lunedì 18 aprile 2016

La Scienza dell'Hermes





La Scienza dell'Hermes

Simboli e segreti iniziatici - Piccolo Trattato di Alta Magia

di Stefano Mayorca



La Scienza dell'Hermes - Libro

Conoscere il Dio dormiente significa realizzarsi, ridestarsi, divenire immortali.

«Cosa si intende con il termine iniziazione? Quale enigma racchiude?» Secondo l'Autore, l'iniziazioneè una disciplina pratica, volta a educare e costruire gli operatori, i sacerdoti (ermetisti) che riceveranno gli strumenti basilari per cominciare questa sorta di apprendistato. Compito dell'iniziando è penetrare il senso celato nei manoscritti, andando oltre il significato meramente letterale delle parole, per carpire i simboli che si celano al loro interno.

Oltrepassando la Sacra soglia che introduce nel Tempio misterico, l'uomo comune cessa di essere tale e diviene appunto un iniziato, che «dovrà seminare e raccogliere, affinché il seme occulto della rinascita, che deve germinare in lui dopo la fase di morte iniziatica, lo predisponga a contemplare il volto sconosciuto del Dio interiore, il Dio di Luce che alberga in ciascun essere umano illuminato».

In questa prospettiva, La scienza dell'Hermes accompagna passo passo il lettore – potenziale iniziato – recuperando e illustrandogli abilmente le correnti che fanno capo all'Archetipo Femminino Primigenio.

Dalle civiltà megalitiche ai Libri Acherontici, passando per la Vergine Nera, questo saggio di magia operativa svela, senza profanarle, le pratiche nascoste della realizzazione Misterica.

«Capire e penetrare l’altra parte della nostra personalità vuol dire acquisire la chiave di qualsivoglia realizzazione e dell’azione trasmutativa che l’accompagna. “Conosci te stesso”, dunque, è una chiara allusione alla vera entità, il Dio primevo dimorante nell’intimo della natura umana».
Stefano Mayorca


Leggi un estratto dal libro di Stefano Mayorca "La Scienza dell'Hermes"

Introduzione - La Scienza dell'Hermes - Libro di Stefano Mayorca

Nulla sapevo, sono entrato, e ho veduto le cose segrete
Papiro di Nu, canto 116, xv secolo a.C.

C'è stato un tempo in cui l'uomo interagiva con gli Dei e parlava con gli Eoni, Intelligenze purissime appartenenti alla sfera superna e mai incarnate, intermediarie tra il mondo ordinario e quello delle forze sottili.

Gli Eoni, intimamente connessi con la Magia Isiaca - magia naturale-lunare o eonica, cioè che realizza per mezzo degli Eoni - possono rivestire duplice natura. La prima di matrice umana (generata dal pensiero magico umano) e la seconda dotata di vita propria. Nel primo caso queste "esistenze" sono inferiori all'uomo e si chiamano Geni (che significa "generati"). Sono esseri vitali, vitalizzati, il cui sviluppo è da ricondursi alla creazione umana. Nel secondo caso (o categoria geniale), ci troviamo di fronte a "esseri" di ordine superiore (non generati dall'essere umano). Sono queste le nature ieratiche che presiedono all'Ermetismo operativo di ordine magico-sacerdotale, esenti da incarnazione e manifeste negli antichi templi magici nei quali veniva praticata la Medicina Aurea (Teleurgia: medicina a distanza).

Due sono le ripartizioni che interessano la Medicina Aurea: la magia naturale e la magia divina. Il dualismo Isiaco e Ammonio, inoltre, è alla base dell'iniziazione ermetica sacerdotale, antichissima dottrina legata alla conoscenza ermetica operativa. La strada maestra che conduce all'Arca sapienziale dell'Arcano degli Arcani è composta da una serie di incastri, che presiedono a quella particolare realtà strutturale insita nella materia sottile che costituisce l'apparato eterico-occulto: apparato emittente e ricevente che deve originare le necessarie trasmutazioni di ordine magico-alchimico, deputate alla crescita e allo sviluppo dell'Essere primigenio. L'indispensabile preparazione che sottende alle dinamiche occulte (leggi di fisica occulta), relative alla formazione animica della controparte invisibile, si serve di facoltà latenti o in alcuni casi già operanti - nei soggetti maggiormente predisposti — volte a determinare un processo magico, mirato a mettere in moto sensi peculiari preposti all'ascenso ermetico.

