martedì 6 settembre 2016

Conosci i tuoi Chakra




Conosci i tuoi Chakra

Svela il tuo potenziale e libera la tua energia

di David Pond



Un libro per tutti!
Semplice, serio e ben scritto!

Ritrova l’equilibrio della tua vita partendo da dentro te!

La maggior parte di noi reagisce alle situazioni difficili della vita con rabbia, insicurezza o paura, senza mai accorgersi che si crea ciò che si sperimenta: la vita al di fuori di noi riflette gli squilibri che sono dentro di noi.

Conosci i tuoi Chakra insegna ad abbandonare l’atteggiamento mentale che porta a concentrarsi sul problema per focalizzarsi, invece, sul riallineamento con l’energia interna, o chakra, che sta provocando lo scompenso. Nella prima parte del libro vengono descritti e spiegati i singoli chakra, mentre la seconda è più pratica e riporta esercizi di visualizzazione e meditazioni.

L’attività dei chakra risveglia e riequilibra le energie fisica, emozionale, mentale e spirituale. Questi vortici energetici sono una mappa del nostro mondo interiore. Più liberamente fluisce l’energia dentro di noi, migliore sarà il nostro stato di salute e benessere.

Quando nella vita sorgono problemi, prove e difficoltà, lo stato dei chakra ci fornisce uno strumento per individuare dentro di noi la fonte del conflitto. Conosci i tuoi chakra riporta tecniche specifiche per modificare il modo in cui si usa l’energia e portare la propria consapevolezza a un nuovo livello. Una volta che avremo imparato a sperimentare la vita in un modo gioioso e più armonioso, anche il mondo intorno a noi si sistemerà e riequilibrerà.


Leggi un estratto dal libro di David Pond "Conosci i tuoi Chakra"

Prefazione - Conosci i tuoi Chakra - Libro di David Pond

Nella vita vogliamo tutti le stesse cose: felicità, realizzazione, salute, benessere e relazioni che ci soddisfino. Non dovrebbe essere così difficile: sembra tutto così semplice. Tuttavia vi sono cose che si mettono in mezzo, la vita segue il suo corso. Sappiamo quando siamo sbilanciati, riusciamo a sentirlo! Ma che cosa possiamo farci?

Ci è stato insegnato tantissimo su come sviluppare le abilità necessarie per adattarci al mondo. Si presuppone che se va tutto bene nel mondo esterno, allora si avrà la felicità. Questo significa “mettere il carro davanti ai buoi”: dobbiamo imparare a essere felici e realizzati a un livello interiore, e poi anche le cose del nostro mondo esterno si metteranno a posto, come riflesso del nostro mondo interiore.

Abbiamo bisogno di mappe per riordinare queste questioni e ottenere il nostro diritto di nascita. I chakra possono fornirci una mappa di questo tipo per attivare e bilanciare i vari livelli delle esperienze di vita.

I chakra sono vortici rotanti di energia sottile situati proprio davanti alla colonna vertebrale, posizionati a partire dall'osso sacro fino alla corona del capo. I chakra sono una mappa del vostro mondo interiore, della relazione che avete con voi stessi e del modo in cui sperimentate l'energia.

La vita è energia. La stessa forza che fluisce attraverso tutta la vita fluisce attraverso di voi. Questo è la manna (il respiro), il prana, il chi (Qi) della vita. I chakra interagiscono con questa forza vitale universale e animano i diversi aspetti della vostra vita, dall'universale, attraverso l'individuo e verso la terra, e poi nella direzione opposta.

Abbiamo compreso i chakra da lungo tempo, sin dal tempo dell'antica India e degli yogi induisti. Ma non è necessario essere uno yogi per potersi avvalere delle loro intuizioni. L'antico modello ha superato il test del tempo grazie alla propria autenticità e applicabilità.

Tutti quelli che sono in fase di ricerca alla fine diventano consapevoli dei chakra grazie alla loro universalità. Non si tratta di un modello intellettuale, bensì esperienziale. Non è qualcosa che va semplicemente studiato, ma è la vostra energia! È qualcosa con cui ci si deve identificare: sono i vostri chakra. Essi stanno già funzionando in un livello o in un altro. Andate a conoscere i chakra dentro di voi, non sulle pagine di questo libro. Non sono nozioni da memorizzare... raccogliete la sfida e cercate di identificare ognuno di questi centri dentro di voi.

