martedì 5 aprile 2016

Amico Intestino



Amico Intestino

Perdi peso e migliora il tuo umore con la dieta che riattiva l'intestino

di Justin Sonnenburg, Erica Sonnenburg



Amico Intestino - Libro

«In Nord America e in altri Paesi sviluppati sono aumentati i casi di asma, allergie e malattie autoimmuni. Perché oggigiorno l'incidenza di allergia alle arachidi è di gran lunga più elevata rispetto agli anni Cinquanta? E qual è la spiegazione per l'eccezionale aumento della sensibilità al glutine? ... Justin Sonnenburg mi ha aiutato a capire che forse è colpa delle alterazioni del microbioma.
Negli ultimi decenni, quattro fattori principali hanno modificato profondamente la flora intestinale della popolazione nordamericana, e occidentale in generale: 1) il maggior consumo di cibi industrializzati elaborati, 2) l'uso diffuso di antibiotici, 3) l'allarmante aumento di tagli cesarei, con una proporzione di uno su tre parti, e 4) il calo dell'allattamento al seno. In questo libro scoprirete come ciascuno di tali fattori abbia contribuito a deteriorare in modo drastico il microbioma umano e come queste modifiche possano spiegare la crescente incidenza di diverse malattie croniche, tra cui autismo, depressione e altri disturbi mentali/emotivi.»
Dottor Andrew Weil

Justin ed Erica Sonnenburg della Stanford University sono due ricercatori pionieri nel campo più potenzialmente trasformativo della salute e del benessere, lo studio del rapporto tra il nostro corpo e le migliaia di miliardi di microbi che chiamiamo microbiota. La sua influenza è davvero potente tanto che determina se siamo sani o malati, in forma o sovrappeso, equilibrati o lunatici.

Negli ultimi anni, sostengono gli autori, a causa dei cambiamenti subiti dalla nostra alimentazione, di un uso prolungato degli antibiotici, dell’aumento spropositato dei parti cesarei e di un’eccessiva sterilizzazione (ebbene sì, siamo troppo puliti), la nostra flora intestinale si trova ad affrontare un «evento di estinzione di massa», che sta mandando in tilt il sistema immunitario. Un fenomeno che è alla base del misterioso picco di alcune malattie moderne come la sensibilità al glutine e tutte le allergie alimentari, l’obesità, l’autismo, il cancro, la depressione.

In questo libro tutte le più recenti indicazioni da applicare nella vita di tutti i giorni per riacquistare il giusto peso, liberarsi da tutti i disturbi digestivi e intestinali, difendersi dalle malattie.

Questo libro rivoluzionario offre un approccio semplice ed efficace che comprende alternative sicure agli antibiotici, consigli e un piano alimentare completo di menù e ricette per rafforzare la comunità che abita il nostro intestino e mantenerla giovane a lungo. Può essere la scelta più importante per la nostra salute.

«I batteri che colonizzano l’intestino possono proteggerci da allergie e malattie autoimmuni, o predisporci a esse. Possono prevenire obesità e diabete, o renderci inclini a svilupparli. Inibiscono o acuiscono le infiammazioni e influenzano persino le capacità mentali e il benessere emotivo. Questo libro rivoluzionario - che mi ha entusiasmato - spiega come modificare la flora intestinale per ridurre i rischi di ammalarsi e ottimizzare la salute.»
Dottor Andrew Weil


Leggi un estratto dal libro "Amico Intestino"

Introduzione - Amico Intestino - Libro di Justin ed Erica Sonnenburg

Sappiamo tutti che la salute è in gran parte predeterminata dai nostri geni. E sappiamo anche che possiamo migliorare il nostro stato di benessere generale seguendo un'alimentazione corretta, praticando esercizio fisico e gestendo lo stress. Ma come fare tutte queste cose è oggetto di un acceso dibattito. Molti programmi per la salute, per quanto pieni di buone intenzioni, si concentrano esclusivamente sulla perdita di peso o sul benessere del cuore.

Ma che cosa accadrebbe se esistesse un altro fattore chiave, un secondo genoma duttile, in grado di incidere su peso, umore e salute a lungo termine? E che cosa accadrebbe se potessimo influenzare questo genoma compiendo scelte ben precise (e spesso sorprendenti) nel nostro stile di vita?

Ebbene, questo secondo genoma esiste. Appartiene ai batteri che popolano l'intestino umano ed è fondamentale per le nostre condizioni fisiche generali in moltissimi modi. I dettagli su come questa comunità microbica, nota come microbiota, sia strettamente legata a salute e malattia del nostro organismo hanno iniziato a emergere solo in tempi recenti, rimodellando il concetto di che cosa significhi essere umani.

Mentre gli scienziati cercano di comprendere le cause sottese alla grande diffusione di alcune affezioni tipiche dei Paesi occidentali - come cancro, diabete, allergie, asma, autismo e malattie infiammatorie croniche intestinali -, sta diventando chiaro che il microbiota svolge un ruolo importante nello sviluppo di ciascuno di quei disturbi e in molti altri aspetti della nostra salute.

In un modo o nell'altro, i batteri che vivono nel corpo influenzano, direttamente o indirettamente, tutti gli aspetti della nostra biologia.

Gli abitanti dell'intestino si sono evoluti nel corso di millenni, ma oggi si trovano ad affrontare nuove sfide. Il mondo moderno ha modificato il nostro modo di mangiare (con l'introduzione di cibi industriali elaborati e ricchi di calorie) e di vivere (pensiamo alle case igienizzate con detergenti antibatterici e all'uso eccessivo di antibiotici), e questi cambiamenti ora minacciano la salute del microbiota.

Il sistema digestivo è molto più di un insieme di cellule che circondano l'ultimo pasto: contiene anche un assembramento di batteri e altri microbi. Anche se tutte le superfici, gli orifizi e le cavità del corpo umano brulicano di questi microrganismi, la maggior parte è concentrata all'interno dell'intestino crasso. Tali batteri hanno molte qualità, tra cui quella di scomporre chimicamente e assimilare le fibre alimentari indigeste, trasformandole in composti che vengono assorbiti dal colon. Alcuni di questi composti sono di vitale importanza per la salute e rappresentano la nostra ultima possibilità di recuperare i nutrienti contenuti nelle fibre alimentari difficili da digerire.

Coltivare i batteri intestinali in modo che producano i composti di cui il nostro corpo ha bisogno è una delle scelte più importanti che possiamo fare per il nostro benessere.

La flora intestinale influisce più di quanto si possa immaginare sul sistema immunitario, che è strettamente connesso a tutti gli aspetti che riguardano la salute. Quando funziona bene, combattiamo le infezioni in modo efficiente ed estinguiamo le neoplasie non appena insorgono, ma quando non lavora al meglio, possono comparire numerosi disturbi. Se i batteri intestinali sono sani, è probabile che il sistema immunitario funzioni bene. Se i batteri intestinali non lo sono, siamo esposti a un maggior rischio di sviluppare malattie autoimmuni e il cancro.

Le sostanze chimiche prodotte dal microbiota possono influire sul livello d'infiammazione dell'intestino e di tutto il corpo, ossia sul modo in cui il sistema immunitario reagisce a lesioni o possibili minacce e che si manifesta con gonfiore, arrossamento e irritazione. L'infiammazione può ripercuotersi a cascata su tutti gli aspetti della salute.

