Il risveglio di Kundalini
di Kriyacharya Jayadev Jaerschky
Tratto dal libro "Risveglia i Chakra" - Ananda
Edizioni
Basato sugli insegnamenti e le tecniche di Paramhansa
Yogananda
Kundalini: il potere dell'illuminazione
I chakra si aprono pienamente e sviluppano la loro
completa divinità quando risvegliamo il potere di Kundalini. Kundalini è una
parola sanscrita, che significa "serpente". È la poderosa forza,
anche chiamata shaktí, che giace addormentata appena sotto muladhara chakra.
Tradizionalmente, si dice che questo "serpente" sia attorcigliato tre
volte e mezzo.
Kundalini simboleggiata nello Shiva lingam
Swami Kriyananda ha spiegato che lo Shiva lingam è un
antico simbolo della spina dorsale interiore. È sempre posto su una yoni, che
simboleggia muladhara chakra. Sullo Shiva lingam viene spesso dipinto un cobra,
oppure la riproduzione di un cobra viene posta attorno a esso, rivolta verso
l'alto: questo rappresenta la corrente di Kundalini. Il cobra ha il cappuccio aperto,
sulla sommità del lingam, per simboleggiare l'apertura dei chakra più alti. Il
risultato è una potente luce interiore, molto più luminosa del sole, che
tuttavia non brucia.
Questa brillante luce interiore, creata dall'ascesa della
corrente Kundalini, è stata vista dai mistici di ogni fede. Il santo cristiano
Basilio il Grande scrisse, ad esempio, nella sua Philokalia: "Del tutto
inesprimibile e indescrivibile è la Divina bellezza, abbagliante come il
fulmine... Se nominiamo lo splendore dell'aurora o il chiarore della luna o la
brillantezza del sole, nessuno di essi è degno di essere paragonato alla gloria
della Vera Luce, ed è più lontano da essa di quanto la notte più profonda e le
più terribili tenebre lo siano dalla chiara luce del mezzogiorno".
Kundalini addormentata: il potere dell'illusione
Finché Kundalini è "addormentata" (cioè il
"serpente" non si alza), rappresenta la nostra illusione mortale,
poiché attira magneticamente la nostra energia verso il basso e verso
l'esterno, nella coscienza materiale che è completamente oscura. È il serpente
che tentò Adamo nel giardino dell'Eden e rappresenta la nostra separazione
dallo Spirito, la nostra schiavitù materiale, la nostra sofferenza. È un
terribile serpente dalle fauci velenose e può essere addomesticato solo da
coloro che sanno come incantarlo.
In effetti, solo "incantando questo serpente",
cioè risvegliando o facendo salire Kundalini, potremo vincere la nostra eterna
battaglia, o braccio di ferro, interiore. Il risveglio di Kundalini è la chiave
suprema dell'illuminazione. Solo ridestando questa forza l'anima può fare
ritorno alla sua terra natia: lo Spirito.
Kundalini è misticamente descritta nella Bibbia in questo
modo: "Mosè allora fece un serpente di rame e lo mise sopra l'asta; quando
un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di rame,
restava in vita" (Numeri 21,9). "Restava in vita" nello stesso
modo in cui il figliol prodigo ritornò alla vita quando si recò dal padre, il
quale disse: "Perché questo mio figlio era morto ed è tornato in
vita" (Luca 15,24). La potente Kundalini è il vero fiume del battesimo,
che ci conduce a un'esperienza nella quale ci sentiamo veramente rinascere
nello Spirito: "In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce
dall'alto, non può vedere il regno di Dio" (Giovanni 3,3).
Nelle Scritture indù, troviamo l'insegnamento di
Kundalini, ad esempio, nella famosa Hatha Yoga Pradipika, un testo sull' Hatha
Yoga che risale al quindicesimo secolo: "Quando la Kundalini addormentata
si risveglia grazie a un guru, allora tutti i loti (chakra) e i nodi vengono
trafitti".
