lunedì 27 aprile 2020

L'intelligenza intuitiva dal Cuore



L'intelligenza intuitiva dal Cuore

Consapevolezza e Spiritualità


Siamo fatti di sensi e c’è un senso per tutto. Con i primi cinque cogliamo la bellezza concreta del mondo. Ma ne esiste un sesto, quello dell’intuizione e della magia, una condizione interiore che ci riporta a contatto con la nostra vera natura. Scopriamolo insieme..

Carmen Di Muro - 24/04/2020

E da lì che la vita ci parla, ma il più delle volte non siamo abbastanza pazienti e tranquilli per prestare attenzione al richiamo della sua potente energia. Da sempre ci è stato detto di ascoltare i sussurri della voce interiore quando discerniamo le cose che contano, quando compaiono le decisioni significative della vita. La mente è la dimora del nostro intelletto, ma è il cuore ad essere la casa dei nostri sensi intuitivi: una fonte di guida molto influente, collegata a un sistema di orientamento di capacità superiori essenziali per la creatività, per generare soluzioni adeguate e, soprattutto, per relazioni più profonde e attente con gli altri. Oggi la scienza di frontiera chiama tutto questo “cuore intuitivo”.

Percezione intuitiva: affetti, soma e inconscio

È il cuore intuitivo che parla alla vita!

In un mondo in cui il ritmo e la complessità sono in costante aumento, dove affrontiamo sempre più sfide personali e sociali, è il suo appello pulsante a sollevare la coscienza: fare scelte più sensate capaci di migliorare la salute, il benessere e l’armonia individuale e globale. Questa accoglienza inizia quando si è pronti ad assumere una maggiore responsabilità nei confronti delle proprie decisioni e azioni quotidiane, che possono portare a stabilire un nuovo e più sano riferimento fisiologico e psicologico interno di base. E per stabilire una base, è necessario avere strategie pratiche ed efficaci. Tra queste vi sono la consapevolezza di sé e degli altri, la flessibilità cognitiva e l’autoregolazione delle emozioni, ma quella fondamentale, che ognuno di noi ha sperimentato forse senza esserne pienamente consapevole, è l’intuizione. Il valore della percezione intuitiva è, ad oggi, ampiamente riconosciuto negli affari, nell’apprendimento, nell’arte, così pure nella diagnosi medica, nella guarigione.

Cosa significa intuizione?

La parola “intuizione” etimologicamente deriva dal verbo latino intuèri, che significa “guardare dentro, contemplare”. Lo stesso C.G. Jung considerava l’intuizione la matrice da cui prende le mosse lo sviluppo del pensare e del sentire come funzioni della psiche, definendola non come «un guardare rapido e distratto, bensì uno sprofondare dentro se stessi attraverso cui ci s’impadronisce di qualcosa di nuovo»2. Essa è un’abilità innata che tutti gli esseri umani possiedono, la più naturale e universale, un vero e proprio dono ereditato e non appreso.

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Nuove prospettive di guarigione tra fisica quantistica e coscienza
Carmen Di Muro

giovedì 23 aprile 2020

I danni della TV sul cervello dei bambini



I danni della TV sul cervello dei bambini

Neuroscienze e Cervello


Così come non si danno alcool e nicotina ai bambini, altrettanto si dovrebbe prendere molto sul serio il consumo di televisione

Marco Medeot - 22/04/2020

Ti è mai capitato di guardare la TV o il computer per troppo tempo e sentirti instupidito? È una sindrome diffusa ed in espansione al giorno d`oggi, causata dall'impercettibile sfarfallio degli schermi moderni. Fasci di elettroni colpiscono lo schermo accendendo e spegnando sfumature di luce nei 3 colori base e creando l'illusione di un'immagine reale. Tanto più intenso è il fascio di elettroni e tanto più intensa è la luce.

Ma cosa succede quando invece di un adulto è un bambino ad essere sottoposto alla visione della televisione?

Lo Stato di Trance Ipnotico

Il cervello umano è capace di elaborare in un secondo non più di 10 stimoli visivi. Invece i segnali luminosi della TV sono molto ma molto più rapidi. È per questo che non ci accorgiamo del continuo accendersi e spegnersi dell'energia luminosa: l'occhio (e la coscienza) non sono in grado di percepirlo, creando l'illusione di un'immagine pressoché reale e del movimento della stessa. Questa condizione fornisce un ambiente favorevole al verificarsi di uno stato di trance ipnotico.

