Vitamina C: perche' e' efficace dal raffreddore al cancro
Medicina Non Convenzionale
La vitamina C è in grado di contrastare i processi di
ossidazione che avvengono nell’organismo e che sono strettamente correlati con
l’invecchiamento e la malattia (incluso il cancro): ma c'è molto altro
Domenico Mastrangelo - 21/07/2019
La vitamina C (acido ascorbico o ascorbato, nel caso in
cui ci si riferisca al sale sodico derivato dall’acido) è, com’è noto, un
nutriente essenziale per l’organismo dell’uomo che, contrariamente alla
stragrande maggioranza degli altri mammiferi, non essendo in grado di sintetizzarla
per proprio conto, deve garantirsene l’apporto mediante l’alimentazione.
Quali sono le funzioni della vitamina C?
Contenuta in minime quantità negli agrumi, nella frutta e
in molti vegetali, e in maggiori quantità in alcuni frutti “esotici”, la
vitamina C assunta con gli alimenti, viene solo in piccola parte assorbita per
svolgere le sue funzioni, che sono molto complesse e ancora non del tutto
chiarite, ma che, a grandi linee, si possono distinguere in:
A) funzione enzimatica o “antiossidante” o “fisiologica”.
La vitamina C, è il coenzima di almeno otto enzimi fondamentali per le cellule
dell’organismo. In questo ruolo è coinvolta nel metabolismo dei
neurotrasmettitori, dei lipidi e del collagene e, più in generale, il suo
effetto antiossidante protegge l’organismo dagli effetti tossici dei radicali
dell’ossigeno, che causano danni alle strutture cellulari determinando una
vasta gamma di patologie, che spaziano da raffreddore comune alle malattie
neurodegenerative, cardiovascolari e neoplastiche;
B) funzione pro-ossidante o “farmacologica”, che, in
vitro, si estrinseca con uno straordinario effetto tossico, specifico e
selettivo, sulle cellule tumorali.
Vitamina C: scarso interesse per una molecola non
brevettabile
Di fatto, le funzioni della vitamina C sono molteplici,
complesse e, purtroppo, non ancora definitivamente chiarite, dato lo scarso
interesse della “comunità scientifica” per questa molecola, dai costi molto
bassi e non brevettabile.
Contrariamente a quanto tramandatoci dalla tradizione
della Medicina moderna, questa sorprendente molecola è, al tempo stesso,
“riducente” e, “ossidante”, proprietà che ci consente di inquadrarla nel più
ampio gruppo di sostanze definite “redox” (dalla combinazione dei termini
inglesi "reducing" e "oxidating").
Come tale, la vitamina C, è in grado da un lato di
contrastare i processi di ossidazione che avvengono nell’organismo e che sono
strettamente correlati con l’invecchiamento e la malattia (incluso il cancro) e
dall’altro di combattere il cancro proprio accentuando i processi ossidativi
all’interno della cellula tumorale che, diversamente da quella normale, non
possiede meccanismi di difesa efficienti contro i processi di ossidazione.
Illustri scienziati, come Irwin Stone, Linus Pauling,
Albert Szent-Gyӧrgy e moltissimi altri, raccomandavano l’uso quotidiano di dosi
massicce di Vitamina C, per prevenire tutte le malattie e garantire uno stato
di salute ottimale; ma, da oltre settant’ anni, continuiamo ad ignorare questo
consiglio!
Bibliografia
Irwin Stone: The healing factor: Vitamin C against
disease. https://www.amazon.it/Healing-Factor-Vitamin-Against-Disease/dp/0448116936
Domenico Mastrangelo, Lauretta Massai, Leda Lodi,
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Scienza e Conoscenza n. 69 - Luglio/Settembre 2019 -
Rivista >> http://bit.ly/2LzQgg5
Nuove scienze, Medicina Integrata