Cosa si intende con il termine iniziazione? Quale enigma racchiude? La parola latina initium, che tradotta significa 'principio", fornisce una prima traccia a riguardo. Nell'ambito delle dottrine ermetiche, però, assume una connotazione diversa. Leggendola alla luce delle regole analitiche che vigono nel tempio, indica il seme che produce e più precisamente il principio dell'attività connessa con la Natura (a livello occulto detta natura naturante), con lo spirito e con la materia.

Nel linguaggio templare, dunque, inizio e iniziazione alludono all'ammissione del neofita nel tempio, luogo sacro in cui i sacerdoti si riunivano. In ogni caso, l'iniziazione non va in alcun modo confusa con il misticismo di ordine religioso, giacché è una disciplina eminentemente pratica, materiale, e in questa veste forma, educa e costruisce gli operatori, i sacerdoti (ermetisti) che riceveranno gli strumenti basilari per incominciare questa sorta di apprendistato.

Il seme sapienziale e l'ammaestramento occulto dispensato nulla hanno a che vedere con le materie che si studiano nel contesto della scuola profana. Il profano è l'inesperto, il non competente, e anticamente indicava coloro che erano esclusi dai misteri religiosi e ai quali era negato l'accesso in ambito sacro. Lo studente comune, per usare un termine chiarificatore, apprende dai libri quanto necessita per la sua formazione scolastica, e si serve del comparto razionale correlato all'emisfero sinistro del cervello (razionalità, logica, analisi, linguaggio, scrittura, parola). In poche parole, ricava dal testo le nozioni che in esso sono espresse così come vengono presentate, senza particolari sforzi intellettivi. L'iniziando, al contrario, deve penetrare il senso riposto celato nei manoscritti a sua disposizione, non soffermarsi sul significato letterale delle parole ma andare oltre, per carpire i simboli che si celano al loro interno. La condizione interna, o stato sacerdotale, implica il concretarsi di una visione diversificata rispetto alla concezione profana della vita e l'acquisizione di elementi nuovi - ma nella realtà lontani nel tempo - capaci di regolare le neopercezioni che l'iniziando comincia a intuire e non ancora a sentire.

L'intuito ermetico aiuta a penetrare nei regni astrali con l'ausilio dei simboli, vere e proprie chiavi operative che indicano la strada da seguire. La percettività affinata, invece, permette di districarsi nella giungla fluidica che circonda il nostro comparto sensitivo. A tale riguardo è importante esplicare che la corretta funzione operativa deve essere sfrondata da tutte quelle forme mistiche che ne inquinano la purità (neutralità ermetica). Colui che si appresta a penetrare nel Tempio Misterico ha il dovere di purgare la sua coscienza e la sua intima natura da sterili superstizioni di ordine profano, elementi perturbatori responsabili di una condizione (o stato) alterata. Purgare i sensi umani è importante per addivenire alla realizzazione, cuore e centro di tutte le manifestazioni ermetiche.

La neutralità prevede la pulizia dei condotti sensoriali da tutte le scorie e concrezioni profane che le abitudini volgari e i condizionamenti secolari hanno prodotto, squilibrandone la funzione originaria. Le religioni hanno demonizzato sia la materia che gli organi percettivi che costituiscono la parte fisica dell'uomo. Nell'ambito ermetico, invece, queste vie sensorie sono indispensabili per sperimentare le diverse manifestazioni pratiche correlate alla rituaria magica. In sostanza, i sensi devono essere ripuliti dalle correnti mistiche e da un sentire fantastico e inquinante. Quando il processo di pulizia viene portato a termine, la percezione di quanto si vive sperimentalmente non è più soggetta a fenomeni illusori (allucinazioni o ubriacatura astrale), ma ogni elemento percettivo irreale viene filtrato, ricevendo nella zona deputata alla ricezione la giusta impronta sensoriale e fenomenica che reca il messaggio promanato dalla realtà circostante e metafisica.

