venerdì 10 gennaio 2014

Esci dagli schemi, rompi le fila

Esci dagli schemi, rompi le fila

Dalla premessa del libro “Scardinare il sistema tecnogeno” di Vadim Zeland” alcune riflessioni sui nostri tempi e su com’è possibile distaccarsi dal sistema e decidere autonomamente sul nostro futuro

di Romina Alessandri - 10/01/2014



Esci dagli schemi, rompi le fila

Perchè è ora di staccarsi dal sistema tecnogeno...

Può sembrare che nulla stia succedendo, ma non è così. In realtà, sta avvenendo qualcosa. Esteriormente ciò non si manifesta in modo particolare. Tutto sembra procedere come al solito, con la nostra civiltà impegnata a seguire il cammino del progresso tecnologico. Di fatto, però, il progresso, inteso come processo portatore di frutti utili per l’uomo, si è già concluso e ora si sta muovendo verso una direzione unicamente favorevole al sistema, cioè a una struttura che si evolve in modo autonomo.
Il sistema, come un cancro, ha cominciato da solo a crescere in modo molto attivo, indipendentemente dalla volontà dell’uomo. E tutto ciò è indizio del fatto che il processo si trova già fuori controllo.

Per l’uomo questa situazione non è priva di conseguenze: le sue capacità si bloccano, le sue potenzialità vengono drasticamente ridotte e ciò proprio allo scopo di evitare la sua interferenza, evitare che egli ostacoli il sistema impedendo ad esso di evolversi come ad esso stesso serve.

L’uomo, però, non vede e non sente nulla, perché “l’operazione” avviene in anestesia generale, in uno stato di sonno profondo che egli, paziente, nemmeno sospetta.

Nella sua coscienza viene inserito il codice:
"Sta seduto buono al tuo posto, nella tua celletta, e fai clic sul
pulsante, come si deve. Crea i prodotti del sistema e consuma
tutto quello che il sistema ti dà. Rispetta la regola del pendolo,
“fai come faccio io”. Segui il principio della società: “Se lo fanno
tutti, allora è giusto”. E che non ti venga in mente di abbandonare
le fila! E, ancora, la cosa più importante: sii sempre
collegato con la rete. Sii nel sistema. Non separarti mai dai
gadget che ti permettono di esserlo sempre. Presta attenzione
al flusso di informazioni in entrata. Partecipa al coro collettivo,
rispondi ai comandi per essere sempre in risonanza con
la rete, per esserne una parte. Non cercare la tua strada: essa
ti verrà indicata. Non pensare, non affaticare la testa: ti verrà
tutto raccontato e mostrato. Quello che devi fare è imparare
a rispondere ai comandi nel modo più primitivo, formarti i
riflessi condizionati necessari per rispondere al posto giusto e al
momento giusto, con un clic di mouse, con un tasto, con un
carrello della spesa o con un bollettino elettorale. E quando arriva
l’ora, sii pronto a riempire le fila numerose di tutti coloro
che marciano in direzione di… insomma, la direzione te la
indicheranno. L’importante è che tu, ingranaggio, sia pronto.

Provate a immaginare di essere arrivati al lavoro o all’università e di aver trovato là un sogno collettivo. Tutti vogliono avere successo, ma agiscono come se fossero in sogno, a livello di algoritmi e istinti comuni.

Anche voi vorreste avere successo e distinguervi dalla massa generale, ma come potete ottenerlo se siete degli ingranaggi ordinari, in marcia al passo con tutti, con lo stesso livello di coscienza ed energia degli altri? Ora la massa è colta, tutti hanno letto The Secret [di Rhonda Byrne, Macro Edizioni, Cesena, 2007; N.d.T.]. Anche voi lo conoscete. E allora? Qual è il vostro vantaggio rispetto agli altri? Nessuno.

Avete anche voi poche chances. Un sistema tecnogeno, per sua natura, è assolutamente distruttivo, sia rispetto alla biosfera del nostro pianeta sia rispetto a quella delle persone. Ma siccome nel mondo tutto tende all’equilibrio, per ogni azione finalizzata a violare l’armonia c’è una reazione corrispondente. In questo contrasto nasce la Forza di cui si diceva sopra.