Il risveglio di Kundalini
Il risveglio di Kundalini è un argomento sacro e non è
destinato a tutti. In verità, riguarda solo quei ricercatori spirituali che
dedicano tutta la loro vita alla crescita spirituale. Le tecniche e le
benedizioni necessarie sono trasmesse da un vero guru a coloro che lo seguono
con tutto il cuore.
Il risveglio di Kundalini richiede saggezza e anche uno
spirito eroico, perché ci conduce a una rivoluzionaria esperienza interiore:
"Non sono una persona, non ho forma, non ho nome, non ho età, non ho
sesso". Kundalini, in altre parole, trasforma radicalmente la percezione
di ciò che siamo e del mondo in cui viviamo, che improvvisamente ci appare come
null'altro che un sogno. Poche persone sono pronte a perdere la coscienza della
materia in un modo così drastico.
Il risveglio di Kundalini ha anche molti altri effetti.
· Solitamente i
chakra, o loti, hanno i petali, o raggi elettrici, rivolti verso il basso,
mentre svolgono le varie funzioni del corpo. Con il risveglio di Kundalini,
tutti i petali si girano simultaneamente verso l'alto. I chakra, allora, sono
completamente aperti ed esprimono la nostra divinità. Un chakra, infatti, non
è veramente risvegliato o aperto finché Kundalini non lo ha attraversato con
tutta la sua forza.
· Kundalini
"brucia" tutte le vritti (i vortici di energia karmici) nei chakra e
tutti i samskara (le tendenze che dimorano nella spina dorsale e nel cervello).
È la più grande purificatrice.
· Kundalini
scollega completamente la nostra coscienza dai cinque sensi e dal corpo, portandoci
direttamente nel regno dello Spirito.
· Kundalini
trasforma il cervello in una radio divina, capace di sintonizzarsi con i
sermoni degli angeli e delle forze divine e di captare la cosmica voce
vibratoria di Dio.
· Kundalini
accumula l'energia nel cervello, consentendo all'ego di stabilire connessioni
celestiali.
· Kundalini fa
sviluppare poteri yogici interiori. Tradizionalmente, questi poteri sono otto
(li esploreremo nelle prossime pagine).
· Soprattutto,
il risveglio di Kundalini è un'esperienza di travolgente beatitudine.
Nell'Autobiografia di uno yogi si racconta la storia di
un umile postino, Brinda Bhagat, che sperimentava questo beato risveglio
durante la pratica del Kriya Yoga. «Gurudeva» egli disse allarmato quando gli
fu chiesto se desiderava le iniziazioni superiori «basta iniziazioni, vi prego!
Come posso assimilare degli insegnamenti superiori? Sono venuto oggi a
chiedere le vostre benedizioni in quanto il primo divino Kriya mi ha colmato di
una tale ebbrezza che non riesco a consegnare le lettere!». Lahiri Mahasaya, il
suo guru, commentò: «Brinda già nuota nel mare dello Spirito».
I poteri che si sviluppano nei chakra
Le antiche Scritture spiegano che Io yogi, ridestando i
chakra grazie al risveglio di Kundalini, sviluppa otto poteri specifici. Questi
poteri yogici sono chiamati aisharyya o siddhi. Sri Yukteswar (il guru di
Yogananda) li ha spiegati in questo modo nel suo libro La scienza sacra
(edizione originale del 1920):
1. ANIMA: il
potere di rimpicciolire a piacimento il proprio corpo o qualsiasi altra cosa,
addirittura fino alle dimensioni dell'atomo (anu).
2. MAHIMA: il
potere di rendere il proprio corpo o qualunque altra cosa mahat, cioè tanto
grande quanto lo si desideri.
3. LAGHIMA: il
potere di rendere il proprio corpo o qualsiasi altra cosa laghu, cioè tanto
leggera quanto lo si desideri.
4. GARIMA: il
potere di rendere il proprio corpo o qualsiasi altra cosa guru, cioè tanto
pesante quanto lo si desideri.
5. PRAPTI: il
potere di ottenere qualunque cosa si desideri (apti).
6. BASITWA: il
potere di portare ogni cosa sotto il proprio controllo (basha).
7. PRAKAMYA: il
potere di soddisfare ogni desiderio, kama, con un'irresistibile forza di
volontà.
