Il glutatione: la molecola miracolosa della longevita'
Scritto da: Sherill Sellman
Medicina Non Convenzionale
28/12/2017
Il glutatione: la molecola miracolosa della longevità
Questo articolo è tratto dal libro La Verità sugli
Ormoni.
Secondo le statistiche, ci sono buone notizie per tutti
quanti noi. I centenari sono il gruppo di età con il tasso di crescita più alto
in America. Qual è il segreto per avere una vita lunga e sana? E cosa puoi
fare, adesso, per essere sicuro un giorno di prendere posto nella schiera degli
arzilli centenari?
La risposta si può trovare facilmente in una piccola ma
potente molecola prodotta da ogni cellula del tuo organismo: il glutatione.
Benché non goda della stessa fama di cui godono invece altri nutrienti con un
profilo più alto, come le vitamine C ed E, il glutatione è di certo una
molecola miracolosa.
I livelli di glutatione di 41 centenari di età compresa
tra 100 e 105 anni sono stati confrontati con quelli di persone tra 60 e 79
anni. Si è così scoperto che l’attività media del glutatione è notevolmente più
alta nei centenari rispetto al gruppo di soggetti anziani più giovani, e che i
centenari con la migliore capacità funzionale tendono ad avere un’attività del
glutatione superiore a quella di chiunque altro.
Lo studio ha pertanto concluso che alti livelli di questa
molecola sono associati a un aumento della sopravvivenza.
In uno studio successivo, sono stati analizzati i livelli
di glutatione di 87 donne di età compresa tra 60 e 103 anni che godevano di
ottima salute fisica e mentale. Gli scienziati hanno così scoperto che tutte le
donne presentavano livelli elevati di glutatione nel sangue e, dopo averle
monitorate per 5 anni, hanno concluso che «le alte concentrazioni di glutatione
nel sangue [...] sono un tratto distintivo delle donne più longeve».
Il signore degli antiossidanti che allunga la vita
Il glutatione (GSH) è una molecola tripeptide composta da
3 aminoacidi: acido glutammico, cisteina, glicina. Si tratta di uno dei
principali antiossidanti non proteici che si trovano all’interno di ogni
cellula ed è stato definito il “signore degli antiossidanti” dell’organismo.
Regola le cellule e abbonda nel citoplasma, nei nuclei, nei mitocondri.
Nonostante sia stato scoperto nel 1888, la prima ricerca
sul deficit di glutatione fu condotta negli anni Venti e Trenta e si concentrò
sull’occhio, in particolare sul cristallino. È noto che la degenerazione
maculare è legata a bassi livelli di glutatione. Negli anni Ottanta, i
ricercatori si accorsero che il glutatione giocava un ruolo importante in tutti
gli aspetti relativi al benessere e alla prevenzione delle malattie.
In assenza di adeguati livelli di questa molecola,
qualunque cellula si disintegrerebbe a causa di un ingente danno provocato dai
radicali liberi, il corpo presenterebbe scarsa resistenza ai prodotti di scarto
del metabolismo e il fegato risulterebbe gravemente compromesso dall’eventuale
accumulo di tossine. Le cellule resterebbero anche indifese contro i tanti
batteri, virus e agenti cancerogeni che mettono a repentaglio la loro salute.
Negli ultimi decenni, i ricercatori hanno indagato sul
ruolo degli antiossidanti nel mantenimento di una buona salute, nonché nella prevenzione
e nel trattamento di malattie da stress ossidativo.
Gli antiossidanti più conosciuti, come vitamina A,
vitamina E e selenio, devono essere assunti con l’alimentazione. Tuttavia, il
glutatione è considerato il signore di queste sostanze perché il corretto
funzionamento di tutti gli altri antiossidanti dipende dalla sua presenza. Per
esempio, è indispensabile per rigenerare le forme ossidate delle vitamine C ed
E, ripristinando la loro funzione antiossidante. Di norma, dopo che queste
vitamine antiossidanti hanno eliminato i radicali liberi, possono ossidarsi a
loro volta e attaccare le cellule sane. Questo processo è noto come
pro-ossidazione. Il glutatione riporta senza difficoltà le vitamine alla loro
forma ridotta, in modo che possano riprendere l’attività di eliminazione dei
radicali liberi.
Quando i meccanismi del glutatione funzionano in modo
adeguato, l’uso di antiossidanti ne massimizza l’efficacia nel trattamento e
nella prevenzione di malattie degenerative associate allo stress ossidativo.
Tra queste troviamo l’artrite, il cancro, le malattie cardiovascolari, il
diabete e la degenerazione maculare.
La Verità sugli Ormoni - Libro
Tutto quello che le donne dovrebbero sapere dalla prima
mestruazione alla menopausa
Sherrill Sellman