Che cos'e' l'attivismo quantico?
Ce lo racconta il fisico e ricercatore spirituale Amit
Goswami
Consapevolezza e Spiritualità
Verso una visione olistica dell'uomo, i nuovi metodi che
non includono solamente la cura della patologia ma anche la dimensione
energetica della persona. Leggi insieme a noi in questa intervista al professor
Amit Goswami e scopri tutte le nuove possibilità dell'attivismo quantico
Carmen Di Muro
Oggigiorno, la convergenza tra spiritualità e nuova
fisica sta spostando il mondo della medicina da una visione meccanicistica
dell’uomo a una visione olistica, in cui il concetto di cura include oltre alla
classica concezione riparativa, centrata sulla patologia, anche la dimensione
energetica della persona, la quale non è più considerata come un’entità
separata dal mondo e dagli altri, ma un soggetto agente nella creazione della
realtà manifesta. Dentro ogni uomo c’è un potere creativo che alberga nella
profondità dell’essere, un filo diretto con un “campo unificato di coscienza”
che intesse le trame della sfera individuale e che diviene strumento
indispensabile per segnare la realtà circostante, in uno scenario di
partecipazione fattiva ed attiva.
Questo il presupposto di partenza che ha visto
germogliare nel panorama nazionale l’Attivismo Quantico Europeo (A.Q.E.),
l’Associazione Scientifica diretta dal dottor Gioacchino Pagliaro, psicologo e
psicoterapeuta, direttore della UOC di Psicologia Ospedaliera nel Dipartimento
Oncologico della AUSL di Bologna che – in linea al Center for Quantum Activism
fondato in U.S.A. dal professor Amit Goswami, prestigioso scienziato e fisico
quantistico di fama mondiale – promuove una visione olistica dell’uomo e della
vita dove il ruolo della mente non locale, l’azione creatrice
dell’intenzionalità nei processi quantistici di guarigione e le medicine
complementari rappresentano un eccezionale arricchimento nell'azione di cura.
Al professor Goswami e al dottor Pagliaro si deve il grande merito di
diffondere con coraggio questa nuova consapevolezza, una luce di conoscenza che
attraverso le più recenti teorie ed acquisizioni scientifiche segna un cammino
che a piccoli passi può condurre a risultati straordinari. Abbiamo avuto il
piacere e l’onore di incontrarli entrambi di persona nel corso di uno
straordinario evento organizzato da Attivismo Quantico Europeo tenutosi a
Bologna lo scorso luglio, occasione in cui abbiamo raccolto le loro
testimonianze in questa intervista doppia in esclusiva per «Scienza e
Conoscenza».
Professor Goswami, lei è fautore della “Scienza della
Coscienza”, quali sono le basi e i presupposti epistemologici di questo
approccio?
La nuova scienza nasce dagli esperimenti di Alan Aspect e
di altri scienziati e teorici che nel 1982 hanno dimostrato la comunicazione
senza segnale, non locale tra oggetti quantici. Prima di questi esperimenti
l’idea dell’esistenza di due domini della realtà era qualcosa ancora da
dimostrare. La teoria quantistica e la matematica quantistica ci dicono che gli
oggetti sono costituiti da onde di possibilità e non risiedono nel dominio dello
spazio e del tempo, ma in uno del tutto nuovo chiamato “delle potenzialità”. La
sfida era quella di poter dimostrare l’esistenza di questi domini a livello
sperimentale. Fu poi Aspect a documentare l’esistenza di questo “campo” in cui
la comunicazione è istantanea. Ciò significa che questo è un dominio di Unità,
e ulteriori dettagli che sono stati poi aggiunti a queste ricerche hanno
comprovato che questa unitarietà proviene dalla coscienza, un dominio di
possibilità a cui tutti gli esseri umani appartengono.
Professor Goswami, quando è stata creata e come nasce
l’idea dell’Attivismo Quantico? Ma soprattutto quali contributi tangibili ha
generato?
L’idea dell’Attivismo Quantico mi è venuta mentre mi
stavo dedicando a un libro che cercava di dimostrare l’esistenza di Dio. Era il
2007/08 circa e lavorando a questa idea ho trovato una mia definizione. Questo
tipo di attivismo non poteva essere legato solo al cambiamento della società,
ma doveva avvenire in congiunzione e in sintonia con i tratti specifici del
carattere. Quindi un attivista quantico deve usare i principi della fisica
quantistica per cambiare sé stesso e il mondo allo stesso tempo. E questo è
molto simile all’idea di Ghandi che diceva “siate il cambiamento che volete
vedere”. Non a caso, l’Attivismo Quantico ha generato fin ad ora nuovi modelli
economici, politici, partecipativi e anche nuove idee per quanto riguarda
l’ambito sanitario e dell’istruzione.
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Scienza e Conoscenza n. 66 >> http://bit.ly/2PLGBoi
Rivista - Settembre 2018
Nuove scienze, Medicina Integrata, Coscienza