferi cerebrali per un miglioramento di benessere, concentrazione e meditazione: è una musica "accordata" alla nostra biologia.

Oggi assistiamo a una straordinaria riscoperta dell'accordatura a 432Hz e a un rinnovato interesse che si manifestano in un'intensa attività di produzione musicale alternativa. In Italia, uno dei musicisti più attivi in questo campo è l'apprezzatissimo Capitanata, grazie alla sua etichetta CapitanArt, della quale oggi ti presentiamo l'ultimo lavoro.


Therapeutic Relax Spa Music - Vol. 2

Una musica terapeutica e rilassante che aiuterà il corpo e la mente a rigenerarsi!

Dopo i consensi ottenuti con il CD Therapeutic Relax Spa Music Vol.1 utilizzato in numerosi centri SPA E Wellness in Italia e all'estero siamo lieti di presentare il nuovo CD Therapeutic SPA Music Vol. 2

SPA Music Institute è un gruppo di talentuosi strumentisti che operano nell'ambito della Musica per il Benessere, in questo nuovo album la musica accordata sulle frequenze benefiche a 432 Hz apporta un piacere particolare all'ascolto stimolando attraverso queste speciali musiche: Benessere, Creatività e Relax.

Questa beatificante musica viene impiegata con successo da centri SPA, Yoga, Centri Termali, Cliniche e Centri di Massaggio ma anche nelle nostre case per creare quell'atmosfera di serenità e pace.

Le delicate melodie dei sensibili musicisti ci guidano e in uno stato di profondo rilassamento che è necessario per poter vivere un'esperienza di vero benessere fisico e psichico.

La musica di Therapeutic Relax Spa Music Vol.2 è anche uno spazio di rigenerazione per quella parte piu' profonda e sconosciuta di noi stessi.


Cosa succede quando ci rilassiamo con queste musiche?

Il corpo si riposa, si ripara, elimina tossine e tensioni, il sistema immunitario si rinforza, le emozioni si calmano ed il cervello/mente comincia a produrre delle onde cerebrali diverse da quelle dell'attivita' ed estremamente benefiche sono le onde alpha (in molto casi anche theta).

In questo gradevolissimo stato di relax i sensi, le percezioni esterne ed interne aumentano e cominciano a funzionare in modo nuovo. Inoltre il rilassamento attraverso l'ascolto di questo CD consente un maggior controllo su corpo e mente aumentando le capacita' di apprendere in modo naturale e piacevole.

Il rilassamento subliminale stimola la creatività', la memoria e l'integrazione fra le funzioni intuitive e le funzioni logiche della mente. Recenti studi hanno dimostrato che il rilascio delle endorfine in circolo avviene in particolari circostanze tra le quali un ruolo particolare è svolto dall'ascolto di musiche appropriate come il CD che vi presentiamo e dall'attività fisica.

Le endorfine hanno la capacità di regalarci piacere, gratificazione e felicità aiutandoci a sopportare meglio lo stress.

Le Musiche dell'album sono state realizzate nel rispetto di queste indicazioni dalla sensibilità del compositore e nella esecuzione dei musicisti della Spa Music Institute, queste musiche potranno piacevolmente essere impiegate come aiuto in tutte le pratiche curative: dallo Yoga al Massaggio, dallo Shiatsu al Reiki, dal puro rilassamento fino alla meditazione e per tutte quelle terapie naturali che hanno bisogno di un'atmosfera giusta per rilassare il paziente e favorire la concentrazione del terapista... ma anche per scopi strettamente collegati a quell'aumento di capacità creative, per ricreare a casa propria un'atmosfera di armonia e pace, per momenti d'amore, per ritrovare il nostro equilibrio interiore, per accogliere intuizioni e per programmare le nostre attività con la giusta ispirazione.

Un album che infonde tranquillità e sicurezza per tutti coloro che decidono di chiudere gli occhi ed abbandonarsi alle dolci noti musicali.

I suoni della natura registrati nei luoghi più' energetici della meravigliosa isola di Capri, e le beatificanti musiche sono accordati sulle frequenze di 432 Hz che stimolano positivamente le onde Alfa, favorendo un equilibrio tra i due emisferi cerebrali per un miglioramento di benessere, concentrazione e meditazione.


