Come la musica influenza la biochimica del corpo
La musica è in grado di influire sullo stato di salute
del nostro corpo, lavorando sullo stress e sul sistema immunitario: scopriamo
come
di Emiliano Toso - 10/04/2019
All’Università McGill di Montreal, studiano come la
musica possa cambiare la biochimica del nostro corpo. È stato dimostrato che
l’ascolto della musica influenza lo stato di salute del nostro corpo attraverso
quattro vie: il piacere, lo stress, il sistema immunitario e l’aggregazione
sociale.
Nei laboratori del Prof. Levitin (cit. The Neurochemistry
of music, M.L.Chanda and D. J. Levitin Cell Press 2013) si stanno studiando
come queste vie di azione della musica sul nostro corpo siano regolate dalle
variazioni chimiche di ormoni quali la dopamina e gli oppioidi, il cortisolo,
la serotonina e l’ossitocina.
Le dinamiche neurochimiche che stimolano la via del
riconoscimento sono simili a quelle che proviamo con il cibo o il sesso.
Esistono sistemi di tecnologia di neuroimaging (es. PET, fMRI) che riescono a
rilevare in modo preciso in quali aree del cervello avvengono queste dinamiche
e a compararle con situazioni che stimolano il piacere con dinamiche molto
simili.
Ascoltando musica ci sentiamo più motivati, più attenti,
più focalizzati a raggiungere un obiettivo, più creativi.
Ricevo spesso riscontri da coach, managers, psicologi che
lavorano nel campo della motivazione o sportivi che utilizzano Translational
Music per migliorare le loro prestazioni o quelle della loro squadra o team di
lavoro.
In molti ospedali i chirurghi e lo staff medico
richiedono l’ascolto di un certo tipo di musica in sala operatoria durante gli
interventi ed è stato dimostrato come questa pratica migliori l’attenzione, la
collaborazione tra lo staff e abbassi i livelli di stress degli operatori e del
paziente.
Sono stati pubblicati anche studi in cui è stato
dimostrato che l’ascolto della musica durante un’operazione chirurgica o
durante il parto può agire sulla percezione del dolore e di conseguenza ai
pazienti viene ridotta la dose di antidolorifici (Cepeda et al. 2006). Ciò è
supportato dal fatto che l’ascolto musicale agisce sulla stessa parte del
cervello (Nucleus Accumbens) su cui agisce la morfina (Jeffries, Neuroreport
2003). Due marcatori dello stress che sono stati rilevati durante l’ascolto
della musica sono il cortisolo e la B-endorfina.
L’ascolto della musica favorisce inoltre la produzione di
ACTH, prolattina, ormone della crescita e norepinefrina.
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Scienza e Conoscenza n. 65 - Luglio-Settembre 2018
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