Alcune delle sostanze chimiche prodotte dal microbiota comunicano persino con il sistema nervoso centrale, attraverso l'asse intestino-cervello. Abbiamo ancora molto da imparare su come la flora intestinale influisce sull'encefalo: quest'asse, infatti, non si limita ad avvertirci che è il momento di mangiare, ma incide profondamente sul nostro benessere. I batteri intestinali possono influenzare stati d'animo e comportamento, e modificare la progressione di alcune condizioni neurologiche.

L'alleanza tra esseri umani e microbi inizia alla nascita. Il grembo materno è sterile, ma non appena veniamo al mondo il nostro corpo, che fino a quel momento era un habitat incontaminato, viene rapidamente colonizzato dai microbi presenti nella mamma, in amici e famigliari, e nell'ambiente.

Come ha osservato il famoso microbiologo Stanley Falkow: «Il mondo è ricoperto da una sottile patina di feci». O, se preferite, da una patina di batteri. Ma questo non è affatto un male. Perciò, la prossima volta che il vostro bambino s'infilerà in bocca un oggetto, a meno che non rischi di soffocare, non precipitatevi a tirarglielo fuori o a pulirlo con un disinfettante: ricordate, invece, che la patina batterica gli sta fornendo microbi preziosi, che contribuiranno a formare il nuovo microbiota.

Con il passare del tempo, le comunità microbiche che risiedono nel nostro organismo vengono modellate da diversi fattori, come l'essere nati con parto naturale o cesareo, essere stati allattati al seno o artificialmente, la frequenza con cui assumiamo antibiotici, il fatto di possedere un cane e il cibo che mangiamo.

Sempre più dati confermano che questi batteri sono di primaria importanza per la salute. Ciò significa che il nostro stile di vita e le scelte mediche e alimentari devono prendere in considerazione l'effetto che avranno sui microbi intestinali.

Ai nostri giorni, la tecnologia di sequenziamento del DNA offre una visione dettagliata degli oltre due milioni di geni microbici - noti come microbioma -presenti nel microbiota, mettendo in evidenza alcuni temi rilevanti.

In primo luogo, la microflora intestinale di ogni individuo è unica, proprio come le sue impronte digitali, e influisce sulla predisposizione a diverse malattie. In secondo luogo, quando funziona male, può contribuire allo sviluppo di patologie e disturbi, come l'obesità, che in passato venivano ricondotti esclusivamente allo stile di vita. Infine, la capacità del microbiota di modificarsi ci consente di migliorare lo stato di salute generale con l'avanzare dell'età.

Riconoscere l'importanza della microflora intestinale, e prendersene cura in modo adeguato, è dunque essenziale per il nostro benessere. Inoltre, possiamo usare queste nuove informazioni per rispondere a molte domande.

Per esempio, come possiamo modulare la composizione strutturale del microbiota già alla nascita, così da favorire lo sviluppo di una flora intestinale sana? Come fare a ottimizzare il nostro microbiota nel corso dell'età adulta, in modo da rafforzare il sistema immunitario e diminuire il rischio di malattie autoimmuni e allergie? Quali specifici cambiamenti è possibile introdurre nella nostra alimentazione per nutrirlo? Quando dobbiamo assumere degli antibiotici, come possiamo ripristinare la microflora intestinale? Come riuscire a contenere al massimo le alterazioni del microbiota che subentrano con l'avanzare dell'età? Come trovare la combinazione di microbi giusta per il nostro specifico intestino?

Benché ci sia ancora molto da scoprire sull'argomento, nell'ultimo decennio abbiamo acquisito nuove conoscenze decisive su questa comunità di microbi e su come incide su benessere e malattie. Dieci anni fa divenne evidente che il microbiota rappresentasse un elemento importante, ancorché poco compreso, della biologia umana. La gran quantità di domande senza risposta offriva un terreno fertile per intraprendere una carriera da scienziato biomedico; inoltre era chiaro che la microflora intestinale si sarebbe dimostrata fondamentale per molti aspetti della nostra salute.

L'intestino ospita oltre centomila miliardi di batteri: se li mettessimo tutti in fila, arriverebbero sino alla Luna. Questi batteri si trovano in tutto il tratto gastrointestinale e, a seconda della specie, possono vivere nello stomaco (anche se solo una minima percentuale è in grado di farlo, a causa delle condizioni di temperatura e acidità), nell'intestino tenue, o - come avviene nella maggior parte dei casi - nell'intestino crasso. È qui, infatti, che ne troviamo centinaia di specie, con una densità pari a cinquecento miliardi di cellule per cucchiaino di contenuto intestinale.

È dunque evidente che il nostro intestino pullula di questi microrganismi, cosa che può rendere un po' difficile credere che i batteri intestinali siano sulla lista delle specie in via di estinzione.

Nell'intestino di un adulto occidentale risiedono in media circa milleduecento specie diverse di batteri. Può sembrare una cifra considerevole, eppure un amerindio medio dell'Amazzonia venezuelana ospita circa milleseicento specie, ossia un terzo in più. Allo stesso modo, altri gruppi con stili di vita e diete più simili a quelli dei nostri antichi antenati presentano molte più varietà di batteri intestinali rispetto agli americani. Qual è il motivo?

La prevalenza di alimenti di produzione industriale nella dieta, l'uso eccessivo di antibiotici e le nostre case accuratamente sterilizzate minacciano la salute e la stabilità degli abitanti dell'intestino.

Se questi batteri volessero cercare qualcosa da mangiare nel supermercato che frequentate di solito, si ritroverebbero nelle stesse condizioni di chi cercasse cibo in un negozio di ferramenta. Gli scaffali dei dolciumi vicino alla cassa non contano, perché quello che contengono sono solo «sostanze commestibili simili a cibo», secondo la definizione perfetta di Michael Pollan. Con la tipica dieta americana, i batteri intestinali muoiono di fame.

Per aggiungere al danno la beffa, almeno un paio di volte l'anno ci viene prescritto un vero e proprio veleno per la microflora intestinale, noto con il nome di antibiotici. E per finire, spendiamo in media quasi settecento dollari ogni anno in detergenti, che rendono le case sterili quasi quanto una sala operatoria. Per non parlare del consumo di flaconi di disinfettante per le mani.

È difficile prevedere con certezza quali saranno le conseguenze a lunga distanza. Nel futuro immediato, il nostro organismo potrebbe ritrovarsi con solo la metà delle specie batteriche dei nostri antenati, o magari anche meno. Se così fosse, che cosa comporterebbe per noi?

Abbiamo già osservato in parte gli effetti delle abitudini di vita occidentali sulla salute in termini di obesità, diabete e malattie autoimmuni: patologie che di solito non si manifestano nelle società con un microbiota più diversificato. Queste malattie diventeranno ancora più frequenti, insorgeranno precocemente, o si diffonderanno per tutto il pianeta via via che questo stile di vita nocivo andrà affermandosi ovunque?

Forse le specie di batteri intestinali che offrono un importante contributo alla nostra salute si estingueranno, oppure diventeranno così rare che il nostro microbiota non assomiglierà più a quello dei primi esseri umani, ma questo, in parte, forse è già successo.

Siamo diventati dipendenti dal cosiddetto «cibo spazzatura» e anche i nostri giovani si stanno abituando a questa esistenza rischiosa che, danneggiando il microbiota, li farà ammalare e ridurrà la loro aspettativa di vita.

