Cambio di Logica
di Giuliana Conforto
Serve un profondo Cambio di Logica per favorire il
benessere di tutti e del tutto, per capire che le preghiere non servono e che i
limiti, tanto propagandati quanto temuti, sono falsi.
C’era una volta un “re”… Poi il “re” muore e il regno
cade in una crisi che si risolve grazie al coraggio dei protagonisti e a un
intervento “magico”.
Non è una favola. La magia naturale si sta manifestando
nell’universo e nell’uomo, nell’abilità umana a sfidare confini e luoghi
comuni, nella volontà di liberarci dalla “prigione” in cui siamo stati
intrappolati.
È una “logica” priva di fondamenti, la base di una
“conoscenza” che ignora il ruolo sovrano della coscienza. Sempre esistita e
oppressa, la coscienza è stata vittima e artefice dalla “logica” funzionale
all’impero, stretto alleato del mercato. Fondata su “pilastri” vacillanti, la
“logica” è il bluff che ora possiamo sventare, riconoscendo la natura degli
eventi in atto e i loro effetti sul corpo e la psiche.
Il libro li esamina a fondo e così scopre che il “cambio
climatico” è, invece, un’alchimia universale annunciata da millenni, un evento
che coinvolge la materia e ciò che nessuno si aspettava: l’antimateria.
Considerate antagoniste – materia e antimateria – stanno
innescando un magico connubio che cambia le leggi siche e manda in esilio il
vecchio “re”, Saturno, il tempo. Per le menti schiave dell’impero è un
pericolo, un’apocalisse nel senso comune del termine. Per chi vuole la libertà,
lo è ma nel senso autentico.
È la rivelazione delle innate energie che possiamo usare
senza dipendere più dai combustibili, è l’arrivo del nuovo “re”, Giove, la
prosperità. Saturno e Giove non sono dei, ma le idee che hanno dettato i nostri
comportamenti. Una è plumbea, piena di limiti e sacrifici, diffidenza
reciproca; l’altra è prosperità e amicizia, benessere e sessualità libera.
Leggi un estratto dal libro di Giuliana Conforto
"Cambio di Logica"
Introduzione al progetto intelligente - Estratto da
"Cambio di Logica" libro di Giuliana Conforto
Lo chiamano cambio climatico in alcuni casi e
riscaldamento globale in altri; ne parlano gli scienziati sponsorizzati
dall'ONU, lo temono chiese e governi, cioè i "potenti" che si sono
dimostrati impotenti a eliminare le ingiustizie e le sofferenze dei popoli, a
prevenire e quindi a evitare i dissesti dell'ambiente.
Il cambio c'è e non riguarda solo il clima del pianeta;
coinvolge la natura tutta, l'universo osservato e i suoi osservatori, cioè noi,
riguarda anche la scienza e il grande mistero che ci accompagna sempre, la
coscienza.
È il senso d'identità congiunto al corpo, che cambia in
funzione del tempo, e alla psiche che si alterna tra emozioni indipendenti dal
tempo e connesse a eventi e incontri, insomma a fatti. L'identità esprime
volontà e cerca le cause, non si accontenta di assistere a casi imprevisti che,
guarda caso, conservano la perenne "lotta tra bene e male".
Caduta in un profondo oblio, oggi la coscienza si
risveglia e s'interroga sul "male" e sul "nemico" che ha
assunto mille volti e non è mancato mai; si chiede perché e, quindi, trova le
risposte, ritrova la saggezza che ha punteggiato la storia e individua la
"logica" che l'ha regolarmente ignorata e soppressa.
Tanto banale quanto efficace tale "logica" crea
l'idolo, usa tutti i mezzi necessari per promuovere il suo culto, soggiogare i
comportamenti umani alla sua venerazione ed emarginare quelli che, invece, lo
discutono. Un idolo è il denaro, una volta legato all'oro giallo e ora a quello
nero, il petrolio. La maggior parte del denaro è un numero sui computer,
"certificato" dalle banche, strette alleate di chiese e governi. I
tre compongono la triplice alleanza che lega il denaro al culto di un temibile
"unico dio". È il tempo lineare che accresce debiti e profitti,
discrimina tra pochi sempre più ricchi e tanti sempre più poveri, conserva
intatta la distribuzione iniqua della ricchezza da millenni, perciò alimenta
rabbia e conflitti.
Nell'antichità era Chronos per i greci e Saturno per i
romani, il re degli dei che prima crea e poi divora le sue creature. Per la
mentalità comune è il tempo che ci angoscia con un futuro incerto, è nato in un
remoto passato, circa 14 miliardi di anni fa con un Big Bang e, da allora,
cresce in modo inesorabile, sempre con lo stesso immutabile ritmo, fino alla
comparsa sulla Terra della "civiltà" che lo lega a profitti e a
debiti. Il "dio tempo" pesa sulla nostra vita quotidiana con tasse e
mutui, interessi bancari e salari insufficienti a vivere con dignità, debiti
contratti dai governi "democratici" e scaricati sulle spalle dei
popoli, mercati che oscillano nel tempo. Ma... esiste questo "dio
unico"?
Nessuno lo vede; il suo procedere è percepito da noi,
umani, in modo variabile e connesso alle nostre emozioni fluttuanti, il suo
computo è legato a orologi sempre più precisi, ma in fondo costruiti da noi. E
se lo avessimo inventato noi questo "dio"? Di sicuro lo abbiamo
legato a teorie, come quella del Big Bang che è prodotta dalla mente umana, e a
teologie che pretendono di rappresentare l'eternità. Alle teologie crediamo per
fede che non si può dimostrare e, alle teorie, per prove scientifiche che sono
discutibili. C'era il tempo prima del Big Bang o è stato creato in
quell'occasione? E perché dovrebbe essere unico, aver avuto sempre lo stesso
ritmo, sempre uguale a se stesso per miliardi di anni fino alla nascita della
"civiltà" e delle "democrazie"? Forse abbiamo creato un
culto di cui paghiamo le amare conseguenze.