SPA Music Institute
Therapeutic Relax Spa Music - Vol. 2 >> http://goo.gl/L30GBM
Natural Music 432 Hz
Etichetta: CapitanArt
Data pubblicazione: Novembre 2015
Tipo: Musica
Durata: 60 minuti


mercoledì 18 novembre 2015

I neuroni specchio secondo la Semeiotica Biofisica



I neuroni specchio secondo la Semeiotica Biofisica Quantistica

I neuroni specchio sono considerati una serie di neuroni visuo-spaziali che spiegano le basi dell'interazione sociale umana

di Simone Caramel - 15/11/2015



I neuroni specchio secondo la Semeiotica Biofisica Quantistica

I neuroni specchio, ritenuti una delle scoperte più importanti delle neuroscienze negli ultimi venti anni, sono considerati una serie di neuroni visuo-spaziali (1) che spiegano le basi dell'interazione sociale umana. In sostanza, i neuroni specchio rispondono alle azioni che osserviamo negli altri individui oppure alle parole che udiamo, pronunciate dagli altri. L'aspetto interessante è che i neuroni specchio si attivano in noi stessi nello stesso modo in cui effettivamente insorgono per dare vita all'azione creata. A parte l'imitazione, sono responsabili di una miriade di altri processi sofisticati di comportamento e del pensiero umano. Difatti il sistema dei neuroni specchio, essenziali per la nostra civiltà, sono stato collegati a disturbi come l'autismo (2).
La natura di questi neuroni, le cui attivazioni nell’uomo si possono osservare strumentalmente solo attraverso variazioni nel flusso sanguigno dovute ad esse, è stata recentemente esplorata dal dottor Sergio Stagnaro.

Dottor Stagnaro, ci può spiegare in modo semplice che cosa sono i neuroni specchio, dove si trovano e qual è la loro natura?
Essi sono presenti nelle aree motorie, pre e post rolandiche del cervello; si attivano sia quando si compie un’azione che quando si vede compiere un'azione, svolgendo un ruolo decisivo sia nell’apprendimento per imitazione — pensiamo ad esempio, ai bambini tra i due ed i tre anni che ripetono tutto ciò che diciamo — così come nel fenomeno dell’empatia.
Nella vita quotidiana siamo comunemente esposti alle azioni eseguite da altri individui. Ad esempio, se stiamo camminando su una strada, generalmente osserviamo le altre persone muoversi a piedi in direzioni diverse. Ogni volta che interagiamo con altre persone a noi vicine, osserviamo espressioni del volto e gesti che significano per noi altrettanti messaggi.

In un suo recente articolo Lei sostiene però che l’attivazione dei neuroni specchio può esserci anche in casi in cui non è coinvolta la vista o l’udito: che significa?
A prima vista si potrebbe supporre che l'analisi visiva di osservare movimenti effettuati dal nostro sistema nervoso dovrebbe essere sufficiente per originare alla fine il processo visivo corticale, attribuendo un valore semantico a quelli stessi movimenti. Altri Autori spiegano questi fatti in termini relazionali, secondo Merleau Ponty (3).

La memorizzazione mnemonica di molti diversi tipi di movimenti consentirà di riconoscere il loro significato ogni volta che li osserviamo successivamente. Questa ipotesi, però, non spiega il motivo per cui siamo in grado di capire che i movimenti osservati sono in realtà movimenti correlati ad un fine.
Un possibile modo per risolvere questo problema è quello di prendere in considerazione il rapporto tra agire e percepire l'azione. Nonostante una certa variabilità di esecuzione dell'azione tra diversi individui, quali quelli relativi ad accelerazione, velocità, movimento scorrevolezza, ecc., certamente
condividiamo con gli altri i circuiti neuronali responsabili della programmazione, il controllo e l'esecuzione di simile azioni. Inoltre, una parte di questi circuiti neuronali comuni potrebbe essere attivati anche quando l'azione non viene eseguita realmente, ma semplicemente immaginata, come dimostra la Semeiotica Biofisica Quantistica (SBQ).

I circuiti neuronali comuni possono contenere la rappresentazione delle azioni appena menzionate. Se le "rappresentazioni" fossero presenti nel sistema motorio, potrebbero essere recuperate automaticamente non solo quando eseguiamo o proviamo mentalmente una determinata azione, ma anche quando osserviamo la stessa azione eseguita da altri individui. Questo meccanismo potrebbe costituire la base per comprendere l'azione. Un meccanismo neuronale per la comprensione delle azioni fatte da altri è una condizione necessaria, un prerequisito anche per i primati non umani, come le scimmie ed in particolar modo per coloro che vivono in grandi gruppi sociali, in cui gli individui hanno bisogno di riconoscere gesti legati alla gerarchia, il recupero di cibo, difesa dai predatori, ecc. La comprensione delle azioni fatte da altri avrebbero permettono all'osservatore di essere più veloce in gara per acquisire abilità o, forse, per dare vita ad una comunicazione inter-individuale gestuale.