Cosa accade quando questo si verifica? L'attività del cervello muta in modo radicale: le informazioni entrano nel subconscio senza essere filtrate perché la presa di coscienza dei dati viene inibita. La rapida sequenza di stimoli luminosi e sonori mantengono eccitati i sensi, mentre il cervello si “spegne” bombardato da infinite sollecitazioni. In questo stato di paralisi mentale il delicato emisfero destro del bambino, sede dell'attività onirica, dell'immaginazione e dell'intuizione viene totalmente invaso. Alcune parti del corpo sono come paralizzate, tra cui gli occhi. È stato tra l'altro dimostrato che esiste una correlazione stretta tra movimenti degli occhi e il pensiero. Se gli occhi del bambino rimangono immobili davanti alla TV, il pensiero viene represso e la ricettività ai comandi viene ampliata in maniera anomala: ed ecco che il fragile cervello del bambino viene condizionato in maniera irreparabile dalle pubblicità (studiate in modo approfondito da team di psicologi infantili). Si vuole condizionare il bambino all'acquisto fin da subito e si creano le premesse per una dipendenza.

La TV causa danni cerebrali

Pochi sanno che quando un bambino (soprattutto se molto piccolo) viene esposto alla visione di uno schermo artificiale subisce una vera e propria lesione cerebrale: viene impedita infatti una sana conformazione del cervello e si creano danni a ciò che si chiama “meccanismo neuronale” che sta alla base della capacità di attenzione e del controllo degli impulsi nervosi. La risonanza magnetica funzionale ci mostra chiaramente come il cervello di un bambino esposto alla TV si distingua in modo inconfondibile da quello di un bambino che non la guarda essendo attivate in maniera del tutto differente sia le zone del cervello che stanno alla base del pensiero logico sia quelle correlate con la creatività.

In poche parole, quando esponi tuo figlio alla TV lo rendi più stupido. Sembra una frase forte e dura da accettare, ma questa è la realtà.

Quanta TV fa male?

La scienza ha dimostrato che il cervello sviluppa un sistema unico dalla nascita ai tre anni. A 2 anni il cervello di un bambino crea 2 milioni di connessioni neuronali al secondo! Tuttavia, se un bambino siede come ipnotizzato davanti allo schermo della TV, quelle vie neuronali non si creano e l’importante sviluppo del cervello rischia di fermarsi. Certo, sembra impossibile che qualcosa di così innocente come anche solo un cartone animato possa ledere tanto, ma questa è la realtà.

Nella sua ricerca condotta su 2623 bambini tra gli 1 e 3 anni, il Dr. Christakis ha scoperto che quanto più i bambini più piccoli venivano esposti alla TV tanto più sviluppavano problemi di attenzione che possono essere diagnosticati all’età di 7 anni come ADHD (sindrome da deficit di attenzione e iperattività). Un lungo servizio su questo disturbo riporta che «sembra quasi impossibile, ma basta davvero poca esposizione alla TV per creare dei problemi al futuro di tuo figlio». [Christakis D.A., et al.(2004). Early television exposure and subsequent attentional problems in children. Apr;113(4):708-13.]

Un film o un cartone animato presuppone che si possa classificare una correlazione tra le varie immagini. Tuttavia, i bambini non hanno ancora il background necessario per poter giudicare in modo appropriato e critico le immagini artificiali. Questo mette in difficoltà il cervello dei bambini, perché richiede loro qualcosa che devono ancora elaborare nel corso dei primi anni della vita. I bambini inoltre non afferrano ancora che i fatti che percepiscono sono pura finzione. È famosa la notizia di un bambino di 6 anni morto soffocato da un laccio appeso alla maniglia della porta d'ingresso di casa mentre giocava a imitare Spiderman. Solo quando si è sviluppato completamente il prosencefalo è possibile acquisire una distanza critica.

Tuo figlio si risveglia spesso di notte o fa gli incubi?
Potrebbe essere causa della luminosità dello schermo: l'esposizione alla TV diminuisce il sonno perché riduce il livello di melatonina, un ormone prodotto durante la notte che migliora la qualità del sonno. Inoltre, la visione continua altera le cellule impiegate nel sistema immunitario e impoverisce la difesa contro le malattie ed il risanamento delle ferite. Incredibile vero?

Cosa rischiano i bambini se guardano troppa TV?

Oltre a danneggiare in modo inequivocabile le connessioni neuronali del cervello, è stato dimostrato che l'esposizione alla TV in tenera età ha altre disastrose conseguenze:

Repressione delle Emozioni: uno studio effettuato dallo psicofisiologo Michael Myrtek su dimostra come i bambini più esposti agli schermi presentavano una forte attenuazione delle emozioni. Viceversa, chi guardava pochissimo la TV era più vivace e aveva rendimenti scolastici migliori e voti più alti. Johnson et al. in uno studio concluso nel 2002 hanno dimostrato che chi passa da bambino più di un'ora al giorno alla TV si distingue da adulto per un comportamento più aggressivo e violento. The Journal of Early AdolescenceAugust 1996 vol. 16 no. 3 301-323 Physiological, Behavioral, and Psychological Effects Associated with Television Viewing in Schoolboys: An Exploratory Study.