Il mio percorso di scoperta dei chakra e del valore che essi hanno nella mia vita è stato piuttosto tortuoso. Sono sempre stato abbastanza bravo nello sport e proprio da questa mia dedizione derivava gran parte dell'identità che sviluppai nel primo periodo della mia vita, o almeno la mia identità esteriore. Questo mi mi aveva reso alquanto popolare e accettato. Ma dentro di me vi era il caos. Avevo un immenso mondo interiore, ma non lo capivo. Non avevo un quadro di riferimento.

Crebbi nella convinzione che poiché il mio mondo interiore era così difforme da quello esterno e pensavo a cose che nel mondo esterno non venivano mai affrontate, ci dovesse essere qualcosa di sbagliato. Ero preoccupato per il mio benessere mentale, ma riuscii a mantenere segreta la cosa.

Iniziai gli studi per diventare insegnante di scuola e di nuovo il mondo mi accettava per le mie aspirazioni. Nel mondo esterno tutto sembrava perfetto. Tuttavia il mio mondo interiore era sempre più tumultuoso. Feci tutti i passi che mi avrebbero dovuto portare alla felicità, ma ero ancora confuso.

Avevo la fortuna di avere una sorella astrologa, che quando avevo vent'anni mi lesse per la prima volta l'oroscopo. Sopraggiunse la luce: trovai un riferimento legato al mio mondo interiore che non si basava su un modello patologico. L'astrologia mi diede una mappa per leggere il mio mondo interno e per la prima volta facevo riferimento a qualcosa di sano per questa parte del mio carattere. Questo diede il via a una ricerca spirituale dentro di me e fui condotto al libro Be Here Now di Ram Dass, che mi rivelò altri modelli “sani” del mio mondo interiore. Iniziai a vedere questo mondo interiore come una meravigliosa risorsa e non più una fonte di turbamento.

Fui condotto allo studio dei chakra, come avviene alla maggior parte delle persone che sono in cammino alla ricerca di se stesse: se ne viene a conoscenza lungo il percorso di risveglio.

Sono passati quasi trent'anni e da allora il mio coinvolgimento con i chakra è stato incessante. Vi è sempre modo di applicarli. Non vi è mai un momento in cui non sia benefico avere una mappa dei due livelli dell'essere: primo, cosa si sta facendo all'esterno; secondo, in quale punto di se stessi ci si trova mentre lo si sta facendo.

Al primo livello state lavando i piatti. Al secondo livello vi domandate in quale punto dentro di voi vi trovate mentre lavate i piatti. Siete arrabbiati, irritati, diligenti, distratti, pacifici, rispettosi? Il ventaglio di possibilità è praticamente illimitato. Una sola attività, ma quale varietà di potenziali luoghi dentro di voi in cui ritrovarvi mentre state svolgendo quell'attività! Questo è ciò a cui i chakra si rivolgono, il punto dentro di voi in cui vi trovate mentre fate ciò che fate.

Alla fine completai la mia formazione di insegnante, ma mi sentivo troppo limitato nell'ambito del sistema educativo. Avevo bisogno di esplorare oltre i confini tradizionali dell'istruzione. Trasferii la mia giovane famiglia alle Hawaii, dove vivevamo in una comune in cui l'Universo forniva una grande abbondanza di informazioni per osservare la vita al di là delle credenze tradizionali. Divenni un astrologo e un fervido allievo del percorso mistico.

Ci trasferimmo poi nella zona centrale dello stato di Washington, dove avviammo un'altra comune e un ristorante, continuando a esplorare stili di vita alternativi: yoga, meditazione, astrologia, cibi naturali e progetti di vita cooperativa. All'età di 35 anni mi accorsi di desiderare una griglia più rigida per giudicare le convinzioni metafisiche che stavano guidando la mia vita ed ero pronto a fare ritorno all'accademia per ottenere la laurea. Iniziai un programma di studio individuale e alla fine ottenni la Laurea Magistrale in Metafisica Sperimentale presso la Central Washington University.