Come scienziati, scriviamo spesso articoli sul microbiota, consapevoli che quelle informazioni non sono facili da capire per il grande pubblico. In altre parole, sono cose per esperti. Siamo abituati a essere molto scettici, quindi non è nella nostra natura fornire consigli, a meno che non siano stati verificati in modo rigoroso con uno Studio in doppio cieco, confrontato con placebo.

In famiglia, però, abbiamo da tempo introdotto alcuni cambiamenti nella dieta e nello stile di vita, basandoci sulle scoperte fatte nel nostro laboratorio e in quelli di altri ricercatori che studiano il microbiota.

Mentre le nostre figlie crescevano e noi interagivamo con altre famiglie con bambini piccoli, abbiamo visto i genitori compiere scelte alimentari consapevoli. Tuttavia, non prendevano mai in considerazione un elemento centrale della salute, ossia lo sviluppo del microbiota del loro bambino. Del resto, come avrebbero potuto farlo, se non disponevano delle informazioni necessarie?

Ci siamo resi conto di avere una rara cognizione della biologia del tubo digerente e dei suoi microbi residenti, una competenza che sta indubbiamente influenzando molte delle nostre decisioni relative al modo in cui nutriamo noi e i nostri figli, oltre a incidere su altri aspetti della vita.

Abbiamo quindi deciso di scrivere questo libro con la speranza di offrire a tutti le informazioni di base necessarie per capire la pletora di risultati forniti dalle recenti ricerche sul microbiota.

Abbiamo utilizzato i dati attualmente disponibili per offrire consigli pratici e suggerimenti: un modo per ottimizzare la salute, prestando particolare attenzione al soggetto su cui è focalizzata tanta parte della nostra biologia, ossia la flora intestinale.

Il libro è organizzato in modo da presentarvi i risultati più interessanti e più importanti della ricerca, mostrando l'impatto che avranno sul resto della vostra esistenza. Spiegheremo che cos'è il microbiota e come colonizza il nostro organismo, come possiamo nutrirlo, come invecchia, come prendercene cura, quali sono le sue sorprendenti caratteristiche e quali risultati sono stati raggiunti in questo campo.

Dopo una breve introduzione, illustreremo lo sviluppo della flora intestinale partendo dall'apparato digerente, così come si presenta alla nascita, cioè sterile, e nell'infanzia.

La prima parte include alcuni suggerimenti da applicare durante lo svezzamento per assicurarsi che i bambini adottino abitudini alimentari che favoriscano il microbiota. Si tratta di una lettura fondamentale per quei neo-genitori che stanno pensando a come promuovere la salute a lungo termine del proprio figlio.

I capitoli successivi approfondiscono le connessioni tra microbiota, sistema immunitario e metabolismo. Le società moderne stanno commettendo molti errori nella cura della flora intestinale, perciò cercheremo di capire come migliorare dieta e stile di vita per riequilibrarla e, quindi, promuovere il benessere e combattere l'insorgenza di malattie croniche. Accenneremo all'entusiasmante collegamento, scoperto di recente, tra microbiota intestinale e cervello, che stabilirebbe un legame tra microbiota, umore e comportamento.

Nel settimo capitolo vengono descritte le innovazioni nel trattamento degli squilibri del microbiota (inclusa la riprogrammazione della flora intestinale malata utilizzando il trapianto fecale) e discusse le grandi potenzialità di questa nuova frontiera terapeutica.

L'ottavo si focalizza sulla recente scoperta del declino del microbiota con l'avanzare dell'età e offre suggerimenti su come minimizzarlo, al fine di migliorare la salute dell'apparato digerente e il benessere generale degli anziani.

Infine, abbiamo utilizzato tutti i consigli pratici presenti nel libro per elaborare un piano concreto che vi consenta di modulare il vostro microbiota in modo da massimizzarne i benefici sulla salute a lungo termine. L'ultimo capitolo comprende, infatti, ricette e menù per aiutare anche le persone e le famiglie più impegnate a raggiungere, con efficacia e in modo piacevole per il palato, un buon livello di benessere.

Dobbiamo sottolineare che le ricerche sul microbiota sono ancora agli albori o, nella migliore delle ipotesi, hanno mosso solo i primi passi; tuttavia, possiamo usare le attuali conoscenze per guidare le decisioni che riguardano la nostra vita. Inoltre riteniamo di disporre di informazioni tali da formulare consigli generali, anche se è importante che consultiate il vostro medico prima di metterli in pratica, soprattutto in presenza di condizioni sanitarie particolari.

Il nostro obiettivo è anche quello di rendervi consapevoli del ruolo fondamentale della flora intestinale per la vostra salute. Ci auguriamo di fornire ai lettori una base per interpretare e comprendere nuove scoperte e per riuscire a integrarle nelle loro scelte alimentari e di vita. A differenza del genoma umano, che è in gran parte fissato ancor prima della nascita, il microbioma può essere modificato per tutta l'esistenza grazie a scelte strategiche che dipendono solo da noi.

Il corpo umano è un organismo composto che contiene cellule sia umane sia batteriche, perciò dobbiamo riconoscere che la loro biologia è strettamente intrecciata. Questi microbi restano con noi per sempre: se saremo in grado di nutrirli e prendercene cura, a loro volta essi proteggeranno il corpo in cui abitano.


Indice

Prefazione di Andrew Weil

Introduzione

Che cos’è il microbiota e perché è così importante?
I nostri invisibili compagni di vita
Il pannello di controllo del sistema immunitario
I transienti
Miliardi di bocche da sfamare
Una sensazione viscerale
Mangia, scaricati e vivi
L’invecchiamento del microbiota
Come gestire la fermentazione intestinale
Menù e ricette

Appendice

Note

Bibliografia

Ringraziamenti


Justin Sonnenburg, Erica Sonnenburg
Amico Intestino - Libro >> http://goo.gl/mE0tg5
Perdi peso e migliora il tuo umore con la dieta che riattiva l'intestino


lunedì 4 aprile 2016

Il Linguaggio Segreto dei Sintomi



Il Linguaggio Segreto dei Sintomi

Scopri come interpretare i messaggi segreti del tuo corpo

di Marco Pacori



Il Linguaggio Segreto dei Sintomi - Libro

A volte tu non capisci qual è il tuo problema... ma il tuo corpo sì!
Impara ad ascoltarlo!

Sapevi che:

è possibile collegare molti sintomi agli eventi emotivi che li hanno causati e intervenire per risolverli
alcuni disturbi o malattie dipendono da un rapporto con una persona nociva
il corpo ha delle vere e proprie premonizioni
alcune decisioni sono influenzate dalle nostre sensazioni fisiche e non ne siamo consapevoli
se impari ad ascoltare il tuo corpo puoi cogliere in anticipo i pericoli, ma anche intuire se puoi fidarti di una persona o se un progetto sarà un successo.
Chiaro e documentato, questo libro ti insegna come interpretare i messaggi di disagio che il corpo ti invia, e come intervenire sulle cause.

La ricerca più recente ha ormai accertato che cuore e sistema gastrointestinale sono veri e propri organi senzienti: dotati di una trama di cellule nervose, sono in grado di formulare dei «pensieri», seppur semplici, che costituiscono quello che chiamiamo «intuito».

