Carenza di Ossigeno, Acidosi e Infiammazione
Importanti studi sulle proprietà antiossidanti
dell’integratore nutrizionale Deutrosulphazyme ne dimostrano l’efficacia
protettiva nei confronti del danno ossidativo a biomolecole e cellule
di Giorgio Terziani - 18/10/2013
Carenza di Ossigeno, Acidosi e Infiammazione
Lo stress ossidativo - lo squilibrio tra la formazione di
specie reattive dell’ossigeno (ROS) e meccanismi di difesa antiossidante - è
causa di reazioni citotossiche che portano a processi di invecchiamento
cellulare e all’insorgenza di disordini cronico-degenerativi quali neoplasie,
aterosclerosi e neurodegenerazione.
Negli ultimi anni il tradizionale approccio terapeutico a
queste patologie si è aperto sempre di più al contributo dei supplementi
antiossidanti, tra cui l’integratore naturale, unico al mondo: Cellfood®.
Questo integratore è noto anche come Deutrosulphazyme, ed
è una formula altamente concentrata contenente 78 elementi e minerali in forma
ionica e colloidale presenti in tracce, combinati con 34 enzimi e 17
aminoacidi, il tutto sospeso in una soluzione di solfato di deuterio.
L’efficacia di Cellfood è stata dimostrata nel
trattamento della fibromialgia, una sindrome in cui lo stress ossidativo
generato da disfunzioni mitocondriali ha un fondamentale ruolo
eziopatogenetico. Nello studio si è osservato che, rispetto al placebo,
Cellfood attenuava in maniera significativa la sintomatologia dolorosa, la
debolezza muscolare e in generale i disturbi associati alla riduzione del tono
dell’umore.
In secondo luogo, la sua efficacia è stata riscontrata in
atleti professionisti con benefici sia durante le fasi di allenamento che
durante le performance agonistiche. In seguito sono stati investigati in vitro
gli effetti protettivi di Cellfood nei confronti del danno ossidativo, sia in
sistemi acellulari quali le biomolecole glutatione (GSH) e DNA, sia in sistemi
cellulari quali i globuli rossi (RBC) e i linfociti. Come fonti di radicali
liberi sono stati utilizzati tre ossidanti fisiologici quali perossido di
idrogeno (H2O2), acido ipocloroso (HCl0) e perossiradicali (ROO).
In un particolare Studio effettuato dall'Università di
Urbino (vedi note) sono state investigate per la prima volta le proprietà
antiossidanti in vitro di Cellfood valutando la sua efficacia protettiva nei
confronti di tre agenti ossidanti fisiologici quali perossido di idrogeno,
perossiradicali e acido ipocloroso.
I risultati ottenuti dimostrano che Cellfood protegge
efficacemente il GSH dall’ossidazione e quindi dal suo consumo in presenza di
radicali liberi. L’effetto protettivo si estende anche al DNA, riducendo gli
effetti genotossici degli agenti ossidanti. Tale azione può avere grande
rilevanza nel caso del DNA mitocondriale che è direttamente esposto all’azione
dei ROS prodotti durante la respirazione cellulare. È stato infatti dimostrato
che il danno ossidativo al DNA mitocondriale è implicato nel processo di
senescenza fisiologica e in alcuni disordini degenerativi.
Le evidenze tratte da questo studio possono avere rilevanza
in ambito sportivo, infatti durante l’esercizio fisico intenso viene prodotta
una maggior quantità di ROS derivanti sia dall’aumentato metabolismo
eritrocitario sia dall’attivazione leucocitaria (neutrofili) . La protezione di
Cellfood nei confronti del danno ossidativo agli RBC potrebbe dunque essere un
utile strumento nel contrastare l’anemia dell’atleta e potrebbe spiegare alcuni
degli effetti positivi per gli atleti professionisti. Infine, l’azione
protettiva di Cellfood è stata investigata nei linfociti, cellule coinvolte
nella risposta immunitaria, che normalmente sono soggetti a stress ossidativo
in vivo. Anche in questo modello sperimentale è stato osservato che Cellfood è
capace di ridurre significativamente la formazione di ROS intracellulari indotta
dai tre ossidanti.
Conclusioni
I dati emersi in questo studio confermano l’azione
protettiva antiossidante di Cellfood®, rendendolo un valido integratore
nutrizionale nella prevenzione e nel trattamento di numerose condizioni
fisiopatologiche legate allo stress ossidativo, dall’invecchiamento all’anemia
dello sportivo, dalla sindrome fibromialgica al rischio cardiovascolare, dai
disordini neurodegenerativi al tumore.
Accanto alla protezione antiossidante, studi preliminari
condotti dal Dipartimento di Scienze Biomolecolari dell’università di Urbino,
su cellule in coltura (linee tumorali immortalizzate) hanno evidenziato che
Cellfood possiede anche attività antiproliferativa con una riduzione
dose-dipendente della crescita cellulare.
Alcune linee tumorali si sono dimostrate più sensibili di altre al
trattamento con Cellfood, con una inibizione della crescita fino al 50%. È noto
che nella maggior parte dei tumori solidi si verifica lo spostamento del
metabolismo cellulare dai mitocondri al citoplasma (effetto Warburg).
Come conseguenza, si ha la soppressione dell’apoptosi e
la resistenza alla morte cellulare. Dalle prove preliminari sulle cellule
tumorali in coltura, si può ipotizzare che Cellfood favorisca lo shift
metabolico dalla via glicolitica a quella ossidativa mitocondriale, rendendo
così la cellula suscettibile all’a?poptosi. Se questi studi verranno confermati
Cellfood sarà un supporto fondamentale come integratore antineoplastico e/o
chemopreventivo.
In conclusione, le prove sperimentali dimostrano che
Cellfood è in grado di inibire la crescita di cellule tumorali in coltura
attraverso alterazione del metabolismo cellulare e induzione di apoptosi.
Grazie alle sue proprietà antiossidanti e pro-apoptotiche, può essere utile
nella prevenzione oncologica, nei danni da carenza di ossigeno, stress
ossidativo, infiammazione e apportare importanti benefici clinici in
associazione con la terapia antineoplastica standard.
Studio pubblicato su: Journal of Experimental &
Clinical Cancer Research 2013, 32:63 doi:10.1186/1756-9966-32-63
Cellfood >> http://goo.gl/9BDgzn
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Confezione: 30 ml
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