mercoledì 18 luglio 2018

La Mente e la Medicina Quantistica




La Mente e la Medicina Quantistica

La Mente e la Medicina Quantistica: intervista a Gioacchino Pagliaro

Medicina Quantistica e Bioenergetica      

Gioacchino Pagliaro, psicologo e psicoterapeuta, è tra i pionieri della medicina mente-corpo e della medicina quantistica in Italia. In questa intervista ci presenta il suo ultimo ebook uscito per Scienza e Conoscenza dal titolo La Mente e la Medicina Quantistica

di Marianna Gualazzi - 18/07/2018

Gioacchino Pagliaro, psicologo e psicoterapeuta, è tra i pionieri della medicina mente-corpo e della medicina quantistica in Italia. Ha il merito di aver portato la meditazione negli ospedali, per il personale e per i pazienti oncologici, e lavora da ormai trent’anni per l’umanizzazione delle cure, la promozione della salute e una medicina più attenta alla persona e non solo alla patologia. Autore per Scienza e Conoscenza da oltre quattro anni, fa parte del Comitato Scientifico della rivista, che arricchisce di numero in numero con la sua esperienza e i suoi preziosi consigli. Con piacere vi presentiamo questo libro (vedi fondo articolo) che raccoglie i suoi interventi più significatici apparsi sino ad ora sulle pagine della rivista. Per presentarlo ai lettori abbiamo realizzato quest’intervista inedita. Buona lettura!

Scienza e Conoscenza: Com’è nato il suo interesse per la meditazione e le pratiche mente corpo?

Gioacchino Pagliaro: È nato verso la fine degli anni Ottanta, quando ho cominciato a studiare la psiconeuroendocrinoimmunologia e le sue possibili applicazioni in campo psicologico-clinico e della promozione della salute. La visione dell’unità mente corpo che ne derivava ha spalancato una porta sul ruolo della spiritualità e mi ha permesso di incontrare gli studi scientifici di Herbert Benson, all’epoca Direttore del Mind Body Institute presso la Harvard Medical School, e di conoscerlo personalmente. In quegli anni iniziò la mia formazione con Medici Tibetani e Lama sulla parte Bioenergetica e Spirituale della Medicina Tibetana.

Lei è stato fondatore di AIREMP con lo scomparso Giuseppe Genovesi, ora è Presidente e fondatore di Attivismo Quantico Europeo: qual è la tua evoluzione personale e professionale in questo importante percorso?

Grazie innanzitutto per aver citato il professor Giuseppe Genovesi, un medico straordinario totalmente dedicato ai suoi pazienti, una grande energia e una spiritualità laica di enorme spessore. Un amico colto, elegante nei modi e determinato nelle battaglie per una Medicina Olistica.
La condivisione di una bella esperienza nella SIPNEI con Francesco Bottaccioli ed altri colleghi, ci ha portato entrambi, successivamente, a indagare le possibili connessioni tra il modello mente-corpo-spirito, a cui stavamo lavorando, e le teorie quantistiche, spingendoci a creare una nuova Società Scientifica: l’Associazione Internazionale di Ricerca sull’Entanglement in Medicina e Psicologia (AIREMP) di cui Giuseppe è stato il Presidente.
Il mio insegnamento di Psicologia Clinica presso l’Università di Padova mi ha portato a conoscere il lavoro del Center for Quantum Activism in USA, del Prof. Amit Goswami. E nel 2013 Goswami mi ha chiesto di rappresentarlo in Italia per coordinare i gruppi europei. La nascita di Attivismo Quantico Europeo, una associazione scientifica pluralista, indipendente e no profit, ha permesso di consolidare il modello teorico di Goswami, della Scienza nella Coscienza in Italia e di creare percorsi di ricerca e di formazione per favorire l’incontro tra Scienza e Spiritualità.

Lei è colui che ha portato in Italia la meditazione negli ospedali: quali difficoltà ha trovato per arrivare a questo risultato? E quali soddisfazioni ha avuto?
Sì, mi viene riconosciuto questo merito, che però va condiviso con tutti gli scienziati che da anni avevano dimostrato l’efficacia della meditazione in ambito medico e psicologico. Ho iniziato in Lombardia nel 1999, presso l’Asl di Sondrio, utilizzando la meditazione con alcuni pazienti oncologici, ma è nel 2003 che ho attivato presso l’AUSL di Bologna i primi corsi di gestione dello stress con la meditazione per i dipendenti. Corsi che hanno avuto un riscontro eccellente.
L’anno dopo, ispirandomi ai principi del metodo di C. Simonton e integrandolo con le indicazioni di H. Benson sulla comunicazione empatica con il paziente, ho creato il metodo ArmoniosaMente, che prevede l’utilizzo della meditazione per il singolo paziente e per il gruppo. In questo metodo la parte informativa oncologica vede coinvolti tutti i medici del percorso di cura del tumore alla mammella, e i medici che si occupano della promozione della salute del paziente oncologico.
Questo metodo oggi è utilizzato sia dal Dipartimento Oncologico dell’AUSL di Bologna, che dall’Oncologia dell’A.O.U. S. Orsola, che lo offre anche a pazienti affette da tumore ovarico.
In Italia ci sono psicologi e medici opportunamente formati che lo usano in altre realtà, in tutto siamo poco meno di duecento.

Quali sono a suo avviso le più importanti e recenti conquiste della Medicina?

L’aver iniziato a prendersi cura della persona e non solo della malattia. Questo aspetto è stato molto teorizzato sin dalla nascita della Riforma 833, ma non si è mai riusciti a tradurlo realmente in modo efficace. Oggi, finalmente, iniziamo a intravedere un cambio di paradigma anche nella sua applicazione concreta. C’è molto da fare, ma si è iniziato.

Quale futuro sogna per la Medicina?

Sogno un Sistema Sanitario Nazionale guidato dalla scienza e dal cuore, che accolga non solo il sintomo ma anche la sofferenza, che comprenda, parli e curi, aiutando il paziente ad essere soggetto attivo della guarigione. Il personale sanitario italiano è di ottimo livello (non è auto celebrazione, ci viene riconosciuto da altri paesi), opera spesso in condizioni molto difficili e pesanti ed è pronto alla sfida, c’è però bisogno di nuovo personale, aggiornamento continuo e risorse.


eBook - La Mente e la Medicina Quantistica
L’incontro tra le Teorie Quantistiche, la Mente e la Spiritualità
Gioacchino Pagliaro