Sensibilità Chimica Multipla (MCS): conosciamo meglio
questa grave patologia ambientale
Scritto da: Redazione Scienza e Conoscenza
Medicina Non Convenzionale
Sensibilità Chimica Multipla (MCS): conosciamo meglio
questa grave patologia ambientale
Non è facile descrivere la situazione di un ammalato di
Sensibilità Chimica Multipla.
Pur essendo una malattia, studiata negli U.S.A. dal Dr.
Theron G. Randolph già dal 1948, a conoscenza dell’U.E. la quale a più riprese
ha emanato sul tema:
Direttive-Comunicazioni-Decisioni-Raccomandazioni-Risoluzioni, essendo in
Italia riconosciuta in Basilicata, Abruzzo e Veneto, a tutt’oggi un ammalato di
Sensibilità Chimica Multipla si trova a combattere a volte da solo contro la
malattia, a volte contro i propri cari e spesso contro buona parte della classe
medica.
La patologia è molto dolorosa, debilitante e
caratterizzata da un’estrema sensibilità a tutti i composti chimici.
In pratica l’ammalato presenta diversi sintomi se esposto
a tali sostanze, anche se in piccolissime quantità, le quali normalmente sono
del tutto innocue per la popolazione in generale.
Alcuni dati
- Colpisce
per circa l’85% le donne, dai 18/20 anni in su, anche in età avanzata, questo a
causa dell’effetto “accumulo”.
- È più
comunemente conosciuta come M.C.S dall’acronimo delle parole Multiple Chemical
Sensitivity.
- Si sviluppa
in seguito ad un’esposizione a sostanze tossiche.
- È una
malattia multisistemica, a oggi purtroppo progressiva e gravemente invalidante.
- Vi sono
molti studi scientifici, di scienziati Italiani e stranieri, pubblicati su
riviste mediche.
Quali sostanze provocano la MCS
Le sostanze anche la cui sola inalazione o contatto,
possono provocare disturbi talora gravi sono:
detergenti, disinfettanti, creme-balsami e tutta la gamma
dei cosmetici, detersivi contenenti coloranti-conservanti-sbiancanti
ottici-limonene e oli essenziali, i prodotti plastici (e qui la varietà è
infinita), inchiostro, carta stampata, colle e prodotti catramosi, alcuni
materiali usati in edilizia, il prodotto della combustione delle auto e dei
camini, i farmaci, gli anestetici, la formaldeide (che viene usata in
arredamenti di basso prezzo, ma non solo) poi i VOC, i pesticidi, e anche
l’acqua, perché in Veneto, la nostra regione, ci sono inquinamenti molto
importanti da composti perfluoroalchilici delle falde acquifere, nonché
inquinamenti da mercurio nelle falde di alcuni comuni del trevigiano.
Si capisce, già da questo elenco, che il vivere quotidiano
per chi ha questa patologia è quasi impossibile.
Credo sia doveroso capire che, anche per coloro che oggi
stanno bene, l’inquinamento ambientale è estremamente rischioso.
I sintomi della MCS
La persona affetta da M.C.S. presenta quella che in termine
medico si chiama iperosmia, e cioè uno sviluppo della capacità olfattiva
centinaia di volte superiore a quello di una persona sana, ed è anche a causa
di ciò che la più piccola traccia di composto chimico, avvertito dalla persona
ammalata, le arreca disturbi fisici evidenti, poiché questi composti chimici
arrivano direttamente al cervello e avvelenano, letteralmente avvelenano queste
persone.
La patologia inizia dapprima con fastidio alla gola,
difficoltà di respiro o “fame d’aria” (qui le prime diagnosi errate che
riferiscono di problemi respiratori, quale l’asma) poi con gonfiore della
lingua, colpisce gli occhi, le prime vie aeree, sono in seguito interessati: il
tubo digerente, bronchi, polmoni, reni, fegato arrivando a causaremolti e seri
problemi digestivi, neurologici, muscolari, sensoriali, che vanno a interessare
il Sistema Nervoso Centrale, oltre a intolleranze alimentari.
In molti casi la persona ammalata sviluppa anche la
Fibromialgia ed Elettrosensibilità.
Anche la vita lavorativa di queste persone ne risente,
perché sono comunque costrette, tranne rarissimi casi, ad abbandonare il luogo
di lavoro, i colleghi, il loro posto nella società.
Si dice che la malattia è di difficile diagnosi perché le
ammalate hanno sintomi e disturbi non sempre equiparabili e distinguibili tra
loro, ma non è così, perché disturbi e sintomi, seppur variando in intensità da
persona a persona, sono comunque gli stessi.
Cure e riconoscimento della malattia
Le sole cure, terapie o stile di vita che si vogliano
chiamare, da seguire per avere un minimo di beneficio al momento sono:
l’evitamento,
l’alimentazione esente da prodotti chimici,
l’aiuto con integratori non di sintesi.
A oggi la Sensibilità Chimica Multipla è riconosciuta
solo in tre regioni italiane, mentre in Europa è riconosciuta da Austria,
Germania, Spagna, Danimarca e Finlandia. Anche il Giappone, come paese extra
U.E. ha riconosciuto la patologia e come gli altri paesi l’ha inserita nei loro
ICD (International Classification Disease), seppur non assegnandole un codice
specifico. Di conseguenza anche il fatto che l’M.C.S. non abbia un codice
nosologico specifico, e che non sia riconosciuta dall’O.M.S. non significa
assolutamente nulla, perché questi paesi hanno accorpato la patologia nei loro
I.C.D. inserendola con altre malattie aventi caratteristiche simili quali
allergie non altrimenti specificate, avvelenamenti, intossicazione.
Come Comitato abbiamo interessato e coinvolto i
Consiglieri Comunali e i Sindaci del Veneto e dell’Emilia Romagna perché
prendano coscienza del problema. Abbiamo diverse decine di medici, di varie
branche della medicina che collaborano con noi. Fortunatamente la Regione Veneto,
con Delibera Regionale, ha individuato il centro di riferimento Regionale per
la terapia e cura dell’MCS, presso l’Ospedale di Padova, dove si stanno
approntando stanze bonificate e dove i medici visitano anche il sabato e la
domenica le pazienti più gravi.
Questi sono i giorni di minor afflusso veicolare e
pedonale all’interno di una struttura molto complessa, che conta migliaia di
dipendenti.
Grazie dell’attenzione resto a disposizione qualora
abbiate piacere di ulteriori informazioni.
Claudio Fiori
Mob. 3498332276
Skype Claudio Fiori Treviso
FB Comitato Veneto Sensibilità Chimica
Su Scienza e Conoscenza 62 trovi uno speciale sulle
malattie ambientali e un'intervista sulla MCS:
Scienza e Conoscenza - n. 62 - Rivista >> https://goo.gl/L8cGc8
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