Talento, frequenze e DNA
Scritto da: Carmen Di Muro
Psicologia Quantistica
07/02/2018
Talento, frequenze e DNA
La scienza oggi ha scoperto come le sole indagini
molecolari del DNA non siano in grado di svelare la moltitudine di fenomeni
biologici che avvengono nel nostro corpo. Esiste un’informazione sovraordinata,
molto più sottile, che controlla l’accensione e lo spegnimento dei geni. Il
nostro DNA non solo è depositario dell’informazione necessaria per il
funzionamento cellulare dell’organismo, ma in realtà è una struttura di
risonanza elettromagnetica dinamica in grado di immagazzinare, trasmettere e
modificare informazioni essenziali che riguardano ogni dimensione della nostra
esistenza.
Esso, infatti, funge da internet biologico e può essere
attivato dalle frequenze a cui, quotidianamente, siamo sottoposti. Campi
elettromagnetici di intensità e frequenza ultrabassa possono modulare
l’attività proliferativa cellulare, nonché l’azione di anticorpi e
neurotrasmettitori. Le cellule del corpo umano hanno codice genetico identico
che fa di ciascuno di noi un individuo unico e diverso da tutti gli altri, ma
pur contenendo identico DNA, sono differenti tra loro proprio grazie all’azione
del codice epigenetico, ossia l’insieme di quei segnali mediati dall’ambiente
e, più significativamente, dalle nostre percezioni di quell’ambiente che
veicolano e modificano l’informazione all’interno dei nostri geni. Questi
segnali non sono soltanto di natura chimica, ma soprattutto elettromagnetica.
Che cos'è il talento?
Ciò è di fondamentale importanza nella comprensione che
nella profondità della materia vivente, dove alberga la sequenza prima che
determina la nostra unicità genomica, non c’è trascritta soltanto
l’informazione che permette al nostro organismo di funzionare in modo perfetto.
In essa sono contenute delle tracce vibrazionali di individualissime capacità
che ogni individuo di per sé possiede. Esse altro non sono che singolari e
sconosciuti talenti, potenzialità racchiuse nel nostro essere, che possono
restare sommerse per tutta la vita senza manifestarsi se non vengono
opportunamente stimolate nel corso del tempo. Il talento è un’energia creativa
che vive dentro ognuno di noi che, lasciata libera, porta ogni persona alla sua
piena e spontanea realizzazione. È l’attitudine a seguire il proprio destino,
al quale si può accedere in qualsiasi momento. Ognuno è portatore di questa
straordinarietà che ci rende individui unici e irripetibili. Il saper fare una
cosa in modo migliore rispetto ad altre persone, implica che tali sequenze si
siano attivate nel corso della nostra vita, perché sono state stimolate dalla
giusta frequenza informatizzata che ha permesso loro di esprimersi
spontaneamente.
Siamo network biologici in grado di captare,
immagazzinare e modificarci in virtù dell’incessante flusso di informazioni a
cui siamo esposti nel corso della nostra esperienza di vita.
Siamo come antenne che captano segnali
Nel momento in cui frequentiamo determinati contesti in
modo continuativo, la nostra sfera profonda si adatterà inscindibilmente alle
frequenze maggiormente presenti intorno a noi. Il problema sorge quando
l’ambiente è carico di frequenze basse e disarmoniche. Per esempio, ambienti
poco stimolanti, trapuntati da sentimenti di bassa intensità causeranno sin
dall’infanzia un addensamento energetico, facendo sì che le vibrazioni
personali si adattino radicalmente alla vibrazione dominante del contesto di
appartenenza. La familiarità con vibrazioni di polo negativo, a lungo andare
causerà inevitabilmente una sofferenza dell’anima che non sarà più in grado di
esprimere pienamente le sue potenzialità, e questa disarmonia si riverserà sul
corpo, alterando pian piano la struttura e le catene di congiunzione del DNA.
Si attivano, così, sequenze genomiche disfunzionali,
piuttosto che geni funzionali a mobilitare e far emergere i nostri talenti
sconosciuti. L’ambiente in cui cresciamo influenza il nostro destino
risvegliando geni “addormentati” o lascandoli per sempre “silenti”. Ai geni
serve solo tempo per sincronizzarsi l’uno con l’altro e con l’ambiente, e un
talento può modificarsi in un altro, nel momento in cui l’ambiente esterno fornisce
le frequenze armoniche adatte al risveglio di geni fino a quel momento
addormentati. Nulla impedisce quindi che un artista diventi uno scienziato, o
viceversa, o che si possano scoprire delle capacità anche in tarda età.
Per approfondire l’argomento leggi
Anima Quantica - Libro
Nuovi orizzonti della psiche e della guarigione
Carmen Di Muro