Il "dio unico", il tempo lineare, su cui questa
società calcola tutto, in Natura non c'è. La percezione individuale del tempo è
sempre stata variabile, mentre quella collettiva è stata collegata prima a
orologi meccanici e poi a quelli atomici, legati a peculiari metalli. In Natura
è però evidente che esistono tanti diversi cicli che s'intrecciano tra loro e
smentiscono sia la linearità sia l'unicità di questo "dio" che
abbiamo posto su un inesistente piedistallo divino. Sono in cielo, evidenti nei
tanti tempi astronomici, nelle diverse rotazioni dei pianeti (p. 194 - Fig. CI)
e in terra, nei tanti cicli dell'intera biosfera e nei tanti diversi ritmi di
ogni organismo. Nel corpo umano variano dal concepimento (ultra celere) alla
sintesi delle proteine (miliardesimi di secondo) (p. 194 - Fig. C2) e alla
rigenerazione cellulare che ha ritmi variabili e diversi in funzione del
particolare tipo di cellule.
Siamo in un mondo in cui tutto è basato sul tempo lineare
di cui non conosciamo le cause, ma di cui sperimentiamo gli effetti. Non
abbiamo prove che sia unico e sia sempre stato uguale a se stesso e abbiamo,
invece, clamorose smentite. L'idea "scientifica" che l'universo sia
nato miliardi di anni prima dei suoi osservatori poi ci rende superflui,
attribuisce la nascita della vita biologica al caso, alla comparsa del DNA che,
data la sua complessità, non può essere sorto per caso. Le teorie sulle origini
dell'universo e/o della Vita cospirano con le teologie nel sottovalutare il
ruolo cruciale della coscienza umana.
Il tempo lineare è un idolo fonte d'inganni, non è il
solo ma è un esempio utile a mettere in risalto una tesi ormai diffusa e
riconosciuta: la "realtà" non è oggettiva e indipendente dall'uomo,
ma dipende in modo critico da ciò che l'uomo crede che sia.
Secondo la nostra ipotesi questo mondo - la sottile
biosfera in cui siamo immersi - è una realtà virtuale, una Matrix resa reale
dalla coscienza comune che è "caduta" a un basso livello, ha creduto
agli "dei", le tante idee suddite dell'impietoso "re" Saturno.
Che succede se la coscienza compie un balzo, ascende a un livello superiore?
Saturno abdica e il nuovo "re" assurge al trono. E Giove, simbolo di
gioia, prosperità e sessualità libera. Lo suggerisce l'antico mito, confermato
oggi dalla crescente attenzione all'eros e alla libertà sessuale che si
diffonde nel mondo.
Saturno e Giove non sono dei ma idee dominanti che hanno
determinato i comportamenti umani, idee di cui siamo vittime e artefici. Un
nuovo livello di coscienza sta emergendo e si rispecchia nei tanti che amano la
libertà, sono stufi di soffrire e anche di "lavorare con il sudore della
fronte". Il fatto straordinario è che il cambio di "re" non
succede per caso, bensì a causa di un fenomeno naturale che la scienza osserva
e non spiega. E l'improvvisa comparsa di antimateria che, secondo la teoria del
Big Bang, sarebbe scomparsa più di tredici miliardi di anni fa.
Cambio climatico? No, cambio epocale.
L'antimateria comporta ciò che fino a pochi anni fa era
proibito pensare e però era stato osservato in varie occasioni. L'esistenza
delle inversioni temporali, dette anche back clocks, orologi che vanno
all'indietro. Queste smentiscono la linearità del tempo e minano la
"logica" alla base del lungo regno di Saturno, incrinano quindi il
potere temporale, gestito dalla triplice alleanza - chiese, governi e banche -
che ha diretto la storia umana, scritta sui documenti. È l'opportunità
straordinaria per compiere un balzo di coscienza, per comprendere che i reali
protagonisti della storia siamo noi, esseri umani che amano la libertà,
l'amicizia e il rispetto reciproco.
I reggenti del vecchio regno sono preoccupati e per
conservare il loro "re", o meglio il proprio potere, diffondono
notizie false. Una è che il cambio "climatico" sia colpa dell'uomo e non
delle idee, le tante paure che gli stessi reggenti hanno promosso e così reso
gli uomini tanto infelici da essere disposti a uccidere ed essere uccisi.
Queste idee hanno favorito i business di maggior successo del pianeta, armi e
droga, e stimolato il bisogno di spiritualità, la necessità di pregare
"dio" per essere "salvati".
Qui si propone una ricerca a chi vuole salvarsi da solo e
conquistare la libertà.
Indice
Capitolo 1 - Introduzione al progetto intelligente
Capitolo 2 - Osservazioni e interpretazioni, sensazioni
ed emozioni
Capitolo 3 - Coscienza e Conoscenza
Capitolo 4 - La Natura Una e Trina
Capitolo 5 - Il risveglio della Forza
Capitolo 6 - Universo Specchio
Capitolo 7 - Le vie della Forza
Capitolo 8 - Il ritorno dell’etere
Capitolo 9 - Evoluzione umana e rivoluzione solare
Illustrazioni a colori
Cambio di Logica - Libro >> http://goo.gl/ljTEy6
Giuliana Conforto