8. ISHITWA: il
potere di divenire isha, Signore di ogni cosa.
Gli yogi, tuttavia, vengono messi in guardia dal
desiderare questi poteri o dal ritenerli importanti, poiché spesso diventano
una trappola. Se dovessero manifestarsi spontaneamente, non dovrebbero essere
usati, a meno che lo yogi non senta una precisa guida divina a farlo.
Innumerevoli yogi si sono innamorati di queste siddhi, che rappresentano
soltanto un altro inganno di maya, l'illusione.
Domande e risposte su Kundalini
DOMANDA: Ho sentito dire che la forza di Kundalini può
essere facilmente risvegliata, anche accidentalmente.
RISPOSTA: No. Risvegliare Kundalini è un compito molto
arduo. Richiede profonda sincerità, sforzi costanti e l'aiuto di un guru. Chi è
capace di risvegliare Kundalini è quasi vicino allo stato della Coscienza
Cristica.
DOMANDA: Mi è stato detto che è pericoloso risvegliare
Kundalini.
RISPOSTA: Non è pericoloso, se non si compiono esercizi
violenti. Un risveglio forzato di questo potere, specialmente con esercizi di
respirazione violenti e particolari posizioni fisiche, ma senza un
corrispondente sforzo per sviluppare dei puri atteggiamenti spirituali, può
essere pericoloso. L'enorme potere di Kundalini può distruggere il sistema
nervoso, se la forza dominante nel suo risveglio non è l'aspirazione
devozionale ma un'egocentrica presunzione, che fa credere di poter scalare le
vette spirituali con il solo potere personale.
Se senti che Kundalini comincia a risvegliarsi in te,
farai bene a lavorare sul radicamento, facendo quotidianamente attività fisica
fino a sudare. Anche i nervi devono essere preparati alla corrente cosmica. Gli
Esercizi di ricarica di Yogananda, come pure l' Hatha Yoga, preparano il corpo
ad assorbire il voltaggio dell'energia cosmica di Dio, che è molto più elevato
del normale. Se senti una sensazione di bruciore, smetti immediatamente le
tecniche che stai praticando. Se senti uno squilibrio psicologico, interrompi
le pratiche. Kundalini è intelligente e porta solo beatitudine ed espansione,
se non viene forzata in modo inappropriato.
DOMANDA: Mi è stato detto che Kundalini equivale al
risveglio della coscienza sessuale.
RISPOSTA: È vero il contrario. Kundalini addormentata fa
muovere l'energia verso l'esterno, stimolando i nervi sessuali. Le persone
comuni, che ignorano l'impellente potere di Kundalini addormentata, si lasciano
sopraffare dagli impulsi sessuali. Il risveglio di Kundalini, invece, ritira
l'energia. È difficile risvegliare Kundalini mentre si è sessualmente attivi.
Per lo meno, bisognerebbe avere un'attività sessuale molto moderata.
Yogananda ha scritto: «Vi sono energie sacre (ojas) che
giacciono addormentate nei chakra». Si dice che la maggiore concentrazione di
ojas si trovi nel liquido seminale, ed è per questo che la maggior parte delle
tradizioni insegna l'astinenza o la moderazione sessuale. Quella potente
energia deve essere elevata, anziché espulsa all'esterno.
Ci sono pratiche tantriche che usano l'atto sessuale per
elevare l'energia all'interno e in alto, verso il samadhi. Alcuni seguaci del
tantra cercano di sviluppare la padronanza non solo tramite l'attività
sessuale, ma anche mangiando carne e bevendo vino, al tempo stesso rimanendo
mentalmente distaccati da tali azioni. Yogananda non consigliava questo
sentiero, perché è spiritualmente pericoloso. La maggior parte dei ricercatori spirituali
trova in esso, semplicemente, una scusa per indulgere nei propri istinti
inferiori e nelle proprie bramosie, anziché sviluppare l'autocontrollo.
DOMANDA: E i guru che affermano di risvegliare Kundalini
nei loro discepoli?
