giovedì 28 luglio 2016

Tenere pulito l’organismo: come fare?



Tenere pulito l’organismo: come fare?

Un semplice gesto quotidiano, l’acqua che purifica

di Tania Odello - 27/07/2016



Tenere pulito l’organismo: come fare?

Per preservare la nostra salute dobbiamo ricordarci che il nostro corpo è come il motore di un’auto: per un corretto funzionamento ha bisogno che ogni suo componente sia ben pulito. Allo stesso modo, per avere un fisico sano ed attivo, dobbiamo garantirgli la “pulizia” di tutti i suoi organi.
Inoltre dobbiamo tenere bene in mente che non è ciò che mangiamo ad alimentarci ma è ciò che digeriamo a diventare nutrimento per il nostro fisico. Come diceva Cervantes “lo stomaco è l’officina dove si forgiano la salute e la vita”. È fondamentale mangiare del cibo sano e di qualità ma, affinchè il nostro fisico possa far tesoro degli ottimi nutrienti in esso contenuto, occorre preservare la “salute” del nostro apparato digerente affinchè possa assimilare, trasformare e fornire al nostro intero organismo tutte le sostanze nutritive ad esso necessarie.  

Pulizia dell’organismo: ecco perché è importante

Dopo la pulizia della lingua, dobbiamo quindi proseguire con la pulizia del nostro apparato digerente bevendo “a digiuno” 2 bicchieri d’acqua.
L’acqua assunta al risveglio libera lo stomaco e l’intestino dalle scorie depositate durante la notte. Queste tossine se non diluite ed eliminate tramite il fegato e la diuresi permangono in circolo aumentando la formazione dei radicali liberi e provocando un’infiammazione “cronica” che genera uno squilibrio nella produzione di cortisolo (ormone dello stress). Ricordiamoci che anche una dieta ricca di proteine animali e di carboidrati raffinati causa una produzione eccessiva di cortisolo.

Una concentrazione elevata di cortisolo:

aumenta la pressione arteriosa;
aumenta i livelli ematici di glicemia e causa resistenza insulinica (diabete);
indebolisce il sistema immunitario predisponendoci ad un maggior rischio di infezioni, reazioni allergiche ed intolleranze alimentari;
aumenta la produzione dei succhi gastrici che, se in eccesso, impediscono una corretta digestione aumentando il rischio di pirosi e gastrite;
riduce l’assimilazione dei nutrienti da parte dei villi intestinali provocando delle carenze alimentari;
riduce la produzione di serotonina diminuendo il tono dell’umore.

L’acqua che pulisce

Vediamo quindi come un eccesso di tossine provoca un più rapido processo di invecchiamento.
È importante bere “a digiuno” in quanto il passaggio dell’acqua nel circolo sanguigno avviene più rapidamente e anche il fegato la immagazzina più facilmente accellerando il suo metabolismo. 
Questa semplice abitudine dona inoltre alle pareti dello stomaco e dell’intestino una maggior idratazione, elasticità, tonicità e ossigenazione migliorandone così la peristalsi, il metabolismo e l’assorbimento dei nutrienti.
Tenendo presente che una buona digestione avviene ad una temperatura di 37 gradi centigradi è importante che l’acqua che beviamo al risveglio sia “calda” per garantire alle pareti dello stomaco la giusta temperatura. L’acqua calda riduce anche la tensione parietale facilitando lo svuotamento gastrico, riducendo così il rischio di gastrite, reflusso gastroesofageo, nausea, vomito e stipsi. 
Per chi non riuscisse a bere l’acqua calda può optare per dell’acqua a temperatura ambiente ma va assolutamente evitata l’acqua fredda.


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