Cosa accade nel corpo quando si ama?
Psicologia Quantistica
Chi ha avuto la gioia di conoscere l’amore, ricorda molto
bene il cuore che accelera, il respiro affannoso, le pupille dilatate
necessarie per segnalare interesse e attrazione, tutti sintomi scatenati dall’adrenalina...
ma cosa accade al corpo quando il sentimento amoroso si stabilizza nel tempo?
Scopriamo quali sono gli effetti di un amore duraturo sul nostro cervello
di Carmen Di Muro - 19/05/2018
Diceva Voltaire che “l’amore è di tutte le passioni la
più forte perché attacca contemporaneamente la testa, il cuore e il corpo”.
Che cos’è l’amore? E soprattutto cosa accade nel nostro
corpo quando si ama? L’amore è vibrazione, un organismo vivente e come tale va
continuamente alimentato e nutrito, perché possa svilupparsi in maniera
armonica, perché non si arresti e ristagni, dando luogo a veri e propri
disturbi sia fisici che psichici. E come ogni organismo ha le sue tappe di
sviluppo e le sue epoche, tutte necessarie e gratificanti se ben vissute. Per arrivare
a vivere pienamente l’amore, occorre tempo, bisogna attendere che i meccanismi
coinvolti si attivino e disattivino in modo equilibrato. Non si può pensare di
amare veramente se il sentimento non è abbastanza radicato, se non siamo
realmente centrati in questa sottile vibrazione facendoci accompagnare ad ogni
passo della nostra vita. Il cammino dell’amore è segnato da tappe ben precise,
in cui sono coinvolti sia i sistemi che regolano le emozioni primordiali, sia
quelli connessi a funzioni superiori, che una volta attivate possono assisterci
e guidarci alla fase successiva del percorso.
I "sintomi" dell'amore
Chi ha avuto la gioia di conoscere l’amore, ricorda molto
bene il cuore che accelera, il respiro affannoso, le pupille dilatate
necessarie per segnalare interesse e attrazione, tutti sintomi scatenati
dall’adrenalina. Come dimenticare il sudore alle mani, la bocca secca per
l’emozione provocata dalla noradrenalina e quel senso di benessere che si prova
quando si è vicini alla persona che si ama (Fisher, 1998). Un benessere che
emerge se l’ipofisi viene sollecitata a produrre endorfine, le molecole responsabili
dell’effetto euforizzante dell’amore, che ci fa dimenticare di mangiare, ci
toglie il sonno e non ci fa avvertire la fatica. L’amore a volte si manifesta
anche attraverso la passione scatenata dall’eccesso di dopamina, che ordina al
cervello di desiderare, ordine che si manifesta a livello cosciente sotto forma
di comportamenti passionali scatenati da un eccesso di adrenalina, la molecola
dell’agitazione prodotta dall’ipofisi, che scatena la bufera, che rischia di
compromettere l’equilibrio psicologico, se non interviene la serotonina, il
neurotrasmettitore che può contribuire a riequilibrare il tono dell’umore.
L’aspetto interessante di questa tempesta biochimica è
che mentre la passione iniziale, coinvolge le aree cerebrali collegate alla
gratificazione e agli istinti, i sentimenti sollecitati da un sentire duraturo
e stabile attivano le aree del cervello che sono sede delle emozioni. Ciò ci fa
comprendere perché i sentimenti connessi all’amore cambiano nel tempo per
effetto dei processi neurobiologici.
Quindi, le emozioni sono funzioni biologiche del cervello
che comprendono una sensazione fisica, cioè ciò che proviamo a livello
corporeo, il cui fine è di segnalare il nostro stato emozionale e una
componente psichica, che consiste nella consapevolezza di ciò che stiamo
provando. Sono, quindi, questi oscuri persuasori, che ci inviano messaggi
subliminali senza che possiamo averne coscienza immediata, che ci fanno
comprendere di essere meravigliosamente e perdutamente innamorati.
