venerdì 19 giugno 2009

Rilassamento, Battimenti e Infrasuoni

Rilassamento, Battimenti e Infrasuoni Come altre tecniche, studiate e diffuse per migliorare un eccessivo stato d'ansia, cosi' comune ai nostri giorni, anche quello del "rilassamento subliminale" si affida alla musica, al suono, che sembra essere il filo conduttore di gran parte della nostra vita. Pensiamo al "mantra", misteriosa formula basata proprio sulla ripetizione di un suono particolare, a cui, da millenni, la sapienza orientale affida le sue meditazioni. I suoni sono fenomeni fisici e, come tali, influenzano tutte le cose con cui vengono a contatto. Un suono di una particolare frequenza, per esempio, puo' rompere un vetro; mentre, altri, non percepibili dall' orecchio umano, possono dare ordini ad un cane.
Studi recenti sostengono che la crescita stessa delle piante puo' essere influenzata dal tipo di musica che si suona nella vicinanza. Il suono, quindi, come strada, come risalita dal nostro mondo cosciente ad un altro, piu' sottile e ancora quasi completamente inesplorato.
La musica - ovvero, le note - dipendono dalla variazione di pressione dell'aria, che genera le cosiddette "onde sonore". Le onde acute sono generate da vibrazioni molto rapide; le note basse corrispondono a onde di bassa frequenza; l'orecchio umano e' in grado di ricevere note, con una frequenza che varia da 30 a 20.000 vibrazioni al secondo (Hertz o Hz). L'unita' di misura che si impiega per misurare l'intensita' dei suoni e' il decibel (dB, dal nome di Graham Bell); il valore di 0 dB corrisponde al suono piu' debole che puo' essere udito da un essere umano; mentre 140 dB rappresenta la soglia del dolore, causato da un suono troppo alto.
La tecnica scoperta dal dott. Gerald Oster nel 1973 al Mount Sinai school of Medicine di New York e sperimentata da molti ricercatori tra cui l'equipe medica del dottor Louis Chalout e del dottor F. Borgeat (Universita' di Montreal) consiste nella diffusione di una musica registrata ad un'intensita' tale da poter essere piacevolmente udita da tutti (per esempio 90 dB). A questa musica vengono introdotti, con una tecnica particolare, alcuni "infrasuoni" (suoni con frequenza inferiore a 30 Hz) di intensita' molto minore (ad esempio, 30 dB). Questi "infrasuoni", anche se piu' deboli, raggiungono, comunque, il livello sensoriale, senza, pero', riuscire ad influenzare il nostro livello cosciente. Essi, quindi, non essendo coscientemente recepiti, rimangono nella zona di "percezione subliminale". Gli infrasuoni vengono intrecciati alla musica tramite battimenti binaurali, battimenti monoaurali e altri tipi di modulazione del segnale audio. I Battimenti Binaurali o "Binaural Beats", sono dei battimenti sonori che possono essere usati per sincronizzare l’attività elettrica del nostro cervello (EEG). Il nostro sistema uditivo è composto da due padiglioni auricolari così da avere le informazioni necessarie per rilevare tutte le informazioni utili per elaborare il segnale da decifrare. La localizzazione del suono e del rumore sul piano orizzontale e su quello verticale avviene in modo distinto tra loro.
