Cosa mai c’è più bello del cielo…? - 1
Copernico prima di Galileo: l’affermazione del sistema
eliocentrico
di Emanuele Cangini - 12/02/2016
“Cosa mai c’è più bello del cielo…?”
(Prima parte)
Anche Giacomo Leopardi ne tesseva le lodi nella sua
Storia dell’astronomia: «Altro astronomo greco fu Aristarco, vissuto, come
credesi, verso il 264 avanti Gesù Cristo, benché considerevolmente più antico
lo facciano il Fromondo e il Simmler presso il Vossio, ripresi però dal
Fabricio. Di lui fecer menzione Vitruvio, Tolomeo e Varrone presso Gellio nel
quale, in luogo di Aristide Samio, è da leggersi Aristarco. Egli determinò la
distanza del Sole dalla Terra, che egli credé 19 volte maggiore di quella della
Terra medesima dalla Luna e trovò la distanza della Terra dalla Luna, di 56
semidiametri del nostro globo. Credette che il diametro del sole fosse non più
che 6 o 7 volte maggiore di quello della Terra e che quello della Luna fosse
circa un terzo di quello della Terra medesima. Fu dogma di Aristarco il moto
della Terra, ed egli, per tale opinione, reputossi da Cleante reo di empietà,
quasi avesse turbato il riposo dei Lari e di Vesta. Sembra che Plutarco
asserisca essere stato Cleante e non Aristarco il fautore del moto della Terra,
così leggesi nel suo libro de facie in orbe Lunae». Questo scriveva di
Aristarco di Samo, il poeta recanatese, indubbiamente affascinato tanto dalla
sua precocità quanto dal suo indicibile acume. Fardello pesante quello del pensatore
greco, una teoria eliocentrica che platealmente si opponeva alle convinzioni
geocentriche di corrente aristotelica prese in prestito, queste ultime, nei
secoli successivi come mattoni fondanti di un guercio dogmatismo che procurò
notevoli grattacapi a diversi, esimi, pensatori. Ebbene, Niccolò Copernico (19
febbraio 1473 - 24 maggio 1543), quelle spalle robuste e compatte le aveva per
davvero. Fu lui infatti a ereditare le idee di Aristarco; fu lui a
perfezionarne le istanze; fu lui a rendere coniugabile alla sua epoca
quell’antico e nobile sapere.
Una vita votata all’astronomia
Vediamo chi era più da vicino: nacque a Torùn città
polacca in cui, poco più di sei anni prima, era stata firmata la Seconda Pace
di Thorn, la quale aveva posto fine alla guerra dei tredici anni. In un
documento legale dell’epoca, si legge che nel 1496, ospite nell’ampio palazzo
dello zio, il ventitreenne Niccolò si dichiarò chierico, ma non canonico. Per
essere nominato tale, chierico appunto, egli dovette prendere uno o più dei
quattro ordini minori (accolito, lettore, esorcista, custode). Poiché aveva
deciso di studiare diritto canonico, si diresse presso un celebre istituto di
studi legali, l’Università di Bologna.
Fu proprio l’anno 1496 quello nel quale Copernico giunse per
la prima volta in Italia: venuta la sua, concomitante alla pubblicazione a
Venezia, di una Epitome sul lungo e difficile trattato sull’astronomia di
Tolomeo. Se i suoi calcoli sulla Luna fossero stati validi, il satellite, in
fase di plenilunio, avrebbe dovuto possedere delle dimensioni pari a un quarto
di quelle della mezzaluna, se l’intero disco fosse stato visibile in quel
momento. Ma la variazione effettiva nella misura apparente della Luna risultava
essere molto più piccola di quella richiesta dalla teoria lunare tolemaica.