Un opprimente mal di testa, influenze ricorrenti, dolori inspiegabili alle articolazioni, abbassamenti della vista sono avvisaglie che qualcosa non va nella nostra vita e che dovremmo fare dei cambiamenti nell’ambito del lavoro, del rapporto di coppia o in famiglia oppure che stiamo pretendendo troppo da noi stessi.

Pacori ci spiega con molti esempi come individuare l’origine dei disturbi e come intervenire per risolvere la causa psicologica.


Dalla quarta di copertina

Che corpo e mente si influenzino a vicenda è ormai accertato scientificamente. Disturbi, dolori, malattie non dipendono quindi solo da cause fisiologiche, ma possono essere - e spesso lo sono, conferma la medicina - originati da situazioni emotive difficili, stress, traumi.

Marco Pacori, psicoterapeuta e autore bestseller, lavorando con centinaia di pazienti ha visto come in moltissimi casi la soluzione della problematica emotiva coincidesse con un miglioramento del disturbo fisico che nessun farmaco o terapia erano riusciti a risolvere. In questo libro illuminante e documentato ci spiega, con molti casi pratici ed esempi concreti, come possiamo riconoscere e risolvere i sintomi che derivano da conflitti, dispiaceri o delusioni.

Spesso ogni emozione negativa ha un organo bersaglio preferito o una parte del corpo in cui si manifesta con più frequenza. Ma può accadere anche il contrario: cioè che malesseri e patologie incidano sulle funzioni nervose e cerebrali e quindi sul nostro umore e sulle nostre capacità mentali.

Allora può capitare che il diabete indebolisca la memoria o l'attenzione, oppure che un fegato intossicato causi difficoltà cognitive o che un alto tasso di colesterolo ci renda più irascibili.

Una lettura affascinante per imparare ad ascoltare il nostro corpo, capire meglio le nostre emozioni e prenderci cura di noi stessi in modo più efficace e risolutivo.


Leggi un estratto dal libro di Marco Pacori "Il Linguaggio Segreto dei Sintomi"

Introduzione - Il Linguaggio Segreto dei Sintomi - Libro di Marco Pacori

La tradizione, la cultura e il pensiero filosofico ci hanno indotti a pensare che mente e corpo siano due entità distinte e separate.

Eppure, fino al Diciannovesimo secolo buona parte dei «dottori» riteneva che ci fosse uno stretto legame tra emozioni e malattie, al punto da consigliare ai pazienti di recarsi in stazioni termali o balneari o di ricorrere all'omeopatia al fine di ritrovare un equilibrio emotivo e, di riflesso, rendere l'organismo più efficiente nel fronteggiare le afflizioni del corpo.

Questo approccio ha gradatamente ceduto il posto alle scoperte scientifiche che hanno messo in luce il molo di microrganismi e tossine nello sviluppo delle malattie.

Il nuovo panorama ha visto anche l'impiego di antibiotici, analgesici e antinfiammatori.

Solo in tempi relativamente recenti la concezione che mente e corpo siano interconnessi e si influenzino a vicenda è tornata in auge, favorendo lo sviluppo di un moderno concetto di malattia e di discipline come la PNEI, la psiconeuroendocrinoimmunologia, che ha evidenziato come cervello, sistema ghiandolare e immunitario siano strutture intercomunicanti, tra le quali c'è un flusso continuo di informazioni.

L'encefalo e quella che si supponeva fosse solo «manovalanza» (organi, muscoli e ossa) sono infatti in costante interazione grazie alla produzione e allo scambio di molecole dette neuropeptidi (delle quali parleremo a fondo tra qualche pagina).

Questa visione, che si riallaccia alle pratiche curative olistiche come la medicina tradizionale cinese, l'agopuntura e i fiori di Bach, ha preso sempre più piede grazie a recenti studi che hanno dimostrato come stress, personalità, atteggiamenti eccetera possano influenzare o essere la causa di una malattia e viceversa, ovvero che alcune malattie portino allo sviluppo di disturbi emotivi e psichiatrici.

È così che medicina e psicologia, che tradizionalmente si occupavano di ambiti diversi - rispettivamente, l'organismo e la mente - , hanno dovuto lasciare spazio a un nuovo modello che fosse in grado di integrarle.

Un processo, questo, di crescita e cambiamento che nessuno specialista della salute dovrebbe ignorare e che personalmente, da psicoterapeuta, mi ha portato a sviluppare un nuovo approccio professionale e ad approfondire e ampliare le mie conoscenze. Questa necessità è maturata in me gradatamente, quando ho cominciato a prendere coscienza che le persone che mi cercavano per risolvere disagi psicologici spesso lamentavano anche disturbi fisici.

Il fatto che le due sfere fossero le facce di una stessa medaglia mi è apparso chiaro quando mi sono reso conto che queste «coincidenze» erano troppo ricorrenti per essere casuali; inoltre, ho realizzato che i miglioramenti o i peggioramenti di una problematica emotiva o fisica viaggiavano su binari paralleli.

Da queste constatazioni è nata la necessità di confrontarmi con professionisti di altri settori - medici, osteopati, agopuntori, iridologi eccetera - che potessero aiutarmi a comprendere la complessità e le sfaccettature delle problematiche che mi trovavo ad affrontare nel mio lavoro.

Parallelamente, ho sentito il bisogno di tenermi al passo con le scoperte scientifiche che, grazie a ingegnosi esperimenti e innovative tecnologie, mettevano sempre più a fuoco le connessioni mente-corpo.

Questo libro ripercorre, seppure in modo più strutturato, il mio cammino in questo senso: al suo interno, il lettore troverà citati gli studi che mi hanno aperto gli occhi e i casi clinici che più hanno contribuito a modificare le mie prospettive sul concetto di salute.

La riabilitazione del corpo

Esperienze come le guarigioni miracolose, l'effetto placebo - quello per cui una sostanza farmacologicamente inattiva ci può far guarire per autosuggestione - o nocebo - quando la sola convinzione che qualcosa ci procuri dei danni può farci ammalare sul serio - hanno alimentato l'idea di una presunta supremazia della mente sul corpo.

Le moderne scoperte sulle interazioni fra mente e corpo non solo hanno sfatato questa teoria, ma hanno dimostrato che, in modo non meno efficiente, anche il corpo può influenzare il cervello.

È stato provato, per esempio, che camminare seguendo percorsi irregolari può aumentare la nostra creatività, stringere un pugno può accrescere costanza e determinazione, assaggiare una bevanda dolce può renderci più romantici e sedere su una sedia traballante mentre parliamo del nostro rapporto di coppia ce lo fa percepire più instabile.

Già Freud aveva intuito questi effetti, utili per consentire ai pazienti di lasciar fluire liberamente i pensieri (le cosiddette «libere associazioni»).

Per facilitare questo atteggiamento mentale, li invitava a sdraiarsi su un lettino posizionato in modo che il paziente non vedesse lo psicoanalista. In questo modo faceva sì che la persona si sentisse più rilassata, quindi più incline a seguire un filo non logico, e al tempo stesso più disinibita, dimenticandosi della presenza dell'analista.

