Perche' il Metodo Di Bella porto' la gente nelle piazze?
Medicina Non Convenzionale
In campo oncologico sta prendendo corpo una nuova scuola
di pensiero, una nuova linea di ricerca e metodo multiterapico, che rivalutata
e riscopre i concetti basilari, il razionale, la logica, ideate oltre 40 anni
fa dal Prof. Di Bella
Redazione Scienza e Conoscenza - 31/07/2019
Tratto dal libro di Giuseppe Di Bella La scelta
antitumore
Il fine di contenere e contrastare l’inarrestabile, ormai
epidemica, diffusione del cancro, mi ha portato a documentare, spiegare e
divulgare un metodo terapeutico basato su evidenze scientifiche non ancora
valorizzate nella prevenzione farmacologica e terapia dei tumori, anche se
pubblicate sulla massima banca dati biomedica www.pubmed.gov.
L’esponenziale incremento della diffusione del cancro
rappresenta la più evidente conferma del fallimento delle attuali misure di
prevenzione. Così come le decine di milioni di morti ogni anno per tumore
certificano gli attuali gravi limiti della terapia medica del cancro. Ancora
oggi le neoplasie del seno rappresentano la prima causa assoluta di morte per
le donne, in tutto il mondo.
Se oggi i protocolli oncologici fossero realmente in
grado di guarire i tumori solidi (gli altri, le leucemie, sono una stretta
minoranza) ovviamente non avrebbe ragione d’essere la chirurgia oncologica, che
oggi rappresenta l’unica efficace misura terapeutica in grado di salvare una
certa percentuale di ammalati oncologi. Nel 1996, gli esiti positivi del Metodo
Di Bella (MDB), avevano creato un crescente interesse da parte dell’opinione
pubblica e una progressiva ostilità da parte delle multinazionali del farmaco e
dei circoli di potere politici, accademici, finanziari e degli apparati
sanitari collegati. Si arrivò così a manifestazioni di piazza per ottenere
l’erogazione del MDB.
La ragione vera e profonda della rabbia isterica,
dell’ira e dell’odio contro il Prof. Luigi Di Bella risiede essenzialmente
nell’aver messo in crisi e delegittimato la dittatura terapeutica − unicamente
finalizzata allo sfruttamento della sofferenza e della malattia − attraverso le
dirette, numerose e pubbliche testimonianze di troppe persone guarite con le sue
cura.
Il movimento di opinione popolare, nato spontaneamente,
ha costretto questi poteri a sospendere per 9 anni la dittatura terapeutica. La
grossolana falsificazione della sperimentazione del ’98 (come vedremo nel primo
capitolo) non ha loro consentito di attuare la delegittimazione del Metodo Di
Bella, che è e rimarrà un documentato atto di accusa di una gestione mercantile
della medicina ed è sempre più confermato da un crescente numero di
pubblicazioni sulle banche dati medico scientifiche internazionali.
Significative, sulla conduzione della ricerca scientifica
e dei relativi fallimentari protocolli di cura, le pubbliche dichiarazioni del
premio Nobel, Prof. Randy Schekman:
«… la ricerca in campo scientifico non è affatto libera
ma in mano a una cerchia ristretta (la cosiddetta “Comunità scientifica”).
ALMENO IL 50% DEI DATI MEDICI È CORROTTO… ».
Il riferimento delle istituzioni sanitarie alla tanto
celebrata “Comunità scientifica” è continuo:
«Essa pontifica con giudizio infallibile, ma è ormai talmente
inquinata, da aver falsificato almeno il 50% del dato scientifico».
Denuncia pienamente condivisa da Richard Horton,
caporedattore del Lancet, una delle più prestigiose riviste storiche di
medicina, che ha dichiarato:
«Gran parte della letteratura scientifica, forse la metà,
può essere dichiarata semplicemente falsa. La scienza ha preso una direzione
verso il buio».
Anche la Prof. Marcia Angell, per 20 anni caporedattrice
di un’altra delle massime testate scientifiche internazionali, il New England
Medical Journal (NEMJ), ha affermato:
«Semplicemente, non è più possibile credere a gran parte
della ricerca clinica che viene pubblicata».
Dichiarazioni da valutare con la massima attenzione, per
la competenza, l’esperienza e la cultura, il livello scientifico dei Prof.
Schekman, Angel e Horton, Premi Nobel e caporedattori delle massime testate
medico scientifiche mondiali non sono pericolosi complottisti, né biechi
populisti, ma le rare, forse ultime voci che all’onestà intellettuale associano
una grande cultura e rilevanti meriti scientifici. «Le evidenze
scientifiche che non arricchiscono non sono pubblicate». Per questo una
rilevante quantità di dati scientifici definitivamente acquisiti, certificati e
incontestabili, sono rifiutati per la pubblicazione dalle grandi riviste
biomediche, non sono trasferiti nella clinica e non sono inseriti nei
“prontuari”, nelle “linee guida”, nei “protocolli.
Un numero crescente di medici e docenti universitari
(alcuni dopo esperienze personali) ha preso coscienza dell’urgente necessità di
superare l’attuale stallo nella ricerca e terapia del cancro mediante un
radicale rinnovamento dei paradigmi della ricerca oncologica e il loro
affrancamento da condizionamenti speculativi.
Oggi sta prendendo corpo una nuova scuola di pensiero,
una nuova linea di ricerca e metodo multiterapico, che rivalutata e riscopre i
concetti basilari, il razionale, la logica, ideate oltre 40 anni fa dal Prof.
Di Bella.
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La Scelta Antitumore — Libro
Prevenzione, terapia farmacologica e stile di vita
Giuseppe Di Bella