Alimenti integrali: imperativo per alimentazione del XXI
secolo
Alimentazione e Salute
Spesso pensiamo che mangiare biologico significhi
mangiare sano, ma non è sempre così. Alla scelta biologica va affiancata
quella, ancora più importante, di consumare cibi non raffinati, integrali e
poco elaborati
Redazione Scienza e Conoscenza - 30/09/2019
Il seguente articolo è tratto dal libro Il Cibo della
Salute
Considerate come stanno oggi le cose: la maggior parte
delle persone preferisce seguire diete a base di alimenti “bianchi”, raffinati,
consumando grandi quantità di cibi contenenti farina bianca e zucchero bianco.
Anche chi fa la spesa cercando di acquistare prodotti
biologici può ritrovarsi a comprare cibi altamente raffinati ed elaborati senza
esserne pienamente consapevole. Occorre prestare particolare attenzione nella
ricerca dei prodotti integrali perché spesso, anche nei prodotti biologici, la
farina bianca non è solo uno degli ingredienti, ma l’ingrediente principale di
molti prodotti.
Lo stesso vale per la canna da zucchero: i prodotti
ricavati dalla canna da zucchero consistono prevalentemente in zucchero
biologico (bianco) e in vari succhi di zucchero di canna biologici e relativi
estratti in polvere, che però non sono nient’altro che zucchero raffinato – a
meno che non vengano specificamente etichettati
come “non raffinati” (ma succede di rado): il termine “biologico” viene così
usato per camuffare un alimento non salutare.
Quando i consumatori vedono la scritta “biologico” su un
prodotto, spesso si convincono che si tratti di un alimento della massima
qualità. Questa pratica rappresenta oggi uno degli artifici commerciali più
astuti e ingannevoli. Ancor peggiori per la salute rispetto allo zucchero
bianco sono gli oli raffinati. Le etichette di questi oli spesso presentano le
parole “biologico” o “spremuto a freddo”, ma se provengono dalla grande
distribuzione verificatene l’origine. I comuni oli di colza (e di altri tipi)
sono tra i peggiori cibi che si possano consumare.
Segue una lista di alimenti raffinati che si trovano
nella maggior parte dei negozi (anche di alimenti biologici) e dei
corrispondenti prodotti di qualità che invece raccomandiamo (notate che
alimenti di alta qualità sono disponibili nei negozi di alimenti biologici e
naturali, ma è comunque necessario prestare attenzione ed essere consumatori
informati e consapevoli).
Una raccomandazione che può sorprendere è quella di
evitare latticini a basso contenuto di grassi. Se avete bisogno di ridurre i
grassi saturi nella vostra dieta (e i latticini ne sono una considerevole
fonte), assumete minori quantità di latticini o escludeteli del tutto. Molte
persone attente alla salute pensano che i latticini a basso contenuto di grassi
siano migliori, ma non contengono quelle sostanze necessarie per assorbire le
vitamine A e D. In chi consuma abitualmente questi latticini, il calcio finisce
principalmente nei tessuti molli anziché nelle ossa.
Un’ulteriore considerazione: gli alimenti con pochi
grassi fanno sì che le persone mangino più cibo per compensare i grassi
mancanti. Non è insolito vedersi servire nei ristoranti porzioni fino a cinque
volte superiori a quelle raccomandate. Spesso mangiamo troppo proprio perché ci
nutriamo di alimenti raffinati che, in quanto tali, mancano di sostanze
fondamentali per il nostro organismo. Questi alimenti così poveri di nutrienti
possono generare dipendenza, poiché veniamo istintivamente portati a consumarli
in quantità eccessiva nel tentativo di ottenere le sostanze nutritive di cui
necessitiamo, ma che in questi cibi non troveremo mai.
Il Cibo della Salute — Libro >> http://bit.ly/2o7QRLo
Terapia alimentare secondo le tradizioni orientali e la
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Paul Pitchford