Mediante questo lavoro, l'aspetto lunare che conferisce instabilità viene superato consolidando la qualità solare che tutto illumina, trasmettendo la luce diretta volta a disperdere le tenebre interiori e a dissolvere le illusorie emanazioni del lunare (passivo e femmineo). Comunque, l'utero lunare è fondamentale per dare origine al parto occulto. Tale serbatoio selenitico deve essere fecondato dal principio solare, senza per questo farsene catturare e sviare, visto che produce immagini fantasmatiche. Più la neutralità è completa e interagente con le forze universali, maggiore sarà la condizione di assimilazione delle corrette vibrazioni provenienti dall'astrale.

Questo saggio, dedicato alla magia operativa di ordine supremo, nasce dall'esperienza dell'autore che fin da giovanissimo ha mostrato una predisposizione non comune verso gli studi della scienza ermetica. Dopo una prima esperienza importante in ambito iniziatico, è stato accolto in seno alla tradizione kremmerziana divenendo Preside dell'arkpe (Accademia Romana Kremmerziana La Porta Ermetica) da lui fondata. In questo volume verranno svelate, senza essere profanate, le pratiche più nascoste della realizzazione Misterica. L'iniziazione dischiude i battenti della Sacra soglia che introduce nel Tempio misterico e colui che lo oltrepassa cessa di essere un uomo comune e diviene un iniziato... Ora dovrà seminare e raccogliere, affinché il seme occulto della rinascita, che deve germinare in lui dopo la fase di morte iniziatica, lo predisponga a contemplare il volto sconosciuto del Dio interiore, il Dio di Luce che alberga in ciascun essere umano illuminato.


Indice

Introduzione

Capitolo 1

    Il Rito
    La via dell'autentica Realizzazione
    Il lato lunare isideo. La morte come rinascita

Capitolo 2

    Vergini Nere
    Vestali alchimiche
    Il Vangelo di Maria
    La Soglia di Proserpina

Capitolo 3

    Il simbolismo dell'Homo Erectus

Capitolo 4

    L'Incendium Amoris
    Origini della filosofia trasmutativa
    La Scuola Giabiriana. L'Elixir alchimico
    Il Latte Verginale: l'Azoth dei Saggi
    La Zona Astrale e la Luce Astrale
    Le origini del Sapere

Capitolo 5

    Melanconia
    Dall'Opus Nigra alla Lux Regenerans
    Melanconia: X Opus Nigra
    Isis Mysteria: il trionfo del Sol lnvictus

Capitolo 6

    Il lato attivo della Forza
    Simboli del passivo e dell'attivo
    I cinque sensi: strumenti di conoscenza

Capitolo 7

    Il canto delle Sirene
    Simbologia dello squilibrio animico. La corrente terrigena

Capitolo 8

    Significato occulto delle mani giunte in preghiera
    L'ermetica unione

Capitolo 9

    Del magnetismo: assonanze cosmiche
    Il magnetismo magico
    Della volontà
    Insufflazione

Capitolo 10

    Il Tempio Interiore
    Albero della Vita o della Scienza
    Il magico Minut Mundum

Capitolo 11

    Mosè, il Mago del deserto incantato
    La magia segreta dei Magi
    La Magia delle magie: il secreto di Mosè
    L'Eggregore di Mosè: il Dio degli Eserciti

Capitolo 12

    La Magia dei Rosacroce
    Il mistero del Lapis Aureo, la Pietra segreta
    Rosa+Croce: sospetti, calunnie e accusa di eresia
    La ricerca della pietra: il Lapis Aureo

Capitolo 13

    La Via Sacra di Delfo e la Sibilla
    Il Santuario di Apollo
    La Pizia o Sibilla
    Delfo: uno strano fenomeno naturale
    Il culto apollineo-mitraico. Il Sol Invictus

Conclusioni

    Ombre dall'Invisibile. L'evocazione astrale del Dio occulto
    I Regni Invisibili: la Regione dell'Astrale
    Il volto primigenio del Dio occulto


Stefano Mayorca
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Simboli e segreti iniziatici - Piccolo Trattato di Alta Magia