Non è un mistero che noi riceviamo, processiamo e trasmettiamo onde sonore e visive, che vengono tradotte dal nostro cervello in suoni ed immagini. Qual è il confine tra realtà ed immaginazione?
È risaputo ormai che noi viviamo in un grande ologramma cosmico, nel quale tutto è interconnesso, qui ed ora, sincronicamente e simultaneamente, e dove la realtà non-locale ed il cosiddetto entanglement giocano un ruolo fondamentale. Le porto un esempio pratico.
In un articolo del 2014 (4), avevo dimostrato, clinicamente ed in modo implicito, che la funzione di neuroni specchio, caratteristica delle cellule nervose parietali delle circonvoluzioni pre - e post -rolandiche, poteva essere spiegata soddisfacentemente mediante l'entanglement quantistico, particolarmente in determinate situazioni, dove vista e udito erano impotenti.

L’esperimento, creato per simulare il volo di uno stormo di uccelli, il movimento di un banco di pesci od il volo di uno sciamo d’api, fu il seguente. Un gruppo in movimento di 5 uomini, 5 donne, 1 cane ed 1 gatto, era preceduto da una persona leader che, ad un preciso segnale convenuto, pensò di iniziare un movimento particolare degli arti, concordato con l’esaminatore, ma ignoto a tutti gli altri.
Utilizzando gli strumenti offerti dalla Microangiologia Clinica e dalla Diagnostica Psicocinetica (5-16), fu possibile valutare il flusso microcircolatorio cerebrale di ciascun partecipante alla prova, ed in particolare il valore di base della microcircolazione cerebrale a livello delle circonvoluzioni parietali, pre– e post-rolandiche di tutti gli arruolati, incluso il cane ed il gatto.

Successivamente, un’analoga valutazione fu fatta separatamente per ciascun partecipante nel momento in cui (al segnale dell’esaminatore) il leader pensò di muovere gli arti superiore ed inferiore omolaterali, prima quelli di un lato e poi quelli dell’altro.
In quel preciso momento, ciascuno dei partecipanti all’esperimento, compresi i due animali, mostrava i segni SBQ dell’intensa attivazione microcircolatoria di tipo I, associato, nelle circonvoluzioni parietali, pre- e post-rolandiche controlaterali relative agli arti che il leader pensò di muovere (ma fisicamente non mosse) (17). Subito dopo, anche le aree cerebrali del lato opposto, mostrarono i segni dell’attivazione microcircolatoria, significativa, ma meno intensa.
I dati sopra riferiti, interpretati alla luce dei campi morfogenetici di Sheldrake e dei Campi Elettro-Magnetici deboli che veicolano i Campi di Informazione Biologica (18), indicano che l'attività dei neuroni specchio, come il movimento sincrono dello stormo di uccelli, dello sciame di api e del banco di pesci, si spiega biologicamente considerando il carattere della simultaneità tipico della realtà non-locale e dell’entanglement bio-quantistico.

Queste scoperte sui neuroni specchio hanno qualche utilità ed impatto sulla salute delle persone, in particolare di coloro che soffrono di disturbi neurologici?
Mi è capitato recentemente il caso di una paziente che aveva dei disturbi riconducibili ad una disfunzione nei neuroni specchio: mal di testa, depressione, specifiche difficoltà relazionali e comportamentali, ecc.

In primo luogo occorre comprendere la fisiopatologia dei “mirror neurons dysfunctions”. Per quanto ho finora osservato e valutato clinicamente, queste alterazioni neuronali sono di natura mitocondriale. Vi è alla base un’alterazione del DNA mitocondriale, che dà luogo a quella citopatia mitocondriale funzionale, scoperta 35 anni or sono, che ho chiamato Istangiopatia Congenita Acidosica Enzimo-Metabolica, ICAEM, che sta all’origine di numerose patologie degenerative, incluse quelle neurodegenerative quali il Parkinson, la SLA, l’Alzheimer, l’Atassia di Friedreich, ecc.

Diagnosticata alla paziente, colpita da disfunzione dei neuroni specchio, la tipica alterazione del DNA mitocondriale, ICAEM, ho prescritto la Terapia Quantistica SBQ Mitocondriale Ristrutturante (19-20), che dopo poco tempo ha dato risultati straordinari, confermati dalla paziente e dai familiari stessi: diminuzione progressiva di mal di testa e depressione, e sensibile miglioramento del comportamento relazionale, in conseguenza di un’evidente e favorevole processo di ristrutturazione cerebrale nelle aree geneticamente alterate, specialmente intenso nelle circonvoluzioni frontali e parietali, pre e post rolandiche.