RISPOSTA: Senza dubbio i grandi Maestri possono farlo. Ma
dipende dal discepolo. Una persona che non è interiormente preparata non può
ricevere la piena corrente di Kundalini da un Maestro. Come una piccola
lampadina non può sopportare un eccessivo voltaggio elettrico, così i suoi
nervi non sono pronti a ricevere la corrente cosmica. Una volta, un discepolo
di Yogananda gli chiese insistentemente il samadhi. Il Maestro rispose: «Sei
pronto?». «Sì» disse il discepolo. Ma quando Yogananda cominciò a trasmettergli
la corrente cosmica, lui urlò: «Aspettate, non ancora, non ancora!».
La sintonia interiore con un guru è essenziale per il
risveglio di Kundalini. Per comprendere questo, pensa a una barra d'acciaio:
per magnetizzarla, è necessario introdurre al suo interno una corrente da sud a
nord, mettendola in prossimità di una barra già magnetizzata. In modo simile,
per essere spiritualmente magnetizzati è necessaria la "prossimità"
spirituale con il proprio guru, cioè la sintonia interiore con lui. Poiché
l'energia di un Maestro risvegliato fluisce naturalmente in alto, verso
l'occhio spirituale, la sintonia con lui genera un simile flusso nel discepolo.
Ti sarebbe d'aiuto, nella meditazione, sentire che il tuo guru è seduto dentro
il tuo corpo e sta facendo le pratiche attraverso di te.
DOMANDA: Come si sperimenta Kundalini?
RISPOSTA: Quando mediti concentrandoti nell'occhio
spirituale e fai pratiche come il Kriya Yoga, dapprincipio avverti una
corrente oscillante, poi un movimento circolare. Questa è la scintilla che
accende la corrente nella sushumna. Non è possibile sperimentarlo soltanto con
un po' di pratica: ci vogliono anni di sforzi e l'aiuto del guru. Si avverte un
grande movimento circolare e un forte rimescolio alla base della spina dorsale;
si percepisce una potente scarica di energia; si vede il corpo astrale
implodere e rimpicciolirsi sempre più, entrando nel passaggio serpeggiante. La
corrente fluisce verso l'alto e lo yogi si libra all'esterno, nel cosmo,
trasportato dalle brezze della beatitudine.
Inizialmente, tuttavia, Kundalini si manifesta in piccole
dosi. Il suo effetto naturale è un'enorme beatitudine interiore.
DOMANDA: Sento un movimento oscillante nella spina
dorsale mentre medito. Il mio corpo comincia anche a muoversi in cerchio. È
Kundalini?
RISPOSTA: Sono i primi segni, e sono buoni. Tuttavia,
cerca di tenere il corpo fermo, per non sprecare l'energia nel movimento
fisico. Non è comunque sufficiente che piccole scariche di energia si alzino
dalla base della spina dorsale: questi sono solo gli "esploratori" di
Kundalini, inviati, per così dire, a perlustrare il terreno in vista di una
successiva "invasione". C'è una grande differenza tra questi lampi di
elevazione minori e il potente flusso ascendente della Kundalini vera e
propria.
DOMANDA: Gli yogi sviluppano dei poteri (siddhi) grazie
al risveglio di Kundalini. Che cosa si deve fare se ciò accade?
RISPOSTA: È vero. Ad esempio, quando l'energia fluisce
verso l'alto insieme a Kundalini da svadhisthana chakra, che controlla l'acqua,
lo yogi che ha aperto questo centro può camminare sulle acque. Quando l'energia
fluisce verso l'alto da anahata chakra, il centro dell'aria, lo yogi può
levitare. Ci sono anche altri poteri, ma farai meglio a non usarli, a meno che
tu non ti senta guidato da Dio a farlo. Inoltre, è meglio non fare mai le
pratiche per ottenere tali poteri, poiché l'attaccamento a essi ha causato la
rovina di molti yogi. Come diceva Yogananda, il sentiero verso Dio non è un
circo: concentrati sull'amore.
