Kinesiologia: ecco come puo' rimuovere le inversioni
psicologiche
Scritto da: Alberto Cardillo
Medicina Non Convenzionale
Kinesiologia: ecco come può rimuovere le inversioni
psicologiche
Le tipologie di Inversioni psicologiche possono essere
moltissime. Nell’elenco che segue ne riporto solamente alcune:
“Paura di aver paura”: è fra le prime e dev’essere
trasformata in “coraggio di aver coraggio” (paura di fallire, di non riuscire,
di non essere abbastanza capaci ecc.).
Fortuna: il soggetto pensa di essere fortunato ma alla
fine si ritrova sempre con il dover fare i conti con l’opposto.
Lavoro: lavorare dalla mattina alla sera senza sosta ma
con risultati che non sono adeguati agli sforzi fatti, nonostante la produzione
di lavoro venga apprezzata e il mercato recepisca attivamente.
Amore: dare amore e alla fine non ricevere nulla in
cambio perché il soggetto inconsciamente non si sente degno di riceverne.
Inversione psicologica sull’uomo o sulla donna “giusti”:
si va sempre alla ricerca dell’uomo o della donna “giusti” che condividano il
percorso della vita. Apparentemente si crede di averli trovati per poi
rivelarsi esattamente l’opposto di quanto volevamo. Il soggetto attira ciò che
è l’opposto per lui. In Sicilia siamo soliti dire “mi li cercu ca cannineddra”
(me li cerco con la candela).
Guarigione: si va dal medico o dal terapeuta per essere
curati ma… si vuole guarire? Questa Inversione psicologica o altri stadi di
commutazione sono spesso presenti e riguardano tutti quei soggetti che pur
ricevendo le cure più idonee alla guarigione alla fine non guariscono mai.
Soldi: la gestione del denaro è sempre moto conflittuale
e pur guadagnando abbastanza non si riesce lo stesso a perseguire la serenità
economica e, a un certo punto, tutto sembra annichilirsi e il denaro che entra
nelle tasche è sempre meno.
Attrazione: quella sull’attrazione interessa moltissimi
ambiti. Alcuni soggetti si ritrovano ad attrarre situazioni, persone, cose ecc.
che contrastano con il proprio status e risultano incompatibili e disarmonici.
Chi è il kinesiologo
Il kinesiologo è l’operatore olistico che usa un metodo
diagnostico nato in America negli anni Sessanta e sperimentato da George Gudart
che lo introdusse addirittura come metodo per migliorare le performance
sportive alle Olimpiadi invernali del 1980. Tale metodologia risulta sempre più
credibile nell’essere considerata un metodo diagnostico veloce che consente al
terapeuta o al medico di individuare se un problema è primario o secondario.
Per primario si intende che il meridiano individuato nel test è esattamente
quello e non è invece subordinato ad altro meridiano energetico. Potrebbe
capitare che il primo meridiano interessato e individuato di fatto si sia
scompensato a causa di un altro meridiano a lui collegato (caso secondario). Il
test kinesiologico lo si sviluppa, come già detto su tre livelli. Il primo,
quello strutturale, per valutare lo stato di benessere muscolo-scheletrico, con
manovre specifiche per questo livello di indagine. Il secondo e il terzo
(biochimico e psicoemozionale) utilizzando come indicatori dello stato di benessere
i muscoli che sono deputati a consegnare al terapeuta tale risposta. Si tenga
conto che ci sono 14 muscoli indicatori per i vari settori e i vari organi,
visceri ecc. Questo lo si fa attraverso la forza muscolare e il sistema nervoso
che risponde senza mentire.
Sulla struttura nervosa vengono registrati tutti i vari
scompensi. Ma non solo, perché nel
nostro cervello ci sono aree che si attivano e ci fanno decidere se una cosa è
giusta per noi o sbagliata, sulla base delle esperienze personali che abbiamo
vissuto, a volte anche indirettamente. Questi modelli possono condizionare in
un verso o nell’altro il percorso della nostra vita in tutti i settori con i
quali interagiamo e il nostro benessere psicofisico, creando disarmonie
energetiche capaci di disturbare o interrompere il libero fluire e
l’avvicendarsi armonico dell’energia del corpo.
Il Kinesiologo, attraverso la Kinesiologia Applicata,
aiuta a migliorare lo stato fisico e psico-emozionale al fine di accedere alle
proprie potenzialità, evitando auto-sabotaggi come quelle che avvengono con le
Inversioni psicologiche.
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