Dovevo ottenere l'approvazione da parte del comitato del dipartimento per il corso di studio che avevo messo a punto e i suoi membri mi aiutarono a progettare i miei studi affinché rispettassero gli standard dell'università. I corsi che progettai erano “Psicologia e metafisica di Jung”, “Processi di guarigione non tradizionali”, “I– Ching” e “Modelli di coscienza”. La mia tesi si avvaleva di tabelle di nascita di astrologia messe a confronto con tradizionali test della personalità (l'esperimento del carcere di Stanford, il MMPI, l'indicatore di personalità di Myers-Briggs, ecc.). Avviai un esperimento e dimostrai che gli astrologi erano in grado di usare le tabelle di nascita facendo corrispondere, al di là del livello di probabilità, ai test della personalità realizzati da un individuo il suo corretto oroscopo.

Speravo di fare progressi nell'ambito degli studi di metafisica realizzati dalla comunità scientifica. Dopo avere ottenuto la laurea, venni incoraggiato a proseguire gli studi con il Dottorato di ricerca in creazione di test scientifici per misurare i principi metafisici.

Tuttavia, giunto a questo punto, dopo un apparente successo nel portare la metafisica all'università, iniziai a vedere la follia di questo connubio fra metafisica e scienza. I presupposti da cui partivano i due mondi erano differenti.

Il metodo della ricerca scientifica porta alla creazione di un esperimento che esclude ogni tipo di influenza tranne quelle che sono sotto il controllo di chi conduce l'esperimento. La premessa della metafisica si basa sull'interconnessione di tutta la realtà e l'impossibilità da parte di chi conduce l'esperimento di isolare degli eventi.

Vidi che la parte scientifica e accademica della nostra mente è limitata nella propria capacità di esplorare gli aspetti metafisici della vita. La scienza ha il suo posto, ma ho visto che deve essere messo da parte se si vogliono esplorare le proprie realtà metafisiche.

La scienza non ha anima. Ignora tutto ciò che non può essere misurato o provato: è questo il suo filtro. Le esperienze del mondo interno non possono essere misurate né provate, ma sono cose che sperimentiamo ogni giorno.Tutti abbiamo un mondo interiore: non mettete in dubbio le vostre esperienze solo perché la scienza non le può provare.

Le vostre esperienze interiori non conterebbero nulla nemmeno in un processo giudiziario. Di nuovo, filtro sbagliato. Dovete coltivare il lato metafisico del vostro carattere, fidarvi delle vostre esperienze, stare con il vostro vero spirito e non giudicarvi con degli standard esterni.

Nessuno ha più autorità di voi sulla vostra relazione con l'energia. Si tratta, di nuovo, di qualcosa di fortemente personale, perciò quello che è scritto qui non è importante quanto ciò che evoca dentro di voi.

La comprensione dei chakra è uno dei mezzi di accesso più efficaci ai vari livelli di consapevolezza che avete a vostra disposizione.

È un sistema semplice da capire e, poiché profondo, si tratta di una guida del mondo interiore. Li state già sperimentando. Il modello dei chakra vi fornisce una modalità per identificare il tipo di energia che state sperimentando: sopravvivenza, piacere/sessualità, potere, amore, creatività, intuizione e spiritualità.

Ognuno di questi 7 livelli di energia è animato da uno dei 7 chakra. In questo libro presenterò il modello nella sua modalità di comprensione tradizionale, per poi approfondirlo. In questo modo, mi avvarrò del modello dei chakra come base per strutturare l'esplorazione, ma mi prenderò anche una licenza creativa, basata su anni di esperienza, per andare al di là del modo tradizionale di utilizzare i chakra. Mi aspetto che ogni lettore abbia una reazione diversa, fatto che giudico come positivo.

Non presento queste idee come verità assolute, ma piuttosto come “lavori in corso”, e quando il lettore sperimenta qualcosa di diverso da ciò che presento, lo incoraggio a proseguire con la propria verità personale. Non è altro che questo: accedere alla propria personale esperienza dei vari centri di coscienza.

