lunedì 6 giugno 2016

Alimenti Energetici




Alimenti Energetici

Come modificare corpo, mente e anima attraverso la forza vitale degli alimenti

di Monica Grando



Se è vero che siamo ciò che mangiamo, dobbiamo fare molta attenzione a quello che introduciamo nel nostro organismo e dovremmo occuparci non solo del corpo fisico, ma anche di quello emotivo e di quello astrale.

Ciò che ci nutre non sono solo i cibi che ingeriamo, ma anche i pensieri, le parole, le sensazioni e tutto ciò che ci circonda.

È importante comprendere come ad ogni pasto l'uomo entri in uno scambio interiore con la natura e con gli altri esseri che sono in qualche modo intervenuti sul cibo.

Mangiare non dovrebbe mai essere per l'uomo qualcosa di puramente meccanico e materiale; dovrebbe sempre risvegliare una dedizione e un'esperienza consapevoli.

È fondamentale quindi avvicinarsi ai pasti con consapevolezza e con ascolto interiore, e sarebbe sempre opportuno cucinare con amore magari rivolgendo una preghiera, un ringraziamento o un trattamento reiki al cibo prima di introdurlo nel nostro corpo affinché esso possa schiudere al meglio le sue virtù benefiche.

Ecco, questo libro vi svelerà un nuovo modo per approcciarvi al cibo ed estrarre da esso il suo più alto potenziale.


Un libro complesso per un tema complesso. Ma proprio per questo stimolante e ricco di fascino. La visione energetica del Sistema Uomo come di un insieme costituito da spirito, mente e corpo, parti strettamente correlate e mutualmente influenzabili è infatti un qualcosa che mi appartiene. E che prima di me apparteneva a molti grandi. Monica Grando affronta questo tema con grandi ambizioni


Prefazione di Stefano Momentè al libro "Alimenti Energetici"

Molti gli argomenti trattati, tanti gli spunti per ulteriori approfondimenti. Molte le porte che infine lascia aperte per accedere a mondi diversi. Ma ottimo il risultato finale. Perché è l'insieme che deve migliorare se si vuole raggiungere la salute perfetta.

La visione che oggi viene definita olismo ha una storia antica. Arnold Ehret, ad esempio, riteneva che solo un corpo i cui condotti energetici fossero perfettamente puliti dal muco e dalle tossine permettesse di esprimere appieno tutta la propria essenza spirituale, che il corpo stesso fosse un veicolo con cui noi, esseri spirituali, operiamo in questo aspetto fisico dell'Universo.

La condizione di buona salute, per Ehret e molti altri, viene valutata in termini di energia funzionale, una forma di corrente nervosa, altresì definita bioelettricità, che muove gli arti e fornisce vitalità a tutte le cellule del nostro organismo. Se per di più nel nostro animo albergano odio, risentimento e pensieri insani, li riverseremo inevitabilmente anche contro noi stessi avvelenando il nostro corpo pur nutrendolo con il cibo migliore. E qui torna l'energia sotto forma di carburante.

Ehret riteneva che con un veicolo in condizioni disastrose non possiamo esprimere la nostra vera essenza se non a un livello di consapevolezza apparentemente inferiore a quello che si ha in realtà. Perché se siamo intossicati abbiamo funzioni inibite e sensi intorpiditi.

Un po' quel che spiegava anche Herbert Shelton, altro grande igienista: ogni cellula è circondata da un liquido, la linfa, che la nutre e provvede a liberarla dalle sostanze di rifiuto che la cellula stessa elimina. Le sostanze di rifiuto liberate nella linfa verranno poi successivamente eliminate dagli organi emuntori e dalle ghiandole.

Quando però un organo è indebolito, esso non svolge in maniera efficace il proprio compito e spesso i detriti finiscono per accumularsi. Questo processo può continuare senza che si manifestino particolari sintomi, fino a che anche gli organi forti non si indeboliscono, smettendo di lavorare come dovrebbero.

Shelton definiva il primo dei sette gradi della malattia come derivante da indebolimento energetico. In cui l'energia nervosa viene ridotta o esaurita e tutte le normali funzioni corporee risultano menomate. In special modo l'eliminazione attraverso gli organi emuntori dei veleni endogeni ed esogeni. Il primo stadio di un processo progressivo e cronico di tolleranza tossiemica che prosegue attraverso tutti gli stadi successivi.

