Manifesto per una nuova Scienza
Critica al sistema sanitario
Una riflessione su Scienza, pseudoscienza e
fondamentalismo scientista
Gioacchino Pagliaro - 19/02/2020
Il seguente articolo è tratto da Scienza e Conoscenza 71
La libertà di parola è un diritto, uno dei diritti più
preziosi. La libertà di parola è poter dire tutto ciò che può far bene all’uomo
e alla vita.
La libertà di parola comporta il buon senso di ascoltare
chi passa la vita a studiare, a sperimentare, a verificare la conoscenza. La
libertà di parola implica anche il silenzio. Silenzio per tacere, per
riflettere e per documentarsi. Al contrario ripetere quel che si sente in giro,
quel che si legge qui e là in Internet, pensando di dire qualcosa di
importante, è solo spreco della parola e danno per chi ascolta. In questo modo
si alimenta solo la pessima informazione e una pericolosa confusione.
Spacciare per scientifiche cose che la scienza sta ancora
studiando, fare collegamenti impropri e inadeguati, usare termini scientifici
per darsi un tono senza conoscere bene il loro significato, non è scienza, non
è divulgazione, è mistificazione e ciarlataneria o, come si suol dire,
pseudoscienza.
Tutto ciò distorce la conoscenza e fa un danno alla
scienza e alla comunità.
Tuttavia va precisato che la pseudo-scienza non è
costituita solo dallo spacciare per scientifiche cose che non hanno basi
scientifiche. La pseudoscienza è anche il rifiuto pregiudiziale e denigratorio
verso ogni nuova forma di ricerca e di applicazione che possa alterare
interessi consolidati di parte.
La scienza deve poter discutere liberamente l’esito dei
suoi studi
La scienza è il complesso organico delle conoscenze che
si possiedono intorno a uno o più ordini di fenomeni naturali, ma è anche
l’insieme delle conoscenze che permettono di strutturare nuove teorie.
La scienza è pertanto l’insieme delle discipline basate
sull’osservazione, il calcolo, la verificabilità, che studiano l’universo, la
terra e gli esseri viventi, per comprenderne il funzionamento e migliorare la
loro vita.
La scienza utilizzando linguaggi formalizzati, descrive
l’insieme delle conoscenze che consentono di comprendere la realtà. A partire
da Galileo Galilei la scienza, intesa come acquisizione di conoscenze
verificabili, è libera di discutere al suo interno gli esiti dei suoi studi,
liberandoli da ogni principio di autorità, da ogni forma di autoritarismo.
La scienza opera per favorire l’evoluzione dell’uomo e
perciò, per sua natura, è democratica, e per questo va tutelata. Nella scienza
ci sono modelli dominanti e modelli marginali, e ognuno di questi è più o meno
soggetto a continue pressioni.
Le piaghe della scienza
La purezza incontaminata della scienza, resta purtroppo
inviolata solo nei testi fondamentali dei suoi fondatori.
Alla luce delle dichiarazioni e delle denunce di
autorevoli scienziati, non si può negare l’ingerenza nel mondo scientifico di
interessi e poteri che nulla hanno a che fare con essa. I finanziamenti che
pilotano i risultati, la manipolazione dei dati, le collusioni con i poteri
forti di coloro che pensano solo al profitto e non a produrre benessere, sono
le piaghe della scienza.
Ciò detto, è però molto limitativo ed erroneo confondere
gli interessi di chi, dentro e fuori la scienza, opera per il proprio
tornaconto, con il lavoro accurato e rigoroso della stragrande maggioranza
degli scienziati. Da molti secoli la storia ci dimostra che la migliore delle
istituzioni ha sempre in sé il germe che la può danneggiare.
Oltre alla pseudoscienza e agli interessi di potere
esiste un’altra piaga: lo scientismo.
Lo scientismo, o per meglio dire, il fenomeno del
fondamentalismo totalitario scientista a cui assistiamo oggi, è la visione
dogmatica e innaturale della scienza che non ammette la discussione,
l’intuizione creativa e la transitorietà della conoscenza.
Come ha mirabilmente spiegato T. Kuhn il cambio di
paradigma implica necessariamente del tempo e delle precise fasi di reazione
prima che il paradigma dominante lasci il posto a un nuovo paradigma (T. Kuhn
1977), ma un conto è la discussione scientifica serrata e rigorosa e un conto
sono i furori e gli strali del dogmatismo, tipici dello scientismo
fondamentalista.
Il fondamentalismo scientista occupa per fortuna un
piccolo spazio nella comunità scientifica, che, al suo contrario, è invece
protesa verso quella curiosità e creatività che accompagna lo scienziato
nell’applicazione del metodo scientifico...
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Scienza e Conoscenza n.71 - Gennaio/Marzo 2020 - Rivista
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