Provate, e la vostra esperienza diretta verificherà la validità di questo sistema come guida per percepire le esperienze della vita. Vi aiuta a sapere su quale livello di coscienza state operando in un dato momento. Vi fornisce una mappa per attivare e sperimentare altri livelli di coscienza. Quando nella vita sorgono problemi, prove e difficoltà, il modello dei chakra vi fornisce uno strumento che vi aiuta a identificare in voi la fonte del conflitto.

Chiunque segua un percorso di ricerca alla fine realizza questo: identificare la sorgente interna è essenziale per liberare il sé. L'ideale è sviluppare una coscienza elastica: muoversi liberamente attraverso la totalità del proprio essere; immergersi pienamente nel significato della propria vita personale e nelle lezioni di questa incarnazione, mantenendo la capacità di riemergere dal proprio sé separato per sperimentare la bellezza della propria connessione con la realtà collettiva e con il Divino.

In questa esplorazione dei chakra mi concentrerò sui 7 chakra principali tradizionali. Oggigiorno si fanno grandi congetture sui chakra, spingendosi oltre i 7 tradizionali che abbiamo a disposizione, tuttavia in questo libro lascerò da parte questa tendenza per concentrarmi esclusivamente sui 7 classici.


 Indice

Ringraziamenti

Prefazione

Sezione I: Introduzione

I chakra: energia di vita
Equilibrio
Lasciarsi andare
Pulire le finestre
Sezione II: I Chakra

Il bisogno di sopravvivenza: il Primo Chakra
La ricerca del piacere: il Secondo Chakra
L’impulso del potere: il Terzo Chakra
La ricerca dell’amore: il Quarto Chakra
La voce dell’espressione creativa: il Quinto Chakra
Il desiderio di trascendenza: il Sesto Chakra
L’abbandono alla spiritualità: il Settimo Chakra
Sezione III: Saggi

La danza di ego, anima e spirito
I voti e i chakra
Trasformazione dell’energia
Punto di vista antagonista vs. visionario
Fate suonare il sintetizzatore del vostro essere
Fasi di preghiera
Preoccupazione come energia
Onorare la propria energia
Kundalini
Un mito
Sezione IV: Esercizi e meditazioni

Esercizi di visualizzazione
Meditazione sui Chakra
Meditazione del cielo e della terra
Appendice

Tabella dei Chakra
Bibliografia e letture consigliate
Indice analitico


Conosci i tuoi Chakra - Libro >> http://goo.gl/Md70it
Svela il tuo potenziale e libera la tua energia
David Pond


lunedì 5 settembre 2016

Stanchezza visiva da computer: come gestirla?




Stanchezza visiva da computer: come gestirla?

Un aiuto dall’Oriente e dalla natura per chi lavora spesso con il computer

di Fulvio D'Avino - 31/08/2016



Stanchezza visiva da computer: come gestirla?

L’affaticamento visivo da computer è una tipica sindrome dell’era tecnologica. Il termine scientifico è astenopia: dal greco astenon-opis che significa stanchezza dell’occhio. Per prevenire le algie della colonna vertebrale è importante assumere una postura corretta che preveda anche l’utilizzo di una sedia ergonomica; per contrastare i dolori diffusi, molto efficace è la pratica dello Yoga. Pochi minuti al giorno di tale tecnica sono sufficienti a garantire una adeguata flessibilità della colonna. I sintomi di stanchezza visiva sono:

dolore
bruciore e/o prurito
stanchezza oculare
annebbiamento visivo
cefalea
dolori al collo
dolore alle spalle
dolore alla schiena


Come prevenire la stanchezza visiva

La prevenzione specifica dei disturbi oculari prevede l’uso di monitor piatti, di grandi dimensioni (minimo 17 pollici ), in ambiente illuminato. Anche l’apporto dietetico di nutrienti essenziali per l’apparato visivo è importante. È consigliato assumere sostanze come:

la luteina e la zeaxantina, ad altissima funzione protettiva, presenti nel tuorlo d’uovo e nei vegetali a foglia verde
la Vitamina A, il cui deficit provoca nictalopia (scarsa visibilità notturna), contenuta in alta percentuale nel tuorlo d’uovo, nell’olio di fegato di merluzzo e nel burro
l’astaxantina, ad eccellente attività oftalmoprotettiva, che si trova soprattutto nel salmone.