Shelton era però anche convinto che la vita tendesse a dirigersi sempre e comunque verso uno stato di salute. E che la condizione naturale di ogni essere umano fosse quindi lo stare in salute, tendenza naturale di ogni organismo, se messo nelle condizioni favorevoli per raggiungerla.

La forza vitale, la stessa forza che spinge verso la guarigione, inoltre, è uguale alla forza della malattia ed entrambe sono caratteristiche della vita. Il fine ultimo è l'autoconservazione di ogni essere vivente, quindi anche la malattia va vista come un processo utile all'autoconservazione.

Lo stato di malattia acuta ha il significato di una azione riparatrice dai danni inflitti all'organismo, mentre uno stato di malattia cronico è un tentativo di creare una stabilità con le condizioni avverse che non si possono superare nello stato attuale.

Il nostro organismo ha una incredibile capacità di adattamento alle condizioni più estreme, come l'intossicazione continua da stimolanti o da cibi malsani, oppure da stili di vita e pensieri negativi.

Tuttavia il cronicizzarsi di una malattia lo indebolirà gradualmente e periodicamente potremo assistere a crisi di sfogo della stessa, aventi lo scopo di eliminare le cause dell'indebolimento sino ad arrivare nuovamente ad un limite accettabile di tolleranza, quando l'energia sarà tornata a fluire correttamente.


 Indice

Prefazione di Stefano Momentè
Introduzione

1. Siamo ciò che mangiamo
1.1 La concezione olistica dell'essere umano
1.2 Nutrimento dei corpi sottili dell'uomo
1.3 L'importanza delle vibrazioni sul cibo
1.4 Alimentazione naturale

2. Energia vitale degli alimenti
2.1 Il campo di forza degli organismi
2.2 Studi a sostegno dell'energia vitale
2.3 Alimentazione Yogica

3. La dietetica nella Medicina Tradizionale Cinese
3.1 I fondamenti della dietetica cinese

4. Gli studi sull'acqua di Masaru Emoto

5. Analisi sperimentale
5.1 Radioestesia
5.2 Gli strumenti
5.3 Radioestesia e alimentazione
5.4 Ambiente di lavoro, forze disturbanti e preparazione

Conclusioni
Bibliografia


Alimenti Energetici - Libro >> http://goo.gl/TNp6Of
Come modificare corpo, mente e anima attraverso la forza vitale degli alimenti
Monica Grando

venerdì 3 giugno 2016

Focusing: come si applica e quali sono i benefici




Focusing: come si applica e quali sono i benefici

Mettere a fuoco la propria vita con il Focusing

di Roberta D'Ottavi - 02/06/2016



Focusing: come si applica e quali sono i benefici

Il Focusing è l’esplorazione di sè attraverso le sensazioni che il corpo trasmette: ci si pone in un atteggiamento di ascolto empatico per conoscere quello che la nostra complessità fisica, emotiva, mentale ed energetica sa e desidera comunicare rispetto alle domande che le poniamo. Quando si entra in contatto con l’esperienza e il vissuto che si trovano nel corpo, si comprende come esso stia vivendo profondamente una situazione, una relazione o una difficoltà.

La conoscenza del corpo: una nuova, antica prospettiva

Il Focusing è un processo di consapevolezza che si impara, ma che conosciamo anche in maniera naturale. Comporta il “percepire” il proprio mondo interiore a un livello corporeo. È il modo complessivo in cui ogni vissuto viene percepito nel corpo.
Ecco alcuni esempi:

il senso di vuoto che si sente a livello gastrico quando entrando in una stanza, si percepisce la presenza di gente ostile;
quella sensazione di aver ricevuto un pugno nello stomaco (un organo assai ricettivo, definito anche il secondo cervello) dopo una sgridata.

Noi tutti abbiamo familiarità con le sensazioni che accompagnano ogni nostro vissuto ma ci si fa poco caso, e comunque non si sa come farle dispiegare in modo che rivelino tutta la complessità della situazione che riassumono.

Le applicazioni del Focusing

Il Focusing riguarda l’individuo, quindi è utilizzabile in molti ambiti:

in prima persona con se stessi, come risorsa personale che accompagna nella vita;
come complemento all’utilizzo della bioenergetica da parte del terapeuta che se ne può avvalere in psicoterapia;
congiuntamente alla pratica dello yoga;
in coppia;
in complemento al Counselling, una forma di relazione di aiuto, fornita dal Counsellor.
Negli ultimi 40 anni, il Focusing é stato applicato e studiato in altre aree, dalla medicina, all'impresa, alla scuola, alla scrittura creativa, alla religione, al pensiero esperienziale. Il suo carattere tipicamente interattivo ha portato allo sviluppo di "relazioni basate sul Focusing" in cui esso é applicato a temi personali e ad obiettivi intellettuali e di lavoro.

