Fisica e meccanica quantistica: ci dicono qualcosa sulla
vita e la coscienza?
Scritto da: Redazione Scienza e Conoscenza
Scienza e Fisica Quantistica
Fisica e meccanica quantistica: ci dicono qualcosa sulla
vita e la coscienza?
Questo articolo è tratto dal libro L'Enigma Quantico.
La meccanica quantistica è incredibilmente apprezzata.
Nessuna previsione elaborata dalla teoria si è mai dimostrata errata. Un terzo
della nostra economia dipende da prodotti che si basano su di essa. Tuttavia,
la concezione del mondo che deriva dalla teoria quantistica non è solo molto
più strana di quanto immaginiamo, è addirittura più strana di quanto siamo in
grado di supporre. Scopriamo perché.
Molti di noi condividono le seguenti intuizioni basate
sul buonsenso: un singolo oggetto non può trovarsi in due luoghi distanti
contemporaneamente; e, chiaramente, quello che una persona decide di fare non
può immediatamente influenzare ciò che succede in un luogo lontano. E non diamo
forse per scontato che “là fuori” esista un mondo reale, sia che lo si osservi
o meno? La meccanica quantistica mette in dubbio ognuna di queste intuizioni.
J.M. Jauch afferma che «per molti fisici ponderati, [il significato profondo
della meccanica quantistica; N.d.A.] è sempre rimasto una specie di scheletro
nell’armadio».
Abbiamo iniziato il discorso parlando dei fastidiosi dubbi
sulla teoria dei quanti che crucciavano Einstein. Ma cos’è la teoria
quantistica? La teoria quantistica è stata sviluppata all’inizio del XX secolo
per spiegare le meccaniche, ossia i meccanismi, che governano il comportamento
degli atomi. In precedenza si era scoperto che l’energia di un oggetto poteva
variare solo in modo discontinuo e per intervalli molto piccoli detti quanti
(singolare quanto), ed è da ciò che deriva il nome “meccanica quantistica”. La
“meccanica quantistica” comprende sia le osservazioni sperimentali che la
teoria quantistica che le spiega.
La teoria quantistica è alla base di ogni scienza
naturale, dalla chimica alla cosmologia. Ci serve per capire perché il sole
splende, in che modo la televisione produce immagini, perché l’erba è verde e
come l’universo si è espanso a partire dal Big Bang. La tecnologia moderna si
basa su strumenti progettati con la teoria quantistica.
La fisica pre-quantistica, chiamata anche “meccanica
classica”, “fisica classica” o, meno di frequente, “fisica newtoniana”,
costituisce solitamente un’eccellente approssimazione per spiegare il
comportamento dei corpi molto più grandi delle molecole, ed è in linea di
massima molto più facile da applicare rispetto alla teoria dei quanti. Si
tratta, tuttavia, di un’approssimazione. Non funziona assolutamente per
descrivere gli atomi di cui ogni cosa si compone. Nonostante ciò, la fisica
classica è fondamentale per il nostro buonsenso comune, per la nostra
concezione newtoniana della realtà. Ma ora sappiamo che la concezione classica
della realtà è fondamentalmente viziata.
Fin dall’antichità, i filosofi hanno elaborato
speculazioni esoteriche sulla natura della realtà fisica. Prima della meccanica
quantistica, chiunque aveva a disposizione l’opzione logica di rifiutare tali
elucubrazioni e aderire a una visione del mondo basata su concretezza e
buonsenso. Oggi, gli esperimenti quantistici negano l’esistenza di una realtà
fisica basata sul senso comune. Il rifiuto non è più un’opzione logica.
Una concezione del mondo suggerita dalla meccanica
quantistica può risultare rilevante anche al di fuori della scienza? Pensiamo a
scoperte precedenti che hanno avuto un impatto analogo, come per esempio
l’intuizione di Copernico che la Terra non fosse al centro del cosmo o la teoria
di Darwin sull’evoluzione. L’importanza della meccanica quantistica è, in un
certo senso, più immediata rispetto alle idee copernicane o darwiniste, che si
occupano di cose molto lontane o molto antiche. La teoria dei quanti parla del
qui e ora. Arriva addirittura a incontrare l’essenza dell’umanità, la nostra
coscienza.
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L'Enigma Quantico - Libro
Quando la fisica incontra la coscienza
Bruce Rosenblum, Fred Kuttner