I rimedi dalla natura per la stanchezza visiva

La medicina naturale si avvale di alcune piante che danno risultati eccezionali a livello terapeutico per la stanchezza visiva e per i danni della TV sul cervello.

Mirtillo nero (Vaccinium myrtillus)
Il succo di Mirtillo nero è famoso per la capacità di migliorare la visione, in particolare in situazioni di poca luminosità. I piloti inglesi della RAF lo utilizzarono durante la seconda guerra mondiale per individuare gli obiettivi nei bombardamenti notturni delle città. IL meccanismo d’azione del composto si basa sulla rigenerazione della rodopsina della retina. Da tenere presente che il principio attivo, per garantire l’effetto terapeutico, deve contenere almeno il 36% di antocianosidi.

Salice (Salix alba)
La linfa del Salice possiede un elettivo organotropismo per l’occhio e trova indicazioni per tutti gli stati infiammatori e degenerativi oculari (compresa l’astenopia).

Buddleja davidi
Originaria della Cina Nord-occidentale, diffusa e naturalizzata anche in Europa dove è usata pure come pianta ornamentale. È anche detta Lillà delle farfalle; infatti i suoi fiori, essendo molto profumati e colorati, attirano moltissime specie di farfalle. I boccioli fiorali hanno una notevole attività terapeutica nella stanchezza visiva (astenopia) e nella nictalopia.

Goji (Lycium barbarum)
È un arbusto sempreverde i cui ambienti di crescita naturali sono il Tibet, la Mongolia ed il Nord della Cina. I suoi frutti (le bacche di Goji) sono considerati tra i più potenti adattogeni del mondo. Essi contengono 18 aminoacidi, 11 minerali, 6 vitamine essenziali, polisaccaridi, monosaccaridi per cui il meccanismo d’azione si esplica sul sistema immunitario, sugli ormoni, sul DNA, sull’apparato riproduttivo, sulla pelle e, nel caso specifico, avendo un’alta concentrazione di Vitamina A, carotenoidi, luteina, zeaxantina, esercita una azione protettiva anche sulla vista. Ricordiamo però, a scopo cautelativo, che il Goji è controindicato in gravidanza, allattamento, diabete, gravi epatopatie. Possibili effetti indesiderati, anche se rari, sono nausea, vomito, diarrea, reazioni allergiche. Interazioni farmacologiche negative si verificano con i farmaci anticoagulanti.


Descrizione Il Benessere degli Occhi - CD

I problemi visivi sono il risultato di un ’indesiderata risposta adattiva dell' ’organismo agli stress, l'’obiettivo principale di un’efficace intervento terapeutico deve essere rivolto a migliorare il benessere psicofisico dell’individuo. E' risaputo che migliorando il benessere psicofisico della persona si innescano altre benefiche reazioni che a cascata si riverberano positivamente sul decorso della malattia e dei sintomi.

Nasce così questo CD per il Benessere degli Occhi, la psicologa Marisa Martinelli ha utilizzato la musica di Capitanata come terapia di sostegno alla meditazione guidata nel particolare percorso biopsicosomatico per il miglioramento della performance della funzione visiva e soprattutto come strumento indispensabile per la prevenzione primaria in campo ottico e oftalmologico.

La meditazione guidata di questo cd ha lo scopo di dinamizzare quei processi mentali che interagiscono tra di loro e con il resto della personalità, espandere, inoltre, la consapevolezza di Sé, in un clima di distensione neuropsichica indispensabile per un ri-apprendimento sistematico di risposte psicofisiologiche compatibili a creare una migliore integrazione funzionale tra occhio e cervello.

Il rilassamento che induce l'ascolto di questo cd educa alla recettività, migliora la capacità di fare esperienza attraverso l'uso dei sensi, favorisce l'abbandono fiducioso all'energia divina che scorre nel nostro corpo.