Benefici nella vita interiore e di relazione

Apprendere il Focusing aiuta a soddisfare il legittimo desiderio di migliorarsi e di cambiare, acquisire abilità di ascolto per arricchire i rapporti. Aiuta a:

prendere decisioni;
interagire creativamente con i propri sogni, godendo a pieno della loro ricchezza;
integrare la pratica del Focusing a quella della meditazione e nella ricerca spirituale:
riconciliarsi con se stessi, portando senso di chiarificazione e nuova vitale energia, premessa a un cambiamento che si manifesta direttamente nel corpo.
può contribuire anche a un’adeguata gestione dello stress correlato al lavoro


Il focusing è una tecnica potente e rivoluzionaria di autoterapia psicosomatica, che fa affidamento sulla saggezza interiore, profonda, del corpo.

Il nostro corpo e il nostro cervello sanno molto di più di quanto normalmente arrivi alla coscienza.

Con questo metodo i problemi personali vengono elaborati attraverso una serie di passi, ciascuno dei quali è segnalato da un preciso miglioramento dei sintomi somatici, o dal rilassamento di una tensione muscolare.

Il focusing non è una riformulazione convenzionale dei soliti metodi di auto-persuasione; è una tecnica e al tempo stesso una filosofia che, dando ascolto alla saggezza interiore del corpo, insegna a giungere a un nuovo potenziale, un nuovo tipo di rapporto e un nuovo tipo di società al di là dei vecchi ruoli e dei vecchi modelli.


Focusing >> http://goo.gl/dsgXxA
Interrogare il corpo per cambiare la psiche
Eugene T. Gendlin


mercoledì 1 giugno 2016

Un Altro Mondo




Un Altro Mondo

Con approfondimenti di Igor Sibaldi, Massimo Citro, Antonio Giacchetti, Giorgio Cerquetti

di Thomas Torelli



Un Altro Mondo - Il Libro - traduce in scrittura l'esperienza che collega le tradizioni sapienziali alla Fisica quantistica, il molteplice all'Uno, l'Io isolato a In Lak'ech 'io sono un altro te stesso'.

Dopo aver ideato e diretto la regia del pluripremiato film Un Altro Mondo, Thomas Torelli torna a intervistare alcuni dei personaggi che hanno partecipato a questo documentario, per permettere di approfondire i loro pensieri e rispondere alle domande del vasto pubblico.

Il libro diventa così un percorso a ritroso lungo il cammino che ha portato alla realizzazione de Un Altro Mondo, nel quale l'esperienza personale dell'autore si fonde con il sapere di antiche popolazioni indigene e con le più recenti scoperte della Scienza. Come a dimostrazione del fatto che "Tutto è Uno", la scrittura ci restituisce un'immagine potente che abbraccia tutti i popoli di tutte le ere: dai Maya agli Aborigeni australiani... un'immagine che infonde speranza in Un Altro Mondo che appartiene all'oggi, al presente, tempo nel quale siamo protagonisti.

Con semplicità, veniamo condotti tra Storia, Fisica, Spiritualità, dove tutte le parole, prese nel loro insieme e singolarmente, vibrano e risuonano con il nostro "io", laddove questo è solo un altro verso della parola Amore, che con la sua potenza creatrice diventa un altro modo per vivere, in risonanza e armonia con il resto del creato.

A conclusione del libro, la trascrizione fedele del documentario Un Altro Mondo, per restituirci, attraverso la magia della parola che diventa segno, il tempo della riflessione proprio della lettura.

Contiene interventi di Igor Sibaldi, Antonio Giacchetti, Massimo Citro, Giorgio Cerquetti.


Leggi in anteprima un estratto dal libro di Thomas Torelli che parla del percorso che lo ha portato alla realizzazione del suo film omonimo

La storia, il tempo, lo spazio - Estratto da "Un Altro Mondo - Il Libro"

Un Altro Mondo affronta la Storia in maniera molto critica, perché la Storia che studiamo da bambini, la Storia che conosciamo, quella con la "S" maiuscola, è quella scritta dall'uomo, dalle sue scoperte, dalle sue invenzioni. Dalle sue guerre.