Nel primo caso (asse orizzontale), il nostro sistema nervoso centrale attraverso le differenze dell’onda sonora percepita da entrambe le orecchie, compie una propria elaborazione ed è in grado di determinare la provenienza esatta della fonte. Questa differenza è relativa alla fase dell'onda e all'ampiezza; più precisamente per frequenze inferiori ai 1500 cicli al secondo (Hz), il nostro cervello riesce a calcolare il ritardo di fase (ritardo interaurale), mentre per le frequenze superiori ai 1500 cicli al secondo (Hz) è proprio la testa a funzionare come ostacolo attenuando così l’ampiezza dell’onda acustica (differenza interaurale di intensità). Con le differenze binaurali, il nostro cervello riesce a ricostruire esattamente la posizione della fonte acustica sull’asse orizzontale. Invece, come già detto, la determinazione sull’asse verticale avviene in altro modo. Infatti come sicuramente tutti noi abbiamo notato, l’uomo e tutti i primati superiori hanno un padiglione auricolare con diverse sporgenze e ripiegature. Questa particolare geometria, permette di combinare tra loro una serie di suoni diretti e riflessi, attraverso i quali il nostro cervello riesce a determinare la posizione sonora sull’asse verticale. Parecchi di voi si staranno chiedendo perché molti animali sono sprovvisti di padiglioni auricolari, pur avendo una grande efficienza nella localizzazione delle fonti sonore anche sull’asse verticale. La risposta che i ricercatori si danno, riguarda la diversa posizione delle orecchie sul capo dell’animale, rispetto a quella dei primati superiori. In questo modo possono utilizzare la tecnica usata dal nostro cervello per la localizzazione orizzontale per avere una dettagliata localizzazione verticale. Questi battimenti furono scoperti nel 1839 dal tedesco Heinrich Wilhelm Dove, egli di accorse che applicando alle nostre orecchie due frequenze differenti, è possibile percepire i battimenti pari alla sottrazione delle due frequenze. Spiegando praticamente quanto sopra affermato, supponendo di applicare (con delle cuffie) all’orecchio destro un segnale audio pari a 400 cicli al secondo (Hz) e all’orecchio sinistro un segnale pari a 412 cicli al secondo (Hz), saremo in grado di percepire un battimento di queste frequenze pari a 12 cicli al secondo (Hz). Il fenomeno dei battimenti dimostra che il suono che noi percepiamo è un elaborazione interna al nostro cervello di quanto percepito dalle due orecchie in modo distinto. Il nostro apparato uditivo è comunque limitato nella percezione delle frequenze acustiche, infatti il range di frequenze percepibili dall'essere umano è compreso tra 20 cicli al secondo (Hz) e 20.000 cicli al secondo (Hz). Al di sopra (ultrasuoni) e al di sotto (infrasuoni), non siamo in grado di percepire nulla. Così nel 1973 il Dr. Gerald Oster del Mount Sinai school of Medicine New York , decise di fare alcuni esperimenti sul possibile fenomeno di risonanza che poteva venirsi a creare tra i Battimenti Binaurali e l'attività elettrica corticale. Egli considerò che le frequenze del nostro elettroencefalogramma (EEG) sono inferiori ai 20 cicli al secondo (Hz), così da non poter essere influenzate per risonanza dai normali segnali audio. Questo perché l’orecchio umano non è in grado di percepire frequenze così basse (inferiori ai 20 Hz). Con i battimenti binaurali, è invece possibile percepire le variazioni anche a frequenze molto basse, ed il Dr. Oster rilevò che il nostro elettroencefalogramma è influenzato dai battimenti binaurali, arrivando ad avere una attività elettrica con frequenza simile a quella del battimento.
Gli stadi principali dell'attività elettrica corticale del nostro cervello possono essere riassunti così: - Beta (maggiore o uguali a 14Hz). Le onde beta, sono proprie delle normali attività di veglia o fase REM del sonno, indicano che la corteccia cerebrale è attivata. - Alpha (8 – 14 Hz). Le onde alfa sono associate a uno stato di veglia ma rilassata. La mente è calma e ricettiva. E’ lo stato ideale per lo studio o la meditazione. - Theta (4 - 8 Hz). Le onde teta sono tipiche di uno stato meditativo profondo e/o in alcuni stati di sonno. In questo intervallo di frequenze l’individuo è concentrato sugli stimoli interni e l’interazione tra i due emisferi cerebrali è elevata. Questa fase è tipica del dormi/veglia. - Delta (inferiori a 4 Hz). Il ritmo delta è molto lento ed è caratteristico del sonno profondo.
Quindi, questa musica invia due messaggi: uno, quello forte, che si indirizza e mantiene attento l'emisfero sinistro del cervello, quello della percezione cosciente; l'altro, il piu' debole, che viene percepito dall'emisfero destro; dall'inconscio. L'obiettivo e' quello di influenzare i livelli meno coscienti del nostro complesso psichico, dove hanno origine la maggior parte delle tensioni umane. L'immenso vantaggio della "musica subliminale infrasonica" e' di proporre una tecnica dolce di prevenzione e terapia che, praticata regolarmente, permette di ritrovare il proprio equilibrio e la propria calma.
I suoi campi di applicazione sono, comunque, molteplici. Oltre ad avere una particolare influenza sul rilassamento, dove si e' dimostrata di particolare efficacia, essa sembra sviluppare anche capacita' immaginative e creativita'. Può essere utile per aiutare la meditazione e l’ipnosi, per alleviare emicranie e mal di testa, per la riduzione del fabbisogno di sonno e l'induzione al sonno naturale, per l'eliminazione della depressione e dell’ansia. E’ di aiuto nei disordini nella capacità di attenzione e della concentrazione, e per molto altro.