Rischio di Depressione: L'Università Di Pittsburgh ha dimostrato che per ogni ora di televisione guardata dai bambini aumenta in modo significativo la probabilità di ammalarsi di un disturbo depressivo dopo sette anni. Lo studio è stato effettuato su 4142 bambini inizialmente non depressi. Brian A., et al.(2009). Association Between Media Use in Adolescence and Depression in Young Adulthood. A Longitudinal Study Arch Gen Psychiatry. 66(2):181-188.

Scarso Rendimento Scolastico: è stato effettuato un lunghissimo studio condotto su 1000 bambini nati tra il 1 aprile 1972 e il 31 marzo 1973. i soggetti sono stati osservati fino all'età di 26 anni. Lo studio dimostra come l'esposizione alla tv durante l’infanzia e l’adolescenza sia direttamente associata con l’ abbandono scolastico ed inversamente proporzionale all’ottenimento di una qualificazione universitaria all’età di 26 anni e al conseguente status socioeconomico. Hancox R.J., Milne B.J., Poulton R.(2005). Association of television viewing during childhood with poor educational achievement. Arch Pediatr Adolesc Med. Jul;159(7):614-8.

Rischio di Gravidanza indesiderata: l’esposizione ai contenuti televisivi ha raddoppiato la probabilità di una gravidanza non voluta tra i 15 e i 20 anni. Lo studio comprende soggetti di entrambi i sessi. Chandra A,et al.(2008). Does watching sex on television predict teen pregnancy? Findings from a national longitudinal survey of youth. Pediatrics. Nov;122(5):1047-54.

Malattie Cardiocircolatorie: la ricerca condotta dal dipartimento di medicina preventiva e sociale di Otago, in Nuova Zelanda, ha dimostrato che ogni ora al giorno di televisione guardata durante l’infanzia e l’adolescenza aumenta da adulti del 25% il rischio di obesità e peggiora l’efficienza cardiocircolatoria del 40%. Landhuis C.E., et al.(2008). Programming obesity and poor fitness: the long-term impact of childhood television. Obesity (Silver Spring). Jun;16(6):1457-9.

Bullismo: il dott. Zimmerman dell'università di Washington ha dimostrato che per ogni ora di televisione guardata in età precoce aumenta la probabilità di bullismo tra i 6 e gli 11 anni. Zimmerman F.J., et al.(2005). Early Cognitive Stimulation, Emotional Support, and Television Watching as Predictors of Subsequent Bullying Among Grade-School Children. Arch Pediatr Adolesc Med.159:384-388.

ADHD: uno studio pubblicato sul prestigioso "Official Journal of the American Academy Pediatrics" ha scoperto che ogni ora al giorno di televisione guardata tra 1 e 3 anni d’età aumenta in modo imponente la probabilità di sviluppare un disturbo da deficit d’attenzione/iperattività (ADHD) a 7 anni. Allo studio hanno partecipato 2623 bambini tra gli 1 e 3 anni. Christakis D.A., et al.(2004). Early television exposure and subsequent attentional problems in children. Apr;113(4):708-13.

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Disattenzione, iperattività e ADHD: i pericoli del Ritalin e il ruolo della Nutrizione
Stefano Scoglio

martedì 21 aprile 2020

I fondamenti della dieta alcalina



I fondamenti della dieta alcalina: perche' e' importante

Alimentazione e Salute


I fondamenti della dieta alcalina: scopriamo perché è importante mantenere nel corpo un ambiente alcalino

Redazione Scienza e Conoscenza - 20/04/2020

Gli organi e i tessuti del corpo danno il meglio di sé quando si trovano in un ambiente più alcalino che acido. Il livello di acidità e alcalinità (o basicità) di un ambiente è misurato dal pH, con valori oscillanti tra 1 e 14, dove 1 indica il massimo dell’acidità, il 7 una situazione di neutralità e il 14 il massimo dell’alcalinità.

L’acido contenuto nelle batterie è un esempio di acido forte, mentre la soda caustica (idrossido di sodio) è un esempio di base forte (ovvero una sostanza fortemente alcalina). L’acqua, in particolare quella distillata, è neutra.

