Il potere di guarigione della paura
Consapevolezza e Spiritualità
"Il Potere di Guarigione della Paura" parla
della lotta con un angelo, un angelo chiamato Paura. La via alla libertà
consiste nel ricevere la benedizione che solo quest’angelo può impartirci. Tra
le mani avete un libro che può aiutarvi a trovare tale libertà, affinché
possiate essere davvero vivi sino in fondo.
Lissa Rankin - 12/02/2020
Estratto dal libro "Il potere di guarigione della
paura" di Lissa Rankin
La prima volta che udii la storia di Giacobbe e l’angelo
ero molto piccola. Era uno dei tanti racconti biblici che il mio adorato nonno
– un rabbi ortodosso e appassionato studioso di Cabala – mi raccontava. Il
nonno la presentava così: Giacobbe stava viaggiando da solo, quando l’oscurità
lo costrinse a fermarsi per mangiare qualcosa e dormire fino all’alba. Il posto
gli era sembrato abbastanza sicuro, ma così non era. Nel buio della notte si
accorse che braccia muscolose lo avevano afferrato e lo schiacciavano a terra.
Il buio era tale che egli non riusciva a vedere l’aggressore, ma ne sentiva la
forza. Anche Giacobbe però era molto robusto, per cui cercò di liberarsi.
Senonché il suo aggressore era almeno altrettanto forte e finirono con il
rotolarsi al suolo tutta la notte.
Infine, la notte cessò e alle prime luci dell’alba Giacobbe
si accorse di aver lottato contro un angelo. Quando il sole sorse, l’angelo
abbandonò la presa e cercò di andarsene, ma Giacobbe lo tratteneva. «Lasciami
andare», disse l’angelo a Giacobbe, «è spuntata la luce». Ma Giacobbe lo teneva
fermamente. «Non ti lascerò andare fino a quando non mi avrai dato la tua
benedizione», disse. L’angelo si dimenò, ma Giacobbe non lasciava la presa. E
così l’angelo dovette impartire a Giacobbe la propria benedizione.
Da bambina, tutto ciò per me non aveva senso. Giacobbe
aveva lottato tutta la notte per liberarsi, perché non aveva lasciato che
l’angelo se ne andasse? Io avrei fatto così. Inoltre, da amante degli angeli,
non capivo come qualcuno potesse non vedere la differenza tra un angelo e un
nemico. Ma il fatto più strano di tutti era che un nemico finiva con il darti
la sua benedizione. Le mie domande facevano ridere il nonno. «La gente confonde
sempre un angelo con un nemico» - mi disse. «Giacobbe non lascia andare
l’angelo prima di aver ricevuto la sua benedizione, perché è quest’ultima a
rendere libero Giacobbe».
Mi ci vollero anni per comprendere questo racconto.
All’epoca mi tenevo ben stretta alle mie paure. Pensavo che l’unico modo di
stare al sicuro fosse avere paura.
Il ruolo comune della paura
Di fatto, la mia famiglia promuoveva la paura di noi
bambini. Dopo essere stata morsa da un cane randagio e aver dovuto subire una
serie di dolorose punture antirabbia, sviluppai una fobia per tutti gli
animali. I miei genitori incoraggiavano questa paura, convinti che mi avrebbe
tenuto al sicuro. Il risultato fu che la mia paura degli animali si trasformò
velocemente in fobia.
Avevo 27 anni quando arrivai in California per proseguire
la mia formazione medica. All’inizio vivevo con degli amici che avevano molti
bambini e un grande cane pastore i cui denti gialli mi terrorizzavano. Gli
amici provarono a dirmi che il cane era buono e innocuo, ma non avevo il
coraggio di affrontare le mie paure. Nelle settimane in cui fui ospite in
quella casa, tutta la famiglia fece in modo che ci fosse sempre una porta tra
me e quel cane. Di notte, però, il cane vagava libero per la casa e io tenevo
la mia stanza chiusa a chiave.
Un mattino mi alzai presto perché avevo bisogno di usare
il bagno. Erano le sei del mattino, troppo presto perché il resto della
famiglia fosse in piedi, quindi ero intrappolata nella mia camera da letto. Ma
se qualcun altro si fosse già alzato?... Aprendo cautamente la porta, fui
contenta di sentire Bridget, la bambina di 4 anni, cantare in salotto. Se
riuscivo a raggiungerla prima che il cane mi trovasse, avrebbe potuto farlo
uscire. Nonostante la mia paura, percorsi in punta di piedi il corridoio e
socchiusi la porta del salotto. Bridget non stava canticchiando tra sé e sé. Il
cane pastore era sdraiato sullo stomaco insieme a Bridget, che nella sua
piccola vestaglia rosa gli stava lavando i denti con dentifricio e spazzolino,
cantando: «Ti chiederai dove se ne sarà andato il giallo dei tuoi denti dopo
che li avrai lavati con Pepsodent». La bocca del cane era piena di schiuma e la
sua coda sbatteva con tanta forza che faceva un tonfo sul pavimento. Feci un
respiro profondo e scoppiai a ridere.
In un batter d’occhi mi ero liberata da una paura che mi
aveva paralizzato per più di vent’anni. In quel momento seppi che non avevo
paura degli animali che vivevano nel mondo, ma di quelli che vivevano nella mia
mente. La mia paura non mi aveva tenuto al sicuro dagli animali, mi aveva solo
separato dal loro amore. Più tardi, quando trovai il mio appartamento, salvai
un grande gatto rosso. Da quel momento, vivo sempre con qualche animale. Quel
momento nel salotto risale a cinquant’anni fa: da allora sono stata benedetta
da un angelo tutti i giorni.
La paura e il coraggio
Molti credono di non avere il coraggio di affrontare le
proprie paure, ma forse hanno più coraggio di quanto pensino. Se hai molte
paure, ci vuole coraggio anche solo per parlare con uno sconosciuto, rispondere
al telefono, andare al mercato a comprare il pane o parlare a voce alta. Come
un muscolo che venga usato giorno dopo giorno, il coraggio cresce se viene
usato. Un giorno, quando attingerai deliberatamente al tuo coraggio perché in
ballo ci sarà qualcosa di davvero importante, ne scoprirai il potere e la forza
per la prima volta.
Un’altra cosa che scoprirai, leggendo "Il Potere di
Guarigione della Paura", è che sorprendentemente il coraggio non è
l’opposto della paura. L’opposto della paura è la gioia. Avevo creduto che la
gioia fosse la stessa cosa della felicità, ma la prima è molto più durevole
della seconda. La capacità di provare gioia sembra venire da una relazione
incondizionata con la vita, la capacità di aprirsi e affrontare tutto ciò che
è. Si tratta di un’apertura che ci porta oltre il desiderio di controllare la
vita, fino alla capacità di celebrare quest’ultima. Ci sposta da una relazione
antagonista con la vita a quell’esperienza del mistero e della meraviglia che è
al cuore della vita. Alla fine può guarirci.
Il Potere di Guarigione della Paura — Libro >> http://bit.ly/2vo9z5e
6 passi per sviluppare il coraggio come medicina per il
corpo, la mente e l'anima
Lissa Rankin