La dinamiche quantiche dell'amore: perche' ci
innamoriamo?
Psicologia Quantistica
L'amore è una questione di alchimia: prima di tutto
ormonale. Avvicinarsi all’amore con un’ottica scientifica non spegne la sua
meraviglia, ma al contrario ci consente di mettere in luce i processi
vibrazionali che vivificano e muovono le sue dinamiche. Perché oltre agli
ormoni l'amore muove anche l'energia, un'energia altamente organizzata e
trasformativa
Carmen Di Muro - 28/05/2018
Psicologi e psicanalisti hanno da sempre sottolineato che
attrazione e innamoramento si verificano quando siamo predisposti. Può
trattarsi di particolari età della vita, come l’adolescenza, contraddistinta da
cambiamenti psicofisici marcati, o di momenti in cui, probabilmente, la
necessità di cambiare rende l’individuo ricettivo all’incontro con l’altro. Per
esempio, nella fase della pubertà un ruolo importante è espletato dall’alta
concentrazione di ormoni sessuali tra questi, in particolare, del “Luteinizing
Hormone-Relasing Hormone” o LH-RH che viene prodotto dall’ipotalamo e da qui
trasferito all’ipofisi. Nell’ipofisi, l’LH-RH stimola la produzione di altre
sostanze, quali il “Luteinizing Hormone” o LH e il “Follicle Stimulating
Hormone” o FSH, che regolano la sintesi di estrogeni e progesterone nelle ovaie
e di testosterone nei testicoli. Ci sono notevoli evidenze che l’LH-RH possa
agire direttamente sulle aree limbiche e corticali, dando informazioni su
corteggiamento e comportamento sessuale. Infatti, è interessante notare che
individui con ipofisi che funziona meno vivono l’innamoramento con più
difficoltà e presentano una riduzione del desiderio.
Il mistero dell'innamoramento
In ogni caso prescindendo dai meccanismi ormonali, certi
momenti dell’esistenza o certi particolari stati potrebbero corrispondere ad
una configurazione biochimica particolare, che renderebbe l’individuo più
suscettibile all’incontro. Si può ipotizzare che la predisposizione, a livello
biochimico, possa essere ricondotta ad alterazioni dei livelli normali di
alcuni neurotrasmettitori, come la serotonina, la noradrenalina o la dopamina
che rendono alcune aree cerebrali più “responsive”, magari sotto l’influenza di
cambiamenti di situazioni vitali particolari. Una volta che siamo predisposti e
la “fascina di legna” è ben approntata, è facile che prenda fuoco e si scateni
l’innamoramento. Ma cosa sappiamo di questa fase? Cos’è che accende la miccia?
L’innamoramento appare come la più misteriosa tra le dimensioni umane,
un’esperienza straordinaria e a volte sconcertante che non può essere colta
appieno se non partendo dai meccanismi sottili e le interazioni di campo che
sottendono i processi chimici ed ormonali del nostro corpo, che ne sono
l’effetto, ma non la causa.
Avvicinarsi all’amore con un’ottica scientifica non
spegnerà la sua meraviglia, ma al contrario ci consente di mettere in luce i
processi vibrazionali che vivificano e muovono le sue dinamiche. L’amore è
frequenza altamente organizzata che genera coerenza tra i vari stati emotivi
del nostro cuore, nonché un campo elettromagnetico capace di riorganizzare
tutti i processi fisiologici del nostro corpo. Questo dovrebbe darci il senso
circa l’esistenza di processi frequenziali che sottendono il manifesto, che si
realizzano a partire dalle sintonie vibratorie tra i nostri sentimenti e quelli
di un altro individuo che risuona sul nostro medesimo campo di informazione.
Amore ed energia
Nel momento in cui si entra in relazione con una persona
si crea un continuum energetico che permette il passaggio e l’inglobamento
dell’energia della stessa polarità. Quando si è legati profondamente ad un
altro essere significa, infatti, che ci si è posti in sintonia perfetta sulle
sue frequenze vibratorie. Ciò si traduce in uno scambio costante di
informazioni da una fonte all’altra, concretizzandosi in quelle manifestazioni
consuete quanto inspiegabili che l’amore produce come l’avvertire la stessa
cosa, avere gli stessi pensieri contemporaneamente o gli stessi timori. Quando
i nostri stati emotivi sono liberi dai condizionamenti, dalle paure e dai lacci
del passato, il loro flusso armonico non potrà che generare un campo coerente
attorno a noi capace di richiamare lo stesso tipo di informazione che viaggia
sulla sua stessa intensità, concretizzandosi nella ricezione di una particolare
caratteristica dell’altro ci colpisce inspiegabilmente: può trattarsi dell’
intonazione della voce, di un leggero sfiorarsi, di un odore particolare, di un
bacio, o di una peculiarità che cattura la nostra vista. Quante volte abbiamo
sognato il partner ideale, ma il nostro cuore è andato oltre quell’immagine che
ci eravamo creati? Se riguardiamo alle nostre esperienze sentimentali
sicuramente noteremo che la scelta dell’altro era in perfetta sintonia al
periodo esistenziale che stavamo vivendo emotivamente su più fronti.
Capire “il perché ci innamoriamo” rimane ad oggi uno di
quegli interrogativi tra i più complessi che muovono la natura umana, ma ciò
non significa che ampliare lo sguardo verso la consapevolezza dell’esistenza di
dinamiche quantiche che si agitano in noi e fuori di noi, non possa aiutarci a
ricostruire una spiegazione profonda capace di farci ricomprendere quegli
affascinanti percorsi che l’amore segue, nel bene e nel male, indirizzandoci e
segnando indelebilmente la nostra esperienza di vita.
Anima Quantica - Libro
Nuovi orizzonti della psiche e della guarigione
Carmen Di Muro