Tenere pulito l’organismo: come fare?
Un semplice gesto quotidiano, l’acqua che purifica
di Tania Odello - 27/07/2016
Tenere pulito l’organismo: come fare?
Per preservare la nostra salute dobbiamo ricordarci che
il nostro corpo è come il motore di un’auto: per un corretto funzionamento ha
bisogno che ogni suo componente sia ben pulito. Allo stesso modo, per avere un
fisico sano ed attivo, dobbiamo garantirgli la “pulizia” di tutti i suoi
organi.
Inoltre dobbiamo tenere bene in mente che non è ciò che
mangiamo ad alimentarci ma è ciò che digeriamo a diventare nutrimento per il
nostro fisico. Come diceva Cervantes “lo stomaco è l’officina dove si forgiano
la salute e la vita”. È fondamentale mangiare del cibo sano e di qualità ma,
affinchè il nostro fisico possa far tesoro degli ottimi nutrienti in esso
contenuto, occorre preservare la “salute” del nostro apparato digerente
affinchè possa assimilare, trasformare e fornire al nostro intero organismo
tutte le sostanze nutritive ad esso necessarie.
Pulizia dell’organismo: ecco perché è importante
Dopo la pulizia della lingua, dobbiamo quindi proseguire
con la pulizia del nostro apparato digerente bevendo “a digiuno” 2 bicchieri
d’acqua.
L’acqua assunta al risveglio libera lo stomaco e
l’intestino dalle scorie depositate durante la notte. Queste tossine se non
diluite ed eliminate tramite il fegato e la diuresi permangono in circolo
aumentando la formazione dei radicali liberi e provocando un’infiammazione
“cronica” che genera uno squilibrio nella produzione di cortisolo (ormone dello
stress). Ricordiamoci che anche una dieta ricca di proteine animali e di
carboidrati raffinati causa una produzione eccessiva di cortisolo.
Una concentrazione elevata di cortisolo:
aumenta la pressione arteriosa;
aumenta i livelli ematici di glicemia e causa resistenza
insulinica (diabete);
indebolisce il sistema immunitario predisponendoci ad un
maggior rischio di infezioni, reazioni allergiche ed intolleranze alimentari;
aumenta la produzione dei succhi gastrici che, se in
eccesso, impediscono una corretta digestione aumentando il rischio di pirosi e
gastrite;
riduce l’assimilazione dei nutrienti da parte dei villi
intestinali provocando delle carenze alimentari;
riduce la produzione di serotonina diminuendo il tono
dell’umore.
L’acqua che pulisce
Vediamo quindi come un eccesso di tossine provoca un più
rapido processo di invecchiamento.
È importante bere “a digiuno” in quanto il passaggio
dell’acqua nel circolo sanguigno avviene più rapidamente e anche il fegato la
immagazzina più facilmente accellerando il suo metabolismo.
Questa semplice abitudine dona inoltre alle pareti dello
stomaco e dell’intestino una maggior idratazione, elasticità, tonicità e
ossigenazione migliorandone così la peristalsi, il metabolismo e l’assorbimento
dei nutrienti.
Tenendo presente che una buona digestione avviene ad una
temperatura di 37 gradi centigradi è importante che l’acqua che beviamo al
risveglio sia “calda” per garantire alle pareti dello stomaco la giusta
temperatura. L’acqua calda riduce anche la tensione parietale facilitando lo
svuotamento gastrico, riducendo così il rischio di gastrite, reflusso
gastroesofageo, nausea, vomito e stipsi.
Per chi non riuscisse a bere l’acqua calda può optare per
dell’acqua a temperatura ambiente ma va assolutamente evitata l’acqua fredda.
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