Questo intreccio mente-corpo ha permesso di comprendere che il pensiero(espresso con le parole) è tutt'altro che astratto e che, per essere elaborato e compreso, ha spesso bisogno di basi che affondano le proprie radici nell'esperienza sensoriale: se diciamo che una faccenda è «piccante» automaticamente la associamo alla sensazione di bruciore al palato che ci può dare il peperoncino. Questo abbinamento non solo rende bene il concetto, ma fa sì che chi ci ascolta avverta realmente questa sensazione; in altre parole, nel suo cervello si attiveranno due aree: quella della comprensione linguistica e quella che registra il senso del gusto.

Il processo è a doppio binario: così, se offriamo a qualcuno una pietanza condita con la paprika e poi gli parliamo di una serata trascorsa con una persona che ci piace, il nostro interlocutore sarà indotto a pensare che l'incontro abbia avuto dei risvolti «piccanti».

Questo schema di funzionamento del sistema integrato mente-corpo, intuito dal linguista George Lakoff, ha trovato negli ultimi dieci anni numerose conferme sperimentali e prende il nome di «cognizione incarnata» o «intelligenza corporea».

Ne abbiamo fatto alcuni esempi, ma citiamo anche brevemente qualche ricerca che illustra il modo in cui questi assunti sono stati dimostrati scientificamente.

Uno studio condotto da un equipe del dipartimento di psicologia e scienze del cervello del Dartmouth College di Hanover, negli Stati Uniti, si è posto l'obiettivo di verificare se bloccando la mimica emozionale del volto si potesse inibire la risposta cerebrale alle emozioni.

Per farlo è stata indotta la paralisi del muscolo corrugatore della fronte - implicato nelle espressioni di tristezza, rabbia, disgusto eccetera - con il botulino, la stessa tossina usata in medicina estetica per «spianare» le rughe.

Monitorando l'effetto con l'MRI, l'imaging a risonanza magnetica che permette di visualizzare l'attività cerebrale, i ricercatori hanno constatato che questo escamotage inibiva la reattività dell'amigdala (la struttura cerebrale maggiormente implicata nell'elaborazione emotiva) durante la visione di facce atteggiate a un'espressione di collera.

In un'indagine affine, condotta da Shwetha Nair, Mark Sagar, John Sollers assieme ad altri colleghi dell'Università di Auckland, sono stati coinvolti 74 partecipanti, chiamati a svolgere un compito particolarmente complesso e snervante.

Metà del gruppo doveva effettuare il test sedendo su una poltrona sfondata, in cui si tendeva a sprofondare, gli altri in posizione eretta. Una volta completato il test, i partecipanti hanno compilato un questionario per valutare il proprio stato d'animo e la fiducia in sé: è risultato che quelli che erano rimasti in piedi dichiaravano un livello di autostima e uno stato di eccitazione e di buon umore maggiori, nonché una condizione d'ansia minore rispetto agli altri partecipanti. Inoltre, in quelli seduti sulla poltrona sformata è stata rilevata anche una pressione arteriosa più alta, condizione tipica di chi è sottoposto a stress.

Analogamente, Laura Thomas e Alejandro Lleras, ricercatori del Beckman Institute, hanno scoperto che la direzione dello sguardo, in soggetti impegnati nello svolgimento di un test, influisce sulla capacità di risolvere i problemi.

Il loro esperimento ha dimostrato che il movimento degli occhi non è solo un riflesso dei processi cognitivi, ma contribuisce anche a migliorarli o peggiorarli.

Quando il corpo mette il cervello nel sacco

Se anche la singola contrazione di un muscolo o la sua assenza, le posture e le sensazioni fisiche sono in grado di influenzare le funzioni «superiori», possiamo solo immaginare cosa potrebbe succedere qualora la funzionalità di un intero organo o lo stato di salute generale di ciascuno di noi siano compromessi in maniera seria.

È il caso, per esempio, dei dolori cronici che, alla lunga, stremano la nostra capacità di reggere lo stress e provocano ansia, depressione, irritabilità, incapacità di concentrazione eccetera.

Anche le malattie autoimmuni, un sistema immunitario indebolito o disturbi cardiocircolatori possono alterare la chimica del cervello e portare persino allo sviluppo di malattie mentali.

Accade con la celiachia, un'intolleranza alimentare causata da una reazione autoimmune al glutine: in un sottogruppo di individui che ne sono affetti, questo complesso proteico, oltre a provocare un infiammazione dell'intestino tenue, può intaccare direttamente il cervello, causando disturbi mentali e anomalie cerebrali.

Quando questo si verifica gli anticorpi che reagiscono al glutine sono tratti in inganno dal fatto che la proteina del glutine assomiglia ad alcune strutture proteiche presenti nei neuroni.

A causa di questo «fraintendimento», finiscono per aggredire anche il sistema nervoso, arrivando a provocare disturbi dell'umore e perfino, sembra, episodi psicotici.

Anche il diabete può portare ad alterazioni dell'attività cerebrale.

Gail Musenà, assieme ad altri ricercatori, è stato il primo a identificare variazioni di densità della materia grigia procurate dal diabete mellito di tipo 1, quello congenito, una malattia autoimmune in cui vengono prodotti anticorpi che distruggono le cellule del pancreas che secernono l'insulina, un ormone che regola il livello degli zuccheri nel sangue.

I risultati di questo studio hanno suggerito che una glicemia (la concentrazione di zucchero o glucosio nel sangue) alta e persistente, causata appunto dal diabete, possa modificare le strutture nervose.

La riduzione del volume di materia grigia riscontrata era modesta e non comportava necessariamente un deterioramento delle facoltà di pensiero; tuttavia, coinvolgeva zone critiche, come le aree della memoria, i centri dell'attenzione e dell'elaborazione del linguaggio.

Studi successivi hanno messo in risalto che la degenerazione delle cellule cerebrali, in risposta allo squilibrio del tasso di zuccheri, è invece presente in persone che, da almeno una decina d'anni, sono affette da diabete di tipo 2, quello che insorge in età adulta.

In questi soggetti, i danni sono seri, al punto da intaccare l'autocontrollo, la capacità di prendere decisioni e quella di espressione.

Quando siamo frustrati e rabbiosi diciamo che ci rodiamo il fegato; lo stesso organo però, in caso di malfunzionamento, può provocare difficoltà cognitive e di espressione, incubi, insonnia, irrequietezza e perfino gravi alterazioni della personalità.

Questa sindrome è causata dalle tossine che in condizioni normali il fegato riverserebbe nella bile o nei reni per farle espellere dall'organismo e che invece, se questo organo va «in panne», filtrano nel flusso sanguigno e da qui raggiungono il cervello.

Anche le malattie del sangue, peraltro, possono deteriorare le funzioni cerebrali: lo dimostra uno studio, finanziato dal National Heart, Lung, and Blood Institute (NHLBI), che ha impegnato un nutrito gruppo di medici.

I ricercatori hanno valutato le capacità cognitive di 149 adulti di età compresa tra i 19 e i 55 anni, affetti da anemia falciforme, a paragone con 47 soggetti sani.

Ne è risultato che, in misura doppia rispetto ai partecipanti in salute, in chi era stata riscontrata quest'anomalia del sangue, soprattutto se maturi, le capacità logiche erano più basse rispetto alla media e i livelli di emoglobina (la proteina presente nei globuli rossi che trasporta l'ossigeno ai tessuti) erano inferiori alla norma.

La causa, secondo gli studiosi, è proprio la ridotta dimensione dell'emoglobina, che in questa malattia ha approssimativamente una forma a mezza luna e, soprattutto, è povera di ossigeno, il che alla lunga può provocare «guasti» in tutto l'organismo, cervello compreso.