In ogni caso, anche se allo yogi viene raccomandato di
non fare mostra dei propri poteri spirituali per non rischiare di soccombere
alla tentazione dell'orgoglio, per lo meno questi poteri possono fornirgli una
prova oggettiva per determinare se le sue esperienze interiori sono veramente
supercoscienti o se sono soltanto il prodotto subconscio di un'attiva
immaginazione.
DOMANDA: Quali tecniche risvegliano Kundalini?
RISPOSTA: Gli yogi insegnano diversi metodi. Yogananda ne
ha insegnati tre:
· Il Kriya Yoga
e le tecniche dei Kriya superiori. Egli scrive: «La pratica di questa tecnica
[del Kriya] risveglia l'energia dormiente arrotolata [Kundalini] nel centro
coccigeo [muladhara chakra] e la invia verso l'anima, invece che verso i sensi,
accelerando la rigenerazione e il ringiovanimento spirituale e mentale del
devoto».
· Il Kechari
Mudra, una tecnica in cui si gira la lingua all'indietro, facendola entrare
nella cavità nasale.
· Cantare AUM
nei chakra.
Swami Kriyananda ha insegnato anche i tradizionali bandha
dell' Hatha Yoga, che hanno lo scopo specifico di risvegliare Kundalini
(troverai la spiegazione di queste tecniche alla fine del capitolo). Affinché
abbiano questo effetto, tuttavia, devono essere praticati nella loro forma
completa e non come in alcune tradizioni di Hatha Yoga, in cui, ad esempio, si
definisce Uddiyana bandha il semplice atto di tirare un po' in dentro l'addome
durante gli asana. Questo non è il vero bandha. Lo stesso vale per Mula bandha
e Jalandhara bandha.
DOMANDA: Kundalini si risveglia solo con le tecniche
dello yoga?
RISPOSTA: No. Anzi, si è data troppa importanza negli
insegnamenti dello yoga alla necessità di risvegliare Kundalini solo con
tecniche e metodi meccanici. Molti studenti, di conseguenza, hanno trasformato
un importante insegnamento spirituale in un esercizio puramente fisico. Questo
è sbagliato. Anche senza tale metodo, ma con una grande devozione, è possibile
sperimentare durante la meditazione un risveglio del potere di Kundalini.
D'altro canto, quando Kundalini viene risvegliata solo con metodi meccanici,
senza aspirazione devozionale, l'energia può alzarsi temporaneamente, ma presto
ricadrà di nuovo. Finché il cuore non è stato completamente purificato da ogni
attaccamento e desiderio mondano, l'accresciuta energia nei chakra può
stimolare uno qualunque di quei centri a fluire verso l'esterno, risvegliando
nuovamente le latenti tendenze illusorie.
Ricorda che i corretti atteggiamenti nella vita
quotidiana sono fondamentali: ogni volta che hai dei buoni pensieri, Kundalini
comincia a muoversi verso l'alto. Ogni volta che provi odio o hai pensieri
negativi nei confronti di qualcuno, Kundalini si muove automaticamente verso
il basso. Quando ami gli altri in modo disinteressato o hai pensieri gentili
verso di loro, Kundalini sale nella spina dorsale. Non sono solo le tecniche a
risvegliarla.
Kundalini è un'energia femminile e per risvegliarla
dobbiamo sviluppare atteggiamenti sostanzialmente femminili: devozione,
abbandono, spirito di servizio, ricettività e umiltà nel nostro rapporto con
Dio; gentilezza, compassione, perdono e cooperazione nei nostri rapporti con
gli altri. Anche la sintonia interiore con il guru è fondamentale.
Lavora sul tuo ego. Kundalini può essere risvegliata solo
quando si è superato l'egoismo. L'egocentrismo la mantiene
"addormentata", mentre il servizio altruistico e il dimenticare se
stessi sono necessari per ridestarla.
DOMANDA: C'è una pratica che potrei fare durante la
giornata per aiutarmi a risvegliare Kundalini?
RISPOSTA: Sì. Tieni il più possibile la mente concentrata
nel punto tra le sopracciglia. Un'altra pratica è quella di visualizzare,
ovunque tu sia, un fiume di luce che sale verso l'alto nella spina dorsale. È
una pratica molto gioiosa.
Dossier
Album