Non è questione di distruggere il sistema, chè probabilmente è un fatto impossibile, a meno che il sistema non si distrugga da solo o non venga distrutto da un cataclisma naturale. Si tratta invece della possibilità di ottimizzare significativamente la qualità della propria vita, cosa che si può ottenere se si conoscono i princìpi del funzionamento del sistema e le sue regole del gioco, quelle non dichiarate.
Ciò significa che ci si può trovare all’interno del sistema, sfruttarlo a proprio vantaggio e al contempo non esserne vincolati.
E ora immaginatevi una scena diversa. La vostra coscienza è libera e chiara, il vostro potenziale energetico è molto più alto di quello generale, avete smesso di pensare e di fare “come tutti”. Siete usciti dai ranghi, senza però abbandonarli. Fingete di essere dei sognatori, ma lo fate da svegli. Ora vi è assolutamente chiaro che intorno tutti dormono, mentre voi siete svegli.

Coloro che escono dai ranghi ottengono sempre dei vantaggi:
1. Vedono dove stanno andando gli altri, standosene in disparte.
2. Si sbarazzano delle “schegge” e degli stereotipi della società.
3. Imparano a vedere e a capire quello che gli altri non sono in
grado di vedere e capire.
4. Smettono, infine, di aspirare a essere i primi e puntano invece
a diventare gli unici.

Quando vi libererete dai limiti e dalle convenzionalità imposti dal sistema, vi sarà data la chance di vendicarvi del fatto che il sistema ha livellato la vostra personalità. Siete persone uniche, e ora siete anche libere. È un privilegio raro. Sfruttate il vostro privilegio.

Tratto dalla Premessa del libro "Scardinare il sistema Tecnogeno" di Vadim Zeland. Macro Edizioni 2013


Descrizione di Scardinare il Sistema Tecnogeno

Se non hai talenti o pregi eccezionali il sistema prevede che tu non possa essere “primo”.
A dispetto di ogni ragionevole previsione, tu prenditi invece il diritto di essere unico.

Mentre tutto sembra procedere in modo lineare, secondo l’iter prestabilito e inarrestabile del progresso tecnologico, il cancro del sistema ha iniziato a crescere, indipendentemente dalla volontà dell’uomo. Alzato il velo di questa apparente normalità, il processo appare come realmente è: del tutto fuori controllo.

Anestetizzati a nostra insaputa, sopravviviamo, dormendo un sonno profondo della coscienza che nemmeno sospettiamo. Inconsapevoli viti d’ingranaggio di un sistema autoregolato e distruttivo continuiamo ad alimentare l’ingranaggio riempiendo le file di quelli che marciano nella direzione che è stata loro indicata.
Se lo fanno tutti è giusto, ci dicono, serriamo i ranghi e non abbandoniamo le file.

Ma potrebbe esserci un’alternativa: rimanere all’interno del sistema scoprendone le carte, per poter utilizzare le sue regole perverse a nostro vantaggio.

Non dentro, ma sopra al sistema, senza esserne più vincolati.

Uscire dai ranghi senza però abbandonarli.
Sognare da svegli mentre tutto intorno gli altri dormono.

Avendo a nostra disposizione la tecnica della liberazione, grazie a questo libro riusciremo a crearci il mondo che vogliamo e a elevare il nostro potenziale creativo a livelli inaspettati.

Quella che Zeland ci offre è una chance unica per scardinare la “matrix” e fuggire verso la libertà. Questa è l’unica vendetta possibile contro un sistema che appiattisce e livella le personalità in modo subdolo e stereotipato.

La realtà è che siamo persone uniche. Ora anche libere.
È un privilegio per pochi.

Sfruttiamolo.

Come diventare arbitri della propria realtà?