La distensione immaginativa facilita la riscoperta del piacere di vedere bene con il corpo, con la mente, con la consapevolezza delle nostre potenzialità sensoriali. Il rilassamento permette al nostro corpo di esprimere la sua naturale capacità di stare bene. Corpo e mente rilassati in un tutto armonico trasmettono distensione anche agli occhi. Noi sfruttiamo questa indissolubile unità somatopsichica per rilassare il corpo partendo dagli occhi e viceversa.

Può anche costituire il gradino iniziale per la preparazione ad un percorso più profondo di consapevolezza di Sé che parte dagli occhi 'specchio dell'anima e della salute'!

Gli effetti neuropsichici che possono essere provocati dall'ascolto di questo cd sono:

• sviluppo e induzione di profondi stati di rilassamento, cioè eliminazione di tensioni

• attenuazione di stati di eccitazione e di ansia, scioglimento di contrazioni

• sviluppo di sentimenti ed emozioni che migliorano la salute e il benessere psicofisico.

• Riduzione del dolore

• attivazione di processi ai autoguarigione


Il Benessere degli Occhi - CD >> http://goo.gl/nizGEg
Marisa Martinelli


giovedì 1 settembre 2016

Il potere di guarigione della paura




Il potere di guarigione della paura

La paura è solo una fede al rovescio: e se ci fosse un altro modo di vedere la paura?

di Lissa Rankin - 25/08/2016



Il potere di guarigione della paura

"Il Potere di Guarigione della Paura" parla della lotta con un angelo, un angelo chiamato Paura. La via alla libertà consiste nel ricevere la benedizione che solo quest’angelo può impartirci. Tra le mani avete un libro che può aiutarvi a trovare tale libertà, affinché possiate essere davvero vivi sino in fondo.


La storia di Giacobbe e dell'angelo

La prima volta che udii la storia di Giacobbe e l’angelo ero molto piccola. Era uno dei tanti racconti biblici che il mio adorato nonno – un rabbi ortodosso e appassionato studioso di Cabala – mi raccontava. Il nonno la presentava così: Giacobbe stava viaggiando da solo, quando l’oscurità lo costrinse a fermarsi per mangiare qualcosa e dormire fino all’alba. Il posto gli era sembrato abbastanza sicuro, ma così non era. Nel buio della notte si accorse che braccia muscolose lo avevano afferrato e lo schiacciavano a terra. Il buio era tale che egli non riusciva a vedere l’aggressore, ma ne sentiva la forza. Anche Giacobbe però era molto robusto, per cui cercò di liberarsi. Senonché il suo aggressore era almeno altrettanto forte e finirono con il rotolarsi al suolo tutta la notte.
Infine, la notte cessò e alle prime luci dell’alba Giacobbe si accorse di aver lottato contro un angelo. Quando il sole sorse, l’angelo abbandonò la presa e cercò di andarsene, ma Giacobbe lo tratteneva. «Lasciami andare», disse l’angelo a Giacobbe, «è spuntata la luce». Ma Giacobbe lo teneva fermamente. «Non ti lascerò andare fino a quando non mi avrai dato la tua benedizione», disse. L’angelo si dimenò, ma Giacobbe non lasciava la presa. E così l’angelo dovette impartire a Giacobbe la propria benedizione.

Da bambina, tutto ciò per me non aveva senso. Giacobbe aveva lottato tutta la notte per liberarsi, perché non aveva lasciato che l’angelo se ne andasse? Io avrei fatto così. Inoltre, da amante degli angeli, non capivo come qualcuno potesse non vedere la differenza tra un angelo e un nemico. Ma il fatto più strano di tutti era che un nemico finiva con il darti la sua benedizione. Le mie domande facevano ridere il nonno. «La gente confonde sempre un angelo con un nemico», mi disse. «Giacobbe non lascia andare l’angelo prima di aver ricevuto la sua benedizione, perché è quest’ultima a rendere libero Giacobbe».
Mi ci vollero anni per comprendere questo racconto. All’epoca mi tenevo ben stretta alle mie paure. Pensavo che l’unico modo di stare al sicuro fosse avere paura.