Conoscere i meccanismi che regolano quelle misteriose
entità, rinchiuse nell’impalpabile e profondo segreto del nostro animo, non
significa rinunciare alla magia e al mistero di uno dei più importanti
sentimenti, ma al contrario, vestirlo di quell’intelligenza capace di condividere
emozioni.
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Per approfondire:
Anima Quantica - Libro
Nuovi orizzonti della psiche e della guarigione
Carmen Di Muro
un estratto dal libro "Anima Quantica" di
Carmen Di Muro
Quando l'amore chiama, tu corri e lascialo fluire...
Quando la forza vibrante dell'amore chiama, bisogna
alzarsi e mettersi in cammino verso il sentiero principale: quello dell'Anima.
Una voce sottile, un sentire velato dal chiacchiericcio dirompente della mente,
quella parte preriflessiva nei suoi automatismi che dialoga costantemente,
sganciandoci dal senso di realtà, quello che ci rende compartecipi e presenti
nel mondo. L'anima, il principio assoluto che pulsa all'interno della parte più
minuscola del nostro essere, laddove è contenuta quell'informazione che si
sedimenta attraverso l'esperienza che viviamo quotidianamente e che parla il
linguaggio degli stati affettivi, di quell'energia che ci muove nel mondo e che
scandisce il nostro procedere.
Un cammino verso la luce e i suoi colori, anche quando il
cielo appare nero ed uggioso, privo di speranza, di futuro e cambiamento.
È lì che la sua forza propulsiva si fa tenace, come voce
che si agita in fondo al petto seguendo i battiti del cuore, che scandiscono a
loro volta l'energia del nostro corpo. Un correlato fisiologico che reagisce
perpetuamente ai suoi sussulti. È questo che ci tiene in vita e rende
l'esistenza un dono prezioso, il regalo più bello che ad ogni essere umano
viene concesso in vista della sua missione, di quel talento innato trascritto
nel dna che colora la vita di una luce calda ed accogliente, abbagliando quel
sentiero personale a cui ognuno è chiamato per manifestarsi pienamente.
La nostra anima anela verso quella vibrazione altissima
che è gioia e felicità di essere "Vita".
Gioia nel ritrovarsi nella pienezza e nella
consapevolezza delle cose.
Molto spesso cediamo all'incedere degli eventi,
riparandoci sotto il manto spesso delle nostre paure e delle ansie giornaliere,
incastrati in uno stato di sofferenza continuo. Il vento sottile del nostro
spirito urla a gran voce, chiede di fermarsi, ma soprattutto di ascoltarsi.
Chiede che gli vengano rivolte delle domande specifiche affinché possa essere
colmata quella voragine di senso che ci ha assorbito, rendendoci schiavi delle
polveri pesanti della nostra esperienza.
Ci siamo mai fermati per un solo attimo a pensare se la
strada percorsa sin oggi sia quella giusta? Se le scelte maturate siano state
funzionali al nostro reale benessere?
L'anima è vibrazione di amore purissimo, essa vibra al
ritmo della gioia. S'innalza e s'intona su questa frequenza, e intesse nel
nostro cuore, il giusto palpito affinché si possa godere pienamente della
salute. Essere sani, nella pienezza psico-fisica significa essere in ascolto
della voce dell'anima che mostra sempre la direzione giusta da seguire anche
quando le prove e le pene della vita si fanno più dure.
È questo il principio assoluto, un flusso di amore che ci
collega direttamente alla fonte della vita, organizzandoci in reti di coscienza
strutturate che comunicano con il resto del reale, attraverso un campo di
"Intelligenza Divina ". Una scintilla potentissima attraverso cui
possiamo dar manifestazione concreta alle cose, ma soprattutto alla gioia di
poter essere abili artefici del futuro. Questa la miccia, l'anelito vitale che
ci spinge e che è in connessione profonda con tutte le parti del nostro essere.
Con la mente, informazione immateriale che ha sede ed
origine nel cervello materiale, ed è composta da credenze strutturate sin dalla
nascita che il più delle volte ostacolano il nostro pieno sentire. E dal corpo
che risponde biologicamente, modificandosi nella sua carne, attraverso
l'energia dei pensieri e dei nostri stati d'animo.
