venerdì 14 giugno 2019

Che cos'e' la Microimmunoterapia



Che cos'e' la Microimmunoterapia?

Curarsi con l'Omeopatia

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La Microimmunoterapia è una terapia immunitaria simil-omeopatica, basata sull’utilizzo di sostanze immunoregolatrici scoperte negli ultimi decenni (interferoni, interleuchine, citochine) in dosaggi analoghi a quelli omeopatici ed è utile per rafforzare il sistema immunitario

Fiamma Ferraro - 13/06/2019

La microimmunoterapia (MIT) ha come obiettivo l’ottimizzazione, con rimedi in dosi microscopiche, del nostro sistema immunitario, e di conseguenza la cura dei problemi di salute – acuti e cronici, fisici e psichici – causati da un suo funzionamento difettoso e disregolato.

La Microimmunoterapia è una terapia immunitaria simil-omeopatica, basata sull’utilizzo di sostanze immunoregolatrici scoperte negli ultimi decenni (interferoni, interleuchine, citochine) in dosaggi analoghi a quelli omeopatici (anche se non in diluizioni così elevate come quelle proprie di molti rimedi omeopatici). Queste sostanze immunoregolatrici sono naturalmente presenti nel corpo umano e svolgono i loro effetti in quantità infinitesimali. Basterebbe questo fatto per dimostrare l’infondatezza delle argomentazioni di coloro che criticano l’omeopatia, sostenendo che non è possibile che delle sostanze introdotte nel corpo in quantità pressoché inesistente producano degli effetti. Questo infatti è proprio quanto avviene naturalmente nel corpo umano, in cui alcuni immunoregolatori svolgono il loro compito pur essendo presenti in quantità infinitesimali.

La Microimmunoterapia non fa altro che copiare quanto avviene normalmente in presenza di un sistema immunitario ben funzionante, regolando quei casi in cui il sistema immunitario presenta delle disfunzioni, nel senso di un’attività troppo acuta o troppo debole. 

MIT e omeopatia classica: quali differenze?

Come già sottolineato la MIT è una terapia diretta a ottimizzare il sistema immunitario attenuandolo quando è iperattivo, provoca allergie e problemi di autoimmunità, e stimolandolo/ rinforzandolo quando invece non è abbastanza attivo e non reagisce sufficientemente contro virus, batteri, cellule anomale e altre sostanze nocive. Per ottenere questo effetto la MIT ricorre alle moderne sostanze immunoregolatrici utilizzate anche nell’immunoterapia convenzionale, prescrivendole tuttavia in dosaggi “microscopici”, ottenuti tramite i processi di diluizione e dinamizzazione propri dell’omeopatia, ma non uguali a quelli dell’omeopatia “classica” di cui la MIT è considerata come una diversa, moderna evoluzione.

Mentre infatti l’omeopatia Hahnemanniana è basata sul principio “similia similibus curantur”, il principio proprio della MIT è quello di similitudine biologica: l’organo sano, somministrato in diluizioni diverse a seconda dei casi, cura l’analogo organo malato.

Un’altra differenza tra la medicina omeopatica classica e la MIT è che per arrivare a scoprire quale sia il preparato più adatto nei vari casi individuali, l’omeopatia procede soprattutto tramite l’osservazione e interrogazione del paziente, mentre la MIT utilizza soprattutto indagini di laboratorio e complessi test diagnostici propri anche della medicina “convenzionale”, tra cui la tipizzazione linfocitaria e lo studio sierologico dei titoli anticorpali, al fine di verificare l’adeguatezza del sistema immunitario, un eventuale stato di riattivazione virale e altro. Quanto all’entità della diluizione dei rimedi da somministrare, la MIT applica il principio Arndt-Schultz (approfondito dagli scienziati Rudolf Arndt ed Hugo Schultz) in base al quale ogni stimolo esercitato sulle cellule viventi da farmaci, elettromagnetismo o altro, provoca un’attività inversamente proporzionale all’intensità dello stimolo: stimoli deboli rinforzano mentre stimoli forti indeboliscono.

Pertanto anche i rimedi della MIT, quando si vuole stimolare o rinforzare l’attività di un sistema immunitario che non sta esercitando un’azione abbastanza energica per difenderci da virus, batteri e altro, vengono somministrati in diluizioni che contengono la sostanza terapeutica in quantità infinitesimale, mentre quando si vuole attenuare un’azione troppo energica del sistema immunitario (attività che provoca allergie e malattie autoimmuni) si impiegano diluizioni che contengono il rimedio in quantità più consistente.

In sostanza è necessario, in ogni singolo caso, accertare quali siano i prodotti contenenti le diluizioni più adatte per modulare in modo ottimale l’attività del sistema immunitario.

I rimedi della MIT vengono somministrati in sequenze precise, in modalità sub-linguale, (tramite la mucosa del cavo orale le sostanze vengono efficacemente assorbite dal sistema linfatico). La MIT è compatibile con la maggior parte delle altre terapie; non è compatibile con interferoni o trattamenti immunosoppressivi che prevedano l’uso di cortisonici, ciclosporina o azatioprina.

Di norma, quando si inizia una MIT occorre rivolgersi a un medico esperto in questa materia e portare a termine l’assunzione dei rimedi per i tempi indicati. È inoltre bene proseguire, finché necessario, anche le terapie convenzionali eventualmente in corso...

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Scienza e Conoscenza n. 68 - Aprile/Giugno 2019 — Rivista >> http://bit.ly/2YKRKHY
Nuove scienze, Medicina Integrata