Dalla mente al corpo: la corsia d’emergenza

L'idea che esperienze di vita, traumi, atteggiamenti ed emozioni potessero provocare una condizione di malattia o vulnerabilità dell'organismo è stata il presupposto della medicina psicosomatica.

Studi recenti hanno dimostrato che la questione è però più complessa, dal momento che mente e corpo non sono strutture distinte, ma parti di un'unica entità.

Nel paragrafo precedente abbiamo visto che le malattie possono condizionare il cervello, ma è vero anche il contrario.

La connessione tra gli organi e la «testa» è molto stretta e mediata da un circuito che coinvolge sistema nervoso centrale, endocrino (le ghiandole) e immunitario: il nome di questo complesso è asse ipotalamo-ipofisi-surrene o HPA.

Questa «coalizione» è composta da una struttura cerebrale - l'ipotalamo, che governa i processi emotivi e il cui nucleo centrale, l'amigdala -, una ghiandola «madre» - l'ipofisi - e altre due ghiandole che si trovano sopra i reni, che prendono il nome appunto di surreni. Queste ultime «sfornano» il prodotto finito: gli ormoni adrenalina e cortisolo.

Questi due messaggeri coordinano le strutture e le funzioni del corpo per prepararsi a un'eventuale reazione di attacco o di fuga (il sangue affluisce maggiormente ai muscoli e al cervello, il cuore batte più velocemente, aumentano i globuli bianchi per contrastare possibili infezioni eccetera).

La «chiamata alle armi» che avviene nel nostro corpo è estremamente efficace se lo stimolo è qualcosa che si può fronteggiare nell'immediato; se però si trasforma in una sorta di estenuante «guerra di trincea», le «truppe» perdono prontezza, reattività ed efficacia e l'organismo inizia a risentire di questa condizione, predisponendosi alla malattia.

Inoltre, la condizione di sovra-eccitazione del sistema immunitario provoca uno stato cronico di infiammazione dei tessuti, aprendo la strada a malattie autoimmuni, come l'artrite reumatoide o la fibromialgia.

Tutto il nostro corpo ne risente, tanto che sembra che uno dei fattori scatenanti dell'arteriosclerosi sia un'aggregazione delle piastrine (le cellule che bloccano le emorragie) che, quando lo stress è eccessivo, si depositano sulle pareti delle arterie.

Quando avevo circa 10 anni ho visto in TV un film dal titolo Viaggio allucinante, che raccontava di una navicella miniaturizzata che veniva iniettata nel corpo di un uomo, consentendo di vedere la fisiologia in azione: è stata la mia personale folgorazione «sulla strada di Damasco».

Anni dopo, diventato adulto e indossati i panni dello psicoterapeuta, ho provato lo stesso senso di meraviglia scoprendo, prima nella pratica clinica e poi nelle pubblicazioni scientifiche, le strabilianti connessioni tra mente e corpo (è stato come tastare in prima persona le interazioni chimiche tra psicologia e biologia).

Ed è proprio questo senso di stupore che mi auguro di trasmettere al lettore, ripercorrendo assieme a lui i passi di questo percorso di conoscenza.


Indice

Introduzione

La riabilitazione del corpo
Quando il corpo mette il cervello nel sacco
Dalla mente al corpo: la corsia d’emergenza
1. Un trust di cervelli dentro al corpo

La rivoluzionaria scoperta dei neuropepddi
Attenti a quei due
Frattaglie senzienti
Cuor di leone
2. Pensieri, parole, emozioni

Che cos’è lo stress
Cattivi pensieri e malattie
La personalità e la malattia
Emozioni «strappacuore»
Un colpo al cuore
Cuori spezzati
3. Tiro a segno: la mappa dei bersagli dello stress

Nemici per la «pelle»... quella del cuore
A pieni polmoni: l’apparato respiratorio
Lotte intestine
A fior di pelle
Darsi la zappa sui piedi: le malattie autoimmuni
4. Rimedi e prevenzione: una mela al giorno e non solo

Camminare nella natura inibisce la tendenza a rimuginare
Fare jogging è uno sballo
Gli hobby fanno bene alla salute e al cervello
Fuori il rospo!
Scrivi che ti passa
Fatti un bel pianto
Un amico a quattro zampe contro lo stress quotidiano
Tutta un’altra musica
5. Il linguaggio dei sintomi

Un pensiero stampigliato sul corpo
Sotto la lente delle neuroscienze
Quando la mente mette i bastoni fra le ruote al corpo 109 Disturbi faziosi
Senza voce in capitolo
Inceppamenti: la balbuzie
Un nodo in gola
Molto rumore per nulla: l’acufene
Fatiche di Ercole
I disturbi ginecologici
Bandiere a mezz’asta: le disfunzioni erettili
La testa che scoppia: emicranie e cefalee
Che fare?
6. Il corpo «ci parla»

Certe sensazioni sono universali
Con il cuore in mano: l’enterocezione
Muscoli ciarlieri: la propriocezione
L’insula che non c’è
Le sensazioni corporee sono cartine di tornasole
Il corpo ha le premonizioni
La teoria dei marcatori somatici
La percezione del pericolo dipende dal terzo occhio
La paura si annida nel cuore
7. Echi dal profondo

Al fresco
Effetto geyser
Affari di cuore
La trippa «rizza» le antenne
I muscoli ne sanno una più del diavolo
Pile esaurite: l’affaticamento surrenale
Esercizi di «potenziamento»
Favorire le intuizioni
Bibliografia

Ringraziamenti


Marco Pacori
Il Linguaggio Segreto dei Sintomi - Libro >> http://goo.gl/1E3Xoe
Scopri come interpretare i messaggi segreti del tuo corpo


venerdì 1 aprile 2016

Super Geni



Super Geni

Longevità, salute, energia: come sfruttare il potere nascosto del tuo DNA

di Rudolph E. Tanzi, Deepak Chopra



Super Geni - Libro

Dopo il successo di SuperBrain e SuperCibo, ecco l'affascinante e rivoluzionario libro su come possiamo influenzare i nostri geni!

Nel nostro DNA coesistono geni buoni e geni cattivi, ma anche «super geni», che possiamo usare a nostro favore per migliorare la nostra vita. In questo testo illuminante gli autori spiegano come attivarli e sfruttarli al meglio, per raggiungere salute, felicità ed equilibrio.

Scritto a quattro mani da Deepak Chopra, leader nella medicina olistica, e Rudolph Tanzi, genetista di fama internazionale, Super Geni introduce un modo innovativo di ricercare il benessere psicofisico attraverso i geni, che non sono un elemento immutabile: il loro «comportamento» può essere modificato.

Voi siete i creatori del vostro genoma!
Deepak Chopra


Dalla quarta di copertina

La scienza ha ormai dimostrato che il DNA non determina il nostro destino biologico: i geni con cui siamo nati sono dinamici, rispondono a tutto ciò che facciamo, mangiamo, pensiamo. Sono i nostri più potenti alleati per un rinnovamento personale.

È da questo presupposto che partono Deepak Chopra e Rudolph Tanzi, i due celebri medici già autori del bestseller internazionale Super Brain, secondo i quali noi siamo gli artefici della nostra storia biologica e possiamo imparare a influenzare l’attività dei nostri geni per raggiungere un benessere totale.