La critica tratteggiata sull’Epitome a questa
inadeguatezza di Tolomeo, riecheggiò sensibilmente negli scritti astronomici
copernicani, a tal punto da assumere, negli anni successivi, un vero e
autentico “attacco” distruttivo al sistema geocentrico tolemaico, che aveva
dominato il pensiero cosmologico per più di un millennio. Sulla cresta di
questo processo di messa in discussione, Copernico cominciò a nutrire seri
dubbi sulla validità dell’astronomia a estrazione tolemaica, a tal punto da
porsi serie domande sulla possibile esistenza di interpretazioni alternative.
Dovendo imparare il greco, poiché il latino non era
sufficiente per accedere agli antichi testi classici, ebbe per le mani nel
1499, una raccolta di epistole greche, ad opera di Manunzio, famoso editore di
Venezia: fu in quella precisa circostanza che venne a conoscenza dello
scrittore Teofilatto Simocatta, storico bizantino del Settimo secolo d.C.,
ispiratore di un umanesimo che lo aveva piacevolmente travolto durante
l’italico soggiorno.
Il Complesso di Copernico - Libro
Tutto ebbe inizio da una goccia d'acqua...
Quando propose la teoria eliocentrica, copernico diede il
via a una delle più profonde rivoluzioni scientifiche della storia, un radicale
cambio di prospettiva che ridefiniva il posto dell'uomo nell'universo.
Secondo alcune recenti scoperte, però, questa visione
potrebbe non essere corretta: a quanto pare abitiamo davvero un luogo speciale
in un'epoca speciale, e siamo il risultato di una catena di eventi molto
improbabile.
Eppure il nostro è un piccolo pianeta in orbita attorno a
una piccola stella, in una microscopica porzione dell'universo.
Come risolvere questa apparente contraddizione? Secondo
Caleb Scharf la risposta è nell'astrobiologia, giovane scienza che studia le
potenziali forme di vita extraterrestri.
In questo libro il lettore troverà idee alternative
capaci di conciliare la rivoluzione copernicana e la nostra natura speciale,
oltre a originali riflessioni sui temi fondamentali della vita.
Dalla Polvere alla Vita - Libro
Il planetologo John Chambers e la scrittrice Jacqueline
Mitton raccontano la nascita del nostro Sistema Solare, facendo una sintetica e
al tempo stesso completa carrellata di tutte le più recenti scoperte di
astrofisica e planetologia.
La soluzione del mistero che avvolge le origini del
nostro piccolo angolo di Universo un giorno – forse – potrà rispondere alle
domande che ci poniamo sulle origini dell'umanità.
Il libro racconta l'avvincente storia di come i corpi
celesti che formano il sistema solare siano nati milioni di anni fa e descrive
come scienziati e filosofi da secoli provino a svelarne i misteri, mettendo
insieme pezzo a pezzo tutti gli indizi che hanno permesso di dedurre l'aspetto
dell'universo, la sua età e il modo in cui probabilmente si è formato.
I due autori esaminano lo scenario in cui il Sole è
comparso, la nuvola di gas e polveri che lo accompagnavano, poi trasformatasi
in pianeti, comete, lune, asteroidi come oggi li vediamo.
Esplorano i modi nei quali ciascun pianeta ha acquisito
le caratteristiche uniche che conosciamo, perché alcuni sono divenuti mondi
gassosi e altri regni di roccia, e in particolare perché uno tra essi, la
nostra Terra, sia così perfetto per l'origine della vita.
Dalla polvere alla vita è una lettura obbligata per chi
si interessa alla lunga strada percorsa dal sistema solare. Ci porta alla
frontiera della ricerca, si cimenta con le dispute più recenti e rivela come le
scoperte di pianeti extra-solari stiano cambiando la comprensione del nostro
stesso sistema, della sua straordinaria storia e forse del suo destino.
Scharf Caleb
Il Complesso di Copernico - Libro >> http://goo.gl/al2AaT
Il nostro posto nell'universo
John Chambers (planetologo), Jacqueline Mitton
Dalla Polvere alla Vita - Libro >> http://goo.gl/DivGrB
L'origine e l'evoluzione del nostro sistema solare