Stress: una porta verso la malattia
Psicologia Quantistica
Carmen Di Muro - 28/03/2018
La vita è movimento perpetuo ed il suo accadere è
scandito attimo dopo attimo, dentro e fuori di noi, in un gioco che si compie
lungo un continuum e che ci chiama in determinati momenti ad affrontare
situazioni esistenziali dolorose o stressanti a cui non sempre siamo preparati
a rispondere adeguatamente. Eventi che non abbiamo previsto turbano il nostro
equilibrio interiore ed implicano che debba necessariamente essere compiuto un
salto affinché ci si possa ricollocare alla luce del nuovo accadimento. Nella
maggior parte dei casi, però, il primo movimento istintivo diviene quello di
ripiegarci su noi stessi, sulla propria interiorità che chiede spiegazioni e
cerca di adattarsi a ciò che è sopraggiunto inaspettatamente, in modo da
potersi riorientare al meglio.
La perdita di lavoro, un lutto, un tracollo finanziario,
l’interruzione di un rapporto sentimentale, condizioni ed ambienti altamente
stressanti e altri tipi di situazioni spingono a chiudersi in se stessi,
sull’inquietudine che non trova senso, e a non comprendere quanto schemi di
pensiero negativi inizino a dominare il nostro paesaggio interno, divenendo
talmente familiari e radicati che è faticoso separarli dal proprio senso di
auto-identità. Ciò drena energia vitale dalle riserve energetico-emozionali e
crea un flusso disarmonico nella mente, che a sua volta si esprime nel corpo
producendo un effetto di uguale o maggiore intensità sul campo elettromagnetico
personale. Questo scompenso energetico non soltanto rende difficoltoso il
ricollocarsi su vibrazioni alte ed armoniche necessarie per risollevarci, ma al
contempo non permette al nostro organismo di svolgere la sua funzione
metabolica in maniera efficiente.
Oggi sappiamo che un campo elettromagnetico sano
determina reazioni elettrochimiche altrettanto sane, viceversa quando ci sono
delle distorsioni nel suo flusso si generano problemi nella rete di segnali
elettromagnetici che interconnettono tutte le molecole del nostro organismo.
La scienza stessa ci mostra che ad ogni forma emotiva
corrisponde un rimaneggiamento della conformazione corporea, ovvero alcune
arborizzazioni delle cellule nervose vengono a terminare sulla parete di certi
organi e, ad ogni emozione sperimentata in risposta a situazioni significative
o particolarmente stressanti, corrisponde anche una ridistribuzione
dell’energia nervosa sui diversi organi del corpo, stimolandoli di più o di
meno.
Ciò significa che le complesse dinamiche vibrazionali del
mondo interiore, si ripercuotono non soltanto sul nostro corpo fisico, nella
regolazione neuronale, ormonale, sanguinea e cellulare, ma vanno a riverberarsi
su tutta la realtà esterna, poiché i nostri pensieri e di conseguenza i nostri
modi di fare parleranno il linguaggio del polo sul quale sono accordati,
attirando e dando vita ad una serie di situazioni non funzionali al nostro
benessere e non permettendoci di affrontare quelle esistenti con la giusta
abilità.
Infatti in una condizione di forte instabilità
energetica, che coincide dal punto di vista tangibile, con una grande instabilità
emotiva, l’ipotalamo in risposta allo stress produce corticotropina, inducendo
l’ipofisi a produrre l’ormone di rispondenza e le ghiandole surrenali, a loro
volta, reagiscono producendo aldosterone e cortisolo, affinché tutte le
funzioni vitali rimangano bilanciate. L’effetto positivo del cortisolo, però,
può trasformarsi in negativo quando una volta spento il campanello di allarme
che ha dato il via alla sua attivazione, la sua produzione non si placa
apportando una serie di conseguenze dannose sul cervello e sul sistema
immunitario in grado di modificare il loro equilibrio e quello dell’intero
organismo, che diviene vulnerabile all’azione di agenti patogeni. Nello stato
di stress il consumo energetico diventa altissimo e l’organismo finisce con l’andare
ad attingere a tutte quelle riserve funzionali del corpo che pian piano si
sfibra.
Il circolo del benessere e del malessere è qualcosa che
si plasma e si negozia in ogni attimo della vita, in quanto in noi c’è la
possibilità di scelta. Scelta intesa come consapevolezza nel capire i segnali
sottili che il nostro corpo o l’ambiente ci indicano a livello frequenziale. Lo
stato di salute e la vitalità dipendono, allora, essenzialmente
dall’atteggiamento interiore che ci fa entrare in contatto con la volontà
armonizzatrice della nostra anima capace di mettere ordine nel caos delle
nostre paure.
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Nuovi orizzonti della psiche e della guarigione
Carmen Di Muro