La Storia che conosciamo è quella scritta dai vincitori, quella del Vae Victis 'guai ai vinti', ma quante altre storie sarebbero possibili se le cose fossero andate in maniera diversa?

Quello che ci appare normale, il nostro presente, la nostra quotidianità, altro non è che il risultato di eventi che hanno preso una specifica direzione. Questo è chiaro, inappuntabile.

Ma siamo altrettanto sicuri che la vita a cui siamo abituati sia quella giusta? Non disponendo di una controprova, oggi sembra l'unica possibile, ma semplicemente analizzandone alcuni fattori tutto potrebbe essere rimesso in discussione. Soprattutto dalla nostra coscienza e dalla nostra capacità di analisi.

È la maggioranza a definire la normalità, ma chiediamoci: se Hitler avesse vinto la Seconda Guerra Mondiale, quale sarebbe oggi la nostra normalità? Ci sarebbero forse apparsi giusti e necessari gli eccidi di massa, la dittatura, l'Olocausto? E' una questione di forza.

Perché essere il più forte presuppone l'instaurarsi di alcune regole che definiscono la normalità. E che, fatto salvo rivolte o guerre, di norma vengono accettate.

Quello che ho cercato di fare con Un Altro Mondo è stato dare voce a una storia con la "s" minuscola, una storia che viene sì raccontata ma che ormai è assodata e in qualche modo giustificata, perché sta alla base dell'evoluzione del vivere che porta al nostro quotidiano. Ma che, a ben pensare, non è così.

Perché ci sono popoli che sono stati sterminati in nome del progresso e della modernità, popoli che sono stati vittima di un vero e proprio olocausto ma che, essendo accaduto centinaia di anni fa, ha perso i tratti della vergogna. È accaduto, è successo... oggi cosa ce ne importa? Magari era giusto che accadesse.

No.

Un Altro Mondo cerca di dar voce agli ultimi ambasciatori del passato, a quei pochi sopravvissuti in grado di raccontare ciò che è stato sradicato ai loro antenati e ciò che è stato loro inferto: un altro modo di intendere la vita e di vivere, marchiato come "sbagliato" in nome di quello che i vincitori sostenevano essere "normale". Riscoprire questi popoli vuol dire innanzitutto comprendere gli errori perpetrati dagli esseri umani, nonché riscoprire insegnamenti che ai vinti non è stato concesso di trasmettere.

Perché non erano i più forti. E, quindi, agli occhi del mondo, erano portatori di culture e valori sbagliati. La Storia si ripete, l'uomo non impara mai dai propri errori... vero, ma c'è anche chi cerca puntualmente, atomicamente, ogni giorno, in ogni respiro di migliorarsi. Nonostante tutto.

Il percorso che ho intrapreso mi ha portato a rilevare tre importanti popoli accomunati da un fattore: l'invasione e lo sterminio da parte dell'uomo bianco, dell'uomo così detto "occidentale". Il film ha trattato negli aspetti più importanti, inerenti ai temi affrontati, i popoli della Mesoamerica e, in particolare, i Nlaya e i Nativi americani. Per mancanza di budget, sono rimasti fuori dalla scrittura filmica gli Aborigeni australiani, un popolo che meriterebbe un progetto a parte.

Ma l'Australia era troppo fuori mano per il nostro processo produttivo e il rischio narrativo era quello di un film in cui l'aspetto antropologico avrebbe preso il sopravvento sul resto. A malincuore ho dovuto rinunciare al viaggio.

Ma il viaggio non è solo spostamento fisico, un viaggio si può fare anche partendo da qui, ora. Per questo motivo un piccolo capitolo di questo libro sarà dedicato proprio agli Aborigeni. In modo che il messaggio risulti amplificato e che funga da esempio. In ogni parte del mondo può accadere, o è accaduto, qualcosa che riguarda ognuno di noi. La distanza è relativa; la distanza non esiste.


 Indice

Introduzione
Le parole di Igor Sibaldi
La storia, il tempo, lo spazio
Le parole di Antonio Giacchetti
Fisica
Le parole di Massimo Citro
Spiritualità
Le parole di Giorgio Cerquetti
Conclusioni
Le frasi del film


Un Altro Mondo - Il Libro >> http://goo.gl/y2qnRM
Con approfondimenti di Igor Sibaldi, Massimo Citro, Antonio Giacchetti, Giorgio Cerquetti
Thomas Torelli