La Mente e la Medicina Quantistica
La Mente e la Medicina Quantistica: intervista a
Gioacchino Pagliaro
Medicina Quantistica e Bioenergetica
Gioacchino Pagliaro, psicologo e psicoterapeuta, è tra i
pionieri della medicina mente-corpo e della medicina quantistica in Italia. In
questa intervista ci presenta il suo ultimo ebook uscito per Scienza e
Conoscenza dal titolo La Mente e la Medicina Quantistica
di Marianna Gualazzi - 18/07/2018
Gioacchino Pagliaro, psicologo e psicoterapeuta, è tra i
pionieri della medicina mente-corpo e della medicina quantistica in Italia. Ha
il merito di aver portato la meditazione negli ospedali, per il personale e per
i pazienti oncologici, e lavora da ormai trent’anni per l’umanizzazione delle
cure, la promozione della salute e una medicina più attenta alla persona e non
solo alla patologia. Autore per Scienza e Conoscenza da oltre quattro anni, fa
parte del Comitato Scientifico della rivista, che arricchisce di numero in
numero con la sua esperienza e i suoi preziosi consigli. Con piacere vi
presentiamo questo libro (vedi fondo articolo) che raccoglie i suoi interventi
più significatici apparsi sino ad ora sulle pagine della rivista. Per
presentarlo ai lettori abbiamo realizzato quest’intervista inedita. Buona
lettura!
Scienza e Conoscenza: Com’è nato il suo interesse per la
meditazione e le pratiche mente corpo?
Gioacchino Pagliaro: È nato verso la fine degli anni
Ottanta, quando ho cominciato a studiare la psiconeuroendocrinoimmunologia e le
sue possibili applicazioni in campo psicologico-clinico e della promozione
della salute. La visione dell’unità mente corpo che ne derivava ha spalancato
una porta sul ruolo della spiritualità e mi ha permesso di incontrare gli studi
scientifici di Herbert Benson, all’epoca Direttore del Mind Body Institute
presso la Harvard Medical School, e di conoscerlo personalmente. In quegli anni
iniziò la mia formazione con Medici Tibetani e Lama sulla parte Bioenergetica e
Spirituale della Medicina Tibetana.
Lei è stato fondatore di AIREMP con lo scomparso Giuseppe
Genovesi, ora è Presidente e fondatore di Attivismo Quantico Europeo: qual è la
tua evoluzione personale e professionale in questo importante percorso?
Grazie innanzitutto per aver citato il professor Giuseppe
Genovesi, un medico straordinario totalmente dedicato ai suoi pazienti, una
grande energia e una spiritualità laica di enorme spessore. Un amico colto,
elegante nei modi e determinato nelle battaglie per una Medicina Olistica.
La condivisione di una bella esperienza nella SIPNEI con
Francesco Bottaccioli ed altri colleghi, ci ha portato entrambi,
successivamente, a indagare le possibili connessioni tra il modello
mente-corpo-spirito, a cui stavamo lavorando, e le teorie quantistiche,
spingendoci a creare una nuova Società Scientifica: l’Associazione
Internazionale di Ricerca sull’Entanglement in Medicina e Psicologia (AIREMP)
di cui Giuseppe è stato il Presidente.
Il mio insegnamento di Psicologia Clinica presso
l’Università di Padova mi ha portato a conoscere il lavoro del Center for
Quantum Activism in USA, del Prof. Amit Goswami. E nel 2013 Goswami mi ha
chiesto di rappresentarlo in Italia per coordinare i gruppi europei. La nascita
di Attivismo Quantico Europeo, una associazione scientifica pluralista,
indipendente e no profit, ha permesso di consolidare il modello teorico di
Goswami, della Scienza nella Coscienza in Italia e di creare percorsi di
ricerca e di formazione per favorire l’incontro tra Scienza e Spiritualità.
Lei è colui che ha portato in Italia la meditazione negli
ospedali: quali difficoltà ha trovato per arrivare a questo risultato? E quali
soddisfazioni ha avuto?
Sì, mi viene riconosciuto questo merito, che però va
condiviso con tutti gli scienziati che da anni avevano dimostrato l’efficacia
della meditazione in ambito medico e psicologico. Ho iniziato in Lombardia nel
1999, presso l’Asl di Sondrio, utilizzando la meditazione con alcuni pazienti
oncologici, ma è nel 2003 che ho attivato presso l’AUSL di Bologna i primi
corsi di gestione dello stress con la meditazione per i dipendenti. Corsi che
hanno avuto un riscontro eccellente.
L’anno dopo, ispirandomi ai principi del metodo di C.
Simonton e integrandolo con le indicazioni di H. Benson sulla comunicazione
empatica con il paziente, ho creato il metodo ArmoniosaMente, che prevede
l’utilizzo della meditazione per il singolo paziente e per il gruppo. In questo
metodo la parte informativa oncologica vede coinvolti tutti i medici del percorso
di cura del tumore alla mammella, e i medici che si occupano della promozione
della salute del paziente oncologico.
Questo metodo oggi è utilizzato sia dal Dipartimento
Oncologico dell’AUSL di Bologna, che dall’Oncologia dell’A.O.U. S. Orsola, che
lo offre anche a pazienti affette da tumore ovarico.
In Italia ci sono psicologi e medici opportunamente
formati che lo usano in altre realtà, in tutto siamo poco meno di duecento.
Quali sono a suo avviso le più importanti e recenti
conquiste della Medicina?
L’aver iniziato a prendersi cura della persona e non solo
della malattia. Questo aspetto è stato molto teorizzato sin dalla nascita della
Riforma 833, ma non si è mai riusciti a tradurlo realmente in modo efficace.
Oggi, finalmente, iniziamo a intravedere un cambio di paradigma anche nella sua
applicazione concreta. C’è molto da fare, ma si è iniziato.
Quale futuro sogna per la Medicina?
Sogno un Sistema Sanitario Nazionale guidato dalla
scienza e dal cuore, che accolga non solo il sintomo ma anche la sofferenza,
che comprenda, parli e curi, aiutando il paziente ad essere soggetto attivo
della guarigione. Il personale sanitario italiano è di ottimo livello (non è
auto celebrazione, ci viene riconosciuto da altri paesi), opera spesso in
condizioni molto difficili e pesanti ed è pronto alla sfida, c’è però bisogno
di nuovo personale, aggiornamento continuo e risorse.
eBook - La Mente e la Medicina Quantistica
L’incontro tra le Teorie Quantistiche, la Mente e la
Spiritualità
Gioacchino Pagliaro