giovedì 3 maggio 2018

La Telepatia: fenomeno reale o suggestione?




La Telepatia: fenomeno reale o suggestione?

Ce lo spiega la fisica

Scienza e Fisica Quantistica        

La Telepatia è la possibilità di stabilire una comunicazione diretta, al di là della dimensione spaziale e temporale, tra due (o più) menti.
Si tratta di fenomeno reale o di suggestione? Ce lo spiega la fisica con la teoria di frontiera dell'universo superluminale

Luigi Maxmilian Caligiuri - 29/04/2018

Vi è qualcosa di particolarmente seducente nell’idea di possedere poteri straordinari, capaci di spingerci oltre le capacità che riteniamo proprie del genere umano. Nel mondo della fantascienza, tali prerogative sono proprie dei supereroi i cui poteri, per definizione, trascendono le leggi della Fisica: Superman è in grado di volare “più veloce della luce”, Spiderman possiede la forza e l’agilità del ragno. Alcuni di tali “superpoteri” ci affascinano particolarmente in quanto attengono a una sfera particolare della nostra umanità, quella che ci caratterizza nel profondo della nostra essenza di essere pensanti e coscienti, ovvero quella della mente e della coscienza. Ad esempio, nella saga degli X-men, uno dei personaggi più intriganti è, senza dubbio, il Professor X, alias Charles Francis Xavier, fondatore del gruppo e avente potenti capacità telepatiche tramite le quali è in grado di leggere, influenzare e controllare le menti e creare illusioni negli umani.

I fenomeni PSI o extra-sensoriali: di cosa si tratta?

La mente umana rappresenta senza dubbio uno dei più profondi misteri nell’Universo e sorge spontaneo quindi chiedere se sia possibile, anche soltanto in linea di principio, trascendere le normali capacità umane utilizzando i poteri ancora inesplorati della mente stessa. Tra tali capacità, comunemente indicate come fenomeni PSI (dall’omonima lettera dell’alfabeto greco, iniziale della parola Psiche), vengono generalmente incluse la telepatia, la psicocinesi, la visione a distanza (remote viewing), la “sensazione di essere osservati”, la chiaroveggenza. Tali capacità sono anche denominate “extra-sensoriali” al fine di sottolineare la loro caratteristica di manifestarsi oltre i limiti delle comuni capacità sensoriali umane attraverso un’interazione diretta, non meglio specificata, tra la mente umana e l’ambiente circostante (intendendo, con tale termine, anche l’influenza diretta su altre menti).

Tra i fenomeni PSI di maggiore fascino e interesse, non solo da un punto di vista squisitamente teorico ma anche in relazione alle possibili implicazioni di carattere sociale, etico e applicativo, un posto di assoluto rilievo occupa la telepatia ovvero la possibilità di stabilire una comunicazione diretta, al di là della dimensione spaziale e temporale, tra due (o più) menti.

Leggere la mente e controllare il pensiero: la telepatia

L’esperienza di comunicazione tra menti distanti dal punto di vista spazio-temporali è stata riportata così frequentemente nella storia dell’Uomo da indurre lo studioso inglese F.W.H. Myers a coniare, già nel 1882, il termine telepatia che letteralmente significa “sentire a distanza”. Vi è mai capitato, ad esempio, di rispondere al telefono indovinando, prima di rispondere, l’identità dell’interlocutore dall’altra parte dell’apparecchio oppure di ricevere una lettera o una email da un amico nel preciso istante in cui stavate pensando a lui?

A tutti noi è capitato di vivere, diverse volte nel corso della propria vita, esperienze di questo tipo; ma è possibile che si tratti sempre e soltanto di esperienze “pilotate” o di coincidenze male interpretate? In molti casi è proprio ciò che accade essendo tali esperienze possibilmente dovute a normali fattori di natura psicologica quali ad esempio la cosiddetta “memoria selettiva”, il ricordo alterato degli eventi, suggerimenti subliminali, etc. Fenomeni di percezione extra-sensoriale vengono riportati da millenni ma studiati soltanto alcuni secoli a questa parte: indipendentemente da quanto ci sembrino realiste tali esperienze, è ovvio che una valutazione basata esclusivamente sui racconti e le testimonianze non può essere ritenuta esaustiva di fini della realizzazione di una valutazione scientifica e rigorosa del fenomeno. In riferimento a tale tipologia di fenomeni, infatti, un elemento essenziale riguarda la ripetibilità dei risultati oggetto dei resoconti ovvero, in particolare, il loro numero e i risultati degli esperimenti di verifica dei resoconti stessi.

D’altra parte esiste una moltitudine di esperienze documentate in diverse culture ed epoche (anche e soprattutto, come vedremo a breve, attraverso tutta una serie di complessi esperimenti di laboratorio) che, in nessun modo, possono essere ricondotte all’ignoranza o all’assenza spirito critico o di rigore metodologico e che impone una seria e onesta analisi di tipo scientifico. In riferimento al concetto di telepatia è inoltre opportuno considerare quelli ad esso strettamente correlati di “controllo del pensiero” e “lettura della mente” che sottintendono, rispetto al primo, un ruolo attivo associato a una qualche forma di “intrusione” mentale peraltro teoricamente e concretamente realizzabili come vedremo nel seguito.

Scienza e Conoscenza n. 64 - Rivista Cartacea
Nuove Scienze, Medicina non Convenzionale, Coscienza
Autori Vari