Il primo e più importante passo è: scardinare il principio della società. Smettere di credere che "se tutti pensano e fanno così vuol dire che è giusto". Uscire dai ranghi. Smettere di marciare dietro al successo surrogato altrui e dirigersi alla ricerca del proprio.

Colui che esce dai ranghi ottiene sempre dei privilegi: guardare dall'esterno e vedere dove stanno marciando tutti gli altri; liberarsi dalle mollette e dagli stereotipi della società; imparare a vedere e a capire quello che gli altri non vedono e non capiscono; smettere, infine, di aspirare a essere i migliori, per diventare invece gli unici.


Indice

Premessa

Parte I - IL TRANSURFING

Siete in grado di crearvi il mondo che più vi piace
L'inizio della trasformazione
Posso fare tutto!
Le diapositive degli innamorati
L'idrodinamica dell'intenzione
Miriadi di riflessi
Poker Face
Parte II - LA TECNOSFERA

I parassiti sociali
La cattura dell'attenzione
La coscienza tecnogena
L'artefatto d'intenzione
Un segreto spaventoso
Freddo e fame
Sui topi e sulle volpi
Peso sano in corpore sano
Transurfing o trasgressione?
L'imprinting infantile
Ho visto un arcobaleno
Scardinare il sistema tecnogeno
Parte III - LA BIOSFERA

Questioni vive
Se mi ami, mangia!
La vita non è roba chimica in vitro
Il principio della società
La sostanza viva e quella morta
La sopravvivenza in ambiente tecnogeno
La mamma ha mangiato la kaša
Acquetta vivificante
La legge di attrazione della Forza
Requiem alla carne altrui
Si bemolle maggiore
La fattoria umana
Guerra nella Terra di Mezzo.
L'equazione della Vita
Lettere dalla Terra di Mezzo
Esoterismo reale
Strane domande
Le voci di Eywa
Cioccolato vivo
Un nuovo gradino della piramide
Parte IV - LA SOCIETÀ-IL SOCIALE

Punturati, con un joystick all'interno
L'involuzione della coscienza
Il controllo del supporto vitale
Aprire lo sportello
Lo scardinamento e l'unificazione della personalità
Parabola di riflessione
Anatomia dell'importanza
Le mollette mentali
La corsa degli invalidi
L'intossicazione da informazioni
Le mollette somatiche
I ricevitori e i trasmettitori
Due block notes
La realtà dello specchio duale
La trasmissione dell'intenzione
La liberazione della Forza
Un festa in arancione


Scardinare il Sistema Tecnogeno - Libro >> http://goo.gl/NUOeaB
Reality Transurfing
Macro Edizioni



martedì 7 gennaio 2014

Mangostano: proprietà e benefici

Mangostano: proprietà e benefici

Scopriamo oggi il frutto di una pianta tropicale originaria delle Isole Sonda dalle straordinarie proprietà antiossidanti: il Mangostano

Redazione - 27/12/2013



Mangostano: proprietà e benefici

Scopriamo oggi il frutto di una pianta tropicale originaria delle Isole Sonda: il Mangostano. Si tratta di un frutto della dimensione di circa 5/7cm di colore violaceo, quando è maturo, contenente una polpa carnosa commestibile.

È un frutto che si distingue per avere un basso contenuto di calorie, tanto che 100 grammi dello stesso hanno solamente 63 calorie, con lo 0% di colesterolo e solo il 2% di grassi. È invece ricco di fibre – preziose per l’intestino – proteine, sali minerali e carboidrati.
Il frutto è balzato alla ribalta delle cronache per il suo effetto anti invecchiamento poiché contiene acidi polifenolici, tra i quali il tannino e lo xantone. In particolare quest’ultimo è stato studiato, anche recentemente, per le sue elevate proprietà antiossidanti: sembra infatti che queste siano addirittura superiori a quelle della Vitamina E.