Bibliografia
1) Sourya Acharya and Samarth Shukla. Mirror neurons: Enigma of the metaphysical modular brain. J Nat Sci Biol Med. 2012 Jul-Dec; 3(2): 118–124. doi: 10.4103/0976-9668.101878
2) Kai Vogeley and Albert Newen. Mirror Neurons and the Evolution of Brain and Language Edited by Maxim I. Stamenov and Vittorio Gallese. Advances in Consciousness Research 42, 2002 pp. 135–150
3) Leonardo Fogassi and Vittorio Gallese. The neural correlates of action understanding in nonhuman primates. Mirror Neurons and the Evolution of Brain and Language Edited by Maxim I. Stamenov and Vittorio Gallese. Advances in Consciousness Research 42, 2002 pp. 135–150
4) Sergio Stagnaro (2014). Semeiotica Biofisica Quantistica: la natura del moto simultaneo dei componenti di uno stormo, di un banco e di uno sciame. La Voce di SS, https://sergiostagnaro.wordpress.com/2014/06/03/semeiotica-biofisica-quantistica-la-naturadel- moto- simultaneo-dei-componenti-di-uno-stormo-di-un-branco-e-di-uno-sciame/
5) Stagnaro S., Auscultatory percussion of the cerebral tumour: Diagnostic importance of the evoked potentials, Biol. Med., 7, 171-175, 1985
6) Stagnaro S., Auscultatory Percussion Therapeutic Monitoring and Cerebral Dominance in Rheumatology. 2nd World Congress of Inflammation, Antirheumatics, analgesics, immunomodulators. Abstracts, A. Book 1, pg. 116, March 19-22, 1986, Montecarlo
7) Stagnaro S., Percussione Ascoltata degli Attacchi Ischemici Transitori. Ruolo dei Potenziali Cerebrali Evocati. Min. Med. 76, 1211 [Medline]
8) Stagnaro Sergio. Inherited Real Risk of Brain Disorders. http://www.plos.org, 24 July 2009.http://www.plosone.org/article/comments/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.000635; sessionid=9AC82C42FA9F57C913844806BF96DDC1
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10) Simone Caramel and Sergio Stagnaro. Clinical QBS Diagnosis and Primary Prevention of Brain Disorder ‘Inherited Real Risk’ and Alzheimer Disease. Journal of Quantum Biophysical Semeiotics.
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12) Sergio Stagnaro (2012). Brain Sensor Bedside Evaluation with Quantum Biophysical Semeiotics. http://blogs.plos.org, http://blogs.plos.org/neuroanthropology/2012/01/10/brainytrees-metaphorical-forests-on-neuroscience-embodiment-and-architecture/
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14) Marco Marchionni, Simone Caramel, Sergio Stagnaro. “Quantum Biophysical Semeiotics Bedside Diagnosing Inherited Real Risk of Brain Disorders: Boezio’s Sign”. Neurodegenerative Disease Primary Prevention. http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/boeziosign_2013.pdf
15) Sergio Stagnaro and Simone Caramel. Bedside Diagnosis of Common Flu and ‘Flu-Dependent Brain X Syndrome. Journal of Infection and Molecular Biology 1 (2): 27 – 31. Nexus Academic Publishers, http://www.nexusacademicpublishers.com/table_contents_detail/2/44
16) Sergio Stagnaro. Semeiotica Biofisica Quantistica. Diagnostica Psicocinetica. E-book in rete nel sito http://www.sisbq.org; http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/dp_libro.pdf
17) Sergio Stagnaro and Simone Caramel (2012). Allegra’s* Syndrome plays a central Role in bedside clinical Diagnostics. http://www.sisbq.org, Journal of Quantum Biophysical Semeiotics, http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/allegrassyndrome.pdf
18) Sergio Stagnaro, Simone Caramel (2014). Biological Information Fields: Quantum Biophysical Semeiotics clinical and experimental evidences, Journal of Quantum Biophysical Semeitics. http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/wefbif_2014.pdf
19) Stagnaro-Neri M., Stagnaro S. Introduzione alla Semeiotica Biofisica. Il Terreno Oncologico. Travel Factory, Roma, 2004. http://www.travelfactory.it/semeiotica_biofisica.htm
20) Stagnaro S. La terapia quantistica mitocondriale ristrutturante. SISBQ, http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/terapiaquantistica_agg2015.pdf
21) Stagnaro S. Il manifesto della Medicina SBQ mitocondriale ristrutturante. SISBQ, http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/manifesto_sbq_mit_ristrutturante_2015.pdf

Laila Craighero
Neuroni Specchio >> http://goo.gl/vji7mz
Editore: Il Mulino
Data pubblicazione: Novembre 2011
Formato: Libro - Pag 130 - 12,5x19,5