Il ruolo comune della paura

Di fatto, la mia famiglia promuoveva la paura di noi bambini. Dopo essere stata morsa da un cane randagio e aver dovuto subire una serie di dolorose punture antirabbia, sviluppai una fobia per tutti gli animali. I miei genitori incoraggiavano questa paura, convinti che mi avrebbe tenuto al sicuro. Il risultato fu che la mia paura degli animali si trasformò velocemente in fobia.
Avevo 27 anni quando arrivai in California per proseguire la mia formazione medica. All’inizio vivevo con degli amici che avevano molti bambini e un grande cane pastore i cui denti gialli mi terrorizzavano. Gli amici provarono a dirmi che il cane era buono e innocuo, ma non avevo il coraggio di affrontare le mie paure. Nelle settimane in cui fui ospite in quella casa, tutta la famiglia fece in modo che ci fosse sempre una porta tra me e quel cane. Di notte, però, il cane vagava libero per la casa e io tenevo la mia stanza chiusa a chiave.

Un mattino mi alzai presto perché avevo bisogno di usare il bagno. Erano le sei del mattino, troppo presto perché il resto della famiglia fosse in piedi, quindi ero intrappolata nella mia camera da letto. Ma se qualcun altro si fosse già alzato?... Aprendo cautamente la porta, fui contenta di sentire Bridget, la bambina di 4 anni, cantare in salotto. Se riuscivo a raggiungerla prima che il cane mi trovasse, avrebbe potuto farlo uscire. Nonostante la mia paura, percorsi in punta di piedi il corridoio e socchiusi la porta del salotto. Bridget non stava canticchiando tra sé e sé. Il cane pastore era sdraiato sullo stomaco insieme a Bridget, che nella sua piccola vestaglia rosa gli stava lavando i denti con dentifricio e spazzolino, cantando: «Ti chiederai dove se ne sarà andato il giallo dei tuoi denti dopo che li avrai lavati con Pepsodent». La bocca del cane era piena di schiuma e la sua coda sbatteva con tanta forza che faceva un tonfo sul pavimento. Feci un respiro profondo e scoppiai a ridere.

In un batter d’occhi mi ero liberata da una paura che mi aveva paralizzato per più di vent’anni. In quel momento seppi che non avevo paura degli animali che vivevano nel mondo, ma di quelli che vivevano nella mia mente. La mia paura non mi aveva tenuto al sicuro dagli animali, mi aveva solo separato dal loro amore. Più tardi, quando trovai il mio appartamento, salvai un grande gatto rosso. Da quel momento, vivo sempre con qualche animale. Quel momento nel salotto risale a cinquant’anni fa: da allora sono stata benedetta da un angelo tutti i giorni.


La paura e il coraggio

Molti credono di non avere il coraggio di affrontare le proprie paure, ma forse hanno più coraggio di quanto pensino. Se hai molte paure, ci vuole coraggio anche solo per parlare con uno sconosciuto, rispondere al telefono, andare al mercato a comprare il pane o parlare a voce alta. Come un muscolo che venga usato giorno dopo giorno, il coraggio cresce se viene usato. Un giorno, quando attingerai deliberatamente al tuo coraggio perché in ballo ci sarà qualcosa di davvero importante, ne scoprirai il potere e la forza per la prima volta.

Un’altra cosa che scoprirai, leggendo "Il Potere di Guarigione della Paura", è che sorprendentemente il coraggio non è l’opposto della paura. L’opposto della paura è la gioia. Avevo creduto che la gioia fosse la stessa cosa della felicità, ma la prima è molto più durevole della seconda. La capacità di provare gioia sembra venire da una relazione incondizionata con la vita, la capacità di aprirsi e affrontare tutto ciò che è. Si tratta di un’apertura che ci porta oltre il desiderio di controllare la vita, fino alla capacità di celebrare quest’ultima. Ci sposta da una relazione antagonista con la vita a quell’esperienza del mistero e della meraviglia che è al cuore della vita. Alla fine può guarirci.

Estratto dal libro "Il potere di guarigione della paura" di Lissa Rankin

Il Potere di Guarigione della Paura - Libro >> http://goo.gl/CmXCki
6 passi per sviluppare il coraggio come medicina per il corpo, la mente e l'anima
Lissa Rankin