Nel dettaglio, in questo frutto troviamo xantoni e altri bioflavonoidi, che come abbiamo detto agiscono a livello anti ossidante; troviamo poi tannini i quali sono degli antinfiammatori naturali, astringenti e possiedono una influenza diretta nel ridurre i livelli di colesterolo; vi sono quindi le catechine e i polisaccaridi, entrambi fitonutrienti con anche proprietà antitumorali. Infine si annoverano gli Stilbeni che possiedono una azione preventiva dello sviluppo di funghi nel corpo.

Abbiamo parlato già come il mangostano sia particolarmente noto per l’alta percentuale di xantoni, ovvero di antiossidanti capaci di catturare i radicali liberi, tanto che su 200 tipi differenti di xantoni che esistono in natura, il mangostano ne contiene ben 43 tipi differenti. È quindi il frutto anti invecchiamento per eccellenza, con ottimi effetti anti età sulla pelle che si mantiene più giovane e priva di rughe.
Ma non da meno sono le sue capacità antinfiammatorie che gli derivano in quanto inibitore della sintesi della prostaglandina E2. Inibendo la sovrapproduzione di questa l’effetto che il mangostano produce è quello di ridurre l’infiammazione e dunque le allergie che sappiamo essere prodotte proprio dagli stati infiammatori.

Il mangostano combatte le allergie, dunque, ma in contemporanea previene anche le cardiopatie e il diabete nelle persone obese. Vi sono studi clinici statunitensi che sostengono – infatti – che l’assunzione quotidiana di succo di mangostano riduca i livelli di proteina C reattiva la quale è nota per causare infiammazione e di conseguenza aprire la strada alle patologie cardiovascolari.
A tutto quanto illustrato finora aggiungiamo, terminando, che il contenuto di fibre, sali minerali e vitamine del mangostano, cui abbiamo già accennato in apertura, ha effetti benefici sull’intestino riequilibrando la flora batterica e proteggendo l’intestino stesso dall’attacco degli acidi. Evita la formazione di gas intestinale e di quel fastidioso gonfiore che lo stesso causa.

Questo articolo è un contributo di saluteinerba.com

Mangostano Antiox >> http://goo.gl/gJXiV0
Produttore: Medical B.I.
Tipo: Prodotto
Confezione: 50 capsule da 410 mg



venerdì 3 gennaio 2014

Etichette: cosa sono i "novel foods"?

Etichette: cosa sono i "novel foods"?

La comunità europea dispone che iI nanomateriali ingegnerizzati vengano citati nelle etichette degli alimenti, ove presenti: ma cosa sono i nano cibi?

Domenico Battaglia - 02/01/2014



In materia di etichettatura degli alimenti, recentemente il disciplinare della comunità europea per la prima volta ha introdotto la dizione di “nanomateriali ingegnerizzati” fra gli ingredienti degli alimenti, definiti come “materiali prodotti intenzionalmente e caratterizzati da dimensioni dell’ordine dei cento nanometri, o addirittura inferiori, composti di parti funzionali distinte interne o in superficie, comprese strutture, agglomerati o aggregati che presentano proprietà caratteristiche della scala nanometrica”. Questi ingredienti vengono annoverati anche con la più accattivate dicitura di “novel foods”. Tecnicamente questi “nuovi cibi” verranno segnalati nelle etichette con la dicitura “nano” che sarà scritta tra parentesi.

Questo ci induce a dover assolutamente fare delle riflessioni in proposito: da quanto tempo questi nuovi cibi ingegnerizzati sono presenti nella nostra alimentazione a tal punto che la loro massima diffusione oggi prevede una loro menzione ed una loro “regolarizzazione” all’interno delle etichette dei cibi?