I sistemi biologici, come l’organismo umano, sono in equilibrio in un’area intermedia della scala, quando cioè hanno un pH compreso tra 4 e 9,5. Quasi tutti i sistemi, fatta eccezione per alcune parti dell’apparato digerente, operano al meglio in un ambiente lievemente alcalino. La saliva, per esempio, dovrebbe avere un pH compreso tra 6,5 e 7,5 e l’urina intorno al 7. (In qualunque farmacia si possono acquistare cartine indicatrici, come quelle tornasole, con cui eseguire una valutazione pratica).

La dieta occidentale
La dieta occidentale tipo è costituita in grandissima parte da alimenti che nel processo di degradazione digestiva e metabolica fanno aumentare l’acidità dell’organismo.

Quelli che lasciano i più consistenti residui acidi sono:

la carne,
il pollame,
il formaggio e i latticini in genere,
i cibi fritti, tutti i tipi di zucchero,
i prodotti a base di farine raffinate (per esempio pasta e pane bianchi),
le bibite, il caffè, il tè, la birra, il vino, i superalcolici,
certi frutti e tutto il cibo spazzatura.

Gli alimenti alcalini

Gli alimenti che aiutano a alcalinazzare il corpo sono:

gli ortaggi
i succhi di verdura
gli oli “buoni” come quelli di oliva e di cocco
alcuni semi oleosi e quasi tutti i legumi.

Se la maggior parte del cibo che mangiamo viene trasformato dal metabolismo in ceneri alcaline, allora ci nutre, ci riempie di energia e rende più forte l’organismo. Per contro, se ci nutriamo soprattutto di alimenti che nel processo metabolico lasciano residui acidi, gli effetti che ne derivano sono l’intossicazione e il logorio degli organi e dei tessuti.

Ci sono anche altri fattori che contribuiscono ad accrescere l’acidità, come gli inquinanti chimici e ambientali, i radicali liberi e i campi elettromagnetici, ma anche i pensieri negativi e le emozioni come paura, preoccupazione, rabbia e ansia.

I pericoli dell'eccesso di acidità

Se a causa delle nostre scelte di vita malsane le cellule, i tessuti e gli organi vengono alimentati da fluidi acidi, probabilmente si infiammeranno dando luogo a patologie quali obesità, cardiopatie e cancro.

Il sangue è particolarmente sensibile alle variazioni di pH: deve mantenersi sempre leggermente alcalino, con valori oscillanti tra 7,35 e 7,45. È esattamente come per la temperatura corporea: se è troppo alta o troppo bassa possiamo morire, ma se si abbassa o si innalza lievemente stiamo semplicemente male. Analogamente, se il sangue è un po’ più acido o più basico ci sentiamo male, ma se il pH cambia molto rischiamo la vita.

Per ristabilire l’equilibrio del pH e ridurre l’acidità (ovvero lo squilibrio più frequente), l’organismo cerca di neutralizzare gli acidi in eccesso riversando nel flusso sanguigno dei tamponi alcalini. I principali minerali che provvedono a questa funzione sono l’ortofosfato di calcio e il carbonato di calcio che, se non sono assunti regolarmente con l’alimentazione, il sistema preleva direttamente dalle ossa. È questo uno dei motivi per cui tante donne, e talvolta gli uomini in età molto avanzata, soffrono di osteopenia o di osteoporosi.

Se consumiamo troppi cibi acidificanti, lo scheletro diventa debole e poroso. Inoltre, se il nostro terreno è acido, soffriremo facilmente di artrite o dolori articolari, se non addirittura di usura delle cartilagini, come avviene nell’artrite cronica e nella coxartrosi.

Organi e tessuti soffrono sia per l’infiammazione derivante dall’acidità sia per la carenza dei minerali necessari a neutralizzarla.

Un organismo troppo acido

Un organismo troppo acido è un organismo intossicato, dove prosperano microrganismi come batteri, virus, funghi e lieviti – ma anche cellule tumorali – che invece non riescono a svilupparsi in un ambiente moderatamente alcalino.

L’eccesso di acidità favorisce anche l’aumento di peso e ostacola il dimagrimento. Il corpo tende infatti a immagazzinare le scorie acide nelle cellule adipose e si affida al grasso per impedire che l’acidità danneggi altri distretti corporei. Non è raro che, quando una persona ritrova un corretto equilibrio acido-base, cominci anche a dimagrire quasi senza accorgersene.

Il modo ideale per mantenere un pH adeguato è bilanciare la dieta con il 50-75% di succhi e alimenti alcalini, acqua pura (meglio ancora se acqua alcalina), esercizio fisico, emozioni e pensieri positivi. A quel punto potremo ancora goderci alcuni tra i nostri cibi preferiti, anche se acidificanti, purché non rappresentino più del 25-30% del totale di ciò che mangiamo.

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