martedì 16 giugno 2020

Che cos'e' la Medicina Funzionale?



Che cos'e' la Medicina Funzionale?

Medicina Integrata


La Medicina Funzionale è una branca medica che studia, con approccio integrato, la risposta biologica allo stress. Di fondamentale importanza è la valutazione delle interconnessioni fra psiche e corpo

Redazione Scienza e Conoscenza - 16/06/2020

Il seguente aticolo è tratto da Scienza e Conoscenza 72 ed è scritto da Carlo Maggio (Cardiologo, nutrizionista, Docente di Medicina Funzionale presso la scuola AIMF Health)

La classica suddivisione dell’essere umano in sistemi e apparati acquisisce un significato differente. Ogni singolo elemento del nostro organismo partecipa, con una risposta corale, al mantenimento dell’armonia. L’alterazione della funzione (da cui il termine funzionale) è il processo, mentre la malattia costituisce il punto di arrivo (Bland). La medicina funzionale è particolarmente efficace nel migliorare la qualità della vita in pazienti con disfunzioni o malattie croniche (Beidelschies). Il modello funzionale rispetta i canoni della Medicina delle 4 P essendo: predittiva, preventiva, personalizzata e partecipativa (Flores). La Medicina Funzionale è quindi la medicina della persona, caratterizzata da una specifica individualità psichica, biochimica e fisiologica. L’approccio “funzionale” non può che essere olistico e personalizzato: una visione globale dell’essere umano che va oltre la somma di cellule, tessuti e organi.

I campi di disturbo in Medicina Funzionale

Gli esseri viventi sono sistemi aperti, che interagiscono con ambienti esterni e interni adattandosi continuamente, anche a costo di cambiamenti per mantenere l’equilibrio sistemico (allostasi). La Medicina Funzionale, nell’intento di raggiungere la massima performance biologica, ricerca quegli elementi, chiamati campi di disturbo, che interferiscono con l’armonia del nostro organismo (Pasciuto). Per esemplificare: soggetti che vivono vicino a un aeroporto sono esposti al campo di disturbo fisico “inquinamento acustico” che inizialmente crea delle disarmonie funzionali e può sfociare, con il tempo, nell’ipertensione arteriosa e/o nell’infarto cardiaco. Il miglior provvedimento è quello di spostare l’abitazione in ambiente non rumoroso, operando quindi la rimozione del campo di disturbo, con riduzione dell’incidenza di eventi cardiovascolari.

Matrice extracellulare e ritmi neuro-endocrino-metabolici

Dove si gioca la prima battaglia dei campi di disturbo? Fuori dalle cellule, in quell’ambiente denominato “matrice extracellulare”. Nel 2012, la prestigiosa rivista «Circulation», pubblicò un articolo dedicato alla matrice extracellulare cardiaca. Wong e collaboratori, dopo averla analizzata con risonanza magnetica su 793 pazienti, dimostrarono una realtà clinica strabiliante. Nei pazienti con scompenso cardiaco e matrice extracellulare cardiaca malata, aumentava drammaticamente la mortalità cardiovascolare. Gli autori conclusero che è fondamentale mettere in atto delle terapie centrate sulla matrice extracellulare cardiaca per ridurre sensibilmente i rischi (Wong). La Società Italiana di Medicina Funzionale (SIMF) già nel 1996 organizzava corsi dedicati al riequilibrio della matrice extracellulare: drenaggio, idratazione, regolazione del pH, rimozione delle tossine; solo per citare alcuni interventi.

Il rispetto dei ritmi biologici è fondamentale per la salute, e la Medicina Funzionale se ne interessa in maniera particolare. A tutti i livelli di organizzazione biologica è possibile riscontrare eventi ripetitivi di tipo ritmico. Il nostro organismo interagisce con l’ambiente, seguendone i cicli. Il più famoso è quello circadiano, giorno-notte o sonno-veglia, che si realizza nelle 24 ore...

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