Sono molto incuriosito, come consumatore e anche come tutore della salute, dal fatto che questi cibi contengono “parti funzionali distinte interne o in superficie”: cosa vorrà significare?
Così descritta ai più potrebbe sembrare che ingurgitiamo “micro-robottini” con una precisa funzione da svolgere nel nostro corpo: ma a vantaggio di chi? Di sicuro non del nostro fisiologico benessere in quanto esseri umani. E inoltre: in quale quantità queste nanotecnologie sono presenti nei cibi con cui ci alimentiamo? E con che finalità? Come al solito ci verranno segnalate le strabilianti proprietà salutari ed i possibili impatti positivi di questi cibi, magari in un futuro abbastanza prossimo potremmo scaricare una “App” per il nostro smartphone che ci dice, grazie alla presenza dei nano-robottini, se abbiamo compiuto un gesto banale come l’aver deglutito. A parte il fatto che ognuno di noi sa benissimo se ha deglutito o meno, chi è interessato a conoscere quando abbiamo mandato giù un boccone? E a quali altre informazioni che provengono dal nostro corpo può essere interessato? Ed inoltre, se le informazioni “in uscita” sono interessanti per qualcuno, ci sarà qualcun altro che troverà ancora più interessante inserire nel nostro organismo informazioni, di certo non richieste? Vi sembra che questa sia fantasia fantascientifica? Direi di no, visto che quanto descritto accade oggi, nel nostro mondo occidentale, regolarmente e a norma di legge.

Oltre agli esempi negativi ci sono però da sottolineare esempi positivi o comunque tentativi coraggiosi di etichettatura chiara dei prodotti. Uno di questi è rappresentato in Italia, da alcuni alimenti presenti sugli scaffali di rivendite a prevalente indirizzo macrobiotico. Da questa proposta di etichettatura emergono tutti i dati (il luogo, il clima, il metodo di coltivazione e tutta la cronologia fino alla vendita) che consentono di individuare le caratteristiche e le qualità del prodotto con la descrizione sintetica di tutti i passaggi, dalla produzione al consumo, che risulta ben tracciabile. La completa tracciabilità della filiera è assicurata inoltre, dall’uso di bollini colorati che riportano un codice alfanumerico, consentendo al consumatore di eseguire verifiche sul prodotto che sta per acquistare.
Si rimanda al lettore l’approfondimento del vasto argomento con letture specifiche, anche reperibili on line gratuitamente.

Cosa possiamo consigliare dunque al consumatore per sopravvivere in questa giungla malsana?
Innanzitutto di rivolgersi sempre meno ad acquisti di alimenti industrializzati e se proprio non se ne può fare a meno, leggere attentamente le etichette prima della scelta.
Valorizzare i cibi biologici e prodotti con metodiche realmente biologiche perché sempre più spesso si sentono storie circa aziende che si fregiano di essere biologiche e che poi, guardando bene, non applicano o applicano solo in parte i disciplinari agro-alimentari imposti dalla legge.
Ricercare cibi prodotti nelle zone vicino al territorio di appartenenza (il famoso “Chilometro zero”), ma sempre senza abbassare la guardia riguardo all’attenzione circa la filiera dei cibi e le procedure di produzione e di trasformazione cui vengono sottoposti, infatti chilometro zero non è sinonimo sempre di cose buone e nutrienti.
Auspico che il cittadino-consumatore diventi sempre più parte attiva nel processo di controllo della qualità dei cibi, per esempio, nel dubbio è preferibile non acquistare prodotti di incerta provenienza e di cui si conosce poco il processo di produzione e/o trasformazione.
Se si leggono etichette poco fruibili o poco chiare o che in ducono confusione, si può semplicemente fotografarle (anche con il cellulare) e inviarle a comitati dei consumatori per valutarne l’esattezza e la legalità.

Inoltre, oggi più che mai, sentiamo parlare di “mercato” e ricordo che in questo termine siamo inclusi anche noi singoli cittadini. Se singolarmente, ma con unione di intenti, compiamo delle scelte ben precise nel senso della qualità dei cibi con i quali ci alimentiamo e con i quali vogliamo nutrire veramente i nostri figli, potremmo in poco tempo cambiare molte cose!

Tratto da Medicina Consapevole di Domenico Battaglia

Domenico Battaglia
Medicina Consapevole - Libro >> http://goo.gl/n29su8
Con un poco di zucchero la pillola andrà giù?
Draco Edizioni
Data pubblicazione: Giugno 2013
Formato: Libro - Pag 165 - 13,5x20,5