Con tono semplice, diretto e divulgativo, gli autori ci spiegano come alcuni cambiamenti nel nostro stile di vita, dalla dieta al sonno, possono influenzare in maniera importante il nostro DNA, arrivando ad avere un forte impatto sulla prevenzione delle malattie, sul buon funzionamento del sistema immunitario, sulla lotta all’invecchiamento e alle malattie croniche.

«Lo scopo di questo libro», scrivono Chopra e Tanzi, «è elevare il benessere quotidiano al livello di benessere profondo attraverso un cammino di trasformazione. Il DNA umano ha ancora molti segreti da rivelare, ma un punto di svolta è già stato raggiunto: è emerso con assoluta evidenza che il corpo umano è ben più capace di rinnovamento e di guarigione di quanto si credesse finora.»

Coraggioso, pratico, documentato e con centinaia di suggerimenti concreti per iniziare a cambiare da subito la nostra vita, Super geni compie un salto quantico oltre le consuete frontiere del self-help. Un libro che rivoluzionerà il modo in cui concepiamo noi stessi, la nostra salute e quella dei nostri cari.

«Super geni sfata il mito per cui i geni determinerebbero il nostro destino. Deepak Chopra e Rudy Tanzi illustrano in modo esaustivo e avvincente lo straordinario fenomeno per cui la nostra alimentazione, il nostro stile di vita, i nostri pensieri, persino i nostri batteri intestinali - il cosiddetto microbioma - 'parlano' ai nostri geni, regolando quali vengono attivati o disattivati, con ripercussioni su ogni aspetto della nostra salute. Una lettura irrinunciabile per chi sia interessato ad attivare i geni che tutelano la salute e aiutano a restare in forma ed essere più in linea, più felici e più longevi.»
Mark Hyman, direttore del Cleveland Clinic Center for Functional Medicine


Leggi un estratto dal libro di Chopra e Tanzi "Super Geni"

Geni buoni, geni cattivi e super geni

Se volessimo una vita migliore, che cosa dovremmo cambiare prima di tutto? Quasi nessuno risponderebbe: «I miei geni». Infatti, ci hanno insegnato che i geni sono fissi e immutabili. Quelli con cui siamo nati ce li terremo per tutta la vita. Se avete un gemello monozigote, tutti e due dovrete accontentarvi di geni identici, a prescindere da quanto buoni o cattivi siano.

Il noto concetto di geni fissi fa parte del nostro linguaggio quotidiano. Perché alcuni sono più belli o intelligenti della media? Perché hanno buoni geni. E perché, viceversa, una celebre diva di Hollywood si sottopone a una doppia mastectomia senza un motivo concreto? Per la minaccia dei geni cattivi, ovvero l'eredità di una forte predisposizione al cancro che spesso ha colpito i membri della sua famiglia. Il pubblico si spaventa, ma i media non chiariscono quanto sia rara, in realtà, quella minaccia.

È tempo di smantellare idee così rigide.

I geni sono fluidi, dinamici e reattivi a tutto ciò che facciamo e pensiamo. La buona notizia che tutti dovrebbero conoscere è che l'attività genica è in gran parte sotto il nostro controllo: è questa l'idea rivoluzionaria che emerge dalla nuova genetica, nonché il punto di partenza di questo libro.

Il Jukebox di un bar può starsene in un angolo senza mai muoversi, ma suona ugualmente centinaia di canzoni. La musica dei vostri geni è simile: produce costantemente una vasta gamma di sostanze chimiche, e ciascuna è un messaggio in codice. Stiamo scoprendo solo ora quanto siano potenti questi messaggi.

Concentrandovi sulla vostra attività genica attraverso scelte consapevoli potete:

Migliorare il vostro umore, prevenendo ansia e depressione.
Combattere raffreddori e influenze.
Ritrovare un sonno normale, profondo e ristoratore.
Recuperare l'energia perduta e combattere lo stress cronico.
Liberarvi di dolori e disturbi cronici.
Liberare il vostro corpo da una vasta gamma di disagi.
Rallentare e potenzialmente invertire il processo di invecchiamento.
Far tornare il vostro metabolismo alla normalità, che è il modo migliore per perdere peso e non riacquistarlo più.
Diminuire il rischio di contrarre il cancro.
Per molto tempo si è sospettato che i geni fossero coinvolti nel malfunzionamento dei processi fisici. Ora sappiamo che lo sono sicuramente nel loro funzionamento corretto. L'intero sistema mente-corpo è regolato dall'attività dei geni, spesso in modo sorprendente.

I geni dell'intestino, per esempio, inviano costantemente messaggi su una quantità di cose che all'apparenza non hanno nulla a che fare con una funzione ordinaria come quella intestinale. Questi messaggi riguardano l'umore, l'efficienza del sistema immunitario, la sensibilità a patologie strettamente correlate all'assimilazione come il diabete e la sindrome dell'intestino irritabile, ma anche ad altre in cui tale correlazione è molto remota, come l'ipertensione, l'Alzheimer e patologie autoimmuni, dalle allergie all'infiammazione cronica.

Ogni cellula del vostro corpo «parla» incessantemente a molte altre cellule tramite messaggi genetici, e voi dovete assolutamente far parte di questa «conversazione». Lo stile di vita può sviluppare un'attività genica proficua o dannosa.

Infatti, il comportamento dei geni può essere alterato da qualunque esperienza incisiva. Così i gemelli monozigoti, pur nati con gli stessi geni, da adulti presentano un'espressione genica molto diversa: uno dei due può essere obeso e l'altro snello; uno può essere schizofrenico e l'altro no; uno può ammalarsi molto prima dell'altro. Tutte queste differenze sono regolate dall'attività dei geni.

Uno dei motivi per cui in questo libro parliamo di super geni è che vogliamo aumentare le vostre aspettative nei confronti dei geni. La connessione mente-corpo non è come una passerella tra due sponde di un fiume, ma è molto più simile a una linea telefonica; o meglio, a molte linee telefoniche che brulicano di messaggi. E ogni messaggio, anche minimo - bere una spremuta d'arancia la mattina, mangiare una mela con la buccia, ridurre il livello di rumore al lavoro, fare una passeggiata prima di andare a dormire - viene recepito dall'intero sistema. Ogni cellula recepisce tutto ciò che fate, dite e pensate.

Ottimizzare l'attività dei propri geni è una ragione sufficiente per liberarci del concetto controproducente e autolesionista di geni «buoni» e «cattivi». Infatti, la nostra comprensione del genoma umano, ovvero la somma di tutti i nostri geni, si è notevolmente ampliata negli ultimi due decenni. Dopo quasi vent'anni di ricerca e sviluppo, il Progetto genoma umano si è concluso nel 2003 con una mappa completa dei tre miliardi di coppie di basi chimiche - l'alfabeto del codice della vita - disseminate lungo la doppia elica del DNA. D'un tratto l'esistenza umana è diretta verso mete totalmente nuove. È come se qualcuno ci avesse consegnato la mappa di un continente vergine, tutto da esplorare. In un mondo in cui credevamo fosse rimasto poco da scoprire, il genoma umano è la nuova frontiera.

Oggi il campo della genetica si è molto ampliato. Tutti possediamo un super genoma che va infinitamente oltre le vecchie idee dei libri di testo su geni buoni e cattivi. Questo super genoma è costituito da tre componenti:

1. I circa ventitremila geni ereditati dai nostri genitori, insieme al 97% del DNA localizzato tra quei geni sui filamenti della doppia elica.