Tutto è in connessione, un legame profondo tra dentro e
fuori, tra vita, agire e sentire. Uno scambio di vibrazioni tra le nostre tre
componenti di base: anima, psiche e corpo, che dialogano costantemente a
livello quantico, in uno scambio reciproco e perpetuo di informazioni.
La sfera mentale, però, il più delle volte rimane
bloccata in circoli di pensiero viziosi che provengono dal contesto socio-culturale
di appartenenza e che sono in antitesi con il sentire del cuore. Quando
padroneggia la voce e il controllo della mente, il nostro agire si sgancia
completamente dal sentire dell'anima e prendono piede i problemi più disparati.
La realtà a cui si dà costruzione non corrisponde ai bisogni profondi, ma
diventa specchio soltanto dei condizionanti esterni, generando dentro di noi un
senso di insoddisfazione e di infelicità.
A chi non capita di sentirsi così, non comprendendo il
perché e il come si sia generato quello stato di profonda inquietudine. Una
scheggia sommersa pungente, per cui non riusciamo a gioire pienamente anche
quando tutto sembra andar nel verso giusto.
Manca sempre qualcosa, quella fessura che possa far sì
che la chiave venga girata nella serratura. Manca la collaborazione tra la
sfera mentale e il nostro cuore, la sede dei sentimenti e delle emozioni che a
loro volta generano, per risonanza, relativi pensieri pesanti che ci
imbrigliano, tanto da bloccarci nella nostra tensione evolutiva costante.
Il corpo diventa emanazione della nostra insoddisfazione,
il luogo in cui si esprimono i vissuti della mente e dell'anima. Una discarica
a cielo aperto di sentimenti negativi, rifiuti e veleni tossici per l'intero
organismo.
Se queste tre forze univoche, si svincolano, accade che
ognuna nel proprio, diviene padrona assoluta di se stessa, disturbando la
nostra piena espressione di vita. Dalla lesione energetica della sfera profonda
che non viene assecondata, si arriva alla lesione organica, frutto delle
intense reazioni che avvengono nel nostro microcosmo cellulare, guidate da
stati d'animo negativi da cui non riusciamo a depurarci. Essi sono espressione
di una felicità apparente, condizionata dagli eventi e dalle persone intorno a
noi, ma non dai bisogni e dalle pulsioni della propria anima.
Quando l'anima si slega dalle dinamiche della mente, tra
loro non c'è più armonia, l'energia dell'una non si adatta più alle frequenze
dell'altra, che venendo forzata si ripercuote ad ampio raggio sul corpo, il
quale diviene sede del disagio concreto, ammalandosi o affaticandosi. L'anima è
quindi la matrice assoluta che sottende la materia e le sue dinamiche
complesse. Solo la giusta armonia tra questa, la mente e il corpo può fare la
differenza nei termini di malattia o guarigione.
"Quando l'anima si ammala", diceva Platone,
"essa consuma il corpo". Ed è proprio questa la verità fondamentale,
per muovere i primi passi, verso la scoperta di una realtà vibrante e
sconosciuta. La parte più intima di noi che ci mostra sempre la strada giusta da
seguire, quella che pur scontrandosi con il giudizio e la volontà altrui non ci
fa sbagliare direzione, ma ci conduce verso quella meta assolata che è l'avere
fiducia nella vita stessa. Essa opera assai diversamente dalla mente razionale
e non può essere silenziata o messa da parte, perché quando ciò accade l'uomo è
costretto a vivere senza il principio della vita stessa, senza il suo senso di
sé, sotto il velo del malessere e nella cecità interiore.
Per riconoscere ed assaporare i luoghi dell'anima,
dobbiamo, quindi, necessariamente compiere un salto vibrazionale spingendoci
nell'impalpabile universo delle leggi dell'invisibile che ci animano e solcano
la strada verso la luce vibrante del cuore.
Anima Quantica - Libro
Nuovi orizzonti della psiche e della guarigione
Carmen Di Muro