Ortoressia: è un disturbo alimentare?
Quando il mangiare sano diventa un'ossessione
di Antonio Colasanti - 18/06/2016
Ortoressia: è un disturbo alimentare?
Si dice che l’appetito vien mangiando, in realtà viene a
star digiuno, così diceva il grande Totò.
In questo periodo sta emergendo una nuova sindrome
chiamata ortoressia, una sorta di mal percezione che ancora non può esser
ritenuto un disturbo alimentare vero e proprio: certamente è un approccio non
corretto all'alimentazione e si sta comunque diffondendo sempre più.
Si stima che tre milioni di persone ne soffrano in
Italia.
Cos'è l'ortoressia
L’ ortoressia o ossessione del mangiare sano deriva dal
greco “orthos” che significa corretto e "orexis" che significa
appetito.
Questa forma fu identificata dal medico americano Bratman
che soffrì personalmente di tale patologia. Il medico si era reso conto che non
era più in grado di gustare alcun alimento senza sapere come fossero preparati
i piatti, con quali ingredienti, con quali dosi e da dove provenissero le
materie prime. Passava molte ore al mercato analizzando le etichette degli
alimenti prima di acquistarli.
Spesso l’ortoressia inizia con un semplice tentativo di
migliorare il proprio stato di salute con l’alimentazione, poi si perde il
controllo e si diventa dei veri integralisti del piatto.
Gli ortoressici rigidi e perfezionisti arrivano a provare
disgusto per alimenti decisamente appetitosi ma che ritengono nocivi alla
salute.
Dal punto di vista psicologico queste persone presentano
delle caratteristiche particolari come l’essere molto perfezionisti: alla base
c’è un pensiero di tutto o nulla, che condiziona il loro modo di alimentarsi.
Certamente è saggio essere estremamente attenti a ciò che
arriva sulla nostra tavola, selezionando con attenzione le materie prime in
base alla provenienza ed alle proprietà nutrizionali.
Quando l'ortoressia diviene una vera ossessione
L’ortoressico programma la sua dieta con giorni di
anticipo, rifiuta di ingerire alimenti che vengano da sacchetti, scatole,
bottiglie, barattoli o lattine e si isola dal resto della società e dagli
amici.
L’ortoressia rappresenta una reale forma di integralismo
alimentare che può nascondere vere e proprie manie nevrotiche e provocare forme
di malnutrizione. Naturalmente il limite tra attenzione ed ossessione è netta e
ben definita! Importante è la consapevolezza che il benessere psicofisico non
deriva da un unico modello dietetico ma da un insieme di comportamenti che non
si limitano alla sola sfera alimentare.
La scuola medica salernitana nel capitolo “disposizioni
necessarie per mangiar bene” dice:
“In ciò ti sarà infallibile maestro, l’appetito”.
La miglior regola per la nutrizione sta nel tuo palato.
Ed ancora il padre della medicina, il grande Ippocrate dice:
“È preferibile un cibo anche un pò nocivo ma gradevole ad
un cibo indiscutibilmente sano ma sgradevole”.
Liberi dalle Ossessioni
Pietro Spagnulo