2. Il meccanismo di commutazione presente in ogni filamento di DNA, che gli permette di essere acceso o spento, aumentato o diminuito, proprio come un variatore aumenta e diminuisce l'intensità luminosa. Questo meccanismo è controllato perlopiù dall'epigenoma, inclusa la guaina di proteine che racchiude il DNA. L'epigenoma è dinamico e vivo, e reagisce all'ambiente e alle esperienze che vivete in modi complessi e affascinanti.

3. I geni contenuti nei microbi (organismi viventi microscopici simili ai batteri) che abitano nella bocca, nella pelle e soprattutto nell'intestino. La stima più attendibile è centomila miliardi, e comprende dalle cinquecento alle duemila specie di batteri. Non si tratta di invasori estranei. Ci siamo evoluti con questi microbi per milioni di anni, e se oggi non li avessimo non saremmo in grado di digerire il cibo, resistere alle malattie o contrastare una serie di patologie croniche, dal diabete al cancro.

Queste tre componenti del super genoma sono ciò di cui siamo fatti. Sono i nostri costituenti basilari, e in questo preciso istante stanno inviando istruzioni in tutto il nostro corpo. Infatti, non possiamo capire chi siamo senza comprendere il nostro super genoma. Il modo in cui i super geni si sono riuniti per formare il sistema mente-corpo è l'ambito di ricerca più appassionante della genetica odierna. Nuove scoperte stanno emergendo da una marea di studi che ci riguardano tutti da vicino, perché sta cambiando il modo in cui viviamo, amiamo e interpretiamo il nostro posto nell'universo.

La nuova genetica si potrebbe sintetizzare in una frase: stiamo imparando come farci aiutare dai nostri geni. Anziché permettere ai geni cattivi di danneggiarci e a quelli buoni di aiutarci, secondo quella che finora era l'opinione prevalente, dovremmo pensare al super genoma come a un servitore volenteroso che può aiutarci a vivere la vita che vogliamo vivere.

Siamo nati per «usare» i nostri geni, non viceversa. E non stiamo indulgendo in semplici desideri, non è certo il nostro proposito. La nuova genetica riguarda soprattutto il modo in cui modificare l'attività dei geni in senso positivo.

Questo libro riunisce e racconta in maniera chiara le più importanti scoperte in materia degli ultimi anni.

Chi l'ha scritto ha decenni di esperienza nel proprio ambito: Rudy è uno dei massimi genetisti al mondo e Deepak è tra i più acclamati esperti mondiali nel campo della medicina e della spiritualità nella sfera mente-corpo. Proveniamo da mondi diversi e trascorriamo le nostre giornate di lavoro in modo diverso - Rudy a fare ricerche sulle cause e sulle potenziali cure del morbo di Alzheimer, Deepak a insegnare a centinaia di persone ogni anno come armonizzare mente, corpo e spirito - ma ci unisce la passione per la trasformazione, sia che abbia origine nel cervello sia che affondi le sue radici nei geni.

Il nostro libro precedente, Super Brain, partiva dal meglio delle ricerche in ambito neuroscientifico per mostrare come il cervello può essere guarito e rinnovato, ottimizzandone il funzionamento quotidiano per migliorare la vita delle persone. Questo nuovo libro approfondisce quell'argomento - si potrebbe definirlo un prequel di Super Brain - perché il cervello, per fare le cose stupefacenti che fa ogni giorno, dipende dal DNA presente in ogni cellula nervosa.

Prendiamo dunque lo stesso messaggio di quel libro - siamo noi gli «utenti» del nostro cervello, non viceversa - e lo estendiamo al genoma. E l'ambito in cui avviene la trasformazione è lo stile di vita: è possibile, attraverso semplici cambiamenti, attivare una quantità enorme di potenziale inutilizzato.

La notizia più esaltante, tuttavia, è che la «conversazione» tra corpo, mente e geni può essere trasformata. Questa trasformazione va ben oltre la prevenzione, e al di là persino del benessere; raggiunge uno stato che definiremo di benessere profondo. Ne illustreremo ogni aspetto, mostrando che cosa le più recenti ricerche sostengono o raccomandano vivamente di fare se vogliamo dai nostri geni la risposta più vitale possibile.

Le espressioni «geni buoni» o «geni cattivi» sono ingannevoli perché alimentano un grosso equivoco, quello della biologia come destino. Vedremo che non ci sono geni buoni o cattivi, ma solo buoni. Sono le mutazioni, cioè variazioni nella sequenza o nella struttura del DNA, che possono trasformarli in un senso o nell'altro. Le mutazioni patogenetiche che porteranno con certezza una persona a contrarre una determinata malattia nel corso della vita ammontano solo al 5% di tutte le mutazioni associate a malattia. Si tratta di una minuscola porzione, considerati i tre milioni circa di variazioni del DNA presenti nel super genoma di ciascuno di noi.

Continuando a pensare in termini di geni buoni e cattivi si resta imprigionati in convinzioni fallaci e ormai obsolete. Si permette alla biologia di definire chi siamo. È ironico che nella società moderna, in cui gli individui hanno più libertà di scelta di quanta ne abbiano mai avuta prima, proprio la genetica sia diventata così deterministica. «È genetico» è diventata la risposta comune al perché uno mangia troppo, cade in depressione, infrange la legge, ha una crisi psicotica o, persino, crede in Dio.

Se la nuova genetica ci insegna qualcosa, è che la natura coopera con la cultura. I nostri geni possono anche predisporci all'obesità, alla depressione o al diabete di tipo 2, ma è come dire che suoniamo note stonate per colpa del pianoforte. Certo, la possibilità esiste, ma è ben più importante tutta la buona musica che questo strumento - e un gene - è in grado di produrre.

Vi offriamo questo libro con l'intenzione di aumentare il vostro benessere. Non perché ci sono tante note stonate da evitare, ma perché c'è tanta bella musica ancora da comporre!

I super geni custodiscono la chiave della trasformazione personale, che improvvisamente è diventata realizzabile - e desiderabile - come mai prima d'ora.


Indice

Geni buoni, geni cattivi e super geni

Perché super geni? Una risposta urgente

Parte prima - La scienza della trasformazione

Come trasformare il nostro futuro. L’avvento dell’epigenetica
Costruire ricordi migliori
Dall’adattamento alla trasformazione
Un nuovo protagonista: il microbioma
Parte seconda - Scelte di stile di vita per un benessere profondo

Alimentazione. Liberarsi dell’infiammazione
Stress. Un nemico nascosto
Esercizio fisico. Trasformare i buoni propositi in azioni concrete
Meditazione. La colonna portante del benessere?
Sonno. Ancora un mistero, ma assolutamente indispensabile
Emozioni. Come trovare un appagamento più profondo
Parte terza - Guidare la propria evoluzione

La saggezza del corpo
Rendere consapevole l’evoluzione
Epilogo. Il vero «me»

Appendici

Genetica delle malattie complesse
Il grande paradosso del DNA
Epigenetica e cancro
Ringraziamenti


Rudolph E. Tanzi, Deepak Chopra
Super Geni - Libro >> http://goo.gl/1GK7c7
Longevità, salute, energia: come sfruttare il potere nascosto del tuo DNA